XI Commissione

Lavoro pubblico e privato

Lavoro pubblico e privato (XI)

Commissione XI (Lavoro)

Comm. XI

Lavoro pubblico e privato (XI)
SOMMARIO
Martedì 18 giugno 2019

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizioni nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni 7-00106 Costanzo, 7-00224 Invidia e 7-00236 Serracchiani concernenti iniziative per la regolazione del rapporto di lavoro tramite piattaforma (gig working).
Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL ... 123

Audizione di rappresentanti di CISAL, CONFSAL e USB ... 123

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizioni nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1266 Speranza, recante modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e altre disposizioni concernenti la vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro e la determinazione dei premi per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL ... 123

Audizione di rappresentanti di CISAL, CONFSAL e USB ... 123

Audizione di Cristina Alessi, docente di diritto del lavoro presso l'Università degli studi di Brescia ... 123

SEDE CONSULTIVA:

Variazione nella composizione della Commissione ... 123

Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione. Nuovo testo C. 1603-bis Governo (Parere alla VII Commissione) (Esame e rinvio) ... 124

INTERROGAZIONI:

5-00606 Pallini: Tutela dei livelli occupazionali presso lo stabilimento FCA di Pratola Serra (AV) ... 125

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 129

5-02000 Rizzetto: Iniziative, anche normative, per la tutela dei lavoratori del bacino «Emergenza Palermo ex Pip» di cui all'articolo 19 della legge regionale n. 30 del 1997 della Regione Siciliana ... 125

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 131

SEDE CONSULTIVA:

Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione. Nuovo testo C. 1603-bis Governo (Parere alla VII Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 126

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) ... 132

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e l'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo sui locali del Segretariato permanente situati in Italia, con Allegati, fatto a Bruxelles il 6 febbraio 2019 e a Roma il 9 febbraio 2019. C. 1771 Governo (Parere alla III Commissione) (Esame e rinvio) ... 127

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di Piergiovanni Alleva, già professore ordinario di diritto del lavoro presso l'Università Politecnica delle Marche, Domenico Carrieri, professore ordinario di sociologia economica e del lavoro presso l'Università «Sapienza» di Roma, Sebastiano Bruno Caruso, professore ordinario di diritto del lavoro presso l'Università di Catania, e Marco Lai, responsabile dell'area giuslavoristica del Centro studi nazionale CISL di Firenze, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 707 Polverini, recante norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l'introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione, e C. 788 Gribaudo, recante norme sull'accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati ... 128

XI Commissione - Resoconto di martedì 18 giugno 2019

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 18 giugno 2019.

Audizioni nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni 7-00106 Costanzo, 7-00224 Invidia e 7-00236 Serracchiani concernenti iniziative per la regolazione del rapporto di lavoro tramite piattaforma (gig working).
Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 9.10 alle 10.

Audizione di rappresentanti di CISAL, CONFSAL e USB.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10.10 alle 10.35.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 18 giugno 2019.

Audizioni nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1266 Speranza, recante modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e altre disposizioni concernenti la vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro e la determinazione dei premi per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10.40 alle 11.35.

Audizione di rappresentanti di CISAL, CONFSAL e USB.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11.40 alle 12.10.

Audizione di Cristina Alessi, docente di diritto del lavoro presso l'Università degli studi di Brescia.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.15 alle 12.30.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 18 giugno 2019. — Presidenza del vicepresidente Davide TRIPIEDI.

  La seduta comincia alle 12.30.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Davide TRIPIEDI, presidente, comunica che ha cessato di far parte della Commissione il deputato Filippo Giuseppe Perconti, al quale formula, a nome della Commissione, i suoi ringraziamenti per il lavoro svolto.

Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione.
Nuovo testo C. 1603-bis Governo.

(Parere alla VII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Davide TRIPIEDI, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca l'esame in sede consultiva, ai fini dell'espressione del parere alla VII Commissione (Cultura), del disegno di legge n. 1603-bis Governo, recante deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione, come risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito.
  Avverte, altresì, che, essendo il disegno di legge iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire dal prossimo giovedì 20 giugno, la Commissione esprimerà il parere di competenza nella seduta prevista nel pomeriggio della giornata odierna.
  Invita, quindi, il relatore, onorevole Moschioni, a svolgere la relazione introduttiva.

  Daniele MOSCHIONI (Lega), relatore, rileva preliminarmente che il disegno di legge, risultante dallo stralcio disposto dal Presidente della Camera ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 1, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 12 marzo 2019, degli articoli da 6 a 11 del disegno di legge n. 1603, è collegato alla manovra di finanza pubblica per il 2019.
  Il disegno di legge, composto da sedici articoli, reca, all'articolo 1, la delega al Governo per il riordino del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e della disciplina di settore. L'articolo 2 prevede la possibilità, per le scuole di ogni ordine e grado, nel rispetto delle prerogative degli organi collegiali, di costituire Centri sportivi scolastici, con le modalità e nelle forme previste dal Codice del terzo settore, di cui al decreto legislativo n. 117 del 2017. Per quanto di competenza della XI Commissione, segnala che la norma prevede la possibilità di far parte del centro sportivo scolastico del dirigente scolastico, dei docenti, del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, degli studenti frequentanti i corsi presso l'istituzione scolastica e dei loro genitori, nonché il rinvio alla contrattazione collettiva per la determinazione del numero di ore a disposizione di ogni istituzione scolastica, da riconoscere in favore dei docenti ai quali sono assegnati compiti di supporto dell'attività del centro sportivo scolastico. Al riguardo, la relazione illustrativa evidenzia che, trattandosi di attività extracurriculare, si prevede che tali docenti possono beneficiare di una remunerazione, secondo la misura da prevedere nei diversi livelli contrattuali, mentre la relazione tecnica chiarisce che con contrattazione di istituto potrà essere stabilita la misura dell'accesso dei docenti coinvolti nelle attività del Centro sportivo scolastico al Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa.
  Dopo avere rilevato che l'articolo 3 introduce la disciplina inerente la cessione, il trasferimento o l'attribuzione del titolo sportivo e che l'articolo 3-bis prevede la costituzione di organi consultivi delle società sportive per la tutela degli interessi dei tifosi, si sofferma sull'articolo 4, che reca la delega al Governo per il riordino e la riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché del rapporto di lavoro sportivo, finalizzata a garantire l'osservanza dei princìpi di parità di trattamento e di non discriminazione nel lavoro sportivo. Tra i principi e i criteri direttivi cui il Governo dovrà attenersi nell'esercizio della delega, segnala, in particolare, il riconoscimento del principio della specificità dello sport e del rapporto di lavoro sportivo come definito a livello nazionale e dell'Unione europea nonché del principio delle pari opportunità nella pratica sportiva (comma 1, lettera b)); l'individuazione della figura del lavoratore sportivo, ivi compresa la figura del direttore di gara, indipendentemente dalla natura dilettantistica o professionistica dell'attività sportiva svolta, e la definizione della relativa disciplina in materia assicurativa, previdenziale e fiscale e delle regole di gestione del relativo fondo di previdenza (comma 1, lettera c)); la valorizzazione della formazione dei lavoratori sportivi, in particolare dei giovani atleti, al fine di garantire loro, tra l'altro, una preparazione professionale che favorisca l'accesso all'attività lavorativa anche alla fine della carriera sportiva (comma 1, lettera d)); la disciplina dei rapporti di collaborazione di carattere amministrativo gestionale di natura non professionale per le prestazioni rese in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche, tenendo conto delle peculiarità di queste ultime e del loro fine non lucrativo (comma 1, lettera e)).
  Il successivo articolo 5 reca la delega al Governo per il riordino delle disposizioni in materia di rapporti di rappresentanza di atleti e di società sportive e di accesso ed esercizio della professione di agente sportivo. Tra i principi e i criteri direttivi cui il Governo dovrà attenersi nell'esercizio della delega, segnala, in particolare, la previsione dei principi di autonomia, trasparenza e indipendenza ai quali deve attenersi l'agente sportivo nello svolgimento della sua professione (comma 1, lettera d)); introduzione di norme per la disciplina dei conflitti di interessi (comma 1, lettera e)); individuazione, anche in ragione dell'entità del compenso, di modalità di svolgimento delle transazioni economiche che ne garantiscano la regolarità, la trasparenza e la conformità alla normativa, comprese le previsioni di carattere fiscale e previdenziale (comma 1, lettera f)); la definizione di un quadro sanzionatorio proporzionato ed efficace (lettera h)).
  Rileva, infine, che gli articoli 12, 13 e 14 recano deleghe al Governo, rispettivamente, per il riordino e la riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi (articolo 12), per la semplificazione di adempimenti degli organismi sportivi (articolo 13) e in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali (articolo 14).
  Da ultimo, l'articolo 14-bis introduce la clausola di salvaguardia per le regioni a statuto speciale e le province autonome.

  Davide TRIPIEDI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per il pomeriggio della giornata odierna, nella quale si procederà all'espressione del parere.

  La seduta termina alle 12.35.

INTERROGAZIONI

  Martedì 18 giugno 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.

  La seduta comincia alle 14.40.

5-00606 Pallini: Tutela dei livelli occupazionali presso lo stabilimento FCA di Pratola Serra (AV).

  Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Maria PALLINI (M5S), ringraziando il sottosegretario, si dichiara parzialmente soddisfatta e auspica che il Governo mantenga alta l'attenzione sullo stabilimento FCA di Pratola Serra, che dal 2008 vive in una situazione di crisi. Rimane, pertanto, in attesa di aggiornamenti sulla vicenda, sperando che sia salvaguardata l'occupazione dei lavoratori coinvolti.

5-02000 Rizzetto: Iniziative, anche normative, per la tutela dei lavoratori del bacino «Emergenza Palermo ex Pip» di cui all'articolo 19 della legge regionale n. 30 del 1997 della Regione Siciliana.

  Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Carmela BUCALO (FdI), in qualità di cofirmatari dell'atto di sindacato ispettivo, apprezza l'impegno del Governo ad assumere le necessarie iniziative a tutela dei lavoratori del bacino «Emergenza Palermo ex Pip», nell'eventualità di un esito sfavorevole del ricorso attualmente pendente dinanzi alla Corte costituzionale.

  Andrea GIACCONE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 18 giugno 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.

  La seduta comincia alle 15.

Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione.
Nuovo testo C. 1603-bis Governo.

(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta antimeridiana odierna.

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame in sede consultiva, ai fini dell'espressione del parere alla VII Commissione (Cultura), del disegno di legge n. 1603-bis Governo, recante deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione, come risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito.
  Ricorda che, avendo nella seduta antimeridiana odierna il relatore, onorevole Moschioni, svolto la sua relazione, in questa seduta la Commissione procederà all'espressione del parere.
  Invita il relatore a illustrare la sua proposta di parere.

  Daniele MOSCHIONI (Lega), relatore, illustra la sua proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

  Carla CANTONE (PD), pur comprendendo la finalità, sottesa al provvedimento, di riformare il settore per rendere l'azione dei suoi attori più efficace, non ritiene convincente la strada prescelta, soprattutto per quanto riguarda la riforma del CONI, prevista dall'articolo 1, che rischia di minare l'autonomia dell'intero sistema. Per tali motivi, preannuncia il voto contrario del gruppo Partito Democratico sulla proposta di parere del relatore.

  Antonio VISCOMI (PD) intende attirare l'attenzione sulla contraddizione, a suo parere pericolosa, che riguarda il rapporto di lavoro sportivo, per il cui riordino l'articolo 4 conferisce una specifica delega al Governo. In particolare, tra i principi e i criteri direttivi per l'esercizio della delega, da una parte, la lettera c) del comma 1 prevede l'individuazione della figura del lavoratore sportivo, indipendentemente dalla natura dilettantistica o professionistica dell'attività sportiva svolta, e la definizione della relativa disciplina in materia assicurativa, previdenziale e fiscale, ma, dall'altra, i successivi criteri appaiono basarsi proprio su una netta distinzione tra attività professionistica e attività dilettantistica. Tale incongruenza, a suo avviso, rischia di creare incertezze sia in fase di attuazione della delega, sia in fase di applicazione della norma delegata.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 3).

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e l'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo sui locali del Segretariato permanente situati in Italia, con Allegati, fatto a Bruxelles il 6 febbraio 2019 e a Roma il 9 febbraio 2019.
C. 1771 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca l'esame in sede consultiva, ai fini dell'espressione del parere alla III Commissione (Esteri), del disegno di legge n. 1771, recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e l'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo sui locali del Segretariato permanente situati in Italia, con Allegati, fatto a Bruxelles il 6 febbraio 2019 e a Roma il 9 febbraio 2019.
  Invita il relatore, onorevole Caffaratto, a svolgere la relazione introduttiva.

  Gualtiero CAFFARATTO (Lega), relatore, rileva preliminarmente che l'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo (AP-UpM) è formata da delegazioni parlamentari dei ventisette Stati membri dell'Unione europea, di quattro Paesi rivieraschi europei (Albania, Bosnia-Erzegovina, Principato di Monaco e Montenegro), del Parlamento europeo e di undici Paesi partner mediterranei (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Mauritania, Palestina, Siria, Tunisia e Turchia).
  L'Accordo in esame segue la decisione, adottata il 13 luglio 2018, di assegnare la sede del Segretariato permanente dell'AP-UpM alla città di Roma, il cui comune che ha messo a disposizione dei locali siti in Trastevere, in via della Penitenza.
  L'Accordo, pertanto, è propedeutico all'insediamento nel nostro Paese della sede del Segretariato permanente, che ha l'obiettivo di realizzare un dialogo permanente tra i Parlamenti dei paesi membri dell'Assemblea, contribuire all'elaborazione di proposte politiche efficaci per rispondere alle sfide comuni, migliorare la conoscenza reciproca per meglio rispondere alle aspettative dei cittadini. Inoltre il Segretariato permanente avrà il compito di assicurare il raccordo tra la Presidenza di turno, l'Ufficio di Presidenza e le Commissioni permanenti. Assisterà anche la Presidenza annuale, coadiuvando l'Ufficio di Presidenza nell'esercizio del proprio mandato quadriennale.
  Venendo al merito dell'Accordo, osserva che esso è costituito da un preambolo, sette articoli e due allegati. L'articolo 1 reca le definizioni ricorrenti nel testo, tra le quali segnala, alla lettera i), i «membri del personale», ovvero il Segretario Generale e il personale assegnato al Segretariato, ad eccezione di quello assunto localmente e retribuito su base oraria; alla lettera j), «membri della famiglia», ovvero il nucleo familiare di un membro del personale; alla lettera m), i «residenti permanenti in Italia», ovvero i membri del personale che, immediatamente prima di assumere l'incarico nelle sedi del Segretariato in Italia, erano già residenti in Italia.
  Dopo avere segnalato che l'articolo 2 riguarda i locali messi a disposizione del Segretariato permanente dal Governo italiano, rileva che l'articolo 3 prevede la concessione al Segretariato permanente, da parte del Governo italiano, delle immunità e dei privilegi che sono specificati nell'Allegato II. Tra questi segnala, alla clausola 11, numero 1, le lettere c) e d), che prevedono, per i membri del personale che non sono cittadini italiani e non sono residenti permanenti in Italia, l'esenzione da qualsiasi forma di imposizione diretta su stipendi, emolumenti e indennità ad essi corrisposti da o per conto del Segretariato nonché su redditi diversi provenienti da fonti esterne all'Italia. Si sofferma sul numero 3, che prevede la possibilità di autorizzare i componenti del nucleo familiare di un membro del personale allo svolgimento di attività autonome o salariate in Italia. Essi e i loro datori di lavoro sono soggetti alla legislazione italiana applicabile in materia fiscale, sicurezza sociale e diritto del lavoro. Rileva, quindi, che, sulla base della clausola 13, i membri del personale sono coperti da un'adeguata assicurazione sanitaria e di previdenza sociale tramite istituti di assicurazione pubblici o privati italiani o di qualsiasi altro Stato operanti in Italia. Essi e i loro familiari, inoltre, sono esenti da tutti i contributi obbligatori agli organismi di previdenza sociale italiana, a meno che non esercitino lavoro autonomo in Italia e siano autorizzati a ricevere prestazioni previdenziali. È prevista, infine, la possibilità per i medesimi soggetti di effettuare versamenti volontari e, per questo, godere dei relativi vantaggi.
  Segnala, quindi, che l'articolo 4 disciplina la responsabilità internazionale derivante, nel territorio italiano, dalle attività del Segretariato permanente e del suo personale; l'articolo 5 riguarda le modalità di modifica dell'Accordo; l'articolo 6 rinvia a trattative e consultazioni tra le Parti per la risoluzione delle controversie riguardanti l'interpretazione e l'applicazione dell'Accordo; l'articolo 7 riguarda l'entrata in vigore dell'Accordo medesimo.
  Passa, infine, al contenuto del disegno di legge di ratifica, che, agli articoli 1 e 2, reca, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo; agli articoli 3 e 4, rispettivamente, le autorizzazioni di spesa e la copertura finanziaria; all'articolo 5, quindi, l'entrata in vigore della legge.

  Carla CANTONE (PD), preso atto del contenuto del provvedimento e apprezzandone le finalità, preannuncia il sostegno del gruppo Partito Democratico.

  Andrea GIACCONE, presidente, nessun altro chiede di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani, nella quale si procederà all'espressione del parere.

  La seduta termina alle 15.15.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 18 giugno 2019.

Audizione di Piergiovanni Alleva, già professore ordinario di diritto del lavoro presso l'Università Politecnica delle Marche, Domenico Carrieri, professore ordinario di sociologia economica e del lavoro presso l'Università «Sapienza» di Roma, Sebastiano Bruno Caruso, professore ordinario di diritto del lavoro presso l'Università di Catania, e Marco Lai, responsabile dell'area giuslavoristica del Centro studi nazionale CISL di Firenze, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 707 Polverini, recante norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l'introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione, e C. 788 Gribaudo, recante norme sull'accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 16.10 alle 17.15.

XI Commissione - martedì 18 giugno 2019

ALLEGATO 1

5-00606 Pallini: Tutela dei livelli occupazionali presso lo stabilimento FCA di Pratola Serra (AV).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'interrogazione proposta dall'Onorevole Pallini, concernente le iniziative governative per il rilancio industriale dello stabilimento FCA di Pratola Serra rappresento quanto segue.
  Lo stabilimento di Pratola Serra, prima di confluire nel Gruppo FIAT, faceva capo alla FMA S.R.L. Tale Società ha beneficiato del trattamento CIGS per crisi aziendale dal 2 novembre 2009 al primo novembre 2010 e dal 19 dicembre 2011 al 18 dicembre 2012 e, successivamente, per ristrutturazione aziendale, dal 18 giugno 2012 al 17 novembre 2013.
  Nel 2013 l'azienda è confluita nel Gruppo FIAT ottenendo un decreto di voltura per ristrutturazione dal 1o gennaio 2013 al 17 novembre 2013 ed una proroga per ristrutturazione dal 18 novembre 2013 al 16 novembre 2014.
  Come FCA ITALY S.P.A. la società ha, infine, beneficiato del trattamento CIGS per solidarietà dal 16 novembre 2015 al 13 novembre 2016 (contratto di solidarietà di 12 mesi stipulato il 22 ottobre 2015 in favore di 1812 unità) e dal 14 novembre 2016 ai 12 novembre 2017 (contratto di solidarietà di 12 mesi stipulato l'11 ottobre 2016 in favore di 1810 unità).
  La salvaguardia dei livelli occupazionali del gruppo Fiat-FCA è di primaria importanza per l'economia del nostro Paese ed è per questo che la nostra azione di governo intende perseguire un duplice obiettivo: il sostegno agli investimenti per lo sviluppo di nuove motorizzazioni a basso impatto ambientale, ed il contestuale mantenimento e potenziamento dei livelli occupazionali dei dipendenti del gruppo societario.
  In merito al primo aspetto si rappresenta che il 20 novembre scorso, presso la Direzione generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese del Ministero dello sviluppo economico, si è riunito il Comitato Tecnico istituito in data 9 novembre 20181 in attuazione del Protocollo di intesa sottoscritto il 26 maggio 2017, tra Ministero dello sviluppo economico, Regione Campania, Regione Piemonte, Regione Abruzzo, Provincia autonoma di Trento, FCA ITALY SPA e CRF società consortile per azioni. Detto Comitato ha discusso di un documento definito «FCA per la Mobilità del Futuro», contenente una proposta di variante della Linea 1 – Evoluzione Motori al 2020, dell'originario Progetto di Ricerca e Sviluppo, volta a spostare gli investimenti di ricerca e sviluppo verso motorizzazioni ibride a benzina e a bio-carburante, scelta che la società ritiene strategica in ragione dell'ampia diffusione che tali motorizzazioni avranno in futuro sull'intera gamma prodotti FCA.
  L'idea è che FCA debba necessariamente seguire gli altri colossi del settore automobilistico e, quindi, favorire la diffusione nella gamma delle sue autovetture di motorizzazioni con varianti ibride ed elettriche, non fosse altro perché l'investimento in ricerca e sviluppo è capace di generare un impatto positivo anche in

  (1) Il provvedimento che ha costituito il Comitato tecnico è il decreto del Direttore generale della Direzione generale per la politica industriale, la competitività e le PMI del Ministero dello sviluppo economico. termini di nuove assunzioni, sia negli stabilimenti chiamati a sviluppare le nuove tecnologie che per tutto l'indotto.
  Per quanto concerne il secondo dei suindicati aspetti, quello occupazionale del personale impiegato presso lo stabilimento di Pratola Serra, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali non ha ricevuto specifiche richieste di intervento dalle parti sociali, pur essendo attualmente impegnato nella verifica istituzionale relativa alla situazione aziendale di FCA, con particolare riguardo alle ricadute occupazionali dello stabilimento «Giambattista Vico» – siti di Nola e Pomigliano D'Arco.
  Va da sé in ogni caso che, considerata l'alta strategicità che il settore automobilistico riveste per l'economia nazionale è nostro primario interesse garantire un futuro produttivo per tutti gli stabilimenti del gruppo FCA in Italia.
  È in questa prospettiva che, come Governo, stiamo monitorando l'operazione FCA-RENAULT con l'obiettivo, cioè, di avviare una partnership tecnologica che consenta lo sviluppo di nuovi prodotti e, quindi, di implementare i volumi di attività per l'intero comparto.
  Il potenziamento del piano di investimenti sul territorio italiano avrebbe come primo effetto che a beneficiarne sarebbe non solo l'azienda, bensì tutti quei lavoratori che con sacrificio e dedizione hanno contribuito a rilanciare il nostro marchio di bandiera del settore auto, in Italia e nel mondo.

ALLEGATO 2

5-02000 Rizzetto: Iniziative, anche normative, per la tutela dei lavoratori del bacino «Emergenza Palermo ex Pip» di cui all'articolo 19 della legge regionale n. 30 del 1997 della Regione Siciliana.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'emergenza occupazionale di cui trattasi è già nota al Ministero da me oggi rappresentato, tant’è che, in occasione della seduta di question time dello scorso 17 aprile, abbiamo già riferito sulla stessa questione.
  Sul finire degli anni ’90 il personale di cui parliamo è stato coinvolto, su iniziativa della Regione Sicilia, nei cosiddetti «Pip», «Piani di inserimento professionale», previsti al fine di supportare il reinserimento lavorativo di specifiche categorie svantaggiate.
  I progetti di pubblica utilità attivati a suo tempo dal Comune di Palermo hanno garantito che questi lavoratori venissero impiegati in attività di supporto alle attività di competenza delle amministrazioni locali ma, col passare degli anni, si sono rivelati forieri dell'ennesima vicenda di precariato che vede al centro lavoratori che hanno prestato servizio per le amministrazioni del territorio.
  Per scongiurare pericolose ricadute sulle vite di queste persone, nonché sui destini di tutte le famiglie rispettivamente coinvolte, la Regione Sicilia, con le previsioni contenute nell'articolo 64 della legge regionale n. 8 del 2018, ha stabilito di far confluire questo bacino di lavoratori nella RESAIS s.p.a., una società partecipata che eroga servizi strumentali in favore della pubblica amministrazione.
  È doveroso, tuttavia, evidenziare, che l'attuazione del già citato articolo 64 ha trovato un ostacolo nell'impugnativa, da parte del Consiglio dei Ministri, della legge regionale n. 8 del 2018, rispetto alla quale la Regione Sicilia si è costituita in giudizio a difesa della legittimità della norma.
  Dagli elementi raccolti risulta che, con riferimento al ricorso pendente dinanzi alla Corte Costituzionale, i giudici della Consulta hanno deciso di espungere la parte relativa alle norme a tutela dei lavoratori facenti parte del bacino degli «ex Pip», e di rinviarla ad un nuovo ruolo, con ciò sospendendo, in altri termini, il giudizio sulle disposizioni normative censurate, che saranno oggetto di un autonomo giudizio da parte dei giudici costituzionali.
  In attesa di quello che sarà l'effettivo quadro normativo di riferimento, così come risultante dalla sentenza della Corte Costituzionale, posso segnalare che, per fronteggiare un eventuale pronunciamento negativo della Corte Costituzionale, il legislatore regionale è nuovamente intervenuto in merito alla questione in oggetto introducendo, attraverso l'articolo 3 della legge regionale n. 24 del 2018, una sorta di misura di salvaguardia per il personale del bacino.
  Con la disposizione da ultimo citata, infatti, il Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali ha assicurato l'erogazione dell'assegno di sostegno al reddito, nonché degli assegni familiari, anche nell'ipotesi di una pronuncia negativa da parte della Corte Costituzionale.
  Attendiamo, dunque, di conoscere l’iter processuale che la Consulta riterrà di stabilire per il ricorso in esame per verificare, all'esito della pronuncia, il futuro quadro normativo di riferimento.
  Di certo garantiremo, ove la Regione Sicilia lo ritenesse necessario, il completo supporto delle strutture competenti del Ministero da me oggi rappresentato per adottare ogni iniziativa utile a fronteggiare eventuali ricadute occupazionali sul personale in questione.

ALLEGATO 3

Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione (Nuovo testo C. 1603-bis Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XI Commissione,
   esaminato, per quanto di competenza, il disegno di legge n. C. 1603-bis, recante: Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione, come risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito;
   preso atto che il disegno di legge, risultante dallo stralcio disposto dal Presidente della Camera ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 1, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 12 marzo 2019, degli articoli da 6 a 11 del disegno di legge n. 1603, è collegato alla manovra di finanza pubblica per il 2019;
   considerato che l'articolo 2, che prevede la possibilità, per le scuole di ogni ordine e grado, di costituire Centri sportivi scolastici, dispone il rinvio alla contrattazione collettiva per la determinazione del numero di ore a disposizione di ogni istituzione scolastica, da riconoscere in favore dei docenti ai quali sono assegnati compiti di supporto dell'attività del centro sportivo scolastico;
   osservato che l'articolo 4 reca la delega al Governo per il riordino e la riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché del rapporto di lavoro sportivo, finalizzata a garantire l'osservanza dei principi di parità di trattamento e di non discriminazione nel lavoro sportivo;
   rilevato che, tra i principi e i criteri direttivi per l'esercizio della delega, vi è, al comma 1, lettera c), del medesimo articolo 4, l'individuazione della figura del lavoratore sportivo, ivi compresa la figura del direttore di gara, indipendentemente dalla natura dilettantistica o professionistica dell'attività sportiva svolta, e la definizione della relativa disciplina in materia assicurativa, previdenziale e fiscale e delle regole di gestione del relativo fondo di previdenza;
   considerate, tra i principi e i criteri direttivi per l'esercizio della delega, la valorizzazione, prevista dal comma 1, lettera d), del medesimo articolo 4, della formazione dei lavoratori sportivi, in particolare dei giovani atleti, al fine di garantire loro, tra l'altro, una preparazione professionale che favorisca l'accesso all'attività lavorativa anche alla fine della carriera sportiva, nonché, al comma 1, lettera e), la disciplina dei rapporti di collaborazione di carattere amministrativo gestionale di natura non professionale per le prestazioni rese in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche, tenendo conto delle peculiarità di queste ultime e del loro fine non lucrativo;
   preso atto che l'articolo 5 reca la delega al Governo per il riordino delle disposizioni in materia di rapporti di rappresentanza di atleti e di società sportive e di accesso ed esercizio della professione di agente sportivo,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.