XIV Commissione
Politiche dell'Unione europea
Politiche dell'Unione europea (XIV)
Commissione XIV (Unione europea)
Comm. XIV
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018. C. 1201 Governo (Seguito dell'esame e conclusione) ... 56
ALLEGATO 1 (Emendamenti presentati dal Relatore) ... 60
ALLEGATO 2 (Proposte emendative approvate) ... 61
Sui lavori della Commissione ... 58
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017. Doc. LXXXVII, n. 1 (Seguito dell'esame e conclusione) ... 58
ALLEGATO 3 (Relazione per l'Assemblea approvata dalla Commissione) ... 65
Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici. C. 1189 Governo (Parere alle Commissioni I e II) (Seguito dell'esame e rinvio) ... 59
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/55/UE relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici. Atto n. 49 (Rinvio del seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del Regolamento) ... 59
SEDE REFERENTE
Martedì 6 novembre 2018. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari europei, Luciano Barra Caracciolo.
La seduta comincia alle 11.10.
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018.
C. 1201 Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 25 ottobre 2018.
Sergio BATTELLI, presidente, ricorda preliminarmente che la Conferenza dei Presidenti di gruppo ha fissato l'avvio dell'esame del provvedimento in Assemblea per domani mercoledì 7 novembre. Avverte che, nella seduta odierna, si procederà alla votazione dei soli emendamenti presentati presso la XIV Commissione sui quali le Commissioni di settore hanno espresso parere favorevole e, successivamente, alla votazione del mandato al relatore. Ricorda che il relatore ha presentato gli emendamenti 4.100 e 7.100 (vedi allegato 1), trasmessi ai membri della Commissione nella giornata del 31 ottobre 2018, che recepiscono le condizioni, formulate dalla Commissione Bilancio nella sua relazione favorevole trasmessa il 25 ottobre 2018, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione. Comunica altresì che il deputato Zucconi ha aggiunto la propria firma all'emendamento 21.1 Montaruli e che l'emendamento 19.1 Spadoni è stato sottoscritto dai deputati Battelli, De Giorgi, Di Lauro, Giordano, Ianaro, Olgiati, Papiro, Torto, Villani e Raffaele Bruno. Avverte inoltre che gli emendamenti Vignaroli 13.9 e 15.37, Zolezzi 15.16, 15.18, 15.19, 15.20, 15.22, 15.24, 15.26, 15.27, 15.27 e 15.28 e Alberto Manca 13.7, 13.10, 13.11, 15.31, 15.32 e 15.34. sono sottoscritti anche dalle deputate Torto e Ianaro.
Invita quindi il relatore ad esprimere il parere sulle proposte emendative da porre in votazione.
Filippo SCERRA, relatore, raccomandando l'approvazione degli emendamenti a propria firma 1.3, 4.100 e 7.100, esprime parere favorevole su tutte le proposte emendative da porre in votazione, proponendo ai rispettivi presentatori la riformulazione degli emendamenti Zolezzi 15.20, 15.22 e 15.28 e Vignaroli 15.37, al fine di recepire le condizioni formulate dalla Commissione Ambiente, dell'emendamento Giglio Vigna 21.3, al fine di recepire la condizione posta dalla Commissione Attività produttive, nonché dell'articolo aggiuntivo 22.01 Galizia, al fine di recepire la condizione posta dalla Commissione Agricoltura (vedi allegato 2), fatta eccezione per l'emendamento De Luca 17.2 per il quale formula un invito al ritiro per esigenze di coordinamento generale del testo per consentire una sua riformulazione in vista dell'esame in Assemblea che possa consentire di chiarire il rapporto tra le lettere d) e e) del comma 1 dell'articolo 17.
Sergio BATTELLI, presidente, invita il rappresentante del Governo ad esprimere il proprio parere.
Il Sottosegretario di Stato Luciano BARRA CARACCIOLO esprime pareri conformi a quelli del relatore.
Sergio BATTELLI, presidente, avverte che i presentatori delle proposte emendative Zolezzi 15.20, 15.22 e 15.28, Vignaroli 15.37, Giglio Vigna 21.3 e 22.01 Galizia hanno accettato le riformulazioni proposte.
Alessandro GIGLIO VIGNA (Lega) chiede di sottoscrivere, con il consenso di presentatori, anche a nome dei deputati Bianchi, Andrea Crippa, Maggioni e Murelli l'emendamento 1.9 Spadoni.
Sergio BATTELLI, presidente, chiede di segnalare eventuali richieste di intervento sugli emendamenti. Nessuno chiedendo di intervenire, comunica che si procederà alla votazione delle proposte emendative, ferma restando la possibilità di intervenire sulle singole proposte da porre in votazione.
La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti 1.3 del Relatore, De Luca 4.4, 4.100 e 7.100 del Relatore, Ianaro10.1, Alberto Manca 13.7, gli identici emendamenti Vignaroli 13.9 e Braga 13.14, Alberto Manca 13.10 e 13.11, Zolezzi 15.16, 15.18, 15.19 e 15.20 (Nuova formulazione), Alberto Manca 15.31 e 15.32, Zolezzi 15.22 (Nuova formulazione), 15.24 e 15.26, Alberto Manca 15.34, Zolezzi 15.27, Giglio Vigna 15.49, Zolezzi 15.28 (Nuova formulazione) e Vignaroli 15.37 (Nuova formulazione).
Piero DE LUCA (PD) accoglie l'invito del relatore e ritira l'emendamento a sua prima firma 17.2 al fine di riformularlo, in coerenza con quanto previsto nella successiva lettera e) del comma 1 dell'articolo 17 al fine di riproporlo per l'esame in Assemblea.
La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Spadoni 19.1, Giglio Vigna 21.3 (Nuova formulazione) nonché l'articolo aggiuntivo Galizia 22.01 (Nuova formulazione).
Sergio BATTELLI, presidente, avverte che gli emendamenti approvati saranno allegati al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 2).
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera quindi di conferire il mandato al relatore a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul testo del disegno di legge di delegazione europea 2018 (C. 1201 Governo), come modificato dalla XIV Commissione.
Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Sergio BATTELLI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi, che invita a indicare immediatamente.
Avverte che, se non vi sono obiezioni, la presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Commissione approva.
Sui lavori della Commissione.
Augusta MONTARULI (FdI) osservando che la legge di delegazione europea, per sede d'esame e per contenuti, è uno dei provvedimenti più qualificanti del lavoro della Commissione, rileva che, di fatto, si è persa un'occasione di svolgere un ruolo all'altezza della sua rilevanza in quanto, a suo avviso, l'esame si è svolto senza alcun vero dibattito.
Sergio BATTELLI, presidente, nel ricordare come le proposte emendative siano state discusse nel merito presso le Commissioni competenti, ferma restando la possibilità per la Commissione di valutarne la compatibilità con la normativa europea, rileva come i gruppi abbiano sempre avuto in tutte le fasi di esame del provvedimento la possibilità di intervenire nel dibattito e che la presidenza non ha mai compresso tale facoltà.
Piero DE LUCA (PD) riallacciandosi all'intervento della deputata Montaruli, pur ringraziando il relatore Scerra per il lavoro svolto, ritiene che sarebbe stato interessante se nel dibattito fossero emerse le motivazioni per le quali si è ritenuto di non accogliere alcuni emendamenti come quelli presentati dal suo gruppo in riferimento all'articolo 4 sulla procura europea. Stigmatizza quindi che il Governo, nelle poche occasioni di confronto con la Commissione, rimanga, di fatto, silente.
Guido Germano PETTARIN (FI) esprime forti riserve sulle norme regolamentari e sulla prassi applicativa relative all'esame da parte della Commissione rispetto ai disegni di legge europea e di delegazione europea, che, a suo avviso, precludono un esame di merito delle proposte emendative. Auspica quindi che le prassi possano essere modificate.
Sergio BATTELLI, presidente, richiamando quanto già osservato in risposta alla deputata Montaruli, ricorda che l'esame in sede referente sul disegno di legge di delegazione europea si è concluso con l'approvazione del mandato a riferire in Assemblea al relatore, senza che vi siano state richieste di intervento da parte dei gruppi, sottolineando come la presidenza non abbia mai inteso comprimere il dibattito. Osserva, tuttavia, che le norme regolamentari che regolano le competenze e il ruolo della Commissione, anche in riferimento all'approvazione delle leggi europea e di delegazione europea non sono da considerarsi immutabili, ma potrebbero essere oggetto di revisione con il fattivo concorso di tutti.
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017.
Doc. LXXXVII, n. 1.
(Seguito dell'esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del documento in titolo, rinviato nella seduta del 23 ottobre 2018.
Sergio BATTELLI, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata ad approvare una Relazione per l'Assemblea avente ad oggetto la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2017 (Doc. LXXXVII n. 1).
Segnala che sulla Relazione si sono espresse favorevolmente tutte le Commissioni di merito.
Avverte che l'onorevole Crippa ha quindi predisposto una Relazione per l'Assemblea, che invita ad illustrare.
Andrea CRIPPA (Lega), relatore, formula una proposta di Relazione, che illustra (vedi allegato 3).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la proposta di Relazione per l'Assemblea formulata dal relatore.
Sergio BATTELLI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi, che invita a indicare immediatamente.
La seduta termina alle 11.35.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 6 novembre 2018. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.
La seduta comincia alle 11.35.
Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici.
C. 1189 Governo.
(Parere alle Commissioni I e II).
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 31 ottobre 2018.
Rosalba DE GIORGI (M5S), relatrice, ritenendo opportuno avere a disposizione altro tempo per approfondire talune questioni, chiede il rinvio dell'esame del provvedimento.
Sergio BATTELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, concorde la Commissione, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 11.40.
ATTI DEL GOVERNO
Martedì 6 novembre 2018. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.
La seduta comincia alle 11.40.
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/55/UE relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici.
Atto n. 49.
(Rinvio del seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del Regolamento).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 25 ottobre 2018.
Sergio BATTELLI, presidente, segnala che la Commissione non è in condizione di concludere l'esame del provvedimento non essendo ancora stato espresso il prescritto parere della Conferenza Unificata. Propone quindi di rinviare il seguito dell'esame alla prima seduta utile successiva alla trasmissione del parere della Conferenza unificata alle Camere.
La Commissione concorda.
La seduta termina alle 11.45.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.50 alle 11.55.
ALLEGATO 1
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018. A.C. 1201.
EMENDAMENTI PRESENTATI DAL RELATORE
ART. 4
Al comma 4, sostituire le parole: Per l'attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo con le seguenti: Per l'attuazione della delega di cui al presente articolo.
4. 100. Il Relatore.
ART. 7
Al comma 3, dopo le parole: valutati in 893.750 euro aggiungere la seguente: annui.
Conseguentemente, aggiungere, in fine, il seguente comma:
4. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
7. 100. Il Relatore.
ALLEGATO 2
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018. A.C. 1201.
PROPOSTE EMENDATIVE APPROVATE
ART. 1.
Al comma 1, Allegato A, dopo il n. 22, aggiungere il seguente:
23) direttiva (UE) 2018/958 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un test della proporzionalità prima dell'adozione di una nuova regolamentazione delle professioni (termine di recepimento: 30 luglio 2020).
1. 3. Il Relatore.
ART. 4.
Al comma 3, lettera b), sopprimere le parole: e da non oltre dieci.
4. 4. De Luca, Migliore, Bazoli, Berlinghieri, Rotta, Giachetti, Mauri, Raciti, Sensi.
Al comma 4, sostituire le parole: Per l'attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo con le seguenti: Per l'attuazione della delega di cui al presente articolo.
4.100. Il Relatore.
ART. 7.
Al comma 3, dopo le parole: valutati in 893.750 euro aggiungere la seguente: annui.
Conseguentemente, aggiungere, in fine, il seguente comma: 4. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
7. 100. Il Relatore.
ART. 10.
Al comma 1, sostituire le parole: e in relazione alla normativa nazionale sulla sanità delle piante con le seguenti: e limitatamente alla normativa nazionale sulla sanità delle piante.
Conseguentemente, alla rubrica sostituire le parole: e in relazione alla normativa nazionale sulla sanità delle piante con le seguenti: e limitatamente alla normativa nazionale sulla sanità delle piante.
10. 1. Ianaro, Torto.
ART. 13.
Al comma 1, lettera a), numero 2), aggiungere, in fine, le parole: nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, nonché delle procedure e norme di sicurezza.
13. 7. Alberto Manca, Ianaro, Torto.
Al comma 1, lettera a), numero 3), sostituire le parole: e dei veicoli fuori uso con le seguenti:, dei veicoli fuori uso e dei rifiuti derivanti dal trattamento degli stessi, con particolare riferimento all'obbligo della pesatura dei veicoli fuori uso nei centri di raccolta.
*13. 9. Vignaroli, Ianaro, Torto.
Al comma 1, lettera a), numero 3), sostituire le parole: e dei veicoli fuori uso con le seguenti:, dei veicoli fuori uso e dei rifiuti derivanti dal trattamento degli stessi, con particolare riferimento all'obbligo della pesatura dei veicoli fuori uso nei centri di raccolta.
*13. 14. Braga, Buratti, Del Basso De Caro, Morassut, Morgoni, Orlando, Pellicani, Pezzopane.
Al comma 1, lettera b), numero 2) aggiungere, in fine, le parole: ed accumulatori non derivanti dall'attività di enti e imprese;.
13. 10. Alberto Manca, Ianaro, Torto.
Al comma 1, lettera c), numero 3) aggiungere, in fine, le parole: al fine di prevenire la produzione dei rifiuti.
13. 11. Alberto Manca, Ianaro, Torto.
ART. 15.
Al comma 1, lettera a), numero 1), aggiungere, in fine, le parole: nel rispetto degli obiettivi ambientali, della tutela della concorrenza nonché del ruolo degli enti locali;.
15. 16. Zolezzi, Ianaro, Torto.
Al comma 1, lettera a), numero 3) aggiungere, in fine, le parole: per ogni soggetto obbligato della filiera.
15. 18. Zolezzi, Ianaro, Torto.
Al comma 1, lettera a), numero 4), dopo la parola: contributo aggiungere la seguente: ambientale.
15. 19. Zolezzi, Ianaro, Torto.
Al comma 1, lettera a), numero 5), premettere le parole: nel rispetto del principio di concorrenza, promuovere l'accesso alle infrastrutture di raccolta differenziata e selezione da parte dei sistemi di responsabilità estesa autorizzati, in condizioni di parità tra loro, ed.
15. 20. (Nuova formulazione) Zolezzi, Ianaro, Torto.
Al comma 1, lettera b), sostituire il numero 2) con il seguente:
2) garantire l'omogeneità e la fruibilità dei dati, mediante specifiche procedure per la tenuta in formato digitale dei registri di carico e scarico, dei formulari di trasporto e del catasto dei rifiuti, per la trasmissione dei relativi dati al Registro elettronico nazionale, anche al fine di conseguire una maggior efficacia delle attività di controllo;.
15. 31. Alberto Manca, Ianaro, Torto.
Al comma 1, lettera b), sostituire il numero 6) con il seguente:
6) procedere alla revisione del sistema sanzionatorio relativo agli adempimenti di tracciabilità, secondo criteri di adeguatezza e di proporzionalità in funzione dell'attività svolta, della pericolosità dei rifiuti e delle dimensioni dell'impresa;.
15. 32. Alberto Manca, Ianaro, Torto.
Al comma 1, lettera b), dopo il numero 6), aggiungere il seguente:
6-bis) garantire l'accesso al registro elettronico in tempo reale da parte di tutte le autorità preposte ai controlli.
15. 22. (Nuova formulazione) Zolezzi, Ianaro, Torto.
Al comma 1, lettera g), dopo la parola: prevedere aggiungere le seguenti: che entro il 31 dicembre 2020 i rifiuti organici siano raccolti in modo differenziato su tutto il territorio nazionale, nonché.
15. 24. Zolezzi, Ianaro, Torto.
Al comma 1, dopo la lettera g), aggiungere la seguente:
g-bis) prevedere che i rifiuti aventi analoghe proprietà di biodegradabilità e compostabilità, rispettanti gli standard europei per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione siano raccolti insieme ai rifiuti organici, assicurando la tracciabilità di tali flussi e dei rispettivi dati, al fine di conteggiare il relativo riciclo organico negli obiettivi nazionali di riciclaggio dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggi;.
15. 26. Zolezzi, Ianaro, Torto.
Al comma 1, lettera h), dopo la parola: marino aggiungere le seguenti: e lacuale.
15. 34. Alberto Manca, Ianaro, Torto.
Al comma 1, lettera l), numero 5.2), dopo le parole: anche in riferimento aggiungere le seguenti: ai sistemi di misurazione puntuale e presuntiva dei rifiuti prodotti e.
15. 27. Zolezzi, Ianaro, Torto.
Al comma 1, lettera l), numero 6.2, aggiungere, in fine, le parole: fatta salva la facoltà di cui all'articolo 200, comma 7, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;.
15. 49. Giglio Vigna, Maggioni, Andrea Crippa, Bianchi, Di Muro, Murelli, Bazzaro, Iezzi.
Al comma 1, lettera l), sostituire il numero 6.3), con il seguente:
6.3) assegnare alle regioni la funzione di individuazione delle zone non idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento e di recupero, tenendo conto della pianificazione nazionale e di criteri ambientali oggettivi, come ad esempio il dissesto idrogeologico, la saturazione del carico ambientale, l'assenza di adeguate infrastrutture d'accesso;
15. 28. (Nuova formulazione) Zolezzi, Ianaro, Torto.
Dopo la lettera l), aggiungere la seguente:
l-bis) disciplinare la raccolta di particolari tipologie di rifiuti, come ad esempio quelli di costruzione e demolizione, presso i rivenditori di prodotti merceologicamente simili ai prodotti che originano tali rifiuti.
15. 37. (Nuova formulazione) Vignaroli, Ianaro, Torto.
ART. 19.
Al comma 1, dopo la lettera f), aggiungere la seguente:
f-bis) nella predisposizione del sistema di controlli, di cui al Capo II della direttiva 2013/59/Euratom, garantire i più alti livelli di salute per il personale aeronavigante esposto a radiazioni ionizzanti, comprese quelle cosmiche;.
19. 1. Spadoni, Battelli, De Giorgi, Di Lauro, Giordano, Ianaro, Olgiati, Papiro, Torto, Villani, Raffaele Bruno, Giglio Vigna, Murelli, Maggioni, Bianchi, Andrea Crippa.
ART. 21.
Al comma 1, sopprimere le parole: , anche mediante la sostituzione di sanzioni amministrative pecuniarie a quelle di ordine civilistico.
21. 3. (Nuova formulazione) Giglio Vigna, Maggioni, Andrea Crippa, Bianchi, Di Muro, Murelli, Bazzaro, Iezzi.
ART. 22.
Dopo l'articolo 22, aggiungere il seguente:
Art. 22-bis.
(Princìpi e criteri direttivi per l'attuazione della direttiva (UE) 2017/159 recante attuazione dell'accordo relativo all'attuazione della Convenzione sul lavoro nel settore della pesca del 2007 dell'Organizzazione internazionale del lavoro).
1. Nell'esercizio della delega per l'attuazione della direttiva (UE) 2017/159 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 dicembre 2016, il Governo è tenuto a seguire, oltre i prìncipi e i criteri direttivi generali di cui all'articolo 1, comma 1, anche i seguenti principi e criteri direttivi specifici: assicurare che le norme introdotte garantiscano adeguate condizioni di lavoro e adeguati standard di salute e sicurezza per i lavoratori nel settore della pesca promuovendo, nel rispetto delle disposizioni dell'Unione europea, azioni volte al raggiungimento della parità salariale tra uomo e donna e contrastando ogni forma di discriminazione.
22. 01. (Nuova formulazione) Galizia.
ALLEGATO 3
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017. Doc. LXXXVII, n. 1.
RELAZIONE PER L'ASSEMBLEA APPROVATA DALLA COMMISSIONE
La Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (anno 2017) è stata trasmessa alle Camere il 19 marzo 2018, in adempimento degli obblighi fissati dalla legge 24 dicembre 2012, n. 234.
Ai sensi dell'articolo 13, comma 2, della citata legge n. 234 del 2012, il Governo è tenuto a trasmettere al Parlamento – entro il 28 febbraio di ogni anno – un documento che fornisca tutti gli elementi conoscitivi necessari per valutare la partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno precedente.
Si tratta del principale strumento per l'esercizio della funzione di controllo ex post del Parlamento sulla condotta del Governo nelle sedi decisionali dell'Unione europea.
In particolare, la Relazione dovrebbe consentire al Parlamento di verificare se ed in quale misura il Governo si è attenuto all'obbligo, previsto dall'articolo 7 della medesima legge n. 234 del 2012, di rappresentare a livello europeo una posizione coerente con gli indirizzi espressi dalle Camere in merito a specifici atti o progetti di atti; la medesima disposizione impone al Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero al Ministro per gli affari europei di riferire regolarmente alle Camere del seguito dato agli indirizzi parlamentari e, nel caso in cui il Governo non abbia potuto conformarsi agli indirizzi in questione, di riferire tempestivamente alle Camere, fornendo le appropriate motivazioni della posizione assunta.
A differenza della Relazione programmatica – che indica le grandi priorità e linee di azione che il Governo intende perseguire a livello europeo nell'anno di riferimento – la Relazione consuntiva dovrebbe recare un rendiconto dettagliato delle attività svolte e delle posizioni assunte dall'Italia nell'anno precedente, al fine di consentire al Parlamento di verificare l'adeguatezza e l'efficacia dell'azione negoziale italiana e la sua rispondenza rispetto agli indirizzi parlamentari.
A questo scopo, il documento deve indicare:
a) gli sviluppi del processo di integrazione europea, con particolare riguardo alle attività del Consiglio europeo e del Consiglio, alle questioni istituzionali, alla politica estera e di sicurezza comune nonché alle relazioni esterne dell'Unione europea, ai settori della giustizia e degli affari interni e agli orientamenti generali delle politiche dell'Unione;
b) la partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione europea e in generale alle attività delle istituzioni europee per la realizzazione delle principali politiche settoriali, con particolare riferimento alle linee negoziali che hanno caratterizzato l'azione italiana;
c) l'attuazione in Italia delle politiche di coesione economica, sociale e territoriale, l'andamento dei flussi finanziari verso l'Italia e la loro utilizzazione, con riferimento anche alle relazioni della Corte dei conti europea, accompagnati da una valutazione di merito sui principali risultati annualmente conseguiti;
d) il seguito dato e le iniziative assunte in relazione ai pareri, alle osservazioni e agli atti di indirizzo delle Camere.
La Relazione consuntiva per l'anno 2017 si articola in quattro parti.
La parte prima è dedicata agli sviluppi del processo di integrazione europea e al nuovo quadro istituzionale e consta, a sua volta, di tre capitoli aventi contenuto eterogeneo.
Il primo capitolo illustra brevemente le priorità generali delle Presidenze del Consiglio dell'Unione europea nel 2017 (Malta e Estonia) accomunate dall'esigenza di affrontare le sfide interne ed esterne per l'Unione europea e di rilanciare il rapporto tra i cittadini e il governo dell'Unione europea.
Il secondo capitolo, concernente le questioni istituzionali, delinea i rapporti con le Istituzioni europee, richiamando l'obiettivo di rafforzamento della coesione interna dell'Unione perseguito dai Paesi fondatori, anche attraverso l'impegno comune per un'Europa sicura, prospera, sostenibile, sociale e più forte sulla scena internazionale. Il tema della Brexit è affrontato con riguardo all'inizio dei negoziati per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea. Vengono ricordati: la ripresa del negoziato per la riforma della legge elettorale europea e il contributo attivo al processo di rafforzamento dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali nell'Unione, valorizzando l'esercizio del «Dialogo annuale» avviato nel corso della Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea nel 2014 e ribadita la necessità di una più stretta integrazione dei valori fondamentali dell'Unione nell'attuazione di tutte le politiche dell'Unione europea.
Nel terzo capitolo, avente ad oggetto il coordinamento delle politiche macroeconomiche, vengono presi in esame i temi del processo di revisione del quadro normativo in materia bancaria e delle attività necessarie per il completamento dell'Unione bancaria, nonché del dialogo sull'integrazione dell'Unione, animato dalla pubblicazione, a marzo 2017, del libro bianco sul futuro dell'Europa della Commissione europea.
Nella parte seconda, la Relazione illustra l'azione svolta dal Governo nell'ambito delle principali politiche orizzontali e settoriali dell'Unione. Si tratta della parte più rilevante del documento, contenente indicazioni, per ciascuna politica o settore di attività dell'Unione.
La parte terza della Relazione è rivolta al tema delle politiche di coesione economica, sociale e territoriale, con particolare riguardo al valore europeo della politica di coesione.
Infine, la parte quarta concerne il coordinamento nazionale delle politiche europee, con particolare riguardo al ruolo e alle attività del Comitato interministeriale per gli affari dell'Unione europea (CIAE) e alle misure poste in essere dal Parlamento e dal Governo per dare attuazione al diritto dell'Unione europea nell'ordinamento italiano e per risolvere il contenzioso dinanzi alla Corte di giustizia dell'Unione europea. Di particolare interesse risultano i dati relativi ai flussi di atti e documenti trasmessi dal Governo alle Camere, ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 234 del 2012, nell'ambito del c.d. meccanismo di informazione qualificata. Su oltre 7.046 atti e documenti dell'Unione europea presi in esame dal Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, 107 progetti di atti legislativi (direttive, regolamenti e decisioni) e 285 atti di natura non legislativa (libri verdi, libri bianchi, comunicazioni) sono stati segnalati dal Governo alle Camere in ragione della loro particolare rilevanza e del potenziale interesse per il Parlamento; inoltre, con riferimento ai progetti di atti legislativi segnalati sono state trasmesse 71 relazioni predisposte dalle amministrazioni competenti.
Nella medesima parte, si dà anche conto dei progressi dell'Italia nella riduzione del numero delle procedure di infrazione. In particolare, la Relazione evidenzia come, alla fine del 2017, si sia registrata l'archiviazione di venti procedure d'infrazione, nonché una riduzione di nuove contestazioni formali di inadempimento, molte delle quali evitate con il ricorso ad un dialogo pre-infrazione con i servizi della Commissione. Nonostante una sensibile riduzione, alla fine del 2017, contro le 70 pendenti un anno prima, risultavano ancora pendenti 62 procedure di infrazione.
Il numero maggiore di violazioni si conferma essere relativo a questioni in materia ambientale, con 15 procedure attualmente aperte, in particolare, afferenti alle tematiche dell'inquinamento dell'aria, dei rifiuti e del trattamento delle acque reflue urbane.
La Relazione riporta come, alla data del 31 dicembre 2017, vi siano ancora 9 procedure pendenti ai sensi dell'articolo 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (per mancata esecuzione di una precedente sentenza della Corte di giustizia) e come, con riferimento ad altre due procedure, la Corte di giustizia dell'Unione europea abbia già pronunciato la sentenza di accertamento della violazione del diritto dell'Unione, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Particolare preoccupazione destano le 4 procedure su cui la Corte ha già pronunciato la sentenza di condanna ai sensi dell'articolo 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, con rilevanti conseguenze finanziarie a carico dell'Italia in merito a cui i precedenti Governi non sono riusciti a dare risposte adeguate e per le quali pertanto si continuano a pagare pesanti sanzioni.
Da ultimo, la Relazione è accompagnata da cinque allegati, che presentano, oltre all'elenco degli acronimi (allegato V), dettagliate informazioni riguardanti i Consigli dell'Unione europea e i Consigli europei svolti nel corso del 2017, con indicazione dei temi trattati e delle deliberazioni assunte (allegato I); i flussi finanziari dall'Unione europea all'Italia nel 2017, con relative tabelle riepilogative (allegato II); le direttive recepite dall'Italia nel medesimo anno (allegato III); i seguiti dati agli atti di indirizzo (o documenti conclusivi) approvati dalla Camera e dal Senato (allegato IV).
In particolare, con riferimento al contenuto dell'Allegato IV, si rileva come sia di fondamentale rilevanza, per un'effettiva valorizzazione della fase ascendente di formazione della normativa europea, rafforzare ed agevolare ulteriormente la capacità di verifica della coerenza dell'azione del Governo nelle sedi europee con gli orientamenti dettati dal Parlamento.
Con riferimento infine, all'esame del Documento in sede referente, è emersa l'esigenza di rafforzare la Rappresentanza permanente d'Italia presso le Istituzioni europee ed è stato evidenziato lo sforzo compiuto per la riduzione delle procedure di infrazione. Il documento ha inoltre ricevuto i pareri favorevoli di tutte le Commissioni permanenti.