Commissioni Riunite (III e IV)
III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa)
Commissioni Riunite (III e IV)
Comm. riunite 0304
ESAME DI DELIBERAZIONI DEL GOVERNO AI SENSI DEGLI ARTICOLI 2 E 3 DELLA LEGGE 21 LUGLIO 2016, N. 145:
Sulla pubblicità dei lavori ... 5
Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2019, adottata il 23 aprile 2019 (Doc. XXV n. 2).
Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita al periodo 1o ottobre-31 dicembre 2019, deliberata dal Consiglio dei ministri il 23 aprile 2019 (Doc. XXVI, n. 2) (Seguito dell'esame congiunto e rinvio) ... 5
ALLEGATO (Relazione all'assemblea proposta dai relatori) ... 9
ESAME DI DELIBERAZIONI DEL GOVERNO AI SENSI DEGLI ARTICOLI 2 E 3 DELLA LEGGE 21 LUGLIO 2016, N. 145
Martedì 4 giugno 2019. — Presidenza della presidente della III Commissione, Marta GRANDE. – Intervengono la viceministra degli affari esteri e la cooperazione internazionale, Emanuela Claudia Del Re, ed il sottosegretario alla difesa, Raffaele Volpi.
La seduta comincia alle 16.15.
Sulla pubblicità dei lavori.
Marta GRANDE, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2019, adottata il 23 aprile 2019.
(Doc. XXV, n. 2).
Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita al periodo 1o ottobre-31 dicembre 2019, deliberata dal Consiglio dei ministri il 23 aprile 2019.
(Doc. XXVI, n. 2).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).
Le Commissioni proseguono l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 14 maggio scorso.
Marta GRANDE, presidente, ricorda che nella seduta del 14 maggio scorso delle Commissioni riunite i relatori, deputato Formentini per la III Commissione e deputato Iovino per la IV Commissione, si è tenuta la discussione preliminare dei provvedimenti. Successivamente, il 28 maggio, le Commissioni riunite, congiuntamente alle omologhe Commissioni del Senato, hanno svolto le audizioni informali del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, e del Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), Ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, e venerdì 31 maggio si sono svolte le comunicazioni del Governo sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali nell'ambito dell'esame dei provvedimenti in titolo.
Paolo FORMENTINI (Lega), relatore per la III Commissione, anche a nome del relatore per la IV Commissione, onorevole Iovino, presenta una proposta di relazione per l'Assemblea, di cui dà lettura (vedi allegato).
Marta GRANDE, presidente, avverte che, conformemente con quanto convenuto in sede di Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato alle ore 14 di domani, mercoledì 5 giugno. Ricorda, altresì, che gli emendamenti potranno essere presentati solo con riferimento alla parte dispositiva della proposta di relazione al fine di non autorizzare le specifiche missioni o di autorizzarle a specifiche condizioni, mentre non potranno essere presentati emendamenti alla parte in premessa. In caso di approvazione di emendamenti sulla parte dispositiva, i relatori provvederanno ad adattare la premessa agli impegni concretamente approvati dalle Commissioni.
Segnala altresì che entro il medesimo termine delle ore 14 di domani potranno anche essere presentate proposte alternative di relazione all'Assemblea.
Elio VITO (FI) condivide la relazione per l'Assemblea predisposta dai relatori e sottolinea che il gruppo di Forza Italia voterà favorevolmente, avendo da sempre sostenuto la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali.
Ricorda, quindi, che le risorse per il finanziamento della partecipazione italiana alle missioni internazionali a norma degli articoli 3 e 4 della legge n. 145 del 2016 sono allocate su un apposito Fondo missioni presso il Ministero dell'economia e delle finanze, il cui riparto viene effettuato con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, sottoposti alle competenti Commissioni parlamentari per l'espressione del parere.
Osserva, tuttavia, che per il fabbisogno relativo all'anno 2019 la Deliberazione del Presidente del Consiglio prevede la contabilizzazione in bilancio delle risorse in funzione della scadenza prevista per il pagamento dell'obbligazione in luogo di un appostamento sul Fondo, di cui all'articolo 4 della legge. Ritiene che questa procedura, pur se corretta dal punto di vista contabile, non sia politicamente opportuna dal momento che lo schema di decreto che dovrà ripartire le risorse del Fondo missioni per l'anno 2019 potrebbe non dare sufficienti chiarimenti sulla parte di oneri finanziari che verrebbe invece contabilizzata nell'anno 2020. Inoltre, questa modalità di copertura finirà inevitabilmente per incidere sulla disponibilità di risorse per gli impegni che si vorranno assumere nel 2020.
Invita, quindi, i relatori a valutare la possibilità di sottolineare tale aspetto nella proposta di relazione predisposta per l'Assemblea.
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), con riferimento alla missione bilaterale di assistenza alla Guardia costiera libica, di cui alla scheda n. 23/2019, chiede chiarimenti al Governo circa l'utilizzo militare, evocato da taluni organi di stampa, delle motovedette cedute dal nostro Paese alle autorità libiche: qualora tali notizie fossero fondate, si tratterebbe di un'evidente violazione dell’embargo di armi nei riguardi della Libia. Relativamente alla missione Mare sicuro, di cui alla scheda n. 38/2019, chiede ai rappresentanti del Governo di chiarire se il potenziamento di tale missione sia una conseguenza del ridimensionamento, voluto dal nostro Esecutivo in sede europea, dell'operazione EUNAVFOR MED operazione SOPHIA: se tale correlazione fosse confermata, si configurerebbe una contraddizione quanto meno bizzarra, per cui una posizione scellerata sostenuta dall'attuale Governo sovranista in sede di Unione europea comporta un aggravio di spesa a livello nazionale. Evidenzia, infine, la ferma opposizione del proprio gruppo alle riduzioni di spesa, rispetto all'anno precedente, delle azioni in materia di cooperazione allo sviluppo.
Infine, considerato il grave ritardo con cui questo esame si tiene rispetto alle previsioni della legge quadro del 2016, si chiede se si tratti di impegni già in corso, rispetto ai quali l'autorizzazione parlamentare giunge tardiva e a ratifica delle decisioni governative.
Il sottosegretario Raffaele VOLPI precisa che la nuova missione bilaterale in Tunisia non è ancora avviata.
Enrico BORGHI (PD) evidenzia come il documento predisposto dai relatori sottolinei la sostanziale continuità della presenza italiana nelle missioni internazionali e del dialogo politico nelle organizzazioni internazionali alle quali il nostro Paese aderisce.
Preannuncia, quindi, che il proprio gruppo sosterrà convintamente la proposta di relazione all'Assemblea predisposta dai relatori, pur rilevando che alcune questioni necessitano di un chiarimento.
Innanzitutto ritiene opportuno che sia precisato se la riduzione del contingente italiano che partecipa alla missione Resolute Support in Afghanistan sia stata concordata in ambito NATO.
In secondo luogo, osserva che la Deliberazione del Consiglio dei ministri è stata trasmessa al Parlamento con un notevole ritardo rispetto ai tempi previsti nella legge quadro sulle missioni internazionali, privando i nostri militari impegnati nei teatri operativi dell'indispensabile copertura politica e finanziaria.
Rivendica, quindi, il ruolo del Parlamento che deve autorizzare l'avvio di nuove missioni o la prosecuzione di quelle in corso e non, semplicemente, ratificare decisioni che hanno quasi esaurito i propri effetti. Invita, dunque, ad evitare che tale precedente si ripeta e a ripristinare la corretta prassi.
Richiamando le dichiarazioni rese dal vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini su Hezbollah, destinate ad avere ripercussioni politiche significative per i nostri militari impegnati nella missione UNIFIL, conclude evidenziando che le frequenti esternazioni di componenti dell'Esecutivo si sulle questioni di politica estera di difesa e sicurezza stanno creando non pochi disagi ai nostri militari impegnati nelle missioni e tensioni nella dimensione multilaterale in cui l'Italia è inserita. Auspica pertanto che in futuro tali episodi non si ripetano.
Paolo FORMENTINI (Lega), relatore per la III Commissione, anche a nome del relatore per la IV Commissione, ad integrazione della proposta di relazione all'Assemblea presentata, precisa che la missione multilaterale TIPH2 (Temporary International Presence) in Hebron, Cisgiordania, di cui alla scheda n. 13/2019, è da intendersi autorizzata per il periodo 1o gennaio-31 marzo 2019.
Il sottosegretario Raffaele VOLPI, in via generale, osserva che le questioni testé sollevate avrebbero potuto più opportunamente essere oggetto di approfondimento in occasione delle comunicazioni rese dai Ministri Moavero Milanesi e Trenta il 31 maggio scorso. In risposta alle osservazioni del deputato Borghi, sottolinea l'impegno dell'attuale Governo a non replicare in futuro le cattive abitudini dell'Esecutivo precedente, migliorando la tempistica di presentazione al Parlamento della Deliberazione sulle missioni internazionali. Quanto al rapporto tra Governo e Parlamento, da convinto parlamentarista, ritiene che i provvedimenti in esame siano stati presentati nel rigoroso rispetto delle prerogative del Parlamento in continuità e nel rispetto della normativa in tema di missioni. Segnala, peraltro, che, nel caso di specie, la Deliberazione riguarda missioni già avviate dal precedente Governo, ad eccezione della missione bilaterale di cooperazione in Tunisia, di cui alla scheda n. 37-bis/2019, formalmente avviata il 1o marzo 2019. Rispondendo ai questi della deputata Quartapelle Procopio, rileva che, allo stato attuale, non risulta che le motovedette cedute dall'Italia siano usate dai libici per scopi diversi da quelli concordati. Segnalando che, peraltro, tale forma di assistenza alla Guardia costiera libica è stata inaugurata dal precedente Governo, invita la collega ad approfondire eventualmente la questione con un apposito atto di sindacato ispettivo.
Con riferimento alla missione Mare sicuro, respinge fermamente l'idea di un presunto isolazionismo dell'Italia nel confronto con i partner europei rispetto al ridimensionamento dell'operazione EUNAVFOR MED operazione SOPHIA. Sottolinea che al riguardo proprio da parte di importanti Stati membri, come la Germania, sono state sollevate perplessità sulla efficacia della missione il cui mandato eminentemente militare non è mai stato messo in dubbio da parte dei partner europei.
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), ringraziando il sottosegretario Volpi per le precisazioni fornite, chiede di illustrare con maggiore chiarezza la posizione dell'Italia e dei partner europei sull'operazione EUNAVFOR MED operazione SOPHIA, ed in particolare, di chiarire se il Governo intendesse promuovere, in sede europea, un profilo più umanitario della missione.
Il sottosegretario Raffaele VOLPI ribadisce che alcuni Paesi europei, indipendentemente dalla posizione del Governo italiano, attribuiscono a tale missione una mera valenza militare.
Marta GRANDE, presidente, sottolinea che la discussione sui profili di merito connessi alle singole missioni poteva essere più diffusamente svolta nelle precedenti fasi di esame ed evidenzia che la presentazione di emendamenti e di eventuali proposte alternative di relazione possono rappresentare adesso la sede migliore per manifestare dissenso o per avanzare specifiche proposte operative.
Il sottosegretario Raffaele VOLPI ribadisce che sono stati altri Paesi, non l'Italia, a sollevare riserve sull'operazione EUNAVFOR MED operazione SOPHIA.
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) esprime un chiaro dissenso rispetto alle ultime precisazioni del sottosegretario Volpi, tenuto conto del notorio andamento del negoziato europeo su tale missione.
La viceministra Emanuela Claudia DEL RE precisa a sua volta che le due motovedette già cedute alle autorità libiche, e le ulteriori dieci unità in via di allestimento, sono state consegnate prive di ogni sistema di arma e di puntamento e dotate della strumentazione di radar e radio necessaria alla sicurezza della navigazione. Le motovedette verranno utilizzate solo per attività di monitoraggio dei confini marittimi e di contrasto alla tratta di essere umani, nel pieno rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani. Con riferimento a quanto osservato dalla deputata Quartapelle Procopio, sottolinea che la riduzione delle risorse finanziarie non incide in chiave riduttiva sul complesso degli stanziamenti in materia di aiuto pubblico allo sviluppo.
Marta GRANDE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 16.55.
ALLEGATO
Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2019, adottata il 23 aprile 2019 (Doc. XXV, n. 2)
Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita al periodo 1o ottobre-31 dicembre 2019, deliberata dal Consiglio dei ministri il 23 aprile 2019 (Doc. XXVI, n. 2)
RELAZIONE ALL'ASSEMBLEA PROPOSTA DAI RELATORI
Le Commissioni III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa) della Camera dei deputati,
esaminata la Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2019, adottata il 23 aprile 2019 (Doc. XXV, n. 2), e la Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita al periodo 1o ottobre-31 dicembre 2018, anche al fine della relativa proroga per il periodo 1o gennaio-31 dicembre 2019, deliberata il 23 aprile 2019 (Doc. XXVI, n. 2), adottate ai sensi, rispettivamente, degli articoli 2 e 3 della legge 21 luglio 2016, n. 145;
richiamati gli approfondimenti istruttori svolti e le comunicazioni del Governo sull'andamento delle missioni internazionali autorizzate per il 2018 e sulla loro proroga per l'anno in corso, nonché sulle missioni da avviare nel 2019, svolte il 31 maggio 2019 nell'ambito dell'esame dei sopra citati provvedimenti davanti alle Commissioni riunite affari esteri e difesa della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
premesso che:
la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali assicura centralità e prestigio all'Italia come attore di politica estera impegnato nel promuovere dialogo, pace e sicurezza a livello globale, soprattutto laddove terrorismo, traffico di esseri umani, proliferazione di armi di distruzione di massa, instabilità regionali impongano di coniugare l'esigenza di sicurezza con il rafforzamento delle istituzioni locali e la promozione dello sviluppo;
a tali sfide la risposta italiana è nelle leve del dialogo politico-diplomatico, dell'intervento militare sul campo e dell'aiuto allo sviluppo a sostegno delle popolazioni locali. Con i nostri militari, dispiegati lungo un arco di crisi che va dall'Africa Occidentale sino all'Afghanistan, attraverso l'intero Medio Oriente, l'Italia si distingue per capacità d'intervento e di prevenzione, per eccellenza addestrativa e per uno specifico approccio umanitario, teso innanzitutto a salvaguardare e proteggere le vite umane, a sostenere le popolazioni civili e, in particolare, gli individui più esposti alle conseguenze dei conflitti;
nel permanere di uno scenario internazionale ad elevata instabilità e con un livello crescente di conflitti, le linee di impegno internazionale dell'Italia, si esplicano attraverso la proiezione esterna dello strumento militare e l'azione di aiuto allo sviluppo;
in tale quadro la partecipazione italiana alla missione NATO in Afghanistan Resolute Support proseguirà anche per il 2019; il contributo italiano sarà progressivamente ridotto di 200 unità entro la fine del mese di luglio 2019, fermo restando il costante monitoraggio degli sviluppi della situazione interna nel Paese;
nella prioritaria esigenza di tutela di condizioni di pace e sicurezza innanzitutto nella regione del Mediterraneo, l'azione dell'Italia è mirata alla pacificazione e alla stabilizzazione della Libia e del cosiddetto «Mediterraneo allargato»;
in quest'ottica – considerato il ruolo chiave della Tunisia per la stabilità del Mediterraneo, anche ai fini della pacificazione in Libia, e l'interesse dell'Italia al consolidamento del percorso di transizione democratica in atto in tale Paese – la Deliberazione in titolo inaugura un ulteriore terreno d'impegno nell'area mediterranea, rappresentato dall'avvio di una nuova missione bilaterale italo-tunisina, a conclusione della missione NATO, per la gestione delle attività di controllo del territorio, che risponde alle intese intercorse con Tunisi nell'ambito delle attività di cooperazione bilaterale per la sicurezza;
nella convinzione del legame esistente tra la sicurezza nel Mediterraneo e la sicurezza dei confini meridionali dell'Unione europea, l'Italia continuerà la sua partecipazione alla missione UE EUNAVFOR MED operazione Sophia, rafforzando la sorveglianza aerea e proseguendo il sostegno alla Guardia costiera e alla Marina libica, alla luce delle più recenti decisioni assunte a livello europeo, ferma restando l'istanza che l'Italia ha avanzato in diverse occasioni e sedi sulla necessità di cambiare l'attuale meccanismo europeo, modificando la regola che individua il nostro Paese come unico porto di sbarco;
in area mediorientale gli sviluppi recenti della tensione tra Libano e Israele confermano il valore strategico della missione UNIFIL, per la quarta volta a guida italiana, quale elemento cruciale per il mantenimento della pace in una regione crocevia di numerose tensioni;
l'azione dell'Italia si caratterizza anche per il sostegno alle missioni promosse dalle organizzazioni internazionali e regionali (ONU, NATO, Unione europea) cui il nostro Paese partecipa, in particolare in aree geografiche di primario interesse come il Mediterraneo, la Libia, la Siria e il Sahel;
di rinnovata attualità strategica sono le missioni nei Balcani occidentali soprattutto al fine di monitorare le criticità correlate ai flussi migratori che attraversano tale area, non ultima la minaccia terroristica; il ruolo centrale del nostro Paese in questa aerea è peraltro confermato dal comando, ininterrottamente a guida italiana dal 2013, della missione KFOR in Kosovo, volta ad assistere il processo di sviluppo delle istituzioni, al fine di conseguire la stabilità della regione;
con riferimento agli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione – per i quali è previsto per il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale uno stanziamento complessivo per l'anno 2019 pari a 296 milioni di euro, con un incremento di 10 milioni rispetto all'anno precedente – gli interventi sono mirati a sostenere l'azione della cooperazione italiana in tre grandi aree geografiche: Africa, Medio Oriente e Asia con obiettivi prioritari come la ricostruzione civile in situazioni di conflitto o post-conflitto, il miglioramento delle opportunità lavorative in loco, la sicurezza alimentare, la prevenzione e il contrasto alla violenza sessuale sulle donne e le bambine, lo sminamento umanitario;
gli articolati interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza saranno, in particolare, realizzati in Nord Africa, Medio Oriente, Afghanistan, Africa sub-sahariana, Corno d'Africa, America latina e caraibica e, coerentemente con il quadro di generale insicurezza e nella necessità di proteggere il Corpo diplomatico e il complessivo personale civile in servizio, sono previsti interventi che riguardano il rafforzamento delle misure di sicurezza attiva e passiva, anche informatica, delle sedi diplomatico-consolari, specie in quelle che operano in contesti di crisi, anche mediante l'impiego di militari dell'Arma dei Carabinieri,
propongono all'Assemblea di autorizzare, per il periodo 1o gennaio-31 dicembre 2019, la prosecuzione delle missioni internazionali in corso e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno ai processi di pace e di stabilizzazione, di cui al punto 5 della Relazione analitica Doc. XXVI n. 2, di seguito riportate:
EUROPA
Joint Enterprise nei Balcani (scheda n. 1/2019);
European Union Rule of Law Mission in Kosovo – EULEX Kosovo (schede n. 2/2019 e n. 3/2019);
United Nations Mission in Kosovo – UNMIK (scheda n. 4/2019);
EUFOR ALTHEA in Bosnia Erzegovina (scheda n. 5/2019);
Missione bilaterale di cooperazione delle Forze di polizia italiane in Albania e nei Paesi dell'area balcanica (scheda n. 6/2019);
United Nations Peacekeeping Force in Cyprus – UNFICYP (scheda n. 7/2019);
NATO Sea Guardian nel Mar Mediterraneo (scheda n. 8/2019);
EUNAVFOR MED operazione SOPHIA (scheda n. 9/2018);
ASIA
NATO Resolute Support Mission in Afghanistan (scheda n. 10/2019);
United Nations Interim Force in Lebanon – UNIFIL (scheda n. 11/2019);
Missione bilaterale di addestramento delle forze armate libanesi (scheda n. 12/2019);
Temporary International Presence in Hebron – TIPH2 (scheda n. 13/2019), limitatamente al periodo 1o gennaio-31 marzo 2019;
Missione bilaterale di addestramento delle Forze di sicurezza palestinesi (scheda n. 14/2019);
European Union Border Assistance Mission in Rafah – EUBAM Rafah (scheda n. 15/2019);
European Union Police Mission for the Palestinian Territories – EUPOL COPPS (scheda n. 16/2019);
Coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh (scheda n. 17/2019);
NATO Mission in Iraq (scheda n. 18/2019);
United Nations Military Observer Group in India and Pakistan – UNMOGIP (scheda n. 19/2019);
personale militare impiegato negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrain, in Qatar e a Tampa per le esigenze connesse con le missioni internazionali in Medio Oriente e Asia (scheda n. 20/2019);
AFRICA
United Nations Support Mission in Lybia – UNSMIL (scheda n. 21/2019);
Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (scheda n. 22/2019);
Missione bilaterale di assistenza alla Guardia costiera libica (scheda n. 23/2019);
European Union Border Assistance Mission in Libya – EUBAM LIBYA (scheda n. 24/2019);
MINUSMA in Mali (scheda n. 25/2019);
European Union Training Mission Mali – EUTM Mali (scheda n. 26/2019);
EUCAP Sahel Mali (scheda n. 27/2019);
EUCAP Sahel Niger (scheda n. 28/2019);
Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger (scheda n. 29/2019);
United Nations Mission for the Referendum in Western Sahara – MINURSO (scheda n. 30/2019);
Multinational Force and Observers in Egitto – MFO (scheda n. 31/2019);
European Union Training Mission Repubblica Centrafricana – EUTM RCA (scheda n. 32/2019);
UE Atalanta (scheda n. 33/2019);
European Union Training Mission Somalia – EUTM Somalia (scheda n. 34/2019);
EUCAP Somalia (scheda n. 35/2019);
Missione bilaterale di addestramento delle forze di polizia somale e gibutiane (scheda n. 36/2019);
Personale impiegato presso la base militare nazionale nella Repubblica di Gibuti per le esigenze connesse con le missioni internazionali nell'area del Corno d'Africa e zone limitrofe (scheda n. 37/2019);
POTENZIAMENTO DI DISPOSITIVI NAZIONALI E DELLA NATO
«Mare Sicuro»: dispositivo aeronavale nazionale nel Mar Mediterraneo, nel cui ambito è inserita la missione bilaterale in supporto alla Guardia costiera libica (scheda n. 38/2019);
NATO: dispositivo a difesa dei confini sud-orientali dell'Alleanza denominato, «NATO Support to Turkey» (scheda n. 39/2019);
NATO: dispositivo per la sorveglianza dello spazio aereo dell'area sud-orientale dell'Alleanza (scheda n. 40/2019);
NATO: dispositivo per la sorveglianza navale nell'area sud dell'Alleanza (scheda n. 41/2019);
NATO: dispositivo per la presenza in Lettonia (Enhanced Forward Presence) (scheda n. 42/2019);
NATO Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza (scheda n. 43/2019).
Esigenze comuni a più teatri operativi delle Forze armate (scheda n. 44/2019);
Supporto info-operativo a protezione del personale delle Forze armate (scheda n. 50/2019).
INTERVENTI DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO PER IL SOSTEGNO DEI PROCESSI DI PACE E DI STABILIZZAZIONE
Iniziative di cooperazione allo sviluppo e di sminamento umanitario (scheda n. 45);
Interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione rafforzamento della sicurezza (scheda n. 46);
Partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza (scheda n. 47);
Contributo a sostegno delle forze di sicurezza afghane, comprese le forze di polizia (scheda n. 48);
Interventi operativi di emergenza e di sicurezza (scheda n. 49);
propongono, altresì, all'Assemblea di autorizzare per il periodo 1o marzo-31 dicembre 2019 la partecipazione dell'Italia alla seguente missione, di cui alla Deliberazione del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2019 (Doc. XXV, n. 1), di seguito riportata:
Missione bilaterale di cooperazione in Tunisia (scheda n. 37-bis/2019).