Commissioni Riunite (XI e XII)

XI (Lavoro pubblico e privato) e XII (Affari sociali)

Commissioni Riunite (XI e XII)

Comm. riunite 1112

Commissioni Riunite (XI e XII)
SOMMARIO
Martedì 19 marzo 2019

COMITATO DEI NOVE:

DL 4/2019: Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni. Emendamenti C. 1637-A ... 4

SEDE REFERENTE:

DL 4/2019: Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni. Emendamenti C. 1637-A Governo (Esame e conclusione) ... 4

ALLEGATO (Emendamenti approvati) ... 8

Commissioni Riunite (XI e XII) - Resoconto di martedì 19 marzo 2019

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 19 marzo 2019.

DL 4/2019: Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni.
Emendamenti C. 1637-A.

  Il Comitato si è riunito dalle 15.20 alle 15.25.

SEDE REFERENTE

  Martedì 19 marzo 2019. — Presidenza del presidente della XI Commissione, Andrea GIACCONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Cominardi.

  La seduta comincia alle 18.15.

DL 4/2019: Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni.
C. 1637-A Governo.

(Esame e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 marzo 2019.

  Andrea GIACCONE, presidente, comunica che la seduta odierna ha luogo a seguito della deliberazione, assunta oggi dall'Assemblea in ordine al rinvio del provvedimento in Commissione.
  Al riguardo, avverte che le relatrici hanno presentato gli emendamenti 5.500, 6.500, 6.501, 7.500, 7-ter.500, 11.500, 12.500, 12.501, 12.502, 25.500, 26-bis.500, 26-quinquies.500, 26-sexies.500, 28.500 e 28.501, volti a recepire le condizioni poste dalla V Commissione (Bilancio) nel parere espresso sul provvedimento in oggetto, al fine di garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione.
  Chiede al rappresentante del Governo di esprimere il parere su tali proposte emendative.

  Il sottosegretario Claudio COMINARDI esprime parere favorevole sugli emendamenti proposti dalle relatrici.

  Walter RIZZETTO (FdI), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede chiarimenti sulle modalità e le tempistiche relative all'esame dei numerosi emendamenti presentati dalle relatrici, sottolineando anche la necessità di una sede più adeguata a ospitare i deputati delle due Commissioni.

  Roberto BAGNASCO (FI) si associa alla considerazione del collega Rizzetto, anche in ordine alla necessità di svolgere i lavori in una sede più comoda.

  Andrea GIACCONE, presidente, preso atto delle osservazione dei colleghi intervenuti, dispone una breve sospensione dei lavori, che consenta comunque di assicurare la votazione degli emendamenti entro le 19, per dare modo di predisporre il testo sul quale l'Assemblea, convocata per le 19.30, è chiamata a votare.

  Renata POLVERINI (FI), vista l'estrema compressione dei tempi a disposizione delle Commissioni, ritiene impossibile per le opposizioni approfondire il contenuto dei numerosi emendamenti delle relatrici. Alla luce di ciò, il gruppo di Forza Italia potrebbe decidere di abbandonare i lavori.

  Andrea GIACCONE, presidente, dispone una sospensione della seduta per quindici minuti.

  La seduta, sospesa alle 18.20, è ripresa alle 18.35.

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche attraverso la trasmissione mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. In assenza di obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Debora SERRACCHIANI (PD) ritiene che, per ragioni di correttezza, le relatrici dovrebbero illustrare, sia pure sinteticamente, il contenuto e le finalità degli emendamenti proposti.

  Ettore Guglielmo EPIFANI (LeU) concorda con l'osservazione della collega Serracchiani, visto il contenuto prevalentemente tecnico degli emendamenti che recepiscono le condizioni della Commissione bilancio e considerato che non tutti i deputati hanno potuto partecipare ai lavori di quella Commissione.

  Walter RIZZETTO (FdI) ritiene utile che le relatrici illustrino il contenuto di ciascun emendamento prima che venga posto in votazione.

  Elena MURELLI (Lega), relatrice per la XI Commissione, rinviando al parere della Commissione bilancio, che motiva dettagliatamente le condizioni poste nello stesso, si sofferma, in primo luogo, sull'emendamento 7-ter.500, che dispone che sia l'INPS a provvedere al versamento all'entrata del bilancio dello Stato delle somme rinvenienti dai provvedimenti di sospensione del Rdc. Passando, quindi, all'emendamento 12.500, rileva che esso provvede ad adeguare i finanziamenti all'ANPAL in relazione alle nuove competenze assegnatele dal decreto-legge.

  Elena CARNEVALI (PD), nel rilevare che alcune delle modifiche proposte hanno carattere sostanziale e non solo tecnico, osserva che l'emendamento 5.500 conferma il sospetto che i patronati e i centri di assistenza fiscale dovranno svolgere i nuovi, considerevoli compiti ad essi assegnati, nel limite dei finanziamenti previsti a legislazione vigente.

  Antonio VISCOMI (PD), concordando con le considerazioni della collega Carnevali, sottolinea la gravità delle conseguenze a carico dei patronati e dei centri di assistenza fiscale, determinate dall'eventuale approvazione dell'emendamento 5.500 delle relatrici.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 5.500 delle relatrici (vedi allegato).

  Debora SERRACCHIANI (PD) rileva che, dalle condizioni poste dalla Commissione bilancio, risulta chiaro che il Reddito di cittadinanza sarà erogato finché saranno disponibili le risorse finanziarie e che tali risorse sono ridotte perché una parte sarà destinata a finanziare le strutture e non la misura erogata ai cittadini. Chiede, quindi, alle relatrici di chiarire se, data la non cumulabilità del Reddito di cittadinanza con altre misure di sostegno al reddito, le regioni e gli enti locali potranno continuare ad erogare le misure eventualmente già in essere fino a concorrenza, come è avvenuto per il Rei, oppure per l'intero ammontare, accollandosi l'intera spesa.

  Elena CARNEVALI (PD) ritiene doverosa una risposta alle richieste di chiarimenti, da parte delle relatrici o del rappresentante del Governo.

  Debora SERRACCHIANI (PD), trattandosi di emendamenti firmati dalle relatrici, giudica necessario avere da loro una risposta.

  Andrea GIACCONE, presidente, ricorda che gli emendamenti delle relatrici recepiscono le condizioni della Commissione bilancio, poste al fine di garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI) chiede alla maggioranza di assumersi le proprie responsabilità, rilevando che i tempi proposti per l'esame degli emendamenti non consentono di comprenderne la portata.

  Antonio VISCOMI (PD), stigmatizzando l'arroganza delle forze di maggioranza, che non tengono conto delle legittime richieste di chiarimenti su emendamenti che, a suo avviso, non sempre hanno carattere esclusivamente tecnico, preannuncia che, constatata l'assenza di disponibilità da parte delle relatrici e del rappresentante del Governo, il gruppo Partito democratico abbandonerà i lavori delle Commissioni.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 6.500 delle Relatrici (vedi allegato).

  Walter RIZZETTO (FdI) insiste sulla necessità di avere chiarimenti sul contenuto degli emendamenti delle relatrici e sull'opportunità di avere un tempo congruo a disposizione per il loro esame. Il voto di proposte emendative di cui non si comprende la portata costituisce, a suo avviso, un pericolo per la democrazia parlamentare. Ricorda che un punto qualificante del Movimento 5 Stelle nella scorsa legislatura era proprio il tema della chiarezza delle leggi e, di conseguenza, delle proposte emendative. Sottolinea, in particolare, che l'emendamento 12.500 stanzia rilevanti risorse in favore dell'ANPAL senza chiarire per quali specifiche finalità. Nel ringraziare, in ogni caso, la presidenza, le relatrici e gli uffici per l'impegno profuso, preannuncia che, poiché le relatrici continuano a non fornire le richieste spiegazioni, anche il gruppo di Fratelli d'Italia abbandonerà i lavori delle Commissioni.

  Il sottosegretario Claudio COMINARDI ricorda che il parere espresso dalla Commissione bilancio fornisce le necessarie motivazioni alla base delle condizioni poste. In particolare, sull'emendamento 5.500, chiarisce che i patronati e i centri di assistenza fiscale hanno manifestato la loro disponibilità ad assumersi i nuovi compiti assegnati loro dal decreto-legge sulle base dei finanziamenti previsti a legislazione vigente. Ciò non esclude la possibilità di un loro adeguamento in un prossimo futuro. Rispondendo alla questione posta dalla deputata Serracchiani, rileva che le regioni e gli enti locali potranno continuare ad erogare le misure di sostegno al reddito eventualmente in essere senza tuttavia cumularlo con il Reddito di cittadinanza. Sottolinea, infine, la natura sostanzialmente contabile degli emendamenti in esame.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti 6.501 7.500, 7-ter.500, 11.500 e 12.500, 12.501, 12.502, 25.500, 26-bis.500, 26-quinquies.500, 26-sexies.500, 28.500 e 28.501 delle relatrici (vedi allegato).

  Elena MURELLI (Lega), relatrice per la XI Commissione, desidera precisare, prima della votazione sul conferimento del mandato alle relatrici, che il parere della Commissione bilancio fornisce i necessari chiarimenti sulle motivazioni alla base delle condizioni poste, peraltro in un modo comprensibile a tutti i deputati.

  Le Commissioni deliberano di conferire il mandato alle relatrici a riferire in senso favorevole in Assemblea e di richiedere all'Assemblea l'autorizzazione a riferire oralmente.

  La presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle designazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 19.10.

Commissioni Riunite (XI e XII) - martedì 19 marzo 2019

ALLEGATO

DL 4/2019: Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni (C. 1637-A Governo, approvato dal Senato).

EMENDAMENTI APPROVATI

  All'articolo 5, comma 1, quinto periodo, dopo le parole: della finanza pubblica aggiungere le seguenti: , nei limiti del finanziamento previsto dall'articolo 13, comma 9, della legge n. 152 del 2001.
5.500. Le Relatrici.

  All'articolo 6, comma 6-ter, sostituire le parole: 3.792.248,25 con le seguenti: 3.792.249, sostituire le parole: 4.604.145,50 con le seguenti: 4.604.146 e sostituire le parole: 5.346.461,25 con le seguenti: 5.346.462.
6.500. Le Relatrici.

  All'articolo 6, comma 7, secondo periodo, sostituire le parole: Con riferimento alle attività dei comuni fino a: a valere sul con le seguenti: Alle attività dei comuni di cui al presente articolo, strumentali al soddisfacimento dei livelli essenziali di cui all'articolo 4, comma 14, si provvede nei limiti delle risorse disponibili sul.

  Conseguentemente, al medesimo comma 7, aggiungere, in fine, le seguenti parole: , ad esclusione della quota del medesimo Fondo destinata al rafforzamento degli interventi e dei servizi sociali ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147.
6.501. Le Relatrici.

  All'articolo 7, comma 15-sexies, sostituire le parole: euro 342.003,51 per l'anno 2019, a euro 2.380.587,14 per l'anno 2020, a euro 2.840.933,37 per l'anno 2021, a euro 3.012.883,98 per l'anno 2022, a euro 3.071.207,15 per l'anno 2023, a euro 3.093.315,84 per l'anno 2024 e a euro 3.129.005,34 annui con le seguenti: euro 342.004 per l'anno 2019, a euro 2.380.588 per l'anno 2020, a euro 2.840.934 per l'anno 2021, a euro 3.012.884 per l'anno 2022, a euro 3.071.208 per l'anno 2023, a euro 3.093.316 per l'anno 2024 e a euro 3.129.006 annui.
7.500. Le Relatrici.

  All'articolo 7-ter, comma 6, sostituire le parole: dagli enti interessati con le seguenti: dall'INPS.
7-ter.500. Le Relatrici.

  All'articolo 11, comma 2, lettera b), numero 4), sostituire le parole: il Fondo di cui all'articolo 58 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, può essere utilizzato con le seguenti: le eventuali disponibilità del Fondo di cui all'articolo 58 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, possono essere utilizzate.
11.500. Le Relatrici.

  All'articolo 12, apportare le seguenti modificazioni:
   al comma 1, sostituire le parole:
, ai sensi dell'articolo 13, comma 1, con le seguenti: e delle misure aventi finalità analoghe a quelle del Rdc, ai sensi rispettivamente dei commi 1 e 2 dell'articolo 13,;
   dopo il comma 4, aggiungere il seguente:
  4-bis. Al fine di adeguare le spese di funzionamento dell'ANPAL per l'attuazione del Rdc è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e di 5 milioni di euro per l'anno 2021. Ai predetti oneri si provvede:
   a) quanto a 10 milioni di euro per l'anno 2019, mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 258, quarto periodo, della legge 30 dicembre 2018, n. 145;
   b) quanto a 10 milioni di euro per l'anno 2020 e a 5 milioni di euro per l'anno 2021, ai sensi dell'articolo 28, comma 2, lettera a).

  Conseguentemente:
   all'articolo 13, comma 2, terzo periodo, sostituire le parole: Le province possono prevedere con le seguenti: Le province autonome di Trento e di Bolzano possono prevedere;
   al medesimo articolo 13, comma 2, sostituire il quarto periodo con il seguente: Ai fini dell'attuazione del presente comma è autorizzata la spesa di 19 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2020;
   all'articolo 28, comma 2, apportare le seguenti modificazioni:
   all'alinea, sostituire le parole:
Agli oneri derivanti dagli articoli 12, commi 1, 3, 3-bis, 4, 5, 6, 7, 8, lettera b), numeri 2) e 3), e dal comma 1 del presente articolo, pari a 6.309,8 milioni di euro per l'anno 2019, a 7.727,7 milioni di euro per l'anno 2020, a 7.475 milioni di euro per l'anno 2021 e a 7.635,9 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022 con le seguenti: Agli oneri derivanti dagli articoli 12, commi 1, 3, 3-bis, 4, 4-bis, lettera b), 5, 6, 7, 8, lettera b), numeri 2) e 3), e dal comma 1 del presente articolo, pari a 6.284,8 milioni di euro per l'anno 2019, a 7.756,7 milioni di euro per l'anno 2020, a 7.803 milioni di euro per l'anno 2021 e a 7.958,9 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022;
   sostituire la lettera a) con la seguente: a) quanto a 6.515,7 milioni di euro per l'anno 2019, a 7.639,9 milioni di euro per l'anno 2020, a 7.880,2 milioni di euro per l'anno 2021 e a 7.602,9 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022, mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 255, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.
12.500. Le Relatrici.

  All'articolo 12, comma 9, terzo periodo, dopo le parole: ai sensi del comma 1, aggiungere le seguenti: accertato secondo le modalità previste dall'articolo 17, comma 10, della legge 31 dicembre 2009, n. 196,.
12.501. Le Relatrici.

  All'articolo 12, comma 11, premettere le seguenti parole: In deroga a quanto previsto dall'articolo 1, comma 257, terzo e quarto periodo, della legge 30 dicembre 2018, n. 145,.
12.502. Le Relatrici.

  All'articolo 25, comma 2, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Con il decreto di cui al primo periodo sono altresì definiti, nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, gli emolumenti spettanti ai predetti soggetti.
25.500. Le Relatrici.

  All'articolo 26-bis, sostituire il comma 2 con il seguente: 2. Agli oneri derivanti dal comma 1 del presente articolo, pari a 80 milioni di euro per l'anno 2019 e a 50 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione, di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, mediante utilizzo delle risorse indicate all'articolo 29, comma 3, lettere a) e b), del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, anche se confluite in piani gestionali diversi da quello di cui all'alinea del medesimo comma 3.
26-bis.500. Le Relatrici.

  All'articolo 26-quinquies, comma 3, dopo le parole: 9.549.000 euro aggiungere la seguente: annui.
26-quinquies.500. Le Relatrici.

  All'articolo 26-sexies, comma 1, sostituire le parole: di cui all'articolo 29, comma 3, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150 con le seguenti: indicate all'articolo 29, comma 3, lettere a) e b), del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, anche se confluite in piani gestionali diversi da quello di cui all'alinea del medesimo comma 3.
26-sexies.500. Le Relatrici.

  All'articolo 28, comma 4, sopprimere le parole: Ai sensi di quanto previsto all'articolo 1, comma 257, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.
28.500. Le Relatrici.

  All'articolo 28, comma 6, sostituire le parole: ai sensi dell'articolo 12 con le seguenti: ai sensi degli articoli 6, commi 6-bis e 6-ter, 7, commi 15-quater, 15-quinquies e 15-sexies, 12 e 14, commi 10-sexies, 10-septies, 10-decies e 10-undecies.
28.501. Le Relatrici.