X Commissione

Attività produttive, commercio e turismo

Attività produttive, commercio e turismo (X)

Commissione X (Attività produttive)

Comm. X

Attività produttive, commercio e turismo (X)
SOMMARIO
Giovedì 25 ottobre 2018

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizioni nell'ambito dell'esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 1 Iniziativa popolare, C. 457 Saltamartini, C. 470 Benamati, C. 526 Crippa, C. 587 Consiglio Regionale delle Marche e C. 860 Epifani, recanti «Modifiche all'articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali».
Audizione di rappresentanti del CENSIS ... 155

Seguito audizione di rappresentanti dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ... 155

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-00815 Masi: Sulla riorganizzazione dell'Ente nazionale per il turismo ... 156

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 158

5-00816 Barelli: Sulla valorizzazione del turismo nell'area Firenze-Prato-Pistoia ... 156

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 159

5-00817 Silvestroni: Sulla valorizzazione del settore turistico ed enogastronomico della provincia di Roma ... 156

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 160

5-00818 Moretto: Su iniziative in materia di turismo balneare ... 157

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 161

X Commissione - Resoconto di giovedì 25 ottobre 2018

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 25 ottobre 2018.

Audizioni nell'ambito dell'esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 1 Iniziativa popolare, C. 457 Saltamartini, C. 470 Benamati, C. 526 Crippa, C. 587 Consiglio Regionale delle Marche e C. 860 Epifani, recanti «Modifiche all'articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali».
Audizione di rappresentanti del CENSIS.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 9.30 alle 10.

Seguito audizione di rappresentanti dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10 alle 10.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 25 ottobre 2018. — Presidenza della vicepresidente Luca CARABETTA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Franco Manzato.

  La seduta comincia alle 12.20.

  Luca CARABETTA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-00815 Masi: Sulla riorganizzazione dell'Ente nazionale per il turismo.

  Angela MASI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, volta a conoscere le iniziative che il Governo intende intraprendere per la riorganizzazione dell'Ente nazionale per il turismo.

  Il sottosegretario Franco MANZATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Angela MASI (M5S), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo e si dichiara convinta di un cambio di rotta nella gestione dell'ENIT, passando dalle parole ai fatti concreti.

5-00816 Barelli: Sulla valorizzazione del turismo nell'area Firenze-Prato-Pistoia.

  Maurizio CARRARA (FI), nella sua qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo, volta a conoscere quali iniziative si intendano assumere per il rilancio del turismo nel territorio di Firenze-Prato-Pistoia.

  Il sottosegretario Franco MANZATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Maurizio CARRARA (FI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Nel rimarcare l'importanza storica, artistica e culturale di Firenze, sottolinea la rilevanza di quel territorio anche sotto il profilo del turismo enogastronomico, a partire, ad esempio, dalla produzione vinicola del Chianti. Un turismo sempre più rilevante che non si lega però allo sviluppo delle infrastrutture, particolarmente quelle aeroportuali che rendono difficile raggiungere le località del territorio, ad iniziare dalla stessa Firenze. Infatti, mentre mediamente la distanza tra città e aeroporto è di 15 chilometri, nel caso di Firenze arriva a 80 chilometri, facendo riferimento all'aeroporto di Pisa, dato che lo scalo fiorentino è attualmente del tutto inadeguato. Questo significa che la città è raggiungibile con più di un'ora di treno, con conseguenti danni per l'attività turistica.

5-00817 Silvestroni: Sulla valorizzazione del settore turistico ed enogastronomico della provincia di Roma.

  Marco SILVESTRONI (FdI) illustra l'interrogazione in titolo. Osserva la sempre più grande importanza per l'economia italiana del turismo, tanto che è stato definito il nostro petrolio. Questo aumenta specularmente l'importanza del ruolo di traino del ministro con delega al turismo anche nei confronti di altri dicasteri. L'interrogazione ha come oggetto il territorio posto a sud della provincia di Roma, come quello dei Castelli romani e della zona del litorale, aree turistiche archeologiche rilevanti ma servite da linee ferroviarie vetuste. Con l'interrogazione si chiede quali iniziative si intendano intraprendere per il rilancio turistico dell'area in questione, anche con investimenti, in accordo con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e con quello dell'Economia e delle finanze, tesi al miglioramento dei collegamenti ferroviari per un rapido raggiungimento di quelle località. Ricorda che già nel nord d'Italia sono stati attuati interventi di valorizzazione turistica mediante lo sviluppo di collegamenti ferroviari, anche se in quel caso prettamente turistici e con l'uso di treni a vapore.

  Il sottosegretario Franco MANZATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Marco SILVESTRONI (FdI), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Auspica poi l'impegno del Governo per un miglioramento dei collegamenti ferroviari nell'area sud della Provincia di Roma.

5-00818 Moretto: Su iniziative in materia di turismo balneare.

  Sara MORETTO (PD) illustra l'interrogazione in titolo. Sottolinea come il turismo balneare sia al primo posto nel mercato del turismo nazionale e al secondo in quello estero. Ricorda come l'incertezza legata all'attuazione della cosiddetta direttiva Bolkestein abbia bloccato gli investimenti nel settore. Osserva che nell'esporre le sue linee programmatiche alle Commissioni Attività produttive di Camera e Senato, il ministro Centinaio ha indicato l'avvio di un tavolo interministeriale sulla questione, cosa effettivamente avvenuta. Ma nel contempo, in una sede non parlamentare, il ministro ha annunciato l'avvio, entro il mese di dicembre, di un'iniziativa a livello europeo per l'esclusione del turismo balneare dall'applicazione della direttiva o la presentazione di un disegno di legge in tal senso o, in alternativa, finalizzato alla proroga di trent'anni delle concessioni balneari in atto. Con l'interrogazione si intende quindi conoscere quali siano i contenuti e i tempi effettivi delle iniziative annunciate dal Ministro.

  Il sottosegretario Franco MANZATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Sara MORETTO (PD), replicando, si dichiara non soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Infatti non c’è traccia, nella risposta medesima, dei contenuti e della tempistica delle iniziative che si intendono assumere con riferimento all'applicazione della direttiva Bolkestein. Non ritiene poi che ci si possa fermare a quanto affermato dallo stesso Bolkestein con riguardo alla differenza tra beni e servizi. Ribadisce che va bene l'avvio del tavolo tecnico, ma il ministro ha annunciato a parole un percorso che va tradotto in fatti concreti, come la presentazione di disegni di legge. Questo proprio perché il tema della tutela e dello sviluppo del turismo balneare è una questione condivisa da tutti.

  Luca CARABETTA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 12.50.

X Commissione - giovedì 25 ottobre 2018

ALLEGATO 1

5-00815 Masi: Sulla riorganizzazione dell'Ente nazionale per il turismo.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati, come noto, la ricchezza del nostro patrimonio geografico ed agricolo rappresenta una fortissima attrattiva turistica per i cittadini di tutto il mondo.
  Si tratta di un settore strategico sotto molti punti di vista, non solo per il contributo che apporta al PIL del nostro Paese (che ha raggiunto il 13 per cento nell'ultimo anno), con prospettive di crescita molto interessanti e sempre più solide, ma anche per l'impatto occupazionale che raggiunge il 14 per cento, rivelando un potenziale in crescita.
  Ricordo che per la promozione dell'Italia all'estero, quasi un secolo fa è stato istituito l'ENIT (ora ENIT – Agenzia nazionale del turismo) che, nel corso del tempo, ha dimostrato talune difficoltà nell'espletamento delle funzioni. Prevalentemente perché ad un lungo commissariamento è seguita la trasformazione dell'ente in ente pubblico economico, modalità probabilmente non delle più efficienti né da un punto di vista di risorse umane e relativa gestione, né da un punto di vista finanziario.
  Quindi, i risultati ottenuti dalla trasformazione dell'Ente nel corso della precedente legislatura non sono stati all'altezza delle aspettative, non sempre sono stati misurabili e continuano a non restituire la reale contezza dei presunti effetti benefici per il turismo del nostro Paese.
  Enit deve essere il centro di una strategia focalizzata definita dal Ministero vigilante e dal suo Dipartimento turismo, di cui deve essere il braccio operativo. Esso deve essere in grado di fornire un piano strategico coerente, sviluppare una strategia prodotto, attivare sinergie territoriali in pieno supporto alle autonomie regionali. Nella sua strategia, deve essere in grado di indicare ed analizzare al meglio i mercati obiettivo, potendo di fatto supportare l'azione del settore privato e contribuire allo sviluppo delle destinazioni turistiche del nostro Paese.
  Come già dichiarato dal Ministro Centinaio, l'ENIT deve ora finalmente diventare un ente autorevole per la programmazione e la promozione del turismo italiano nel mondo
  Rilevo che per ciò che riguarda il Consiglio d'Amministrazione dell'Ente, venuto in scadenza lo scorso 8 ottobre, si sono regolarmente avviate le procedure ufficiali di nomina dei nuovi membri, per come previsto dallo statuto dell'ente, che consentirà di procedere ad una reale riorganizzazione finalizzata ad efficientare le politiche interne e la rete estera dell'Ente.

ALLEGATO 2

5-00816 Barelli: Sulla valorizzazione del turismo nell'area Firenze-Prato-Pistoia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli colleghi, il turismo è un settore ad alta incidenza imprenditoriale, significativamente legato alle specificità territoriali e, al contempo, inserito anche in un contesto internazionale. Un settore «trasversale» per natura, che dialoga in una prospettiva multilivello con le autonomie regionali e che presuppone un approccio di tipo distico.
  Per potenziare la portata innovativa dell'abbinamento di agricoltura e turismo e valorizzare contemporaneamente l'importanza e la specificità del settore, il turismo è stato trasformato da «Direzione» presso il Ministero per i beni e le attività culturali a «Dipartimento» incardinato presso questo Ministero.
  La creazione di un Dipartimento Turismo all'interno di questo Ministero vuole essere un segnale chiaro dell'importanza strategica che questo settore può occupare, lavorando in sinergia con le competenze tradizionalmente incardinate su questo Ministero, proprio considerando le implicazioni sul tessuto economico, produttivo e sociale del nostro Paese, e questa riorganizzazione ministeriale si prefigge lo scopo di concorrere ad un rilancio complessivo della crescita dei consumi e degli investimenti.
  Il nostro Paese è il regno delle biodiversità e dell'enogastronomia ed è sede delle più rinomate e numerose bellezze naturali, paesaggistiche e culturali nel mondo che costituiscono un significativo strumento di crescita e promozione anche sotto il profilo turistico, determinando una fortissima attrattività di presenze legate al turismo enogastronomico.
  È necessario, attraverso politiche di indirizzo generale – a livello nazionale ed in sinergia con le politiche di carattere «locale» – potenziare il rilancio di un turismo moderno e consapevole in una regione quale la Toscana e, in particolare, in una città quale Firenze, che costituiscono senza dubbio poli attrattivi turistici di eccellenza anche nel settore enogastronomico.
  Questo Ministero si vuole porre come il centro di irradiazione di una strategia focalizzata, che deve essere in grado di fornire un piano strategico coerente in termini di «linee guida», per consentire poi al ruolo regionale di «governo» del settore di contemperare tali linee con le proprie specificità locali e attivare ogni possibile azione di adeguata pianificazione e rilancio delle politiche sul turismo.
  Per quello che riguarda la connettività, questo Ministero intende attivarsi assieme ai colleghi degli altri Ministeri competenti, per trovare una linea strategica turistica che consenta di mettere a sistema gli investimenti e gli adeguamenti infrastrutturali, specialmente legati ai collegamenti aerei, su rotaia e su strada, tenendo conto delle specificità territoriali e nell'ottica di diversificare e decongestionare i centri urbani principali.

ALLEGATO 3

5-00817 Silvestroni: Sulla valorizzazione del settore turistico ed enogastronomico della provincia di Roma.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli colleghi, rilevo in premessa che, le risorse enogastronomiche sono una componente fondamentale della attrattività del nostro Paese, su cui poggiano le strategie volte ad innovare, specializzare e integrare l'offerta turistica, promuoverne la diffusione sul territorio ed accrescere l'interesse dei luoghi stessi.
  Nello specifico, in materia di enoturismo, sono state introdotte nuove disposizioni dalla legge 27 dicembre 2017 n. 205, all'articolo 1, commi da 502 a 505, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020», che al comma 502 chiarisce il significato del termine «enoturismo», intendendo tutte le attività di conoscenza del vino espletate nel luogo di produzione, le visite nei luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni vinicole aziendali, anche in abbinamento ad alimenti, le iniziative a carattere didattico e ricreativo nell'ambito delle cantine.
  La crescita delle nostre esportazioni in campo agricolo e alimentare giustifica ogni sforzo di investimento sull'eccellenza, la tipicità e l'autenticità delle nostre produzioni tra le quali il settore vitivinicolo ci colloca al primo posto come produttore mondiale.
  In conclusione l'indirizzo di cui il nostro Ministro si farà promotore sarà senza dubbio di dare sempre maggiore impulso al settore turistico ed enogastronomico; in questa ottica, il recente accorpamento del settore turistico all'interno del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, fortemente voluto, testimonia l'importanza delle interconnessioni e della valorizzazione congiunta e reciproca tra i due settori.
  L'azione sinergica è da intendersi sostanziale, comprendendo una visione più ampia di Made in Italy, in cui il turismo sia il linguaggio appropriato per una valorizzazione concreta, reale, dinamica e aggiornata e in cui l'agricoltura fornisca un contributo essenziale per la definizione del rapporto con i territori e delle dinamiche evolutive del tessuto imprenditoriale.
  Il nostro impegno sarà quindi nella direzione di svolgere un lavoro concreto, definendo una strategia di promozione organica, basata anche su un ruolo primario dell'enogastronomia, lavorando sulle specificità territoriali in un'ottica di tutela e rispetto di quelle che sono le specifiche prerogative delle Amministrazioni locali così come del resto sancite anche dalla nostra Costituzione.
  Per ciò che riguarda le iniziative anche a livello internazionale, recentemente il Ministro ha candidato l'Italia ad ospitare la prestigiosa conferenza mondiale sul turismo del vino organizzata dallo UNWTO, Agenzia delle Nazioni Unite specializzata nel turismo, a testimonianza che la valenza strategica non può essere vista solo in ottica nazionale.

ALLEGATO 4

5-00818 Moretto: Su iniziative in materia di turismo balneare.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli colleghi, la direttiva 2006/123/CE, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, meglio nota come «Direttiva Bolkestein», recepita dall'Italia con il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, ha stabilito che gli stabilimenti balneari, in quanto rientranti nel settore dei servizi, dovessero essere obbligatoriamente affidati, al momento del rinnovo della concessione, a gare a evidenza pubblica.
  Questa previsione – che non considera affatto le peculiarità del settore balneare nel nostro Paese e il suo ruolo strategico per il turismo italiano, considerando che abbiamo circa 8000 chilometri di coste – è stata oggetto di un lunga contrattazione tra le istituzioni europee e quelle italiane, tanto che, ancora oggi, il settore balneare vive uno stato di assoluta incertezza normativa, anche per il susseguirsi delle proroghe delle concessioni in essere, l'ultima delle quali rinnovata fino al 31 dicembre 2020, con il decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 17, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.
  In tale contesto, questo Ministero non può che avvertire la forte esigenza di ridare certezza una volta per tutte, con norme chiare ed univoche, al settore interessato, prevedendo l'esclusione dei comparti dall'applicazione della direttiva 2006/123/CE, ciò in ragion del fatto che vengono attribuiti in concessione dei «beni» e non dei «servizi». E come «beni», non sono assoggettabili alle procedure ad evidenza pubblica per la regolazione dei servizi del mercato interno.
  Questa posizione ha recentemente trovato conferma – come noto – anche nelle parole del Commissario europeo Fritz Bolkestein, da cui prende il nome la stessa direttiva che, nell'enfatizzare la rilevanza di una così importante categoria economica, con le conseguenti implicazioni occupazionali, ha espresso perplessità sul fatto che le concessioni demaniali delle spiagge possano essere considerate «servizi».
  Infatti, i titolari delle concessioni balneari – prima ancora di svolgere un'attività economica, a carattere imprenditoriale – assolvono alla fondamentale funzione di tutela e di controllo del bene demaniale affidato, garantendo che gli utenti ne facciano un giusto uso, avendo ricevuto in concessione un'area sulla quale svolgere un'attività.
  Questo ci spinge a rafforzare ogni azione tesa a conseguire il riconoscimento, a livello europeo, della specificità del settore turistico-balneare in Italia. Un settore da cui dipende il futuro di oltre 10.000 piccole e medie imprese, molte delle quali a conduzione famigliare, nonché di migliaia di lavoratori.
  Pertanto, riteniamo ci siano tutte le condizioni per ricondurre l'Unione europea ad un riflessione, immettendo di individuare per essi soluzioni diverse rispetto a quelle previste dalla «Direttiva Bolkestein».
  Il Ministro ha sentito la responsabilità di promuovere un tavolo di lavoro, che si è riunito pochi giorni fa, con i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dei Rapporti con l'Unione Europea, degli Affari Regionali e dell'Economia e Finanze per l'approfondimento di una strategia comune finalizzata i trovare le opportune soluzioni, anche in sede europea, definendo una definitiva posizione legittimamente applicabile per coniugare gli interessi
della libera, corretta e trasparente attività imprenditoriale di concorrenza con la tutela degli investimenti e della salvaguardia del bene pubblico operato dalle imprese familiari coinvolte.
  A questo tavolo, avendo incontrato le categorie durante la recente Fiera del Turismo TTG di Rimini, il Ministro affiancherà un gruppo di lavoro tecnico che coinvolgerà gli assessori regionali competenti (demanio e turismo) e i tecnici delle stesse associazioni sindacali dei balneari, affinché la soluzione che si troverà sia il più concertata possibile.