IV Commissione
Difesa
Difesa (IV)
Commissione IV (Difesa)
Comm. IV
Sulla pubblicità dei lavori ... 53
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021. C. 1334 Governo (Relazione alla V Commissione) (Seguito dell'esame e rinvio) ... 53
ALLEGATO 1 (Emendamenti) ... 59
ALLEGATO 2 (Emendamenti approvati dalla Commissione) ... 62
DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO:
Sulla pubblicità dei lavori ... 56
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all'articolo 1, comma 1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205. Atto n. 51 (Rilievi alla V Commissione) (Seguito dell'esame e rinvio) ... 56
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 14 novembre 2018. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Raffaele Volpi.
La seduta comincia alle 14.15.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021.
C. 1334 Governo.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 13 novembre 2018.
Gianluca RIZZO, presidente, comunica che nell'ultima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è convenuto sulla necessità di concludere l'esame nella seduta odierna o al massimo nella giornata di domani.
Dopo aver ricordato quindi che il termine per la presentazione di emendamenti in Commissione è scaduto alle ore 10 di oggi, avverte che sono state presentate 6 proposte emendative (vedi allegato 1) e che non sono stati presentati ordini del giorno.
Ricorda inoltre che gli emendamenti al disegno di legge di bilancio sono soggetti sia a un limite di contenuto, nel senso che non sono ammissibili emendamenti che non corrispondono al tipo di contenuto ammesso dalla legge di contabilità generale, sia a un vincolo di compensatività, nel senso che non sono ammissibili gli emendamenti che comportano un onere finanziario senza provvedere alla sua integrale copertura. Quanto al limite di contenuto, precisa che – per espressa disposizione dell'articolo 21, comma 1-quinquies, della legge n. 196 del 2009 – il disegno di legge di bilancio non può contenere norme di delega legislativa, norme di carattere ordinamentale ovvero organizzatorio, interventi di natura localistica o microsettoriale, né variazioni dirette delle previsioni di entrata o di spesa contenute nella seconda sezione.
Infine, avverte che la Presidenza ha ritenuto ammissibili tutti gli emendamenti, fermo restando che il giudizio definitivo sull'idoneità della copertura finanziaria, dove prevista, sarà pronunciato, ove necessario, dal Presidente della Commissione Bilancio all'esito dei necessari accertamenti.
Emanuela CORDA (M5S), relatrice, invita al ritiro, al fine di ripresentare la proposta emendativa presso la Commissione Bilancio per ulteriori approfondimenti di natura finanziaria, i presentatori dell'emendamento Pagani 1334/IV/28.1, mentre formula parere favorevole sull'emendamento Pagani 1334/IV/36.1.
Quanto all'emendamento Tripodi 1334/IV/59.1, che prevede il parere delle competenti Commissioni parlamentari, secondo la procedura di cui al comma 3 dell'articolo 536 del decreto legislativo n. 66 del 2010, sul decreto ministeriale di rideterminazione dei programmi di spesa oggetto delle riduzioni previste dal comma 1 dell'articolo 59 del disegno di legge di bilancio, propone di riformulare l'emendamento nel senso di stabilire che il decreto sia adottato previo parere delle competenti commissioni parlamentari, fermo restando quanto previsto dal comma 2 dell'articolo 536-bis del decreto legislativo n. 66 del 2010. Il parere verrebbe pertanto espresso secondo le norme ordinarie previste nei rispettivi regolamenti parlamentari.
Formula, quindi, parere contrario sull'emendamento Pagani 1334/IV/59.2, osservando che il programma di acquisizione dei droni P2HH (Atto Governo n. 2) è ancora in corso d'esame da parte delle Commissioni ed invita al ritiro i presentatori dell'emendamento Pagani 1334/IV/101, al fine di ripresentare la proposta emendativa presso la Commissione Bilancio per ulteriori approfondimenti di natura finanziaria.
Infine, formula parere contrario sull'emendamento Pagani 1334/IV/TAB.A.1, in quanto nell'anno 2019 le associazioni e gli enti beneficiarie dei fondi iscritti al capitolo 1352 risultano già destinatarie di un contributo.
Il sottosegretario Raffaele VOLPI si rimette alla Commissione su tutti gli emendamenti presentati.
Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) segnala come la finalità dell'emendamento Tripodi 1334/IV/59.1, di cui è cofirmatario, sia quella di consentire il controllo parlamentare nell'ambito del processo di rideterminazione dei programmi di spesa del dicastero della difesa oggetto delle riduzioni previste dal disegno di legge di bilancio. Accetta, quindi, la riformulazione proposta dalla relatrice.
Roger DE MENECH (PD) osserva che l'emendamento Pagani 1334/IV/28.1, di cui è cofirmatario, affronta la questione del personale tecnico che lavora nei ruoli civili della Difesa, sottolineando come sia d'estrema importanza capire l'orientamento del Governo riguardo alla necessità di procedere alla riqualificazione di tale personale al fine di salvaguardare le competenze specifiche delle professionalità tecniche impiegate negli arsenali militari, nei poli di mantenimento e negli enti militari a carattere industriale.
Ritira, quindi, l'emendamento preannunciando la sua ripresentazione presso la Commissione Bilancio.
Salvatore DEIDDA (FdI) preannuncia che il gruppo Fratelli d'Italia presenterà presso la Commissione Bilancio emendamenti di buon senso e privi di finalità ostruzionistica.
Nicola CARÈ (PD) precisa che l'emendamento Pagani 1334/IV/36.1, di cui è cofirmatario, pone rimedio a una mancanza di equiordinazione tra le Forze armate e le Forze di Polizia a seguito dell'approvazione del decreto legislativo n. 126 del 2018, che ha assegnato alle sole Forze di Polizia, allo scopo di operare la revisione dei ruoli e delle carriere, sessanta milioni di euro per il triennio 2017-2019 e dieci milioni di euro dal 2018 al 2028.
Evidenzia, quindi, che l'aumento delle risorse previsto dalla proposta emendativa in esame è necessario anche al fine di valorizzare il parametro dei gradi non apicali dei ruoli non dirigenziali considerato che al ruolo dei marescialli è stato riconosciuto, dal citato provvedimento, l'accesso alla carriera direttiva.
Alberto PAGANI (PD) sottolinea come l'emendamento 1334/IV/59.2, a sua prima firma, intenda dare impulso al programma di acquisizione dei droni P2HH che, la cui approvazione sta registrando una tempistica rallentata.
Rileva come le aziende interessate dal programma abbiano già fatto molti sforzi economici per sviluppare il progetto ed evidenzia la grave situazione di crisi che il dilungarsi dei tempi sta determinando.
Quanto all'emendamento 1334/IV/101.1, sempre a sua prima firma, dichiara di ritiralo preannunciando la sua ripresentazione presso la Commissione Bilancio.
Infine, osserva come con l'emendamento 1334/IV/TAB.A.1, di cui è primo firmatario, il gruppo del Partito democratico voglia mantenere alta l'attenzione sulle associazioni combattentistiche, destinando loro ulteriori risorse, nell'ambito degli stanziamenti di bilancio del dicastero della difesa, soprattutto in considerazione del fatto che nel prossimo triennio ricorrono numerose celebrazioni legate agli avvenimenti del secondo conflitto mondiale.
Roberto Paolo FERRARI (Lega) rileva che il Governo, nella legge di bilancio, abbia iniziato a reperire le prime risorse economiche da destinare al riordino dei ruoli delle Forze armate, finora rimasto bloccato anche a causa della mancanza di un'apposita delega legislativa. Evidenzia, inoltre, che sempre nella legge di bilancio si prevede anche un'assunzione straordinaria di carabinieri nel prossimo quinquennio.
Conclude rimarcando l'impegno della maggioranza e dell'Esecutivo nel cercare di soddisfare a pieno le esigenze rappresentate dal personale delle Forze armate.
Emanuela CORDA (M5S), relatrice, ricorda come la delega legislativa per il riordino dei ruoli delle Forze armate sia stata inserita, con un emendamento, nel cosiddetto decreto legge sicurezza, attualmente in corso di conversione.
Salvatore DEIDDA (FdI) ritiene che sia fuori luogo incrementare i contributi a beneficio di associazioni vigilate dalla difesa, soprattutto in un periodo di contrazione dei bilanci.
La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Pagani 1334/IV/36.1. e Tripodi 1334/IV/59.1 (nuova formulazione) (vedi allegato 2), mentre respinge gli emendamenti Pagani 1334/IV/59.2 e 1334/IV/TAB.A.1
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che l'esame delle proposte emendative si è concluso. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani.
La seduta termina alle 14.35.
DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 14 novembre 2018. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Raffaele Volpi.
La seduta comincia alle 14.35.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all'articolo 1, comma 1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
Atto n. 51.
(Rilievi alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto, rinviato nella seduta del 13 novembre 2018.
Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che ieri il relatore, on. Pettazzi, ha illustrato i contenuti dell'atto in esame e che, nella medesima giornata, si è svolta l'audizione informale del generale Miglietta, che ha fornito chiarimenti sulla destinazione delle risorse attribuite al Ministero della difesa.
Avverte, quindi, che l'Ufficio di presidenza della Commissione Bilancio ha stabilito di concludere l'esame del provvedimento nella giornata di mercoledì 21 novembre. La Commissione, pertanto, potrebbe esprimere i rilievi anche all'inizio della prossima settimana.
Lino PETTAZZI (Lega), relatore, condivide le considerazioni del presidente, segnalando la necessità di disporre di ulteriore tempo per approfondire i temi emersi nell'audizione informale del generale Miglietta.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.40.
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 14 novembre 2018. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Raffaele Volpi.
La seduta comincia alle 14.40.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Proposta di nomina del generale di corpo d'armata Agostino Biancafarina a presidente della Cassa di previdenza delle Forze armate.
Nomina n. 9.
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina in oggetto.
Giovanni RUSSO (M5), relatore, osserva che il Consiglio dei ministri, nella riunione dello scorso 25 ottobre, ha avviato la procedura per la nomina del generale di corpo d'arma, Agostino Biancafarina, a Presidente della Cassa di previdenza delle Forze armate.
Ricorda, quindi, che il Presidente della Cassa è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della difesa, previa acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari competenti da esprimersi ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14.
Segnala che, all'esito della riunione del Consiglio dei ministri, il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha trasmesso ai Presidenti delle Camere, in data 29 ottobre 2018, la richiesta di parere sulla proposta di nomina, unitamente al curriculum vitae del candidato, che è stata assegnata alla Commissione difesa lo scorso mercoledì 31 ottobre.
Ciò premesso in via generale, rileva che la Cassa di previdenza delle Forze armate è un ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico non economico – istituito nel 2009 al fine di unificare le preesistenti Casse di previdenza dei singoli corpi delle Forze armate, con lo scopo di gestirne i relativi fondi previdenziali – ed è sottoposto, ai sensi dell'articolo 20 del codice dell'ordinamento militare, alla vigilanza del Ministro della difesa, che può esercitarla avvalendosi del Capo di stato maggiore della difesa.
La disciplina degli organi direttivi della Cassa (il Presidente, il Consiglio di amministrazione e il Collegio dei revisori) è dettata dagli articoli da 73 a 80 del Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010.
I componenti di tutti e tre gli organi svolgono l'attività a titolo gratuito e restano in carica tre anni, con possibilità di riconferma per un ulteriore mandato non rinnovabile.
Il Consiglio di amministrazione – tra i cui membri, escluso il rappresentante degli ufficiali in quiescenza, viene scelto il Presidente – è costituito da 13 membri titolari di cui nove militari in servizio attivo rappresentanti le singole categorie di personale di Forza armata, un magistrato contabile, un dirigente del Ministero dell'economia e delle finanze, un esperto del settore attuariale o previdenziale e, infine, un rappresentante degli ufficiali in quiescenza titolari dell'assegno speciale. Per quanto riguarda i nove militari, si tratta di due membri per l'Esercito, due per la Marina, due per l'Aeronautica e tre per i Carabinieri. Sono previsti, accanto ai nove militari componenti effettivi, anche nove supplenti.
Il Presidente è il rappresentante legale della Cassa, del cui funzionamento risponde al Consiglio di amministrazione e al Ministro della difesa. Inoltre, egli segue l'attuazione delle deliberazioni del Consiglio di amministrazione, avvalendosi del coordinato supporto delle strutture e dell'organizzazione del Ministero della difesa.
Nel caso in cui il Presidente sia scelto tra i membri del Consiglio di amministrazione appartenenti al personale militare in servizio attivo, l'articolo 77, comma 2, del citato Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare prevede che debba essere un ufficiale di grado non inferiore a generale di divisione o corrispondente.
Sottolinea, quindi, che alla proposta di nomina è stato allegato il decreto del Ministro della difesa del 2 ottobre 2018, con il quale il generale Biancafarina è stato nominato componente effettivo del Consiglio di amministrazione della Cassa di previdenza delle Forze armate a decorrere dal 19 novembre 2018 fino al 9 febbraio 2020.
Quanto alle esperienze del generale Biancafarina – che succede al generale di corpo d'armata Massimiliano Del Casale, cessato dal mandato anzitempo essendo transitato in ausiliaria – evidenzia che il curriculum vitae allegato alla proposta di nomina segnala che il preposto ha assunto, dal 9 luglio 2015, l'incarico di Comandante del Comando militare di Roma Capitale; precedentemente è stato, tra l'altro, Comandante dell'Istituto geografico militare (IGM) di Firenze.
Infine, ricorda che la Commissione difesa del Senato si è già espressa favorevolmente nella seduta del 7 novembre 2018.
Ciò premesso, esprime a nome del gruppo del M5S una valutazione favorevole sulla proposta di nomina.
Gianluca RIZZO, presidente, dopo aver ricordato le modalità di votazione, dà conto dei deputati in missione.
La Commissione procede alla votazione a scrutinio segreto sulla proposta di parere formulata dal presidente.
Gianluca RIZZO, presidente, comunica il risultato della votazione:
Votanti 25
Maggioranza 12
Astenuti 2
Hanno votato sì 23
Hanno votato no 0
(La Commissione approva).
Hanno preso parte alla votazione i deputati: Aresta, Chiazzese, Corda, Deidda, Ermellino, Fantuz, Fascina, Ferrari, Frusone, Galantino, Iorio, Iovino, Perego di Cremnago, Pettazzi, Ripani, Rizzo, Roberto Rossini, Giovanni Russo, Siracusano, Toccalini, Tondo, Traversi, Zicchieri
Si sono astenuti i deputati: Carè, Pagani
La seduta termina alle 15
ALLEGATO 1
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 (C. 1334 Governo).
EMENDAMENTI
ART. 28.
Al comma 1, sostituire le parole: per euro 130.000.000 per l'anno 2019, per euro 320.000.000 per l'anno 2020 e per euro 420.000.000 annui a decorrere dall'anno 2021 con le seguenti: 50 milioni annui per il 2019, 2020 e 2021
Conseguentemente, dopo il comma 5 aggiungere i seguenti:
5-bis. Allo scopo di sopperire alle prioritarie esigenze di servizio e di garantire la funzionalità degli Enti del Ministero della Difesa, in particolare di quelli a carattere industriale dipendenti dalle Forze Armate (Arsenali M.M., Poli di Mantenimento, Centri tecnici) favorendone l'efficientamento delle rispettive strutture, e al fine di assicurare il mantenimento dei necessari standard di funzionalità dell'Amministrazione della Difesa anche in relazione ai peculiari compiti in materia di sicurezza e di difesa, tenuto anche conto delle richieste di ripianamento delle Forze Armate rappresentate dallo Stato Maggiore Difesa, il Ministero della difesa è autorizzato, per il triennio 2019-2021, in aggiunta alle facoltà assunzionali vigenti e di cui al Piano Triennale di Fabbisogno del Personale adottato con decreto ministeriale del 10 agosto 2018, nell'ambito della vigente dotazione organica, ad assumere le seguenti unità di personale, così suddivise:
n. 9 dirigenti amministrativi di II fascia;
n. 200 unità con profilo di funzionario di area 3o, fascia retributiva F1, di cui n. 120 unità di funzionario tecnico di diversi profili e n. 80 di funzionario amministrativo;
n. 1027 unità di personale con profilo tecnico di area 2o, fascia retributiva F2;
n. 200 unità di personale con profilo amministrativo di area 2o, fascia retributiva F2.
Le procedure concorsuali per l'accesso ai profili delle aree possono essere bandite anche in deroga alle procedure di mobilità previste dagli articoli 30 e 34-bis del decreto legislativo 31 marzo 2001, n. 165. Le assunzioni di professionalità civili del settore tecnico-scientifico-informatico dell'area funzionale 2o potranno avvenire anche mediante corsi-concorsi selettivi di formazione banditi dallo stesso Ministero, avvalendosi dei «centri di formazione» di cui al successivo articolo 28, comma 5-ter.
5-ter. Al fine di salvaguardare le competenze specifiche delle professionalità tecniche del personale civile del Ministero della difesa impiegato negli Arsenali Militari, nei Poli di Mantenimento e negli Enti militari a carattere industriale dipendenti dalle Forze armate e nelle Unità Produttive di Agenzia Industrie Difesa, nonché per favorire l'efficientamento complessivo delle strutture, sono istituiti, all'interno dei predetti Enti, «centri di formazione» con il compito di svolgere corsi di formazione, aggiornamento e specializzazione per il personale militare e civile del Ministero della difesa in possesso di profili del settore tecnico scientifico informatico dell'area funzionale 2o, avvalendosi prioritariamente del personale civile e militare in servizio. Per il finanziamento dei corsi-concorsi selettivi di formazione di formazioni di cui al presente articolo, sono utilizzati una quota dei risparmi di spesa di cui agli articoli 2259-quater, comma 6 e 2259-sexies comma 3 del Codice dell'Ordinamento militare di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 e successive modificazioni e integrazioni, accertati secondo le modalità ivi previste, non superiore al venticinque per cento. Alla realizzazione delle finalità del predetto comma, si provvede entro il limite di spesa di 2 milioni di euro annui per il 2019, 2020 e 2021.
Conseguentemente, all'articolo 90, comma 2, sostituire le parole: 250 milioni di euro per l'anno 2019 e di 400 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2020, con le seguenti: 198 milioni di euro per l'anno 2019, 348 milioni di euro per l'anno 2020, 348 milioni di euro per l'anno 2021, 400 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022.
1334/IV/28.1. Pagani, Borghi, Carè, De Menech, Losacco, Lotti, Rosato.
ART. 36.
Al comma 1, sostituire le parole: 70 milioni di euro a decorrere dall'anno 2020 con le parole: 140 milioni di euro a decorrere dall'anno 2020, da ripartire in sede di concertazione e contrattazione previa intesa con le rappresentanze del personale.
Conseguentemente, all'articolo 90, comma 2, sostituire le parole: 400 milioni di euro annui, con le seguenti: 260 milioni di euro annui.
1334/IV/36.1. Pagani, Borghi, Carè, De Menech, Losacco, Lotti, Rosato.
ART. 59.
Al comma 1, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Il decreto è adottato previo parere delle competenti commissioni parlamentari che si esprimono nei termini e nei modi di cui al comma 3 dell'articolo 536 del decreto legislativo n. 66 del 2010.
1334/IV/59.1. Tripodi, Vito, Fascina, Fontana, Perego di Cremnago, Ripani, Siracusano.
Dopo il comma 2 aggiungere il seguente: 2-bis. Per ciascuno degli anni dal 2019 al 2025 le spese nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico sono destinate, per un importo pari a 70 milioni all'anno, alla realizzazione del programma Piaggio P. 2HH.
Conseguentemente, all'articolo 90, comma 2, sostituire le parole: 250 milioni di euro per l'anno 2019 e di 400 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2020, con le seguenti: 180 milioni di euro per l'anno 2019, 330 milioni di euro per l'anno 2020, 330 milioni di euro per l'anno 2021, 330 milioni di euro per l'anno 2022, 330 milioni di euro per l'anno 2023, 330 milioni di euro per l'anno 2024, 330 milioni di euro per l'anno 2025, 400 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2026.
1334/IV/59.2. Pagani, Borghi, Carè, De Menech, Losacco, Lotti, Rosato.
ART. 101.
Dopo il comma 9, inserire i seguenti:
9-bis. Dopo l'articolo 614 2-bis del decreto legislativo del 15 marzo 2010, n. 66, è inserito il seguente: «articolo 614 3-bis – Nella prospettiva degli interventi di valorizzazione del personale civile contrattualizzato appartenente alle aree funzionali del Ministero della difesa in relazione alla peculiarità del suo impiego e al contributo fornito in termini di integrazione delle funzioni di difesa e sicurezza assicurate dal personale delle Forze armate, è istituito un Fondo integrativo del trattamento economico accessorio del personale civile della Difesa destinato a remunerare tale peculiare situazione di impiego e la complessità e variabilità dei nuovi compiti da assolvere. La dotazione finanziaria di detto Fondo integrativo, volto a prevedere compensi per il supporto fornito alle attività delle Forze Armate in tema di difesa e sicurezza nazionale, è pari a 21 milioni annui per il triennio 2019-2021 ed è ripartito attraverso la contrattazione collettiva nazionale integrativa. Agli oneri di cui al presente comma si provvede, per gli anni 2019 e 2020, nei termini di cui all'art 1, comma 590, della legge 27 dicembre 2017, n. 205; per il 2021, mediante quota parte dei risparmi di cui all'articolo 11, comma 5, lettera b) del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 94».
9-ter. Al fine di soddisfare le esigenze di efficientamento e ammodernamento dello strumento militare, anche mediante mirati processi di razionale rimodulazione delle dotazioni organiche del personale civile del Ministero della difesa nonché nella prospettiva della valorizzazione di tale personale, il Ministero della difesa è autorizzato, nei limiti del 50 per cento delle posizioni disponibili in dotazione organica, a indire una o più procedure interne per il passaggio del personale inquadrato nella prima area funzionale all'area seconda, con profilo professionale di addetto e attribuzione della prima fascia retributiva d'inquadramento F1. Per le stesse finalità e con gli stessi limiti, il Ministero della difesa è autorizzato, nell'ambito dei posti disponibili e in relazione al fabbisogno, ad indire una o più procedure interne per il passaggio del personale inquadrato nella seconda area alla terza area funzionale con attribuzione della prima fascia retributiva d'inquadramento F1, qualora in possesso dei prescritti titoli di studio previsti per l'accesso dall'esterno alla terza area. Gli effetti economici e giuridici decorrono dalla completa definizione delle procedure selettive.
Il rapporto tra posti riservati ai dipendenti e posti riservati agli accessi dall'esterno è fissato, in deroga a quanto previsto dall'articolo 22, comma 15, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75 e nell'ambito della medesima area funzionale, nella percentuale, rispettivamente, del 50 per cento e 50 per cento, computando in tale ultima percentuale anche gli accessi per procedure assunzionali finalizzate al 31 dicembre 2018. Per le finalità di cui al comma 1, si provvede alla relativa copertura finanziaria a valere sulle facoltà assunzionali annuali del Ministero della difesa.
Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
1334/IV/101.1 Pagani, Borghi, Carè, De Menech, Losacco, Lotti, Rosato.
Alla tabella A, voce Ministero della difesa, Missione 5, programma 3.3 Interventi non direttamente connessi con l'operatività dello Strumento Militare (32.6), capitolo 1352. 2 apportare le seguenti variazioni:
2019: +500;
2020: +1.500;
2021: +1.500.
Conseguentemente, alla tabella A, voce: Ministero dell'economia e delle finanze, apportare le seguenti variazioni:
2019: -500;
2020: -1.500;
2021: -1.500.
1334/IV/Tab. A.1. Pagani, Borghi, Carè, De Menech, Losacco, Lotti, Rosato.
ALLEGATO 2
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 (C. 1334 Governo).
EMENDAMENTI APPROVATI DALLA COMMISSIONE
ART. 36.
Al comma 1, sostituire le parole: 70 milioni di euro a decorrere dall'anno 2020 con le parole: 140 milioni di euro a decorrere dall'anno 2020, da ripartire in sede di concertazione e contrattazione previa intesa con le rappresentanze del personale.
Conseguentemente, all'articolo 90, comma 2, sostituire le parole: 400 milioni di euro annui, con le seguenti: 260 milioni di euro annui.
1334/IV/36.1. Pagani, Borghi, Carè, De Menech, Losacco, Lotti, Rosato.
(Approvato)
ART. 59.
Al comma 1, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Il decreto è adottato previo parere delle competenti commissioni parlamentari, fermo restando quanto previsto dal comma 2 dell'articolo 536-bis del decreto legislativo n. 66 del 2010.
1334/IV/59.1. (Nuova formulazione). Tripodi, Vito, Fascina, Fontana, Perego di Cremnago, Ripani, Siracusano.
(Approvato)