XIV Commissione
Politiche dell'Unione europea
Politiche dell'Unione europea (XIV)
Commissione XIV (Unione europea)
Comm. XIV
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: I principi di sussidiarietà e di proporzionalità: rafforzarne il ruolo nel processo di definizione delle politiche dell'UE. COM(2018)703.
Relazione della Commissione: Relazione annuale 2017 sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità. COM(2018)490.
Relazione della Commissione: Relazione annuale 2017 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali. COM(2018)491 (Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione – Approvazione di un documento finale) ... 168
ALLEGATO 1 (Documento finale approvato) ... 171
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e che abroga il regolamento (UE) n. 508/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio. COM(2018)390 (Parere alla XIII Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) ... 170
ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) ... 174
ATTI DELL'UNIONE EUROPEA
Mercoledì 20 febbraio 2019. – Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.
La seduta comincia alle 14.05.
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: I principi di sussidiarietà e di proporzionalità: rafforzarne il ruolo nel processo di definizione delle politiche dell'UE.
COM(2018)703.
Relazione della Commissione: Relazione annuale 2017 sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità.
COM(2018)490.
Relazione della Commissione: Relazione annuale 2017 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali.
COM(2018)491.
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione – Approvazione di un documento finale).
La Commissione prosegue l'esame congiunto degli atti dell'Unione europea in titolo, rinviato nella seduta del 5 dicembre 2018.
Sergio BATTELLI, presidente, ricorda che l'esame è iniziato con la seduta del 28 novembre quando la relatrice, Angela Ianaro, ha illustrato il contenuto degli atti e sono stati svolti diversi interventi, ed è proseguito poi il 5 dicembre. Ricorda, altresì, che la Commissione ha svolto attività conoscitiva, in particolare con le audizioni del Direttore relazioni interistituzionali del Segretariato generale della Commissione europea, Enrico Forti, della professoressa di diritto dell'Unione europea, Anna Valvo, e di rappresentanti del Comitato europeo delle Regioni.
Angela IANARO (M5S), relatrice, formula una proposta di documento finale che esprime una valutazione favorevole con osservazioni (vedi allegato 1).
Guido Germano PETTARIN (FI) apprezza a nome del gruppo il lavoro svolto dalla relatrice e ritiene che gli approfondimenti istruttori su tematiche particolarmente rilevanti hanno reso possibile giungere a conclusioni importanti e condivise. È, peraltro, dell'avviso che siano maturi i tempi per riconoscere e attribuire il potere di iniziativa legislativa al Parlamento europeo, unica Istituzione votata dagli elettori e democraticamente rappresentativa dell'Unione europea. Osserva, inoltre, che il documento proposto rappresenta una posizione parlamentare che può dare un impulso propulsivo alle attività delle Istituzioni dell'Unione europea. Preannuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta della relatrice, auspicando che sia data ampia diffusione al documento che la Commissione si accinge ad approvare.
Emanuela ROSSINI (Misto-Min.Ling.) apprezza il lavoro svolto dalla relatrice che ringrazia, altresì, per aver accolto taluni suggerimenti emersi nel corso degli incontri e delle audizioni svolti. Valuta positivamente il taglio istituzionale del documento proposto che sottolinea la centralità del Parlamento europeo e l'importanza di dare rilievo, oltre che alle posizioni dei Parlamenti nazionali, alle regioni e ai territori. Preannuncia quindi il voto favorevole sulla proposta della relatrice.
Alessandro GIGLIO VIGNA (Lega) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta della relatrice che ringrazia per l'impegno profuso e per aver contribuito a rendere possibile lo svolgimento di una serie di incontri anche con alcuni protagonisti delle Istituzioni dell'Unione europea. Osserva che il documento proposto costituisce un messaggio forte, anche alla luce delle corpose osservazioni, rappresentativo della volontà di procedere verso una nuova Unione europea e sottolinea l'importanza della condivisione anche di altre forze politiche. Esprime particolare apprezzamento sulla parte della proposta della relatrice che accoglie alcuni suggerimenti del gruppo Lega sui poteri del Parlamento europeo e sulla necessità di dare maggiore spazio agli enti locali e alle regioni ritenendo, peraltro, che l'Unione europea non può avere futuro senza un rafforzato ruolo delle regioni e dei territori.
Marina BERLINGHIERI (PD) esprime, a nome del gruppo, apprezzamento per il lavoro svolto dalla relatrice preannunciando, tuttavia, un voto di astensione. Osserva in proposito che nella proposta di documento finale vi sono due osservazioni, a suo avviso, in contraddizione. Evidenzia in particolare, come, da una parte, vi sia la proposta di attribuire maggiori poteri e incisività al Parlamento europeo, posizione condivisa anche dal suo gruppo, mentre, dall'altra si auspica l'introduzione della cosiddetta procedura di «cartellino rosso», che si andrebbe ad aggiungere a quelle attualmente previste dai trattati (cosiddette di «cartellino giallo» e di «cartellino arancione»), che, di fatto limiterebbe i poteri del Parlamento europeo. Ricorda che in questi ultimi anni la tematica della procedura in questione ha animato un ampio e serrato dibattito presso la Conferenza degli organi specializzati in affari comunitari (COSAC) circa il ruolo dei Parlamenti nazionali. A suo avviso il cosiddetto «cartellino rosso» rischia, di fatto, di scavalcare il Parlamento europeo, che ricorda essere l'unica istituzione democraticamente eletta e rappresentativa dei cittadini dell'Unione europea, in quanto favorirebbe accordi a livello intergovernativo – anche se formalmente attraverso l'azione dei Parlamenti nazionali. Rimarca, peraltro, che tali problematiche sono state oggetto di discussione e approfondimenti presso il Parlamento europeo. Esprimendo la propria valutazione positiva su tutte le iniziative volte a rafforzare il ruolo dei Parlamenti nazionali sottolinea però che esse non devono pregiudicare la capacità di azione del Parlamento europeo.
Giuseppina OCCHIONERO (LeU) pur esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto dalla relatrice, preannuncia un voto di astensione condividendo le osservazioni svolte dalla deputata Berlinghieri.
La Commissione approva il documento finale proposto dalla relatrice (vedi allegato 1).
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e che abroga il regolamento (UE) n. 508/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio.
COM(2018)390.
(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).
La Commissione prosegue l'esame dell'atto dell'Unione europea in oggetto, rinviato nella seduta del 5 dicembre 2018.
Francesca GALIZIA (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 2).
Guido Germano PETTARIN (FI) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo ringrazia la relatrice per aver accolto nella sua proposta di parere taluni rilievi volti a venire incontro ad alcune preoccupazioni dei piccoli imprenditori dando maggiore certezza agli operatori e semplificando le procedure per l'accesso ai benefici.
Flavio DI MURO (Lega), nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo, osserva che quello in oggetto, che fa parte dei Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE) gestiti dagli Stati e dalle regioni, è quello che ha un impianto più centralizzato, mentre, a suo avviso, sarebbe meglio coinvolgere maggiormente le regioni nella gestione diretta non solo per scongiurare il pericolo di inefficienza legato a lentezze burocratiche, ma soprattutto perché è un valore di per sé avvicinare il più possibile i procedimenti al cittadino. Ricorda che il Fondo in questione riguarda attività tradizionali svolte in molte parti del nostro Paese i cui operatori sono stati a volte colpiti da provvedimenti dell'Unione europea che hanno severamente compromesso la loro attività economica, come ad esempio è successo per il fermo della pesca nella regione Liguria. È dell'avviso che ci sia bisogno di prestare una particolare attenzione nei confronti di chi appartiene a questo comparto economico e alla gente che ne trae sostentamento: in tal senso ritiene che i Fondi dell'Unione europea devono avere una nuova programmazione che, anche con maggiore efficienza, consentano di realizzare un adeguato sostegno alle attività economiche.
La Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 2).
La seduta termina alle 14.35.
ALLEGATO 1
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: I principi di sussidiarietà e di proporzionalità: rafforzarne il ruolo nel processo di definizione delle politiche dell'UE (COM(2018)703).
Relazione della Commissione: Relazione annuale 2017 sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità (COM(2018)490).
Relazione della Commissione: Relazione annuale 2017 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali (COM(2018)491).
DOCUMENTO FINALE APPROVATO
La Commissione XIV (Politiche dell'Unione europea),
esaminata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato delle regioni e al Comitato economico e sociale «I principi di sussidiarietà e proporzionalità: rafforzare il ruolo nel processo di definizione delle politiche dell'UE» COM(2018)703 final, la relazione annuale 2017 della Commissione europea sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità COM(2018)490 final e la relazione annuale della Commissione europea sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali (COM(2018) 491);
rilevato che, ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 3, del Trattato sull'Unione europea, in applicazione del principio di sussidiarietà, nei settori che non sono di sua competenza esclusiva, l'Unione interviene soltanto se e in quanto gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri, né a livello centrale né a livello regionale e locale, ma possono, a motivo della portata o degli effetti dell'azione in questione, essere conseguiti meglio a livello di Unione;
considerato che, ai sensi della medesima disposizione, spetta alle istituzioni dell'Unione europea, applicare il principio di sussidiarietà conformemente al protocollo sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità ed ai Parlamenti nazionali vigilare sul rispetto del principio di sussidiarietà secondo la procedura prevista in detto protocollo;
tenuto conto degli elementi di conoscenza e valutazione acquisiti nel corso delle audizioni svolte dalla Commissione;
rilevato che la Commissione europea, sulla base delle raccomandazioni della Task force sulla sussidiarietà e proporzionalità, ha presentato proposte ed iniziative volte a rafforzare e migliorare l'applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità nell'Unione europea;
accolte con favore le proposte formulate dalla Commissione europea sulla base delle raccomandazioni della Task force sulla sussidiarietà e proporzionalità e, in particolare; l'esclusione di taluni periodi dal computo delle 8 settimane per l'invio di pareri motivati da parte dei Parlamenti nazionali; la promozione di una maggiore partecipazione e di un miglior coordinamento a livello degli enti locali e regionali e l'impegno a migliorare la valutazione di impatto delle proposte legislative ed ad avviare una valutazione dal punto di vista del rispetto del principio di sussidiarietà della legislazione vigente;
valutata altresì in termini positivi l'iniziativa inerente il ricorso all'adozione di una «griglia di valutazione» comune, soprattutto sotto il profilo della valutazione del valore aggiunto dell'azione dell'Unione europea;
auspicato che la nuova Commissione europea, che si insedierà a seguito delle prossime elezioni europee, dia pieno seguito alle richiamate raccomandazioni della Task Force;
rilevata la necessità di una maggiore democraticità nel sistema istituzionale e decisionale europeo da conseguire rafforzando, da un lato, ulteriormente e in modo strutturale il ruolo dei Parlamenti nazionali nel controllo dell'applicazione dei principi di sussidiarietà e, dall'altro, il ruolo del Parlamento europeo e il suo dialogo con i Parlamenti nazionali;
considerato che l'obiettivo del principio di sussidiarietà è garantire che le decisioni siano adottate il più possibile vicino ai cittadini;
rilevato che i Parlamenti nazionali svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere la partecipazione dei cittadini al processo decisionale europeo e garantire la democraticità del sistema istituzionale dell'Unione europea;
considerato che alcune innovazioni e miglioramenti all'attuale prassi potrebbero essere conseguiti a Trattati invariati, già a partire dalla prossima legislatura europea;
rilevata altresì l'opportunità, al fine di ridare slancio alla forza propulsiva del progetto europeo e di avvicinare le istituzioni dell'Unione europee ai cittadini, di avviare una riflessione su una revisione dei Trattati europei;
rilevata la necessità che il presente documento sia trasmesso al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico,
esprime una
VALUTAZIONE FAVOREVOLE
con le seguenti osservazioni:
a) occorrerebbe procedere, anche attraverso una revisione dei Trattati, ad allungare il termine per la trasmissione alle Istituzioni dell'Unione europea di pareri motivati da parte dei Parlamenti nazionali da 8 a 12 settimane;
b) prevedere, anche attraverso le opportune revisioni dei Trattati, l'introduzione, accanto alle attuali procedure cosiddette di «cartellino giallo» e «cartellino arancione», di una procedura aggiuntiva di «cartellino rosso» in base alla quale, qualora i pareri motivati dei Parlamenti nazionali rappresentino più del 55 per cento dei voti attribuiti ai Parlamenti nazionali, la discussione della proposta in questione dovrebbe essere sospesa, a meno che il progetto non sia modificato per rispondere alle preoccupazioni e rilievi espressi dai Parlamenti nazionali;
c) occorrerebbe avviare, a partire dalla prossima legislatura del Parlamento europeo, una riflessione sulle procedure attraverso le quali rafforzare il dialogo politico tra Parlamento europeo, Parlamenti nazionali e autorità regionali e locali, nel corso di tutto l’iter del processo legislativo europeo e nell'individuazione delle priorità dell'agenda politica europea, anche al fine di combattere il deficit democratico che indebolisce la legittimità democratica delle Istituzioni dell'Unione europea;
d) nell'ambito di una revisione dei Trattati, andrebbe prevista la possibilità di attribuire una piena potestà di iniziativa legislativa al Parlamento europeo, in qualità di unica istituzione comunitaria ad avere una legittimazione democratica diretta;
e) a proseguire, in occasione del vertice europeo delle città e delle regioni che si svolgerà a Bucarest nel prossimo mese di marzo, la discussione sulle raccomandazioni della Task Force sulla sussidiarietà e proporzionalità, istituita dalla Commissione europea.
ALLEGATO 2
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e che abroga il regolamento (UE) n. 508/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio (COM(2018)390).
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea),
esaminata la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e che abroga il regolamento (UE) n. 508/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio (COM/2018/390);
rilevato la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio ha lo scopo di istituire il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) per il periodo 2021-2027 il cui obiettivo è di dirigere, in modo mirato, i finanziamenti erogati dal bilancio dell'Unione per sostenere la politica comune della pesca (PCP), la politica marittima dell'Unione e gli impegni internazionali dell'Unione in materia di governance degli oceani, in particolare nel contesto dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile;
considerato che tale sostegno finanziario costituisce uno strumento essenziale per garantire attività di pesca sostenibili e la conservazione delle risorse biologiche marine, la sicurezza alimentare grazie all'approvvigionamento di prodotti ittici, la crescita di un'economia blu sostenibile e mari ed oceani sani, sicuri, protetti, puliti e gestiti in modo sostenibile;
rilevato che il sostegno sarà integrato da finanziamenti specifici a favore dell'Agenzia europea di controllo della pesca, degli accordi di partenariato per una pesca sostenibile (APPS) e della partecipazione dell'Unione a organizzazioni regionali di gestione della pesca (ORGP) e ad altre organizzazioni internazionali, che contribuiscono, altresì, all'attuazione delle politiche dell'Unione nei settori marittimi e della pesca;
considerato che l'articolo 12, paragrafo 4, della proposta di regolamento, in materia di ammissibilità delle domande, rinvia alla Commissione il potere di adottare atti delegati a norma dell'articolo 52 per quanto riguarda, in particolare, la definizione della soglia che fa scattare l'inammissibilità e la durata del periodo di inammissibilità;
ritenuto necessario che tali atti sia atti siano adottati tempestivamente e che rechino una compiuta graduazione della gravità delle infrazioni ai fini dell'ammissibilità ai benefici;
considerata la necessità di prevedere semplificazioni nella gestione del fondo che favoriscano una maggiore velocità nei pagamenti in favore dei soggetti ammessi;
tenuto conto dell'audizione svoltasi nelle Commissioni riunite XIII e XIV di Camera e Senato di membri italiani della Commissione Pesca del Parlamento europeo;
rilevata la necessità che il presente parere, unitamente al documento finale della Commissione di merito, sia trasmesso alle Istituzioni europee,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti osservazioni:
valuti la Commissione di merito l'opportunità di segnalare alle competenti sedi europee:
a) l'esigenza di incrementare le risorse da destinare agli Stati membri, con un conseguente incremento di risorse su base nazionale;
b) l'esigenza di mantenere gli assetti programmatici e gestionali FEAMP 2014-2020 in un'ottica di continuità, pur considerando positivo l'approccio ad una maggiore semplificazione e flessibilità del regolamento, anche al fine di ridurre la burocrazia;
c) la necessità di apportare ulteriori semplificazioni al fine di garantire una maggiore celerità dei pagamenti in favore dei soggetti beneficiari;
d) la possibilità che le somme destinate alla blue economy vengano gestite direttamente dai singoli Stati e non dalla Commissione, secondo il principio di sussidiarietà e di regionalizzazione previsto dalla politica comune della pesca;
e) la possibilità di prevedere specifiche misure di compensazione e tutela ambientale nell'ambito della priorità «promuovere la pesca sostenibile e la conservazione delle risorse biologiche marine», in un'ottica di limitazione dell'utilizzo della plastica nelle attività di pesca e acquacoltura e di contrasto ai cambiamenti climatici;
f) l'opportunità che la Commissione europea adotti gli atti delegati di cui all'articolo 12, paragrafo, 4, della proposta di regolamento in temi rapidi al fine di dare certezza agli operatori e definendo un'esatta graduazione della gravità delle infrazioni ai fini dell'ammissibilità delle domande.