VI Commissione
Finanze
Finanze (VI)
Commissione VI (Finanze)
Comm. VI
DL 4/2019 Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni. C. 1637 Governo, approvato dal Senato (Parere alle Commissioni riunite XI e XII) (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Parere favorevole) ... 139
ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) ... 141
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 13 marzo 2019.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.35.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 13 marzo 2019. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Bitonci.
La seduta comincia alle 14.40
DL 4/2019 Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni.
C. 1637 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite XI e XII).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 marzo scorso.
Carla RUOCCO, presidente, ricorda che nel corso della seduta svoltasi ieri il relatore Grimaldi ha presentato una proposta di parere favorevole con una osservazione. Nella mattinata odierna il relatore ha quindi anticipato via e-mail a tutti i componenti della Commissione una nuova formulazione della proposta di parere sul provvedimento, che lo invita ad illustrare.
Nicola GRIMALDI (M5S), relatore, a seguito di approfondimenti ritiene opportuno espungere dalla proposta di parere depositata nella seduta di ieri l'osservazione formulata e il connesso capoverso delle premesse. Formula quindi, in tal senso, una nuova proposta di parere favorevole (vedi allegato), che illustra.
Silvia FREGOLENT (PD) dichiara il voto contrario del Partito Democratico sulla proposta di parere illustrata dal relatore.
Luca PASTORINO (LeU) preannuncia il proprio voto di astensione sulla proposta di parere formulata dal relatore.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova proposta di parere favorevole formulata dal relatore.
La seduta termina alle 14.50.
RISOLUZIONI
Mercoledì 13 marzo 2019. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Bitonci.
La seduta comincia alle 14.50.
7-00205 Pastorino: Disciplina relativa ai termini di prescrizione per la presentazione di ricorsi all'Arbitro bancario finanziario (ABF)
(Discussione e conclusione – Approvazione).
La Commissione inizia la discussione dell'atto di indirizzo.
Luca PASTORINO (LeU) ringrazia in primo luogo i capigruppo che hanno sottoscritto la risoluzione a sua prima firma e coglie l'occasione per ricordare che essa ha avuto origine da due atti di sindacato ispettivo, le interrogazioni 5-01485 Pastorino e 5-01520 Centemero, aventi ad oggetto le modifiche alla disciplina relativa ai termini di prescrizione per la presentazione di ricorsi all'Arbitrato bancario finanziario (ABF).
Rammenta in proposito che la Banca d'Italia intenderebbe procedere ad una modifica della delibera CICR avente ad oggetto l'Arbitro bancario finanziario stabilendo, tra l'altro, che non possano essere sottoposte all'arbitro controversie relative a operazioni o comportamenti anteriori al quinto anno precedente alla data di proposizione del ricorso, riducendo così il termine di prescrizione da dieci a cinque anni.
In occasione della discussione delle citate interrogazioni, anche tenuto conto della sensibilità al tema dimostrata dal rappresentante del Governo, Sottosegretario Villarosa, era emersa l'intenzione, condivisa da più gruppi, di rappresentare, mediante un atto di indirizzo parlamentare, la posizione della Commissione. Per tali motivi ha presentato la risoluzione in titolo, il cui impegno rivolto al Governo tiene naturalmente conto dell'autonomia e indipendenza della Banca d'Italia, e che proporrebbe – ove i colleghi ed il Governo concordino – di porre in votazione già nella seduta odierna. Auspica in ogni caso che sia possibile un confronto diretto sul tema con i rappresentanti di Banca d'Italia.
Obiettivo della risoluzione è di assicurare la massima tutela ai risparmiatori, impegnando il Governo ad adottare tutte le misure necessarie per garantire il mantenimento dell'attuale competenza dell'Arbitro bancario e finanziario a definire controversie relative a operazioni o comportamenti avvenuti nei dieci anni precedenti alla data di proposizione del ricorso, in aderenza al principio generale dell'ordinamento sulla prescrizione decennale.
Giovanni CURRÒ (M5S) dichiara che tutti i componenti della Commissione appartenenti al gruppo del M5S sottoscrivono la risoluzione in discussione.
Il Sottosegretario Massimo BITONCI esprime la valutazione positiva del Governo sull'atto di indirizzo in discussione.
Antonio MARTINO (FI) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione 7-00205 Pastorino.
La seduta termina alle 14.55.
ALLEGATO
DL 4/2019 Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni. (C. 1637 Governo, approvato dal Senato).
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La VI Commissione,
esaminato, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, il disegno di legge C. 1637, approvato dal Senato, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni,
premesso che:
il decreto-legge n. 4 del 2019, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni, è volto a realizzare l'obiettivo di una ridefinizione del modello di benessere collettivo, in grado di garantire un livello minimo di sussistenza, ridurre l'esclusione sociale, accrescere la possibilità di sviluppo di ciascun individuo, nonché il diritto a conseguire, per alcune categorie di lavoratori, la pensione anticipata in presenza di un requisito anagrafico pari a 62 anni e di un'anzianità contributiva minima di 38 anni (cosiddetta quota 100);
la relazione illustrativa che accompagna il disegno di legge di conversione precisa che i meccanismi attraverso cui realizzare tali obiettivi sono ricondotti alle misure d'intervento previste all'interno del Capo I, (articoli 1-13), del Capo II (articoli 14-26-sexies) e del Capo III (articoli 27-29), che dispongono rispettivamente: la realizzazione di un primo livello di tutela mediante l'introduzione del reddito di cittadinanza, ovvero di misure sociali ed economiche mirate a realizzare, come già esposto, l'obiettivo di una ridefinizione del modello di benessere collettivo; disposizioni in materia di pensione anticipata «quota 100» e altre disposizioni pensionistiche; disposizioni finali in materia di giochi e in materia finanziaria;
l'impianto complessivo del provvedimento d'urgenza è sicuramente condivisibile: nella parte iniziale, in cui si istituisce il reddito di cittadinanza quale misura fondamentale di politica attiva del lavoro, di contrasto alla povertà, alla diseguaglianza e all'esclusione sociale; nei requisiti indicati e nella misura del beneficio e degli incentivi in favore dei datori di lavoro privati che assumano, a tempo pieno e indeterminato, soggetti beneficiari del reddito di cittadinanza; nella successiva parte legata all'introduzione, in via sperimentale per il triennio 2019-2021, del diritto a conseguire, per alcune categorie di lavoratori, la pensione anticipata in presenza di determinati requisiti, estesi anche al pensionamento anticipato delle donne (cosiddetta opzione donna);
richiamate le disposizioni di competenza della Commissione Finanze – quali l'articolo 24, che introduce una riduzione dell'aliquota IRPEF che grava sull'indennità di fine servizio; l'articolo 27, che contiene una serie di disposizioni che incidono sulla disciplina in materia di giochi; i commi 8-bis e 8-ter dell'articolo 6, che modificano la normativa riguardante i requisiti per l'autorizzazione all'esercizio di assistenza fiscale da parte dei centri di assistenza fiscale (CAF), sopprimendo il requisito del numero minimo di dichiarazioni validamente trasmesse da ciascun CAF, nonché l'articolo 7-bis, che attenua le sanzioni in materia di infedele asseverazione o visto di conformità nel caso di presentazione della dichiarazione precompilata effettuata mediante CAF o professionista – che risultano indubbiamente apprezzabili e di particolare interesse, in quanto finalizzate a detassare il carico fiscale nei riguardi dei dipendenti pubblici, ad aumentare la ritenuta sulle vincite in materia di giochi, anche per contrastare i fenomeni connessi al disturbo da gioco, ed infine a eliminare gli ostacoli normativi che penalizzano i piccoli CAF e i patronati,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.