XIII Commissione

Agricoltura

Agricoltura (XIII)

Commissione XIII (Agricoltura)

Comm. XIII

Agricoltura (XIII)
SOMMARIO
Mercoledì 17 aprile 2019

COMITATO DEI NOVE:

DL 27/2019 – Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale e per l'emergenza nello stabilimento Stoppani, sito nel comune di Cogoleto. C. 1718/A Governo ... 179

SEDE CONSULTIVA:

Documento di economia e finanza 2019. Doc. LVII, n. 2 e Allegati (Parere alla V Commissione) (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole) ... 179

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del relatore approvata dalla Commissione) ... 182

ALLEGATO 2 (Proposta di parere alternativo del gruppo Partito Democratico) ... 185

COMITATO DEI NOVE:

DL 27/2019 – Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale e per l'emergenza nello stabilimento Stoppani, sito nel comune di Cogoleto. C. 1718/A Governo ... 181

XIII Commissione - Resoconto di mercoledì 17 aprile 2019

COMITATO DEI NOVE

  Mercoledì 17 aprile 2019.

DL 27/2019 – Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale e per l'emergenza nello stabilimento Stoppani, sito nel comune di Cogoleto.
C. 1718/A Governo.

  Il Comitato si è riunito dalle 10.15 alle 10.20 e dalle 10.45 alle 10.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 17 aprile 2019. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA. — Interviene la sottosegretaria di Stato per le politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Alessandra Pesce.

  La seduta comincia alle 14.40.

Documento di economia e finanza 2019.
Doc. LVII, n. 2 e Allegati.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 16 aprile 2019.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che nella seduta di ieri il relatore, onorevole L'Abbate, ha svolto la relazione introduttiva e che ha inviato a tutti i commissari, per le vie brevi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).
  Avverte inoltre che il gruppo Partito democratico ha presentato una proposta alternativa di parere contrario (vedi allegato 2).

  Giuseppe L'ABBATE (M5S), relatore, formalizza una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Susanna CENNI (PD) nell'illustrare la proposta di parere contrario presentata dal gruppo Partito democratico, si sofferma sui dati riportati nel DEF che a suo avviso certificano il fallimento della politica economica del Governo. Evidenzia, a tale proposito, che la previsione della crescita tendenziale del PIL è precipitata allo 0,1 per cento, rispetto all'1,5 per cento della Nota di aggiornamento del settembre 2018 e all'1 per cento della successiva revisione del quadro macroeconomico presentata a dicembre, con pesanti ripercussioni sull'intera economia e sul comparto agricolo in particolare.
  In questo scenario, segnala che, da quanto è emerso dalle agenzie di stampa, in sede di audizione sul DEF, il Ministro dell'economia e delle finanze non ha escluso – contrariamente a ciò che emerge dalle dichiarazioni dei Vice Presidenti del Consiglio, Di Maio e Salvini – che, in caso di mancato conseguimento degli obiettivi di bilancio concordati con l'Unione europea, dal 2020 possano scattare le clausole di salvaguardia. Fa presente quindi che la mancata sterilizzazione degli aumenti dell'IVA avrebbe un costo pari a circa 25-26 miliardi euro.
  Nel ribadire l'atteggiamento responsabile del Partito democratico sui temi legati all'agricoltura, rammenta come anche in occasione della scelta di commissariare il CREA, tale atteggiamento sia stato confermato ancorché sarebbe stato auspicabile individuare una figura più qualificata a svolgere quel delicato compito.
  Evidenzia, inoltre, che gli andamenti dell'economia reale e dell'occupazione – che da maggio 2018 a febbraio 2019 ha registrato la perdita di oltre 116.000 posti di lavoro – sono il frutto di errori di politica economica commessi da un Governo che, invece di predisporre un'ampia e complessiva strategia di sviluppo, ha scommesso tutto su un decreto-legge i cui effetti sul mercato del lavoro sono molto controversi e, soprattutto, sulle due misure contenute nella Legge di bilancio, la cosiddetta «Quota 100» e il Reddito di cittadinanza. Rileva, a tale riguardo, come nonostante lo stesso DEF riconosca che tali provvedimenti hanno effetti pressoché nulli sulla crescita, tali provvedimenti hanno vincolato gran parte delle risorse che avrebbero dovuto, invece, essere stanziate per interventi effettivamente volti a promuovere la crescita del Paese.
  Osserva che il DEF non è stato apprezzato dalle associazioni delle imprese e dalle organizzazioni sindacali per ragioni che il suo gruppo condivide.
  Con specifico riferimento alle politiche nel settore agricolo – al quale, peraltro, viene dedicato un paragrafo molto breve inserito in un capitolo rubricato «Altre riforme» – rileva che nel DEF manca del tutto una visione di sistema, essendo presenti solo dei «titoli», come quello sulla tutela del made in Italy o della biodiversità, in quanto manca una strategia di fondo.
  Con riguardo alla riforma della politica agricola comune (PAC), stigmatizza la mancata indicazione nel DEF delle priorità che il Governo intende inserire nel proprio Piano strategico nazionale, che compete a ciascuno Stato membro redigere.
  Lamenta poi l'assenza di qualsiasi riferimento ai temi della gestione della risorsa idrica, dei cambiamenti climatici e della lotta al caporalato, in riferimento al quale ricorda che il Ministro Di Maio, all'inizio della legislatura, si era assunto l'impegno di fare investimenti sugli ispettori del lavoro per migliorare il livello dei controlli. Evidenzia come di tali investimenti, invece, non vi sia alcuna traccia nel DEF.
  Rileva, infine, come la mancata indicazione delle modalità e delle risorse con le quali il Governo intende perseguire alcuni obiettivi, condivisi dal suo gruppo, quali il rafforzamento della tutela del Made in Italy agroalimentare e del contrasto all'Italian sounding, privi, in realtà, di contenuto, tali interventi che vengono utilizzati solo come slogan.
  Dopo aver sottolineato che il parere alternativo predisposto dal suo gruppo reca, invece, la declinazione di una serie di interventi volti al rilancio del comparto agricolo, preannuncia il voto contrario del gruppo Partito democratico sulla proposta di parere favorevole del relatore.

  Raffaele NEVI (FI) evidenzia che il Documento di economia e finanza 2019 si caratterizza per la vacuità dei contenuti e per la inconsistenza delle azioni programmate e che tale Documento sembra rispondere unicamente alla necessità di tenere unite le forze che compongono la maggioranza di governo in vista delle imminenti elezioni europee. Fa presente, pertanto, che, data l'estrema genericità delle formule utilizzate nel DEF, il suo gruppo ha ritenuto persino superfluo presentare una proposta di parere alternativo in Commissione, riservandosi di formulare una proposta di risoluzione in Assemblea.
  Evidenzia quindi, con riferimento a tutti i settori produttivi, la totale mancanza nel DEF degli interventi necessari a garantire un rilancio dell'economia citando, a mero titolo di esempio, in relazione ai comparti di diretto interesse della Commissione Agricoltura, la mancata previsione di misure a sostegno delle aziende agricole che subiscono i danni da fauna selvatica.
  Preannuncia, pertanto che il gruppo Forza Italia esprimerà un voto contrario sulla proposta di parere favorevole del relatore.

  Maria Cristina CARETTA (FdI) osservato che il Documento di economia e finanza 2019 conferma l'aumento dell'IVA e delle accise, dando così un ulteriore colpo all'economia italiana, e sottolineato, che, con specifico riferimento alle politiche agricole, manca una visione programmatica delle linee di intervento, annuncia il voto contrario del gruppo Fratelli d'Italia sulla proposta di parere del relatore.

  Paolo PARENTELA (M5S) preannuncia che il gruppo MoVimento 5 Stelle voterà a favore della proposta di parere favorevole predisposta dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.05.

COMITATO DEI NOVE

  Mercoledì 17 aprile 2019.

DL 27/2019 – Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale e per l'emergenza nello stabilimento Stoppani, sito nel comune di Cogoleto.
C. 1718/A Governo.

  Il Comitato si è riunito dalle 15.05 alle 15.30.

XIII Commissione - mercoledì 17 aprile 2019

ALLEGATO 1

Documento di economia e finanza 2019. Doc. LVII, n. 2 e Allegati.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione (Agricoltura),
   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2 e Allegati) che traccia le linee guida della politica di bilancio e di riforma per il prossimo triennio;
   rilevato che, per quanto concerne le principali linee di intervento illustrate nel Programma nazionale di riforma di interesse per la Commissione Agricoltura, il Governo intende dare maggiore impulso agli investimenti pubblici, invertendo la tendenza negativa in atto da molti anni, soprattutto a seguito della crisi economica, attraverso l'incremento delle risorse – tra cui il rifinanziamento complessivo del Fondo per lo sviluppo e la coesione per 4 miliardi di euro – e il miglioramento della capacità di spesa delle amministrazioni pubbliche;
   osservato che il Governo intende concludere la predisposizione delle Strategie Nazionali per l'Intelligenza Artificiale e per la Blockchain e che, nell'ambito delle politiche per l'innovazione, attribuisce un ruolo rilevante alla Strategia nazionale per Banda Ultra Larga e allo sviluppo della tecnologia 5G, indicando l'esigenza di una semplificazione della governance del settore;
   considerato che, con riferimento al settore dell'ambiente, il Governo individua come interventi prioritari la salvaguardia della biodiversità, la gestione delle aree protette e del capitale naturale, anche attraverso il contrasto al bracconaggio e al commercio illegale di specie protette e che, in materia di protezione del mare, intende rafforzare la partecipazione ai processi internazionali di governance e intende altresì incoraggiare il recupero dei rifiuti marini;
   rilevato inoltre che, con riguardo alla gestione sostenibile del territorio, il Governo intende promuovere la rigenerazione urbana mediante regole semplici e cogenti contro il consumo del suolo e che, nell'ambito delle linee di intervento riguardanti gli investimenti e le infrastrutture, prevede la riqualificazione delle infrastrutture idriche ai fini di un loro efficientamento;
   apprezzato che, per quanto concerne specificamente le linee di intervento delle politiche agricole, il Governo individua nella semplificazione delle procedure uno degli obiettivi chiave, ritenendo che la riduzione degli oneri burocratici rappresenti non solo una misura particolarmente attesa dal comparto primario, ma che costituisca anche uno dei presupposti per liberare risorse da destinare a progetti di eccellenza e di qualità;
   ritenuto, pertanto, urgente che il Governo presenti alle Camere, ai fini di una sua rapida approvazione, il disegno di legge sulle semplificazioni, approvato dal Consiglio dei ministri del 28 febbraio 2019, che, per il comparto agricolo, prevede una delega al Governo per migliorare la competitività e la sostenibilità delle filiere produttive, finalizzata, tra l'altro, alla revisione della normativa sul funzionamento dei mercati per garantire un corretto funzionamento delle regole di concorrenza del mercato e un'equa ripartizione dei
margini lungo la filiera, alla previsione di un sistema di rilevazione dei prezzi e dei costi di produzione delle imprese per assicurare una maggiore trasparenza nelle relazioni contrattuali, nonché misure per incentivare l'aumento delle dimensioni delle aziende agricole, lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile e l'ammodernamento delle filiere;
   rammentato, per quanto riguarda il tema delle semplificazioni, che è attualmente all'esame della Commissione Agricoltura, in sede referente, la proposta di legge C. 982 recante «Disposizioni per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi nelle materie dell'agricoltura e della pesca nonché delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di pesca e acquacoltura», che contiene importanti misure di semplificazioni rivolte sia al settore dell'agricoltura sia al settore della pesca, delle quali si reputa, pertanto, urgente una celere approvazione;
   valutato positivamente che, nell'ambito della riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole, il Governo intende realizzare una struttura che favorisca una interlocuzione semplice e diretta con gli operatori, le associazioni e tutte le istituzioni del sistema al fine di rafforzare ulteriormente la tutela del Made in Italy agroalimentare, in primo luogo attraverso la protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche a livello nazionale, europeo e internazionale, per contrastare l’Italian sounding e per promuovere le eccellenze agroalimentari italiane attraverso un sistema di etichettatura corretto e trasparente che garantisca la migliore tutela dei consumatori;
   richiamate al riguardo le importanti disposizioni contenute agli articoli 3-bis e seguenti del decreto legge n. 135 del 2018, recante Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione che, al fine di valorizzare la produzione nazionale e consentire ai consumatori scelte di acquisto consapevoli, ha delineato un complesso di interventi volti ad assicurare un sistema di etichettatura corretto e trasparente a tutela del Made in Italy;
   osservato con favore che, per il raggiungimento degli obiettivi di promozione del Made in Italy agroalimentare, il Governo intende, da un lato, investire nella ricerca e nella formazione professionale nel settore agricolo, e, dall'altro, rendere operativi i «distretti del cibo», nonché rafforzare il Piano strategico nazionale sul biologico e dare avvio alle mense biologiche certificate nelle scuole;
   rilevato positivamente che, in ambito forestale, il Governo intende adottare la prima Strategia forestale nazionale, tramite l'emanazione di un decreto interministeriale, in base all'articolo 6 del decreto legislativo n. 34 del 2018 (cosiddetto Testo unico sulle foreste);
   giudicato con favore che il Governo, nell'ambito del delicato negoziato per la riforma della politica agricola comune (PAC), tenuto conto degli effetti negativi che potrebbero derivare, soprattutto nelle aree più fragili del Paese, dalla prospettata riduzione degli incentivi, intende sostenere la necessità di redigere in sede europea un Piano strategico adattabile alle diverse realtà e che favorisca la competitività delle imprese agricole;
   apprezzato che, al fine di accrescere la competitività delle imprese agricole e di garantire, al contempo, una maggiore tutela dei consumatori, il Governo intende porre particolare attenzione alla sostenibilità delle filiere zootecniche nazionali, adottando un disciplinare unico sul benessere animale, cui gli allevatori potranno aderire su base volontaria, avvalendosi dell'eventuale contributo PAC;
   giudicato positivamente che il Governo ritiene fondamentale rafforzare la pesca marittima, anche attraverso un miglior utilizzo del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP);
   considerato inoltre con favore che, con riferimento alle politiche di sostegno alle imprese e di riequilibrio territoriale, il
Governo intende dare priorità alla promozione dell'internazionalizzazione delle imprese italiane, allo sviluppo delle aree sottoutilizzate, alla tutela dell'ambiente e all'uso delle energie alternative e rilevato che, in tale ottica, il Governo richiama l'approvazione in Consiglio dei Ministri di un decreto-legge così detto crescita, in corso di definizione, che introduce misure urgenti per la crescita economica, prevedendo in particolare sgravi e incentivi fiscali, nonché disposizioni per il rilancio degli investimenti privati e norme per la tutela del Made in Italy;
   considerate con favore le politiche che il Governo intende attuare per rafforzare le filiere agricole, attraverso il sostegno all'aggregazione dei produttori agricoli, alla garanzia di un percorso trasparente di formazione dei prezzi e di tracciabilità dei prodotti, nonché all'innovazione mediante il sostegno all'agricoltura di precisione;
   ritenuto inoltre di particolare rilievo, che, con riferimento all'impostazione strategica della politica di coesione 2014-2020, il DEF e il relativo Allegato recante la «Relazione sugli interventi nelle aree sottoutilizzate» sottolineano, tra l'altro, l'importanza della Strategia nazionale per le aree interne del Paese, che rappresenta una azione diretta al sostegno della competitività territoriale sostenibile, al fine di contrastare, nel medio periodo, il declino demografico che caratterizza talune aree del Paese, evidenziando i progressi compiuti in relazione ad essa;
   richiamati i contenuti del decreto-legge n. 27 del 2019, in corso di conversione, recante interventi per il rilancio dei settori agricoli in crisi, che introduce un complesso di misure, che vanno dal contrasto alle fitopatie e alle epizoozie – con particolare riguardo ad alcune delle principali emergenze verificatesi nel territorio nazionale – e prevede l'attivazione di interventi compensativi, anche a valere sul Fondo di Solidarietà Nazionale, per le aziende agricole danneggiate da avversità atmosferiche e da calamità naturali, fornendo così una puntuale risposta alle esigenze in relazione alle quali la Commissione aveva formulato specifiche osservazioni in occasione dell'esame della Nota di aggiornamento al DEF 2018;

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

ALLEGATO 2

Documento di economia e finanza 2019. Doc. LVII, n. 2 e Allegati.

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVO DEL GRUPPO PARTITO DEMOCRATICO

  La XIII Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2 e Allegati),
   premesso che,
    il Documento di economia e finanza 2019 certifica il fallimento della politica economica del Governo, riconoscendo ufficialmente un insuccesso largamente previsto già nello scorso autunno;
    il Documento, infatti, stima una crescita tendenziale del Pil che precipita allo 0,1 per cento rispetto all'1,5 per cento della Nota di aggiornamento del settembre 2018 e all'1 per cento della successiva revisione del quadro macroeconomico presentata a dicembre;
    gli andamenti dell'economia reale e dell'occupazione che, da maggio 2018 a febbraio 2019, ha registrato la perdita di oltre 116.000 posti di lavoro, sono il frutto di errori di politica economica commessi da un Governo che, invece di predisporre una ampia e complessiva strategia di sviluppo, ha scommesso tutto su un decreto legge i cui effetti sul mercato del lavoro sono molto controversi e, soprattutto, sulle due misure della Legge di bilancio, la cosiddetta «Quota 100» e il Reddito di cittadinanza, che, come il DEF stesso riconosce, hanno effetti pressoché nulli sulla crescita;
    nel 2019 l'Italia sarà il paese che crescerà meno tra quelli occidentali e anche negli anni successivi la stima di crescita, seppur ottimistica, si mantiene su livelli estremamente bassi;
    per tornare su un sentiero di crescita sostenuta, occorre dare avvio a una diversa politica economica e sociale;
   considerato che.
    il DEF 2019, si occupa del settore agricolo marginalmente, fornendo indicazioni generiche, non circostanziate in ordine agli interventi che il Governo intende attuare;
    la semplificazione per il comparto agricolo è considerata una priorità nonostante l'approvazione in Consiglio dei Ministri di febbraio di un disegno di delega che ancora non è stato trasmesso alle Camere e che, a quanto è dato sapere, contiene principi talmente generici da non permettere di individuare una linea di riforma sulla quale si intende procedere;
    per l'ennesima volta si propone la riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole, cosa di fatto già attuata con l'approvazione del D.P.C.M n.25 del 8 febbraio 2019, il cui testo è stata modificato in seguito ai rilievi fortemente critici espressi dal Consiglio di Stato in ordine all'efficacia della riorganizzazione prospettata;
    vengono considerati prioritari il rafforzamento della tutela del Made in Italy agroalimentare, con la protezione delle indicazioni geografiche nel mondo e sul web, il contrasto all'Italian sounding e l'adozione di un sistema di etichettatura corretto e trasparente per la tutela dei consumatori, senza, in alcun modo, indicare le modalità con le quali si intendono perseguire tali finalità e con quali risorse;

    si fa riferimento alla necessità di rendere operativi i Distretti del cibo, uno strumento previsto dal precedente Governo per garantire ulteriori risorse e opportunità per la crescita e il rilancio a livello nazionale di filiere e territori, una scelta innovativa pensata per promuovere lo sviluppo locale e la tutela del paesaggio con un approccio nuovo, in quest'ultimo anno non sono state garantite risorse necessarie al loro rilancio;
    in merito alla Strategia nazionale per le aree interne del Paese si continua a proporre un approccio propagandistico e non condivisibile, inadeguato a fronteggiare la crescita dell'attività agricola, inadatto a combattere lo spopolamento delle aree agricole e insufficiente per far fronte alle esigenze dei giovani agricoltori e a quelle delle imprese agricole a conduzione femminile. Una visione arretrata delle esigenze delle famiglie e in particolare delle donne;
   considerato che:
    la brusca frenata delle prospettive di crescita, insieme con la previsione di politiche di spesa che di giorno in giorno aumentano il peso del debito pubblico, lascia intravedere interventi di correzione che potrebbero portare ad un aumento dell'IVA per i prodotti agroalimentari;
    tale eventualità deve essere scongiurata perché non solo determinerebbe una compressione del potere di acquisto delle famiglie, con effetto deprimente per gli acquisti dei generi alimentari e conseguente riduzione della domanda interna, ma inciderebbe negativamente anche sul margine di redditività delle imprese agricole, già costrette a sostenere costi maggiori dei ricavi;
     l'agricoltura e la zootecnia sono direttamente correlati ai continui cambiamenti climatici. L'agricoltura e l'approvvigionamento idrico sono i settori più vulnerabili a riguardo risulta non più rinviabile supportare adeguatamente interventi necessari ad ottimizzare l'uso del suolo, la gestione delle risorse naturali oltre all'attivazione immediata del Piano straordinario riguardante gli invasi multi-obiettivo e il risparmio di acqua negli usi agricoli e civili;
    è necessario implementare l'applicazione delle norme sull'intermediazione nei rapporti di lavoro in agricoltura, considerato che il corretto funzionamento del mercato del lavoro nel settore agricolo, ha ricadute positive in termini di gettito fiscale e previdenziale nonché di contrasto all'immigrazione clandestina;
    risulta, altresì, fondamentale porre in essere ogni azione utile ed urgente per attuare la Rete del Lavoro agricolo di qualità, in modo che gli imprenditori agricoli possano sentirsi affiancati nel loro percorso di legalità e di rifiuto di qualsiasi forma di sfruttamento lavorativo nei campi;
    occorre semplificare il rapporto tra la pubblica amministrazione e il mondo produttivo rispettando il principio di sussidiarietà dei privati nella gestione di alcune fasi dell'attività amministrativa;
    risulta fondamentale investire sull'innovazione tecnologica che, per le imprese agricole, significa valorizzazione le pratiche di agricoltura di precisione, con l'obiettivo di arrivare entro il 2021 ad avere il 10 per cento della superficie coltivata con applicazioni intelligenti, con l'utilizzo sempre più frequente dei sistemi gps e dell'utilizzo dei droni e dei sensori nei campi;
    a tal fine è necessario che venga approvata una disposizione che permetta anche alle imprese agricole di poter beneficiare degli incentivi previsti dalla misura 4.0, considerando il diverso regime di tassazione fiscale a cui gli stessi sono soggetti, prevedendo, al contempo, un piano specifico per l'innovazione tecnologica per il settore agricolo;
    è necessario configurare per i giovani coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali un pacchetto di misure a loro vantaggio, confermando l'esonero contributivo per i primi anni di
iscrizione all'INPS e prevedendo agevolazioni fiscali per l'affitto dei terreni agricoli e per il trasferimento a titolo oneroso della proprietà terriera;
    risulta, al riguardo, strategico dare attuazione a quelle norme che hanno previsto modalità di affiancamento nella conduzione dei terreni per garantire il ricambio generazionale e a quelle norme che hanno disciplinato per la prima volta la possibilità di utilizzare, a determinate condizioni, i terreni da lungo tempo abbandonati;
    è, altresì, fondamentale predisporre un serio intervento di riforma dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) in modo da risolvere una volta per tutte la principale causa di malcontento da parte delle imprese agricole e di inefficienza relativamente alla gestione dei finanziamenti europei e nazionali;
    risulta necessario intervenire organicamente nel settore della pesca al fine di sostenere finanziariamente la ripresa e garantire ai lavoratori del settore le normali tutele legate all'indennità di fermo obbligatorio e non, attraverso una seria riforma degli ammortizzatori sociali;
    risulta strategico approvare un piano di intervento specifico per ogni filiera produttiva, che parta dalle esigenze legate alla produzione, incroci i risultati della ricerca, metta in campo le migliori conoscenze possibili per rendere competitiva e di qualità la filiera, disponendo, a tal fine, di finanziamenti adeguati;
    occorre dare una risposta ai territori colpiti da eventi atmosferici eccezionali, quali le gelate occorse in molte regioni italiane nei mesi di febbraio e marzo 2018, attraverso un incremento del Fondo di solidarietà nazionale;
    occorre coinvolgere maggiormente le istituzioni italiane per orientare la Riforma della politica agricola europea, che traccerà le linee di intervento per il settennato 2021-2027. Un'occasione da non sprecare che dovrà assicurare sostenibilità ambientale, sociale ed economica;
    risulta strategico realizzare un programma di intervento per la banda larga nelle aree rurali e interne del Paese;
    risulta, altresì, importante ampliare, soprattutto nel mezzogiorno, con campagne di informazione e con appositi incentivi, la copertura assicurativa delle imprese agricole, agevolando l'utilizzazione di copertura assicurativa delle polizze multirischio o di quelle relative alla perdita di reddito, e rimuovendo quegli ostacoli che fino ad oggi hanno rallentato la propensione delle imprese agricole ad assicurarsi;
    si dia attuazione speditamente agli interventi nel settore idrico già programmati, alcuni già finanziati che attendono solo di essere «cantierati»;
    occorre, in fine, che vengano attuati tutti gli interventi urgenti e necessari per l'eradicazione definitiva della Xylella fastidiosa dal territorio pugliese, prevedendo una rigenerazione del territorio e il rilancio del comparto olivicolo regionale;
    considerato l'assenza di ogni indicazione relativamente alle politiche indicate,

  esprime

PARERE CONTRARIO