IX Commissione

Trasporti, poste e telecomunicazioni

Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)

Commissione IX (Trasporti)

Comm. IX

Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
SOMMARIO
Martedì 16 aprile 2019

COMITATO RISTRETTO:

Modifiche al codice della strada. C. 24 Brambilla, C. 192 Schullian, C. 193 Schullian, C. 219 Schullian, C. 234 Gebhard, C. 264 Molteni, C. 367 Comaroli, C. 681 Baldelli, C. 777 Gusmeroli, C. 1051 De Lorenzis, C. 1113 Pagani, C. 1187 Bergamini, C. 1245 Mulè, C. 1348 Gadda, C. 1358 Meloni, C. 1364 Frassini, C. 1366 Maccanti, C. 1368 Scagliusi, C. 1399 Vinci, C. 1400 Vinci, C. 1601 Butti, C. 1613 Zanella e petizione n. 38 ... 142

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

Sulla pubblicità dei lavori ... 142

5-01939 Capitanio: Misure urgenti volte a contrastare il fenomeno della diffusione e della visione di canali e servizi piratati ... 142

ALLEGATO 1 (Testo integrale della risposta) ... 149

5-01940 Rosso: Agevolazioni per l'acquisto di dispositivi di decodifica del segnale ... 142

ALLEGATO 2 (Testo integrale della risposta) ... 151

5-01941 Paita: Stato attuale della trattativa in corso sulla vendita della compagnia aerea Alitalia ... 142

ALLEGATO 3 (Testo integrale della risposta) ... 152

5-01942 Paolo Nicolò Romano: Assegnazione delle frequenze GHz agli operatori dei servizi Fixed Wireless Access (FWA) ... 143

ALLEGATO 4 (Testo integrale della risposta) ... 153

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2016/797 relativa all'interoperabilità del sistema ferroviario dell'Unione europea. Atto n. 73 (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) ... 143

ALLEGATO 5 (Proposta di parere del relatore) ... 154

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo rafforzato di partenariato e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Kazakhstan, dall'altra, con allegati, fatto ad Astana il 21 dicembre 2015. C. 1648 Governo (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) ... 144

ALLEGATO 6 (Parere approvato) ... 156

Documento di economia e finanza 2019. Doc. LVII, n. 2 e Allegati (Parere alla V Commissione) (Esame e rinvio) ... 145

IX Commissione - Resoconto di martedì 16 aprile 2019

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 16 aprile 2019.

Modifiche al codice della strada.
C. 24 Brambilla, C. 192 Schullian, C. 193 Schullian, C. 219 Schullian, C. 234 Gebhard, C. 264 Molteni, C. 367 Comaroli, C. 681 Baldelli, C. 777 Gusmeroli, C. 1051 De Lorenzis, C. 1113 Pagani, C. 1187 Bergamini, C. 1245 Mulè, C. 1348 Gadda, C. 1358 Meloni, C. 1364 Frassini, C. 1366 Maccanti, C. 1368 Scagliusi, C. 1399 Vinci, C. 1400 Vinci, C. 1601 Butti, C. 1613 Zanella e petizione n. 38.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 12.50 alle 13.30.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Martedì 16 aprile 2019. — Presidenza del presidente Alessandro MORELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Michele Geraci.

  La seduta comincia alle 13.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Alessandro MORELLI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità della seduta per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche mediante la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone pertanto l'attivazione.

5-01939 Capitanio: Misure urgenti volte a contrastare il fenomeno della diffusione e della visione di canali e servizi piratati.

  Massimiliano CAPITANIO (Lega) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Michele GERACI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Massimiliano CAPITANIO (Lega), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, auspicando che il Governo possa, oltre che condurre un'efficace azione di repressione del descritto fenomeno della diffusione di canali e servizi piratati, svolgere un'opera di coordinamento culturale ai fini di una maggiore consapevolezza da parte di tutti della posta in gioco.

5-01940 Rosso: Agevolazioni per l'acquisto di dispositivi di decodifica del segnale.

  Roberto ROSSO (FI), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Michele GERACI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Roberto ROSSO (FI), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo. In particolare stigmatizza l'inadeguatezza delle risorse finanziarie stanziate per l'acquisto dei nuovi decoder, risorse che dovrebbero essere notevolmente incrementate non solo in considerazione dei notevoli ricavi derivanti dall'asta delle frequenze, ma anche tenendo conto del costo medio di un nuovo decoder e della platea dei soggetti interessati dal prossimo switch off. Osserva come la prevista transizione del sistema radio-tv non porterà ben pochi benefici ai cittadini, molti dei quali in possesso di apparecchi televisivi che non sono in grado di sfruttare i vantaggi della nuova tecnologia, e che saranno messi in difficoltà soprattutto gli utenti anziani per età. Sottolinea che risulta inoltre completamente trascurato il problema dell'adeguamento degli impianti condominiali. Conclude evidenziando l'esigenza di un incremento delle risorse stanziate e di una corretta informazione dell'utenza.

5-01941 Paita: Stato attuale della trattativa in corso sulla vendita della compagnia aerea Alitalia.

  Raffaella PAITA (PD), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Michele GERACI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Raffaella PAITA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del governo, che non riguarda la maggior parte delle questioni poste posti nell'interrogazione a sua firma, come quella relativo al coinvolgimento di Atlantia. Dal momento che molti organi di stampa hanno riferito di dettagli rilevanti sulla trattativa in corso, giudica grave la reticenza e la mancanza di trasparenza della risposta data in questa sede.
  Ricorda inoltre che il prestito ponte per la compagnia Alitalia, come già riferito in audizione dai commissari straordinari, sta per scadere e risulta assai rischioso prevedere la semplice proroga del periodo di vigenza delle offerte di acquisto senza mettere a rischio il futuro dell'azienda e dei dipendenti di Alitalia. Ribadisce pertanto di non condividere l'atteggiamento dell'esecutivo giudicandolo irresponsabile e ricorda che dopo il crollo Morandi esponenti del Governo avevano assicurato che in futuro non si sarebbero più svolte trattative con aziende dei Benetton.

5-01942 Paolo Nicolò Romano: Assegnazione delle frequenze GHz agli operatori dei servizi Fixed Wireless Access (FWA).

  Paolo Nicolò ROMANO (M5S) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Michele GERACI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Paolo Nicolò ROMANO (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, anche se non può non evidenziare come nei principali Paesi europei la banda a 5,8 GHz prevalentemente gestita dal ministero della difesa sia già utilizzata per i servizi FWA sulla base della citata raccomandazione emanata dall’Electronic Communications Committee (Ecc) e dall’European Conference of Postal and Telecommunications Administrations (Cept).

  Alessandro MORELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 16 aprile 2019. — Presidenza del presidente Alessandro MORELLI.

  La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2016/797 relativa all'interoperabilità del sistema ferroviario dell'Unione europea.
Atto n. 73.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 10 aprile 2019.

  Alessandro MORELLI, presidente, avverte che la Conferenza Stato-Regioni ha espresso il parere nella seduta del 10 aprile e che il testo del parere risulta tuttavia ancora in fase di trasmissione alle Camere.

  Paolo FICARA (M5S), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 5).

  Alessandro MORELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 16 aprile 2019. — Presidenza del presidente Alessandro MORELLI. – Interviene il viceministro per le infrastrutture e i trasporti Edoardo Rixi.

  La seduta comincia alle 14.05.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo rafforzato di partenariato e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Kazakhstan, dall'altra, con allegati, fatto ad Astana il 21 dicembre 2015.
C. 1648 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere, per i profili di competenza, alla III Commissione Affari esteri sul disegno di legge di ratifica dell'Accordo rafforzato di partenariato e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Kazakhstan, dall'altra.
  L'Accordo in esame s'inserisce nell'ambito della strategia europea per l'Asia centrale che interessa oltre al Kazakhstan, il Kirghizistan, il Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Tagikistan e che trova applicazione in una serie di ambiti, quali la sicurezza regionale, lo Stato di diritto, l'istruzione, il commercio e gli investimenti, l'energia e i trasporti, l'ambiente e la gestione delle risorse idriche, in una prospettiva di partnership che coinvolga le rispettive società civili. In particolare si tratta del primo accordo di nuova generazione firmato con uno Stato dell'area: il Kazakhstan ha perseguito negli anni – quale parte della propria politica estera – un percorso di progressivo avvicinamento all'UE, incardinato dal programma presidenziale del 2008 «Path to Europe» e realizzato poi sia con la firma di alcuni memorandum d'intesa in materia di energia e trasporti, sia con l'intensificazione di contatti ad alto livello con l'UE e con i suoi Stati membri. La nuova intesa definisce un quadro giuridico ad ampio spettro e comprende – come è prassi per gli accordi dell'UE di ultima generazione – clausole politiche sui diritti umani, sulla Corte internazionale di giustizia, sulle armi di distruzione di massa e sulla cooperazione antiterrorismo.
  L'Accordo si basa sui princìpi dell'economia di mercato, considerati come presupposto per promuovere lo sviluppo sostenibile e la crescita economica. In particolare occorre segnalare che la cooperazione abbraccia una vasta gamma di settori tra cui sanità, ambiente, cambiamenti climatici, energia e trasporti, tassazione, educazione, cultura, affari sociali, scienza e tecnologia, oltre ad aspetti specifici quali la cooperazione giudiziaria e la lotta contro il riciclaggio, il crimine organizzato e la corruzione.
  L'Accordo è composto da 9 titoli e 287 articoli, 7 allegati e un Protocollo.
  Con riferimento agli ambiti di interesse della Commissione, nell'ambito del titolo III, dedicato a commercio e imprese, rilevano l'articolo 54, che regola le condizioni di reciproco accesso delle parti per le prestazioni di servizi di trasporto marittimo internazionale, e l'articolo 54-bis, che rimanda a specifici accordi le condizioni del reciproco accesso delle parti al mercato dei servizi di trasporto stradale, ferroviario, per vie navigabili interne e, se del caso, aereo.
  Nel titolo IV, dedicato alla cooperazione nei settori dell'economia e dello sviluppo sostenibile, in particolare si segnalano le disposizioni recate dagli articoli 209 e 210 in materia di cooperazione nel settore dei trasporti. L'articolo 209 prevede che le parti collaborino al fine di ampliare e rafforzare la cooperazione in materia di trasporti per contribuire allo sviluppo di sistemi di trasporto sostenibili; concentrarsi sugli aspetti sociali e ambientali dei sistemi di trasporto; promuovere trasporti efficienti e sicuri; potenziare i principali collegamenti di trasporto tra i loro territori. L'articolo 210 specifica che la cooperazione nel settore dei trasporti debba riguardare: scambio di migliori pratiche in materia di politiche dei trasporti; miglioramento della circolazione dei passeggeri e delle merci, aumento della fluidità dei flussi di trasporto eliminando gli ostacoli amministrativi, tecnici e di altro genere, mirando a una maggiore integrazione dei mercati, al miglioramento delle reti di trasporto e al potenziamento delle infrastrutture; scambio di informazioni e attività comuni a livello regionale e internazionale e attuazione degli accordi e delle convenzioni internazionali applicabili; scambio di buone pratiche sulla sicurezza e lo sviluppo sostenibile dei trasporti marittimi. La Repubblica del Kazakhstan rende conformi alla legislazione dell'Unione europea i suoi accordi bilaterali sui servizi aerei conclusi con gli Stati membri dell'Unione europea.
  Nell'ambito del medesimo titolo IV, per quanto concerne la cooperazione nel settore della società dell'informazione, gli articoli 222 e 223 prevedono che essa sia volta a sviluppare la società dell'informazione a vantaggio dei cittadini e delle imprese mediante un'ampia disponibilità delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC) e una migliore qualità dei servizi a prezzi accessibili. Tale cooperazione mira a promuovere lo sviluppo della concorrenza e l'apertura dei mercati delle TIC e ad incoraggiare gli investimenti in questo settore. Secondo quanto previsto all'articolo 223, la cooperazione riguarda, in particolare, lo scambio di informazioni e migliori pratiche sull'attuazione di iniziative in materia di società dell'informazione, incentrate in particolare: sullo sviluppo di un quadro normativo efficace per il settore delle TIC; sulla promozione dell'accesso alla banda larga; sullo sviluppo di servizi elettronici interoperabili; sulla garanzia della tutela dei dati e sullo sviluppo di servizi di roaming.
  Propone conclusivamente di esprimere un parere favorevole sul provvedimento in esame.
  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 6).

Documento di economia e finanza 2019.
Doc. LVII, n. 2 e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Elena MACCANTI (Lega), relatrice, ricorda che la Commissione è chiamata ad esaminare il Documento di economia e finanza 2019.
  Ricorda che il Documento di economia e finanza (DEF) costituisce il principale documento di programmazione della politica economica e di bilancio, che traccia, in una prospettiva di medio-lungo termine, gli impegni, sul piano del consolidamento delle finanze pubbliche, e gli indirizzi, sul versante delle diverse politiche pubbliche, adottati dall'Italia per il rispetto del Patto di Stabilità e Crescita europeo e per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo, occupazione, riduzione del rapporto debito-PIL e per gli altri obiettivi programmatici prefigurati dal Governo per l'anno in corso e per il triennio successivo.
  Il documento, come di consueto, si articola in tre sezioni (il programma di stabilità, l'analisi e le tendenze delle finanze pubbliche e il programma nazionale di riforme) e presenta sei allegati.
  Evidenzia che nella presente relazione darà conto dei profili di competenza della IX Commissione trattati nell'ambito del programma nazionale di riforme, rinviando alla documentazione a disposizione per gli aspetti di carattere generale del Documento.
  Il programma nazionale di riforma si concentra su diversi aspetti di competenza della Commissione sia nel settore delle comunicazioni sia con riferimento al settore dei trasporti.
  Per quanto riguarda il settore delle comunicazioni, le iniziative del Governo sono da inquadrare nell'ambito della raccomandazione 4 della Commissione europea che richiede al nostro Paese l'assunzione di iniziative volte a «promuovere la ricerca, l'innovazione, le competenze digitali e le infrastrutture mediante investimenti meglio mirati e accrescere la partecipazione all'istruzione terziaria professionalizzante».
  A questo proposito il Governo comunica l'intendimento di concludere la predisposizione delle Strategie Nazionali per l'Intelligenza Artificiale e per la Blockchain, proseguendo inoltre le sperimentazioni sull'utilizzo di queste tecnologie. Gli interventi relativi a tali iniziative sono inseriti tra le azioni strategiche del cronoprogramma (per il periodo 2019-2022). Il Governo intende poi porre in essere gli interventi necessari per rendere operativo il Fondo per favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of Things.
  Si ribadisce inoltre l'intendimento di partecipare attivamente al programma «Europa Digitale», che si indirizzerà all'intelligenza artificiale, alla sicurezza informatica, alle competenze digitali, alla digitalizzazione dell'amministrazione pubblica e ai supercomputer.
  Per lo sviluppo di Intelligenza artificiale, Blockchain, Internet of Things, nonché per la diffusione del Wi-Fi, il Governo ricorda che il CIPE, nella seduta del 25 ottobre 2018, ha destinato 100 milioni di euro, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 (con contestuale rifinalizzazione delle risorse già assegnate con le delibere CIPE n. 65/2015, n. 71/2017 e successivamente con la delibera n. 105/2017 relative al piano banda ultra larga), cui si aggiungono le nuove risorse individuate dalla Legge di Bilancio per il 2019.
  Il Documento si concentra più specificamente sulla Blockchain, sottolineando come l'Italia sia tra i primi Paesi europei a offrire una prima cornice normativa alla tecnologia Blockchain e agli smart contract.
  Il Documento segnala inoltre come a gennaio 2019 sia stata istituita presso il MISE una commissione di esperti con il compito di elaborare una strategia nazionale sulla tecnologia blockchain e sui registri distribuiti e una commissione di esperti chiamati a redigere una Strategia nazionale sull'intelligenza artificiale per definire la prospettiva italiana rispetto a quanto negoziato a livello europeo, nell'ambito del piano coordinato sull'intelligenza artificiale.
  Un ruolo rilevante, nell'ambito delle politiche per l'innovazione, è attribuito alla Strategia nazionale per Banda Ultra Larga e allo sviluppo della tecnologia 5G, indicando l'esigenza di una semplificazione della governance del settore.
  Sul versante della domanda di connessioni ultra veloci, come ipotizzato nella citata strategia, si conferma l'esigenza di avviare interventi di sostegno alla domanda. A questo proposito il documento individua una strategia di incentivazione all'utilizzo di tali servizi e prodotti «attraverso nuovi modelli di sperimentazione e partenariato a “zero burocrazia per l'innovazione” in specifiche aree del Paese».
  Viene infine sottolineata la necessità di definire la seconda parte del Piano Nazionale Banda Ultra larga con l'intervento nelle aree grigie, impegnando i fondi previsti nella delibera CIPE 71/2017 e riprendendo il dialogo avviato in materia con la Commissione Europea.
  Sempre nell'ottica di assicurare un adeguato sviluppo delle reti ultra veloci, vengono poi ricordati gli interventi previsti dal decreto-legge n. 135 del 2018 al fine di introdurre alcune semplificazioni procedurali e alcuni chiarimenti per consentire una più agevole realizzazione delle infrastrutture per la banda ultra larga.
  Con riferimento allo sviluppo del 5G, il documento ricorda l'avvenuta conclusione della gara per l'assegnazione delle bande di frequenza ad essa destinate e dà conto dei lavori svolti dal Tavolo TV 4.0 istituito al fine di individuare soluzioni adeguate per garantire la tempestiva liberazione della banda 700 mhz, considerato che tali frequenze sono allo stato attribuite alla radiotelevisione.
  Si dà infine conto del fatto che con il decreto-legge n. 22 del 2019 è stato introdotto un articolo che include le reti di telecomunicazione elettronica a banda larga con tecnologia 5G tra i settori di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale, prevedendo la possibilità di esercitare la Golden power anche per la fornitura di materiali e di servizi e non solo nel caso di acquisizione di partecipazioni azionarie. Da un punto
di vista programmatico il Documento segnala comunque l'esigenza di potenziare l'integrazione tra rete fisica e 5G.
  Da ultimo, con riguardo a questo settore il Documento dà conto dell'avvio del progetto «Piazza Wifi Italia» che, nel quadro del piano WiFi.Italia.IT, è diretto a favorire, tramite un'apposita applicazione dedicata, la connessione gratuita a una rete wi-fi libera e diffusa su tutto il territorio nazionale. Si ricorda in proposito la previsione di un nuovo stanziamento di 45 milioni di euro (che si aggiungono agli 8 milioni già disponibili).
  Passando al settore dei trasporti, da considerare nel quadro delle principali linee di intervento del programma di Governo con riferimento agli investimenti, si prevede innanzi tutto che una quota del Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese, istituito dalla legge di bilancio per il 2019 (legge n. 145 del 2018, articolo 1, commi 95, 96, 98 e 105) la cui dotazione complessiva è di 43,6 miliardi per gli anni dal 2019 al 2033, sarà destinata alla realizzazione, sviluppo e sicurezza di sistemi di trasporto pubblico di massa.
  Con riguardo alla strategia di intervento in materia di infrastrutture e trasporti, il Governo intende dare priorità alla sicurezza delle infrastrutture, promuovere il trasporto ferroviario regionale, l'intermodalità e la mobilità sostenibile e conseguire la riduzione del numero di vittime della strada.
  Con riferimento al trasporto ferroviario il Governo conferma che il completamento dell'Alta velocità potrà essere effettuato anche «attraverso innovazioni tecnologiche che consentano di diminuire i tempi di percorrenza sulle medie distanze», mentre viene ribadito l'intendimento di prevedere la possibilità di affidare a Rete Ferroviaria Italiana (RFI) alcune tratte oggi gestite dalle Regioni.
  Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, oltre a dar conto degli interventi realizzati con riguardo alla mobilità ciclistica, ricorda i finanziamenti per il Piano strategico della mobilità sostenibile che ha destinato 3,7 miliardi al ricambio del parco bus con mezzi a basso impatto. Dal 2019 al 2033, secondo quanto indicato nel Documento, saranno rinnovati 2.000 autobus l'anno, oltre a 250 treni (questi ultimi entro il 2022). Sono stati inoltre stanziati 300 milioni di euro per nuovi mezzi navali destinati al trasporto pubblico locale.
  Sempre in tale ambito si ricordano gli interventi della legge di bilancio 2019 (legge n. 145 del 2018) in materia di ecobonus e di imposta progressiva sugli acquisti di veicoli inquinanti.
  Con riferimento alle riforme concernenti il trasporto stradale, il Governo dà conto della presentazione del disegno di legge delega di riforma del Codice della Strada.
  Si riferisce invece alla necessità di sviluppare adeguatamente l'intermodalità l'intendimento di promuovere presso Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ed ANAS il potenziamento delle infrastrutture di adduzione e di ultimo miglio, in modo da ridurre le esternalità negative ed i tempi di permanenza delle merci nei porti.
  Con riferimento al settore aeroportuale, richiama l'attenzione sugli interventi di sostegno contenuti nella legge di bilancio per il 2019 (legge n. 145 del 2018) a beneficio degli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria che, nell'intendimento del Governo, si inquadrano nella strategia diretta a migliorare la connettività, innanzitutto delle aree remote e disagiate del Paese.
  Per quanto riguarda l'autotrasporto segnala gli interventi effettuati con la legge di bilancio per il 2019 (legge n. 145 del 2018) in materia di revisioni e quelli relativi all'assunzione di giovani conducenti. Tra le iniziative che verranno poste in essere il Documento indica la costituzione di tavoli di lavoro per impostare i contenuti di forme di incentivazione per l'aggregazione delle imprese di autotrasporto e proseguire le politiche di incentivazione finalizzate allo svecchiamento del parco veicolare.
  Infine viene preannunciato un Piano di grandi investimenti nelle zone economiche
speciali (ZES) con una dotazione di 50 milioni per il 2019 150 milioni per il 2020 e 100 per il 2021.

  Davide GARIGLIO (PD) osserva che nella relazione non si fa riferimento ai 300 milioni di euro relativi al Fondo nazionale trasporti che risultano al momento congelati.

  Raffaella PAITA (PD) si riserva di intervenire nel merito del documento in esame successivamente e preannuncia la presentazione di una proposta alternativa di parere da parte del gruppo del Partito democratico.

  Diego SOZZANI (FI) si riserva di intervenire nel prosieguo dell'esame del documento giudicando assai scarna la relazione testé svolta rispetto ai contenuti e agli obiettivi contenuti nel Documento di economia e finanza del Governo.

  Elena MACCANTI (Lega), relatrice, si dichiara disponibile fin da ora a recepire le eventuali osservazioni che dovessero essere avanzate da parte dei gruppi di opposizione, possibilità che, al contrario, sarebbe difficilmente percorribile in presenza di proposte alternative di parere.

  Alessandro MORELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

IX Commissione - martedì 16 aprile 2019

ALLEGATO 1

5-01939 Capitanio: Misure urgenti volte a contrastare il fenomeno della diffusione e della visione di canali e servizi piratati.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Rispondo in merito alle questioni poste dagli Onorevoli Interroganti, rappresentando quanto segue.
  Il fenomeno delle IPTV (Internet Protocol TV) è purtroppo ampiamente diffuso ed è salito agli onori delle cronache grazie ad alcune recenti inchieste giornalistiche: si tratta di un sistema che consente la trasmissione illegale di contenuti di canali TV in streaming su internet utilizzando il cosiddetto «pezzotto», un decoder pirata che consente la ricezione del segnale.
  Sulla base di analisi statistiche aggiornate si ritiene che in Italia circa 2 milioni di persone usufruiscano in qualche modo di questa forma di pirateria: dietro, a tirare le fila, c’è la criminalità organizzata, che gestisce l'intera filiera accumulando ingenti ricchezze e profitti.
  Secondo quanto riferito dal Dipartimento per l'informazione e l'editoria – Presidenza del Consiglio dei ministri, il danno arrecato dalle IPTV, non solo alle imprese ma all'intera economia italiana, è devastante: una recentissima indagine IPSOS ha evidenziato mancati introiti per le aziende di settore pari ad oltre 600 milioni di euro, una riduzione di 369 milioni di euro in termini di PIL nonché circa 5.700 posti di lavoro a rischio a causa della pirateria.
  In considerazione del coinvolgimento riscontrato in taluni casi della criminalità organizzata o, in ogni caso, della necessità di risorse rilevanti necessarie per mantenere tali infrastrutture, è il Ministero dell'interno che potrà fornire ogni elemento utile volto a conoscere quali iniziative intende intraprendere per intensificare le attività di indagine da parte delle forze dell'ordine finalizzate alla repressione di tale fenomeno: i gestori delle IPTV illegali rischiano, infatti, fino a 4 anni di carcere ed una multa fino a 15.000 euro in quanto viene violato l'articolo 171-ter della legge n. 633 del 1941 sulla protezione del diritto d'autore. Il citato articolo, peraltro, punisce anche gli utilizzatori finali del servizio, con pene che variano in base al contesto privato o pubblico in cui si beneficia delle opere tutelate dalla legge.
  Il Dipartimento per l'informazione ed Editoria può mettere in campo esclusivamente strumenti di carattere informativo, di educazione e sensibilizzazione alle conseguenze negative del fenomeno per far comprendere gli effetti ed i danni provocati da chi si rende di fatto complice di questo sistema illegale: perché ogni volta che si compie un atto di pirateria c’è un'industria, quella audiovisiva, che viene gravemente colpita, con imprese che sono costrette a chiudere per la riduzione del proprio fatturato, con dipendenti che perdono il proprio lavoro e con autori di contenuti che non vedono giustamente ricompensata la propria creatività.
  Inoltre, si rappresenta che il Dipartimento per l'informazione e l'editoria sta lavorando alla predisposizione di una modifica normativa per contrastare il fenomeno del cosiddetto camcording, ovvero la registrazione illecita audio e/o video dei film nelle sale cinematografiche, trasformando tale condotta illegale da mero illecito amministrativo a reato sanzionato penalmente al pari delle altre condotte illecite di pirateria, così come previsto
dalla legge n. 633 del 1941, che contribuisce in parte ad alimentare il mercato della fruizione di contenuti illeciti.
  Infine, con riferimento al fenomeno delle cosiddette IPTV pirata, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), autorità amministrativa competente nella tutela del diritto d'autore che agisce su segnalazione dei titolari dei diritti in tempi rapidi, riferisce che in 5 anni di attività ha ricevuto 1556 segnalazioni, che hanno dato origine a 865 ordini di blocco per siti manifestamente pirata e ha di recente ordinato il blocco dell'accesso a oltre 20 IPTV pirata. Inoltre, con la modifica al regolamento sul diritto d'autore del 2018 (delibera 480/18/CONS), l'AGCOM potrà intervenire anche sui cosiddetti siti vetrina che promuovono e vendono gli abbonamenti a questi servizi.

ALLEGATO 2

5-01940 Rosso: Agevolazioni per l'acquisto di dispositivi di decodifica del segnale.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Rispondo in merito alle questioni poste dagli Onorevoli Interroganti, rappresentando quanto segue.
  Per questo Governo è di primaria importanza sostenere gli utenti finali nel processo di adeguamento degli apparecchi televisivi, anche a seguito delle nuove tecnologie di trasmissione e della riorganizzazione delle frequenze per il passaggio al 5G, come dimostrano una serie di interventi adottati a riguardo.
  In primo luogo, con Legge di Bilancio 2019 (legge n. 145 del 2018) il Governo ha deciso di aumentare gli importi destinati all'acquisto di decoder e smart TV, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica. In particolare, con la citata legge sono stati destinati 50 milioni di euro in più rispetto alla legge di bilancio 2018 (da 100 a 151 milioni di euro) e le risorse sono state concentrate nel 2020, anno nel quale si prevede un picco della domanda.
  Inoltre, il Ministero dello sviluppo economico ha posto la questione in seno al tavolo di coordinamento TV 4.0, ove avviene il confronto con gli stakeholder del settore radiotelevisivo, al fine di pianificare il graduale passaggio alle nuove tecnologie, riducendo al massimo i possibili impatti sugli utenti finali e garantendo la continuità delle programmazioni da parte delle emittenti televisive sia a livello nazionale che locale.
  In tale contesto di interlocuzione e confronto, il Ministero dello sviluppo economico, ha pubblicato, il 28 marzo scorso, uno studio relativo alle previsioni sulla diffusione delle nuove apparecchiature televisive, sottoponendolo a consultazione pubblica fino al 3 maggio prossimo, unitamente alla road map del passaggio alle nuove tecnologie di rete, in modo da potere programmare, coerentemente con l'andamento del mercato, l'erogazione dei contributi agli utenti finali. L'indagine ha rilevato che, nell'ultimo quadrimestre 2021, nello scenario supportato con il contributo statale, la dismissione della codifica DVBT/MPEG2 con attivazione della codifica DVBT/MPEG4, non avrebbe effetti negativi per gli utenti.
  A valle di tali attività, nei prossimi mesi, sarà adottato il decreto interministeriale Ministero dello sviluppo economico – Ministero dell'economia e delle finanze, in attuazione della citata misura prevista dalla Legge di Bilancio, che regolerà gli aspetti operativi per l'erogazione dei contributi, le cui attività preparatorie sono al momento in corso.

ALLEGATO 3

5-01941 Paita: Stato attuale della trattativa in corso sulla vendita della compagnia aerea Alitalia.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alla procedura di amministrazione straordinaria di Alitalia, più volte e in più sedi il Governo ha avuto modo di chiarire che lo Stato è già, di fatto, dentro Alitalia, sia da un punto di vista finanziario – tramite l'erogazione di un finanziamento ponte a titolo oneroso, per complessivi 900 milioni di euro più interessi (la cui restituzione è attualmente prevista entro giugno 2019), sia da un punto di vista gestionale, con l'opera quotidianamente svolta da parte dei Commissari straordinari.
  Con specifico riguardo al quesito posto, l'Organo Commissariale ha informato che sono tuttora in corso le attività richieste da F.S. ai fini dell'integrazione della propria Offerta.
  In particolare, fin dalla fine dello scorso mese di novembre, il medesimo Organo ha dato avvio alle iniziative e attività richieste dalla citata azienda di Stato, rendendosi altresì disponibile ad ausiliare la stessa negli eventuali contatti con i possibili partner industriali.
  F.S., con propria comunicazione, del 24 gennaio 2019, ha chiesto la concessione di una proroga sino al 31 marzo 2019 del termine, originariamente fissato al 31 gennaio 2019, per la definitiva integrazione della propria offerta (impegnandosi comunque a tenere fermi i termini di validità dell'offerta sino al 30 aprile 2019).
  Infine, lo scorso 29 marzo F.S. ha chiesto una ulteriore proroga del termine per la presentazione dell'offerta.
  Ad esito delle interlocuzioni intercorse tra F.S. e l'organo commissariale di Alitalia, quest'ultimo ha accordato a F.S. una proroga sino al 30 aprile per illustrare la struttura del consorzio che, congiuntamente a F.S., coprirà l'integrazione del fabbisogno di capitale della nuova realtà societaria.
  L'organo commissariale di Alitalia si riserverà, ove tale termine sia rispettato, di concedere ulteriore tempo per la presentazione della documentazione vincolante, nel rispetto dei vincoli temporali imposti alla gestione commissariale dalla vigente legislazione, e sulla base della circostanza che la validità dell'offerta (come eventualmente integrata) sia estesa sino al 30 giugno 2019, nonché che a tale ultima data sia estesa la relativa garanzia fideiussoria.
  Al momento, dunque, si sta facendo un lavoro attento, con l'obiettivo di rilanciare in modo definitivo Alitalia, e di realizzare un'operazione di mercato fondamentale non solo per garantire i livelli occupazionali, ma anche per la strategia turistica dei prossimi anni del nostro Paese.

ALLEGATO 4

5-01942 Paolo Nicolò Romano: Assegnazione delle frequenze GHz agli operatori dei servizi Fixed Wireless Access (FWA)

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Rispondo in merito alle questioni poste dagli Onorevoli Interroganti, rappresentando quanto segue.
  Come noto, con decreto del Ministro dello sviluppo economico del 5 ottobre 2018, è stato approvato il nuovo Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze, recante disposizioni in materia di uso efficiente dello spettro radio e transizione alla tecnologia 5G per reti radiomobili.
  Tale Piano prevede che la banda di frequenza 5 725-5 850 MHz, coerentemente con le allocazioni del Radio Regolamento dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), sia destinata per diversi servizi, quali la radiolocalizzazione, i collegamenti fissi via satellite e i radioamatori.
  In particolare, occorre sottolineare che i servizi di radiolocalizzazione sono cruciali per affrontare le possibili minacce terroristiche, asimmetriche, ibride e di guerra informatica ai fini della sicurezza e della difesa del cittadino europeo, indipendentemente dai confini e dai paesi. Tali servizi utilizzano la tecnologia radar che consente di rilevare e tracciare bersagli in caso di droni, missili balistici e da crociera, proiettili di artiglieria e razzi a corto raggio, oggi considerate armi proprie delle minacce incombenti.
  Attualmente, a livello internazionale, sono in corso ricerche e approfondimenti per verificare la compatibilità con i servizi WAS/RLAN, mentre gli studi condotti finora in CEPT (Conferenza Europea delle amministrazioni delle Poste e delle Telecomunicazioni) e ITU hanno dimostrato che la compatibilità con i radar operanti in questa banda di frequenza non sarà facilmente realizzabile.
  Riguardo a tale specifico aspetto, si fa riferimento al documento del Presidente del Gruppo di lavoro in ambito ITU del 28 febbraio scorso, con il quale si evidenzia che «che le attuali tecniche DFS non sono sufficienti per proteggere le nuove modalità di radar che operano in alcuni paesi nella banda di frequenza 5 725-5 850 MHz. Non sono stati presentati nuovi elementi su ulteriori tecniche di mitigazione che potrebbero essere utilizzate per fornire protezione a queste nuove modalità operative dei radar con salto di frequenza».
  Alla luce di quanto esposto, si rappresenta che la banda di frequenze 5 725-5 850 MHz, prevalentemente gestita dal Ministero della difesa, è destinata, nel vigente Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze di cui al citato decreto ministeriale 5 ottobre 2018 e conformemente a quanto previsto in altri Paesi europei, in via primaria al Servizio di radiolocalizzazione, al fine di non compromettere le relative operazioni in questa banda di frequenze.
  Tale problematica sarà oggetto di valutazione nell'ambito della Conferenza Radio Mondiale e dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, che si terrà nel prossimo mese di novembre.
  Il Ministero dello sviluppo economico continuerà a seguire l'evoluzione di tali iniziative, affinché si completi al più presto l'attuazione di quanto previsto dai richiamati principi comunitari circa l'utilizzo della suddetta banda, anche per uso pubblico, da parte degli operatori FWA.

ALLEGATO 5

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2016/797 relativa all'interoperabilità del sistema ferroviario dell'Unione europea. Atto n. 73.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

  La IX Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni,
   esaminato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2016/797 relativa all'interoperabilità del sistema ferroviario dell'Unione europea (Atto n. 73),
   premesso che la direttiva UE 2016/797 ha l'obiettivo di definire un livello ottimale di armonizzazione tecnica per facilitare, migliorare e sviluppare i servizi di trasporto ferroviario all'interno dell'Unione Europea e con i paesi terzi e di contribuire al completamento dello spazio ferroviario europeo unico. Ciò al fine di superare le criticità del sistema attuale di norme tecniche e autorizzazioni, il quale, pur garantendo un elevato livello di sicurezza, risulta frammentato tra l'Agenzia ferroviaria europea e le autorità nazionali, con conseguenti elevati costi amministrativi e ostacoli eccessivi in termini di accesso al mercato, soprattutto per i nuovi operatori e i costruttori di veicoli ferroviari;
   rilevata l'esigenza, all'articolo 15, di semplificare la dichiarazione di responsabilità nell'ambito della procedura per la redazione della dichiarazione «CE» di verifica;
   evidenziata l'opportunità di assicurare la partecipazione dei soggetti interessati e di garantire la certezza dei tempi nel procedimento di autorizzazione di messa in servizio di impianti fissi di cui all'articolo 18;
   valutata l'opportunità di garantire certezza dei tempi nel procedimento di autorizzazione di immissione sul mercato del veicolo di cui all'articolo 21, con particolare riferimento al termine per lo svolgimento di prove sulla rete, nonché nella procedura per la messa in servizio dei veicoli di cui all'articolo 23;
   sottolineata l'esigenza di chiarire, all'articolo 23, comma 2, le modalità di svolgimento delle prove da parte dell'impresa ferroviaria in cooperazione con il gestore dell'infrastruttura e la ripartizione dei relativi oneri economici;
   considerata l'opportunità, all'articolo 45, comma 4, di assicurare la coerenza delle modalità di trasmissione dei dati all'ANSFISA da parte dei gestori delle infrastrutture con le specifiche comuni adottate dalla Commissione europea ai sensi dell'articolo 49, paragrafo 5, della direttiva (UE) 2016/797;
   ravvisata la necessità, all'articolo 45, comma 5, di prevedere l'accesso ai dati del registro dell'infrastruttura da parte degli enti territoriali;
   rilevata infine l'esigenza, nella disposizione finale di cui all'articolo 48, comma 5, di richiamare le pertinenti disposizioni della normativa europea,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) all'articolo 15, comma 2, appare opportuno sostituire le parole: «, ivi comprese quelle» con le seguenti: «. Per le
norme nazionali» e, conseguentemente, sopprimere le parole: «e che» e sostituire le parole: «allegandole» con le seguenti: «da allegare.»;
   b) all'articolo 18, comma 2, appare opportuno che dopo le parole: «L'ANSFISA provvede» siano aggiunte le seguenti: «, previa consultazione dei soggetti interessati,» e che dopo le parole: «le autorizzazioni di cui al presente articolo» siano aggiunte le seguenti: «, garantendo il rispetto dei termini del procedimento previsti dal presente articolo,»;
   c) all'articolo 21, comma 5, appare opportuno aggiungere in fine il seguente periodo: «Gli esiti della valutazione dell'ANSFISA sono comunicati all'ERA entro 30 giorni dalla trasmissione del fascicolo.»;
   d) all'articolo 23, comma 1, lettera b), appare opportuno sostituire le parole: «entro un termine ragionevole» con le seguenti: «entro trenta giorni»;
   e) all'articolo 23, comma 2, risulta opportuno sostituire il primo periodo con il seguente: «Ai fini di cui al comma 1, l'impresa ferroviaria puo’ concordare con il gestore dell'infrastruttura lo svolgimento a proprio carico di prove in linea o in laboratorio.»;
   f) all'articolo 45, comma 4, si valuti l'opportunità di sostituire le parole: «da essa stabiliti» con le seguenti: «coerenti con gli atti di esecuzione di cui all'articolo 49, comma 5, della direttiva (UE) 2016/797,»
   g) all'articolo 45, comma 5, appare opportuno aggiungere le parole: «, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano» dopo le parole: «Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti»;
   h) all'articolo 48, comma 5, risulta opportuno sostituire le parole: «di cui all'articolo 30, comma 3» con le seguenti: «di cui all'articolo 30, paragrafo 3, e all'articolo 31, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/796».