Commissioni Riunite (VIII e X)

VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici) e X (Attività produttive, commercio e turismo)

Commissioni Riunite (VIII e X)

Comm. riunite 0810

Commissioni Riunite (VIII e X)
SOMMARIO
Mercoledì 13 febbraio 2019

RISOLUZIONI:

7-00001 Labriola, 7-00029 Vianello, 7-00033 Andreuzza e 7-00049 Braga: Iniziative per il recupero ambientale e lo sviluppo produttivo dell'area di Taranto (Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00016) ... 12

ALLEGATO (Testo unificato delle risoluzioni approvato dalle Commissioni) ... 15

Commissioni Riunite (VIII e X) - Resoconto di mercoledì 13 febbraio 2019

RISOLUZIONI

  Mercoledì 13 febbraio 2019. — Presidenza del presidente della VIII Commissione, Alessandro Manuel BENVENUTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Salvatore Micillo.

  La seduta comincia alle 15.30.

7-00001 Labriola, 7-00029 Vianello, 7-00033 Andreuzza e 7-00049 Braga: Iniziative per il recupero ambientale e lo sviluppo produttivo dell'area di Taranto.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00016).

  Giovanni VIANELLO (M5S) illustra un nuovo testo unitario delle risoluzioni (vedi allegato) condiviso sia dai colleghi della maggioranza che dai colleghi del Partito democratico.
  Ricorda che l'area di Taranto, pur risultando fortemente inquinata, ha un'altissima presenza di specie protette, nel Mar piccolo e intorno alle isole Cheradi, che meritano protezione. Fa presente che il Commissario governativo per le bonifiche, anche attraverso il nuovo Osservatorio, sta istituendo una rete territoriale con la partecipazione di tutti i portatori di interesse della zona, che costituisce un incentivo alla valorizzazione delle attività produttive del territorio, con particolare riguardo all'agricoltura, al turismo e all'indotto.
  Illustra, quindi, i sette impegni contenuti nel dispositivo del nuovo testo della risoluzione, che auspica possa essere posto in votazione già nella seduta odierna.

  Vincenza LABRIOLA (FI) esprime perplessità sul dispositivo del testo unitario presentato dal collega Vianello, che non tiene in alcun conto gli impegni più incisivi presenti nella risoluzione a propria firma. Rileva l'opportunità che si intervenga a precisare anche alcune delle premesse del suddetto testo e pertanto, pur consapevole della richiesta della maggioranza di concluderne l'iter nella seduta odierna, chiede che non si proceda alla sua votazione, al fine di poter effettuare alcuni necessari approfondimenti.
  Ribadisce l'unicità del Mar piccolo, che per le sue caratteristiche chimico-fisiche accoglie un habitat privilegiato di flora e fauna, con presenza di numerose specie protette, tra le quali fenicotteri e aironi, e numerose specie migratorie. Ritiene opportuno che venga precisato in premessa che le attività da valorizzare a Taranto sono quelle inerenti alla pesca e legate alla cultura del mare e che la visione economica per il futuro di quel territorio deve seguire tre direttrici principali, ossia ambiente, produzioni marine e turismo.
  Evidenzia l'inefficacia delle bonifiche operate in quell'area, come emerso anche nel corso dell'audizione del Commissario straordinario Vera Corbelli.
  Ricorda che la risoluzione a propria firma è stato il primo atto da lei presentato nel corso della legislatura e questo in virtù dell'importanza che ascrive all'oggetto dell'atto di indirizzo, che prevede misure per una città che, per le sue recenti vicende, ha perso molte delle sue originarie e positive caratteristiche.
  Non volendo in alcun modo stravolgere il testo unificato presentato dalla maggioranza, non insiste sugli impegni della propria risoluzione volti a prevedere l'istituzione di uno specifico ente per lo sviluppo marittimo dell'area di Taranto, sul quale non si è registrata la convergenza della maggioranza, anche in considerazione dell'intervento operato dalla manovra finanziaria.
  Insiste però perché il testo unificato possa essere integrato, nel dispositivo, con due impegni contenuti nella propria risoluzione che ritiene fondamentali per il rilancio e la salvaguardia dell'area di Taranto, ovvero il terzultimo e il penultimo. Si riferisce alla necessità di prevedere, con il coinvolgimento delle associazioni che operano sul territorio e degli operatori interessati, un puntuale programma di risanamento, riqualificazione e tutela ambientale e l'elaborazione di un documento di indirizzo strategico specifico per la valorizzazione e lo sviluppo economico occupazionale dell'area del Mar piccolo. L'altro impegno di cui chiede l'accoglimento ai colleghi della maggioranza si riferisce alle iniziative volte a prevedere la dichiarazione di pubblica utilità delle opere necessarie e di urgenza dei lavori.
  Osserva, infatti, che sarebbe più opportuno che le Commissioni approvassero un intervento realmente condiviso, che costituisse un primo passo verso risposte concrete, piuttosto che un atto «bandierina» senza efficacia.
  Pur nella consapevolezza che non si tratta del miglior testo possibile, preannuncia in ogni caso il voto favorevole del proprio gruppo sul testo unitario, ma solo per senso di responsabilità, ritenendo in ogni caso umiliante accettare una soluzione di compromesso al ribasso, essendo stata la prima ad occuparsi del tema oggetto di discussione, a suo giudizio molto rilevante.

  Giovanni VIANELLO (M5S), non condivide le considerazioni della collega Labriola sulla inefficacia del testo unitario da lui illustrato, nel quale vengono invece proposti impegni forti e stringenti al Governo per la città di Taranto.
  In primo luogo ricorda l'impegno volto all'istituzione di un'area protetta, che costituisce una assoluta novità per la città di Taranto. Sottolinea inoltre la presenza nel testo unitario di un indirizzo ben preciso per il rilancio delle attività turistiche e il riferimento alla filiera della mitilicoltura. Con riguardo alle bonifiche, il testo unitario della risoluzione chiede una semplificazione dei procedimenti, al fine di consentirne la più celere realizzazione.
  Fa presente che nell'ambito della parte dispositiva della risoluzione a firma della collega Labriola, il punto centrale è rappresentato dall'istituzione di un nuovo ente di cui non sono chiare le finalità e le cui funzioni sembrerebbero sovrapporsi con quelle degli altri organismi già esistenti. A tale riguardo ritiene che questa non costituisca in alcun modo una soluzione concreta per i problemi di Taranto, che ha bisogno di cambiare la propria immagine di malattia e morte, riconvertendola in un'immagine positiva, soprattutto sotto il profilo ambientale. Insiste pertanto perché il testo unitario sia posto in votazione nella seduta odierna.

  Jari COLLA (Lega), in qualità di cofirmatario della risoluzione 7-00033 Andreuzza, ritiene esaustivo l'approfondimento che ha portato alla redazione del testo unificato proposto dal deputato Vianello, che il gruppo della Lega condivide in tutti i suoi punti e sottoscrive. Chiede quindi di mettere in votazione il testo unificato e preannuncia il voto favorevole del gruppo della Lega.

  Vincenza LABRIOLA (FI), ritiene opportuno ribadire la propria rinuncia agli impegni della risoluzione a propria prima firma nei quali si chiede l'istituzione dell'ente per lo sviluppo marittimo dell'area di Taranto. Insiste affinché il testo unitario possa essere integrato con i due impegni presenti nella propria risoluzione precedentemente descritti, che aggiungono a suo avviso elementi importanti all'atto di indirizzo elaborato dalla maggioranza, senza stravolgerne l'impianto.
  Ritiene che la dichiarazione di pubblica utilità delle opere necessarie possa contribuire ad accelerare gli interventi necessari su quel territorio e che la costituzione di un tavolo che coinvolga le associazioni che operano sul territorio e gli stakeholders sia un elemento utile a meglio definire l'indirizzo strategico che il Governo intende dare all'area di Taranto.

  Chiara BRAGA (PD), nel preannunciare la condivisione del proprio gruppo sul testo unitario presentato dal collega Vianello, frutto di una interlocuzione tra le diverse forze politiche, chiede ai colleghi di maggioranza, alla luce del dibattito e al fine di conferire al testo maggiore forza, un'ulteriore riflessione volta al possibile inserimento dei due impegni chiesti dalla collega Labriola.
  L'approvazione di un testo condiviso da tutti i gruppi costituisce senz'altro un atto di grande incisività, che si pone in continuità con le politiche e gli investimenti operati negli ultimi anni. A tal fine sottolinea il protocollo d'intesa sottoscritto a dicembre del 2017, che prevede interventi per 40 milioni di euro per il risanamento ambientale di Taranto, dal Mar piccolo al quartiere Tamburi, giustamente richiamato nelle premesse del testo unificato affinché sia chiaro il senso di un lavoro che si è sviluppato nel tempo.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO esprime parere favorevole sul testo unitario delle risoluzioni.

  Vincenza LABRIOLA (FI), intervenendo in sede di dichiarazioni di voto, ribadisce che il voto favorevole del proprio gruppo è motivato dal solo senso di responsabilità, ritenendo che l'immagine di Taranto non possa essere cambiata da finte bonifiche.

  Anna Rita TATEO (Lega), dichiara il voto favorevole del gruppo della Lega sul testo unificato delle risoluzioni. Sottolinea l'impegno della maggioranza a mettere in atto un'opera di bonifica dell'area che porti anche a un suo rilancio turistico.

  Le Commissioni approvano il testo unitario delle risoluzioni (vedi allegato).

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente della VIII Commissione, avverte che il testo approvato dalle Commissioni assumerà il numero 8-00016.

  La seduta termina alle 16.

Commissioni Riunite (VIII e X) - mercoledì 13 febbraio 2019

ALLEGATO

7-00001 Labriola, 7-00029 Vianello, 7-00033 Andreuzza e 7-00049 Braga: Iniziative per il recupero ambientale e lo sviluppo produttivo dell'area di Taranto.

TESTO UNIFICATO DELLE RISOLUZIONI APPROVATO DALLE COMMISSIONI

  Le Commissioni VIII e X,
   premesso che:
    il territorio della provincia di Taranto (comprendente i comuni di Taranto, Crispiano, Massafra, Montemesola) è dichiarato «area ad elevato rischio di crisi ambientale» a seguito di una pluralità di provvedimenti, non attuativi degli obiettivi di riqualificazione, diversificazione economica e risanamento ambientale, per cui si impone un'azione strategica che protegga e valorizzi l'area delle isole Cheradi e del Mar Piccolo;
    i biotopi presenti comprendono zone umide, aree rupestri e boschive, tratti di corsi d'acqua, isole e tratti di costa sia di natura sabbiosa che rocciosa. Di particolare interesse sono le aree del Mar Piccolo, le saline, le isole Cheradi e la zona delle gravine. Le isole citate costituiscono un arcipelago che chiude a sud-ovest la darsena del Mar Grande di Taranto, parte del demanio militare, aperto alla balneazione, nel contesto di una ricca vegetazione tipicamente mediterranea, con peculiarità del tutto preziose e rare. L'area all'esterno della rada è compresa nel sito di interesse comunitario marino «IT9130008 – Posidonieto Isola di San Pietro – Torre Canneto». La parte marina è caratterizzata da fondali sabbiosi, detritico e roccia nuda, coralligeno e vaste praterie di zostera, cymodocea e posidonia. Si segnala una massiccia presenza di alghe, Pinne Nobilis, banchi di avannotti, molluschi e spugne, celenterati, vermi, tunicati, ricci, stelle marine, pesci di svariate specie e tartarughe caretta caretta. È nota la presenza di mammiferi quali il delfino, la stenella striata, il grampo, la balenottera e il capodoglio;
    il Mar Piccolo si connota per la presenza di siti di importanza comunitaria (Sic) terrestri come quello denominato «Mar piccolo» (IT9130004) e quello di «Masseria Torre Bianca» (IT9130002). A sud del secondo seno del Mar Piccolo in parziale sovrapposizione con l'oasi del Wwf e il SIC IT9130004 si estende la riserva regionale orientata «Palude La Vela» istituita con la legge regionale 15 maggio 2006, n. 11;
    già il decreto del Presidente della Repubblica del 23 aprile 1998, recante l'approvazione del piano di disinquinamento per il risanamento del territorio della provincia di Taranto, disponeva, con l'obiettivo di protezione e valorizzazione di aree ad elevato pregio ambientale, l'istituzione di «una riserva naturale dell'area delle Isole Cheradi comprendente le isole (riserva naturale) ed i fondali prospicienti (riserva marina)». Il citato disposto, tuttavia, è rimasto a tutt'oggi disatteso;
    il 20 dicembre 2017 è stato sottoscritto un protocollo d'intesa che prevede interventi per 40 milioni di euro per il risanamento ambientale di Taranto, dal mar Piccolo al quartiere Tamburi: nello specifico, 34 milioni di euro sono destinati a finanziare il primo e il secondo stralcio degli interventi di bonifica, ambientalizzazione
e riqualificazione del bacino del mar Piccolo;
    l'inerzia e la noncuranza verso queste aree, che presentano indubbie peculiarità ecosistemiche, hanno prodotto ingenti danni sia ambientali che alle attività economiche della zona;
    viene in rilievo innanzitutto la grave situazione sofferta dal comparto della mitilicoltura in Puglia. Negli ultimi anni, a fronte di un notevole incremento della capacità produttiva del nostro Paese, si è assistito ad una progressiva diminuzione sia della redditività di impresa – a causa in primo luogo del vertiginoso aumento del carburante – sia del valore della produzione a livello regionale, in quanto il prezzo di vendita è rimasto pressoché invariato, o si è addirittura livellato verso il basso, fino a raggiungere anche 0,38 euro al chilogrammo. I costi di produzione però sono aumentati anche per la necessità di adeguarsi all'avvento delle nuove tecniche produttive e per gli oneri derivanti dall'osservanza delle norme di carattere igienico-sanitario. Il settore è inoltre danneggiato da criticità ambientali e da forme di abusivismo;
    gli addetti del settore sono fortemente in calo dal 2011: attualmente sono circa 500/600 fra regolari e abusivi (questi ultimi per circa il 40/50 per cento operativi nel secondo seno), mentre fino a qualche anno fa si contavano circa 1.500 addetti. Le 80 licenze concesse sono state rilasciare ad aziende con lavoratori da 3 a 10 unità. Purtroppo, da fonti di stampa si apprende della persistenza di illecite coltivazioni di mitili da parte degli abusivi, pronti per la commercializzazione ed il consumo, oggetto di sequestro, mettendo a serio rischio la salute delle persone e certificando la normalizzazione dell'illegalità;
    il commissario straordinario per la bonifica di Taranto, Vera Corbelli, sta affrontando nel suo insieme e nella sua complessità le molte criticità del Mar Piccolo attraverso una efficace azione sinergica che coinvolge le associazioni e gli operatori del settore con l'obiettivo della valorizzazione ambientale e anche del sistema socio-economico e produttivo. Ha altresì avviato un'intesa, coinvolgendo anche gli operatori del settore, al fine di istituire un osservatorio, denominato «Galene», per la ricerca e la conoscenza delle biodiversità e la promozione e valorizzazione del Mar Piccolo e delle attività di pesca e della mitilicoltura tarantina. Osservatorio, questo, che tuttavia non ha trovato finora formale istituzione;
    l'impatto della descritta situazione ambientale lo si evince anche dai dati economici del 2017 sulle presenze turistiche nella provincia di Taranto: i vari osservatori ci confermano come, a fronte di una percentuale regionale di esercizi dell'11 per cento, con un aumento del 12 per cento rispetto all'anno precedente, si contrapponga una riduzione dei posti letto dello 0,7 per cento, portando la quota provinciale al 7,4 per cento;
    un'analisi sul turismo nei parchi nazionali italiani, svolta dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in collaborazione con Federparchi, Fondazione per lo sviluppo sostenibile e Unioncamere, evidenzia il prezioso patrimonio naturale e culturale che i parchi nazionali possiedono nella prospettiva di migliorare la promozione dei territori e rafforzare la governance per una più efficace gestione della fruizione turistica. A livello internazionale, un importante richiamo agli obiettivi di sostenibilità per il settore turistico sono riportati nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. In Italia, nel 2017, i «turisti green» hanno visto una crescita media del 4 per cento, spinto soprattutto dagli arrivi internazionali, ed in particolare sono i parchi e le aree protette ad attrarre di più. Dal 2007 a oggi le presenze nelle strutture ricettive vicine alle aree protette sono aumentate del 7 per cento, con un fatturato in crescita del 21 per cento;
    la risorsa «mare» dovrebbe rappresentare il volano per patrocinare e sostenere una visione economica sostenibile
per il futuro di Taranto a cominciare dal turismo green legato alla presenza di parchi e aree protette, ovvero a produzioni sempre più sostenibili;

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per l'istituzione di una riserva naturale statale e per l'inclusione fra le aree di reperimento ai sensi della legge 394/1991 per l'istituzione di un'area marina protetta nelle aree terrestre e marina delle Isole Cheradi, previa realizzazione delle azioni di bonifica, laddove necessarie, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 1998, ad eccezione delle aree addestrative e operative in uso alla Marina Militare, al fine di non interferire con le attività d'istituto della Forza Armata;
   ad assumere le necessarie iniziative, affinché, venga fin d'ora valutato l'inserimento nell'area protetta che sarà istituita, della porzione del territorio comprendente le aree che sono Siti di interesse comunitario a terra (riserva naturale) ed i fondali dei due seni del Mar Piccolo (riserva marina), compatibilmente con le attività di mitilicoltura e condizionando le modalità di fruizione agli interventi di bonifica in corso di attuazione;
   ad assumere iniziative, anche per il tramite del Commissario straordinario per la bonifica di Taranto, per completare il risanamento ambientale in modo tale che si producano effetti anche per la tutela della salute dei cittadini, aumentando il controllo da parte delle forze dell'ordine e promuovendo l'Osservatorio sulla sostenibilità del Mar Piccolo, denominato «Galene», già in fase di predisposizione per opera del medesimo commissario;
   ad assumere iniziative, anche di tipo normativo primario e regolamentare, al fine di introdurre semplificazioni amministrative di tipo procedimentale, gestionale ed economico, tese a consentire la realizzazione più celere, nel rispetto dei diritti di accesso, imparzialità, concorrenza e leale collaborazione istituzionale, degli interventi curati dal Commissario per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'intera area di Taranto in ossequio ai principi di efficienza, efficacia ed economicità;
   ad assumere iniziative per la pianificazione e lo sviluppo in materia turistica, rafforzando la rete territoriale ed intersettoriale tra operatori di settori ed istituzioni, tramite la pianificazione ed il coordinamento fra le attività del suddetto Commissario e le imprese di zona, instaurando nuove strategie di accordo che possano valorizzare le attività delle piccole e medie imprese del turismo;
   ad assumere iniziative per assicurare la riconversione economica dell'area di Taranto, anche con riferimento alla filiera della mitilicoltura in quanto settore capace di mettere in rete le potenzialità locali, facendo perno sul sistema delle aree naturali protette; l'individuazione delle infrastrutture e dei servizi a terra che prevedano altresì punti di sbarco, bonifica leggera delle fasce litoranee e interventi di riqualificazione;
   ad assumere iniziative per individuare nuove risorse finalizzate ad implementare il plafond finanziario a disposizione degli interventi di riqualificazione ambientale e in particolare a favore del mar Piccolo e delle isole Cheradi per proseguire nell'azione di tutela delle aree in questione.
(8-00016) 
Vianello, Braga, Andreuzza, Labriola, Vallascas, Vignaroli, Daga, Deiana, D'Ippolito, Federico, Ilaria Fontana, Licatini, Alberto Manca, Ricciardi, Rospi, Terzoni, Traversi, Varrica, Zolezzi, Cassese, Lucchini, Binelli, Bazzaro, Dara, Piastra, Patassini, Pettazzi, Colla, Badole, Gobbato, Parolo, D'Eramo, Raffaelli, Valbusa, Del Basso De Caro, Morassut, Morgoni, Orlando, Pellicani, Pezzopane, Moretto, Polidori, Giacometto, Porchietto, Mazzetti, D'Attis.