X Commissione
Attività produttive, commercio e turismo
Attività produttive, commercio e turismo (X)
Commissione X (Attività produttive)
Comm. X
Indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030 (Deliberazione) ... 99
ALLEGATO 1 (Programma) ... 103
7-00020 Benamati: Iniziative urgenti in materia di riscossione degli oneri generali del sistema elettrico (Seguito della discussione e rinvio) ... 100
Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico. Testo unificato C. 290 Gadda e abb. (Parere alla XIII Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 101
ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) ... 106
INDAGINE CONOSCITIVA
Mercoledì 5 dicembre 2018 — Presidenza del vicepresidente, Luca CARABETTA.
La seduta comincia alle 13.15.
Indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030.
(Deliberazione).
Luca CARABETTA, presidente, ricorda che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dello scorso 28 novembre si è convenuto di svolgere un'indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030. Avverte che, al riguardo, è stata acquisita, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del regolamento, la prescritta intesa del Presidente della Camera.
L'indagine conoscitiva dovrebbe concludersi entro il 30 settembre 2019.
Propone, quindi, di deliberarne lo svolgimento sulla base del programma concordato in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Gianluca BENAMATI (PD) chiede se in base anche al richiamo al Piano nazionale Energia e Clima, l'elenco inserito nel programma dei soggetti da ascoltare in audizione sia esaustivo.
Andrea VALLASCAS (M5S) chiede se sia stata già stabilita una scaletta delle audizioni.
Luca CARABETTA, presidente, fa presente che le questioni sollevate dai deputati Benamati e Vallascas saranno opportunamente discusse nella riunione odierna dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
La Commissione approva la proposta del presidente (vedi allegato 1).
La seduta termina alle 13.20.
RISOLUZIONI
Mercoledì 5 dicembre 2018. — Presidenza del vicepresidente, Luca CARABETTA.
La seduta comincia alle 13.20.
7-00020 Benamati: Iniziative urgenti in materia di riscossione degli oneri generali del sistema elettrico.
(Seguito della discussione e rinvio).
La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinvita nella seduta del 27 settembre 2018.
Gianluca BENAMATI (PD), desidera fare il punto sulla risoluzione in discussione, a seguito delle rilevanti audizioni svolte. Innanzitutto osserva come le audizioni abbiano confermato l'importanza e la sensibilità del tema posto dalla risoluzione a sua prima firma. Ricorda che la questione della disciplina degli oneri generali del sistema elettrico è stata affidata dalla legge n. 481 del 1995 all'allora Autorità per l'energia elettrica e il gas, ora ARERA. Tale Autorità aveva stabilito che i rischi di eventuali morosità cadessero su ciascun soggetto della filiera, ponendo in capo ai venditori la prestazione di garanzie finanziarie in favore dei distributori. Sulla questione è intervenuta la magistratura amministrativa dichiarando la mancanza di titolarità dell'Autorità a imporre tale sistema e si è così arrivati al sistema attuale, non accettabile, in cui le eventuali morosità gravano sui contribuenti. È quindi necessario l'intervento del Parlamento con un atto di indirizzo come quello in discussione che non è solo verso il Governo, ma di riflesso anche verso l'Autorità. Fa un breve excursus delle questioni e delle linee di tendenza emerse nel corso delle audizioni. Prima di tutto è apparsa evidente l'urgenza di intervenire sul tema. È parsa altrettanto evidente la necessità di regolamentare l'albo dei venditori a tutela sia dei venditori onesti che dei consumatori. È emersa poi dalle audizioni l'opportunità di utilizzare il Sistema informativo integrato per il controllo delle procedure dei versamenti degli oneri per la loro redistribuzione, a seconda dei diversi componenti, presso il Gestore dei servizi energetici-GSE o la Cassa per i servizi energetici ambientali –CSEA anche al fine del controllo di quella morosità colpevole inquadrata nel fenomeno del cosiddetto turismo energetico. Esiste poi una morosità incolpevole, dovuta a questioni di indigenza, che rappresenta però una parte bassa dei 300-500 milioni di morosità complessiva. E verso questo tipo di utenza andrebbe reso più efficace e utilizzabile il bonus elettrico. Osserva al proposito che, in sede di discussione in V Commissione della legge di bilancio, è stato presentato non dal suo gruppo, ma da un gruppo di maggioranza, un emendamento in tal senso che non ha però trovato accoglimento. Sono state avanzate poi proposte sulla gestione degli oneri e la maggior parte dei soggetti ascoltati in audizione ha convenuto sull'opportunità di una gestione esternalizzata, affidata a un soggetto terzo. È una soluzione che gli è parsa condivisibile in quanto permetterebbe di evitare sia la morosità dei clienti che il fallimento o il comportamento disonesto dei venditori. Un grande consenso ha avuto la proposta di introdurre un sistema di riscossione simile a quello del canone RAI. Rileva però che una novità è emersa dall'ultima audizione, quella dei rappresentanti di ARERA. L'Autorità ha infatti avanzato la proposta di un sistema diverso, basato sui principi della valutazione dell'insolvenza media e della creazione di un Fondo tra venditori che sostituirebbe il sistema delle garanzie. È un sistema sul quale ha chiesto in audizione un approfondimento all'ARERA per comprenderne meglio il funzionamento. Ritiene quindi necessaria una pausa di riflessione per aspettare la risposta di ARERA e anche per la verificare la necessità di riformulare la sua risoluzione. Chiede quindi di rinviare di qualche settimana la discussione della risoluzione medesima.
Tullio PATASSINI (Lega) ringrazia il deputato Benamati per aver riassunto le questioni emerse nel corso delle audizioni dai soggetti intervenuti, ai quali rivolge il proprio ringraziamento per l'apporto dato alla discussione. Sottolinea come dalle audizioni sia emersa la solidità di una filiera complessa e innovativa come quella dell'energia. Concorda con il deputato Benamati sulla complessità della proposta avanzata da ARERA, che richiede un'adeguata riflessione su come gestire gli oneri e concorda anche su un aggiornamento della discussione per dar proficuamente seguito al buon lavoro svolto sinora. Condivide l'importanza dei punti segnalati dal deputato Benamati, quali la morosità dovuta al turismo energetico e un approfondimento delle modalità di elargizione del bonus per gli utenti con difficoltà economiche. Ritiene molto utile un controllo tramite il Sistema informativo integrato, controllo che non deve essere vessatorio ma di garanzia per gli utenti onesti. Osserva d'altronde che il numero elevato di venditori favorisce il fenomeno del turismo energetico e anche da qui nasce l'esigenza di avere un albo dei venditori e una definizione dei requisiti validi sia per accedervi che per mantenere l'iscrizione. Ricorda però la collaborazione che già avviene tra consumatori e venditori con il Tavolo di conciliazione permanente. Anticipa che il suo gruppo sta predisponendo una risoluzione e che una pausa nei lavori potrà premettere un'elaborazione più consona alle risultanze del dibattito.
Paolo BARELLI (FI) concorda con la necessità di una pausa di riflessione e di un rinvio della discussione, anche per arrivare all'approvazione di un testo condiviso. Osserva, infatti, come l'argomento interessi i consumatori e gli operatori di tutti i livelli della filiera. Sottolinea, inoltre, gli aspetti problematici giuridici e giurisprudenziali.
Luca CARABETTA, presidente, fa presente che ogni questione riguardante l'organizzazione del seguito della discussione della risoluzione sarà oggetto dell'odierna riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 13.40.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 5 dicembre 2018. — Presidenza del vicepresidente, Luca CARABETTA.
La seduta comincia alle 13.40.
Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico.
Testo unificato C. 290 Gadda e abb.
(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 4 dicembre 2018.
Luca CARABETTA, presidente, avverte che la relatrice ha presentato una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).
Lucia SCANU (M5S), relatrice, illustra la sua proposta di parere.
Sara MORETTO (PD) ricorda che il provvedimento riprende sostanzialmente il testo di una proposta di legge come approvato dalla Camera nella scorsa legislatura. Il testo unificato in esame coglie le peculiarità del sistema produttivo biologico e della relativa filiera. Viene previsto poi un adeguato sostegno al sistema produttivo biologico per renderlo competitivo sul mercato. Osserva come non sia favorevole alla proliferazione di marchi, ma in questo caso la condivide in quanto si tratta di una buona definizione, al contrario di quella riguardante i prodotti a chilometro zero recentemente esaminata dalla Commissione sempre in sede consultiva. In conclusione si tratta di un testo frutto di un buon lavoro e che offre strumenti concreti di sostegno al settore. Per i motivi esposti, annuncia il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico alla proposta di parere della relatrice.
Paolo BARELLI (FI) ricorda la posizione di astensione del suo gruppo in Commissione Agricoltura sul provvedimento, in quanto necessita di un'integrazione e di un coordinamento con la normativa in materia sparsa in molte fonti normative. Annuncia, quindi, la posizione di astensione del gruppo di Forza Italia sulla proposta di parere della relatrice.
La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
La seduta termina alle 13.45.
ALLEGATO 1
Indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030.
PROGRAMMA
Il settore energetico, per sua natura, costituisce da sempre un ambito sfidante per i legislatori e per tutti gli attori chiave della regolazione pubblica. In un'ottica di progressiva decarbonizzazione del settore, questa sfida diventa particolarmente complessa ma anche ricca di opportunità per molti settori dell'economia.
La disciplina normativa del settore energetico è in continua e rapida evoluzione sia in ragione delle frequenti innovazioni tecnologiche che lo caratterizzano, sia per motivi strutturali, connessi cioè alla scarsità delle risorse. In uno scenario globale con una domanda energetica sempre in aumento, l'energia costituisce un bene fondamentale ma scarso e che necessita di essere studiato per verificarne nuove potenzialità, anche grazie agli avanzamenti della ricerca e della scienza.
Come è noto, proprio in virtù di queste considerazioni, il macro-obiettivo cruciale di tutti gli Stati membri dell'Unione europea è quello di migliorare l'offerta energetica, sotto il profilo dell'efficientamento, della diversificazione – e di conseguenza della sicurezza – degli approvvigionamenti, della produzione energetica da fonti rinnovabili, del miglioramento delle reti di trasporto e di distribuzione.
La SEN (Strategia Energetica Nazionale) è stato lo strumento di programmazione più importante della scorsa legislatura ma, anche se presentata come in grado di individuare le linee di azione più rilevanti in un'ottica di medio periodo, è stata elaborata in un contesto di aggiornamento e di definizione proprio di quegli obiettivi che si prefiggeva di raggiungere al 2030.
Con l'adozione del «Clean Energy Package», infatti, la SEN è uno strumento che a poco più di un anno dalla sua presentazione, deve essere aggiornato se si vorranno centrare i più ambiziosi obiettivi europei al 2030. Il nuovo documento, il Piano Energia e Clima, sarà elaborato secondo le indicazioni del Regolamento Governance e dovrà essere finalizzato entro dicembre 2019. Queste considerazioni sono alla base della opportunità, da parte della Commissione, di intraprendere un'apposita indagine conoscitiva, attraverso le cui risultanze il Parlamento possa valutare l'adeguatezza e le eventuali necessità di aggiornamento del quadro normativo, regolativo e di programmazione nazionale, anche in prospettiva dell'effettiva realizzazione del mercato unico europeo e in vista della realizzazione delle misure contenute nel Piano.
Le linee di indagine e gli obiettivi
L'indagine conoscitiva seguirà una serie di percorsi da approfondire, in coerenza tanto con gli obiettivi comunitari, quanto con quelli nazionali, contenuti nel PNEC.
Come è noto, la politica energetica europea si pone tre macro-obiettivi:
la sicurezza dell'approvvigionamento;
la competitività del settore;
la sostenibilità ambientale.
Con questi obiettivi sullo sfondo, la Commissione europea ha varato nel corso del tempo diversi Piani per giungere a una vera e propria Unione dell'energia, che ambisce ad essere un modello di economia sostenibile, a basse emissioni di carbonio e un'area di maggiore produzione da fonti rinnovabili.
I macro-obiettivi nazionali e comunitari quindi coincidono e saranno il punto di riferimento per l'indagine conoscitiva nei suoi percorsi di approfondimento.
In particolare, la Commissione si propone di indagare sulle strade da seguire per sistematizzare e aggiornare le possibili linee d'azione derivanti dagli obiettivi appena menzionati. In altri termini, l'indagine conoscitiva si pone l'obiettivo di far luce sui tanti modi di raggiungere i seguenti traguardi:
rafforzare la diffusione delle tecnologie basso-emissive e rinnovabili;
promuovere l'innovazione tecnologica per sviluppare nuovi strumenti ad alto potenziale;
migliorare l'efficienza energetica contenendo i costi di sistema
arrivare al phase out degli impianti termoelettrici a carbone entro il 2025 in piena sicurezza;
garantire sicurezza e flessibilità delle reti gas ed elettrica;
azzerare il gap sui prezzi dell'elettricità per famiglie e imprese;
ridurre i rischi di delocalizzazione delle imprese più energivore.
A partire da una breve analisi di scenario, l'indagine si propone di mettere a fuoco i seguenti temi legati all'approvvigionamento e alla sicurezza energetica:
evoluzione dei fabbisogni e dell’energy mix in Italia;
quadro dettagliato delle risorse interne;
diversificazione degli approvvigionamenti di gas naturale e di importazione di energia elettrica: focus sulle infrastrutture esistenti e pianificate;
azioni abilitanti e sussidi per lo sviluppo del sistema energetico;
implementazione di un meccanismo italiano di regolazione della capacità di energia elettrica.
Con riguardo al tema della competitività, connesso con quello della sicurezza, sul fronte dei costi e dei prezzi, pare necessario un focus sul mercato retail con attenzione specifica al superamento del regime di tutela nel settore elettrico nel 2020 e alla bolletta energetica: analisi della composizione dei prezzi per famiglie e imprese italiane e proposte di rimodulazione e opportunità derivanti dalle nuove direttive europee.
Inoltre, si ritiene cruciale approfondire il ruolo degli operatori energetici per lo sviluppo del sistema-Paese, come far sì, cioè, che il settore energetico sia – direttamente e indirettamente – un driver di crescita economica e occupazionale, sempre in coerenza con l'obiettivo della de-carbonizzazione e dello sviluppo delle FER. In tal senso, la Commissione si propone di:
mappare gli operatori energetici lungo tutta la filiera (dall'estrazione al consumo);
valutare il loro patrimonio industriale e le ricadute occupazionali;
analizzare l'evoluzione della raffinazione e della chimica in ottica low-carbon;
analizzare le prospettive di sviluppo delle fonti rinnovabili elettriche, termiche e relative ai trasporti, tenendo presente i diversi livelli di sviluppo delle tre tipologie;
esaminare le possibilità per una nuova politica regolativa finalizzata all'evoluzione tecnologica del settore.
Da quanto sinteticamente illustrato emerge quindi l'opportunità dell'indagine conoscitiva, mirata a chiarire e a proporre come risolvere alcune problematiche specifiche molto concrete e attuali, a partire da una valutazione sugli obiettivi al 2030 dell'Italia, sul loro stato di avanzamento e sulla loro fattibilità.
L'indagine si propone altresì a partire dall'analisi di sintomi come la carenza di risorse, costi e prezzi alti, bisogno di sicurezza dell'approvvigionamento, necessità di de-carbonizzare e di investire in risorse rinnovabili, di esaminare ad ampio spettro il settore (anche nelle sue ricadute e nei suoi effetti extra-settoriali, sistemici) e di giungere a proporre interventi correttivi, perfezionando quelli già esistenti o valutando percorsi nuovi sui quali intervenire e investire, anche di supporto e paralleli alla nuova programmazione, per far sì che il settore energetico sia uno dei motori della reale ripresa economica del Paese.
I soggetti da ascoltare in audizione
Nell'ambito dell'indagine, si procederà all'audizione di alcuni soggetti, suddivisi nelle seguenti categorie:
istituzionali (rappresentanti del Mise e delle Autorità indipendenti operanti nel settore, rappresentanti della Commissione europea e del Parlamento europeo);
principali operatori pubblici e privati del settore (ad esempio Terna, Snam, ENEL, ENI, EDISON);
principali associazioni rappresentative di settore (ad esempio Anigas, Assoelettrica, Energia concorrente, Aper, Anev);
gestore dei servizi energetici (GSE) e gestore dei mercati energetici (GME);
acquirente unico Spa;
associazioni di consumatori;
associazioni di categoria (ad esempio Confindustria e Confcommercio);
associazioni delle imprese operanti nel settore ovvero delle aziende di servizi pubblici locali operanti nei settori dell'energia elettrica e del gas (ad esempio Assomineraria e Federutility);
esperti di settore provenienti dal mondo accademico o da istituti di ricerca.
L'indagine conoscitiva potrà, altresì, prevedere lo svolgimento di sopralluoghi al di fuori della sede parlamentare (di cui sarà di volta in volta richiesta l'autorizzazione al Presidente della Camera), con particolare riferimento alle questioni che la Commissione riterrà di maggiore interesse, anche alla luce degli elementi informativi acquisiti nel corso dell'indagine stessa.
L'indagine conoscitiva si concluderà entro il 30 settembre 2019.
ALLEGATO 2
Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico. Testo unificato C. 290 Gadda e abbinate.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La X Commissione,
esaminato il testo unificato delle proposte di legge C. 290 Gadda, C. 410 Cenni, C. 1314 Parentela e C. 1386 Golinelli, che reca disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico così come risultante dall'esame delle proposte emendative presso la XIII Commissione;
preso atto con favore che l'articolo 5 istituisce il marchio biologico italiano per caratterizzare i prodotti biologici ottenuti da materia prima italiana contraddistinti dall'indicazione «Biologico italiano» di cui all'articolo 24 del Regolamento (CE) 834/2007;
rilevato che l'articolo 11 stabilisce, ad integrazione delle disposizioni dell'articolo 13 del decreto legislativo n. 228 del 2001, che sono da intendersi come distretti biologici anche i sistemi produttivi locali nei quali sia significativa la produzione biologica;
sottolineato l'articolo 12 che disciplina le organizzazioni interprofessionali nella filiera biologica, intendendosi tali quelle costituite dai rappresentanti delle attività economiche connesse alla produzione, alla trasformazione e al commercio per iniziativa delle organizzazioni maggiormente rappresentative del settore;
sottolineato, altresì, l'articolo 12-bis ai sensi del quale le associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale nella produzione, trasformazione e commercializzazione nel settore della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico possono stipulare, in rappresentanza delle imprese che hanno loro conferito apposito mandato, accordi quadro aventi ad oggetto la disciplina dei contratti di cessione dei prodotti ottenuti con il metodo biologico, definendone le condizioni contrattuali e prevedendo un corrispettivo a favore dei produttori pari almeno ai costi medi di produzione;
evidenziato l'articolo 13 che istituisce il Tavolo di filiera per i prodotti biologici e disciplina le intese di filiera, che sono proposte dal Tavolo al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e del turismo, e sottoscritte dagli organismi maggiormente rappresentativi a livello nazionale nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione,
esprime
PARERE FAVOREVOLE