III Commissione

Affari esteri e comunitari

Affari esteri e comunitari (III)

Commissione III (Affari esteri)

Comm. III

Affari esteri e comunitari (III)
SOMMARIO
Giovedì 7 febbraio 2019

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA:

Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro (COM(2018)800 final)
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2019 (Doc. LXXXVI n. 2).
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2019-30 giugno 2020) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata (14518/18) (Seguito dell'esame congiunto e rinvio) ... 23

ALLEGATO (Proposta di relazione del Relatore) ... 25

Sull'ordine dei lavori ... 23

III Commissione - Resoconto di giovedì 7 febbraio 2019

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 7 febbraio 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE.

  La seduta comincia alle 9.25.

Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro.
(COM(2018)800 final).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2019.
(Doc. LXXXVI n. 2).
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2019-30 giugno 2020) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata.
(14518/18).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 29 gennaio scorso.

  Marta GRANDE, presidente, avverte che il relatore, onorevole Di San Martino Lorenzato Di Ivrea, ha presentato una proposta di relazione sui provvedimenti in titolo (vedi allegato).

Sull'ordine dei lavori.

  Laura BOLDRINI (LeU), intervenendo sull'ordine dei lavori, stigmatizza l'assenza del rappresentante del Governo tanto più alla luce della recente nomina dell'ex Ministro per gli affari europei, Paolo Savona, alla presidenza della Consob e la conseguente assunzione ad interim delle deleghe da parte del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nomina che priva il Parlamento di un interlocutore imprescindibile data l'importanza delle questioni connesse all'Unione europea. Chiede, quindi di rinviare l'esame dei provvedimenti in titolo al fine di assicurare la presenza del Governo, nel rispetto del dettato costituzionale e regolamentare.

  Marta GRANDE, presidente, informa la Commissione che il rappresentante del Governo ha fatto sapere di non potere prendere parte alla seduta a causa di un impedimento sopravvenuto.

  Laura BOLDRINI (LeU), ribadendo che si tratta di un'anomalia inaccettabile, chiede che la Commissione si pronunci sull'opportunità di procedere nell'esame dei provvedimenti in esame.

  Marta GRANDE, presidente, si dichiara disponibile ad accedere alla richiesta della collega Boldrini.

  Maurizio LUPI (Misto-NcI-USEI) si associa alle considerazioni dell'onorevole Boldrini, rilevando che l'assenza del Governo crea imbarazzo tanto alla maggioranza quanto all'opposizione. A suo avviso, la gestione delle deleghe per gli affari europei denota scarso rispetto da parte dell'Esecutivo nei confronti del Parlamento. Invita, pertanto, i gruppi di maggioranza e di opposizione a collaborare nella tutela delle prerogative del Parlamento.

  Piero FASSINO (PD) si associa alla richiesta di un rinvio dell'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, avanzata dai colleghi Boldrini e Lupi, preannunciando la presentazione di proposte di riformulazione alla proposta di parere favorevole presentata dal relatore.

  Marta GRANDE, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.40.

III Commissione - giovedì 7 febbraio 2019

ALLEGATO

Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro (COM(2018)800 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2019 (Doc. LXXXVI n. 2).

Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2019-30 giugno 2020) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata (14518/18).

PROPOSTA DI RELAZIONE DEL RELATORE

  La III Commissione (Affari esteri e comunitari),
   esaminati, per le parti di competenza, la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2019 e il Programma di lavoro della Commissione europea per l'anno 2019 e relativi allegati, nonché il Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea per il periodo 1o gennaio 2019-30 giugno 2020;
   premesso che:
    il Programma di lavoro della Commissione europea è un programma di fine mandato, in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo del prossimo maggio e del conseguente esaurimento del mandato della Commissione Juncker; vi si preannuncia, dunque, la presentazione di un numero limitato di nuove iniziative concentrandosi invece sulle proposte pendenti, ritenute essenziali per realizzare appieno le dieci priorità che la Commissione in carica si era impegnata a realizzare nel momento della sua investitura. La stessa Commissione, per quanto di competenza, si impegna a continuare i negoziati con il Regno Unito per disciplinarne il recesso dall'Unione;
    la Commissione europea intende portare avanti l'attuazione della nuova alleanza Africa-Europa, rendendo operativo il piano per gli investimenti esterni dell'UE con l'obiettivo di mobilitare fino a 44 miliardi in investimenti sostenibili entro il 2020, contribuendo in tal modo a combattere le cause profonde delle migrazioni;
    nell'ambito della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2019 (Doc. LXXXVI n. 2), il Governo intende garantire nell'ambito della Brexit la protezione degli interessi dell'ampia comunità italiana nel Regno Unito; continuare ad assicurare il proprio sostegno alla Politica estera e di sicurezza comune (PESC), valutando con spirito di apertura la proposta della Commissione di rafforzarne l'efficacia attraverso l'introduzione del voto a maggioranza qualificata in alcuni settori (sanzioni, diritti umani, missioni civili della Politica di sicurezza e di difesa comune); nell'ambito della politica di allargamento, confermare il proprio tradizionale sostegno ai negoziati di adesione in corso, nell'ottica di un consolidamento del ruolo dell'Italia come partner privilegiato dei Balcani Occidentali; avviare, nell'ambito della politica commerciale, in larga parte competenza esclusiva dell'Unione, una riflessione sulle modalità per rispondere alle crescenti
preoccupazioni dell'opinione pubblica sull'impatto di taluni accordi commerciali di libero scambio con Paesi terzi, accompagnata da un'attività di monitoraggio e di partecipazione negoziale ai principali dossier di settore;
    nell'ambito del Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2019-30 giugno 2020) delle presidenze romena, finlandese e croata, l'attuale presidenza romena evidenzia una speciale attenzione ai temi del rafforzamento della sicurezza interna dell'Unione, anche attraverso una gestione efficace e sostenibile del fenomeno migratorio, e al consolidamento del ruolo globale dell'Unione, promuovendo la politica di allargamento e l'azione europea nel suo vicinato, oltre all'impegno di adoperarsi al massimo per garantire una gestione efficace e tempestiva di tutti i lavori necessari nel quadro del processo della Brexit. Il Programma, per quanto di competenza della III Commissione, riporta un intero capitolo su «l'Unione come attore forte sulla scena mondiale», in cui sono delineati gli impegni delle tre presidenze in riferimento alla politica estera dell'Unione,

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   1) per quanto riguarda il Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea per il periodo 1o gennaio 2019 – 30 giugno 2020, si valuti l'opportunità di legare l'impegno a favore dell'allargamento per i Balcani occidentali ad una attenta valutazione di effettivo raggiungimento dei parametri concordati in materia di controllo dell'immigrazione clandestina, di riciclaggio di denaro e di contrasto alla criminalità organizzata e estremismo violento, in particolare in relazione alla presenza di foreign fighters, al fine di fornire una prospettiva di allargamento credibile;
   2) si invita a considerare la Russia e la politica nei suoi confronti in un'ottica di doppio binario – che consiste nel calibrare fermezza nelle ipotesi di violazione del diritto internazionale e dialogo sui temi di comune interesse – e riaffermare l'esigenza di un approccio strategico che vada al di là dello strumento delle sanzioni e punti al sostegno della società civile russa e alle imprese che vi operano;
   3) si invita l'Unione ad accompagnare e sostenere la riforma delle Nazioni Unite e adoperarsi per difendere la credibilità e le capacità delle principali Agenzie dell'ONU che hanno perso prestigio e credito negli anni a causa di poca incisività ed eccessive dimensioni;
   4) si invita in materia di migrazione ad adoperarsi per trovare approcci collaborativi per preservare la sicurezza delle frontiere dell'UE e affrontare le sfide condivise considerando però che l'Italia, attraverso un voto parlamentare, ha rinviato la decisione in merito all'adesione al Global Compact for Safe, Orderly and Regular Migration, in seguito ad una ampia valutazione con riferimento alla sua effettiva portata;
   5) si invitano, nel contesto delle crescenti tensioni commerciali, le tre presidenze romena, finlandese e croata a mantenere il loro impegno per preservare e approfondire il sistema commerciale multilaterale disciplinato da regole, compresi i lavori per modernizzare l'OMC: sostenendo la negoziazione di accordi commerciali ambiziosi, equilibrati, reciprocamente vantaggiosi e di qualità con i partner principali di tutto il mondo, accompagnati da accordi politici che promuovano i valori e le norme dell'UE e incoraggino una maggiore cooperazione su questioni di interesse comune, sottolineando inoltre l'importanza di attuare gli accordi e di rafforzare i collegamenti tra relazioni economiche esterne e mercato interno, ricordando tuttavia che
è necessaria una riflessione sulle modalità per rispondere alle crescenti preoccupazioni, non solo dell'opinione pubblica ma anche degli operatori economici coinvolti, sull'impatto di taluni accordi commerciali;
   6) si invita il Governo italiano, in merito al rafforzamento delle relazioni bilaterali dell'UE, anche in Africa, in America latina, nei Caraibi, in Asia e nel mondo arabo, ad anteporre sempre gli interessi del nostro Paese.