VIII Commissione
Ambiente, territorio e lavori pubblici
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
Commissione VIII (Ambiente)
Comm. VIII
5-00559 Prestipino: Messa in sicurezza del viadotto della Magliana a Roma ... 64
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 68
5-00571 Butti: Tempi e modalità di realizzazione del collegamento stradale Lecco-Bergamo ... 65
5-01163 Foti: Misure infrastrutturali volte a ridurre la presenza di animali selvatici su strade e autostrade.
5-01307 Gadda: Misure infrastrutturali volte a ridurre la presenza di animali selvatici su strade e autostrade ... 65
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 69
5-01262 Marco Di Maio: Stato di sicurezza dei viadotti presenti sulla E45, con particolare riguardo al viadotto «Puleto» tra Toscana ed Emilia Romagna.
5-01696 D'Ettore: Stato di sicurezza dei viadotti presenti sulla E45, con particolare riguardo al viadotto «Puleto» tra Toscana ed Emilia Romagna ... 66
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 70
INTERROGAZIONI
Giovedì 21 marzo 2019. — Presidenza della vicepresidente Patrizia TERZONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e per i trasporti, Michele Dell'Orco.
La seduta comincia alle 16.45.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, la pubblicità delle sedute è assicurata attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso. Ricorda che, dopo la risposta del rappresentante del Governo, l'interrogante ha facoltà di replicare per non più di cinque minuti, a norma dell'articolo 132, comma 2, del regolamento.
5-00559 Prestipino: Messa in sicurezza del viadotto della Magliana a Roma.
Il sottosegretario Michele DELL'ORCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Patrizia PRESTIPINO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta resa dal rappresentante del Governo. Il ponte della Magliana, inserito nel quadrante di Roma sud, da lei ben conosciuto anche in ragione della precedente carica di presidente del municipio di quel territorio, costituisce un'arteria di grande importanza che è stata sottovalutata sia dalla amministrazione capitolina che dal governo nazionale. Sottolinea che alcuni articoli di stampa hanno puntualizzato con assoluta precisione sia l'elevata possibilità di crollo che il rischio di un collasso del viadotto, che hanno generato panico tra i cittadini. Evidenzia che il deterioramento della struttura è in essere da molto tempo e che tali condizioni erano note al ministro Toninelli già dal suo insediamento. Non ritiene un punto di vanto affermare l'avvio di gare di appalto per la ristrutturazione del ponte della Magliana per un importo pari ad 1 milione di euro, tenuto anche conto dello studio del comune di Roma che ha rilevato ammaloramenti in tutta la struttura. Evidenzia in ultimo il fortissimo disagio che i cittadini hanno riscontrato sotto il profilo della mobilità a causa del restringimento della carreggiata per la sostituzione del guard rail, per la quale sono stati impiegati otto mesi. Auspica, pertanto, che a distanza di oltre un anno dai rilievi dei Vigili del fuoco, si provveda quanto prima alla manutenzione e alla messa in sicurezza del viadotto della Magliana, sui quali si sarebbe dovuto intervenire a suo avviso già da molto tempo.
5-00571 Butti: Tempi e modalità di realizzazione del collegamento stradale Lecco-Bergamo.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che, a seguito di accordi intercorsi fra l'interrogante e il Governo, lo svolgimento della interrogazione n. 5-00571 è rinviato ad altra seduta.
5-01163 Foti: Misure infrastrutturali volte a ridurre la presenza di animali selvatici su strade e autostrade.
5-01307 Gadda: Misure infrastrutturali volte a ridurre la presenza di animali selvatici su strade e autostrade.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno discusse congiuntamente.
Il sottosegretario Michele DELL'ORCO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Tommaso FOTI (FdI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo. Per quanto riguarda infatti le iniziative di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è consapevole che la rete autostradale è per larga parte oggetto di concessione e che pertanto non si può che applicare la normativa, che prevede la predisposizione di recinzione il più possibile idonea ad evitare invasioni della sede stradale. Per il caso specifico citato nell'interrogazione, sarà importante verificare se la rete di protezione fosse stata correttamente collocata, verifica peraltro che difficilmente potrà dare esito positivo, alla luce di quanto avvenuto. Per quanto riguarda invece gli elementi forniti dal Ministero dell'agricoltura, ritiene fondamentale una riflessione riguardo alla modifica della legge n. 157 del 1992. Osserva infatti che i piani per l'abbattimento dei cinghiali hanno una portata assai limitata e che negli ultimi tempi si è avuto un migliore risultato grazie ai lupi. Rileva con preoccupazione una forte presenza di cinghiali anche nelle zone pianeggianti, come dimostra l'episodio accaduto a Lodi. Auspica pertanto che il tavolo, cui si fa riferimento nella risposta, istituito da quattro mesi, possa in tempi rapidi affrontare e risolvere la questione, al fine di non trovarsi nella medesima situazione anche il prossimo inverno.
Maria Chiara GADDA (PD), si dichiara insoddisfatta della risposta del Sottosegretario per diversi motivi. Osserva, infatti, che gli incidenti avvenuti nel corso degli ultimi anni, dei quali alcuni mortali, sono dovuti non solo agli ungulati e ai cinghiali, ma ad una molteplicità di specie diverse la cui presenza si è registrata anche nella rete urbana ed extraurbana. Pur ritenendo importante l'avvio di un tavolo tecnico con i gestori autostradali, avrebbe auspicato da parte del rappresentante del Governo una risposta più incisiva per la parte che riguarda un maggiore concerto con le regioni e gli enti locali, che affrontano un fenomeno che rileva non solo dal punto di vista della incidentalità ma anche dal punto di vista sanitario. Nella risposta non è presente alcun elemento rispetto alla perdita della biodiversità sottolineata nell'interrogazione. Occorrerebbe altresì rendere più efficaci gli interventi di prevenzione, mitigazione e compensazione ecologica, che in alcune zone del Paese potrebbero avere un impatto positivo, sia per prevenire incidenti sia anche per tutelare alcune specie rare. Per quanto concerne invece gli elementi forniti dal Ministro della agricoltura, apprende con stupore l'intenzione di modificare la legge 157 del 1992, essendosi affrontato tale tema più di una volta presso la Commissione agricoltura, della quale è membro in occasione dell'esame di numerosi provvedimenti, senza mai pervenire ad alcuna decisione definitiva. Preannuncia, in conclusione, la presentazione di ulteriori atti di sindacato ispettivo, al fine di avere risposta ai quesiti ignorati dal Governo.
5-01262 Marco Di Maio: Stato di sicurezza dei viadotti presenti sulla E45, con particolare riguardo al viadotto «Puleto» tra Toscana ed Emilia Romagna.
5-01696 D'Ettore: Stato di sicurezza dei viadotti presenti sulla E45, con particolare riguardo al viadotto «Puleto» tra Toscana ed Emilia Romagna.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno discusse congiuntamente.
Il sottosegretario Michele DELL'ORCO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Marco DI MAIO (PD), replicando, si dichiara non soddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo, che non affronta una parte dei quesiti posti nell'interrogazione. Nulla viene detto infatti rispetto allo stato degli altri viadotti della E45. È sotto gli occhi di tutti quanto urgenti siano le iniziative che il Governo dovrebbe mettere in atto per la messa in sicurezza della E45 tra Romagna e Toscana, e in particolare del viadotto del Puleto, anche in ragione dei danni incalcolabili che si stanno producendo. Stigmatizza l'atteggiamento del ministro Toninelli, che in un recente sopralluogo ha dato garanzie alle popolazioni ivi presenti rispetto allo sblocco della situazione, indicando in modo dettagliato la tempistica entro cui il Governo sarebbe intervenuto. Fa presente che proprio in ragione delle rassicurazioni fornite dal Ministro nel corso della visita in quei territori, i cittadini e le imprese hanno annullato una manifestazione prevista per il giorno successivo alla visita, salvo poi verificare l'inattendibilità delle rassicurazioni ricevute. Chiede pertanto anche a nome delle popolazioni interessate che vengano intraprese urgentemente iniziative volte a risolvere questa annosa questione e a permettere che il viadotto del Puleto, arteria di rilevanza nazionale utilizzata da numerosi cittadini, sia considerata dal Governo una priorità, soprattutto in vista del fisiologico aumento del traffico che si registra nella stagione estiva ormai alle porte.
Felice Maurizio D'ETTORE (FI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta resa. Da un lato sono riportate notizie riportate dalla stampa, dall'altro, mere informazioni di carattere burocratico. Ritiene invece che, al di là degli elementi forniti dagli uffici ministeriali, i rappresentanti del Governo dovrebbero dare ulteriori elementi di indirizzo politico che aiutino gli interroganti e i territori a comprendere le scelte strategiche del Governo, anche a beneficio della efficacia degli strumenti di sindacato ispettivo. Rileva, al pari del collega Di Maio, che nulla è stato detto con riguardo alla richiesta di monitoraggio degli altri viadotti presenti sulla E45. Osserva che nella risposta viene richiamata l'attività della Procura, ma la stessa magistratura ha fatto presente che restano ferme tutte le prerogative e i poteri di intervento che il Ministro intendesse intraprendere. Richiama una precedente interpellanza urgente alla quale il Ministro ha risposto evidenziando la dotazione finanziaria non ancora impiegata da Anas, pari a 11 miliardi di euro, che ritiene potrebbero essere utilmente impiegati per procedere all'intervento di cui all'interrogazione. Ribadisce l'opportunità di classificare questa infrastruttura, al pari di altre, come di interesse strategico europeo, al fine di semplificare e velocizzare le procedure burocratiche volte all'ottenimento di risorse europee. Al di là della visita effettuata dal ministro Toninelli recentemente, ritiene importante che si verifichi sul territorio lo stato complessivo della E45, scongiurando un blocco totale della sua percorribilità che comporterebbe disagi pesanti per un grandissimo numero di cittadini e imprese. Auspica pertanto che il Governo non sottovaluti la questione e intervenga rapidamente sulla E45 e sul reticolo viario collaterale.
Patrizia TERZONI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 17.15.
ALLEGATO 1
5-00559 Prestipino: Messa in sicurezza del viadotto della Magliana a Roma.
TESTO DELLA RISPOSTA
In premessa occorre rilevare che il ponte della Magliana ricade nella viabilità comunale, ed è quindi in gestione a Roma Capitale.
Tuttavia, il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio l'Abruzzo e la Sardegna ha fatto presente che – nell'ambito della procedura di approvazione del progetto definitivo riguardante la realizzazione del ponte dei Congressi – Roma Capitale rappresentava di aver posto in essere una serie di attività volte alla definizione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria riguardanti il ponte in premessa.
Successivamente, Roma Capitale riferiva che uno studio condotto sul medesimo ponte della Magliana ha portato a escludere situazioni di pericolo imminente sulle strutture.
Lo studio evidenziava tuttavia la necessità di interventi di manutenzione straordinaria sulle parti d'opera rilevate in stato ammalorato e sugli apparecchi d'appoggio, che saranno realizzati con somme a carico del bilancio di Roma Capitale per un importo complessivo pari a euro 2.100.000,00.
Infine, l'Amministrazione Capitolina ha fatto presente che gli eventuali interventi per il miglioramento sismico del ponte della Magliana, non compresi in quelli sopra citati, potranno essere oggetto di apprezzamento e valutazione nell'ambito dell'offerta tecnico-economica nella procedura di affidamento dei lavori di realizzazione del ponte dei Congressi.
ALLEGATO 2
5-01163 Foti: Misure infrastrutturali volte a ridurre la presenza di animali selvatici su strade e autostrade.
5-01307 Gadda: Misure infrastrutturali volte a ridurre la presenza di animali selvatici su strade e autostrade.
TESTO DELLA RISPOSTA
Rispondo congiuntamente agli atti n. 5-01163 dell'Onorevole Foti e n. 5-01307 dell'Onorevole Gadda in quanto vertono su analogo argomento.
Sul tema della sicurezza e della prevenzione dalle intrusioni di animali sulla viabilità autostradale, è opportuno premettere che l'attuale assetto normativo attribuisce alla rete autostradale una mera funzione di delimitazione.
Tuttavia, gli uffici territoriali del MIT hanno svolto attività che, seppur in forma indiretta, hanno avuto la funzione di protezione da ogni forma di intrusione dall'esterno.
In particolare, sono stati spesso attivati piani di manutenzione straordinaria, insieme ai concessionari, dove si sono verificati episodi di intromissione di cinghiali, procedendo anche alla sostituzione dei vecchi impianti di tipo tradizionale costituiti di rete metallica di altezza 1,2 metri, con rete anti faunistica dotata di un prolungamento a terra costituito da rete elettrosaldata annegata per almeno 30 cm nel terreno.
Inoltre, più recentemente, anche a seguito dell'episodio menzionato dagli Onorevoli interroganti, si è deciso di attivare un tavolo tecnico di confronto con tutte le società Concessionarie al fine di individuare ogni utile contributo da estendere quale buona pratica a tutti i gestori autostradali.
Quanto ai tantissimi incidenti stradali causati dall'urto accidentale con cinghiali, il Ministero delle politiche agricole ha riferito quanto segue.
Il problema dell'eccessiva presenza dei cinghiali sul territorio nazionale è da tempo all'attenzione del Governo, in particolare con l'obiettivo di predisporre un pacchetto di misure volte a rendere più incisivi gli strumenti di contrasto all'incremento delle popolazioni di cinghiali, anche attraverso una modifica della legge n. 157/92 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio).
È necessario infatti agire in maniera coordinata su tutto il territorio e impostare interventi di gestione che risultino efficaci a breve termine, ma soprattutto che consentano di stabilizzare la situazione nel lungo periodo.
In tale direzione, e in accordo con il Ministero dell'ambiente, il 16 novembre 2018 è stato istituito un gruppo di lavoro incaricato, fra l'altro, di formulare proposte per l'adeguamento del quadro normativo e sanzionatorio per i danni da fauna selvatica.
ALLEGATO 3
5-01262 Marco Di Maio: Stato di sicurezza dei viadotti presenti sulla E45, con particolare riguardo al viadotto «Puleto» tra Toscana ed Emilia Romagna.
5-01696 D'Ettore: Stato di sicurezza dei viadotti presenti sulla E45, con particolare riguardo al viadotto «Puleto» tra Toscana ed Emilia Romagna.
TESTO DELLA RISPOSTA
Rispondo congiuntamente agli atti n. 5-01262 dell'Onorevole Marco Di Maio e altri e n. 5-01696 dell'Onorevole D'Ettore e altri in quanto vertono su analogo argomento.
In relazione alla viabilità sulla E45, la società ANAS segnala di aver posto in essere le prescrizioni impartite dalla Procura di Arezzo necessarie per la riapertura parziale del viadotto Puleto. E infatti il 13 febbraio scorso la stessa Procura ne ha autorizzato la riapertura parziale, consentendo il transito alle sole autovetture e ai veicoli di massa a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate, su una sola corsia per ogni senso di marcia e a velocità ridotta; per i mezzi pesanti restano valide le deviazioni sui percorsi alternativi già definiti.
Ad oggi, gli interventi programmati e le attività collegate sono vincolati alle decisioni della Procura di Arezzo, che sta effettuando un'indagine penale sullo stato del viadotto.
Infatti, lo scorso 6 marzo la Procura ha notificato ad ANAS avvisi per accertamenti tecnici non ripetibili. Lo stesso giorno, la società ha trasmesso alla Procura l'aggiornamento dei lavori in corso sulla struttura, precisando che, come da cronoprogramma, erano previsti per i giorni successivi gli interventi di cerchiatura e applicazione di malte espansive su 15 appoggi del viadotto, nell'ambito degli interventi di consolidamento dei baggioli già avviati per consentire la riapertura della E45 ai mezzi pesanti.
Il successivo 11 marzo la Procura ha notificato ad ANAS il provvedimento con cui dispone di non procedere ad alcuna attività riguardante i baggioli sul viadotto Puleto, per evitare l'alterazione dello stato dei luoghi e consentire lo svolgimento di nuovi accertamenti tecnici nell'ambito della suddetta indagine penale.
ANAS ha quindi dovuto sospendere temporaneamente le attività sugli appoggi, mentre proseguono gli interventi sulle pile del viadotto.
Tuttavia, senza interferire con le attività della magistratura, non appena effettuate le prove irripetibili ANAS chiederà la revoca del sequestro per l'immediata ripresa dei lavori di consolidamento.
Più in generale sullo stato della E45, ANAS informa che sono stati avviati i lavori di manutenzione già previsti nel piano di riqualificazione, che avranno una durata di circa duecento giorni e che riguardano, in particolare, il risanamento in calcestruzzo, il miglioramento sismico dell'opera, il rifacimento delle solette e l'ammodernamento delle barriere laterali di sicurezza.
Inoltre, circa le principali criticità di tutto il tracciato della E45, ANAS ha predisposto un piano di interventi di manutenzione straordinaria, previsto dal Contratto di Programma 2016-2020, per un investimento complessivo di circa 1 miliardo di euro; ad oggi sono già attivi o in fase di attivazione cantieri per oltre 483 milioni.
Quanto poi ai disagi che la chiusura del viadotto Puleto ha comportato per gli operatori economici del territorio, per le comunità locali e per tutti coloro che utilizzano la E45 per gli spostamenti connessi alle esigenze di lavoro e di studio, oltre che per i movimenti turistici, il Ministero dell'interno informa che la Regione Toscana, con decreto del Presidente della Giunta n. 14 del 28 gennaio 2019, ha dichiarato lo stato di emergenza regionale nella provincia di Arezzo.
Inoltre, la delibera della Giunta n. 96 in pari data ha individuato i Comuni che hanno subito impatti sociali ed economici, rinviando all'adozione di successivi provvedimenti il riconoscimento degli interventi necessari per l'assegnazione di risorse finanziarie per il ristoro dei danni sofferti dal tessuto economico e sociale.
Nello specifico, sono stati individuati i Comuni di Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Sansepolcro e Sestino, in quanto caratterizzati da una forte connotazione turistica e da un sistema di attività economiche, produttive e di mobilità scolastica, che si basano prevalentemente sull'efficienza della E45.
Infine, ricordo che la SS 3-bis Tiberina rientra nella competenza ANAS per l'intero percorso, con esclusione dei tratti interni ai centri abitati con popolazione superiore ai 10.000 abitanti.
Riguardo invece alla ex SS 3-bis Tiberina, di competenza degli Enti locali, ANAS riferisce di essersi impegnata alla riapertura del vecchio tracciato e di aver completato la progettazione esecutiva per i lavori necessari al ripristino del tratto in territorio del Comune di Pieve Santo Stefano.
Attualmente è in fase di completamento l'iter amministrativo necessario sia per l'affidamento dei lavori che per la stipula dell'apposita convenzione con l'Ente proprietario lato Toscana, cioè il Comune di Pieve Santo Stefano.
Da ultimo informo che per il tratto in argomento della ex SS 3-bis Tiberina, che interessa le regioni Toscana ed Emilia Romagna, i competenti uffici del MIT stanno effettuando le necessarie verifiche al fine di avviare la procedura di riclassificazione a strada statale.