VII Commissione
Cultura, scienza e istruzione
Cultura, scienza e istruzione (VII)
Commissione VII (Cultura)
Comm. VII
Sulla pubblicità dei lavori ... 60
Sull'ordine dei lavori ... 60
Proposta di nomina del professor Antonio Felice Uricchio a componente del consiglio direttivo dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca. Nomina n. 18 (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole) ... 61
Indagine conoscitiva in materia di innovazione didattica (Deliberazione). ... 61
ALLEGATO (Programma) ... 65
Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura. C. 478 Piccoli Nardelli e C. 1410 Belotti (Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 1516) ... 62
Norme in materia di accesso ai corsi universitari. C. 334 Rampelli, C. 542 Bruno Bossio, C. 612 Consiglio regionale del Veneto, C. 812 D'Uva, C. 1162 Tiramani, C. 1301 Meloni, C. 1342 Aprea, C. 1349 Fratoianni e C. 1414 Ascani (Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto) ... 63
Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica o educazione alla cittadinanza attiva e responsabile e alla Costituzione. C. 682 Capitanio, C. 734 Gelmini, C. 916 Dadone, C. 988 Battilocchio, C. 1166 Toccafondi, C. 1182 Comaroli, C. 1464 Mura, C. 1465 Schullian, C. 1480 Pella, 1485 d'iniziativa popolare, C. 1499 Frassinetti e Petizione n. 111 (Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento delle proposte di legge C. 1425 e C. 1576) ... 63
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 6 marzo 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Interviene il viceministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Lorenzo Fioramonti.
La seduta comincia alle 10.
Sulla pubblicità dei lavori.
Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Sull'ordine dei lavori.
Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD) chiede alla presidenza di invertire l'ordine dei lavori e di cominciare con la proposta di deliberazione dell'indagine conoscitiva sull'innovazione didattica.
Luigi GALLO, presidente, prende atto che non vi sono obiezioni alla richiesta d'inversione dell'ordine del giorno.
La seduta, sospesa alle 10.05, è ripresa alle 10.10.
Proposta di nomina del professor Antonio Felice Uricchio a componente del consiglio direttivo dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca.
Nomina n. 18.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina, rinviato nella seduta del 27 febbraio 2019.
Luigi GALLO, presidente, prende atto che non vi sono richieste di intervento sul provvedimento.
Alessandro MELICCHIO (M5S), relatore, propone di esprimere parere favorevole.
La Commissione procede alla votazione a scrutinio segreto sulla proposta di parere del relatore.
Luigi GALLO, presidente, comunica il risultato della votazione:
Presenti: 34
Votanti: 25
Astenuti: 9
Maggioranza: 13
Hanno votato sì: 24
Hanno votato no: 1
(La Commissione approva).
Hanno preso parte alla votazione i deputati: Acunzo, Azzolina, Belotti, Carbonaro, Casciello, Colmellere, Fogliani, Furgiuele, Gallo, Latini, Lattanzio, Lombardo (in sostituzione di Bella), Mariani, Marin, Melicchio, Nitti, Palmieri, Patelli, Racchella, Saccani Jotti, Sasso, Traversi (in sostituzione di Marzana), Tuzi, Villani e Zolezzi in sostituzione di Torto.
Si sono astenuti i deputati: Anzaldi, Ciampi, Di Giorgi, Franceschini, Frassinetti, Piccoli Nardelli, Prestipino, Rossi e Toccafondi.
Luigi GALLO, presidente, avverte che comunicherà alla Presidenza della Camera il parere favorevole testé espresso, affinché sia trasmesso al Governo.
La seduta termina alle 10.30.
INDAGINE CONOSCITIVA
Mercoledì 6 marzo 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Interviene il viceministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Lorenzo Fioramonti.
La seduta comincia alle 10.05.
Indagine conoscitiva in materia di innovazione didattica.
(Deliberazione).
Luigi GALLO, presidente, sulla base di quanto convenuto nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, e acquisita l'intesa con il Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento, propone di deliberare lo svolgimento dell'indagine conoscitiva in titolo, sulla base del programma riportato in allegato (vedi allegato).
Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD), dopo aver ricordato che l'indagine dovrà concludersi entro il 30 novembre 2019, sottolinea che suo fine è principalmente quello di rilevare lo stato dell'arte della scuola italiana, con riferimento al livello di innovazione didattica collegata alle nuove tecnologie, e di effettuare un raffronto con quanto finora realizzato negli istituti scolastici delle altre nazioni europee.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera lo svolgimento dell'indagine conoscitiva.
La seduta termina alle 10.10.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 6 marzo 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Interviene il viceministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Lorenzo Fioramonti.
La seduta comincia alle 10.30.
Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura.
C. 478 Piccoli Nardelli e C. 1410 Belotti.
(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 1516).
La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 febbraio 2019.
Luigi GALLO, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge n. 1516 Mollicone, la quale, oltre a promuovere la lettura, si prefigge di sostenere l'innovazione tecnologica delle imprese editoriali, il passaggio dalla carta al supporto digitale e l'editoria digitale scolastica. Sulla base di quanto convenuto il 27 febbraio in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, propone di abbinare la proposta di legge n. 1516 alle proposte di legge in titolo.
Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), premesso che, come ha già dichiarato in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nutre perplessità sull'opportunità dell'abbinamento, che comporta un ampliamento dell'ambito d'intervento del provvedimento e del connesso onere finanziario, preannuncia che il suo gruppo si asterrà dalla votazione sulla proposta di abbinamento, rimettendosi alle decisioni della Commissione.
La Commissione delibera di abbinare la proposta di legge C. 1516 alle proposte di legge in titolo.
Alessandra CARBONARO (M5S), relatrice, riferendo in merito alla proposta di legge C. 1516 Mollicone, ricorda che essa è composta di 7 articoli recanti norme per sostenere l'innovazione tecnologica delle imprese editoriali e l'editoria digitale scolastica, oltre che per la promozione della lettura.
La proposta contiene in primo luogo (articolo 1) misure per assicurare che nelle scuole secondarie di secondo grado siano adottati libri di testo integralmente su supporto digitale.
L'articolo 2 istituisce un Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni digitali, con l'obiettivo di sostenere il passaggio dall'editoria su carta a quella su supporto digitale e via internet.
Con l'articolo 3 si rende permanente la cosiddetta «card cultura» per i diciottenni, prevista dall'articolo 1, comma 604, dell'ultima legge di bilancio per coloro che raggiungono la maggiore età nel 2019. La proposta in esame dispone che la carta sia rilasciata a tutti i residenti nel territorio italiano al compimento dei 18 anni e che possa essere usata anche per l'acquisto di materiale editoriale digitale e dei relativi dispositivi di supporto.
In secondo luogo la proposta reca (all'articolo 4) misure a sostegno dell'industria e del commercio librari, volte a favorire il pluralismo e la diversità culturale, oltre che l'accesso alla lettura. A tal fine, è previsto che con appositi decreti siano adottate specifiche linee d'azione per la promozione dell'industria e del commercio librari. L'articolo 5 introduce un'agevolazione fiscale per l'acquisto di libri in formato elettronico, per un importo annuale massimo di 300 euro. L'articolo 6 istituisce, presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, un Fondo per la promozione dell'editoria e della lettura. Il Fondo serve per assegnare alle piccole e medie imprese editoriali un credito d'imposta per l'acquisto della carta, per istituire un circuito integrato delle biblioteche comunali inteso alla promozione della lettura tra i giovani sotto i diciotto anni, nonché per creare un Albo ufficiale delle librerie indipendenti. L'articolo 7 reca, infine, la clausola di copertura finanziaria degli oneri del provvedimento.
Luigi GALLO, presidente nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Norme in materia di accesso ai corsi universitari.
C. 334 Rampelli, C. 542 Bruno Bossio, C. 612 Consiglio regionale del Veneto, C. 812 D'Uva, C. 1162 Tiramani, C. 1301 Meloni, C. 1342 Aprea, C. 1349 Fratoianni e C. 1414 Ascani.
(Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 gennaio 2019.
Luigi GALLO, presidente, comunica che, con quelle svolte la scorsa settimana, si è concluso il ciclo delle audizioni informali richieste dai gruppi. Quindi, sulla base di quanto convenuto nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, propone di costituire un comitato ristretto, cui affidare il compito di individuare il testo di riferimento per le fasi successive di esame.
La Commissione delibera di nominare un Comitato ristretto.
Luigi GALLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica o educazione alla cittadinanza attiva e responsabile e alla Costituzione.
C. 682 Capitanio, C. 734 Gelmini, C, 916 Dadone, C. 988 Battilocchio, C. 1166 Toccafondi, C. 1182 Comaroli, C. 1464 Mura, C. 1465 Schullian, C. 1480 Pella, 1485 d'iniziativa popolare, C. 1499 Frassinetti e Petizione n. 111.
(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento delle proposte di legge C. 1425 e C. 1576).
La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 febbraio 2019.
Luigi GALLO, presidente, comunica che sono state assegnate alla Commissione le proposte di legge C. 1425 Gelmini e C. 1576 Fusacchia. Vertendo le suddette proposte su identica materia, comunica di averne disposto l'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77, comma 2, del regolamento, ai progetti di legge in titolo.
Angela COLMELLERE (Lega), relatrice, riferendo sulle proposte di legge C. 1425 Gelmini e C. 1576 Fusacchia, ricorda che le stesse vanno ad aggiungersi alle undici già abbinate, sulle quali ha già riferito.
Riporta che la proposta C. 1425 Gelmini, oltre a prevedere l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza attiva nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, istituisce all'interno di tale insegnamento un modulo formativo denominato «cittadinanza digitale e Costituzione», in coerenza con i nuovi scenari che l'avvento di Internet ha aperto al rapporto tra i cittadini e le istituzioni, facilitando da un lato la partecipazione democratica, ma anche, dall'altro, aumentando in modo esponenziale i rischi connessi ad un uso distorto della tecnologia digitale. All'articolo 2, la proposta disciplina, pertanto, l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza attiva, lasciando all'autonomia delle singole istituzioni scolastiche la definizione di modalità e tempi della didattica, e stabilendo che questa dovrà essere modulata e differenziata in base alle particolari esigenze legate alla specificità del territorio o dell'indirizzo del corso di studio, con la possibilità di prevedere anche attività extrascolastiche e percorsi didattici da attivare attraverso la costituzione di reti di scuole. Con riferimento al modulo formativo di «cittadinanza digitale e Costituzione, previsto all'articolo 3, la proposta di legge ne stabilisce finalità ed obiettivi, disponendo che i programmi dovranno assicurare, tra l'altro, la promozione del rilievo centrale della persona umana e della sua dignità anche nello spazio della rete digitale e la formazione all'uso consapevole degli strumenti telematici e tecnologici come veicoli di esercizio attivo dei diritti di cittadinanza e di partecipazione democratica e promozione del principio di eguaglianza sostanziale. L'articolo 5 detta disposizioni volte a favorire l'acquisizione, da parte dei discenti, di specifiche competenze digitali circa l'analisi e la valutazione delle fonti di dati e informazioni; della capacità di individuare le forme di comunicazione digitale più appropriate a determinati contesti; della capacità di partecipazione attraverso l'utilizzo dei servizi digitali pubblici e privati; della conoscenza delle norme comportamentali negli ambienti digitali; e della capacità di creare, gestire e proteggere l'identità digitale e il corretto utilizzo delle tecnologie digitali senza rischi per la propria salute e per il benessere degli altri. L'articolo 7, infine, dispone l'istituzione della «Convenzione dei diritti e dei doveri dell'adolescente digitale», organo di cui è prevista la convocazione ogni due anni, ad opera del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con il compito di verificare l'attuazione della legge e di valutarne eventuali esigenze di aggiornamento e la cui composizione e modalità di funzionamento saranno determinati con decreto ministeriale.
Quanto alla proposta C. 1576 Fusacchia, prevede anch'essa l'introduzione dell'insegnamento di «cittadinanza e costituzione» come materia obbligatoria nella scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. All'articolo 2 vengono previsti gli obiettivi dell'insegnamento che la relazione introduttiva definisce una sfida fondamentale per lo sviluppo futuro del Paese, raggiungibile anche con il pieno coinvolgimento di tutti gli operatori della scuola e con il sostegno delle organizzazioni della società civile operanti nel settore. In particolare, l'insegnamento di «cittadinanza e Costituzione» dovrà essere finalizzato alla diffusione della conoscenza delle istituzioni italiane ed europee e dei principi democratici fondamentali; allo sviluppo della conoscenza delle regole di convivenza sociale e dell'educazione alla cittadinanza digitale; alla conoscenza delle buone norme di salvaguardia dell'ambiente e di rispetto della persona, anche con riguardo all'inclusione; all'acquisizione del senso di responsabilità nei riguardi dei beni pubblici; allo sviluppo dello spirito d'iniziativa orientato alla partecipazione civica e culturale per la tutela del territorio, del decoro urbano e della comunità locale. L'articolo 3 disciplina l'organizzazione e lo svolgimento dell'insegnamento di «cittadinanza e Costituzione» le cui modalità applicative vengono lasciate all'autonomia delle istituzioni scolastiche, le quali dovranno comunque assicurarne lo svolgimento per almeno un'ora settimanale nell'ambito dei quadri orari vigenti, avvalendosi dei docenti dell'organico dell'autonomia, anche al di fuori dell'ambito scolastico. Gli obiettivi dell'insegnamento dovranno essere definiti in apposite linee guida adottate dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. La proposta reca, infine, una clausola di neutralità finanziaria e la previsione di una valutazione sull'attuazione e l'efficacia delle disposizioni al termine del secondo anno scolastico di applicazione.
Luigi GALLO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 11.
ALLEGATO
Indagine conoscitiva in materia di innovazione didattica.
PROGRAMMA
La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione) intende avviare un'indagine conoscitiva in materia di innovazione didattica, anche legata all'uso di nuove tecnologie.
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la Risoluzione n. 70/1 del 2015, ha individuato 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, da raggiungersi entro il 2030. I «Sustainable Development Goals» si pongono l'obiettivo, entro il 2030, di operare una trasformazione radicale nel nostro pianeta.
In particolare, l'obiettivo n. 4 dell'Agenda 2030 consiste nell'assicurare a tutti un'istruzione di qualità. Secondo quanto stabilito dall'Assemblea Generale, tale obiettivo si raggiunge attraverso il perseguimento di 10 ulteriori target, con particolare riferimento ai seguenti:
4.3, relativo ai temi dell'accesso, dell'educazione formale e non formale;
4.4, collegato alla necessità di aumentare in modo sostanziale il numero di adulti in possesso di abilità rilevanti, soprattutto relative al mondo professionale;
4.5, con riferimento all'eliminazione della disparità di genere;
4.6, con riferimento specifico al tema di «media literacy»;
4.7, in considerazione dell'innovazione come elemento di connessione con i temi di: diritti umani, parità di genere, cittadinanza attiva globale, contributo della cultura e della diversità allo sviluppo sostenibile e a stili di vita in linea con lo sviluppo sostenibile, promozione della cultura della pace.
Secondo quanto stabilito dai trattati comunitari, l'istruzione è materia di competenza degli Stati membri. L'Unione europea, tuttavia, aiuta gli Stati a fissare obiettivi comuni e a condividere le buone pratiche.
Il nuovo programma ERASMUS+, allo scopo di combattere la disoccupazione giovanile, si pone l'obiettivo di migliorare le competenze delle giovani generazioni. L'Azione Chiave 2, in particolare, ha lo scopo di innovare i sistemi di istruzione degli Stati membri, attraverso lo sviluppo e la condivisione di buone pratiche tecnologiche e di strumenti alternativi di innovazione didattica.
In Italia, è inoltre operativo l'INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa), con lo scopo di monitorare e rendere condivise le esperienze maturate all'interno delle diverse realtà scolastiche ed educative.
Nel 2015 è stato adottato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il Piano Nazionale per la Scuola Digitale, un documento di indirizzo per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell'era digitale.
Lo scorso novembre 2018 un decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha stanziato trentacinque milioni di euro per la scuola digitale, con un'attenzione particolare alla creazione di ambienti didattici innovativi e tecnologicamente all'avanguardia.
Nell'ultima legge di bilancio, infine, è stato previsto, al comma 725, «al fine di promuovere misure e progetti di innovazione didattica e digitale nelle scuole, negli anni scolastici 2019/2020 e 2020/2021, la possibilità di esonero dall'esercizio delle attività didattiche di un numero massimo di 120 docenti che costituiscono équipe territoriali formative, per garantire la diffusione di azioni legate al Piano per la scuola digitale, nonché per promuovere azioni di formazione del personale docente e di potenziamento delle competenze degli studenti sulle metodologie didattiche innovative».
L'innovazione didattica, non solo quella legata all'uso del digitale, è quindi un tema fondamentale, sul quale si dovranno confrontare negli anni a venire tutti gli attori del sistema scolastico pubblico e privato, italiano ed europeo, per far fronte alle esigenze della società e del mercato del lavoro.
L'innovazione apporta modifiche sia nell'approccio educativo dei docenti, sia nelle modalità di apprendimento dei discenti; essa ha una natura al tempo stesso tecnologica e sociale: è necessario quindi considerare entrambe queste componenti per comprenderne a fondo la potenzialità che ha nel definire un reale cambiamento. È dunque fondamentale indagare il rapporto tra innovazione didattica, nuove metodologie di insegnamento, e innovazione digitale, per capire se e in quali casi (e come) esse siano collegate e in che misura diverse tipologie di innovazione didattica influenzino diversamente – tra loro, così come rispetto alla didattica più tradizionale – le scelte degli studenti (orientamento) e i successivi percorsi di formazione e apprendimento. In questo quadro, sarà anche utile indagare in che misura e a quali condizioni l'uso delle nuove tecnologie, compresi i dispositivi mobili personali degli studenti, possa rivelarsi utile all'innovazione didattica.
Da qui nasce la necessità di promuovere un'indagine conoscitiva approfondita, che permetta alla Commissione di avere un quadro ampio e una mappatura reale delle prassi che si sono sviluppate a livello nazionale, del loro livello di penetrazione e diffusione nelle varie aree del Paese, così da allineare l'attuale modello educativo nazionale alle istanze richieste dalla società e dall'innovazione digitale, ed individuare di conseguenza le più efficaci strategie didattiche per colmare i divari all'interno del sistema scolastico. Risulta anche di rilevanza cruciale inquadrare meglio strumenti e modalità di misurazione dell'impatto (in termini di soft-skills, competenze, processi, valore) dei modelli didattici-innovativi oggi diffusi nella scuola italiana su studenti e docenti, aprire la strada a relative strategie di sviluppo di modelli sperimentali, individuare alcuni dei modelli quali buone prassi riconoscendone la valenza nazionale e quindi valorizzarli in sede internazionale.
In molti casi, infatti, l'innovazione didattica, sia quando risulta strettamente legata all'uso delle nuove tecnologie, sia negli altri casi, si sostanzia in un insieme di innumerevoli buone pratiche, sviluppate a livello locale o nazionale, che vengono poi condivise nell'ambito di convegni, forum, incontri e progetti, ed è centrale fare in modo che le migliori esperienze non restino a disposizione di pochi e delle avanguardie, ma si trasformino in patrimonio di tutto il sistema scolastico.
Tra i tanti, negli ultimi anni ha assunto un ruolo fondamentale il Global Education & Skills Forum di Dubai, organizzato dalla Varkey Foundation, che si configura come l'appuntamento annuale del movimento che a livello globale cerca di condividere in modo orizzontale le buone pratiche di innovazione nella didattica valorizzando scambi e occasioni di confronto tra partecipanti di tutto il mondo e assegnando il prestigioso Global Teacher Prize, una sorta di «Premio Nobel per l'insegnamento», a cui partecipano migliaia di docenti che in ogni angolo del mondo stanno sperimentando nuove metodologie didattiche. Al riguardo, la scuola italiana è stata in passato già protagonista, con le sue eccellenze, nel suddetto Forum, figurando come primo Paese partner ufficiale. Più di recente, quarantacinque tra studentesse, studenti e docenti, rappresentanti di 22 scuole di tutte le Regioni italiane, hanno partecipano all'edizione 2018 del Forum di Dubai, che si terrà adesso nuovamente il 23-24 marzo 2019.
Al fine di poter disporre sin dall'inizio di un quadro di riferimento statistico ufficiale e affidabile, per l'indagine conoscitiva saranno auditi in via preliminare i rappresentanti del MIUR, dell'ISTAT, dell'INVALSI, dell'INDIRE e dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). Una volta raccolta e organizzata tutta la documentazione ufficiale disponibile, la Commissione procederà alle audizioni delle rappresentanze sindacali, delle associazioni di categoria, di esperti del settore, di fondazioni e associazioni, di istituti ed enti pubblici e privati che promuovono in Italia buone pratiche di innovazione didattica, a partire da quella legata all'uso del digitale, nonché di eventuali ulteriori soggetti.
Nell'ambito dell'indagine, oltre alla partecipazione della Commissione – attraverso la missione di una propria delegazione – alla prossima edizione del Forum di Dubai, si potrà programmare, previa acquisizione della necessaria intesa con il Presidente della Camera, lo svolgimento di ulteriori missioni sia in Italia, per conoscere realtà di particolare interesse dalla prospettiva dell'indagine, sia all'estero, presso le istituzioni di altri Paesi europei, al fine di identificare e valutare eventuali modelli normativi sperimentati con successo.
Al termine dell'indagine, la Commissione illustrerà, in un apposito documento conclusivo, i risultati della ricognizione e prospetterà le eventuali ipotesi di intervento normativo.
L'indagine si concluderà entro il 30 novembre 2019.