VIII Commissione
Ambiente, territorio e lavori pubblici
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
Commissione VIII (Ambiente)
Comm. VIII
Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale. C. 1074 Ruocco (Rinvio del seguito dell'esame) ... 73
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:
5-01886 Muroni: Misure adottate per preservare la falda acquifera del territorio di Alessandria, in seguito alla decisione di localizzazione di una discarica di rifiuti non pericolosi ... 74
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 77
5-01887 Ilaria Fontana: Salvaguardia della qualità delle acque del lago di Bolsena e del fiume Marta ... 74
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 78
5-01888 Labriola: Risultato degli accertamenti condotti da Ispra relativi ai livelli di diossina nell'area di Taranto ... 75
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 79
5-01889 Braga e 5-01890 Butti: Misure di controllo della discarica di Mariano Comense, anche alla luce dell'incendio verificatosi lo scorso 25 marzo ... 75
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 80
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 10 aprile 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e per la tutela del territorio e del mare, Salvatore Micillo.
La seduta comincia alle 14.20.
Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale.
C. 1074 Ruocco.
(Rinvio del seguito dell'esame).
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ricorda che nella seduta del 4 aprile 2019 è stata svolta la relazione introduttiva, con riguardo al testo originario della proposta di legge. Risulta peraltro che la Commissione di merito ha previsto di concludere le votazioni delle proposte emendative entro la giornata odierna, così da consentire alle Commissioni di esprimersi sul nuovo testo nella giornata di domani giovedì 11 aprile.
Rinvia pertanto il prosieguo dell'esame ad una seduta che sarà convocata per la giornata di domani.
La seduta termina alle 14.25.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 10 aprile 2019.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.30.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Mercoledì 10 aprile 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Salvatore Micillo.
La seduta comincia alle 14.30.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che la pubblicità della seduta sarà assicurata – ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento e la prassi applicativa dei pareri della Giunta del Regolamento del 14 luglio 2004 e 26 giugno 2013 – anche attraverso la web-tv della Camera dei Deputati. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.
Avverte altresì che, per ciascuna interrogazione, il presentatore ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto, mentre il rappresentante del Governo ha non più di tre minuti per la risposta. Successivamente, l'interrogante ha facoltà di replica, per non più di due minuti.
5-01886 Muroni: Misure adottate per preservare la falda acquifera del territorio di Alessandria, in seguito alla decisione di localizzazione di una discarica di rifiuti non pericolosi.
Federico FORNARO (LeU), cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Federico FORNARO (LeU), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo, che non contiene alcun elemento riguardo al quesito posto ovvero per quale motivo il Ministro non abbia dato seguito a quanto precedentemente annunciato riguardo all'invio degli ispettori dell'Ispra nel sito della discarica. Nulla si dice inoltre rispetto alla valutazione del Ministero in ordine alla possibile applicazione del principio di precauzione, ai sensi dell'articolo 191 del Trattato europeo.
La risposta, fotografando lo stato dell'arte della discarica, conferma che essa è in costruzione, elemento che desta forte preoccupazione e che ha dato origine all'interrogazione. Nella consapevolezza che intervenire in questo momento del percorso potrebbe rappresentare una strada difficile, seppur a suo giudizio possibile, invita il Ministero a verificare l'applicazione del principio di precauzione, anche in considerazione dell'acquifero profondo ubicato a valle del sito individuato per la discarica, che potrebbe risultare danneggiato. Osserva infatti che, in presenza di una progressiva siccità nel territorio, questo costituisca un elemento che andrebbe valutato con particolare attenzione.
5-01887 Ilaria Fontana: Salvaguardia della qualità delle acque del lago di Bolsena e del fiume Marta.
Ilaria FONTANA (M5S), illustra l'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Ilaria FONTANA (M5S), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta resa, sottolineando con favore la vigilanza del Ministero sulle misure intraprese dalla regione Lazio, il cui ruolo in ambito di depurazione, come anche in altri ambiti, si è rivelato inadeguato. Esprime soddisfazione, anche a nome dei cittadini che hanno lungamente lottato per la questione oggetto dell'interrogazione, per l'individuazione di una data certa entro la quale disporre di un impianto a norma. Invita infine il Ministero a verificare che oltre alla continuità idraulica ci sia anche una piena funzionalità della fognatura che raccoglie i reflui intorno al lago di Bolsena, al fine di una piena tutela dell'ambiente.
5-01888 Labriola: Risultato degli accertamenti condotti da Ispra relativi ai livelli di diossina nell'area di Taranto.
Vincenza LABRIOLA (FI), illustra l'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Vincenza LABRIOLA (FI), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatta della risposta. Osserva infatti che si è passati dalle dichiarazioni storiche che attribuivano la mortalità di Taranto all'uso di tabacco da parte dei cittadini alle dichiarazioni odierne in cui si richiamano le condizioni meteo climatiche che indurrebbero un aumento delle sostanze cancerogene, cosa a suo giudizio inaccettabile. Lo stabilimento è in affitto con obbligo di acquisto da parte di Arcelor Mittal. Ritiene abbastanza bizzarro che vengano registrati dati molto diversi in zone limitrofe del territorio. Pur concordando con l'attuazione di un monitoraggio mensile, ritiene che la situazione dello stabilimento più grande e più inquinato d'Europa, che costituisce oltretutto un asset strategico del Paese, venga affrontata in modo inadeguato e poco serio da parte del Governo, che invece di procedere ad una interlocuzione diretta e costante con i proprietari dello stabilimento, si sta disinteressando di fatto della questione. Ritiene che si possano mettere in atto azioni che permettano una rilevazione più affidabile dei dati. Osserva inoltre che il picco delle malattie connesse all'inquinamento si avrà nel 2020 e ritiene inaccettabile che non si sia ancora intervenuti, neanche sotto il profilo sanitario, e non si sia ancora provveduto a definire un piano per il futuro dello stabilimento.
5-01889 Braga e 5-01890 Butti: Misure di controllo della discarica di Mariano Comense, anche alla luce dell'incendio verificatosi lo scorso 25 marzo.
Chiara BRAGA (PD), illustra l'interrogazione in titolo, facendo presente, nello specifico che l'interrogazione, come si evince dalle premesse, mira ad acquisire elementi riguardo alle misure intraprese dal Ministro interrogato in raccordo con le autorità preposte, e soprattutto con il Ministro dell'interno, essendo stata menzionata più volte dal ministro Costa una circolare del Ministro dell'interno alle prefetture volta a inserire le discariche nei piani coordinati di controllo del territorio.
Alessio BUTTI (FdI), illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando che proprio qualche giorno fa si è verificato nella discarica di Mariano Comense l'ennesimo incendio, generando una preoccupante catena di episodi di cui è indispensabile capire la matrice.
Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
Chiara BRAGA (PD), replicando, si dichiara totalmente insoddisfatta, in quanto non è stata data alcuna risposta alla richiesta posta nella propria interrogazione. Non si riscontra, infatti, nessun riferimento alla circolare del Ministro dell'interno volta ad inserire le discariche nei piani coordinati di controllo del territorio, né le linee guida contengono alcun elemento al controllo degli impianti da parte delle forze di polizia. Dalla risposta resa deduce che la circolare più volte annunciata dal Ministro Costa di fatto non esiste, incrementando così il novero degli annunci privi di un seguito. Riguardo al caso specifico di Mariano Comense, ritiene che con un controllo preventivo delle forze di polizia sul territorio avrebbe potuto essere evitato l'incendio del 25 marzo scorso, così come il successivo. L'amministrazione comunale non dispone di strumenti per il controllo degli impianti. Prende atto che il Ministro dell'interno non ha assunto alcuna iniziativa al riguardo, cosa della quale ritiene responsabile anche il Ministro dell'ambiente, che ha più volte annunciato che tale iniziativa era stata intrapresa, trasmettendo un messaggio non veritiero ai territori.
Alessio BUTTI (FdI), replicando si dichiara insoddisfatto della risposta, che ripete gli elementi contenuti nell'interrogazione e quanto emerso sugli organi di stampa. È un dato di fatto che sia in corso una indagine da parte dei carabinieri e avrebbe auspicato che il rappresentante del Governo, anche in ragione della grande sensibilità del Ministro in relazione alla precedente professione svolta, avesse dato in questa sede alcuni elementi riguardo ai convincimenti da questi maturati. Rileva che in Lombardia si sono verificati numerosi episodi di incendio e ritiene che essi non siano casuali ma corrispondano ad un disegno di cui va indagata la matrice. Preannuncia che manterrà alta attenzione su tale questione, riservandosi di ritornare sull'argomento.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 15.05.
ALLEGATO 1
5-01886 Muroni: Misure adottate per preservare la falda acquifera del territorio di Alessandria, in seguito alla decisione di localizzazione di una discarica di rifiuti non pericolosi.
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento alle questioni poste, fermo restando che si ribadisce anche in questa sede la competenza primaria della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria, si conferma che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, data la straordinarietà della situazione e l'importanza di garantire la tutela della falda acquifera in argomento, ha seguito con costante attenzione la vicenda.
A tal proposito, si fa presente, in particolare, che nei mesi scorsi si sono svolti incontri tra il personale tecnico del Ministero ed il personale della Provincia di Alessandria – soggetto competente per le funzioni autorizzatorie e di valutazione di impatto ambientale. Inoltre, come noto, il 21 novembre scorso, il Ministro Costa si è recato ad un incontro pubblico nel Comune di Acqui Terme.
In seguito ai predetti incontri ed alle richieste del Ministero di ulteriori chiarimenti ed aggiornamenti, la Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria ed Arpa hanno provveduto a tenere informato lo stesso circa le attività poste in essere relativamente alla realizzazione della discarica.
A tal proposito, l'Arpa ha rappresentato di aver effettuato, nell'ambito del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell'Ambiente, sopralluoghi sul posto finalizzati a prendere atto dei lavori in corso di approntamento della discarica mediante scavi e movimentazione terre. La relazione tecnica redatta all'esito dei predetti sopralluoghi del 26 e 27 febbraio scorso, ha evidenziato che l'attività di predisposizione del cantiere avveniva, al momento del controllo, nel rispetto formale delle prescrizioni autorizzative.
La Regione Piemonte ha comunicato, da parte sua, di aver provveduto, in un'ottica di precauzione, ad inserire la delimitazione e la disciplina relativa alle Aree di ricarica degli acquiferi profondi nella revisione del PTA, adottata con DGR del 14 dicembre 2018 e attualmente all'esame del Consiglio Regionale. Inoltre, sempre secondo quanto riferito dalla Regione, l'ATO6 ha completato e pubblicato lo Studio sugli acquiferi profondi relativo al proprio territorio, che esamina in dettaglio l'idrogeologia della pianura alessandrina con particolare riguardo al sistema acquifero profondo. Pertanto, tenuto conto che l'area sulla quale insiste il progetto di discarica è inclusa nelle aree di ricarica degli acquiferi profondi e che nella relativa disciplina, per quanto riguarda le discariche di rifiuti non pericolosi, è ammessa la realizzazione o ampliamento di nuovi impianti purché siano garantite maggiori protezioni del terreno e delle acque sotterranee, la realizzazione della discarica all'interno della perimetrazione delle aree di ricarica dovrà necessariamente tenere presente tali maggiori misure di protezione della falda.
ALLEGATO 2
5-01887 Ilaria Fontana: Salvaguardia della qualità delle acque del lago di Bolsena e del fiume Marta.
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento alle questioni poste, sulla base degli elementi acquisiti dai soggetti competenti, si rappresenta, in particolare che, secondo quanto riferito dalla Regione Lazio, per rimpianto di depurazione in argomento è stato previsto il completo rifacimento della parte elettro-meccanica, riutilizzando le opere civili preesistenti, in buono stato di conservazione, mentre per il sistema fognario circumlacuale è previsto un intervento di manutenzione straordinaria sulle stazioni di sollevamento, sostanzialmente attraverso l'installazione di nuove pompe.
La Regione ha evidenziato, inoltre, che, durante la fase di realizzazione dei lavori, sono emerse esigenze legate alla gestione dei fanghi presenti nell'impianto di depurazione, nonché alla necessità di intervenire in maniera più profonda sulle stazioni di sollevamento della circumlacuale. A fronte di tali esigenze, il 10 gennaio 2018 la Regione ha disposto la parziale sospensione dei lavori sull'impianto di depurazione, per meglio definire le modalità di intervento per la gestione dei fanghi residui presenti nei comparti. Il 20 dicembre 2018, la Regione Lazio ha approvato una perizia di variante al progetto redatta per far fronte alle esigenze emerse durante le lavorazioni. Inoltre, a seguito di ripetuti incontri con i soggetti istituzionali competenti, con il coinvolgimento dell'ATO 1, di ARPA Lazio, della ASL e degli Uffici della Provincia di Viterbo, è stato redatto un piano di gestione provvisoria dell'impianto di depurazione che delinea le fasi di lavoro, garantendo nel contempo la gestione dei fanghi. Tale piano di gestione è stato formalizzato alla Provincia di Viterbo, come parte integrante della richiesta di autorizzazione provvisoria allo scarico, il 7 marzo scorso. A valle del rilascio dell'autorizzazione provvisoria allo scarico da parte della Provincia, potranno essere ripresi i lavori previsti sull'impianto di depurazione. Verosimilmente le lavorazioni avranno una durata di c.a. 6 mesi, dopo i quali potrà essere raggiunta e stabilizzata un'adeguata capacità depurativa. Considerando le necessarie successive operazioni di taratura, prova e collaudo, il tempo stimato per poter consegnare formalmente l'impianto al Gestore è stata stimata in 9-12 mesi dall'inizio delle lavorazioni.
Per quanto riguarda invece, il collettore fognario circumlacuale, l'intervento ha coinvolto 23 stazioni di sollevamento. Sono state alloggiate n. 31 pompe e sono stati forniti n. 23 nuovi quadri elettrici. Sebbene siano da completare ancora alcuni cablaggi elettrici e siano ancora da mettere in campo le lavorazioni e forniture ulteriori previste nella variante, ad oggi risulta ripristinata, in condizioni di funzionamento standard, la continuità idraulica del collettore fognario circumlacuale. Al termine delle lavorazioni previste in contratto, per le quali è stato stimato un tempo di 2-3 mesi, sarà possibile procedere ad un collaudo parziale dell'opera, propedeutico ad una consegna del comparto al Gestore.
ALLEGATO 3
5-01888 Labriola: Risultato degli accertamenti condotti da Ispra relativi ai livelli di diossina nell'area di Taranto.
TESTO DELLA RISPOSTA
Sulla base delle attività svolte all'interno del sito Arcelor Mittal (ex ILVA), in ambito AIA statale e in ambito di verifica ed assistenza all'Osservatorio istituito presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per i lavori afferenti il Piano Ambientale, ISPRA ha comunicato che sta verificando a mano a mano la corretta applicazione delle prescrizioni AIA da parte del Gestore.
In merito ai valori di benzene, idrogeno, IPA e diossina, ISPRA è in possesso dei report mensili relativi ai dati di qualità dell'aria trasmessi da Arpa Puglia ed aggiornati a gennaio 2019 e dei dati rilevati dal Gestore in autocontrollo sulla rete dei deposimetri ubicati in corrispondenza delle centraline di qualità dell'aria, aggiornati ad ottobre 2018. Con particolare riguardo all'andamento delle emissioni di diossina dal camino E312 dello stabilimento, dai dati dell'Arpa si evince il rispetto dei valori limite di emissione stabiliti in AIA a seguito dei monitoraggi 2017 e 2018.
Si segnala, inoltre, che il 6 marzo scorso il Prefetto di Taranto ha convocato un Tavolo di lavoro con ISPRA ed ARPA per esaminare le questioni recentemente sollevate sulla qualità dell'aria, all'esito del quale ha riferito che: l'analisi condotta dai tecnici di ISPRA e Arpa, sui dati raccolti presso le centraline di monitoraggio urbano del quartiere Tamburi non ha evidenziato, per l'anno 2018, il superamento dei parametri previsti dalla normativa dell'Unione Europea; anche i dati acquisiti nel bimestre gennaio-febbraio 2019 non mettono in evidenza superamenti per quanto concerne i valori limite normativi di qualità dell'aria; per quanto riguarda gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) non normali, si è registrato un lieve incremento nella sola stazione di via Machiavelli Tamburi rispetto al bimestre dello scorso anno, ma secondo i tecnici tale valore è correlato alle condizioni meteo-climatiche; dai dati forniti dalla stazione di rilevamento posta nella cokeria all'interno dello stabilimento, si è registrato, nell'ultimo bimestre, un incremento delle concentrazioni di benzene, acido solfidrico e IPA. A tale ultimo riguardo, ISPRA ha segnalato che, nell'ambito del Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente, è stato effettuato il 14 marzo scorso un sopralluogo presso lo stabilimento, per verificare la tenuta ed il funzionamento degli impianti e l'applicazione rigorosa delle prescrizioni AIA, i cui esiti sono in corso di elaborazione. Per quanto riguarda il monitoraggio del particolato e dei sedimenti, è stato evidenziato presso la stazione di Masseria Carmine, per i primi dieci mesi dell'anno 2018, l'incremento più rilevante rispetto ai minimi della serie storica registrato negli anni 2016-2017. Su tale specifica circostanza, verrà effettuato da ISPRA e Arpa un monitoraggio stringente e rafforzato per l'accertamento delle fonti e delle cause. Sulla scorta di quanto emerso dal predetto Tavolo di lavoro, si è condivisa la necessità di rendere operativo un sistema di comunicazione interistituzionale e informativo che, con cadenza mensile, fornirà un quadro compiuto ed aggiornato dell'andamento delle rilevazioni ambientali effettuate nell'area di Taranto. Si è costituito a questo fine un Gruppo di Lavoro permanente di cui fanno parte i tecnici dell'ISPRA, dell'Arpa, della ASL, della struttura commissariale nonché di Regione, Provincia e Comune.
ALLEGATO 4
5-01889 Braga e 5-01890 Butti: Misure di controllo della discarica di Mariano Comense, anche alla luce dell'incendio verificatosi lo scorso 25 marzo.
TESTO DELLA RISPOSTA
Con atto del 15 marzo 2018, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha adottato un documento recante «Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione del rischio» indirizzato a tutte le Regioni e le Province autonome, al Ministero della difesa, al Ministero dell'interno, ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri, chiedendone la diffusione a tutte le strutture territoriali competenti ad eseguire i controlli. Con atto del 21 gennaio 2019 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, all'esito di un ulteriore confronto avvenuto con le Amministrazioni interessate, ha revisionato le suddette Linee Guida, al fine di ottimizzarne ed aggiornarne i contenuti.
Il Ministero dell'interno ha diffuso tali Linee Guida alle Prefetture, che, sul territorio regionale lombardo, hanno segnalato a Regione ed Organi di controllo la necessità di uniformare le azioni di rispettiva competenza. A tal proposito, la Regione Lombardia ha fatto presente che alle citate Linee Guida hanno fatto seguito, presso le diverse Prefetture, e con la partecipazione della Regione medesima, di ARPA e delle Province, incontri di approfondimento specifici, nei quali è stata affrontata anche l'attuazione della disposizione che prevede l'obbligo, per le Prefetture, di predisporre i Piani di emergenza esterna per gli impianti di stoccaggio e di lavorazione dei rifiuti. Tali Piani di emergenza, attualmente in fase di realizzazione, rappresenteranno dei veri e propri piani di azione per il controllo del territorio.
Con riferimento all'incendio della discarica in argomento, verificatosi il 25 marzo scorso, secondo quanto riferito dalla Regione e dalla Prefettura di Como, si rappresenta che sono prontamente intervenuti sul posto sia i Vigili del Fuoco, sia ARPA Lombardia, unitamente all'ATS e ai militari della Tenenza Carabinieri. L'Arpa ha provveduto ad installare un sistema di campionamento ad alto volume per la raccolta di campioni da destinare alle analisi di microinquinanti in fase particolato ed in fase gassosa. Sulla base delle misurazioni eseguite dall'ARPA, l'incendio ha avuto un impatto nel centro abitato che, se confrontato con i dati disponibili negli archivi dell'Agenzia medesima, è da classificarsi tra quelli di rilevanza contenuta. Già dal secondo giorno, la qualità dell'aria nell'abitato è rientrata nella normalità. L'Arpa ha, inoltre, rappresentato che il principio di incendio del 7 aprile scorso è verosimilmente riconducibile ad un focolaio rimasto attivo a seguito dell'evento precedente. Ad ogni modo, la Prefettura ha evidenziato che sono tuttora in corso le indagini a cura dell'Arma dei Carabinieri, volte ad accertare l'esatta dinamica degli eventi.
Si segnala, infine, per completezza di informazione, che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha nominato propri tecnici nel Gruppo di lavoro che sta elaborando la nuova norma tecnica che definirà in maniera sistematica la gestione in sicurezza degli impianti di stoccaggio dei rifiuti.