IV Commissione

Difesa

Difesa (IV)

Commissione IV (Difesa)

Comm. IV

Difesa (IV)
SOMMARIO
Martedì 7 maggio 2019

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sullo stato del reclutamento nelle carriere iniziali delle Forze armate: Audizione del Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Gen. C. A. Giovanni Nistri (Svolgimento e conclusione) ... 32

SEDE CONSULTIVA:

Sulla pubblicità dei lavori ... 33

DL 22/2019 – Misure urgenti per assicurare sicurezza, stabilità finanziaria e integrità dei mercati, nonché tutela della salute e della libertà di soggiorno dei cittadini italiani e di quelli del Regno Unito, in caso di recesso di quest'ultimo dall'Unione europea. C. 1789 Governo, approvato dal Senato (Parere alla VI Commissione) (Esame e rinvio) ... 33

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE:

Sulla pubblicità dei lavori ... 35

Sulla missione di studio presso il Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) svolta il 26 febbraio 2019 ... 35

ALLEGATO 1 (Comunicazioni del presidente) ... 39

SEDE REFERENTE:

Sulla pubblicità dei lavori ... 35

Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo (Seguito dell'esame e rinvio) ... 35

ALLEGATO 2 (Subemendamenti all'emendamento 10.4 della relatrice) ... 44

ALLEGATO 3 (Emendamenti approvati) ... 45

IV Commissione - Resoconto di martedì 7 maggio 2019

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 7 maggio 2019.

  L'Ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.40 alle 11.50.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 7 maggio 2019 — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO.

  La seduta comincia alle 12.10.

Indagine conoscitiva sullo stato del reclutamento nelle carriere iniziali delle Forze armate: Audizione del Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Gen. C. A. Giovanni Nistri.
(Svolgimento e conclusione).

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Giovanni NISTRI, Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Giovanni RUSSO (M5S), Roberto Paolo FERRARI (Lega), Alberto PAGANI (PD), Salvatore DEIDDA (FdI) e Antonio DEL MONACO (M5S).

  Giovanni NISTRI, Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori delucidazioni.

  Gianluca RIZZO, presidente, ringrazia tutti gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 7 maggio 2019 — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO.

  La seduta comincia alle 13.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 22/2019 – Misure urgenti per assicurare sicurezza, stabilità finanziaria e integrità dei mercati, nonché tutela della salute e della libertà di soggiorno dei cittadini italiani e di quelli del Regno Unito, in caso di recesso di quest'ultimo dall'Unione europea.
C. 1789 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VI Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Roberto Paolo FERRARI, relatore, riferisce che il provvedimento in esame è stato approvato lo scorso 17 aprile, in prima lettura, dall'Assemblea del Senato, che ha apportato alcune modifiche al testo originario. Precisa, poi, che il decreto-legge contiene misure volte a garantire la sicurezza e la stabilità nel caso di uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea senza un accordo (cosiddetta Hard Brexit).
  Rileva, quindi, che le disposizioni da esso recate sono raggruppate in tre Capi.
  Il Capo I, composto dal solo articolo 1, interviene in materia di poteri speciali nel settore dei servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G.
  Le disposizioni del Capo II (articoli da 2 a 19-quinquies) attengono, invece, a molteplici profili applicativi dei principi comunitari della libera circolazione delle persone, dei capitali e dei servizi, di cui all'articolo 26, comma 2, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).
  Infine, il Capo III (articoli da 20 a 23) consente la prosecuzione delle misure di smaltimento dei crediti in sofferenza presenti nei bilanci bancari, tramite la concessione di garanzie dello Stato nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione, che abbiano come sottostante crediti in sofferenza, a tal fine utilizzando i meccanismi già disciplinati dal Capo II del decreto-legge n. 18 del 2016, cui sono apportate alcune modifiche.
  Conclude il provvedimento l'articolo 24, che reca l'entrata in vigore del decreto-legge, restando comunque inteso che le norme del provvedimento saranno superate ove, entro il 31 ottobre 2019, fosse recepito dal Regno Unito l'accordo di recesso già stipulato.
  Entrando nel merito del provvedimento, osserva che i profili di competenza della Commissione difesa si rinvengono nell'articolo 1, che investe il delicato tema del cosiddetto golden power ovvero dell'esercizio dei poteri speciali da parte del Governo che si possono sostanziare nel potere di veto o di imposizione di prescrizioni o condizioni in relazione ad operazioni societarie quando si ritiene che possano arrecare pregiudizi ad interessi strategici dello Stato.
  In particolare, la disposizione in commento novella la disciplina, contenuta nel decreto-legge n. 21 del 2012 – recante norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni – inserendovi una norma sui poteri speciali inerenti i servizi di comunicazione elettronica a banda larga con tecnologia 5G.
  Ricorda che il decreto n. 21 del 2012 segna il passaggio da un regime di golden share a un sistema di golden power che consente l'esercizio dei poteri speciali con riguardo a tutte le società che svolgono attività di rilevanza strategica e non più soltanto nei confronti delle società privatizzate. Tale sistema opera, inoltre, a prescindere dalla titolarità in capo allo Stato di partecipazioni nelle imprese strategiche.
  Sottolinea, dunque, che l'articolo 1 è volto ad aggiornare la normativa in materia di poteri speciali, in conseguenza dell'evoluzione tecnologica intercorsa, con particolare riferimento alla tecnologia 5G e ai connessi rischi di un uso improprio dei dati con implicazioni sulla sicurezza nazionale. A tal fine, i servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G sono qualificati attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale, ai fini dell'esercizio dei poteri speciali da parte dello Stato.
  Al riguardo, ricorda che il Parlamento europeo, con una risoluzione del 12 marzo scorso, aveva evidenziato che le vulnerabilità delle reti 5G potrebbero essere sfruttate per manomettere i sistemi informatici, causando, potenzialmente, gravissimi danni ai cittadini e alle economie europee e nazionali. È noto, infatti, che i fornitori di tecnologie sono tecnicamente in grado di utilizzare componenti della tecnologia della rete 5G per violare la riservatezza dei dati di cittadini, imprese e istituzioni. Proprio in considerazione di ciò, il Parlamento europeo aveva invitato gli Stati membri, le agenzie di cyber-sicurezza, gli operatori del settore delle telecomunicazioni, i produttori e i fornitori di servizi di infrastruttura critici a segnalare alla Commissione e all'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione (ENISA) qualsiasi elemento indicante l'esistenza di vulnerabilità tale da compromettere l'integrità e la sicurezza delle reti di telecomunicazione.
  La necessità e l'urgenza di introdurre un quadro normativo che consenta la protezione degli interessi strategici rilevanti per il sistema di sicurezza nazionale connessi alla realizzazione delle relative infrastrutture appare ancora maggiore se si considera che la rete 5G sarà la struttura portante dell'infrastruttura digitale nazionale che apporterà nuovi vantaggi in molti settori, tra cui quello della difesa e il comparto spaziale.
  Entrando nello specifico, evidenzia che la novella introduce nel decreto-legge n. 21 del 2012 un nuovo articolo 1-bis, composto da 4 commi.
  Il comma 1 individua, quale attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale, i servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G, ai fini dell'esercizio dei poteri speciali.
  Il comma 2 prevede l'obbligo di notificare alla Presidenza del Consiglio una informativa completa in relazione ai contratti e agli accordi, che hanno ad oggetto l'acquisto di beni o servizi relativi alla tecnologia 5G, quando questi siano posti in essere con soggetti esterni all'Unione europea. Più in particolare sono soggette a notifica le operazioni di acquisto di beni o servizi relativi alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle reti inerenti i servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G, nonché le acquisizioni di componenti ad alta intensità tecnologica funzionali alla predetta realizzazione o gestione.

  Il successivo comma 3 definisce in chiave sostanzialistica e antielusiva tali soggetti esterni, ricomprendendovi, oltre ai soggetti formalmente stabiliti fuori dall'UE, anche le imprese formalmente europee ma controllate direttamente o indirettamente da soggetti extra UE.
  Infine, il comma 4 consente di introdurre una disciplina di semplificazione degli oneri di notifica e procedurali, al fine di minimizzare l'impatto sulle imprese operanti nei settori strategici così individuati, in conformità al principio di proporzionalità.
  Da ultimo, sottolinea come l'intervento normativo sia del tutto coerente anche con i più recenti interventi normativi europei. Il 10 aprile scorso, infatti, è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2019/452, che istituisce un quadro per il controllo degli investimenti esteri diretti nell'Unione europea (IDE) che prevede strumenti UE per il controllo degli investimenti diretti esteri, con l'obiettivo di tutelare i settori strategici. Gli investimenti diretti esteri devono essere dunque verificati per evitare che possano mettere in pericolo gli interessi strategici dell'UE (il nuovo regolamento protegge i settori industriali chiave come l'energia, i trasporti, le comunicazioni, i dati, lo spazio e la finanza, oltre che le tecnologie come i semiconduttori, l'intelligenza artificiale e la robotica).
  Alla luce di quanto richiamato, si riserva di presentare, al termine del dibattito, una proposta di parere favorevole.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.15.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Martedì 7 maggio 2019. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO.

  La seduta comincia alle 13.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Sulla missione di studio presso il Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) svolta il 26 febbraio 2019.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che lo scorso 26 febbraio, una delegazione della Commissione difesa ha effettuato una missione di studio presso il Centro Alti Studi per la Difesa con sede a Roma.
  In esito allo svolgimento della missione, presenta dunque una relazione sugli esiti della predetta missione (vedi allegato n. 1).

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 13.20.

SEDE REFERENTE

  Martedì 7 maggio 2019. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Angelo Tofalo.

  La seduta comincia alle 21.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo.
Nuovo testo base C. 875 Corda e abbinate C. 1060 Maria Tripodi e C. 1702 Pagani.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del 18 aprile 2019.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuto il parere del Comitato per la legislazione sul nuovo testo base, che è in distribuzione.
  Ricorda, quindi, che nella seduta del 18 aprile scorso la Commissione ha concluso la votazione degli emendamenti riferiti agli articoli 2 e 12 e che alle ore 12 di lunedì 6 maggio è scaduto il termine per la presentazione di sub-emendamenti all'emendamento 10.4 della relatrice e all'identico emendamento Aresta 10.8.
  Comunica che sono stati presentati due sub-emendamenti, ritenuti entrambi ammissibili (vedi allegato 2).

  Emanuela CORDA (M5S), relatrice, formula parere contrario sugli emendamenti Deidda 1.1 e Pagani 1.2 e parere favorevole sull'emendamento Ferrari 1.3. Propone, quindi, di accantonare gli emendamenti riferiti all'articolo 3.
  Con riferimento all'articolo 4, formula parere favorevole sull'emendamento Toccalini 4.2 purché riformulato sostituendo la parola «minacciare» con la parola «preannunciare». Formula, poi, parere contrario sull'emendamento De Menech 4.1 e parere favorevole sugli emendamenti Pettazzi 4.3 e Zicchieri 4.4. Propone, quindi, di accantonare gli emendamenti riferiti agli articoli 5 e 6.
  Passando all'articolo 7, formula parere favorevole sugli emendamenti De Menech 7.1, Frusone 7.2 e Ferrari 7.3.
  Con riguardo all'articolo 8, formula parere favorevole sull'emendamento Gubitosa 8.1 purché riformulato nel senso di aggiungere alla rubrica dopo le parole «cariche elettive» le seguenti «delle associazioni professionali a carattere sindacale». Propone, inoltre, di accantonare gli emendamenti De Menech 8.2, Aresta 8.3, Zicchieri 8.4, Fantuz 8.5 e Galantino 8.6. Infine, formula parere favorevole sull'emendamento Toccalini 8.7.
  Passando all'articolo 9, propone di accantonare gli emendamenti Rossini 9.1 e Iorio 9.2, mentre formula parere favorevole sull'emendamento Rosato 9.3. Propone, altresì, di accantonare gli emendamenti Ferrari 9.4 e Iovino 9.5, nonché tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 10 e i sub-emendamenti all'emendamento 10.4 della relatrice e all'identico Aresta 10.8.
  Passando all'articolo 11, formula parere contrario sugli emendamenti Maria Tripodi 11.1 e Lotti 11.2, esprimendo parere favorevole sull'emendamento Traversi 11.3.
  Propone, quindi, di accantonare gli emendamenti Chiazzese 11.4, Del Monaco 11.5, Frusone 11.6 e Aresta 11.7.
  Con riferimento all'articolo 13, formula parere contrario sugli emendamenti Pagani 13.1 e Maria Tripodi 13.2 e parere favorevole sull'emendamento Ferrari 13.3.
  Passando all'articolo 14, formula parere favorevole sugli identici emendamenti Enrico Borghi 14.1 e Fantuz 14.2 invitando i presentatori degli emendamenti Toccalini 14.3, Pettazzi 14.4, Galantino 14.5 e Zicchieri 14.6 al ritiro delle relative proposte emendative, esprimendo altrimenti parere contrario.
  Propone, quindi, di accantonare le proposte emendative riferite all'articolo 15.
  Passando all'articolo 16, formula parere favorevole sugli identici emendamenti Losacco 16.1 e Fantuz 16.2, mentre propone di accantonare gli emendamenti Iorio 16.3 e Deidda 16.4. Formula, quindi, parere favorevole sull'emendamento Toccalini 16.5 proponendo, altresì, di accantonare l'emendamento Iovino 16.6 e l'articolo aggiuntivo Ferrari 16.01.
  Passando all'articolo 17, propone di accantonare gli emendamenti Lotti 17.1 e Rossini 17.2, mentre formula parere contrario sull'emendamento Carè 17.3 e parere favorevole sull'emendamento Pettazzi 17.4.
  Con riguardo all'articolo 18, formula parere contrario sull'emendamento Frailis 18.1, parere favorevole sull'emendamento Zicchieri 18.2, mentre invita al ritiro i presentatori dell'emendamento Fantuz 18.3. Infine, formula parere favorevole sull'emendamento Pettazzi 18.4.

  Il sottosegretario Angelo TOFALO esprime parere conforme alla relatrice, ad eccezione dell'emendamento De Menech 7.1, sul quale si rimette alla Commissione.

  Salvatore DEIDDA (FdI), domanda alla maggioranza ed al Governo le ragioni che hanno spinto ad accantonare un cospicuo numero di proposte emendative, esprimendo forte preoccupazione per la possibilità che i tempi d'esame del provvedimento si dilatino eccessivamente.

  Roberto Paolo FERRARI (Lega), assicura il collega Deidda che gli accantonamenti proposti dalla relatrice non sono legati a problematiche particolari, ma alla necessità di un ulteriore approfondimento e che tutte le proposte emendative verranno esaminate nei tempi previsti.

  Emanuela CORDA, relatrice, condivide le considerazioni del collega Ferrari e assicura che i lavori della Commissione procederanno speditamente.

  Gianluca RIZZO, presidente, pone, quindi, in votazione la proposta di accantonamento formulata dalla relatrice.

  La Commissione approva.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1.

  Salvatore DEIDDA (FdI), illustra le ragioni che hanno condotto alla presentazione della proposta emendativa interamente sostitutiva del provvedimento sottolineando come, a suo avviso erroneamente, sul tema sia stata creata un'eccessiva aspettativa da parte del personale militare.
  Esprime, inoltre, perplessità sulla scelta effettuata dal Ministro della difesa di riconoscere le associazioni sindacali costituite a seguito della sentenza della Corte costituzionale, quando ancora il Parlamento non aveva sufficientemente dibattuto sulla materia.
  Evidenzia, inoltre, come alcune questioni, quale ad esempio quella dei rapporti con gli organi di stampa, non siano state affrontate nel testo adottato come testo base e, pertanto, siano riproposte nell'emendamento in esame al fine di migliorare il provvedimento.

  La Commissione respinge l'emendamento Deidda 1.1.

  Alberto PAGANI (PD), evidenzia come l'emendamento 1.2, a sua prima firma, pone il tema del riconoscimento dei sindacati aventi carattere interforze già dibattuto in sede di comitato ristretto.
  Non comprende le ragioni che hanno indotto la maggioranza a non accedere a questa possibilità e, anzi, sottolinea come il gruppo del Partito democratico, anche alla luce dell'esperienza sindacale delle Forze di polizia, consideri necessario favorire la creazione di sindacati interforze affinché possa essere evitata una eccessiva frammentazione degli stessi sindacati che finisce, a suo avviso, per indebolire la tutela del personale militare.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Pagani 1.2 ed approva l'emendamento Ferrari 1.3.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione passa ora all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 4.

  Luca TOCCALINI (Lega), accoglie la riformulazione proposta dalla relatrice all'emendamento 4.2, a sua prima firma.

  La Commissione approva l'emendamento Toccalini 4.2 nuova formulazione (vedi allegato 3).

  Roger DE MENECH (PD), illustra l'emendamento 4.1, di cui è primo firmatario, ribadendo la posizione già illustrata dall'onorevole Pagani con riguardo alla possibilità di prevedere sindacati a carattere interforze.
  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento De Menech 4.1. ed approva gli emendamenti Pettazzi 4.3 e Zicchieri 4.4 (vedi allegato 3).

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 7.

  La Commissione approva l'emendamento De Menech 7.1 (vedi allegato 3).

  Giovanni Luca ARESTA (M5S), sottoscrive l'emendamento Frusone 7.2.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva quindi gli emendamenti Frusone 7.2 e Ferrari 7.3 (vedi allegato 3).

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 8.

  Michele GUBITOSA (M5S), accetta la riformulazione proposta dalla relatrice al proprio emendamento 8.1.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva quindi gli emendamenti Gubitosa 8.1 nuova formulazione e Toccalini 8.7 (vedi allegato 3).

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 9.

  La Commissione approva l'emendamento Rosato 9.3 (vedi allegato 3).

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 11.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Maria Tripodi 11.1 e Lotti 11.2 ed approva l'emendamento Traversi 11.3 (vedi allegato 3).

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 13.
  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Pagani 13.1 e Maria Tripodi 13.2 ed approva l'emendamento Ferrari 13.3 (vedi allegato 3).

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 14.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Enrico Borghi 14.1 e Fantuz 14.2 (vedi allegato 3).

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che a seguito dell'approvazione degli identici emendamenti Enrico Borghi 14.1 e Fantuz 14.2 devono intendersi precluse tutte le restanti proposte emendative riferite all'articolo 14.
  Avverte, inoltre, che la Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 16.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Losacco 16.1 e Fantuz 16.2, nonché l'emendamento Toccalini 16.5 (vedi allegato 3).

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 17.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Carè 17.3 ed approva l'emendamento Pettazzi 17.4 (vedi allegato 3).

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 18.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Frailis 18.1 ed approva l'emendamento Zicchieri 18.2 (vedi allegato 3).

  Marica FANTUZ (Lega), ritira l'emendamento 18.3, a sua prima firma.

  La Commissione approva, quindi, l'emendamento Pettazzi 18.4 (vedi allegato 3).

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 21.30.

IV Commissione - martedì 7 maggio 2019

ALLEGATO 1

Sulla missione di studio presso il Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) svolta il 26 febbraio 2019.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Comunicazioni del Presidente sulla missione svolta a il 26 febbraio 2019 presso il Centro Alti Studi della Difesa (CASD).

  Lo scorso 26 febbraio una rappresentanza della Commissioni Difesa della Camera, composta dal sottoscritto, dal Vicepresidente della Commissione difesa, onorevole Roger De Menech e dagli onorevoli Ferrari, Iovino, Perego di Cremnago, Russo, Toccalini, Tondo e Tripodi si è recata in visita presso il Centro Alti Studi della Difesa (CASD) che ha sede nel comprensorio di Palazzo Salviati a Roma.
  La delegazione della Commissione ha iniziato la visita sotto la guida del Generale di Corpo d'armata Massimiliano Del Casale, Presidente del Centro Alti Studi della difesa, che ha accompagnato la delegazione durante tutta la missione fornendo chiarimenti e spiegazioni alle numerose richieste di approfondimento poste dai parlamentari.
  Nel corso del saluto iniziale svolto presso la biblioteca del Centro Alti Studi della Difesa, il Generale Del Casale ha fornito numerose informazioni in merito all'origine storica del Palazzo che dal 1971 ospita il CASD e che fu in passato sede del Tribunale militare e nel 1931 del Collegio Militare di Roma. In questi locali, ha ricordato il Generale Del Casale con sentita partecipazione, durante il periodo dell'occupazione nazista furono tenuti prigionieri, dal 16 al 18 ottobre 1943, in attesa della loro deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz, 1259 ebrei catturati nella retata al ghetto di Roma e di cui soltanto 17 riuscirono a sopravvivere, tra questi una sola donna e nessun bambino. Nell'ambito di questa rievocazione è stata, in particolare, ricordata una cerimonia commemorativa che ha avuto luogo a Palazzo Salviati in occasione del 75o anniversario della deportazione, nel corso della quale è stata svelata una lapide commemorativa, ulteriore testimonianza del profondo legame esistente tra la comunità ebraica e la sede che attualmente ospita il Centro Alti Studi della Difesa.
  Nel corso del successivo briefing il Generale Del Casale, dopo aver presentato i direttori delle quattro componenti che operano all'interno del CASD ovvero, l'Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD), l'Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI), il Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS) ed il Centro per la Formazione Logistica Interforze (Ce.FLI), ha illustrato in maniera estremamente dettagliata ed esaustiva, i compiti e l'organizzazione interna del Centro Alti Studi della Difesa, sottolineandone, altresì, i processi di adattamento e le modifiche interne che nel corso degli anni hanno contribuito a rendere il CASD un organismo militare di eccellenza nell'ambito della formazione avanzata della dirigenza militare e della ricerca sui temi della difesa e della sicurezza interna e internazionale.
  Per quanto riguarda la struttura organizzativa del Centro Alti Studi della Difesa il Generale Del Casale ha spiegato che il CASD è organicamente strutturato in una Presidenza, in uno Stato Maggiore e nei richiamati Istituti e Centri, ciascuno dei quali dotato di una propria direzione. A sua
volta il Presidente dipende direttamente dal Capo di Stato Maggiore della Difesa ed è assistito da un Consiglio Direttivo, da lui stesso presieduto e composto dai condirettori dello IASD, dai direttori dell'ISSMI, del CeMiSS e del Ce.FLI e dal Capo di S.M. con funzioni di segretario. Il Consiglio Direttivo esamina ed esprime pareri sui programmi di studio dello IASD e dell'ISSMI, sulle attività delle sessioni e dei corsi di studio, sul sistema di valutazione degli Ufficiali frequentatori e su tutti gli aspetti organizzativi e funzionali del Centro.
  Passando in rassegna le missioni istituzionali del CASD, il Generale Del Casale ha illustrato una serie di compiti assegnati al Centro Alti Studi della Difesa con particolare riferimento all'aggiornamento professionale degli alti Ufficiali e dei dirigenti civili della Difesa, all'integrazione dei profili professionali e culturali degli Ufficiali delle Forze armate nazionali in una dimensione interforze, allo svolgimento di ricerche e studi su temi di interesse della Difesa e della logistica interforze, coerentemente con gli sviluppi in ambito nazionale, europeo e NATO.
  Con particolare riferimento al carattere interforze che connota le diverse attività del CASD il Generale del Casale ha richiamato l'attenzione della delegazione parlamentare sul distintivo del Centro che rappresenta un quadro di sintesi dei colori e dei simboli delle quattro Forze Armate e dove il motto «Ut unum sint» ne attesta le finalità d'integrazione interforze.
  Venendo poi all'analisi delle quattro componenti che operano all'interno del CASD, il Generale Del Casale, dopo aver spiegato in maniera particolarmente dettagliata i diversi step della formazione del personale militare, con particolare riferimento alle diverse tipologie di attività formative svolte degli Stati Maggiori, si è soffermato sul corso svolto presso l'Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD), istituto di istruzione superiore a carattere interforze, illustrandone le peculiarità, sia con riferimento all'offerta formativa, sia alla platea dei frequentatori militari, civili e stranieri.
  L'Istituto Alti Studi per la Difesa è infatti preposto all'alta formazione degli Ufficiali Dirigenti delle F.A., dell'Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza, con il grado di generale di brigata o colonnello (e gradi equivalenti), dei Dirigenti civili della Difesa, dei Dirigenti della Pubblica Amministrazione, del settore dell'economia, dell'industria, delle Università, dell'informazione e delle libere professioni e di Enti ed organismi privati. Alle attività formative IASD possono essere ammessi frequentatori stranieri. L'entità numerica e le nazionalità sono quelle stabilite dallo Stato Maggiore della Difesa.
  Per quanto concerne l'offerta formativa dello IASD è stato sottolineato come spetti al Capo di Stato Maggiore della Difesa la relativa definizione annuale articolata, di norma, in più moduli seminariali, uno dei quali svolto in lingua inglese. In relazione al contenuto di questi moduli il Generale del Casale ha avuto modo di far conoscere alla delegazione parlamentare l'elevato livello di approfondimento offerto da questi corsi nel cui ambito sono affrontate una pluralità di tematiche legate alla difesa, alla sicurezza nazionale ed internazionale, alle relazioni internazionali, alla politica delle Alleanze. Ad integrazione dell'attività di studio i frequentatori hanno, inoltre, la possibilità di svolgere viaggi di studio, nazionali ed internazionali, tirocini presso Enti ed unità organizzative pubbliche e private. Alla sessione di studio IASD è, inoltre, associato, il Master universitario di II livello in «Strategia globale e sicurezza», organizzato e gestito nell'ambito di una convenzione stipulata tra lo IASD ed una Università italiana.
  In relazione alla fase conclusiva del corso, al fine del conseguimento del «titolo» IASD, il frequentatore nazionale deve in primo luogo aver maturato un determinato numero di crediti formativi in ambito Difesa che rappresentano l'unità di misura del volume di lavoro svolto dal frequentatore in termini di partecipazione alle attività didattiche, ai seminari, alle conferenze, ai lavori di gruppo, ai viaggi di studio, all'attività di ricerca, alle esercitazioni, nonché allo studio individuale e autoapprendimento. È, inoltre, prevista la discussione della tesi individuale assegnata
a ciascun frequentatore dal Consiglio di Istituto e scelta nell'ambito di una rosa di argomenti aggiornata annualmente. La valutazione della Tesi IASD è attribuita da una o più Commissioni valutatrici nominate dal Consiglio di Istituto dello IASD sulla base dell'elaborato presentato e discusso in sessione plenaria.
  Passando ad illustrare l'organizzazione dell'Istituto Alti Studi per la Difesa il Generale Del Casale ha sottolineato come la direzione dello IASD è a lui riconducibile. Per lo svolgimento di tale compito si avvale di cinque Direttori Coadiutori, Ufficiali Generali di Divisione o di Brigata o grado equivalente delle Forze Armate, dell'Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza; può, inoltre, figurare anche un funzionario diplomatico in posizione di fuori ruolo dal Ministero degli Affari Esteri. In tale occasione il Generale Del Casale ha presentato alla delegazione parlamentare i Direttori Coadiutori dello IASD presenti al briefing.
  Dopo aver risposto alle numerose domande poste dai componenti la delegazione parlamentare che hanno consentito di comprendere al meglio la varietà delle attività svolte nell'ambito della sessione IASD e le opportunità di crescita professionale che il corso offre a tutti i partecipanti, anche grazie allo scambio di esperienze e al confronto su temi di comune interesse legati al mondo della difesa, il Presidente del CASD ha fornito informazioni dettagliate in merito all'organizzazione e i compiti dell'Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI).
  L'Istituto organizza una serie di corsi funzionali a migliorare e sviluppare l'addestramento professionale e la conoscenza culturale del personale militare e civile della Difesa e della Guardia di Finanza destinati ad assumere incarichi di particolare rilievo negli Stati maggiori, in ambiti di Forza armata, interforze e internazionali.
  In relazione al metodo didattico seguito è stato spiegato che il sistema si basa sul coinvolgimento attivo e sulle capacità di autoapprendimento dei singoli frequentatori, sviluppando ed approfondendo le loro conoscenze, attraverso cicli di lezioni, conferenze e lavori individuali e di gruppo, esercitazioni e viaggi di studio in ambito nazionale ed internazionale.
  Nel fornire una panoramica dei diversi corsi organizzati presso l'Istituto, particolare attenzione è stata data al Corso Superiore di Stato Maggiore inteso a far acquisire ai frequentatori militari, nei gradi di Maggiore e Tenente Colonnello o equivalenti, la capacità di contribuire alla pianificazione e alla conduzione di attività militari interforze e di Forza armata in ambito nazionale e internazionale e la capacità necessaria per l'eventuale esercizio di funzioni dirigenziali. Al corso si può accedere solamente dopo il superamento dei corsi di Stato maggiore di Forza armata (o i corsi CC e GdF) ed è richiesto, analogamente a quanto previsto per l'ammissione al corso IASD, il possesso di una laurea magistrale e la conoscenza della lingua inglese.
  Al termine, agli ufficiali che superano il corso ISSMI sono rilasciati il diploma di corso superiore di Stato maggiore interforze e il relativo distintivo ed è conferito il titolo «Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze». Al corso è, inoltre, associato il master universitario di I livello in «Studi internazionali strategico-militari», organizzato e gestito nell'ambito di una convenzione stipulata tra lo IASD ed una Università italiana.
  Nel proseguo dell'esposizione delle attività svolte dall'Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze particolarmente dettagliata è stata, poi, la descrizione di un ulteriore rilevante corso attivo da alcuni anni presso l'ISSMI e finalizzato alla formazione di Consiglieri Giuridici nelle Forze Armate. In relazione a tale corso il Generale Del Casale ha spiegato in maniera particolarmente efficace l'utilità di personale militare altamente specializzato nel campo del diritto richiamando l'attenzione della delegazione parlamentare sulla complessità di talune questioni giuridiche che possono emerge nei diversi teatri operativi e che richiedono una specifica capacità di analisi ai fini di una loro rapida soluzione. In tali contesti i consiglieri
giuridici svolgono un ruolo importante di supporto ai Comandanti nella trattazione delle diverse problematiche e nell'individuazione delle relative iniziative da assumere.
  Al corso partecipa il personale militare designato dagli Stati Maggiori di Forza Armata e dai Comandi Generali e personale appartenente alle Organizzazioni Umanitarie.
  L'illustrazione del Generale Del Casale è poi proseguita con la descrizione del Centro per la Formazione Logistica Interforze (Ce.FLI) e del Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS), entrambe articolazioni organizzative del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD). In tale occasione sono stato presentati alla delegazione della Commissione i rispettivi Direttori che hanno preso parte al briefing.
  In relazione alla prima di queste due strutture, è stato spiegato come il Ce.FLI operi prioritariamente nel campo della formazione avanzata in materia di logistica.
  Al riguardo è stata posta l'attenzione della delegazione parlamentare sul fatto che il concetto di logistica interforze deve essere considerato nella sua accezione più ampia, che comprende gli aspetti della logistica nazionale legati al sostegno sanitario, alle infrastrutture, all'ammodernamento e al rinnovamento dei sistemi operativi complessi e della relativa gestione degli approvvigionamenti ed appalti (procurement) incluso l'associato supporto logistico integrato e la logistica delle organizzazioni multinazionali (NATO, ONU, UE). In tale contesto il Ce.FLI si occupa anche delle moderne tecniche di ingegneria logistica e gestionale.
  La sfera di interesse dell'offerta formativa del Ce.FLI è pertanto affine a quella di competenza del IV Reparto Logistica e Infrastrutture dello Stato Maggiore Difesa (SMD) e si sviluppa in linea con gli indirizzi formativi formulati dal I Reparto del richiamato Stato maggiore e, per gli aspetti del procurement, con le direttive del Segretariato Generale della Difesa-Direzione Nazionale degli Armamenti (SGD-DNA).
  Nello specifico, in relazione ai richiamati ambiti di interesse, il Ce.FLI sovrintende all'organizzazione e allo svolgimento di una serie di iniziative a carattere interforze (compresa l'arma dei Carabinieri) volte ad assicurare l'aggiornamento costante degli sviluppi dottrinali e normativi in materia di logistica interforze. Nell'ambito delle iniziative di studio e aggiornamento svolte sia presso la sede del Ce.FLI, sia presso la sede del CASD è prevista la possibilità che i frequentatori dei corsi Ce.FLI partecipino ad un master universitario di II livello della durata di un anno accademico tenuto da istituti universitari nazionali.
  In risposta alle diverse domande poste dai componenti la delegazione parlamentare il Presidente del CASD ha avuto poi modo di sottolineare ulteriormente l'altissimo livello di aggiornamento professionale offerto dal CeFLI particolarmente utile in considerazione della necessità di monitorare costantemente gli sviluppi dottrinali e normativi che caratterizzano la logistica interforze in ambito nazionale, europeo e NATO.
  Passando, infine, ad illustrare dettagliatamente l'organizzazione e le attività del Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS), il Presidente del CASD ha richiamato l'attenzione della delegazione parlamentare sul fatto che il Centro svolge studi su problemi di carattere politico – strategico – militare d'interesse nazionale, per soddisfare precise esigenze del Ministero della difesa.
  Per tali attività il CeMiSS si avvale sia del contributo di ricercatori estremamente qualificati esterni all'amministrazione della Difesa, compresi istituti di ricerca, reclutati con contratto annuale e previo svolgimento di un bando di concorso, sia di personale civile e militare in possesso di requisiti per essere considerati Subject Matter Expert.
  Dopo aver illustrato le undici aree di interesse del CeMiSS e risposto a numerose domande formulate dalla delegazione parlamentare, il Generale Del Casale ha illustrato l'articolazione interna del Centro, strutturato su due Dipartimenti (Monitoraggio
Strategico – Ricerche) ed un Ufficio Relazioni Esterne. In tale occasione sono stati richiamati i temi di rispettiva competenza con particolare riferimento a quelli legati alla sicurezza nazionale e globale e alle minacce non convenzionali.
  Particolare attenzione è stata, infine, rivolta alle attività di studio e di ricerca svolte da un apposito gruppo di ricercatori del CeMiSS in occasione dell'anno di presidenza italiana dell'iniziativa «5+5 Difesa», importante forum di collaborazione nel settore della Difesa e della sicurezza tra cinque Paesi della sponda nord del Mediterraneo (Francia, Italia, Malta, Portogallo e Spagna) e cinque della sponda sud (Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia), con il fine di migliorare la reciproca conoscenza, comprensione e fiducia nell'affrontare i comuni problemi della sicurezza dell'area mediterranea.
  Al termine del briefing ulteriori spunti di riflessione sono emersi nel corso del saluto conclusivo della delegazione con il Generale Del Casale svolto presso la sala Bergamini. In questa occasione il sottoscritto e i parlamentari hanno avuto modo di ringraziare il Generale e l'intero suo staff per l'importante lavoro che quotidianamente svolgono e per l'accuratezza delle informazioni fornite durante la visita che ha permesso alla delegazione della Commissione di conoscere il livello di eccellenza di questo importante Istituto e di tutto il personale che vi opera.

ALLEGATO 2

Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo (Nuovo testo base C. 875 Corda e abbinate C. 1060 Maria Tripodi e C. 1702 Pagani).

SUBEMENDAMENTI ALL'EMENDAMENTO 10.4 DELLA RELATRICE

Art. 10.

  Al comma 4, premettere il seguente periodo: È vietato qualsiasi atto diretto a condizionare o limitare l'esercizio del mandato dei rappresentanti delle associazioni professionali a carattere sindacale tra i militari.

  Alla parte conseguenziale, al capoverso articolo 17-bis (Giurisdizione), sostituire i commi 1 e 2 con il seguente:
  1. In deroga all'articolo 63 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e all'articolo 28 della legge 20 maggio 1970, n. 300, le controversie in materia sindacale del personale militare e delle associazioni sindacali militari sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e si applica il rito ordinario di cui al decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104.
  0.10.4.1. Ferrari, Fantuz, Zicchieri, Toccalini, Pettazzi, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

  Alla parte conseguenziale, al capoverso articolo 17-bis (Giurisdizione), sostituire i commi 1 e 2 con il seguente:
  1. In deroga all'articolo 63 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e all'articolo 28 della legge 20 maggio 1970, n. 300, le controversie in materia sindacale del personale militare e delle associazioni sindacali militari sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e si applica il rito ordinario di cui al decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104.
  0.10.4.2. Maria Tripodi, Vito, Fascina, Gregorio Fontana, Dall'Osso, Perego di Cremnago, Ripani.

ALLEGATO 3

Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo (Nuovo testo base C. 875 Corda e abbinate C. 1060 Maria Tripodi e C. 1702 Pagani).

EMENDAMENTI APPROVATI

Art. 1.

  Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
  3-bis. Gli appartenenti alle Forze armate e ai corpi di polizia ad ordinamento militare possono aderire ad una sola associazione professionale a carattere sindacale tra militari.

  Conseguentemente all'articolo 13, sopprimere il comma 2.
  1. 3. Ferrari, Fantuz, Toccalini, Pettazzi, Zicchieri, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 4.

  Al comma 1, lettera b), prima delle parole: proclamare lo sciopero inserire le seguenti: preannunciare o.
  4. 2. Toccalini, Pettazzi, Zicchieri, Ferrari, Fantuz, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.
(Nuova formulazione)

  Al comma 1, sostituire la lettera d) con la seguente:
   d) assumere la rappresentanza in via esclusiva di una o più categorie di personale. In ogni caso la rappresentanza di una singola categoria all'interno di una singola associazione professionale a carattere sindacale tra i militari non deve superare il limite del settantacinque per cento dei propri iscritti.
  4. 3. Pettazzi, Zicchieri, Ferrari, Fantuz, Toccalini, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

  Al comma 1, dopo la lettera d), inserire la seguente:
   d-bis) assumere una denominazione che richiami, anche in modo indiretto, quella di una o più categorie di personale, specialità, corpo o altro che non sia la singola Forza armata o Corpo di polizia ad ordinamento militare di appartenenza;.
  4. 4. Zicchieri, Ferrari, Fantuz, Toccalini, Pettazzi, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 7.

  Al comma 1, dopo le parole: o sovvenzioni in qualsiasi forma aggiungere le seguenti:, fatta eccezione per la devoluzione di patrimonio residuo allo scioglimento di altra associazione professionale a carattere sindacale tra militari.
  7. 1. De Menech, Pagani, Enrico Borghi, Carè, Frailis, Lotti, Rosato.

  Al comma 4 sostituire le parole: della difesa di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze con la seguente: competente.
  7. 2. Frusone, Aresta.

  Al comma 5, sostituire le parole da: e il rendiconto fino alla fine del periodo con le seguenti:, entro il 31 dicembre dell'anno precedente a quello cui l'esercizio si riferisce, ed il rendiconto della gestione precedente, entro il 30 aprile dell'anno successivo; entrambi devono essere approvati dagli associati e resi conoscibili al pubblico, non oltre dieci giorni dalla loro approvazione, mediante idonee forme di pubblicità, nonché depositati presso i competenti uffici dei ministeri che hanno concesso l'assenso di cui all'articolo 3.
  7. 3. Ferrari, Zicchieri, Fantuz, Toccalini, Pettazzi, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 8.

  Alla rubrica dopo la parola: elettive aggiungere le seguenti delle associazioni professionali a carattere sindacale.
  8. 1. Gubitosa.
(Nuova formulazione)

  Apportare le seguenti modificazioni:
   al comma 2, primo periodo, dopo le parole: «tre anni» aggiungere le seguenti: «e non può essere frazionata»;
   dopo il comma 2 aggiungere il seguente:
  2-bis. Nessun militare può essere posto in distacco sindacale per più di cinque volte.
  8. 7. Toccalini, Pettazzi, Ferrari, Zicchieri, Fantuz, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 9.

  Al comma 3, apportare le seguenti modificazioni:
   dopo le parole: «in luogo di operazioni» aggiungere le seguenti: «in attività operativa, addestrativa ed esercitativa»;
   dopo le parole: «fuori del territorio nazionale», aggiungere, in fine, le seguenti: «inquadrato in contingenti o a bordo di unità navali, ovvero distaccato individualmente».
  9. 3. Rosato, Pagani, Enrico Borghi, Carè, De Menech, Frailis, Losacco, Lotti.

Art. 11.

  Al comma 3 sostituire le parole: accordo sindacale stipulato con le seguenti: accordi sindacali stipulati.
  11. 3. Traversi.

Art. 13.

  Al comma 1, dopo le parole: Corpo di polizia ad ordinamento militare aggiungere le seguenti: e al tre per cento della forza effettiva di ogni categoria.
  13. 3. Ferrari, Fantuz, Toccalini, Pettazzi, Zicchieri, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 14.

  Sopprimerlo.
  *14. 1. Enrico Borghi, Pagani, Carè, De Menech, Frailis, Losacco, Lotti, Rosato.

  Sopprimerlo.
  *14. 2. Fantuz, Toccalini, Pettazzi, Zicchieri, Ferrari, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 16.

  Sopprimere il comma 1.
  *16. 1. Losacco, Pagani, Enrico Borghi, Carè, De Menech, Frailis, Lotti, Rosato.

  Sopprimere il comma 1.
  *16. 2. Fantuz, Toccalini, Pettazzi, Zicchieri, Ferrari, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

  Dopo il comma 2 aggiungere il seguente:
  2-bis. Ai dirigenti dei sindacati militari nazionali di cui alla presente legge è data facoltà di avere rapporti con gli organi di stampa e di rilasciare dichiarazioni esclusivamente in merito alle materie di competenza dell'associazione professionale a carattere sindacale e oggetto di contrattazione nazionale di settore.
  16. 5. Toccalini, Pettazzi, Zicchieri, Ferrari, Fantuz, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 17.

  Dopo il comma 2 aggiungere il seguente:
  2-bis. Con decreto del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, è adottato il regolamento di attuazione della presente legge.
  17. 4. Pettazzi, Zicchieri, Fantuz, Belotti, Ferrari, Toccalini, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 18.

  Al comma 3, sostituire le parole: alla prima elezione dei rappresentanti delle associazioni sindacali tra i militari con le seguenti: ai primi tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
  18. 2. Zicchieri, Fantuz, Pettazzi, Belotti, Ferrari, Toccalini, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

  Sostituire il comma 4 con il seguente:
  4. Le associazioni professionali a carattere sindacale tra i militari, che abbiano già conseguito l'assenso del Ministro competente alla data di entrata in vigore della presente legge, hanno novanta giorni di tempo per adeguarsi ai contenuti ed alle prescrizioni della medesima legge. Decorso tale termine il Ministro competente effettua, sulle predette associazioni, i controlli previsti all'articolo 3.
  18. 4. Pettazzi, Zicchieri, Fantuz, Ferrari, Belotti, Toccalini, Furgiuele, Marchetti, Paolini.