XII Commissione

Affari sociali

Affari sociali (XII)

Commissione XII (Affari sociali)

Comm. XII

Affari sociali (XII)
SOMMARIO
Giovedì 7 febbraio 2019

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-01406 Schirò: Quantificazione dei possibili beneficiari del reddito di cittadinanza ... 89

ALLEGATO (Testo della risposta) ... 92

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE:

Sulla programmazione dei lavori della Commissione ... 90

SEDE REFERENTE:

Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione. C. 1354, approvata dal Senato, C. 84 Zolezzi, C. 753 Massimo Enrico Baroni e C. 811 Cecconi (Seguito dell'esame e conclusione) ... 91

XII Commissione - Resoconto di giovedì 7 febbraio 2019

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 7 febbraio 2019. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.

  La seduta comincia alle 13.45.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-01406 Schirò: Quantificazione dei possibili beneficiari del reddito di cittadinanza.

  Angela SCHIRÒ (PD) illustra l'interrogazione in titolo, invitando il rappresentante del Governo a fare chiarezza rispetto ai dati contrastanti forniti in merito alla platea dei potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza e stigmatizzando i toni propagandistici finora utilizzati.
  Sottolinea, in proposito, la condizione di discriminazione subita dai cittadini italiani che, essendosi recati all'estero, anche in maniera non definitiva, ed avendo correttamente effettuato l'iscrizione all'Aire, sono esclusi da tale prestazione.

  Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Angela SCHIRÒ (PD) replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta, che elude di fatto il quesito posto attraverso l'interrogazione in oggetto, manifestando preoccupazione per il modo di procedere confuso adottato dal Governo, che appare condizionato da considerazioni elettoralistiche in vista del rinnovo del Parlamento europeo. Nel ribadire l'inaccettabilità dell'esclusione dal reddito di cittadinanza dei cittadini italiani residenti all'estero, pone in evidenza la contraddizione da parte di chi in passato è più volte intervenuto per condannare il fenomeno della cosiddetta «fuga dei cervelli».

  Marialucia LOREFICE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.55.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Giovedì 7 febbraio 2019. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 13.55.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

  Marialucia LOREFICE, presidente, comunica che, a seguito della riunione del 31 gennaio scorso dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stato predisposto il seguente programma dei lavori della Commissione:

PROGRAMMA DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE PER IL PERIODO FEBBRAIO-MARZO 2019

FEBBRAIO

Seguito dell'esame delle proposte di legge:
  C. 1354, approvata dal Senato, C. 84 Zolezzi, C. 753 Massimo Enrico Baroni e C. 811 Cecconi: «Istituzione della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione»;
  testo unificato delle proposte di legge C. 684 Lazzarini e C. 1109 Pini: «Disposizioni per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale»;
  C. 491 Massimo Enrico Baroni: «Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie»;
  C. 665 Versace: «Introduzione degli ausili e delle protesi destinati a persone disabili per lo svolgimento dell'attività sportiva tra i dispositivi erogati dal Servizio sanitario nazionale»;
  C. 2 d'iniziativa popolare: «Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell'eutanasia» (Commissioni riunite II e XII).
  Seguito della discussione delle risoluzioni concernenti i prodotti derivati dalla cannabis sativa (7-00038 Benedetti, 7-00126 Bellucci, 7-00129 Cenni, 7-00139 Rostan e 7-00155 Pedrazzini) (Commissioni riunite XII e XIII)

Seguito dello svolgimento delle indagini conoscitive:
  sull'attuazione, specialmente in ambito pediatrico, della legge 15 marzo 2010, n. 38, in materia di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, con particolare riferimento all'ambito pediatrico;
  sui fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale.

Argomenti nuovi:
  risoluzione De Filippo 7-00164, concernente iniziative volte a garantire l'effettiva tutela della salute mentale;
  proposta di legge C. 1143 Foscolo: «Disciplina delle attività funerarie, della cremazione e della conservazione o dispersione delle ceneri»;
  proposta di legge C. 1317 Bologna: «Norme per il sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani e della cura delle malattie rare»;
  risoluzione Bellucci 7-00102, in materia di disturbi dello spettro autistico in età adulta.

MARZO
Seguito dell'esame degli argomenti previsti nel programma dei lavori per il mese di febbraio e non conclusi.

Argomenti nuovi:
  risoluzione Novelli 7-00131, sull'appropriatezza prescrittiva dei farmaci antibiotici;
  risoluzione Sarli 7-00045, in materia di pet therapy;
  indagine conoscitiva sull'attuazione della legge n. 104 del 1992 (Commissioni riunite XI e XII).

  Saranno inoltre iscritti all'ordine del giorno: i progetti di legge assegnati in sede consultiva, gli atti del Governo sui quali la Commissione sia chiamata ad esprimere un parere e i disegni di legge di conversione di decreti-legge.
  Avrà altresì luogo lo svolgimento del question time nonché di interrogazioni ordinarie in Commissione.

  La seduta termina alle 14.05.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 7 febbraio 2019. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 14.05.

Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione.
C. 1354, approvata dal Senato, C. 84 Zolezzi, C. 753 Massimo Enrico Baroni e C. 811 Cecconi.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 gennaio 2019.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che sul testo della proposta di legge C. 1354, approvata dal Senato, adottata come testo base e non modificata nel corso dell'esame in sede referente, oltre ai pareri favorevoli delle Commissioni I, II, VII, XI e XIV, già comunicati nella precedente seduta, sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni V, VIII e della Commissione per le questioni regionali.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire al relatore il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Marialucia LOREFICE, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.20.

XII Commissione - giovedì 7 febbraio 2019

ALLEGATO

5-01406 Schirò: Quantificazione dei possibili beneficiari del reddito di cittadinanza.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alla questione della dimensione della platea dei beneficiari del Reddito di cittadinanza, vorrei preliminarmente far osservare che, fino a questo momento, a più riprese, il Governo è stato accusato di sottostimare il numero degli indigenti che avrebbero dovuto usufruire del Reddito di cittadinanza, mentre in questa sede ci viene rivolta una critica di segno esattamente contrario.
  Entrando adesso nel merito della questione, come puntualmente descritto nella Relazione tecnica di accompagnamento al provvedimento, per la stima della potenziale platea dei beneficiari del Reddito di cittadinanza, si è fatto riferimento alle dichiarazioni sostitutive uniche (acronimo DSU) prodotte ai fini ISEE, relative all'annualità 2017.
  Nel caso di nuclei che abbiano presentato più dichiarazioni ISEE nel corso dell'anno, è stata selezionata l'ultima DSU.
  Il campione su cui sono state effettuate le elaborazioni, è relativo a circa 220 mila nuclei familiari, pari al 4 per cento della popolazione ISEE, che con riferimento al 2017, rappresenta oltre il 25 per cento della popolazione residente, per un totale di oltre 4,9 milioni di nuclei familiari distinti.
  La base dati di partenza è stata estratta, imponendo il possesso delle caratteristiche economiche richieste, per un totale di 60 mila osservazioni nel campione.
  Tra essi si includono tutti i nuclei che hanno presentato una dichiarazione ISEE nelle condizioni sopra evidenziate, indipendentemente sia dal soddisfacimento del requisito di residenza sia della tipologia del permesso di soggiorno, per quanto riguarda gli stranieri extracomunitari.
  Nella base dati ISEE, infatti, non si è in grado di differenziare la condizione degli stranieri per tipologia del permesso di soggiorno, né per durata della residenza, così come per il resto dei beneficiari.
  Parimenti, con riferimento agli intestatari dei beni durevoli, non disponendosi del dato, sono tutti prudenzialmente inclusi nelle stime.
  Tutto ciò premesso, rapportando il dato campionario all'intero universo, si è in presenza di oltre 1 milione e 335 mila nuclei familiari.
  Tale stima non include – per costruzione – le famiglie che, pur avendo una condizione economica tale da avere un ISEE pari o inferiore a 9.360 euro, e le altre condizioni patrimoniali e reddituali previste, non hanno richiesto l'indicatore nel 2017.
  Si noti che si tratta esattamente della medesima metodologia utilizzata nella stima della platea di beneficiari del Reddito di inclusione, il cosiddetto ReI, ed in precedenza del Sostegno per l'inclusione attiva, in acronimo SIA, in continuità con le quali si è quindi provveduto a stimare i beneficiari del Reddito di cittadinanza.
  Allo stato appare senza dubbio la metodologia più affidabile, trattandosi di nuclei familiari che hanno presentato ISEE per l'accesso a prestazioni sociali agevolate e non di stime basate su modelli di micro-simulazione, quali quelli usati da INPS ed ISTAT, che ricostruiscono le variabili significative sulla base di quanto rilevato in sede di indagine statistica e di ipotesi ad hoc adottate in sede di stima.

  La scelta di utilizzare dati amministrativi, desunti dalle DSU, è pertanto motivata dalla possibilità di una migliore identificazione dei requisiti richiesti dalla norma, rispetto alle indagini campionarie, che non riportano in modo preciso le diverse componenti del reddito e del patrimonio, necessarie ad identificare i beneficiari.
  Peraltro, il fatto stesso che, detti modelli di micro-simulazione, portino ad ottenere stime di un ordine di grandezza inferiore e non superiore, evidenzia come la ricostruzione delle variabili operata da tali modelli sia sconsigliabile in sede di stima prudenziale degli oneri finanziari connessi alla misura.
  Inoltre, non può non segnalarsi che nella relazione tecnica al provvedimento sono state comunque fatte ipotesi di take-up, ovvero sulla realistica possibilità che aventi diritto alla misura non facciano effettivamente domanda, per un valore non completo della misura stessa.
  Da questo punto di vista, tenuto in debito conto la predetta esperienza maturata nella stima delle platee potenziali di misure quali il ReI e il SIA, si era ritenuto piuttosto opportuno adottare parametri espansivi della platea, da ultimo nell'ordine del 15 per cento.
  Poiché nell'esperienza di tali misure, in realtà si è trattato di ipotesi eccessivamente prudenziali, con un take-up inferiore ai due terzi dei potenziali aventi diritto come all'epoca stimati, nel caso del Reddito di cittadinanza si è ritenuto che, fatta salva la metodologia utilizzata per la stima dei beneficiari ReI, si potesse ridurre almeno all'85 per cento la stima sulla platea potenziale, pervenendo ad un totale di 1,248 milioni di nuclei familiari, tenuto anche conto della riduzione operata sulla platea, in ordine all'applicazione dei requisiti di residenza e soggiorno.
  È un fenomeno peraltro noto nella letteratura, in considerazione del fatto che, nelle rassegne internazionali disponibili sul numero di effettivi beneficiari rispetto alla platea potenziale, per misure analoghe al Reddito di cittadinanza, tale quota non va mai oltre l'80 per cento.
  È del tutto evidente che la platea potenzialmente in possesso dei requisiti richiesti dal decreto possa essere di gran lunga maggiore, atteso che non tutte le persone nelle condizioni previste per l'accesso alla misura abbiano effettivamente presentato una dichiarazione a fini ISEE in passato.
  Pertanto, si conclude che il numero di coloro che già possiedono i requisiti previsti è verosimilmente di gran lunga superiore rispetto a quanto stimato dall'INPS e dall'Istat, in accordo con le dichiarazioni del Ministro richiamate dall'Onorevole interrogante.