X Commissione
Attività produttive, commercio e turismo
Attività produttive, commercio e turismo (X)
Commissione X (Attività produttive)
Comm. X
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:
5-01477 Benamati: Sul piano industriale della Parmalat SPA ... 136
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 140
5-01478 Squeri: Sugli incentivi per l'utilizzo delle biomasse a fini energetici ... 136
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 142
5-01479 Zucconi: Sulle iniziative per tutelare gli operatori del commercio al dettaglio su area pubblica ... 137
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 143
5-01521 Andreuzza: Sulla crisi industriale della Peg Perego ... 137
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 144
Distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell'ambito della provincia di Rimini, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione. Nuovo testo C. 1171 Iezzi e abb. (Parere alla I Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 137
ALLEGATO 5 (Parere approvato dalla Commissione) ... 145
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall'altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016. C. 1332 Governo (Parere alla III Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 137
ALLEGATO 6 (Parere approvato dalla Commissione) ... 146
Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie. Nuovo testo C. 491 Massimo Enrico Baroni (Parere alla XII Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 138
ALLEGATO 7 (Parere approvato dalla Commissione) ... 147
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2018. C. 1432 Governo, approvato dal Senato (Parere alla XIV Commissione) (Seguito esame emendamenti e conclusione – Parere su emendamenti) ... 138
ALLEGATO 8 (Parere approvato dalla Commissione) ... 148
Modifiche all'articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali. C. 1 Iniziativa popolare, C. 457 Saltamartini, C. 470 Benamati, C. 526 Crippa, C. 587 Consiglio Regionale delle Marche, C. 860 Epifani e C. 1333 Polidori (Seguito dell'esame e rinvio) ... 139
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Mercoledì 20 febbraio 2019. — Presidenza del vicepresidente Gianluca BENAMATI. – Interviene il viceministro dello sviluppo economico, Dario Galli.
La seduta comincia alle 9.30.
Gianluca BENAMATI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
5-01477 Benamati: Sul piano industriale della Parmalat SPA.
Sara MORETTO (PD) in qualità di cofirmataria, illustra l'interrogazione in titolo, che nasce dalla preoccupazione per le sorti degli stabilimenti della Parmalat e, di conseguenza, anche per la sorte dei circa cinquemila lavoratori impiegati tra Parmalat e Galbani. Ricorda, infatti, che l'azienda francese Lactalis che ha acquisito il controllo del gruppo, ha intrapreso una fase di riorganizzazione che prevede il trasferimento della funzione strategica in Francia, spostandola quindi dal territorio parmense al quale la Parmalat è storicamente legata. Si chiede, quindi, se il Ministro dello sviluppo economico intende convocare l'azienda e aprire un tavolo sulla questione anche con la partecipazione delle parti sindacali.
Il viceministro Dario GALLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Sara MORETTO (PD) replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo. Prende atto, infatti, della disponibilità dell'Esecutivo ad aprire un tavolo di confronto con i soggetti coinvolti, ma nel contempo ritiene urgente e necessaria la convocazione dello stesso. È necessaria una data certa di convocazione dell'azienda, per fare chiarezza sul piano industriale e commerciale relativo a un marchio che, lo ribadisce, è fortemente legato al territorio.
5-01478 Squeri: Sugli incentivi per l'utilizzo delle biomasse a fini energetici.
Luca SQUERI (FI) illustra l'interrogazione in titolo, che fa seguito ad un'altra interrogazione a risposta immediata, svolta il 30 gennaio scorso, che riguardava gli incentivi per il settore idroelettrico, mentre ora ci si riferisce all'utilizzo delle biomasse a fini energetici. Lo scopo di entrambe le interrogazioni è quello di mettere in rilevo le contraddizioni del Piano energia e clima, che si pone l'obiettivo titanico del passaggio all'uso delle energie rinnovabili senza però utilizzarle tutte. Si chiede, quindi, al Ministro dello sviluppo economico se non ritenga opportuno rivalutare la possibilità di incentivi per le biomasse impiegate per fini energetici.
Il viceministro Dario GALLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Luca SQUERI (FI), replicando, osserva che è necessario rivedere il giudizio sulle biomasse, che traspare anche dalla risposta del rappresentante del Governo. Ricorda che il Testo Unico dell'ambiente del 2006 aveva previsto l'emanazione di una direttiva dopo un anno, direttiva che è stata invece emanata solo l'anno scorso, con la conseguenza di un'incertezza nell'uso delle biomasse che vanno invece distinte tra quelle che possono creare inquinamento, come le stufe tradizionali, e quelle che usano tecnologie avanzate. Fa l'esempio della Francia, dove un 30 per cento di energia viene prodotta con biomasse che usano tecnologie avanzate e codificate a livello normativo. Ritiene che anche in Italia vada incentivato l'uso di biomasse che usano tecnologie avanzate.
5-01479 Zucconi: Sulle iniziative per tutelare gli operatori del commercio al dettaglio su area pubblica.
Riccardo ZUCCONI (FdI) illustra l'interrogazione in titolo.
Il viceministro Dario GALLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Riccardo ZUCCONI (FdI), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, che viene incontro alle esigenze poste con l'interrogazione in titolo. Sottolinea, infatti, come l'esistenza di diversi criteri, anche a livello comunale, per le concessioni per l'esercizio del commercio al dettaglio creino incertezza, con ripercussioni occupazionali ed economiche. È necessaria quindi una norma uniforme che abbia valore su tutto il territorio nazionale.
5-01521 Andreuzza: Sulla crisi industriale della Peg Perego.
Andrea DARA (Lega) in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo. Sottolinea, in particolare, la preoccupazione per la ricaduta a livello occupazionale della crisi dell'azienda oggetto dell'interrogazione.
Il viceministro Dario GALLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
Andrea DARA (Lega), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo.
Gianluca BENAMATI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 10.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 20 febbraio 2019. — Presidenza della presidente Barbara SALTAMARTINI – Intervengono il viceministro dello sviluppo economico, Dario Galli e il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Davide Crippa.
La seduta comincia alle 14.15.
Distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell'ambito della provincia di Rimini, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione.
Nuovo testo C. 1171 Iezzi e abb.
(Parere alla I Commissione)
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 febbraio 2019.
Jari COLLA (Lega), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 5).
Sara MORETTO (PD) preannuncia la posizione di astensione del gruppo del Partito Democratico.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall'altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016.
C. 1332 Governo.
(Parere alla III Commissione)
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 13 febbraio 2019.
Barbara SALTAMARTINI, presidente, in sostituzione del relatore, impossibilitato a partecipare alla seduta, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 6).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della presidente.
Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie.
Nuovo testo C. 491 Massimo Enrico Baroni.
(Parere alla XII Commissione)
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 febbraio 2019.
Rachele SILVESTRI (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 7).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2018.
C. 1432 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XIV Commissione)
(Seguito esame emendamenti e conclusione – Parere su emendamenti).
La Commissione prosegue l'esame degli emendamenti trasmessi, per gli ambiti di competenza, dalla XIV Commissione, rinviato nella seduta del 13 febbraio 2019.
Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che la presidenza della XIV Commissione ha comunicato che l'emendamento Giglio-Vigna 2.2 è stato ritirato.
Anna Laura ORRICO (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 4.02 del relatore, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato, e contrario sugli emendamenti Rossello 2,1, De Luca 12.1 e Boccia 18.1 (vedi allegato 8).
Sara MORETTO (PD) chiede alla relatrice e al Governo un ripensamento o un'ulteriore valutazione sull'emendamento Boccia 18.1, soppressivo dell'articolo 18 del disegno di legge, il quale a sua volta abroga i commi della legge di stabilità per il 2016 che prorogavano il periodo di incentivazione per gli impianti a biomasse, biogas e bioliquidi. Ai fini di quest'ulteriore valutazione, in considerazione del fatto che il provvedimento non è calendarizzato in Assemblea per la prossima settimana, chiede alla presidente e alla Commissione di rinviare la votazione sulla proposta di parere della relatrice. Fa presente che l'emendamento 18,1 è volto a salvaguardare 16 stabilimenti localizzati in tutto il territorio italiano e i circa 1.600 lavoratori che vi sono impiegati. Nel caso che non si aderisse alla sua richiesta di rinvio della votazione e non si modificasse il parere sull'emendamento Boccia 18.1, preannuncia il voto contrario sulla proposta di parere della relatrice, pur condividendo il parere favorevole e la riformulazione dell'articolo aggiuntivo 4.02.
Claudia PORCHIETTO (FI) si associa alla richiesta della deputata Moretto e chiede un ripensamento della relatrice e del Governo sull'emendamento Rossello 2.1. Non comprende, infatti, il parere contrario su tale emendamento, anche alla luce del parere favorevole che era stato informalmente anticipato sull'emendamento Giglio Vigna 2.2, successivamente ritirato e che si muove in analoga direzione. L'unica spiegazione che riesce a darsi è quella di una posizione pregiudizievole nei confronti delle proposte emendative delle opposizioni. Preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice.
Barbara SALTAMARTINI, presidente, in merito alla richiesta di rinvio della votazione, fa presente che la stessa non può essere accolta, in quanto la XIV Commissione concluderà i suoi lavori nella seduta di domani con il mandato al relatore e non hanno ancora espresso i propri pareri sugli emendamenti di competenza solo la X Commissione e l'VIII Commissione, che lo esprimerà nella seduta odierna.
Il sottosegretario Davide CRIPPA nel concordare con la proposta di parere della relatrice, desidera fornire alcune precisazioni sui pareri contrari sugli emendamenti Rossello 2.1 e Boccia 18.1. L'emendamento 2.1 è volto a ripristinare la normativa censurata dall'Unione europea e per questo motivo non può essere accolto. Sull'emendamento 18.1, che vuole preservare disposizioni emanate dai Governi di cui faceva parte il Partito Democratico, comprende la difesa che ne fanno ora i rappresentanti di quella forza politica, ma non ne condivide le finalità politiche. Le norme abrogate dall'articolo 18 del disegno di legge estendevano il periodo di incentivazione per alcune tipologie di produzione di energia e su questo è stata aperta un'interlocuzione con la Commissione europea, che ha segnalato alcune problematiche, innanzi tutto la mancata notifica all'Unione europea. Fa peraltro rilevare che impianti bioliquidi destinatari dell'incentivazione usano olio di palma, non proveniente quindi dal territorio italiano ed europeo. Inoltre, osserva che finito il periodo di incentivazione, un'azienda può essere in grado di muoversi autonomamente o, in caso contrario, sarà soggetta alla legge del mercato. Inoltre i duecento milioni risparmiati con l'abrogazione della proroga potranno essere usati per il decreto FER 2 che comprende anche gli impianti a biomasse e, quindi, a nuovi investimenti invece di una proroga di cui non comprende la necessità.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
La seduta termina alle 14.40.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 20 febbraio 2019. — Presidenza della presidente Barbara SALTAMARTINI – Interviene il viceministro dello sviluppo economico, Dario Galli.
La seduta comincia alle 14.40
Modifiche all'articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali.
C. 1 Iniziativa popolare, C. 457 Saltamartini, C. 470 Benamati, C. 526 Crippa, C. 587 Consiglio Regionale delle Marche, C. 860 Epifani e C. 1333 Polidori.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 febbraio 2019.
Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di giovedì 14 febbraio, si è convenuto di svolgere un nuovo ciclo di audizioni informali sul testo unificato proposto dal relatore. Il termine per l'indicazione, da parte dei gruppi, dei soggetti da ascoltare in audizione è stato fissato a lunedì 25 febbraio, alle ore 14.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.45.
ALLEGATO 1
5-01477 Benamati: Sul piano industriale della Parmalat SPA.
TESTO DELLA RISPOSTA
Al fine di rispondere al quesito posto dall'interrogante, vorrei ripercorrere sinteticamente le principali tappe che hanno riguardato la vicenda di uno dei principali colossi dell'industria Italiana.
Come noto, nel 2003 Parmalat SpA, leader nella produzione e distribuzione di latte e derivati, crollava, mettendo in gravi difficoltà migliaia di lavoratori e provocando un forte dissesto per migliaia di piccoli azionisti.
Come ricordato dagli interroganti, nel 2011 la società francese Lactalis, acquisì il controllo del Gruppo, diventando azionista di maggioranza, e manifestò sin da subito la volontà del delisting della Parmalat. Peraltro, la stessa società aveva già acquisito Galbani.
Alla luce di un eventuale Piano di riorganizzazione aziendale da parte della Lactalis, come annunciato dalla famiglia Besnier ai dipendenti, non si possono non adottare tutte le iniziative utili alla tutela dell'occupazione ed allo sviluppo dell'azienda in questione.
Pertanto, voglio informare che il Ministero dello sviluppo economico è disponibile ad aprire un tavolo di confronto con i soggetti coinvolti, al fine di conoscere gli orientamenti dell'Azienda e, qualora fosse necessario, di intervenire per contrastare la perdita della gestione di una così importante realtà del settore agroalimentare del nostro Paese.
ALLEGATO 2
5-01478 Squeri: Sugli incentivi per l'utilizzo delle biomasse a fini energetici.
TESTO DELLA RISPOSTA
La problematica relativa alla proposta del Piano energia e clima, va esaminata sotto più profili.
Un primo profilo, strettamente inerente la proposta medesima attiene all'esigenza che il piano sia coerente con altri obiettivi e pianificazioni, tra cui, di rilievo per il settore biomassa, il programma nazionale di controllo dell'inquinamento atmosferico, previsto dalla direttiva europea 2016/2284/UE. Il piano, in fase di preparazione, che deve essere trasmesso alla CE a breve, deve indicare le misure che devono essere adottate per garantire la riduzione delle emissioni, tra le quali quelle di polveri sottili. In particolare, in tema di polveri sottili, la Commissione europea ha avviato due procedure di infrazione nei riguardi dell'Italia per la non corretta applicazione della direttiva 2008/50/CE, in riferimento ai superamenti continui e di lungo periodo dei valori limite del materiale particolato PM10 e del biossido di azoto sul territorio italiano. Inoltre il 13 ottobre 2018 è stato comunicato, mediante deposito presso la Corte di Giustizia Europea, il Ricorso contro l'Italia relativo al superamento dei valori limite del citato materiale (particolato PM10). Devo ricordare che una sentenza di condanna della Corte di Giustizia imporrebbe oneri economici di entità molto rilevante, nonché la possibile riduzione dei Fondi Strutturali per l'Italia. Per far fronte a tale problema, è in via di finalizzazione un programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell'aria, che coinvolge diversi Ministeri.
Alla luce di questi elementi, già in fase di elaborazione del piano energia e clima, è stato effettuato un confronto con il Ministero dell'ambiente per una preliminare valutazione della compatibilità degli obiettivi del piano con quelli di qualità dell'aria, che ha condotto alle ipotesi di contenimento dell'uso delle biomasse per usi termici ai valori attuali: le biomasse, infatti, concorrono sensibilmente al problema polveri sottili.
In questo senso, l'orientamento del piano energia e clima è quello di promuovere l'utilizzo di apparecchi per l'uso di biomasse per usi termici che siano più efficienti di quelli attualmente in uso.
Va peraltro rammentato che sono vigenti diversi strumenti di sostegno all'uso termico delle biomasse (conto termico, detrazioni fiscali), che possono essere rivisti proprio per promuovere un uso sostenibile dal punto di vista ambientale delle biomasse e in previsione di impianti più efficienti, andando anche a favore dell'industria di settore che ha investito maggiormente in prodotti innovativi.
Altri profili, attinenti in particolare al settore elettrico, chiamano in causa i principi dell'economia circolare e l'efficiente utilizzo delle risorse pubbliche per l'incentivazione della produzione da fonti rinnovabili.
Riguardo all'economia circolare, è apparso opportuno destinare a scopi energetici le sole biomasse che non siano recuperabili per altri utilizzi: sotto questo profilo, il nostro Paese ha avviato un percorso (ritenuto virtuoso anche dalla Commissione europea in fase di valutazione del decreto 23 giugno 2016) che prevede l'incentivazione solo di scarti e sottoprodotti non riutilizzabili, ovvero di taluni prodotti non destinabili a scopi alimentari.
Riguardo, infine, all'utilizzo efficiente delle risorse pubbliche per l'incentivazione della produzione da fonti rinnovabili, vorrei sottolineare che le biomasse hanno richiesto, finora, tariffe incentivanti particolarmente elevate: nel decreto del 2016 sono comprese tra 115 e 246 euro /MWh.
In questo quadro, la mancata considerazione delle biomasse nel DM Fer1 discende dal fatto che si è inteso, con tale decreto, promuovere le sole fonti più mature e vicine alla competitività. Si è ritenuto rinviare a un secondo e specifico decreto, in fase di completamento, la valutazione del sostegno alle fonti più innovative e costose, tra le quali, appunto le biomasse classificabili come scarti e sottoprodotti.
Sotto questo aspetto, potranno essere presi in considerazione gli impianti con dimensioni e caratteristiche funzionali alle esigenze delle aziende del settore agroindustriale e forestale, e con tariffe che considerino quanto si è inteso segnalare, in considerazione che il mancato uso energetico degli scarti e sottoprodotti costituisce per le aziende un costo, da valutarsi in fase di dimensionamento delle tariffe incentivanti.
ALLEGATO 3
5-01479 Zucconi: Sulle iniziative per tutelare gli operatori del commercio al dettaglio su area pubblica.
TESTO DELLA RISPOSTA
Con il quesito in discussione, si richiama l'attenzione sulle disposizioni introdotte con la Legge di bilancio 2019 in merito al commercio al dettaglio su aree pubbliche intervenute a modificare il decreto legislativo n. 59 del 2010, di attuazione della direttiva cosiddetta «Bolkestein» n. 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato interno.
L'articolo 1, comma 686, della Legge di Bilancio ha inserito le attività di commercio al dettaglio sulle aree pubbliche tra i servizi esclusi dall'ambito di applicazione del citato decreto legislativo n. 59 del 2010.
Per effetto delle medesime norme è stato precisato che al settore del commercio al dettaglio sulle aree pubbliche non trovano applicazione le disposizioni di cui all'articolo 16, del medesimo decreto legislativo n. 59 del 2010, in materia di selezione tra i candidati potenziali, previste per i settori in cui vi sia un numero limitato di autorizzazioni disponibili.
Infine, viene abrogato in toto l'articolo 70 del suddetto decreto legislativo, recante la specifica disciplina del settore del commercio al dettaglio su aree pubbliche che, tra l'altro, consentiva l'esercizio dell'attività in questione oltre che alle persone fisiche e alle società di persone anche alle società di capitali regolarmente costituite o alle società cooperative, rimodulava i relativi meccanismi autorizzativi e programmatori e, soprattutto, rinviava ad un'Intesa in sede di Conferenza unificata (poi adottata il 5 luglio 2012), l'individuazione dei criteri per il rilascio e il rinnovo della concessione dei posteggi e le disposizioni transitorie da applicare.
Ne consegue il superamento della previgente disciplina che stabiliva gli obblighi procedurali previsti dalla cosiddetta direttiva servizi, con la contestuale applicazione dei criteri di valutazione definiti da strumenti concordati a livello territoriale.
Premesso che le osservazioni riportate vanno utilmente indirizzate ai bandi disposti prima dell'entrata in vigore della finanziaria 2019, va precisato che i bandi espletati in vigenza dell'abrogato articolo 70, non potevano non essere conformi alle norme – e ai criteri d'Intesa – allora vigenti, trattandosi di disposizioni legittimamente applicabili nel contesto ordinamentale cui ci si riferivano.
Ulteriori e più specifiche condizioni imposte per il tramite dell'adozione dei suddetti bandi e il diverso comportamento assunto da parte delle regioni e dei singoli Comuni, non possono essere, tuttavia, ascrivibili né agli effetti applicativi delle disposizioni previgenti né all'attuazione delle nuove disposizioni.
Infatti, il Ministero dello sviluppo economico terrà conto di quanto esposto e adotterà eventuali iniziative di competenza, anche normative, volte a tutelare gli operatori del settore nonché al migliore coordinamento dei sistemi di rilascio o di rinnovo delle concessioni in essere.
ALLEGATO 4
5-01521 Andreuzza: Sulla crisi industriale della Peg Perego.
TESTO DELLA RISPOSTA
Come ricordato dagli Onorevoli interroganti, la Peg Perego è un'azienda italiana leader nei prodotti per l'infanzia. Essa è stata fondata nel 1949 ad Arcore e si è sviluppata sia sul territorio nazionale (con unità produttive a San Donà di Piave e Ceggia - VE) che all'estero.
Dinanzi alla prospettata crisi economica dell'azienda nonché al rischio di una riduzione di personale attualmente in forza nei siti lombardi, si pone senz'altro l'esigenza di salvaguardare quest'importante realtà produttiva del nostro Paese, non solo perché la Peg Perego è centrale nell'economia locale ma anche perché la stessa ha contribuito all'affermazione nel mondo di un prodotto per l'infanzia «Made in Italy».
Va evidenziato, tuttavia, che al Ministero dello sviluppo economico – sino ad oggi – non è pervenuta alcuna richiesta di incontro da parte dei soggetti interessati e che sussiste la disponibilità all'apertura di un possibile tavolo di confronto (nella sede istituzionale più idonea), laddove verrà richiesto, al fine di verificare l'esistenza delle soluzioni da adottare per la salvaguardia dell'occupazione.
Tengo a precisare che, il Ministero del Lavoro, per quanto di sua competenza, ha informato che per i siti di Arcore, l'azienda ha beneficiato dei seguenti trattamenti di CIGS mediante contratti di solidarietà:
dal 6 maggio 2015 al 5 maggio 2016 (D.D. n. 92086 del 24 settembre 2015);
dal 9 aprile 2018 all'8 aprile 2019 (D.D. n. 101500 del 16 maggio 2018).
Per quanto concerne l'unità di San Donà di Pave (VE), invece l'azienda ha fruito del seguente trattamento di CIGS, sempre a seguito di stipula di un contratto di solidarietà:
dal 2 maggio 2018 al 1o maggio 2019 (D.D. n. 101656 del 07 giugno 2018).
In conclusione, dunque, questo Governo adotterà ogni possibile iniziativa utile a garantire la continuità produttiva dell'azienda Peg Perego, al fine di garantire la stabilità dell'occupazione e la tutela del Made in Italy.
ALLEGATO 5
Distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell'ambito della provincia di Rimini, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione. Nuovo testo C. 1171 Iezzi e abb.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La X Commissione,
esaminato, per i profili di propria competenza, il nuovo testo della proposta di legge recante «Distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell'ambito della provincia di Rimini, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione» (C. 1171 Iezzi e abb.),
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 6
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall'altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016. C. 1332 Governo.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La X Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge recante Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall'altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016 (C. 1332 Governo)
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 7
Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie. Nuovo testo C. 491 Massimo Enrico Baroni.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La X Commissione,
esaminato, per i profili di propria competenza, il nuovo testo della proposta di legge recante «Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie» (C. 491 Massimo Enrico Baroni),
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 8
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2018. C. 1432 Governo, approvato dal Senato.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La X Commissione,
esaminato l'emendamento Rossello 2.1, l'articolo aggiuntivo 4.02 del relatore nonché gli emendamenti De Luca 12.1 e Boccia 18.1, riferiti al disegno di legge recante «Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2018» (approvato dal Senato) (C. 1432 Governo), trasmessi dalla XIV Commissione,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
sull'articolo aggiuntivo 4.02 del relatore a condizione che sia così riformulato: al comma 2, capoverso comma 9-ter, sostituire il primo periodo con il seguente: In caso di controversia tra un consumatore e un professionista ai sensi dell'articolo 8 del regolamento (UE) 2018/302, il Centro nazionale della rete europea per i consumatori (ECC-NET) è designato quale organismo competente a fornire assistenza ai consumatori,
e
PARERE CONTRARIO
sugli emendamenti Rossello 2.1, De Luca 12.1 e Boccia 18.1.