IV Commissione
Difesa
Difesa (IV)
Commissione IV (Difesa)
Comm. IV
Istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino. C. 622-A Golinelli ... 31
Sulla pubblicità dei lavori ... 31
7-00196 Ferrari: Sulle iniziative per avvicinare le Forze armate alla popolazione civile (Discussione e rinvio) ... 31
7-00228 Iorio: Sul trascinamento delle indennità supplementari (Discussione e rinvio) ... 33
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:
5-02281 Traversi: Sulle iniziative da adottare per lo sviluppo del programma P.1HH ... 34
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 36
5-02280 Maria Tripodi: Sulle iniziative per consentire la partecipazione ai concorsi del comparto difesa e sicurezza anche ai VFP1 che non hanno superato i corsi basici ... 35
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 38
COMITATO DEI NOVE
Giovedì 13 giugno 2019.
Istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino.
C. 622-A Golinelli.
Il Comitato si è riunito dalle 8.50 alle 9.
RISOLUZIONI
Giovedì 13 giugno 2019. — Presidenza della vicepresidente Marica FANTUZ. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Raffaele Volpi.
La seduta comincia alle 9.
Sulla pubblicità dei lavori.
Marica FANTUZ, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
7-00196 Ferrari: Sulle iniziative per avvicinare le Forze armate alla popolazione civile.
(Discussione e rinvio).
La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.
Roberto Paolo FERRARI (Lega) osserva che l'atto di indirizzo di cui si è fatto promotore intende ripristinare l'usanza di celebrare le feste per la ricorrenza della fondazione dei Corpi delle Forze armate in spazi pubblici, aperti alla cittadinanza. Ciò anche al fine di riavvicinare le varie comunità locali ai valori che le Forze armate e di polizia a ordinamento militare rappresentano.
Ricorda, infatti, che da alcuni anni tali ricorrenze, per motivi di contenimento delle spese che l'organizzazione degli eventi comporterebbe, sono celebrate esclusivamente all'interno delle caserme.
Ritiene errata questa impostazione e sottolinea l'importanza di riportare tra la gente la celebrazione delle ricorrenze della fondazione dei vari Corpi militari, avvicinando così le nuove generazioni alla storia del nostro Paese, dei suoi valori e dei suoi ideali.
Conclude rilevando che attraverso l'opportuno coinvolgimento degli enti locali nell'ambito dell'organizzazione di tali eventi si potrebbero diminuire in misura rilevante i costi economici che le Forze armate dovrebbero sopportare per la celebrazione delle ricorrenze.
Renzo TONDO (Misto-NcI-USEI) manifesta apprezzamento per l'iniziativa del collega Ferrari, tuttavia segnala come gli obiettivi che la risoluzione si prefigge possano essere raggiunti solo attraverso un'operazione culturale che riavvicini la popolazione alle Forze armate.
Segnala, infatti, che spesso le cerimonie militari si svolgono con una scarsa partecipazione delle comunità locali e che occorre, quindi, lanciare un messaggio in grado di diffondere i valori che le Forze armate rappresentano, evitando di trasmettere un'immagine negativa del mondo militare come, purtroppo, di recente è stato fatto da alcuni membri dell'attuale Governo.
Giorgio SILLI (Misto-SI-10VM) considera inopportune le prese di posizione che alcuni membri del Governo hanno di recente assunto nei riguardi delle Forze armate, che sono state tratteggiate alla stregua di strumenti di offesa.
Condivide, quindi, le considerazioni del collega Tondo in merito alla necessità di operare una grande riforma culturale riconoscendo alle Forze armate quei valori di difesa che, in passato, sono stati motivo di orgoglio e onore per tutto il Paese.
Giovanni Luca ARESTA (M5S) invita ad evitare strumentalizzazioni del dibattito e ricorda che tra i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana vi è anche quello del ripudio della guerra.
Evidenzia, quindi, che il Governo ha sempre tenuto un atteggiamento di grande rispetto nei confronti delle Forze armate, dimostrando anche grande attenzione verso le problematiche del personale militare.
Invita, quindi, ad attenersi al tema dell'atto di indirizzo e a non ricercare motivi per alimentare sterili discussioni.
Roberto Paolo FERRARI (Lega) chiarisce che la risoluzione a sua prima firma è finalizzata a incrementare il senso di appartenenza alle Forze armate e non ad accrescere le divisioni.
Peraltro, la vicinanza della gente e delle Istituzioni alle Forze armate non è mai venuta meno ed è cosa ovvia che le nostre Forze armate abbiano come compito prioritario quello della difesa della Patria.
Antonio DEL MONACO (M5S) si rifà al pensiero di un generale americano pluridecorato, veterano della Prima guerra mondiale, che in un suo scritto intitolato «La guerra è una mafia» afferma che la guerra è un'impresa commerciale, o addirittura una mafia.
Ricorda, quindi, che i nostri militari sono impegnati nei teatri operativi all'estero nelle missioni internazionali per il mantenimento della pace e sollecita a cercare di allargare il più possibile il mondo militare alla società civile. Al riguardo, sottolinea come già siano previste, presso i vari Comandi, apposite sezioni incaricate di promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado i valori delle Forze armate.
Alberto PAGANI (PD) ritiene che lo spirito della risoluzione possa essere condiviso unanimemente e che anche la considerazione che la guerra è una tragedia e che le nostre Forze armate servono per garantire la pace sia ovvia e trovi tutti i gruppi uniti.
Non per questo, però, si può dare per scontato che non serva compiere uno sforzo per cercare di rendere più evidenti i valori che incarnano le Forze armate e trasmetterli alle nuove generazioni che non hanno la memoria degli eventi bellici che hanno segnato la storia della nostra Repubblica.
Ritiene, dunque, corretto che la celebrazione delle ricorrenze della fondazione dei vari Corpi armati avvenga fuori dalle caserme.
Maria TRIPODI (FI) manifesta un orientamento favorevole sull'atto di indirizzo ed invita a prendere le distanze dai retaggi antimilitaristi.
Sottolinea la necessità di rispettare tutti gli uomini e le donne impegnati nei teatri operativi all'estero, in scenari di guerra, nell'intento di contribuire al mantenimento della pace internazionale e ribadisce l'esigenza di mantenere alta la considerazione del valore delle nostre Forze armate.
Marica FANTUZ, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.
7-00228 Iorio: Sul trascinamento delle indennità supplementari.
(Discussione e rinvio).
Marianna IORIO (M5S) ricorda che l'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 16 marzo 1999, n. 255 ha stabilito che le indennità supplementari non siano più definite in misura forfettaria, bensì secondo la percentuale di maggiorazione prevista dalla legge n. 78 del 1983, riferita all'operativa di base spettante in relazione al grado rivestito ed all'anzianità di servizio.
Rileva, quindi, che la norma ha riconosciuto il «valore economico» di ciascuna indennità operativa di base, nelle misure stabilite per gli ufficiali e sottoufficiali, maggiorandola di una percentuale prefissata dalla legge, in funzione delle varie tipologie di impiego, tuttavia, essendo le indennità supplementari di ordine sussidiario rispetto a quelle cosiddette fondamentali, la loro misura economica è decisamente inferiore a queste ultime.
Rileva, infine, che i percettori dei suddetti emolumenti godono dell'applicazione in loro favore del meccanismo del cosiddetto trascinamento, con il quale il legislatore ha riconosciuto le maggiorazioni, da calcolarsi sull'indennità di impiego operativo di base, in favore di quel personale che, a seguito di un cambio di impiego correlato alla percezione di una diversa indennità operativa, risulti destinatario di un decremento economico.
Ciò premesso, sottolinea che la risoluzione in discussione intende estendere anche alle indennità supplementari l'applicazione del meccanismo di trascinamento, elevare la misura percentuale della indennità supplementare percepita dal personale militare dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica in possesso di brevetto militare di incursore o operatore subacqueo e in servizio presso reparti incursori e subacquei, nonché presso centri e nuclei aero-soccorritori, al 220 per cento dell'indennità di impiego operativa di base, infine, prevedere che il personale percettore dell'indennità per brevetto di incursore, subacqueo e aero soccorritore, nel momento in cui cessi di percepire l'indennità supplementare, abbia diritto alla corresponsione della medesima indennità supplementare nella misura di un ventesimo dell'intero importo in godimento per ogni anno di servizio effettivamente prestato, con percezione della relativa indennità e fino ad un massimo di venti anni.
Aggiunge che, considerata la complessità e la delicatezza della problematica che interessa da vicino il personale militare, ritiene fondamentale potere acquisire i necessari elementi di informazione attraverso lo svolgimento di un breve ciclo di audizioni.
Il sottosegretario Raffaele VOLPI condivide sull'opportunità di approfondire la materia attraverso una mirata attività conoscitiva e manifesta la disponibilità del dicastero ad accogliere gli impegni previsti dall'atto di indirizzo purché formulati in modo da consentire al dicastero stesso di poter procedere ad una revisione complessiva delle indennità.
Evidenzia, infatti, che occorre effettuare una ricognizione completa delle varie indennità affinché non si vengano a creare sperequazioni.
Salvatore DEIDDA (FdI) esprime disappunto per l'atteggiamento della maggioranza che ha voluto affrontare la questione della revisione della misura dell'indennità percepita dal personale militare dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica in possesso di brevetto militare di incursore od operatore subacqueo attraverso un atto di indirizzo presentato dalla stessa maggioranza e non tramite la proposta di legge del gruppo di Fratelli d'Italia, di cui peraltro aveva richiesto l'iscrizione nel calendario dei lavori della Commissione.
Non ritiene condivisibile tale scelta segnalando che spesso l'attuazione degli atti di indirizzo richiede tempi lunghi, anche quando siano approvati all'unanimità come nel caso della risoluzione sui carabinieri ausiliari di cui si è fatto promotore.
Alessandra ERMELLINO (M5S) non ritiene fondate le critiche mosse dal collega Deidda e sottolinea come la maggioranza presti grande attenzione alle problematiche del personale militare. Difende, quindi, la scelta di affrontare attraverso un atto di indirizzo il delicato tema delle indennità supplementari che trova fondamento nella necessità di valutare nel complesso le modifiche da introdurre in modo da evitare disparità di trattamento.
Ritiene, quindi, positivo procedere con la dovuta cautela acquisendo tutte le informazioni utili per effettuare un confronto tra tutte le indennità.
Alberto PAGANI (PD) ritiene interessante l'iniziativa della maggioranza, cui guarda con favore, ma non può non osservare che esistono moltissime altre attività, ugualmente rischiose, che meriterebbero adeguati riconoscimenti economici.
Personalmente non si sente in grado di poter stabilire chi debba ricevere un riconoscimento più elevato e chi, invece, inferiore e sottolinea come sia fondamentale trovare un punto di equilibrio.
Occorre rendere omogenei i riconoscimenti economici non solo all'interno delle Forze armate, ma anche prendendo in considerazione gli altri operatori del comparto sicurezza, come per esempio i Vigili del fuoco che pure hanno compiuto importanti attività di soccorso subacqueo – pensa al relitto della nave da crociera Concordia e al naufragio dell'imbarcazione di migranti a Lampedusa – e percepiscono stipendi decisamente più bassi.
Considera necessario un approccio al comparto difesa e sicurezza che finanzi adeguatamente tutte le attività prestate in modo da potere disporre di risorse finanziarie sufficienti per remunerare in maniera adeguata tutto il personale.
Marica FANTUZ, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.
La seduta termina alle 9.40.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Giovedì 13 giugno 2019. — Presidenza della vicepresidente Marica FANTUZ. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Angelo Tofalo.
La seduta comincia alle 13.05.
Marica FANTUZ, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
5-02281 Traversi: Sulle iniziative da adottare per lo sviluppo del programma P.1HH.
Roberto TRAVERSI (M5S), illustra l'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario di Stato per la difesa, Angelo TOFALO, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Roberto TRAVERSI (M5S) esprime soddisfazione per la risposta fornita dal Governo che va nella direzione di dare continuità a quelle iniziative che ha potuto conoscere nel corso delle visite svolte presso lo stabilimento della Piaggio Aerospace di Villanova d'Albenga.
Sottolinea che tale sito è davvero un'eccellenza e consiglia a tutti di verificare personalmente questa realtà che ha rappresentato una piacevole sorpresa.
Condivide la visione programmatica del Governo che non intende distribuire le risorse in maniera indiscriminata e a pioggia, ma indirizzarle in maniera mirata e si dichiara contento anche per le positive ricadute sul territorio.
5-02280 Maria Tripodi: Sulle iniziative per consentire la partecipazione ai concorsi del comparto difesa e sicurezza anche ai VFP1 che non hanno superato i corsi basici.
Maria TRIPODI (FI) illustra l'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario di Stato per la difesa, Angelo TOFALO, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Maria TRIPODI (M5S) ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta che ritiene esaustiva e che conferma la volontà dell'Esecutivo di non volere creare ulteriori difficoltà ai volontari in ferma prefissata di un anno che intendano proseguire la carriera militare transitando nel servizio permanente effettivo.
Marica FANTUZ, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 13.20.
ALLEGATO 1
Interrogazione n. 5-02281 Traversi: Sulle iniziative da adottare per lo sviluppo del programma P.1HH.
TESTO DELLA RISPOSTA
In merito alla situazione della Piaggio Aero Industries, l'Esecutivo sta supportando il Dicastero nel perseguire una soluzione di ampio respiro, che armonizzi le esigenze operative della Difesa con quelle dell'azienda, il cui valore strategico e le cui capacità produttive sono tuttora pregiudicate dalle note criticità industriali e occupazionali.
In tale ottica, si è deciso di procedere in due direzioni.
Da un lato, attraverso l'attuazione di un programma di rinnovamento della flotta dei velivoli P-180 in dotazione alle Forze armate e di manutenzione di motori aeronautici.
Tale progettualità prevede:
l'acquisto di nuovi velivoli P-180 in versione EVO, sia in sostituzione degli attuali sistemi, più datati, sia a completamento della flotta, con supporto logistico integrato pluriennale e di sistemi di supporto all'addestramento;
l'adeguamento tecnologico della rimanente flotta P-180 della Difesa, con il relativo supporto logistico integrato pluriennale;
la stipula di contratti di supporto manutentivo per motori aeronautici, con relativa fornitura di componentistica e ricambistica.
In merito, il Ministero della Difesa si sta adoperando affinché i contratti in questione possano essere perfezionati nel breve termine e comunque diventare operanti nel corrente anno. Al riguardo, è già in atto un'interlocuzione continua con la ditta, attraverso riunioni periodiche, per definire i piani di esecuzione delle attività.
Parallelamente al rinnovamento della flotta P-180, il Dicastero procederà nella direzione, mai abbandonata, dello sviluppo del programma aeromobile a pilotaggio remoto categoria MALE, in particolare, il drone P1HH, per il quale è previsto il completamento del relativo processo di certificazione e la successiva acquisizione iniziale di 1 sistema operativo (2 velivoli e 1 ground station), quale test-bed tecnologico per il potenziamento delle capacità di Intelligence, Surveillance & Reconnaissance per compiti di Sicurezza e Difesa.
Tali test-bed consentiranno la sperimentazione di apparati di produzione nazionale rivolta alla raccolta di informazioni, al monitoraggio e sorveglianza di vaste aree di territorio, alla disseminazione dei dati agli operatori al suolo, consentendo, all'occorrenza, un'efficace coordinamento e integrazione di intervento inter-agenzia in contesti di sicurezza pubblica estesa e/o di catastrofi naturali.
Grazie allo sviluppo di tecnologie abilitanti nel settore, l'intervento del Dicastero permetterà inoltre, nel più ampio interesse nazionale, di consolidare il necessario know-how per lo sviluppo del futuro drone europeo.
Con specifico riguardo alle ricadute di natura occupazionale, i due programmi – rinnovamento ed adeguamento tecnologico della flotta P-180 e completamento della certificazione ed acquisizione di sistemi P1HH – rappresentano una credibile ed immediata risposta dell'Esecutivo – e del Dicastero – ai 1.100 lavoratori che meritano tutta la necessaria attenzione da parte del Paese.
Sono convinto, infatti, che l'intervento del Dicastero nella delicata situazione di Piaggio Aero Industries, con il supporto del Governo, da sempre attento alle industrie della Difesa, possa consentire un reale incremento del carico di lavoro a beneficio dei dipendenti e, nel contempo, possa restituire all'azienda una rinnovata capacità di tornare a competere sul mercato.
ALLEGATO 2
Interrogazione n. 5-02280 Maria Tripodi: Sulle iniziative per consentire la partecipazione ai concorsi del comparto difesa e sicurezza anche ai VFP1 che non hanno superato i corsi basici.
TESTO DELLA RISPOSTA
In merito alla tematica sollevata dall'interrogante è fondamentale evidenziare, prima di ogni altro aspetto, che la formazione condotta nelle prime settimane della vita militare dei VFP1 ha la finalità di far raggiungere un livello di preparazione iniziale adeguato allo svolgimento della professione militare, conferendo al personale le conoscenze e le capacità di base necessarie per assolvere i compiti istituzionali.
Tale competenza minima è necessaria per operare in condizioni di assoluta sicurezza, garantendo l'incolumità propria, dei propri commilitoni e del personale civile in guarnigione, nelle attività addestrative e in operazioni.
Queste importanti esigenze di natura istituzionale ritengo possano aver costituito la ratio della modifica al Codice dell'Ordinamento Militare che, introducendo il comma 1 e-bis dell'articolo 957, ha previsto a suo tempo, tra i casi di scioglimento della ferma, il «mancato superamento dei corsi basici di formazione previsti per la ferma prefissata di un anno, salvo i casi di infermità dipendente da causa di servizio».
Con specifico riguardo al proscioglimento per mancato superamento dei corsi di formazione di base quale causa della perdita dei requisiti per la partecipazione ad altri concorsi per i VFP, mi preme precisare che, comunque, i bandi per il reclutamento dei Volontari nell'Esercito, nella Marina e nell'Aeronautica escludono espressamente tale causa di proscioglimento dai motivi ostativi alla partecipazione a reclutamenti successivi o ad altri concorsi.
Pertanto, segnalo, infine, che la tematica è attualmente oggetto di ulteriori analisi e approfondimento in ottica interforze nell'ambito dei lavori per le modifiche da apportare al decreto legislativo n. 94/2017 «Disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze Armate».