XIII Commissione
Agricoltura
Agricoltura (XIII)
Commissione XIII (Agricoltura)
Comm. XIII
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:
Sulla pubblicità dei lavori ... 68
5-01187 L'Abbate: Sull'accesso in deroga al Fondo di solidarietà nazionale alle aziende agricole pugliesi danneggiate dalle gelate eccezionali del 2018 ... 68
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 71
5-01188 Gadda: Sull'adozione del decreto attuativo della legge n. 141 del 2015 in materia di agricoltura sociale ... 69
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 72
5-01186 Nevi: Misure per il rilancio del settore olivicolo italiano ... 69
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 73
5-01189 Viviani: Sul rilancio e la valorizzazione della piccola pesca artigianale ... 69
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 75
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Giovedì 10 gennaio 2019. — Presidenza del vicepresidente Mario LOLINI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per le politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Alessandra Pesce.
La seduta comincia alle 9.10.
Sulla pubblicità dei lavori.
Mario LOLINI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche tramite la trasmissione diretta attraverso la web-tv della Camera dei deputati.
5-01187 L'Abbate: Sull'accesso in deroga al Fondo di solidarietà nazionale alle aziende agricole pugliesi danneggiate dalle gelate eccezionali del 2018.
Giuseppe L'ABBATE (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.
La sottosegretaria Alessandra PESCE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Giuseppe L'ABBATE (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto innanzitutto per la grande sensibilità dimostrata dal Governo nel ricevere i rappresentanti dei produttori e di tutto il mondo olivicolo pugliese al fine di poter raccogliere le loro istanze.
Esprime inoltre apprezzamento per l'iniziativa assunta dal Governo di predisporre una proposta normativa per consentire l'accesso in deroga al Fondo di solidarietà nazionale alle aziende agricole pugliesi danneggiate dalle gelate eccezionali del 2018. Evidenzia, infatti, che, sebbene i danni da esse riportate rientrino nella tipologia di danno assicurabile in base alla vigente normativa sul Fondo di solidarietà nazionale, al momento del verificarsi delle eccezionali avversità climatiche non fossero in realtà disponibili sul mercato le necessarie offerte assicurative, rendendosi così necessario agire in deroga alla citata normativa.
Reputa, pertanto, che questo sia un segnale importante per il mondo olivicolo pugliese, già da tempo in forte crisi per la grave fitopatia della Xylella fastidiosa, che serva, tra l'altro, ad evitare il grande problema sociale della disoccupazione agricola per i braccianti che, tramite l'accesso in deroga al Fondo, potranno conseguire il numero di giornate necessarie per il riconoscimento dei benefici ai fini previdenziali e assistenziali. Invita quindi il Governo a proseguire sulla strada del miglioramento delle condizioni del settore dell'olivicoltura, valutando positivamente la recente convocazione di un primo Tavolo di lavoro per la stesura di un nuovo Piano olivicolo nazionale.
5-01188 Gadda: Sull'adozione del decreto attuativo della legge n. 141 del 2015 in materia di agricoltura sociale.
Maria Chiara GADDA (PD) illustra l'interrogazione in titolo.
La sottosegretaria Alessandra PESCE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Maria Chiara GADDA (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dal Governo che ha comunicato l'avvenuta sottoscrizione da parte del Ministro Centinaio, lo scorso 21 dicembre, del decreto ministeriale attuativo della legge sull'agricoltura sociale, fortemente atteso dal settore.
Ricordato l'intenso confronto avvenuto nell'ambito dell'Osservatorio nazionale dell'agricoltura sociale sui contenuti dello schema di decreto sul quale, nella precedente legislatura, era stata acquisita l'intesa della Conferenza Stato-regioni e il parere favorevole con osservazioni delle competenti Commissioni parlamentari, esprime l'auspicio che il decreto sottoscritto dal Ministro Centinaio rispecchi quel proficuo lavoro svolto. Sollecita quindi il Governo a convocare l'Osservatorio per consentire a tale organo di proseguire l'attività volta a garantire continuità ai progetti di forte impatto non solo sociale, ma anche economico che connotano l'agricoltura sociale rendendola un laboratorio di welfare di comunità.
5-01186 Nevi: Misure per il rilancio del settore olivicolo italiano.
Raffaele NEVI (FI) illustra l'interrogazione in titolo.
La sottosegretaria Alessandra PESCE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Raffaele NEVI (FI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta fornita dalla rappresentante del Governo che, a suo avviso, nonostante il tempo trascorso dall'avvio della legislatura, denota ancora una volta il ritardo dell'Esecutivo nell'assumere le iniziative per la predisposizione di un nuovo Piano olivicolo-oleario, divenuto da tempo urgente, stante la grave situazione in cui versa il settore olivicolo.
Evidenziato che la redditività del comparto è stata completamente azzerata per molti piccoli produttori con pesanti ricadute negative anche in termini di tutela del paesaggio, auspica che il Governo assuma finalmente iniziative concrete per avviare in tempi brevissimi la predisposizione di un Piano olivicolo nazionale. Pur valutando positivamente l'emanazione, annunciata dal Ministro Centinaio, di un decreto sull'emergenza Xylella fastidiosa – in relazione alla quale auspica che la Commissione concluda celermente l'indagine conoscitiva in corso – sottolinea, infatti, che il comparto olivicolo necessità di ulteriori interventi – altrettanto urgenti – che diano una prospettiva di futuro al settore.
5-01189 Viviani: Sul rilancio e la valorizzazione della piccola pesca artigianale.
Lorenzo VIVIANI (Lega) illustra l'interrogazione in titolo.
La sottosegretaria Alessandra PESCE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
Lorenzo VIVIANI (Lega), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo, soprattutto in relazione alla parte in cui la sottosegretaria ha comunicato che il Ministero sta valutando l'opportunità di approfondire gli studi scientifici finalizzati a individuare possibili soluzioni al divieto di pesca di novellame di sarda e alice imposto dalla normativa europea, anche attraverso sperimentazioni di pesca scientifica. Osserva, infatti, che arrivare all'elaborazione di un piano di gestione, come accaduto per le specie del rossetto e del cicerello, rappresenterebbe un grande passo avanti per le marinerie italiane.
Evidenzia che la pesca del novellame di sarda rientra nella piccola pesca artigianale che caratterizza intere zone del territorio italiano, che si connota per una gestione unitaria e sostenibile delle risorse ittiche, e della quale, a suo avviso, l'Unione europea non riesce, purtroppo, a comprendere l'enorme valenza.
Sottolinea quindi l'importanza di portare avanti iniziative per valorizzare una tipologia di pesca tradizionale che fa parte della cultura e tradizione marinara del nostro Paese e che, a causa del divieto imposto a livello europeo, rischia di scomparire del tutto. Rileva, inoltre, come tale battaglia sia necessaria anche per tutelare gli interessi dei consumatori che raramente si sono accorti della scomparsa del bianchetto in quanto è stato sostituito da un suo surrogato, proveniente congelato dalla Cina, integrando gli estremi di una truffa alimentare.
Mario LOLINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 9.35.
ALLEGATO 1
5-01187 L'Abbate: Sull'accesso in deroga al Fondo di solidarietà nazionale alle aziende agricole pugliesi danneggiate dalle gelate eccezionali del 2018.
TESTO DELLA RISPOSTA
Tengo preliminarmente a precisare che questo Ministero presta la massima attenzione al tema delle imprese colpite da eventi atmosferici avversi e segue con ogni sforzo la situazione di emergenza che ha interessato la Nazione.
Occorre sottolineare che, per i danni provocati alle produzioni e strutture aziendali a seguito della avversità atmosferiche citati dall'interrogante, le imprese agricole avrebbero potuto sottoscrivere polizze assicurative agevolate da contributo pubblico fino al 70 per cento della spesa premi sostenuta dagli agricoltori.
Rilevo al riguardo che la vigente normativa sul fondo di solidarietà nazionale, di cui al decreto legislativo n. 102 del 2004, all'articolo 1, comma 3, stabilisce, che i relativi interventi compensativi possono essere attivati esclusivamente nel caso di danni a produzioni, strutture e impianti produttivi non inseriti nel piano assicurativo agricolo annuale.
Nonostante tale vincolo normativo, la regione Puglia ha presentato la proposta di declaratoria adottata con delibera di giunta n. 1.231 del 10 luglio 2018, unitamente alla documentazione tecnica, che questo Ministero non ha quindi potuto prendere in considerazione.
Tuttavia, considerata la rilevanza dei danni segnalati (oltre 200 milioni su quattro province) e l'impatto di questi sull'economia delle zone colpite, per venire incontro alle esigenze delle imprese agricole e procedere all'attivazione degli interventi compensativi del Fondo, è stata predisposta una proposta normativa per derogare alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 102 del 2004 e precisamente all'articolo 1, comma 3, al fine di attivare gli interventi compensativi del fondo per le colture non assicurate ancorché assicurabili, e per superare la perentorietà del termine di 90 giorni dalla fine dell'evento per la deliberazione della proposta.
Tale proposta è stata trasmessa in Parlamento come emendamento a varie iniziative legislative da ultimo al disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 135 del 2018, c.d. «semplificazione».
In presenza della suddetta disposizione, si potrebbe procedere all'accoglimento della proposta regionale, che consentirebbe la concessione a favore delle imprese agricole danneggiate delle seguenti provvidenze: contributi in conto capitale fino all'80 per cento del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria, prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell'anno in cui si è verificato l'evento ed in quello successivo, proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell'anno in cui si è verificato l'evento calamitoso, esonero parziale (fino al 50 per cento) dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei propri dipendenti, sgravi fiscali, contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali danneggiate e per la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte.
Voglio anche segnalare come il Ministero sia stato riconosciuto utile interlocutore nel raccogliere le esigenze del mondo produttivo nel corso delle riunioni che si sono tenute ieri e l'altro ieri con i diversi stakeholder.
ALLEGATO 2
5-01188 Gadda: Sull'adozione del decreto attuativo della legge n. 141 del 2015 in materia di agricoltura sociale.
TESTO DELLA RISPOSTA
Ringrazio l'interrogante per l'opportunità che mi offre di sottolineare e confermare come il tema dell'agricoltura sociale sia di interesse per il Ministero, vista la sua capacità di proporre soluzioni innovative di welfare rurale.
L'obiettivo dell'agricoltura sociale è infatti quello di migliorare lo stato di salute fisico e mentale delle persone attraverso la possibilità del lavoro in campagna, con ricadute positive anche a livello sociale; intende favorire il reinserimento di soggetti svantaggiati nella comunità e al contempo produrre.
Dopo l’iter riportato dall'interrogante, comunico che il decreto concernente i requisiti minimi e le modalità relative alle attività di agricoltura sociale, di cui al comma 2 dell'articolo 2 della legge 18 agosto 2015, n. 141, sottoscritto dal Ministro Centinaio lo scorso 21 dicembre, è stato trasmesso agli Organi di controllo.
Tale procedura è a norma di legge per la pubblicazione del citato decreto in Gazzetta ufficiale e sul sito del Ministero.
ALLEGATO 3
5-01186 Nevi: Misure per il rilancio del settore olivicolo italiano.
TESTO DELLA RISPOSTA
È noto a tutti che l'olio d'oliva italiano, per le sue apprezzate peculiarità, rappresenta una delle eccellenze agroalimentari che ci contraddistinguono nel mondo.
La valorizzazione e la tutela di tale, prodotto, compreso il connesso comparto, rappresentano quindi una priorità assoluta che intendiamo perseguire, non solo a livello nazionale, anche attraverso l'implementazione dei controlli eseguiti dall'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari la cui autorevolezza, riconosciuta a livello globale, lo ha confermato quale punto di riferimento dei controlli sul food a livello italiano e internazionale.
Al riguardo faccio presente che, sempre nell'ottica della salvaguardia del prodotto, a seguito della reiterata richiesta italiana, la Commissione europea con il Regolamento delegato n. 1096/2018 ha modificato l'articolo 5, lettera e), del Regolamento (UE) n. 29/2012 sulle norme di commercializzazione dell'olio di oliva. Pertanto, i Paesi membri possono ora obbligare gli operatori che commercializzano il proprio prodotto in ambito nazionale a riportare in etichetta l'indicazione della campagna di raccolta definendo, contestualmente, cosa si intenda per campagna di raccolta.
Tale procedura è stata già attivata nel nostro Paese.
Come dichiarato dal Ministro Centinaio, stiamo facendo il possibile per risolvere le urgenze e pianificare interventi risolutivi che possano sciogliere definitivamente tutte le problematiche relative al settore, sempre ascoltando gli operatori delle categorie e venendo incontro alle loro esigenze.
In tale contesto, la predisposizione di un nuovo Piano olivicolo-oleario rientra tra le iniziative che è necessario attivare urgentemente per rilanciare il settore, partendo da una nuova strategia nazionale da condividere con gli operatori della filiera e le regioni.
Detti interventi dovranno avere un prevalente carattere sistemico e un impatto orizzontale su tutti gli operatori della filiera, in linea con gli orientamenti dell'Unione europea per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale. La verifica degli interventi compatibili, infatti, costituisce un aspetto basilare e di importanza strategica, attese le modifiche intervenute rispetto al passato regime.
Su questa strategia le regioni, che rappresentano le Autorità di gestione dei Programmi di sviluppo rurale, possono indirizzare le risorse ivi contenute per realizzare gli interventi per rilanciare la competitività del sistema olivicolo italiano.
Mi preme inoltre evidenziare che, a sostegno del settore olivicolo, sono stati recentemente concessi circa 108 milioni di euro, a valere sui prossimi tre anni (1o aprile 2018-30 marzo 2021) destinati alle Organizzazioni di produttori che svolgono programmi di sostegno nel settore, attraverso la relativa Organizzazione comune di mercato.
Tale finanziamento apporterà concreti benefici al settore, sia riguardo al miglioramento della qualità dell'olio di oliva e delle olive da tavola (cui sarà riservato non meno del 30 per cento delle risorse), che in relazione all'impatto ambientale dell'olivicoltura (che potrà avvalersi di almeno il 20 per cento del finanziamento).
Al sistema di tracciabilità, della certificazione e alla tutela della qualità dell'olio di oliva e delle olive da tavola, con particolare attenzione al controllo della qualità degli oli di oliva commercializzati, verrà destinato non meno del 15 per cento del finanziamento.
Inoltre, sempre nell'ambito della strategia nazionale, al fine di facilitare l'aggregazione nella fase della commercializzazione, alle Organizzazioni di produttori che commercializzano il prodotto dei propri soci è stato riservato il 25 per cento circa dell'importo del finanziamento.
Segnalo inoltre che sono stati finanziati importanti progetti di ricerca, per un importo complessivo di 7 milioni di euro, volti al miglioramento delle tecniche di difesa da organismi nocivi, all'incremento della produttività degli oliveti, all'introduzione di innovazioni lungo tutta la filiera, al fine di migliorare la qualità del prodotto e la competitività dell'intero comparto.
Al di là dei finanziamenti dell'OCM, questo Ministero è particolarmente orientato a costruire una competitività strategica nazionale, con la collaborazione di tutti gli stakeholders, tanto che il 2 gennaio scorso è stato convocato il Tavolo di filiera olivicola per discutere delle necessità e priorità strategiche da sviluppare nel settore.
La riunione si terrà oggi pomeriggio alle 15.
ALLEGATO 4
5-01189 Viviani: sul rilancio e la valorizzazione della piccola pesca artigianale.
TESTO DELLA RISPOSTA
In via preliminare desidero evidenziare che le c.d. «pesche speciali» sono in linea di principio vietate dall'Ordinamento nazionale.
Ciò in conformità all'impegno assunto dal Paese ad adottare strategie precauzionali, volte a proteggere e conservare le specie acquatiche vive e gli ecosistemi marini e a garantirne lo sfruttamento sostenibile, nel contesto della Politica Comune della Pesca di tutela delle risorse ittiche, in ossequio alle previsioni di cui al Regolamento (CE) n. 1967/2006 e del Regolamento (UE) n. 1380/2013.
In tale ottica si inseriscono le discipline particolari che regolano la pesca del rossetto e del cicerello (specie ittiche di dimensioni molto ridotte che mantengono una piccola taglia anche in età adulta), il cui esercizio può essere autorizzato da questo Ministero, previa approvazione di appositi Piani di Gestione da parte della Commissione europea. Discorso a parte, come correttamente individuato, va fatto per il «novellarne» di sarda.
La Direzione Generale della pesca e dell'acquacoltura di questo Ministero – nel porre in essere i conseguenti atti amministrativi finalizzati ad adeguare l'applicazione del citato Regolamento «Mediterraneo» alle specificità dei mari italiani – ha doverosamente tenuto in considerazione il dettato normativo di cui sopra, nonché le direttive impartite dalla Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM), Commissione che, tuttavia, ha in più occasioni rimarcato di non poter ratificare proposte che abbiano ad oggetto la pesca speciale del bianchetto, a causa dello stato di sofferenza dello stock di sardine nel Mediterraneo.
Fermo restando quanto sopra, questo Ministero ha ben presente l'importanza della tradizione delle attività di pesca legate a questa risorsa (sarda giovanile), soprattutto a livello locale, insita nella storia del nostro Paese e da sempre valorizzata dalla nostra Marineria nel rispettò della sostenibilità ambientale.
Su questa base, il Ministro sta valutando l'opportunità di approfondire, anche con il coinvolgimento delle regioni interessate, gli studi scientifici finalizzati a individuare possibili soluzioni, anche attraverso sperimentazioni di pesca scientifica, le cui risultanze andranno condivise con le competenti Istituzioni europee.