VIII Commissione
Ambiente, territorio e lavori pubblici
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
Commissione VIII (Ambiente)
Comm. VIII
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2018. C. 1432 Governo, approvato dal Senato (Parere alla XIV Commissione) (Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole) ... 49
ALLEGATO 1 (Relazione approvata dalla Commissione) ... 55
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:
5-01230 Muroni: Danni ambientali e sulla salute dei cittadini conseguenti all'incendio dell'impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti di via Salaria a Roma, occorso l'11 dicembre 2018.
5-01231 Trancassini: Danni ambientali e sulla salute dei cittadini conseguenti all'incendio dell'impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti di via Salaria a Roma, occorso l'11 dicembre 2018 ... 51
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 56
5-01232 Mazzetti: Ripristino dell'invaso acquifero del lago Fiorenzo in Toscana ... 52
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 58
5-01233 Ilaria Fontana: Tempi per la messa in funzione dell'impianto di depurazione delle acque reflue sito ad Anagni (FR) ... 52
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 59
5-01234 Lucchini: Verifica del rispetto dei requisiti ambientali per l'impianto industriale della Color Glass Spa di Città di Castello ... 53
ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 60
5-01235 Pellicani: Completamento delle opere di marginamento delle macroisole nel porto di Marghera ... 53
ALLEGATO 6 (Testo della risposta) ... 61
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 17 gennaio 2019. — Presidenza della vicepresidente Patrizia TERZONI. – Interviene il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Salvatore Micillo.
La seduta comincia alle 9.15.
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2018.
C. 1432 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 9 gennaio scorso.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che, nel termine fissato per la giornata di ieri alle 18, non sono pervenuti emendamenti al disegno di legge europea.
Il sottosegretario Salvatore MICILLO, facendo seguito alle richieste di chiarimento formulate ieri dalla relatrice in ordine all'articolo 16, comma 1, lettera c) del disegno di legge con riferimento all'obbligo di apposizione del marchio sulle AEE immesse sul mercato, fa presente che il richiamo al marchio di cui alla citata lettera c) rappresenta un elemento aggiuntivo rispetto alle revisioni della direttiva che risulta comunque funzionale all'implementazione del sistema di raccolta dei RAEE, consentendo di migliorare la tracciabilità dei prodotti e di ricollegare i prodotti immessi nel mercato da parte dei produttori e i RAEE del medesimo marchio. Sottolinea che il già vigente articolo 28, comma 7, del decreto legislativo n. 49 del 2014 menziona il marchio, oltre al simbolo.
Al fine di assicurare il corretto recepimento della direttiva, viene ora indicato l'obbligo di apposizione anche sulla garanzia, come previsto al citato articolo 14, paragrafo 4, della direttiva europea. Pertanto, il disegno di legge europea assicura il corretto recepimento della direttiva mantenendo l'impianto della vigente normativa nazionale, ora opportunamente corretta al fine di superare la procedura EU Pilot che, nel caso di specie riguardava solo la mancata apposizione del simbolo sulla garanzia.
Precisa infine che, ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera f) della direttiva, il produttore è colui che commercializza tali apparecchiature apponendovi il proprio marchio di fabbrica, nel territorio dello Stato membro, ragion per cui è importante pubblicizzare il marchio in modo da identificare il soggetto cui spettano i vari obblighi connessi alla raccolta dei RAEE, secondo il principio della responsabilità estesa del produttore.
Elena LUCCHINI (Lega), relatrice, formula una proposta di relazione favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 1).
Il sottosegretario Salvatore MICILLO esprime parere conforme alla relatrice.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole con condizione formulata dalla relatrice (vedi allegato 1).
Nomina altresì l'onorevole Lucchini come relatrice della Commissione Ambiente ai lavori della XIV Commissione.
La seduta termina alle 9.20.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Giovedì 17 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Salvatore Micillo.
La seduta comincia alle 14.30.
Alessandro Manuel BENVENUTO presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.
Ricorda che, per ciascuna interrogazione, il presentatore ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto, mentre il rappresentante del Governo ha non più di tre minuti per la risposta. Successivamente, l'interrogante ha facoltà di replica, per non più di due minuti. Avverte altresì che la pubblicità della seduta sarà assicurata – ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento e la prassi applicativa dei pareri della Giunta del Regolamento del 14 luglio 2004 e 26 giugno 2013 – anche attraverso la web-tv della Camera dei Deputati. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.
Avverte che le interrogazioni 5-01230 Muroni e 5-01231 Trancassini, vertendo sullo stesso argomento, saranno svolte congiuntamente.
5-01230 Muroni: Danni ambientali e sulla salute dei cittadini conseguenti all'incendio dell'impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti di via Salaria a Roma, occorso l'11 dicembre 2018.
5-01231 Trancassini: Danni ambientali e sulla salute dei cittadini conseguenti all'incendio dell'impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti di via Salaria a Roma, occorso l'11 dicembre 2018.
Rossella MURONI (LeU), illustra l'interrogazione in titolo. Evidenzia che la questione oggetto dell'interrogazione è già stata affrontata in Commissione il 6 settembre scorso e in quella sede era già evidente la pericolosità di quell'impianto, da lei stessa sottolineata. Pur essendo consapevole dell'esistenza di una «sindrome di Cassandra» degli ambientalisti, fa presente che oggi ci si trova in una situazione addirittura peggiore della precedente. La discarica è ricoperta di rifiuti che al momento sono classificabili come rifiuti speciali, essendo andati a fuoco. Conoscendo le diverse competenze istituzionali, ricorda che il giorno dell'incendio erano presenti il Ministro, il Sottosegretario Micillo e la sindaca Raggi, proprio a sottolineare l'importanza nazionale di quel drammatico evento, a seguito del quale si è generata una nube tossica che ha invaso la capitale con 5 km di lunghezza e un km di raggio. Ritiene pertanto necessario comprendere quali iniziative abbia assunto la Cabina di regia e il percorso da questa individuato per pervenire ad una rapida soluzione della questione.
Marco SILVESTRONI (FdI), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo. Ritiene opportuno conoscere le iniziative del Ministero sia nell'immediato, sia per coadiuvare la sindaca di Roma, Raggi, nella sua attività di bonifica, nonché le modalità con le quali si pensa di coinvolgere i sindaci della città Roma capitale, a seguito dell'incontro che si è tenuto recentemente, non dovendo questi essere chiamati a risolvere problemi che avrebbero dovuto essere affrontati già da lungo tempo.
Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde congiuntamente alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Rossella MURONI (LeU), ringrazia il sottosegretario per le informazioni rese nella risposta, che non ritiene affatto tranquillizzanti. I rifiuti sono ancora abbandonati lì, si tratta di milioni di tonnellate di rifiuti, caratterizzati dall'ARPA come tipologia, ma rispetto ai quali nulla si sa in ordine alla loro movimentazione.
Ritiene opportuno evidenziare al sottosegretario Micillo, firmatario della proposta di legge sugli ecoreati, che il trattamento meccanico biologico di via Salaria ha fatto in passato traffici illeciti di rifiuti, uscendo dall'impianto rifiuti diversi da quelli che venivano dichiarati e soprattutto uscendo dall'impianto più scarti che rifiuti trattati.
Nel ribadire la criticità dei rifiuti presenti in quella zona, non ritiene opportuno che i camion continuino ad entrare nel sito. Sottolinea inoltre che nessuna informazione è stata resa ai cittadini, a meno di una circolare arrivata dal Comune di Roma una settimana dopo l'incendio che invitava la popolazione a non far giocare i bambini nei parchi giochi adiacenti alla zona, parchi giochi peraltro già impraticabili per altri motivi.
Esprime pertanto una grave preoccupazione per lo stato di salute dei luoghi e delle persone. Invita quindi il Ministero dell'ambiente a svolgere una importante campagna di informazione e a verificare dove andranno quei rifiuti speciali e come saranno trasferiti. È in gioco infatti la credibilità delle istituzioni, essendo difficile conquistare la disponibilità dei cittadini a ad effettuare la raccolta differenziata in tali condizioni. Giudica necessario che vengano date risposte ai cittadini in modo unitario, essendo l'impianto di trattamento meccanico biologico di via Salaria un simbolo per l'intero Paese, la cui situazione va risolta, anche al fine di recuperare la giusta credibilità rispetto al più ampio tema dell'economia circolare che si impone al sistema paese.
Marco SILVESTRONI (FdI), replicando, si associa alle considerazioni svolte dalla collega Muroni. Ritiene la risposta del sottosegretario sulla riqualificazione del sito non sufficiente. Occorre infatti una bonifica integrale dell'area e auspica che il Ministero possa coadiuvare il Comune di Roma Capitale affinché l'area venga effettivamente riqualificata, dando una risposta più concreta riguardo agli effetti ambientali conseguenti all'incendio.
5-01232 Mazzetti: Ripristino dell'invaso acquifero del lago Fiorenzo in Toscana.
Erica MAZZETTI (FI), illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando gli ingenti danni originati dalla scomparsa in sole tre ore del lago Fiorenzo dal punto di vista ambientale, turistico e di prevenzione degli incendi, essendo il lago ubicato in una zona ad alta densità boschiva. Fa presente che tutte le istituzioni e le parti politiche avevano evidenziato la necessità di un intervento di manutenzione, e a seguito di un rimpallo di competenze tra le varie istituzioni, la regione Toscana si era impegnata per finanziare le spese di progettazione dell'intervento.
Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Erica MAZZETTI (FI), poiché si evince dalla risposta del sottosegretario che la regione Toscana ad oggi non ha avanzato alcuna richiesta specifica al Ministero competente, si farà carico di fare presente alla regione Toscana la necessità di un suo intervento al fine di poter accedere ai contributi previsti. Ritiene opportuno conoscere i tempi e i modi dell'intervento, che, in ragione della normativa antisismica e idraulica, si configura come un intervento di grandi dimensioni dal punto di vista finanziario, dovendosi impegnare risorse per oltre 1 milione di euro.
5-01233 Ilaria Fontana: Tempi per la messa in funzione dell'impianto di depurazione delle acque reflue sito ad Anagni (FR).
Ilaria FONTANA (M5S), illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando come l'agglomerato di Anagni, in provincia di Frosinone, rientri nelle due procedure di infrazione Ue 2014/2059 e 2017/2018 per mancata depurazione delle acque reflue. Il depuratore è da sempre rimasto inattivo e se ne attende la messa in esercizio ormai da decenni. Oltre all'impianto emergono perplessità anche sulle capacità della rete fognaria circostante: la regione Lazio, con una nota del 9 agosto 2016, comunicava infatti che era prevista la realizzazione di fognature collegamento di tutto l'agglomerato presso il depuratore stesso, ma questo non sembra essere ancora avvenuto. Nel mese di marzo 2018, la regione Lazio il consorzio oasi di Frosinone dichiaravano di essere in procinto di operare il collaudo operativo la messa in funzione del depuratore di Anagni, unico depuratore industriale del tratto nord del corso del fiume Sacco, con termini previsti entro la fine del 2018, ma ad oggi è ancora tutto fermo.
Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
Ilaria FONTANA (M5S), replicando, ringrazia il sottosegretario soprattutto per la verità nella risposta, elemento importante per i cittadini, dopo tanti anni di programmi e di false promesse e per aver illustrato il cammino che permetterà all'Italia di uscire dalle procedure di infrazione. Ritiene davvero sconcertante che malgrado le due procedure di infrazione e i finanziamenti milionari erogati dallo Stato, i quali si aggiungono i 2,5 milioni da tariffa, la regione Lazio il consorzio oasi della provincia di Frosinone non sono stati in grado di mettere in funzione il depuratore di Anagni, ribadì che ribadisce essere l'unico depuratore della parte nord della provincia di Frosinone capace di far fronte ai reflui industriali del fiume Sacco. La data del 2021 citata nella risposta resa dal sottosegretario induce a pensare che poco sia stato fatto fino a questo momento dalla regione Lazio e della presidenza del consorzio oasi, probabilmente più attenti a ragioni di tipo politico che alla tutela del territorio già fortemente compromesso a livello ambientale.
5-01234 Lucchini: Verifica del rispetto dei requisiti ambientali per l'impianto industriale della Color Glass Spa di Città di Castello.
Riccardo Augusto MARCHETTI (Lega), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario.
Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).
Riccardo Augusto MARCHETTI (Lega), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta all'interrogazione, che affronta un problema molto sentito dalla comunità locale, essendoci asili, scuole elementari e scuole medie in prossimità dell'impianto industriale. Fa presente che fino a poco tempo fa l'aria era irrespirabile e uno studio dell'Università degli Studi di Perugia sulle emissioni vaporifere rileva la probabile presenza di diossina e la presenza di un certo numero di sostanze pericolose per la salute umana. L'impianto presenta peraltro abusi edilizi ed è pertanto incredibile che un edificio del genere possa continuare a stare nel centro abitato. Chiede al rappresentante del Governo una intensificazione dei controlli da parte del Ministero dell'ambiente, non ritenendo professionale il lavoro effettuato dall'arpa umbra e alla luce delle mancate risposte date dagli amministratori locali, sottolineando la necessità che il «governo del cambiamento» apporti un reale cambiamento a favore delle comunità locali.
5-01235 Pellicani: Completamento delle opere di marginamento delle macroisole nel porto di Marghera.
Nicola PELLICANI (PD), nell'illustrare l'interrogazione in titolo, sottolinea che le risorse derivano dai risarcimenti pagati dalle aziende che hanno inquinato, sulla base del principio europeo «chi inquina paga». Sulla base di una recente sentenza della Corte di cassazione è stato stabilito che le aziende non possono essere più chiamate a pagare per inquinamenti prodotti da altri ed essendo cambiata la proprietà delle aziende in questi anni, non ci sono più risorse disponibili da parte dei privati. Pertanto è stato assunto un impegno già dal precedente Governo nell'ambito del patto per Venezia del 2016 a stanziare 72 milioni e a reperire gli ulteriori 178 milioni di euro mancanti per la conclusione dell'opera. Evidenzia inoltre che in caso l'opera non venisse conclusa, sarebbero vanificati gli interventi operati con le risorse già spese, pari ad 1 miliardo di euro. Ricorda infine che il Ministro Costa aveva assicurato la massima attenzione sulla questione riportata dall'interrogazione a sua prima firma, ma constata come ad oggi non siano ancora state reperite le risorse necessarie per il completamento dell'intervento.
Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).
Nicola PELLICANI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario delle informazioni rese nella risposta, ma ritiene che sia necessaria da parte del Governo una più forte garanzia riguardo al completamento dell'intervento, da operarsi peraltro nel tratto più complicato. Auspica pertanto che si giunga rapidamente al completamento dell'opera, prodromico alle bonifiche previste, rispetto alle quali Venezia, rientrando nelle aree complesse, ha ricevuto un recente stanziamento pari a 26,5 milioni di euro, che, con effetto moltiplicatore, permetterà interventi per alcune centinaia di milioni di euro nell'area di Marghera.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 15.10.
ALLEGATO 1
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2018.
C. 1432 Governo, approvato dal Senato.
RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE
La VIII Commissione,
esaminato il disegno di legge C. 1432 Governo, approvato dal Senato, recante «Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2018»;
premesso che l'articolato del disegno di legge europea 2018, quale approvato dal Senato, contiene 19 articoli, suddivisi in 8 capi, e le disposizioni di specifico interesse della VIII Commissione sono recate agli articoli 11, 16 e 17;
richiamata la disciplina dell'articolo 11, volta ad adeguare l'ordinamento interno alla normativa comunitaria sulla partecipazione alle aste delle quote di emissioni dei gas a effetto serra e, in particolare, a dare piena attuazione al regolamento (UE) n. 1031/2010 (regolamento Aste);
preso atto che l'articolo 16 apporta modifiche alla disciplina interna attuativa della direttiva 2012/19/UE concernente i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (direttiva RAEE), allo scopo di definire il caso EU Pilot 8718/16/ENVI evitando l'apertura di una procedura di infrazione comunitaria;
evidenziato che anche l'articolo 17, modificato dal Senato, relativo allo smaltimento degli sfalci e delle potature, risulta finalizzato alla chiusura del caso Eu-Pilot 9180/17/ENVI, nell'ottica di evitare l'apertura di una procedura di infrazione comunitaria,
DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE.
ALLEGATO 2
5-01230 Muroni: Danni ambientali e sulla salute dei cittadini conseguenti all'incendio dell'impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti di via Salaria a Roma, occorso l'11 dicembre 2018.
5-01231 Trancassini: Danni ambientali e sulla salute dei cittadini conseguenti all'incendio dell'impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti di via Salaria a Roma, occorso l'11 dicembre 2018.
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento alle questioni poste, si premette che, nell'immediatezza dell'evento, sono intervenuti sul luogo, numerosi uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco che hanno posto in essere misure per impedire il diffondersi dell'incendio agli altri compartimenti. Si è, inoltre, condotta da subito una verifica, da parte dell'Arpa, sui parametri di misura delle centraline più prossime all'impianto. Successivamente, in data 12 dicembre la stessa Agenzia ha effettuato il campionamento dei rifiuti presenti nell'impianto.
Con specifico riguardo alla qualità dell'aria, l'Arpa ha fatto presente che dalle stazioni della rete di monitoraggio di Villa Spada, Bufalotta e Corso Francia, i dati orari dei parametri di biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene risultavano in linea con quelli misurati nelle giornate precedenti e al di sotto dei limiti di legge. Per il PM10, invece, relativamente alla giornata dell'11 dicembre è emerso il superamento del valore limite di legge nelle stazioni di Villa Ada e Tiburtina. Anche nella giornata successiva è stato riscontrato il superamento del valore limite del PM10 nella stazione di Villa Ada. I dati di monitoraggio riferiti al ciclo di rilevamento del 13 dicembre non hanno, invece, riscontrato superamenti dei valori limite per tutti gli inquinanti monitorati. Durante le attività di monitoraggio, l'Arpa ha, peraltro, predisposto una simulazione modellistica, necessaria per individuare le aree di potenziale massima ricaduta delle emissioni generate dall'incendio.
Conseguentemente all'evento, il Comune di Roma ha adottato determinazioni dirigenziali di informazione alla cittadinanza e di decongestione veicolare ed ha chiesto ad AMA di provvedere al lavaggio delle strade, per limitare il sollevamento delle polveri inquinanti depositate. Si segnala, inoltre, che la ASL Roma 1 ha ritenuto presente il rischio di contaminazione degli alimenti e dei mangimi ed ha, pertanto, attivato una apposita Unità di Crisi Locale contattabile h24.
La Regione Lazio ha comunicato, altresì, che al momento risulta garantita la capacità di trattamento che prima dell'incendio era svolta presso il TMB Salario, distribuita nei diversi impianti della Regione ed in particolare tra l'impianto di Ecologia Viterbo s.r.l. di Viterbo, TMB1 e 2 di Malagrotta, SAF di Colfelice e Rida Ambiente s.r.l. di Aprilia. È stata, peraltro, inoltrata proposta di proroga degli accordi con la Regione Abruzzo, ed è stato concesso l'aumento degli stoccaggi presso l'impianto di Rocca Cencia. L'AMA ha, inoltre, attivato l'impianto mobile a propria disposizione e una stazione di trasferenza presso l'impianto, già autorizzato alla gestione dei rifiuti, di Ponte Malnome.
Fermo restando quanto esposto, si evidenzia che la questione si inserisce in un quadro più ampio di criticità del sistema, già oggetto del Gruppo di lavoro tecnico istituito con Decreto ministeriale n. 267 del 2018 al fine di supportare le attività di indirizzo politico della Cabina di Regia che sta lavorando per la sostenibilità del ciclo dei rifiuti e la salvaguardia delle correlate matrici ambientali nel territorio della Città metropolitana di Roma Capitale.
ALLEGATO 3
5-01232 Mazzetti: Ripristino dell'invaso acquifero del lago Fiorenzo in Toscana.
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento alle questioni poste, sulla base di quanto riferito dalla Regione Toscana, si fa presente che l'invaso in questione costituisce un'opera di natura e con obiettivo di natura privata, che tuttavia nel corso degli anni ha assunto funzioni più ampie, con particolare riferimento al profilo turistico, paesaggistico, ambientale, antincendio e anche idraulico.
La Regione Toscana ha, inoltre, evidenziato che il danneggiamento della traversa fluviale, verificatosi nel dicembre 2017, ha indotto il Comune di Vernio a manifestare la forte volontà di sostituirsi all'Associazione Pro Loco come gestore dell'opera di ripristino. Al fine di predisporre i necessari interventi, il Comune ha deciso di avvalersi del Consorzio della Bonifica Renana. Quest'ultimo ha provveduto a definire la stima dei costi di progettazione e ad effettuare una valutazione preliminare dei costi dell'intervento.
Il Comune di Vernio ha comunicato, da parte sua, di aver presentato richiesta di finanziamento alla Regione e richiesta di contributo erariale al Ministero dell'interno ed è, attualmente, in attesa di risposta.
Fermo restando quanto detto, per quanto concerne, più in generale, le emergenze dovute al dissesto sul territorio nazionale, il Ministero dell'ambiente ha avviato il Piano Operativo Nazionale per il periodo 2015-2020. Tale Piano raccoglie il fabbisogno manifestato dalle Regioni, attraverso le proposte di intervento inserite nel sistema ReNDiS-web. Sebbene l'inserimento di un intervento nella citata banca dati non rappresenti, di per sé, garanzia di finanziamento, esso costituisce comunque condizione necessaria affinché l'intervento stesso possa essere valutato ai fini di un eventuale inserimento in future programmazioni. Ciò subordinatamente all'accertamento dell'ammissibilità al finanziamento e alla disponibilità delle risorse da destinare per l'avvio delle nuove programmazioni anzidette.
A tal proposito, si precisa che non risultano, ad oggi, inserite nel sistema ReNDiS richieste di finanziamento di interventi relative al ripristino delle sponde del lago Fiorenzo.
ALLEGATO 4
5-01233 Ilaria Fontana: Tempi per la messa in funzione dell'impianto di depurazione delle acque reflue sito ad Anagni (FR).
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento alle questioni poste, si fa presente che, in occasione dell'aggiornamento periodico sulle procedure d'infrazione che il Ministero dell'ambiente, per il tramite della Presidenza del Consiglio dei Ministri, invia alla Commissione europea, la Regione Lazio rispettivamente, in due diverse note dell'aprile e luglio scorso, ha trasmesso gli elementi informativi sulle opere progettate.
Più in particolare, la Regione ha comunicato la previsione di un progetto di opere fognarie atte a collettare tutto l'agglomerato di Anagni presso il Depuratore ASI, già realizzato ma non ancora avviato e ha rappresentato che sono attualmente in corso le relative procedure con il Consorzio ASI di Anagni per disciplinare i termini di avviamento dell'impianto.
Per quanto concerne gli aspetti finanziari, si segnala, inoltre, che per la realizzazione delle dorsali fognarie che consentiranno l'allaccio dell'agglomerato al Depuratore ASI, è disponibile l'importo totale di euro 8.282.118,00 di cui, euro 5.797.483,00 (70 per cento) a valere sui fondi del Ministero dell'ambiente e euro 2.484.635,00 (30 per cento) quale cofinanziamento proveniente dalla tariffa del Sistema Idrico Integrato.
Nelle more della definizione del dossier «Depuratore ASI», il gestore Acea Ato5 ha realizzato progettazioni alternative, attualmente in fase di autorizzazione, che prevedono anch'esse, attraverso interventi sui depuratori esistenti, un percorso di rientro dalla procedura di infrazione.
Detti progetti prevedono l'adeguamento di due depuratori: il «Ponte Piano», con un costo di intervento pari a 3.456.104,40 euro, a carico del Sistema Idrico Integrato e l'adeguamento del «San Bartolomeo» con importo pari a 350.000 euro, anch'esso a completo carico del Sistema Idrico. Gli importi per i due interventi sono in quota parte previsti nel Piano degli Interventi per il biennio 2018-2019.
Alla luce delle informazioni esposte, nel caso vi sia la chiusura dell'iter autorizzativo con esito positivo per entrambi gli impianti in tempi brevi, considerando altresì il necessario iter di aggiudicazione, nonché la successiva fase di progettazione esecutiva e realizzazione degli interventi, il raggiungimento della conformità per l'agglomerato di Anagni dovrebbe essere previsto per la fine del mese di dicembre 2021.
ALLEGATO 5
5-01234 Lucchini: Verifica del rispetto dei requisiti ambientali per l'impianto industriale della Color Glass Spa di Città di Castello.
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento alle questioni poste, si fa presente in via preliminare che, in seguito alla prima seduta della Conferenza di servizi del 28 settembre 2017, relativa al rinnovo dell'autorizzazione concessa alla Color Glass, nell'aprile 2018 l'ARPA ha svolto una serie di controlli che hanno evidenziato difformità nel quadro emissivo e del lay-out del processo produttivo. La Regione Umbria ha, quindi, diffidato la Ditta con sospensione dell'attività fino al ripristino delle condizioni dell'autorizzazione. Secondo quanto riferito dalla Regione, successivamente la Color Glass ha comunicato l'avvenuto ripristino delle condizioni autorizzative, come confermato anche dagli accertamenti svolti dall'Arpa. Veniva, pertanto, riavviato l'esercizio dell'impianto, ma nel rispetto di ulteriori condizioni e di un nuovo quadro emissivo, sulla base di un cronoprogramma che prevedesse il dettaglio delle fasi di messa in esercizio e messa a regime e dei relativi controlli.
Nel corso della seconda Conferenza di servizi si è, peraltro, stabilito di installare un postcombustore in aggiunta ai sistemi di abbattimento già presenti in azienda ed oggetto di migliorie in seguito agli accertamenti di ARPA dell'aprile 2018. La Conferenza verrà, pertanto, riconvocata per la valutazione della documentazione integrativa, riferita in particolare al predetto presidio per il trattamento delle emissioni, previsto ad ulteriore cautela, con conseguente potenziamento dell'efficienza di abbattimento. Sempre secondo quanto evidenziato dall'Amministrazione regionale, in data 1o ottobre 2018, la Ditta ha rinunciato all'aumento della capacità produttiva e alle modifiche impiantistiche per le quali era stata richiesta la verifica di assoggettabilità a VIA. L'eventuale rinnovo dell'autorizzazione non prevede modifiche al lay-out impiantistico né alla tipologia e alla quantità dei rifiuti trattati e già autorizzati. Per tali ragioni, trattandosi di stabilimento esistente, la normativa di settore non prevede la procedura di VIA.
L'Arpa ha segnalato, infine, che sulla base delle valutazioni svolte nelle diverse Conferenze di Servizi, con la partecipazione anche della ASL competente, si è ritenuto che l'attività della Ditta non consiste in una fabbricazione di biossido di titanio ma in un recupero di biossido di titanio da un rifiuto non pericoloso e, pertanto, non è stata ritenuta una industria ricadente nell'elenco del decreto ministeriale del 5 settembre 1994.
ALLEGATO 6
5-01235 Pellicani: Completamento delle opere di marginamento delle macroisole nel porto di Marghera.
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento alle questioni poste, si fa presente che, nell'ambito del «Protocollo d'Intesa per l'attuazione del Patto per lo sviluppo della Città di Venezia», siglato il 31 gennaio 2017 dal Ministero dell'ambiente e dal Comune di Venezia, si sono svolte numerose riunioni della Cabina di Regia, appositamente istituita, nel corso delle quali si è discusso, tra l'altro, sulle misure per accelerare le opere di marginamento delle macroisole ed altri interventi di messa in sicurezza. A tal proposito, si segnala in particolare che, nella riunione tenutasi il 21 giugno 2018, in merito ai tratti di marginamento di competenza regionale – ritenuti prioritari – la Società Veneto Acque, in qualità di stazione appaltante, ha dichiarato che i lavori relativi alla sponda Alcoa (Macroisola Fusina) potranno essere iniziati nel 2020, previa procedura di affidamento dell'incarico; la conclusione dei lavori della sponda ENEL (Macroisola Fusina), con il collaudo, è prevista per il 2023; la conclusione dei lavori della sponda Darsena della Rana (Macroisola Nuovo Petrolchimico), con il collaudo, è prevista anch'essa per il 2023.
Con nota del 12 luglio 2018, la Regione Veneto ha trasmesso il Protocollo tecnico inerente gli interventi di marginamento di propria competenza relativi alle macroisole Fusina e Nuovo Petrolchimico. In particolare, si stanno definendo le modalità di spostamento dei sottoservizi esistenti nei tratti di sponda interessati, interferenti con la realizzazione dei marginamenti. Con nota del 10 agosto 2018, la Regione ha dichiarato, altresì, che «è attualmente in grado di far fronte agli impegni assunti nell'ambito dell'Accordo di Programma del 16 aprile 2012, grazie alle risorse messe a disposizione dal Ministero dell'ambiente, che consentono la copertura finanziaria degli interventi in questione».
Allo stato attuale, rispetto all'ingente sforzo economico e finanziario posto in essere dal Ministero dell'ambiente per la bonifica del SIN di Venezia Porto Marghera, risultano disponibili oltre 103,7 milioni di euro, di cui: 10,6 milioni di euro disciplinati nell'Accordo di Programma del 16 aprile 2012 per la bonifica e la riqualificazione. Le suddette risorse sono state interamente trasferite dal Ministero dell'ambiente a favore della Regione Veneto e destinate alla realizzazione delle opere di marginamento delle macroisole di «Fusina» e del «Nuovo Petrolchimico»; 22,9 milioni di euro rinvenienti dai contratti transattivi sottoscritti con le società operanti nel S.I.N., di cui circa 19,6 già trasferiti alla Regione; oltre 70 milioni di euro a valere sul Piano Operativo «Ambiente» approvato con Delibera CIPE del 1o dicembre 2016, n. 55. Le suddette risorse sono destinate alle opere di completamento della rete di marginamento delle macroisole del S.I.N.. Detto finanziamento sarà disciplinato in uno specifico Accordo di Programma, in corso di definizione, tra il Ministero dell'ambiente e le altre amministrazioni interessate.