Commissioni Riunite (VIII e IX)
VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici) e IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni)
Commissioni Riunite (VIII e IX)
Comm. riunite 0809
DL 109/2018: Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze. C. 1209 Governo (Seguito dell'esame e rinvio) ... 3
ALLEGATO 1 (Ulteriori proposte emendative dei relatori e relativi subemendamenti) ... 55
ALLEGATO 2 (Proposte emendative approvate) ... 68
SEDE REFERENTE
Lunedì 22 ottobre 2018. — Presidenza del presidente della VIII Commissione Alessandro Manuel BENVENUTO, indi della vicepresidente della VIII Commissione, Patrizia TERZONI. – Intervengono il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Vito Claudio Crimi, il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Edoardo Rixi e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Vincenzo Santangelo.
La seduta comincia alle 16.30.
DL 109/2018: Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze.
C. 1209 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 18 ottobre 2018.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame del disegno di legge C. 1209 Governo, recante «Conversione in legge del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, recante disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze».
Avverte che i relatori, nella giornata di giovedì 18 ottobre hanno presentato gli ulteriori emendamenti 41.10, 41.010, di cui l'ultimo è stato ritirato (vedi allegato 1).
Avverte, altresì, che in data odierna, sono state presentate dai relatori le proposte emendative 5.100 e 45.0100 (vedi allegato 1). Esse sono state già trasmesse ai gruppi, con l'indicazione del termine per la presentazione dei subemendamenti per le ore 18.
Avverte, infine, che i relatori hanno presentato i subemendamenti 0.4.501.100 e 0.4.501.200 riferiti all'articolo aggiuntivo 4.051 dei relatori (vedi allegato 1).
Gli emendamenti presentati dai relatori e i relativi subemendamenti sono pubblicati in un fascicolo aggiuntivo, che è in distribuzione. Avverte che il subemendamento Gagliardi 0.12.150.3 è inammissibile in quanto, pur riferendosi formalmente all'emendamento dei relatori 12.150, intende nella sostanza riproporre i contenuti dell'emendamento Gagliardi 5.54, già dichiarato inammissibile (relativo alla proroga al 2022 del termine per l'adeguamento delle gallerie autostradali della rete transeuropea TERN situate nel territorio ligure, alle disposizioni della direttiva 2004/54/CE.
Avverte che i relatori hanno ritirato gli emendamenti 16.10, 4.1, 4.7 e 4.50.
Nel passare all'esame degli emendamenti, ricorda che nella seduta di giovedì 18 ottobre le Commissioni hanno proseguito l'esame delle proposte emendative riferite agli articoli da 37 a 43.
Avverte che si procederà con l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 2.
Luciano PIZZETTI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, rammenta che a seguito di accordi tra i gruppi, si era convenuto di conferire un tempo congruo, di ventiquattro ore, per la presentazione di eventuali proposte subemendative agli emendamenti dei relatori e del Governo. Evidenzia che, in questo caso, tale accordo non è stato rispettato, avendo la presidenza fissato il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti agli ulteriori emendamenti dei relatori per le ore 18 della giornata odierna. Nel chiedere se i relatori ed il Governo intendano presentare ulteriori proposte emendative, sottolinea la necessità che l'intesa raggiunta venga rispettata anche in questa occasione, precisando che il proprio intervento non è ostruzionistico bensì volto a garantire il rispetto degli impegni assunti a garanzia di un corretto svolgimento dei lavori parlamentari, che non può prescindere dal garantire ai gruppi parlamentari di poter disporre di un adeguato tempo per valutare gli emendamenti presentati dai relatori e dal Governo e per elaborare le eventuali proposte subemendative.
Diego SOZZANI (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, condivide le considerazioni del collega Pizzetti ed osserva, ritenendolo un elemento positivo, che spesso i relatori nella predisposizione di propri emendamenti, riproducono il contenuto di proposte emendative già presentate dal proprio gruppo. Manifesta, quindi, la disponibilità del gruppo di Forza Italia a condividere con i relatori gli argomenti comuni e le questioni da approfondire, al fine di predisporre ed inviare in Assemblea un testo condiviso.
Nicola STUMPO (LeU) svolge un intervento sull'ordine dei lavori nel quale preliminarmente condivide le osservazioni del collega Pizzetti in merito al rispetto dell'accordo sui tempi per la presentazione di subemendamenti alle proposte subemendative dei relatori e del Governo. In secondo luogo, rammenta che a seguito di accordi assunti tra i gruppi si era stabilito che non sarebbero stati esaminati emendamenti che avessero comportato un aggravio di spesa, volendoli il Governo demandare ad altri provvedimenti, ma fa notare che talune proposte emendative accantonate recano invece maggiori oneri per la finanza pubblica. Nel rammentare, inoltre, che su richiesta della maggioranza è stato posticipato a mercoledì prossimo l'avvio dell'esame in Assemblea del decreto-legge in titolo, chiede se è intenzione dei relatori e del Governo presentare ulteriori proposte emendative. Sottolinea, in proposito, che qualora la risposta alla sua domanda fosse affermativa, per non perdere tempo prezioso necessario alla ricostruzione del Ponte di Genova, prevista dal Ministro per le infrastrutture entro il 2019, sarebbe forse più opportuno che il Governo presentasse in Assemblea un maxiemendamento.
Chiara BRAGA (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede se i Commissari debbano attendere anche la presentazione di un emendamento preannunciato dal capogruppo della Lega Nord e dal presidente della Commissione Trasporti sul condono previsto per gli abusi edilizi commessi ad Ischia. Chiede, inoltre, quali siano i criteri adottati per stabilire l'ammissibilità delle proposte emendative, evidenziando che mentre la Presidenza ha dichiarato ammissibile l'articolo aggiuntivo 45.0100 dei relatori che prevede la possibilità di rinnovare il conferimento di incarichi dirigenziali al personale della protezione civile nelle more dell'espletamento di concorso pubblico, altre proposte emendative riferite ad altre emergenze conclamate, come l'alluvione in Calabria e gli incendi nella provincia di Pisa, sono state dichiarate inammissibili.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ritiene che il termine concesso per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti dei Relatori sia congruo, in considerazione del prossimo avvio dell'esame in Assemblea del decreto-legge. Rispondendo alle osservazioni dell'onorevole Braga riguardo all'ammissibilità delle proposte emendative, si riserva di dare una risposta successivamente.
Raffaella PAITA (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene che la decisione del presidente di assicurare un termine di tre ore per la presentazione di subemendamenti non sia coerente con l'impegno assunto di assicurare tempi congrui per l'approfondimento delle proposte emendative presentate dai Relatori, spesso articolate e tecnicamente complesse.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ribadisce la congruità dei termini concessi per la presentazione dei subemendamenti.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore per la VIII Commissione, con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 2, esprime parere contrario sugli emendamenti Paita 2.1, Pastorino 2.2, Cassinelli 2.3. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.4 dei Relatori, del quale presenta una riformulazione nei termini di cui in allegato (vedi allegato 2). Esprime parere contrario sull'emendamento Gagliardi 2.9, sugli identici emendamenti Pastorino 2.22, Orlando 2.7 e Cassinelli 2.8. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Maccanti 2.5, a condizione che venga riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 2). Esprime parere contrario sugli emendamenti Fidanza 2.6 e Rotelli 2.1 ed esprime parere favorevole all'emendamento Pastorino 2.12. Esprime parere contrario sugli emendamenti Pastorino 2.11 e 2.13, Gribaudo 2.14, Foti 2.15, Pastorino 2.16, 2.18 e 2.17. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Gagliardi 2.20, a condizione che venga riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 2). Esprimendo infine parere contrario sull'emendamento Paita 2.21 e sull'articolo aggiuntivo Paita 2.01.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello dei relatori ed esprime parere conforme a quello dei relatori. Illustra quindi la proposta di riformulazione dell'emendamento 2.4 dei relatori, nonché le proposte di riformulazione degli emendamenti Maccanti 2.5, a seguito della quale l'emendamento diventerebbe identico all'emendamento Pastorino 2.12 e Gagliardi 2.20. Fa presente, infine, che l'emendamento Gagliardi 2.9 risulta assorbito dalla nuova formulazione dell'emendamento 2.4 dei Relatori.
Luciano PIZZETTI (PD) chiede ai relatori le motivazioni alla base del parere contrario espresso sull'emendamento Paita 2.1, che contiene alcune disposizioni presenti nella riformulazione dell'emendamento 2.4 dei Relatori. Invita pertanto i relatori a proporre una riformulazione dell'emendamento Paita 2.1, che ne salvi le parti condivise, rispetto alla quale preannuncia sin da subito la disponibilità all'accoglimento.
Il Viceministro Edoardo RIXI, alla luce della richiesta dell'onorevole Pizzetti, esprime parere favorevole sull'emendamento Paita 2.1, qualora riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 2).
Raffaella PAITA (PD) chiede al viceministro perché ritiene preferibile l'utilizzo del termine «controllate» rispetto all'espressione «in house» presente nel suo emendamento, a suo giudizio tecnicamente più calzante.
Il Viceministro Edoardo RIXI ritiene preferibile la dizione «controllate» presente nell'emendamento dei relatori.
Raffaella PAITA (PD), alla luce della posizione espressa dal viceministro, che sembra considerare equivalente la terminologia da lui proposta rispetto a quella utilizzata più precisa contenuta negli emendamenti delle opposizioni, si dichiara disponibile ad accettare la riformulazione del proprio emendamento 2.1.
Roberto CASSINELLI (FI), intervenendo sul proprio emendamento 2.3, invita i Relatori a riformulare anch'esso al fine di preservarne le disposizioni condivise e contenute nella nuova formulazione dell'emendamento dei relatori. Si rende disponibile, in tal caso, ad accoglierla anche con la sostituzione dell'espressione «in house», ricorrente parimenti nella sua proposta, con il termine «controllate».
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere favorevole sull'emendamento Cassinelli 2.3, qualora riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 2).
Raffaella PAITA (PD) accetta la riformulazione del proprio emendamento 2.1.
Roberto CASSINELLI (FI) accetta la riformulazione del proprio emendamento 2.3.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che, sulla base delle riformulazioni, gli emendamenti Paita 2.1 e Cassinelli 2.3 saranno posti in votazione successivamente, insieme all'emendamento 2.4 dei Relatori.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Pastorino 2.2 e approvano gli identici emendamenti Paita 2.1, Cassinelli 2.3 e 2.4 dei Relatori, come riformulato (vedi allegato 2).
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione della nuova formulazione dell'emendamento 2.4 dei relatori, sono da ritenersi in parte preclusi e in parte assorbiti gli emendamenti Gagliardi 2.9 nonché gli identici emendamenti Pastorino 2.22, Orlando 2.7 e Cassinelli 2.8.
Chiara BRAGA (PD), intervenendo sugli identici emendamenti Pastorino 2.22, Orlando 2.7 e Cassinelli 2.8, ritiene che sia necessario che i commissari abbiano il tempo di approfondire le conseguenze, in termini di preclusione su tali proposte emendative, dell'approvazione della nuova formulazione dell'emendamento 2.4 dei relatori. Ritiene che i citati emendamenti contengano disposizioni sul personale che risultano assorbite dalla recente approvazione dell'emendamento 2.4 dei relatori come riformulato. Chiede pertanto alla presidenza che in futuro si proceda in modo più ordinato affinché, per ciascun emendamento, siano chiare le parti precluse e quelle assorbite da eventuali approvazioni di emendamenti dei relatori o del Governo.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, sospende brevemente la seduta al fine di approfondire la questione sollevata dalla collega Braga.
La seduta, sospesa alle 17, è ripresa alle 17.05.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, pone in votazione gli identici emendamenti Pastorino 2.22, Orlando 2.7 e Cassinelli 2.8, relativamente alle parti non assorbite dall'approvazione dell'emendamento 2.4 (Nuova formulazione) dei Relatori.
Davide GARIGLIO (PD) chiede ulteriori chiarimenti sulle parti degli identici emendamenti Pastorino 2.22, Orlando 2.7 e Cassinelli 2.8 che saranno poste in votazione.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, fornisce le precisazioni richieste dall'onorevole Gariglio.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Pastorino 2.22, Orlando 2.7 e Cassinelli 2.8, nelle parti non assorbite, e approvano gli identici emendamenti Paita 2.1 (Nuova formulazione), Cassinelli 2.3 (Nuova formulazione), Maccanti 2.5 (Nuova formulazione) e Pastorino 2.12 (vedi allegato 2).
Luciano PIZZETTI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, stigmatizza il fatto che i relatori chiedano all'opposizione il ritiro dei loro emendamenti, per poi trasfonderne il contenuto in proprie proposte emendative.
Simone BALDELLI (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, condividendo preliminarmente quanto osservato dal collega Pizzetti, ritiene che l'accoglimento di proposte dell'opposizione, magari attraverso riformulazioni ritenute più vicine alle posizioni della maggioranza e del Governo, costituirebbe un modo migliore di giungere a decisioni condivise.
Il Viceministro Edoardo RIXI, accogliendo la proposta del deputato Baldelli, osserva tuttavia che la sostanziale omogeneità di contenuto delle proposte emendative delle opposizioni e della maggioranza è dovuta al fatto che esse recepiscono le osservazioni emerse nel corso delle audizioni che si sono tenute davanti alle Commissioni riunite. Inoltre, ritiene che spesso la riformulazione presenti difficoltà dovute all'estrema articolazione, lunghezza e tecnicità dell'emendamento, che presenta solo singole parti condivisibili, più facilmente superabile con una riscrittura. Infine, a suo avviso, l'osservazione dei deputati dell'opposizione non riguarda il Governo, che si è limitato a presentare un'unica proposta di riformulazione all'articolo 1.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Fidanza 2.6 e Rotelli 2.10.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'emendamento Pastorino 2.11 deve considerarsi in parte precluso e in parte assorbito e l'emendamento Pastorino 2.13 è da ritenersi precluso dalle precedenti votazioni.
Le Commissioni respingono l'emendamento Gribaudo 2.14.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'emendamento Foti 2.15 è da considerarsi precluso e l'emendamento Pastorino 2.16 è da considerarsi assorbito.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Pastorino 2.18 e 2.17.
Luca PASTORINO (LeU), Carlo FIDANZA (FdI) e Raffaella PAITA (PD) intervengono per sottoscrivere, a nome dei rispettivi gruppi, l'emendamento Gagliardi 2.20, come riformulato.
Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Gagliardi 2.20, come riformulato (vedi allegato 2) e respingono l'emendamento Paita 2.21.
Raffaella PAITA (PD), intervenendo sull'articolo aggiuntivo a propria firma 2.0.1, evidenzia le difficoltà che, a seguito del crollo del ponte Morandi registrano molti organismi, rispetto ai quali ritiene importante un rafforzamento del personale, per il quale la valutazione non dovrebbe essere limitare al solo dato finanziario.
Luca PASTORINO (LeU) interviene per sottoscrivere a nome del proprio gruppo l'articolo aggiuntivo Paita 2.01 e per segnalare che sul problema dell'organico dei Vigili del Fuoco il Ministro Salvini, in risposta ad uno specifico question time in Commissione, aveva assicurato un prossimo intervento del Governo volto a risolvere la questione. Fa presente inoltre che, sul medesimo tema, il suo gruppo aveva presentato l'emendamento 1.31 di analogo contenuto e auspica che la questione venga risolta, se non in questo, in un prossimo provvedimento del Governo.
Il Viceministro Edoardo RIXI, ritenendo condivisibile la preoccupazione espressa dai presentatori dell'articolo aggiuntivo, propone loro di ritirarlo e di presentare un apposito ordine del giorno in Assemblea, di cui anticipa l'accoglimento. Condividendo lo spirito della proposta emendativa, assicura quindi un intervento del Governo in un prossimo provvedimento.
Raffaella PAITA (PD) apprezza lo sforzo del Governo e comprende l'esigenza di valutare singolarmente il fabbisogno dei singoli corpi. Ritenendo l'approvazione di un emendamento vincolante ben più dell'accoglimento di un ordine del giorno, dichiara la propria disponibilità ad accedere ad una eventuale proposta di riformulazione volta a sopprimere l'indicazione del 20 per cento rimettendo al Governo la valutazione puntuale dell'entità dell'aumento delle piante organiche.
Diego SOZZANI (FI) sottoscrive, a nome del proprio Gruppo, l'articolo aggiuntivo Paita 2.01. Rilevato lo scarso tasso di recepimento degli ordini del giorno da parte del Governo, si associa alle considerazioni svolte dalla collega Paita, invitando il Governo a riferirsi, in una eventuale riformulazione, al solo Corpo dei Vigili del Fuoco, lasciando quindi inalterata la percentuale del 20 per cento, congrua per tale corpo.
Il Viceministro Edoardo RIXI rileva come il contenuto delle proposte emendative in esame non sia quantificabile economicamente. Rileva, altresì, come alcune previsioni, ad esempio quella relativa all'amministrazione penitenziaria, siano difficilmente riconducibili all'oggetto del decreto-legge in esame. Assume comunque l'impegno a farsi carico, presso i Ministeri competenti, delle esigenze prospettate nelle proposte emendative in esame, che potranno essere prese in considerazione in occasione dell'esame, ormai prossimo, del disegno di legge di bilancio, e ribadisce la disponibilità del Governo a valutare favorevolmente un eventuale ordine del giorno.
Luca PASTORINO (LeU) preannuncia la ripresentazione in Assemblea delle proposte emendative del proprio gruppo che affrontano tale materia, in particolare per l'aumento della pianta organica dei Vigili del Fuoco, anche in considerazione degli impegni assunti dal Ministro dell'interno.
Raffaella PAITA (PD) prende atto della disponibilità del Governo a valutare favorevolmente un eventuale ordine del giorno in Assemblea, ma insiste comunque per la votazione della proposta emendativa in esame.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Paita 2.01.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore per la VIII Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Gagliardi 3.1 e 3.2, Paita 3.3, Pastorino 3.4, 3.5, 3.7, 3.6, 3.8 e 3.9, Stumpo 3.10, Mulè 3.11, Pastorino 3.12 e 3.13, Braga 3.14 e Paita 3.15. Esprime parere favorevole sull'emendamento Baldelli 3.16, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Esprime, infine, parere contrario sugli emendamenti Pastorino 3.17 e 3.18.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello dei relatori. Illustra quindi la riformulazione dell'emendamento Baldelli 3.16.
Manuela GAGLIARDI (FI), intervenendo sull'emendamento a sua firma 3.1, rileva come esso sia volto ad ampliare il novero dei soggetti ai quali si applicano le agevolazioni di cui all'articolo 3. Chiede che la proposta emendativa sia accantonata, al fine di svolgere ulteriori approfondimenti.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che non essendovi obiezioni, l'emendamento Gagliardi 3.1 si intende accantonato.
Le Commissioni respingono l'emendamento Gagliardi 3.2.
Raffaella PAITA (PD), intervenendo sull'emendamento a sua firma 3.3, rileva come esso, al pari dell'emendamento della collega Gagliardi, risponda all'esigenza di estendere il più possibile le misure in favore dei soggetti danneggiati. Chiede infine chiarimenti sulla ratio con la quale il Governo e i relatori hanno proceduto alla soppressione della deroga esplicita alle regole del de minimis, dato che ad essa si è proceduto solo in taluni emendamenti e non in altri.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Paita 3.3, Pastorino 3.4, 3.5, 3.7, 3.6 e 3.8.
Luca PASTORINO (LeU), intervenendo sull'emendamento a sua firma 3.9, rileva come anch'esso sia volto ad estendere gli interventi in favore dei soggetti che hanno subito danni indiretti. Comprende le esigenze di copertura ma ritiene che l'attuale formulazione del provvedimento sia eccessivamente limitativa.
Il Viceministro Edoardo RIXI precisa come con il provvedimento in esame ci si limiti ad intervenire per quanto concerne i danni già accertati e quantificati, rimettendo alle gestioni commissariali ulteriori valutazioni, anche in relazione al progetto per la ricostruzione del ponte. Osserva infatti che non è noto neanche il luogo dove sarà ricostruito il ponte, decisione che inciderà certamente sui soggetti che hanno avuto esternalità negative e ribadisce che gli interventi del Governo incidono sulle aree individuate dall'ordinanza sindacale.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Pastorino 3.9 e Stumpo 3.10.
Roberto CASSINELLI (FI) illustra l'emendamento Mulè 3.11, di cui è cofirmatario, volto a prevedere l'esonero fino al 31 dicembre 2020 dal versamento dei contributi, con esclusione di quelli relativi all'assicurazione obbligatoria infortunistica.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Mulè 3.11, Pastorino 3.12 e 3.13.
Chiara BRAGA (PD), illustrando l'emendamento a sua firma 3.14, chiede al Governo se le motivazioni del parere contrario risiedono nella copertura degli oneri ivi previsti. Invita in ogni caso il Governo a riconsiderare il parere espresso.
Il Viceministro Edoardo RIXI, pur assicurando la disponibilità del Governo ad approfondire successivamente la questione, rileva come allo stato debba essere mantenuto il parere contrario per ragioni attinenti alla copertura finanziaria.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Braga 3.14 e Paita 3.15.
Simone BALDELLI (FI) accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua firma 3.16.
Luca PASTORINO (LeU), Chiara BRAGA (PD) e Carlo FIDANZA (FdI) sottoscrivono, a nome dei rispettivi gruppi, l'emendamento Baldelli 3.16 (nuova formulazione).
Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Baldelli 3.16, (nuova formulazione) (vedi allegato 2) e respingono gli emendamenti Pastorino 3.17 e 3.18.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore della VIII Commissione, esprime parere contrario sui subemendamenti Cassinelli 0.4.100.1, Pastorino 0.4.100.2, Fidanza 0.4.100.3 e 0.4.100.4, Gagliardi 0.4.100.5, Braga 0.4.100.6, Mulè 0.4.100.7. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 4.100 dei relatori. Esprime parere contrario sugli emendamenti Paita 4.29, Pastorino 4.5, Sozzani 4.4, Pastorino 4.8 e 4.2, Cassinelli 4.9, Mulé 4.10, Gagliardi 4.11, Butti 4.12, Fidanza 4.13, Gagliardi 4.3, Pastorino 4.14, Germanà 4.16, 4.17, 4.18, 4.19 e 4.20, Stumpo 4.21, Pastorino 4.22, Pizzetti 4.23, Paita 4.24, Braga 4.25, Gribaudo 4.26 e 4.27 e Paita 4.28. Esprime altresì parere contrario sui subemendamenti Braga 0.4.050.1, Gagliardi 0.4.050.2, Mulè 0.4.050.3, Paita 0.4.050.4, Fidanza 0.4.050.5, Paita 0.4.050.6 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 4.050 dei relatori, riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 2). Raccomanda l'approvazione del subemendamento 0.4.051.100 dei relatori. Esprime inoltre parere contrario sui Pastorino 0.4.051.1, Gribaudo 0.4.051.2, Serracchiani 0.4.051.3, Braga 0.4.051.4, Gagliardi 0.4.051.5, Paita 0.4.051.6, Cassinelli 0.4.051.7, Gribaudo 0.4.051.8 e 0.4.051.9, Fidanza 0.4.051.10 e raccomanda l'approvazione del subemendamento 0.4.051.200 dei relatori. Esprime parere contrario sui subemendamenti Gribaudo 0.4.051.11, Cassinelli 0.4.051.12, Gagliardi 0.4.051.13 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 4.051 dei relatori, come risultante dall'approvazione dei subemendamenti 0.4.051.100 e 0.4.051.200 dei relatori. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Gribaudo 4.01, Gagliardi 4.015, Pastorino 4.016, Gribaudo 4.02, 4.03 e 4.04, Pizzetti 4.05 e 4.06, Gribaudo 4.07, Sozzani 4.08, Pastorino 4.017, Fidanza 4.09, Paita 4.010, Fidanza 4.012 e Gagliardi 4.013.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello dei relatori.
Roberto CASSINELLI (FI) prende atto favorevolmente del recepimento da parte dei relatori del contenuto di molte proposte subemendative presentate dalle opposizioni.
Chiara BRAGA (PD), associandosi alle considerazioni svolte dal deputato Cassinelli, rileva come sarebbe stato preferibile, in un'ottica di valorizzazione del lavoro parlamentare, che i relatori, anziché recepire il contenuto degli emendamenti nelle proprie proposte, avessero formulato specifiche proposte di riformulazione degli emendamenti presentati dalle opposizioni.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Cassinelli 0.4.100.1, Pastorino 0.4.100.2 e Fidanza 0.4.100.3.
Carlo FIDANZA (FdI) illustra il subemendamento a sua prima firma 0.4.100.4 e ne raccomanda l'approvazione. Sottolinea che esso mira ad incrementare a 300 mila euro la soglia per ciascun intervento previsto dall'emendamento di relatori 4.100 a favore delle imprese e dei liberi professionisti aventi sede operativa all'interno della zona delimitata con le ordinanze del sindaco del comune di Genova e con provvedimento ricognitivo del Commissario straordinario, lasciando inalterato l'ammontare complessivo dell'onere. Chiede al rappresentante del Governo sulla base di quali criteri ritenga sufficiente la soglia di 200 mila euro prevista dall'emendamento dei relatori.
Il Viceministro Edoardo RIXI sottolinea che l'emendamento 4.100 dei relatori provvede a valere sulle risorse disponibili sulla contabilità speciale per l'emergenza che è all'uopo integrata per la somma di 5 milioni di euro con le risorse il Fondo sociale per l'occupazione e la formazione. Precisa inoltre che il limite di 200 mila euro previsto in tale emendamento è reso necessario al fine di valutare l'effettiva entità delle richieste, per evitare di concentrare gli aiuti soltanto a poche imprese. Sottolinea che qualora la tiratura del Fondo fosse sufficiente per ulteriori ripartizioni, tale cifra potrà essere incrementata. Evidenzia che la scelta di individuare l'importo di 200 mila euro come limite massimo da riconoscere alle domande delle imprese che hanno subito il decremento del fatturato, rispetto al valore mediano del corrispondente periodo dell'ultimo triennio 2015-2017, è stata determinata dalla volontà di attribuire tale riconoscimento al numero maggiore possibile di imprese. Nell'affermare la convinzione dell'Esecutivo che ci siano aziende che hanno subito un decremento del fatturato superiore ai 200 mila euro, ribadisce che la stima è di carattere prudenziale ed è finalizzata a non escludere coloro che, sebbene abbiano subito un decremento di fatturato inferiore, in questa fase emergenziale non sarebbero in grado altrimenti di continuare l'attività della propria azienda.
Nicola STUMPO (LeU), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede per quale ragione sia stato espresso parere contrario sull'emendamento a sua firma 4.21, identico all'emendamento 4.50 dei relatori.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, nel replicare all'onorevole Stumpo, precisa che l'emendamento 4.50 dei relatori è stato ritirato.
Raffaella PAITA (PD) osserva che la preoccupazione del viceministro Rixi di non riuscire a soddisfare le richieste di tutte le imprese sarebbe stata facilmente superabile se l'Esecutivo avesse previsto maggiori risorse. A suo avviso, la scarsezza delle risorse stanziate è dimostrata dall'espressione del parere contrario dal parte dei relatori e del Governo su tutti i subemendamenti del suo gruppo e degli altri gruppi di opposizione, che recepiscono i rilievi emersi nel corso delle audizioni svolte dalle Commissioni.
Il Viceministro Edoardo RIXI, nel replicare alla collega Paita, evidenzia che ogni volta che ci sono delle gravi emergenze le risorse risultano sempre insufficienti, ancor più se i provvedimenti volti a prevedere le conseguenti misure intervengono a fine anno, prima della approvazione delle legge di bilancio. Sottolinea che in tale legge saranno inserite diverse poste finalizzate alla realizzazione di interventi in favore della città di Genova e precisa che il decreto in discussione contiene misure a favore delle imprese effettivamente colpite, oltre che dei lavoratori.
Le Commissioni respingono il subemendamento Fidanza 0.4.100.4.
Manuela GAGLIARDI (FI) illustra e raccomanda l'approvazione del subemendamento a sua prima firma 0.4.100.5, che riproduce il contenuto dell'emendamento a sua prima firma 4.3, con il quale si prevede la sospensione fino al 31 dicembre 2020 degli strumenti di accertamenti, quali gli studi di settore, il redditometro e lo spesometro, per le imprese danneggiate in conseguenza del crollo del ponte Morandi. Chiede al Governo di rivalutare il parere espresso, sottolineando che qualora la sospensione non fosse prevista, tali imprese, non essendo a seguito del tragico evento nelle condizioni di effettuare delle dichiarazioni dei redditi congrue, saranno verosimilmente sottoposte a controllo da parte dell'Agenzia delle entrate o della Guardia di finanza. Auspica quindi che non ci sia esclusivamente una motivazione ideologica alla base della volontà di non concedere tale sospensione.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Gagliardi 0.40.100.5 e Braga 0.4.100.6.
Diego SOZZANI (FI) illustra e raccomanda l'approvazione del subemendamento Mulè 0.4.100.7, del quale è cofirmatario, volto a prevedere le risorse necessarie a sostegno delle imprese danneggiate in conseguenza del crollo del ponte Morandi, non solo per l'anno 2018 ma per il triennio 2018, 2019 e 2020 ampliandone anche gli importi.
Le Commissioni respingono il subemendamento Mulè 0.4.100.7.
Il Viceministro Edoardo RIXI illustra la riformulazione dell'emendamento dei relatori 4.100 (vedi allegato 2).
Chiara BRAGA (PD) preannuncia l'astensione dei deputati del proprio gruppo sulla votazione relativa all'emendamento 4.100 dei relatori (nuova formulazione), sottolineando la propria insoddisfazione in merito agli stanziamenti ivi previsti. Stigmatizza inoltre che in tale emendamento si prenda come riferimento un periodo molto limitato, dal 14 agosto 2018 alla data di entrata in vigore del decreto, per la valutazione del decremento di fatturato delle imprese danneggiate. Ritiene, infatti, che tale periodo sia troppo limitato in quanto i disagi non si sono interrotti al momento dell'emanazione del decreto-legge.
Carlo FIDANZA (FdI), non ritenendo convincenti le considerazioni del Viceministro Rixi relative alla soglia dello stanziamento, preannuncia l'astensione dei deputati del suo gruppo alla votazione in merito all'emendamento 4.100 dei relatori, che peraltro non prevede un adeguato stanziamento per l'anno 2019.
Luca PASTORINO (LeU) concorda con la collega Braga in merito alla questione temporale sollevata dalla stessa, rammentando che l'emendamento a sua firma 4.2 prevedeva un periodo leggermente più lungo. Nel ritenere quindi che per un'emergenza grande come quella che ha coinvolto la città di Genova sarebbe stato opportuno prevedere stanziamenti adeguati, preannuncia l'astensione dei deputati del proprio gruppo sulla votazione dell'emendamento 4.100 dei relatori.
Diego SOZZANI (FI), nel precisare di non essere totalmente soddisfatto dal contenuto dell'emendamento 4.100 dei relatori, preannuncia in ogni caso il voto favorevole dei deputati del proprio gruppo sullo stesso, in quanto recepisce alcune delle proposte emendative presentate dal collega Cassinelli.
Le Commissioni approvano l'emendamento 4.100 dei relatori, come riformulato (vedi allegato 2).
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che a seguito dell'approvazione dell'emendamento 4.100 dei relatori (nuova formulazione) risultano assorbiti gli emendamenti Paita 4.29, Pastorino 4.5, Sozzani 4.4, Pastorino 4.8 e 4.2, Cassinelli 4.9, Mulé 4.10, Gagliardi 4.11, Butti 4.12, Gagliardi 4.3, Fidanza 4.13 e Pastorino 4.14.
Diego SOZZANI (FI), intervenendo sugli emendamenti Germanà 4.16, 4.17, 4.18, 4.19 e 4.20, osserva che gli stessi sono volti a introdurre delle norme tecniche a favore degli autotrasportatori al fine di aiutare lo svolgimento della loro attività per fronteggiare le necessità conseguenti al tragico evento del crollo del ponte Morandi.
Il Viceministro Edoardo RIXI propone di accantonare l'esame degli emendamenti Germanà 4.16, 4.17, 4.18, 4.19 e 4.20, al fine di meglio valutarne il contenuto, precisando che comunque sugli aspetti economici in essi contenuti permane il parere contrario.
Carlo FIDANZA (FdI) con riferimento agli emendamenti testé accantonati, chiede al viceministro Rixi se siano previste, e in quale entità, misure a favore del settore dell'autotrasporto all'interno del decreto fiscale.
Il Viceministro Edoardo RIXI precisa che disposizioni a favore del settore dell'autotrasporto saranno contenute complessivamente, oltre che nel decreto in esame, anche nel decreto fiscale e nel disegno di legge di bilancio, precisando di non poter riferire cifre certe, ma sottolineando che gli interventi contenuti in tali provvedimenti andranno a incrementare finanziamenti già previsti.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dall'emendamento 4.100 dei relatori (nuova formulazione),l'emendamento Stumpo 4.21 risulta assorbito e l'emendamento Pastorino 4.22 risulta precluso.
Le Commissioni respingono l'emendamento Pizzetti 4.23.
Raffaella PAITA (PD) illustra e raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 4.24, volto a prevedere la sospensione temporanea dei tributi relativi ai fabbisogni vitali a favore delle persone che hanno subito danni a seguito del tragico crollo del ponte Morandi.
Le Commissioni respingono l'emendamento Paita 4.24.
Chiara BRAGA (PD) illustra e raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 4.25, volto a prevedere la riduzione dell'aliquota contributiva per i soggetti operanti nel porto di Genova, invitando il Governo e i relatori a rivedere il parere contrario espresso su di esso.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Braga 4.25, Gribaudo 4.26 e 4.27.
Raffaella PAITA (PD) illustra e raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 4.28, volto ad attribuire, alle imprese danneggiate in conseguenza del crollo del ponte Morandi, la possibilità di proseguire la propria attività produttiva mediante collocazione all'interno delle aree ex siderurgiche. Sottolinea che il Partito democratico, nell'elaborare questa come le altre proposte emendative, ha tenuto conto delle richieste provenienti dal territorio, recependo inoltre gli elementi di criticità emersi nel corso delle audizioni.
Il Viceministro Edoardo RIXI, precisando che la possibilità prevista nell'emendamento è in ogni caso prevista, ritiene che il tema oggetto dell'emendamento Paita 4.28, non sia una materia da decreto-legge, bensì di competenza del Commissario straordinario.
Le Commissioni respingono l'emendamento Paita 4.28.
Chiara BRAGA (PD), nell'illustrare il subemendamento a sua prima firma 0.4.050.1, evidenzia come l'articolo aggiuntivo 4.050 dei relatori introduca una misura non prevista nel decreto. Manifesta, preliminarmente, la propria contrarietà in ordine al fatto che tale misura sia limitata soltanto a favore delle imprese che hanno sede nella zona delimitata con ordinanze del sindaco di Genova. Sottolinea infatti che il subemendamento a sua prima firma estende gli interventi di sostegno anche alle imprese ricadenti in un'area limitrofa alla zona delimitata con tali ordinanze. Con riferimento quindi alla copertura finanziaria, osserva come l'articolo aggiuntivo dei relatori tolga risorse destinate ad altri interventi per le imprese, in particolare intervenendo a ridurre lo stanziamento per la zona franca urbana. Sottolinea invece come il subemendamento 0.4.050.1 a sua prima firma proponga una diversa copertura economica che non prevede tagli di risorse destinate ad altri interventi.
Il Viceministro Edoardo RIXI sottolinea preliminarmente che la riduzione di 10 milioni di euro per l'anno 2018 delle risorse previste per l'istituzione della zona franca urbana è stata adottata scientemente, in quanto si prevede che nel 2018 per tale intervento non vi sarà capienza di spesa, rendendo conseguentemente inutilizzabili le risorse stanziate. Evidenzia che si è deciso di spostare tale liquidità per gli interventi sulla zona rossa, in quanto in essa vi sono numerose aziende che si dovranno delocalizzare, a seguito della presenza di cantieri per la ricostruzione del ponte. Precisa, inoltre, che il tema sarà affrontato e declinato in sede di disegno di legge di bilancio che tra pochi giorni sarà all'esame del Parlamento e sottolinea che quando il decreto-legge in discussione sarà all'esame del Senato le poste della manovra finanziaria saranno visibili.
Raffaella PAITA (PD) non si ritiene soddisfatta dal chiarimento del viceministro. Sottolinea che sono decorsi già quasi tre mesi dal crollo del ponte Morandi e che il Governo non è stato celere nella presentazione di un decreto-legge privo, tra l'altro, di molti requisiti fondamentali come quello delle norme antimafia. Sottolinea che inizialmente il decreto-legge prevedeva uno stanziamento di 20 milioni di euro per l'anno 2018 per l'istituzione della zona franca urbana e che con l'emendamento 4.050 dei relatori tale importo viene ridotto a 10 milioni di euro. Ritiene che il tempo non possa essere una giustificazione, soprattutto quando il ritardo negli interventi è stato determinato da una mancanza dell'Esecutivo. Invita, piuttosto, il Governo a esplicitare che non ci sono risorse sufficienti a soddisfare le necessità del territorio e a dichiarare apertamente che la maggioranza sottrae risorse da interventi necessari per attribuirle ad altri interventi ugualmente necessari, ma per i quali sarebbe stato opportuno individuare appositi finanziamenti.
Il Viceministro Edoardo RIXI precisa che lo stanziamento originale contenuto nel decreto-legge derivava da una valutazione di partenza fatta dalla Regione Liguria con la società Autostrade per l'Italia e che le valutazioni sul valore dei danni alle imprese e dei danni agli sfollati hanno seguito un percorso meno veloce. Ciò ha determinato un ritardo nello svolgimento di tale valutazione ma ritiene che lo stesso non possa attribuirsi ad una negligenza dell'Esecutivo. Sottolinea, anzi, che l'accuratezza con la quale vengono individuate le misure indica la volontà del Governo di rendere liquide le risorse il prima possibile, venendo incontro alle richieste del territorio. Ribadisce inoltre l'impossibilità di individuare delle poste per l'anno 2019 prima della presentazione del disegno di legge di bilancio, che deve contenerne le relative coperture.
Raffaella PAITA (PD) prende atto delle affermazioni del Viceministro, che, arrampicandosi sugli specchi, ha, di fatto, ammesso che il decreto-legge è una scatola vuota, che sarà riempita in sede di approvazione della legge di bilancio con risorse esigue, a causa del dissennato programma di politica economica presentato dal Governo. Dubita, inoltre, che lo spostamento di risorse è stato deciso a seguito di una precisa richiesta della Camera di commercio di Genova come si evince dalle affermazioni del Viceministro.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Braga 0.4.0.50.1, Gagliardi 0.4.0.50.2, Mulè 0.4.0.50.3 e Paita 0.4.0.50.4.
Carlo FIDANZA (FdI) intervenendo per illustrare il suo subemendamento 0.4.0.50.5, chiede che sia posto in votazione, nonostante le affermazioni del Viceministro siano state convincenti. Preannuncia, quindi, che il suo gruppo politico riproporrà il tema della copertura della norma nel corso dell'esame in Assemblea.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Fidanza 0.4.0.50.5 e Paita 0.4.0.50.6.
Il Viceministro Edoardo RIXI illustra la riformulazione dell'articolo aggiuntivo 4.0.50 dei Relatori da questi proposta (vedi allegato 2).
Chiara BRAGA (PD), riservandosi di approfondire la proposta di riformulazione, che appare riguardare la copertura dell'articolo aggiuntivo, osserva che è molto difficile per i commissari farsi un'idea della portata delle proposte emendative presentate dai relatori, chiaramente concordate con il Governo, ma prive di una relazione tecnica o di una relazione illustrativa. Pertanto, nel breve tempo concesso, non si sente in grado di valutare la portata della riformulazione proposta, con particolare riferimento alle finalità che risultano definanziate a causa dell'utilizzo di risorse dell'INAIL a copertura dell'articolo aggiuntivo. Chiede, quindi, alla presidenza di consentire alle Commissioni di lavorare in modo più trasparente.
Diego SOZZANI (FI) chiede al presidente di concedere una breve sospensione della seduta per consentire ai commissari di approfondire i termini della questione.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 18.50, riprende alle 19.05.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che le Commissioni riprendono l'esame dell'articolo aggiuntivo 4.0.50 dei Relatori (Nuova formulazione).
Umberto BURATTI (PD) rileva alcune incongruenze terminologiche nell'articolo aggiuntivo 4.0.50 dei Relatori (Nuova formulazione), con particolare riferimento all'utilizzo del termine «indennità» anche in relazione alla vendita degli immobili inagibili, nonché del termine «retrocessione» che sembrerebbe configurare la restituzione dell'immobile al proprietario che ne è stato espropriato.
Davide GARIGLIO (PD), ad integrazione di quanto sottolineato dal collega Buratti, segnala che il termine «retrocessione» è utilizzato nell'articolo aggiuntivo in difformità da quanto disciplinato dagli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità.
Diego SOZZANI (FI) chiede chiarimenti sul mantenimento della previsione dello stanziamento di 10 milioni di euro per il pagamento delle indennità ai proprietari che cedono gli immobili inagibili.
Roberto CASSINELLI (FI) chiede al rappresentante del Governo come sarà applicata la disposizione in caso siano presenti vincoli che gravano sull'immobile oggetto di cessione.
Il Viceministro Edoardo RIXI osserva che per le aziende da abbattere per la ricostruzione del ponte Morandi sarà seguita la medesima procedura seguita per le abitazioni. Le risorse sono destinate, per 25 milioni di euro, al pagamento delle indennità per ristorare le aziende della perdita dei beni e, per i restanti 10 milioni di euro, per l'avvio del pagamento delle cessioni delle proprietà. Specifica, quindi, che i vincoli gravanti sugli immobili ceduti non ricadono sul Comune. Fa, quindi, presente che le aziende interessate sono ventidue e il suolo su cui attualmente insistono è destinato ad una pianificazione urbanistica. Le esigenze sono diverse, in quanto per alcune aziende, le cui attività presentano profili di particolare delicatezza, come ad esempio quelle che gestiscono rifiuti, sarà necessario reperire aree che rispondano alle medesime esigenze di carattere ambientale di quelle cedute al Comune. Quanto alla confusione terminologica sottolineata da alcuni deputati intervenuti, rileva che l'utilizzo del termine «indennità» piuttosto che di «corrispettivo» è dovuto alla volontà di evitare che i soggetti danneggiati siano tenuti al pagamento delle imposte sulle somme ricevute.
Roberto CASSINELLI (FI) chiede chiarimenti al Governo per quanto concerne la tutela dei creditori delle imprese che stipulano l'atto di cessione con il Commissario. In particolare, chiede se il Commissario provveda a trattenere dalla somma concordata quanto dovuto ai creditori e se la stipula dell'atto di cessione abbia o meno effetti preclusivi di ulteriori azioni giudiziarie volte al risarcimento dei danni subiti dalle imprese.
Il Viceministro Edoardo RIXI precisa che la posizione del Governo è quella di ritenere che il risarcimento dei danni debba essere a carico del concessionario.
Roberto CASSINELLI (FI) rileva come, indipendentemente dalla posizione del Governo, saranno necessarie pronunce giudiziarie per stabilire le responsabilità. Ribadisce la propria richiesta di chiarimenti circa la possibilità che i soggetti danneggiati possano richiedere ulteriori risarcimenti anche dopo aver ricevuto l'indennizzo.
Il Viceministro Edoardo RIXI rileva come le aziende non possano attendere i tempi delle pronunce giudiziarie per l'accertamento delle responsabilità e come, ad avviso del Governo, l'obbligo morale di risarcire le imprese danneggiate gravi in capo al concessionario.
Davide GARIGLIO (PD) chiede chiarimenti sull'eventuale carattere derogatorio delle norme in esame, rispetto alla disciplina generale delle espropriazioni. Rileva come in virtù di tale disciplina generale l'espropriazione comporti l'estinzione di tutti diritti, personali o reali, che gravano sulla proprietà e chiede pertanto di sapere se i creditori titolari di tali diritti possano rivalersi sull'indennità. Osserva come a carico del concessionario siano poste soltanto le opere urgenti ed esprime preoccupazione per il fatto che la disciplina in esame possa pregiudicare i diritti dei creditori.
Roberto CASSINELLI (FI) rileva come sia certamente condivisibile l'esigenza di ristorare rapidamente i soggetti danneggiati, ma ritiene che ciò non possa pregiudicare la possibilità di agire per ulteriori risarcimenti.
Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 4.050 dei relatori, nel testo riformulato (vedi allegato 2).
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, chiarendo la portata del subemendamento 0.4.051.100 dei relatori, rileva come esso rechi modifiche di carattere essenzialmente formale.
Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano il subemendamento 0.4.051.100 dei relatori e respingono il subemendamento Pastorino 0.4.051.1.
Chiara BRAGA (PD), illustrando il subemendamento Gribaudo 0.4.051.2, di cui è cofirmataria, rileva come esso sia volto a prevedere l'estensione del periodo di copertura degli interventi di sostegno al reddito, previsti dall'articolo aggiuntivo 4.051 dei relatori, da 12 a 24 mesi e il conseguente incremento della copertura finanziaria. Osserva come in tal modo si venga incontro alle esigenze prospettate dagli operatori economici nel corso delle audizioni.
Roberto CASSINELLI (FI), svolgendo considerazioni di carattere generale sull'articolo aggiuntivo 4.051 dei relatori, rileva come esso abbia in modo apprezzabile recepito il contenuto di proposte emendative presentate dal proprio gruppo, ma ritiene che sarebbe stato opportuno, quale atto di cortesia parlamentare, proporre la riformulazione di tali proposte emendative, anziché presentare da parte dei relatori un proprio articolo aggiuntivo.
Manuela GAGLIARDI (FI) prende atto dell'esistenza di un atteggiamento di maggiore apertura e collaborazione da parte della maggioranza e del Governo, anche perché le istanze di cui si propone il recepimento sono pervenute sia al Governo sia a tutti i Gruppi parlamentari. In tale ottica di collaborazione, chiede che i relatori valutino la possibilità di ritirare l'articolo aggiuntivo 4.051 e di proporre nel contempo la riformulazione, nei termini previsti dal predetto articolo aggiuntivo, delle proposte emendative dell'opposizione.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Gribaudo 0.4.051.2 e Serracchiani 0.4.051.3.
Chiara BRAGA (PD), illustrando il subemendamento a sua firma 0.4.051.4, rileva come il suo contenuto, al contrario di quello di altre proposte emendative dell'opposizione non sia stato fatto proprio dal Governo. Il subemendamento in esame prevede l'estensione territoriale delle misure di sostegno al reddito, attualmente limitate alla Città metropolitana di Genova, a tutto il territorio regionale, accogliendo peraltro una richiesta in tal senso formulata dal presidente della regione.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Braga 0.4.051.4 e Gagliardi 0.4.051.5.
Raffaella PAITA (PD), illustrando il subemendamento a sua firma 0.4.051.6, rileva come esso risponda all'esigenza di coinvolgere, nella procedura per la concessione degli interventi al reddito, le organizzazioni sindacali.
Le Commissioni respingono il subemendamento Paita 0.4.051.6.
Roberto CASSINELLI (FI), illustrando il subemendamento a sua firma 0.4.051.7, volto a prevedere la concessione di una indennità ai lavoratori impossibilitati a recarsi al lavoro, esprime stupore per la contrarietà espressa dal Governo nonostante uno dei punti qualificanti del suo programma sia costituito dal reddito di cittadinanza.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Cassinelli 0.4.051.7 e Gribaudo 0.4.051.8.
Chiara BRAGA (PD), illustrando il subemendamento Gribaudo 0.4.051.9, di cui è cofirmataria, rileva come esso sia volto a prevedere la concessione, in favore dei lavoratori autonomi, anziché di una indennità una tantum, di una indennità mensile per un periodo di dodici mesi, prorogabile di altri dodici mesi, garantendo in tal modo anche la relativa contribuzione figurativa. Chiede al Governo di riconsiderare il proprio parere contrario. Chiede inoltre chiarimenti al Governo sulla trattativa in corso con la Commissione europea per quanto concerne il regime de minimis, che in questo caso viene rispettato mentre in altri casi viene derogato. Segnala come il mancato raggiungimento di un accordo comporti il rischio che i contributi percepiti debbano essere restituiti.
Il Viceministro Edoardo RIXI, per quanto concerne la durata delle misure di sostegno al reddito, ritiene che dodici mesi siano sufficienti, anche al fine di evitare che la misura sia strumentalizzata per finalità diverse per le quali essa è prevista. Quanto al regime de minimis assicura che l'interlocuzione con la Commissione europea è in corso e che si è ritenuto di derogare a tale regime per quei settori nei quali l'interlocuzione è in una fase avanzata, optando precauzionalmente negli altri casi per interventi che si collochino nell'ambito del regime de minimis.
Le Commissioni respingono il subemendamento Gribaudo 0.4.051.9.
Carlo FIDANZA (FdI), illustrando il subemendamento a sua firma 0.4.051.10, rileva come esso, senza mutare l'onere complessivo della misura, è volto ad innalzare l'importo dell'indennità una tantum prevedendo che, in luogo di un importo fisso pari a 15 mila euro, essa possa essere corrisposta in misura variabile, a seconda dei singoli casi, fino a 25 mila euro.
Le Commissioni respingono il subemendamento Fidanza 0.4.051.10.
Carlo FIDANZA (FdI), intervenendo sul subemendamento 0.4.051.200 dei relatori, rileva come esso sia volto a distribuire le risorse su due annualità, il 2018 e il 2019. Chiede al riguardo chiarimenti al Governo, dal momento che quest'ultimo ha motivato la sua contrarietà a talune proposte emendative proprio sulla base della circostanza che esse impegnavano risorse anche per il 2019, e ha dichiarato che tali impegni per il 2019 potranno essere presi in considerazione in sede di legge di bilancio.
Il Viceministro Edoardo RIXI rileva come in tale caso si tratti di fondi dell'Inps, dei quali muta soltanto l'impiego ma non l'ammontare. Rileva come non ci siano dunque stanziamenti ex novo ma si intervenga soltanto sulla modalità di utilizzazione di risorse già esistenti, venendo peraltro incontro a quanto richiesto dall'Inps.
Diego SOZZANI (FI) chiede sulla base di quali criteri siano stati destinati 11 milioni al 2018 e 19 milioni al 2019.
Chiara BRAGA (PD) chiede chiarimenti sui motivi per cui si sia ritenuto di prevedere, nella parte consequenziale del subemendamento 0.4.051.200 dei relatori, la soppressione del comma 4.
Carlo FIDANZA (FdI) chiede precisazioni sul meccanismo sottostante al subemendamento 0.4.051.200 dei relatori.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, precisa come la ratio della disposizione di cui al subemendamento sia quella di accelerare le procedure a carico dei datori di lavoro previste dalla normativa vigente.
Davide GARIGLIO (PD) osserva che la spiegazione fornita dal Relatore non mette sufficientemente in luce le ragioni della soppressione del comma 4 prevista dal subemendamento dei Relatori. Rileva in proposito che il comma che verrebbe soppresso prevede ammortizzatori sociali per specifiche categorie di lavoratori.
Raffaella PAITA (PD) si associa al collega Gariglio nella richiesta di maggiori approfondimenti da parte del Relatore.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, evidenzia che la misura è stata ritenuta necessaria al fine di assicurare opportune risorse con relativa copertura anche per l'anno 2018.
Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano il subemendamento 0.4.051.200 dei Relatori (vedi allegato 2).
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che il subemendamento Gribaudo 0.4.051.11 risulta precluso dall'approvazione del subemendamento 0.4.051.200 dei Relatori.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Cassinelli 0.4.051.12 e Gagliardi 0.4.051.13.
Diego SOZZANI (FI), osservando che l'articolo aggiuntivo 4.051 dei Relatori riproduce il contenuto dell'articolo aggiuntivo Gagliardi 4.015 precedentemente respinto, chiede spiegazioni al riguardo.
Chiara BRAGA (PD), condividendo l'osservazione del collega Sozzani sulla necessità di un chiarimento, evidenzia che le misure recate dall'emendamento dei Relatori, pur accogliendo una sollecitazione dell'opposizione, sono insufficienti sia per estensione temporale che territoriale.
Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 4.051 dei Relatori come riformulato (vedi allegato 2).
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, a seguito dell'approvazione dell'articolo aggiuntivo 4.051 dei Relatori, dichiara assorbiti gli articoli aggiuntivi Gribaudo 4.01, Gagliardi 4.015, Pastorino 4.016, Gribaudo 4.02, 4.03 e 4.04, Pizzetti 4.05 e 4.06, Gribaudo 4.07, Sozzani 4.08, Pastorino 4.017 e Fidanza 4.09.
Chiara BRAGA (PD) chiede alla presidenza di chiarire se gli articoli aggiuntivi dichiarati assorbiti debbano intendersi in parte preclusi ovvero in parte assorbiti.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, conferma che tutti gli articoli aggiuntivi citati devono ritenersi assorbiti dall'approvazione dell'articolo aggiuntivo 4.051 dei Relatori, come riformulato
Raffaella PAITA (PD), intervenendo sul suo emendamento 4.010 evidenzia che lo stesso è volto a prevedere maggiori risorse in favore di interventi di welfare che possano offrire reali possibilità di ristoro economico alle aziende del territorio del Comune di Genova.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Paita 4.010.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'emendamento Fidanza 4.012 risulta assorbito a seguito dell'approvazione dell'articolo aggiuntivo 4.050 dei Relatori.
Manuela GAGLIARDI (FI) ritira il proprio articolo aggiuntivo 4.013.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, passando all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 5 invita il relatore ad esprimere il parere.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore dell'VIII Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Mulé 5.1, Braga 5.2, Stumpo 5.3, Pastorino 5.4, Ubaldo Pagano 5.7, Paita 5.6, Ficara 5.5, Sozzani 5.8, Mulé 5.39, Stumpo 5.9, Pastorino 5.10, 5.12 e 5.13. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento dei relatori 5.14. Esprime parere contrario sugli emendamenti Orlando 5.17, Pastorino 5.18 e 5.24, Bagnasco 5.34, Ubaldo Pagano 5.31, Pastorino 5.22, Foti 5.23, nonché sul subemendamento Stumpo 0.5.100.1; esprime invece parere favorevole sull'emendamento 5.100 dei relatori, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2); esprime parere contrario sugli emendamenti Paita 5.32, Cassinelli 5.33, Pastorino 5.21, 5.20 e 5.19, Muroni 5.25, 5.26, 5.27 e 5.29, Lollobrigida 5.28, Germanà 5.30, sugli identici emendamenti Mulé 5.36 e Ubaldo Pagano 5.38. Esprime parere favorevole sull'emendamento Lucchini 5.40 (vedi allegato 2). Esprime parere contrario sugli emendamenti Pastorino 5.43 e 5.42, Mulè 5.55, Cassinelli 5.44, Pizzetti 5.60. Paita 5.45, Mulè 5.56, Paita 5.47, Germanà 5.48, 5.49, 5.50 e 5.51, Mulé 5.57, Lollobrigida 5.52. Esprime infine parere contrario sugli articoli aggiuntivi Mulé 5.02, Pastorino 5.015, Paita 5.03, Muroni 5.08 e 5.08.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello espresso dai relatori proponendo la riformulazione dell'emendamento 5.100 dei Relatori e l'accantonamento dell'emendamento Lucchini 5.40.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'emendamento Lucchini 5.40, se non vi sono obiezioni, deve ritenersi accantonato.
Diego SOZZANI (FI) illustra l'emendamento Mulé 5.1 volto a prevedere agevolazioni tariffarie in accordo con AISCAT al fine di agevolare gli spostamenti dei residenti liguri o di coloro che svolgono nella regione le loro attività. Invita quindi il Governo a riflettere sulla finalità dell'emendamento e a riconsiderare il parere contrario.
Il Viceministro Edoardo RIXI accogliendo la richiesta del deputato Sozzani acconsente all'accantonamento dell'emendamento Mulé 5.1.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'emendamento Mulé 5.1, se non vi sono obiezioni deve ritenersi accantonato.
Chiara BRAGA (PD), confidando in una decisione rapida in merito agli emendamenti accantonati, chiede che venga accantonato anche il suo emendamento 5.2 che contiene misure analoghe a quelle dell'emendamento 5.100 dei Relatori.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Braga 5.2, Stumpo 5.3, Pastorino 5.4 e Ubaldo Pagano 5.7.
Raffaella PAITA (PD), sottolineando che il suo emendamento 5.6 prevede maggiori risorse e trasparenza, ne raccomanda l'approvazione.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Paita 5.6, Sozzani 5.8, Mulé 5.39, Stumpo 5.9, Pastorino 5.10, 5.12 e 5.13 e approvano l'emendamento 5.14 dei Relatori (vedi allegato 2).
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'emendamento Ficara 5.5, se non vi sono obiezioni deve ritenersi accantonato.
Andrea ORLANDO (PD) chiede l'accantonamento del proprio emendamento 5.17 che prevede misure agevolative sul trasporto pubblico.
Il Viceministro Edoardo RIXI accoglie la richiesta di accantonamento dell'emendamento Orlando 5.17 pur sottolineando che il parere del MEF è negativo.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'emendamento Orlando 5.17, se non vi sono obiezioni deve ritenersi accantonato.
Davide GARIGLIO (PD) evidenzia che alcune misure recate dal provvedimento hanno un forte impatto finanziario sulle regioni e sugli enti locali in quanto le relative coperture in più di un'occasione non sono poste a carico del bilancio dello Stato ma vengono individuate attraverso la riduzione di risorse delle regioni e degli enti locali. Ricorda inoltre che per l'acquisto di materiale rotabile sono attualmente in corso diverse procedure con la CONSIP che potrebbero essere utilizzate per facilitare uno snellimento burocratico degli acquisti.
Rossella MURONI (LeU) interviene al fine di illustrare gli emendamenti Pastorino 5.18 e 5.24 finalizzati all'acquisto di mezzi di trasporto da parte delle aziende della regione Liguria.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Pastorino 5.18 e 5.24, Bagnasco 5.34, Ubaldo Pagano 5.31, Pastorino 5.22, Foti 5.23 e il subemendamento Stumpo 0.5.100.1.
Il Viceministro Edoardo RIXI illustra la riformulazione dell'emendamento 5.100 dei Relatori.
Luca PASTORINO (LeU) osserva che il contenuto dell'emendamento 5.100 dei Relatori ricalca parte di quelli presentati dal suo gruppo e chiede una spiegazione in merito al limite di 30 anni previsto per la concessione a titolo gratuito.
Il Viceministro Edoardo RIXI precisa che per una concessione a titolo gratuito occorre necessariamente specificare una durata temporale.
Raffaella PAITA (PD) sottolinea che l'emendamento 5.100 dei Relatori ha un contenuto analogo anche agli emendamenti presentati dal suo gruppo e per tale ragione avrebbe accolto con favore che il lavoro condiviso svolto dalle opposizioni fosse stato messo maggiormente in luce. Preannuncia l'astensione dal voto.
Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento 5.100 dei Relatori come riformulato (vedi allegato 2) e respingono gli emendamenti Paita 5.32, Cassinelli 5.33, Pastorino 5.21 e 5.19.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, dichiara che l'emendamento Pastorino 5.20 viene assorbito dall'emendamento 5.100 dei Relatori.
Rossella MURONI (LeU) illustra il suo emendamento 5.25 che prevede un sostegno finanziario ad Arpa Liguria per le opere di monitoraggio ivi previste.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Muroni 5.25, 5.26, 5.27 e 5.29.
Carlo FIDANZA (FdI) illustra l'emendamento 5.28, di cui è cofirmatario, auspicando una rivalutazione dei pareri espressi su di esso.
Il Viceministro Edoardo RIXI osserva che l'intervento oggetto del presente emendamento riguarderebbe soltanto gli anni 2019 e 2020, atteso che l'anno 2018 sarebbe già finanziato. Propone, in ogni caso, l'accantonamento dell'emendamento Lollobrigida 5.28.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'emendamento Lollobrigida 5.28 s'intende accantonato.
Diego SOZZANI (FI) auspica una rivalutazione dei pareri espressi sull'emendamento Germanà 5.30.
Il Viceministro Edoardo RIXI conferma il parere contrario del Governo.
Le Commissioni respingono l'emendamento Germanà 5.30.
Diego SOZZANI (FI) illustra l'emendamento Mulè 5.36 – di cui è cofirmatario – che è identico all'emendamento Ubaldo Pagano 5.38, raccomandandone l'approvazione.
Il Viceministro Edoardo RIXI rileva che gli identici emendamenti Mulè 5.36 e Ubaldo 5.38 incidono su aree che si pongono al di fuori dalla competenza del comune di Genova.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Mulè 5.36 e Ubaldo 5.38.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'emendamento Lucchini 5.40 s'intende accantonato. Avverte altresì che l'emendamento Pastorino 5.43 s'intende assorbito limitatamente alla parte relativa al comma 5-quater.
Le Commissioni respingono l'emendamento Pastorino 5.43, limitatamente alle parti non assorbite relative ai commi 5-bis, 5-ter, 5-quinquies e 5-sexies.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'emendamento Pastorino 5.42 s'intende assorbito limitatamente alla parte relativa al comma 5-quater.
Le Commissioni respingono l'emendamento Pastorino 5.42, limitatamente alle parti non assorbite relative ai commi 5-bis, 5-ter, 5-quinquies e 5-sexies.
Diego SOZZANI (FI) illustra l'emendamento Mulè 5.55, di cui è cofirmatario, raccomandandone l'approvazione.
Davide GARIGLIO (PD) fa notare che l'emendamento Mulè 5.55 prevede un intervento oneroso che ricadrebbe finanziariamente su tutte le regioni del Paese. Preannuncia il suo voto contrario sull'emendamento Mulè 5.55.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Mulè 5.55, Cassinelli 5.44, Pizzetti 5.60 e Paita 5.45.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'emendamento Mulè 5.56 s'intende precluso limitatamente alla parte relativa al comma 5-ter.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Mulè 5.56, limitatamente alla parte non assorbita relativa al comma 5-bis, Paita 5.47, Germanà 5.48, 5.49, 5.50 e 5.51 nonché Mulè 5.57.
Carlo FIDANZA (FdI) illustra l'emendamento Lollobrigida 5.52, di cui è cofirmatario, raccomandandone l'approvazione.
Il Viceministro Edoardo RIXI, pur ritenendo che l'emendamento Lollobrigida 5.52 ponga una questione meritevole di attenzione, invita a ritirarlo in vista della presentazione di un ordine del giorno in Assemblea. Osserva, infatti, che l'inserimento nel provvedimento delle disposizioni recate da tale proposta emendativa potrebbero determinare contenziosi.
Carlo FIDANZA (FdI) insiste per la votazione dell'emendamento Lollobrigida 5.52, di cui è cofirmatario, facendo presente che esso sarà ripresentato per l'esame in Assemblea.
Le Commissioni respingono l'emendamento Lollobrigida 5.52.
Raffaella PAITA (PD) fa notare che sono stati dichiarati inammissibili emendamenti che propongono opere strategiche a favore di Genova, nonostante il testo rechi disposizioni eterogenee, che riguardano, ad esempio, interventi a favore del comune di Ischia.
Diego SOZZANI (FI) ritira l'articolo aggiuntivo Mulè 5.02, di cui è cofirmatario.
Chiara BRAGA (PD) chiede alla presidenza di comunicare l'esito dei ricorsi contro le dichiarazioni di inammissibilità pronunciate sugli emendamenti presentati dal suo gruppo sul tema in oggetto.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ricorda, al riguardo, che le presidenze hanno ritenuto di confermare il proprio giudizio di inammissibilità.
Giorgio MULÈ (FI) ritira il proprio articolo aggiuntivo 5.02.
Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Paita 5.09 e Pastorino 5.015.
Raffaella PAITA (PD) illustra il suo articolo aggiuntivo 5.03, raccomandandone l'approvazione.
Luca PASTORINO (LeU) dichiara, a nome del suo gruppo, di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Paita 5.03.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Paita 5.03.
Rossella MURONI (LeU) illustra l'articolo aggiuntivo 5.08, a sua prima firma, facendo notare che esso mira a garantire trasparenza nelle procedure, favorendo il lavoro del commissario straordinario.
Il Viceministro Edoardo RIXI propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Muroni 5.08 e 5.07.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, devono ritenersi accantonati gli articoli aggiuntivi Muroni 5.08 e 5.07.
Sospende quindi la seduta.
La seduta, sospesa alle 21, è ripresa alle 21.50.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che è stato presentato l'emendamento 25.100 dei relatori (vedi allegato 1) e che il termine per la presentazione dei subemendamenti è fissato alle ore 24 della giornata odierna.
La seduta, sospesa alle 21.55, è ripresa alle 22.40.
Luciano PIZZETTI (PD) evidenzia come la presentazione da parte dei relatori dell'emendamento 25.100, su un tema delicato sul quale la maggioranza ha la necessità di mantenere delicati equilibri interni, comprima i tempi di approfondimento a disposizione per le opposizioni. A fronte della preannunciata volontà del Governo ad affrontare in Assemblea un altro tema delicato, riguardante la derogatoria al Codice antimafia, si chiede per quale motivo non sia possibile rinviare all'Aula anche la risoluzione della questione relativa all'articolo 25.
Paolo TRANCASSINI (FdI) Invita i relatori a ritirare l'emendamento 25.100, che giudica non emendabile e contraddittorio. Ricordato inoltre che sono stati accantonati diverse proposte emendative all'articolo 25, si chiede perché costringere i gruppi ad affrontare in poco tempo la questione posta dall'emendamento 25.100 dei relatori, sulla quale servirebbe un serio approfondimento. Evidenzia che il provvedimento in esame reca norme frammentate che introducono gravi discriminazioni tra i territori.
Andrea ORLANDO (PD) stigmatizza una organizzazione dei lavori che sostanzialmente ostacola la facoltà dei gruppi di subemendare un emendamento dei relatori, a fronte del poco tempo concesso.
Davide GARIGLIO (PD) fa notare che, come avvenuto in occasione dell'esame dell'articolo 1, anche sull'articolo 25, la maggioranza, sulla base delle sollecitazioni provenienti dai gruppi di opposizione, riguardanti i rischi di un possibile condono avente ad oggetto immobili appartenenti alle cosche mafiose, è stata costretta a tornare sui suoi passi. Ritiene, tuttavia, che l'emendamento 25.100 dei relatori, pur rappresentando un passo avanti, sia ancora foriero di problemi e vada migliorato. Chiede, dunque, che sia concesso più tempio ai gruppi per presentare subemendamenti.
Nicola STUMPO (LeU) ritiene necessario ampliare il termine per la presentazione di subemendamenti all'emendamento 25.100 dei relatori, che ritiene non sia risolutivo, soprattutto per quanto concerne talune istanze di condono presentate in tempi più risalenti. Ritiene necessario disporre di tempi congrui di esame a fronte di un provvedimento che definisce pessimo.
Diego SOZZANI (FI) fa notare che il provvedimento reca un contenuto eterogeneo, prevedendo interventi che nulla hanno a che fare con Genova. Chiede sia convocata una riunione degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi che definiscano modalità di prosecuzione dei lavori che concedano ai gruppi tempi adeguati per l'approfondimento delle rilevanti questioni in gioco.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, evidenzia la necessità di passare all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 6.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ricorda che, secondo quanto convenuto nell'ambito degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, le Commissioni sono chiamate a concludere l'iter entro il primo pomeriggio di martedì 23 ottobre, al fine di rispettare il calendario dei lavori dell'Assemblea. Ricorda, peraltro, che le presidenze si sono già fatte carico di richiedere al Presidente della Camera il differimento dell'inizio della discussione del provvedimento in Assemblea, proprio al fine di concedere tempi adeguati di discussione presso le Commissioni.
Rossella MURONI (LeU) fa presente che l'emendamento 25.100 dei relatori – che interviene sul tema delicato delle istanze di condono relative agli immobili distrutti o danneggiati dal sisma di Ischia – costituisce un fatto nuovo che richiede una rimodulazione dei tempi.
Chiara BRAGA
(PD) ritiene inaccettabile che la maggioranza, presentando in tarda serata l'emendamento 25.100, rispetto al quale si fissa un ravvicinato termine per subemendare, dopo aver tergiversato per giorni, circoscriva i tempi di discussione su un tema così delicato, dopo che erano state proprio le opposizioni a richiedere un approfondimento serio sull'articolo 25.
Ritenendo vergognoso che la maggioranza presenti un simile emendamento con il solo interesse di far quadrare i conti all'interno della propria maggioranza, chiede di concedere un tempo congruo ai gruppi per approfondire il tema. Non comprende il motivo per il quale non si voglia discutere di tale argomento, tenuto conto, peraltro, che ci sono tante altre questioni accantonate sulle quali occorrerà tornare.
Paolo TRANCASSINI (FdI) ritenendo che si stia giocando una partita tutta intera alla maggioranza, chiede che sia concesso ai gruppi un tempo congruo per subemendare, tenuto conto che vi sono altre questioni rilevanti, rispetto alle quali la maggioranza ha già prospettato l'opportunità di rinviare all'esame in Assemblea.
Stefania PEZZOPANE (PD) ritiene spudorato l'atteggiamento del relatore per la IX Commissione, dal momento che egli chiede di proseguire i lavori come se nulla fosse, noncurante delle richieste delle opposizioni. Fatto notare che finora il comportamento dei gruppi di minoranza non è stato ostruzionistico, essendo stato sempre concentrato sul merito delle questioni, chiede sia concesso un giusto tempo per approfondire le questioni poste dall'emendamento 25.100 dei relatori, che ritiene preveda un condono tombale inaccettabile. Invoca maggiore rispetto per i gruppi di opposizione, facendo notare che l'allungamento dei tempi di discussione è attribuibile principalmente al comportamento della maggioranza.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ritiene opportuno che le Commissioni proseguano ora con l'esame degli articoli del provvedimento, a partire dalle proposte emendative riferite all'articolo 6. Fatto notare che l'esame dell'articolo 25, unitamente agli eventuali subemendamenti presentati, si svolgerà successivamente, presumibilmente in tarda nottata, osserva che i gruppi hanno ancora tempo per svolgere i necessari approfondimenti.
Giorgio MULÈ (FI) ritiene opportuno concludere ora l’iter di esame presso le Commissioni, a fronte dell'inutilità del dibattito in tale sede, rinviando direttamente all'esame in Assemblea, ambito nel quale, peraltro, si è già deciso di affrontare altre questioni. Ritiene si sia di fronte ad una forzatura della maggioranza, la quale, per ragioni politiche interne, non rispetta gli accordi intercorsi e pregiudica la dignità del lavoro delle Commissioni, presentando un emendamento che giudica incomprensibile, sul quale rende peraltro impossibili eventuali modifiche.
Roberto MORASSUT (PD) ritiene opportuno avere un tempo più congruo per esaminare l'emendamento 25.100 dei relatori, in materia di condono edilizio nell'isola di Ischia. Crede, infatti, che l'applicazione delle disposizioni recate da tale emendamento sarà piuttosto complicata, data la sovrapposizione di norme risalenti al 1985, al 1994 e al 2003. Sostiene che, piuttosto, sarebbe necessario rafforzare, sulla base delle leggi vigenti, gli uffici chiamati ad applicare la disciplina riguardante il condono.
Roberto CASSINELLI (FI) concorda con gli interventi precedenti in merito al fatto che vi saranno grandi problemi di applicazione delle disposizioni introdotte dall'emendamento 25.100 dei relatori. Tuttavia, auspica che tale emendamento sia esaminato al più presto, anche per capire l'atteggiamento dei deputati del MoVimento 5 Stelle, che in passato si è sempre dimostrato rigido nei confronti di norme in materia di condono.
Luciano PIZZETTI (PD) ritiene che il modo in cui stanno procedendo i lavori nelle Commissioni non costituisca un buon precedente. Denuncia, infatti, un ricatto morale della maggioranza e del Governo nei confronti delle opposizioni, che non impediranno la conversione in legge di un decreto-legge relativo all'emergenza che si trova ad affrontare la città di Genova. A tale proposito, evidenzia il rischio di aprire un vulnus importante, che peserà nei rapporti tra maggioranza e opposizione. Concorda con la proposta avanzata dal deputato Mulè di concludere i lavori delle Commissioni senza votare il mandato al relatore e rinviare la definizione di tutti i punti ancora non trattati alla discussione in Aula. Altrimenti, ritiene opportuno che i relatori ritirino l'emendamento 25.100, rinviando la questione relativa al condono edilizio nell'isola di Ischia alla discussione dell'Assemblea.
Roberto BAGNASCO (FI) concordando con la proposta del deputato Mulè di rinviare la discussione all'esame in Assemblea, ritiene che la forzatura dei tempi di esame non rispecchia la serenità con cui la discussione si è svolta fino a quel momento.
Luca PASTORINO (LeU), nel ricordare che rimangono ancora circa 160 votazioni e concordando con la proposta del deputato Mulè, sottolinea che il clima collaborativo che fino a quel momento ha caratterizzato i lavori delle Commissioni non può consentire che si passi sopra qualsiasi forzatura da parte della maggioranza e del Governo. A tale proposito segnala che gli emendamenti presentati dai relatori e dal Governo non sono corredati di relazione illustrativa e, pertanto, i gruppi più piccoli non sono in grado di esaminare ed eventualmente subemendare tali proposte.
Davide GARIGLIO (PD) si dichiara perplesso rispetto alle decisioni procedurali che si propongono. Sospettando che i veri estensori dell'emendamento 25.100 non siano i relatori ma il Governo, ricorda di aver sentito, già qualche giorno fa, un'intervista del presidente del gruppo della Lega Molinari, che sottolineava la necessità di modificare le norme relative al condono edilizio nell'isola di Ischia. Pertanto, si chiede come mai l'emendamento 25.100 dei relatori è stato presentato solo nella tarda serata di oggi. Afferma che se si tratta di una prova muscolare da parte della maggioranza, le opposizioni sono pronte a cogliere la sfida. Tuttavia, invita a non percorrere questa strada, ricordando l'errore incorso durante l'esame dell'articolo 1, che dovrà essere necessariamente modificato in Aula al fine di garantire il rispetto della normativa antimafia.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, preso atto degli interventi dei deputati, convoca immediatamente l'ufficio di presidenza delle Commissioni.
La seduta, sospesa alle 23.35, è ripresa alle 0.15.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che non avendo l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, accolto le proposte precedentemente avanzate per il prosieguo dei lavori, il termine per la presentazione dei subemendamenti resta fermo alle ore 24.
Invita pertanto il relatore a esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 6
Chiara BRAGA (PD) Interviene affinché resti agli atti che dopo mezzanotte le proposte avanzate dal presidente per il proseguo dei lavori non sono state accettate a causa dell'atteggiamento della maggioranza e del Governo che son venuti meno all'impegno assunto di presentare in tempi utili le proposte emendative al fine di consentire una migliore organizzazione dei lavori. Precisa che nonostante gli annunci di autorevoli esponenti della Lega, Governo e maggioranza non hanno il coraggio di rinunciare al condono per l'isola di Ischia che è un tema assolutamente estraneo all'emergenza che interessa la città di Genova. Pertanto precisa che il Partito democratico, che aveva chiesto di affrontare il tema di Ischia nel corso dell'esame in Assemblea, non è disposto a cedere su alcuni aspetti considerati dirimenti. Ribadisce che i deputati del Movimento 5 Stelle e della Lega stanno operando una forzatura sulla questione del condono a Ischia nonostante sia una misura inaccettabile.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 6, anche a nome del relatore per la VIII Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Sozzani 6.1. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Paita 6.3, Mulè 6.4 e Pastorino 6.7, a condizione che vengano riformulati nei termini di cui in allegato (vedi allegato 2). Esprime parere contrario sugli emendamenti Pastorino 6.6, Gagliardi 6.5 nonché sugli identici articoli aggiuntivi Braga 6.01 e Pastorino 6.03 nonché sugli articoli aggiuntivi Paita 6.04, Pizzetti 6.06, Mulè 6.05, Paita 6.08 e Pastorino 6.07.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello dei relatori
Diego SOZZANI (FI) illustra l'emendamento a sua prima firma 6.1 volto a favorire la salvaguardia e lo sviluppo dei livelli dei flussi logistici da e per il porto di Genova, attraverso l'utilizzo di una piattaforma informatica pubblica finanziata dallo Stato. Ricorda a tale proposito che anche l'emendamento a sulla firma 14.3 è ispirato alla medesima filosofia.
Le Commissioni respingono l'emendamento Sozzani 6.1
Il Viceministro Edoardo RIXI illustra la riformulazione degli identici emendamenti Paita 6.3, Mulè 6.4 e Patorino 6.7 (vedi allegato 2).
Raffaella PAITA (PD accetta la riformulazione del suo emendamento 6.3 considerato che ne è stata recepita la prima parte relativa all'incremento di organico dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli. Sottolinea tuttavia che non è stato preso in considerazione il necessario rafforzamento dell'Istituto zooprofilattico sperimentale, che avrebbe invece meritato l'attenzione del Governo.
Giorgio MULÈ (FI), nell'accettare la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 6.4, fa presente che non meno pressante rispetto alle esigenze dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli è il potenziamento dell'Istituto zooprofilattico sperimentale e degli uffici del Ministero della salute. Nel sottolineare che tale potenziamento obbedisce a una richiesta specifica, accoglie con favore il parziale ripensamento del Governo.
Luca PASTORINO (LeU) nell'accettare la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 6.7, condivide le considerazioni dei colleghi,
Davide GARIGLIO (PD) ricorda che il potenziamento dell'Istituto neoprofilattico sperimentale, con un onere pari a 110 mila euro, è volto a consentire il controllo dell'igiene dei prodotti di origine animale che arrivano nel nostro Paese. Sottolinea a tale proposito , che intervenendo in una grande iniziativa della Coldiretti a Torino, il vice premier Salvini ha garantito il controllo alle frontiere per tutti i prodotti alimentari in ingresso in Italia, promettendo di fermare tutte le navi cariche di riso proveniente dal sud est asiatico. Ribadisce pertanto la necessità di incrementare l'organico del citato Istituto al fine di garantire controlli efficaci. Invita, pertanto, maggioranza e Governo a riconsiderare il parere espresso sugli emendamenti in questione, eventualmente anche nel corso dell'esame in Assemblea.
Il Viceministro Edoardo RIXI non esclude che il Governo possa esprimere parere favorevole su un eventuale ordine del giorno che chieda il potenziamento dell'Istituto neoprofilattico sperimentale. Precisa che per il Governo è possibile accogliere nel decreto-legge in esame soltanto le proposte emendative per le quali esiste una copertura finanziaria. Fa presente che l'intervento richiesto potrà essere inserito in un successivo testo di legge, precisando che la carenza di organico dell'Istituto rallenta ma non impedisce i controlli sui prodotti in ingresso in Italia.
Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Paita 6.3, Mulè 6.4 e Pastorino 6.7 (nuova formulazione) (vedi allegato 2).
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente avverte che l'emendamento Pastorino 6.6 risulta assorbito dall'approvazione degli identici Paita 6.3, Mulè 6.4 e Pastorino 6.7.
Manuela GAGLIARDI (FI) nel precisare che soltanto la prima parte dell'emendamento a sua prima firma 6.5 risulta assorbito dall'approvazione degli identici Paita 6.3, Mulè 6.4 e Pastorino 6.7., con riguardo alla seconda parte si rifà alle considerazioni già svolte dai colleghi.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, pone in votazione l'emendamento Gagliardi 6.5 per la parte non assorbita dall'approvazione degli identici emendamenti Paita 6.3, Mulè 6.4 e Pastorino 6.7.
Le Commissioni respingono l'emendamento Gagliardi 6.5.
Chiara BRAGA (PD) precisa che l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 6.01 volto a istituire la zona economica speciale raccoglie le esigenze del sistema economico genovese sul quale maggioranza e Governo erano apparsi disponibili. Ritiene che nel quadro delle misure volte a favorire il recupero di Genova l'istituzione di una zona economica speciale rappresenti una risposta fondamentale. Pertanto invita relatori e Governo a modificare il parere contrario testé espresso.
Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Braga 6.01 e Pastorino 6.03.
Raffaella PAITA (PD) precisa che l'articolo aggiuntivo a sulla prima firma 6.04 oltre a specificare la delimitazione delle aree da comprendere nella zona economica speciale affronta anche altre questioni importanti per il sistema portuale genovese quali le tasse di ancoraggio portuale e le accise sui prodotti energetici.Nel sottolineare che tali misure rispondono alle esigenze avanzate dall'autorità portuale di Genova, chiede un ripensamento da parte del Governo.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Paita 6.04 e Pizzetti 6.06.
Giorgio MULÈ (FI) sottolinea che l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 6.05, frutto del confronto con i rappresentanti della Camera di commercio prevede misure compensative di sostegno all'intermodalità ferroviaria del porto di Genova. Chiede ai relatori ed al Governo se la contrarietà espressa derivi da un problema di copertura finanziaria o da una valutazione di ordine politico. Chiede pertanto l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 6.05.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Mulè 6.05.
Raffaella PAITA (PD) evidenza che l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 6.08 analogo a quello del collega Mulè appena respinto, prevede per le imprese utenti di servizio ferroviario un contributo temporaneo pari a 4 euro per treno/km. Nel ricordare che tale esigenza è stata avanzata in sede di audizione dai soggetti interessati, sottolinea l'importanza delle misure compensative.
Le Commissioni, con distinte votazioni respingono gli articoli aggiuntivi Paita 6.08 e Pastorino 6.07.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 7, anche a nome del relatore per la VIII Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Gagliardi 7.1. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Foscolo 7.2. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Molinari 7.3 e Pizzetti 7.5, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Esprime parere contrario sugli emendamenti Pastorino 7.4, Cassinelli 7.15, Pastorino 7.22, Mulè 7.10, Sozzani 7.6, Rotelli 7.7 e Pastorino 7.23. Ritira, anche a nome del relatore per la VIII Commissione, l'emendamento 7.8 dei relatori, formulando un invito al ritiro dell'identico emendamento Pastorino 7.9. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 7.14 dei relatori nella nuova formulazione (vedi allegato 2). Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Cassinelli 7.11, Gagliardi 7.12 e Pastorino 7.13, nonché sugli emendamenti Rossello 7.17, Cassinelli 7.16, Pizzetti 7.18, Rotelli 7.20 e 7.21. Esprime, infine, parere contrario sull'articolo aggiuntivo Paita 7.02.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello del relatore, esprimendo parere favorevole sull'emendamento 7.14 dei relatori, nella nuova formulazione.
Diego SOZZANI (FI) chiede chiarimenti circa il parere contrario espresso da relatori e Governo sugli emendamenti Gagliardi 7.1, di cui è cofirmatario, e 7.6 a sua prima firma, considerato che il suo contenuto è sostanzialmente analogo a quello dell'emendamento Molinari 7.3 su cui è stato espresso parere favorevole.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ricorda che sull'emendamento Molinari 7.3 è stato espresso parere favorevole purché riformulato nei termini riportati in allegato.
Le Commissioni respingono l'emendamento Gagliardi 7.1.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente avverte che l'emendamento Foscolo 7.2 è stato ritirato dai suoi presentatori.
Il Viceministro Edoardo RIXI illustra la riformulazione dell'emendamento Molinari 7.3.
Diego SOZZANI (FI) chiede di conoscere le motivazioni per cui non sono stati inclusi nell'emendamento Molinari 7.3 anche gli interporti di Mortara e di Novara.
Carlo FIDANZA (FdI) chiede chiarimenti in merito alla riformulazione dell'emendamento Molinari 7.3.
Il Viceministro Edoardo RIXI precisa che con la riformulazione proposta vengono inclusi esclusivamente i retroporti di Rivalta Scrivia e Arquata Scrivia, eliminando tutti gli altri originariamente previsti.
Davide GARIGLIO (PD) ricorda che l'emendamento Gagliardi 7.1 appena respinto includeva tra gli altri il retroporto di Torino che rappresenta un sito logistico di grande importanza. Chiede pertanto di conoscere le ragioni per cui Torino non è stato inserito nell'emendamento Molinari 7.3.
Il Viceministro Edoardo RIXI nel precisare che l'interporto di Arquata Scrivia è uno dei più utilizzati con riguardo al porto di Genova, fa presente che l'intento è stato quello di evitare situazioni conflittuali con gli altri interporti, non escludendo in futuro ulteriori precisazioni al riguardo.
Diego SOZZANI (FI) nello stigmatizzare l'assenza degli interporti piemontesi, sottolinea che gli emendamenti che intervengono sulla zona logistica semplificata sono volti a favorire il funzionamento del porto di Genova consentendo l'utilizzo di differenti interporti. Evidenzia pertanto che tali interventi emendativi sono volti a creare le condizioni migliori per favorire l'uscita del sistema portuale genovese dall'attuale situazione di emergenza.
Manuela GAGLIARDI (FI) sottolinea che il suo successivo emendamento 7.12 è volto a risolvere la questione sollevata dai colleghi prevedendo che con decreto del ministero delle infrastrutture e dei trasporti si possa provvedere alla eventuale integrazione dei siti retroportuali.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente dell'VIII Commissione, avverte che l'emendamento Gagliardi 7.12 risulterebbe assorbito dall'eventuale approvazione dell'emendamento 7.14 dei relatori come riformulato.
Raffaella PAITA (PD), intervenendo sull'emendamento Molinari 7.3, ritiene che il criterio per individuare i retroporti non sia né quello degli operatori che lavorano con il porto di Genova, né il criterio politico sotteso alla scelta del Governo. Nell'esprimersi in senso favorevole all'aggiunta del retroporto di Arquata Scrivia, preannuncia l'intenzione di riproporre la questione nel corso dell'esame in Assemblea.
Le Commissioni approvano l'emendamento Molinari 7.3 (nuova formulazione) (vedi allegato 2).
Il Viceministro Edoardo RIXI illustra la riformulazione dell'emendamento Pizzetti 7.5.
Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Pizzetti 7.5 (nuova formulazione) (vedi allegato 2) e respingono l'emendamento Pastorino 7.4.
Roberto CASSINELLI (FI) illustra l'emendamento a sua prima firma 7.15 volto a favorire il trasporto ferroviario rispetto a quello su gomma con una misura contributiva di 4 euro per treno/km nonché con ulteriori agevolazioni volte a compensare le difficoltà legate all'incremento della movimentazione dei treni.
Giorgio MULÈ (FI) chiede un ripensamento del Governo e della maggioranza sull'emendamento Cassinelli 7.15, invitando il Governo eventualmente ad accantonarlo.
Il Viceministro Edoardo RIXI fa presente che l'emendamento Cassinelli 7.15 contiene misure già previste dall'emendamento 7.14 dei relatori, come riformulato. Invita pertanto i presentatori al ritiro.
Roberto CASSINELLI (FI). ritiene che un intervento di riformulazione si sarebbe potuto proporre senza eccessive difficoltà sul suo emendamento 7.15.
Le Commissioni respingono l'emendamento Cassinelli 7.15
Luca PASTORINO (LeU) si associa alle considerazioni del collega Cassinelli, ribadendo che la formulazione proposta con l'emendamento 7.22 a sua prima firma appariva preferibile.
Le Commissioni respingono l'emendamento Pastorino 7.22.
Giorgio MULÈ (FI) illustra il suo emendamento a sua prima firma 7.10, che mira ad estendere le azioni di sostegno anche in altre aree di intervento come richiesto da numerosi operatori.
Le Commissioni respingono l'emendamento Mulè 7.10.
Diego SOZZANI (FI) in qualità di primo firmatario dell'emendamento 7.6, ribadisce quanto affermato nell'intervento precedente, invitando a riconsiderare il parere contrario espresso su tale proposta emendativa. Rileva infatti che con la formulazione attuale dell'articolo restano escluse aree retroportuali di sicura rilevanza come quella di Torino.
Le Commissioni respingono l'emendamento Sozzani 7.6.
Carlo FIDANZA (FdI) illustra l'emendamento Rotelli 7.7 di cui è cofirmatario, richiamando le considerazioni già emerse nel corso del dibattito.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Rotelli 7.7 e Pastorino 7.23.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, comunica che l'emendamento 7.8 dei relatori è stato ritirato e che l'emendamento Pastorino 7.9 risulta assorbito dall'approvazione della nuova riformulazione dell'emendamento Pizzetti 7.5.
Il Viceministro Edoardo RIXI illustra la nuova formulazione proposta dai relatori del loro emendamento 7.14 (vedi allegato 2).
Roberto CASSINELLI (FI) chiede chiarimenti sul contenuto della nuova riformulazione dell'emendamento 7.14 dei relatori.
Il Viceministro Edoardo RIXI fornisce ulteriori precisazioni, evidenziando che il contenuto della lettera a) sarà recuperato nella riformulazione dei successivi emendamenti Cassinelli 7.11, Gagliardi 7.12 e Pastorino 7.13.
Luca PASTORINO (LeU) rileva che la nuova formulazione proposta andrebbe intestata alle Commissioni riunite e non ai relatori in quanto fa proprio il contenuto di numerose proposte emendative presentate.
Le Commissioni approvano l'emendamento 7.14 dei relatori, come riformulato (vedi allegato 2).
Il Viceministro Edoardo RIXI illustra la nuova riformulazione degli identici emendamenti Cassinelli 7.11, Gagliardi 7.12 e Pastorino 7.13.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che i presentatori degli identici emendamenti Cassinelli 7.11, Gagliardi 7.12 e Pastorino 7.13 hanno accettato la riformulazione proposta.
Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Cassinelli 7.11, Gagliardi 7.12 e Pastorino 7.13, come riformulati (vedi allegato 2).
Giorgio MULÈ (FI) illustra l'emendamento Rossello 7.17 di cui è cofirmatario avente la finalità di chiarire che le procedure semplificate si applicano anche ai professionisti e ai titolari di imprese individuali e familiari.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Rossello 7.17 e Cassinelli 7.16.
Raffaella PAITA (PD) nell'illustrare l'emendamento Pizzetti 7.18 di cui è cofirmataria, si associa alle considerazioni del collega Pastorino, rilevando che gli emendamenti dei relatori hanno recepito il contenuto di molte proposte emendative presentate dai deputati dell'opposizione, seppure con una copertura finanziaria meno convincente.
Le Commissioni respingono l'emendamento Pizzetti 7.18.
Carlo FIDANZA (FdI) illustra l'emendamento Rotelli 7.20, di cui è cofirmatario.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Rotelli 7.20 e 7.21.
Raffaella PAITA (PD) illustra l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 7.02 che tra l'altro recepisce le richieste, avanzate nel corso delle audizioni svolte, provenienti dai soggetti fornitori di lavoro temporaneo.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo 7.02.
Flavio DI MURO
(Lega), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore per la VIII Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Sozzani 8.2, Braga 8.1, Pastorino 8.6, Rossello 8.4, sugli identici emendamenti Paita 8.5 e Pastorino 8.8, nonché sugli emendamenti Mulè 8.7 e Sozzani 8.9. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento dei relatori 8.3, come riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 2).
Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti Gagliardi 8.11, Rotelli 8.10, Fidanza 8.12 e Pastorino 8.15 e parere favorevole sugli identici emendamenti Fidanza 8.13 e Traversi 8.14. Esprime altresì parere contrario sugli emendamenti Fidanza 8.17, Pastorino 8.18, Stumpo 8.19 e Pastorino 8.20.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello dei relatori e parere favorevole sulla nuova formulazione dell'emendamento 8.3 dei relatori.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Sozzani 8.2, Braga 8.1, Pastorino 8.6, Rosselli 8.4 e gli identici Paita 8.5 e Pastorino 8.8.
Giorgio MULÈ (FI) illustra l'emendamento a sua prima firma 8.7, che interviene sulla zona franca urbana.
Le Commissioni respingono l'emendamento Mulè 8.7.
Diego SOZZANI (FI) dichiara di non comprendere le ragioni che hanno portato ad esprimere un parere contrario sull'emendamento a sua prima firma 8.9 che aumenta il periodo di riferimento da utilizzare per misurare i danni subiti dagli operatori economici in conseguenza del crollo del ponte.
Giorgio MULÈ (FI), ad integrazione delle considerazioni del collega Sozzani, segnala che la seconda parte dell'emendamento 8.9, che estende le annualità di riferimento per valutare le riduzioni di fatturato, risponde ad una richiesta della Camera di commercio.
Le Commissioni respingono l'emendamento Sozzani 8.9.
Il Viceministro Edoardo RIXI illustra la riformulazione proposta dei relatori del loro emendamento 8.3.
Giorgio MULÈ (FI), associandosi ai rilievi della collega Braga, prende atto della volontà dei relatori di non riconoscere la validità delle proposte emendative delle forze di opposizione, assorbendone di fatto il contenuto in emendamenti da loro presentati.
Il Viceministro Edoardo RIXI ritiene la riformulazione proposta dai relatori migliorativa di quanto proposto dalle opposizioni, prevedendo come riferimento un triennio, anziché solo due anni.
Chiara BRAGA (PD) rileva che la riformulazione prevede l'espunzione della disposizione che stende al 2019 le misure previste nell'emendamento, il che appare in contrasto con il parere favorevole reso sugli identici emendamenti Fidanza 8.13 e Traversi 8.14.
Il Viceministro Edoardo RIXI precisa che sia il riferimento temporale, che le modalità di calcolo, valore mediano in luogo della media, dell'emendamento 8.3 dei relatori differiscono da quanto previsto dall'emendamento Sozzani 8.9.
In relazione al parere favorevole espresso sugli identici emendamenti Fidanza 8.13 e Traversi 8.14, segnala la volontà della maggioranza e del Governo di accogliere ove possibile le proposte emendative dell'opposizione.
Le Commissioni approvano l'emendamento 8.3 dei relatori come riformulato (vedi allegato 2).
Manuela GAGLIARDI (FI) illustra l'emendamento a sua prima firma 8.11, invitando a riconsiderare il parere contrario espresso, in quanto la modifica proposta appare dettata dal buon senso.
Le Commissioni respingono l'emendamento Gagliardi 8.11.
Carlo FIDANZA (FdI) illustra l'emendamento Rotelli 8.10 di cui è cofirmatario.
Le Commissioni respingono l'emendamento Rotelli 8.10.
Carlo FIDANZA (FdI) illustra l'emendamento a sua prima firma 8.12 avente lo scopo di estendere anche al periodo di imposta 2019 le esenzioni per le imprese che hanno sede nella zona franca.
Le Commissioni respingono l'emendamento Fidanza 8.12.
Chiara BRAGA (PD) sottoscrive l'emendamento Pastorino 8.15, invitando a riconsiderare il parere contrario, ribadendo l'esigenza di prevedere una copertura finanziaria anche per il 2019.
Luca PASTORINO (LeU) si associa ai rilievi effettuati dalla collega Braga in relazione al suo emendamento 8.15.
Il Viceministro Edoardo RIXI, nel precisare che la copertura necessaria per il 2019 sarà individuata con la prossima legge di bilancio, manifesta disponibilità ad esprimere parere favorevole sull'emendamento Pastorino 8.15, ove riformulato eliminandone la seconda parte e rendendolo così identico agli identici emendamenti Fidanza 8.13 e Traversi 8.14.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, si associa alla proposta del relatore in relazione alla riformulazione dell'emendamento Pastorino 8.15.
Luca PASTORINO (LeU) accetta la nuova riformulazione del proprio emendamento 8.15.
Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Pastorino 8.15, come riformulato, Fidanza 8.13 e Traversi 8.14 (vedi allegato 2).
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che l'emendamento Fidanza 8.17 è precluso dall'approvazione della parte consequenziale dell'articolo aggiuntivo 4.050 dei relatori e che pertanto non sarà posto in votazione.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Pastorino 8.18, Stumpo 8.19 e Pastorino 8.20.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Mulè 9.14 e Orlando 9.15. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 9.7 dei relatori come riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 2). Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Orlando 9.8 e Pastorino 9.13, sugli emendamenti Foti 9.6, Mulè 9.5, Pastorino 9.2, 9.1 e 9.3, nonché sull'articolo aggiuntivo Cassinelli 9.01. Raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 9.02 come riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 2). Esprime quindi parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Braga 9.03 e Pastorino 9.025 e sugli articoli aggiuntivi Paita 9.026, Cassinelli 9.04, Paita 9.05, Cassinelli 9.027, Orlando 9.06, gli identici Orlando 9.09 e Pastorino 9.017, Cassinelli 9.010, 9.012, 9.013, sugli identici emendamenti Orlando 9.014 e Pastorino 9.018 e sull'articolo aggiuntivo Paita 9.015.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello dei relatori e parere favorevole sulla nuova formulazione dell'emendamento 9.7 e dell'articolo aggiuntivo dei relatori 9.02.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Mulè 9.14 e Orlando 9.15.
Il Viceministro Edoardo RIXI illustra la riformulazione proposta dai relatori del loro emendamento 9.7.
Chiara BRAGA (PD) chiede alla presidenza di confermare l'ammissibilità della riformulazione proposta, poiché a suo giudizio si tratta di un nuovo emendamento.
Giorgio MULÈ (FI) chiede chiarimenti in ordine al contenuto della riformulazione proposta.
Il Viceministro Edoardo RIXI precisa che una quota parte delle somme da erogare sono liquidate utilizzando il decreto-legge fiscale, la cui entrata in vigore sarà antecedente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto in esame. Sottolinea che riformulazione proposta si riferisce alla parte residua.
Nicola STUMPO (LeU) ribadisce che la riformulazione proposta costituisce un espediente per impedire la presentazione dei subemendamenti. Manifesta pertanto il proprio dissenso rispetto a questa modalità di svolgimento dei lavori della Commissione.
Manuela GAGLIARDI (FI) nel rilevare che la riformulazione proposta si riferisce al solo 2018, si interroga su cosa è previsto per le annualità successive. Osserva inoltre che secondo quanto previsto dalla seconda parte dell'emendamento, di fatto gli oneri vengono posti a carico delle altre Autorità portuali. Pone in particolare in evidenza il caso del porto di La Spezia che potrebbe vedere ridotte le somme in entrata, nonostante il fatto di aver subito anch'esso dei danni in conseguenza del crollo del viadotto.
Chiara BRAGA (PD) ribadisce la richiesta alla presidente di farsi garante delle opposizioni in quanto la riformulazione proposta non trova nessuna corrispondenza nella versione originale dell'emendamento 9.7.
Andrea ORLANDO (PD) dichiara che la decisione assunta, assolutamente non condivisibile, sancisce di fatto la fine dell'istituto del subemendamento. Nel riservarsi di porre la questione della Presidenza della Camera, rileva che in tal modo si comprimono i diritti non solo dell'opposizione ma anche di quei deputati della maggioranza che, teoricamente, potrebbero suggerire proposte di modifica.
Patrizia TERZONI, presidente, ribadisce la ammissibilità della riformulazione proposta.
Andrea ORLANDO (PD) chiede che sia messo agli atti che non intende partecipare alla votazione sull'emendamento 9.7 dei relatori, come riformulato, in quanto ritiene che si stia adottando un precedente pericoloso.
Nicola STUMPO (LeU) si associa alle considerazioni del collega Orlando, dichiarando di non partecipare al voto.
Raffaella PAITA (PD) dichiara il proprio voto favorevole sulla nuova formulazione dell'emendamento 9.7.
Le Commissioni, approvano l'emendamento 9.7 dei relatori come riformulato. (vedi allegato 2).
Le Commissioni quindi, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Orlando 9.8 e Pastorino 9.13, gli emendamenti Foti 9.6, Mulè 9.5, Pastorino 9.2, 9.1 e 9.3 nonché l'articolo aggiuntivo Cassinelli 9.01.
Il Viceministro Edoardo RIXI illustra la nuova formulazione proposta dai relatori del loro articolo aggiuntivo 9.02.
Luca PASTORINO (LeU) osserva nuovamente che, poiché la nuova riformulazione riprende sostanzialmente nella sua seconda parte il contenuto degli identici articoli aggiuntivi Orlando 9.014 e Pastorino 9.018, sarebbe stato più corretto intestare al complesso delle Commissioni e non solo ai relatori la proposta emendativa.
Chiara BRAGA (PD) manifesta una forte contrarietà sull'articolo 9-bis che viene introdotto con l'articolo aggiuntivo 9.02, in quanto si prevedono una serie di deroghe incluse quelle relative alla certificazione antimafia. Dichiara pertanto il proprio voto contrario su tale proposta emendativa, non volendo essere complice di una scelta di tale gravità.
Stefania PEZZOPANE (PD) dichiara il suo voto convintamente contrario sull'articolo aggiuntivo 9.02, ponendo in evidenza che le deroghe che vengono introdotte riprendono quelle già previste per il Commissario straordinario rispetto alle quali, peraltro, è stata preannunciata la volontà di apportare correzioni nel corso dell'esame in Assemblea. Richiama l'attenzione sulla gravità delle deroghe previste, sollecitando in particolare una presa di posizione di quei colleghi che nella passata legislatura, spesso in maniera distorta e pretestuosa, gridavano allo scandalo per presunte inadempienze nella prevenzione di episodi corruttivi.
Carlo FIDANZA (FdI) evidenzia con preoccupazione la diminuzione delle risorse finanziarie all'uopo destinate derivante da una eventuale approvazione dell'articolo aggiuntivo 9.02 dei relatori nel testo riformulato.
Andrea ORLANDO (PD), nello stigmatizzare il sistematico ricorso a soluzioni normative in deroga, sostanzialmente volte ad aggirare la disciplina vigente, preannuncia il voto contrario sull'articolo aggiuntivo 9.02 dei relatori, come riformulato.
Raffaella PAITA (PD) ritiene ingiustificato il riferimento alle norme extra penali, facendo altresì presente che in merito alla Compagnia dei lavoratori portuali di Genova il gruppo del Partito democratico ha presentato specifiche proposte emendative, non adeguatamente prese in considerazione dai relatori e dal rappresentante del Governo.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, fa presente che la riformulazione proposta dell'articolo aggiuntivo 9.02 dei relatori, presentato entro gli ordinari termini di scadenza, incide sostanzialmente su aspetti concernenti in particolare la definizione delle risorse finanziarie, in ciò venendo incontro alle richieste avanzate dall'Autorità di sistema portuale. Esprime pertanto rammarico per gli orientamenti di voto contrario preannunziati da taluni degli intervenuti.
Il Viceministro Edoardo RIXI avverte che in sede di predisposizione del disegno di legge di bilancio per il 2019 potranno essere reperite risorse aggiuntive.
Chiara BRAGA (PD) nel rammentare come l'articolo aggiuntivo 9.02 dei relatori, nella sua versione iniziale, non sia comunque stato reso passibile di attività subemendativa da parte dei gruppi, esprime su di esso voto contrario, soprattutto in considerazione dei contenuti dell'articolo 9-bis, di cui si propone l'introduzione, laddove il successivo articolo 9-ter, che ricalca sostanzialmente proposte emendative presentate anche dal suo Gruppo, appare in linea di massima condivisibile.
Nicola STUMPO (LeU) preannunzia il suo voto contrario sull'articolo aggiuntivo 9.02 dei relatori, così come riformulato.
Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'articolo aggiuntivo 9.02 dei relatori, nel testo riformulato (vedi allegato 2), e respingono gli identici articoli aggiuntivi Braga 9.03 e Pastorino 9.025 nonché gli articoli aggiuntivi Paita 9.026, Cassinelli 9.04, Paita 9.05, Cassinelli 9.027 e Orlando 9.06.
Patrizia TERZONI presidente, avverte che gli identici emendamenti Orlando 9.09 e Pastorino 9.017 risultano assorbiti a seguito dell'approvazione dell'articolo aggiuntivo 9.02 dei relatori, così come riformulato.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Cassinelli 9.010 e 9.012.
Roberto CASSINELLI (FI) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 9.013, evidenziando l'urgenza dell'attuazione della nuova diga foranea del porto di Genova.
Giorgio MULÈ (FI) si associa alle considerazioni dell'onorevole Cassinelli, invitando i relatori e il rappresentante del Governo ad impegnarsi su un eventuale ordine del giorno in l'Assemblea vertente su materia analoga.
Il Viceministro Edoardo RIXI segnala che le finalità della proposta emendativa in discussione risultano sostanzialmente assorbite dall'articolo aggiuntivo 9.02 dei relatori, approvato nel testo riformulato. Invita i presentatori a presentare un ordine del giorno, rispetto al quale si impegna sin da ora all'accoglimento.
Roberto CASSINELLI (FI) ritira quindi l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 9.013, riservandosi di presentare sulla materia un ordine del giorno in Assemblea.
Patrizia TERZONI presidente, avverte che gli identici emendamenti Orlando 9.014 e Pastorino 9.018, nonché l'articolo aggiuntivo Paita 9.015 risultano assorbiti a seguito dell'approvazione dell'articolo aggiuntivo 9.02 dei relatori, nel testo riformulato.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Pastorino 10.01.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello del relatore.
Luca PASTORINO (LeU) illustra la finalità dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 10.01, volto ad istituire presso il tribunale di Genova una sezione specializzata per le controversie relative al crollo del viadotto Polcevera, invitando i relatori e il rappresentante del Governo ad un ulteriore approfondimento della questione.
Giorgio MULÈ (FI) esprime voto favorevole sulla proposta emendativa in esame, tanto più in considerazione della rilevante mole di contenziosi che inevitabilmente già comincia a profilarsi.
Andrea ORLANDO (PD) condivide lo spirito dell'articolo aggiuntivo Pastorino 10.01, esprimendo tuttavia perplessità circa lo strumento individuato, giacché a suo avviso occorrerebbe piuttosto concentrarsi sul potenziamento degli organici anziché sulla creazione di una sezione ad hoc. Preannunzia pertanto la propria astensione.
Roberto CASSINELLI (FI), nel condividere la ratio sottesa all'articolo aggiuntivo Pastorino 10.01. chiede al rappresentante del Governo se vi sia al riguardo la disponibilità ad accogliere eventualmente un ordine del giorno in Assemblea volto a conseguire la medesima finalità.
Le Commissioni respingono quindi l'articolo aggiuntivo Pastorino 10.01.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Braga 11.01, Mulè 11.010, Pastorino 11.011, Braga 11.02 e Paita 11.04.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello del relatore.
Le Commissioni respingono quindi l'articolo aggiuntivo Braga 11.01.
Giorgio MULÈ (FI) illustra l'articolo aggiuntivo 11.010 a sua prima firma, analogo a talune successive proposte emendative di colleghi di altri gruppi di opposizione, salvo che per il comma 6 concernente la copertura finanziaria degli oneri, osservando come lo stesso corrisponda di fatto alle motivate richieste rappresentate dalla Camera di commercio di Genova. In considerazione di ciò, invita i relatori ed il rappresentante del Governo ad effettuare un supplemento di riflessione sul tema.
Il Viceministro Edoardo RIXI ricorda che in precedenza è stata approvata una proposta emendativa recante uno stanziamento di 25 milioni di euro per l'anno 2018 da destinare al trasferimento delle attività produttive insistenti nell'area sottostante il ponte Morandi.
Giorgio MULÈ (FI) ribadisce che l'articolo aggiuntivo 11.010 ha un contenuto più ampio e articolato.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Mulè 11.010 e Pastorino 11.011.
Chiara BRAGA (PD) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 11.02, che recepisce sostanzialmente le richieste avanzate dalle municipalità in ordine al ripristino di condizioni adeguate dal punto di vista dei fabbisogni sanitari nelle zone interessate dal crollo del ponte Morandi.
Le Commissioni respingono quindi l'articolo aggiuntivo Braga 11.02.
Raffaella PAITA (PD) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo 11.04 a sua prima firma, che accoglie in particolare le esigenze manifestate dal municipio della Valpolcevera al fine di istituire in quell'area la casa della salute e ripristinare adeguati livelli di sicurezza dal punto di vista sanitario nella città di Genova.
Le Commissioni respingono quindi l'articolo aggiuntivo Paita 11.04.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Toccafondi 12.1, Fragomeli 12.2, sugli identici emendamenti Fragomeli 12.3 e Cantini 12.4, Sozzani 12.5, sugli identici emendamenti Mulè 12.6, Orlando 12.7 e Pastorino 12.9, nonché sugli emendamenti Mugnai 12.8, Pizzetti 12.10 e Rotelli 12.11. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sull'emendamento Molinari 12.13, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Foti 12.12, sugli identici emendamenti Fragomeli 12.14 e Cantini 12.15, nonché sugli emendamenti Speranza 12.16 e Rotelli 12.17. Esprime altresì parere contrario sui subemendamenti Pizzetti 0.12.150.1, Sozzani 0.12.150.2, Muroni 0.12.150.4, Stumpo 0.12.150.5 e Rotelli 0.12.150.6, mentre raccomanda l'approvazione dell'emendamento 12.150 dei relatori, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Esprime inoltre parere contrario sugli emendamenti Rotelli 12.18 e Fragomeli 12.19, nonché sul subemendamento Braga 0.12.101.1, mentre raccomanda l'approvazione dell'emendamento 12.101 dei relatori. Esprime inoltre parere contrario sugli identici emendamenti Foti 12.20, Pella 12.21, Pastorino 12.22, Plangger 12.23 e Cantini 12.24, sugli identici emendamenti Pastorino 12.25, Pella 12.26 e Cantini 12.27, sugli emendamenti Plangger 12.28, Fragomeli 12.29, 12.30, 12.31, 12.32 e 12.33, sugli emendamenti Plangger 12.34, 12.35 e 12.36, sugli emendamenti Fragomeli 12.39, Cantini 12.37, Rotelli 12.38, Fragomeli 12.40, Cantini 12.41, Foti 12.43, Fragomeli 12.44 e 12.45, sugli identici emendamenti Fragomeli 12.46 e Cantini 12.47, sugli emendamenti Rotelli 12.48, Fragomeli 12.49, Rotelli 12.50 e 12.51, Fragomeli 12.52, sugli identici emendamenti Fragomeli 12.53 e Cantini 12.54, sugli identici emendamenti Fragomeli 12.55 e Cantini 12.56, sugli emendamenti Rotelli 12.57, Enrico Borghi 12.58 e Butti 12.59, nonché sugli identici emendamenti Butti 12.60 e Enrico Borghi 12.61. Propone infine di accantonare l'articolo aggiuntivo Capitanio 12.01, in precedenza dichiarato inammissibile e successivamente riammesso dalla Presidenza.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime conforme a quello del relatore.
Le Commissioni respingono l'emendamento Toccafondi 12.1.
Luciano PIZZETTI (PD), intervenendo sull'emendamento Fragomeli 12.2, evidenzia l'incoerenza nelle scelte strategiche del Governo, che da un lato dà vita ad una Agenzia unica per la sicurezza nel settore delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali e, dall'altro, torna indietro rispetto al precedente progetto di aggregazione tra ANAS e Ferrovie dello Stato.
Le Commissioni respingono l'emendamento Fragomeli 12.2.
Davide GARIGLIO (PD), intervenendo sugli identici emendamenti Fragomeli 12.3 e Cantini 12.4, si associa alle considerazioni svolte dal collega Pizzetti, non ravvisando la ratio sottostante la creazione di un'Agenzia unica per la sicurezza in campo ferroviario e stradale alla luce della volontà manifestata dal Governo di retrocedere rispetto al progetto di aggregazione tra ANAS e Ferrovie dello Stato.
Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Fragomeli 12.3 e Cantini 12.5.
Diego SOZZANI (FI) illustra l'emendamento a sua prima firma 12.5, che di fatto anticipa il contenuto di altre proposte emendative di analogo tenore, quale ad esempio l'emendamento Mugnai 12.8, volto essenzialmente ad individuare nella città di Genova la sede della istituenda Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali.
Giorgio MULÈ (FI) si associa alle considerazioni espresse dall'onorevole Sozzani, evidenziando come l'individuazione della sede della futura Agenzia nella città di Genova produrrebbe indubbiamente positivi effetti per la ripresa economica e sociale di quella medesima città.
Manuela GAGLIARDI (FI) ritiene che la scelta di stabilire la sede della nuova Agenzia nella città di Genova potrebbe rappresentare una decisione dal rilevante carattere simbolico per il territorio.
Carlo FIDANZA (FdI) fa presente, a nome del gruppo Fratelli d'Italia, che la parte ferroviaria della futura Agenzia potrebbe continuare a restare a Firenze, laddove la parte stradale e autostradale potrebbe essere utilmente stabilita a Genova.
Andrea ORLANDO (PD) si unisce alle valutazioni espresse dai colleghi che lo hanno preceduto, osservando come la città di Genova abbia registrato un calo pari al 15 per cento delle sue attività economiche e produttive, legate in modo particolare alle conseguenze sull'intero sistema logistico dovute al crollo del ponte Morandi.
Giorgio MULÈ (FI), data la rilevanza dell'argomento, chiede che sulla votazione dell'emendamento Sozzani 12.5 abbia comunque luogo la verifica dell'esito della deliberazione.
Le Commissioni respingono l'emendamento Sozzani 12.5.
Andrea ORLANDO (PD), intervenendo sul proprio emendamento 12.7, rinnova l'invito a relatori e Governo di rivedere il parere contrario su di esso.
Le Commissioni, con diverse votazioni, respingono gli identici emendamenti Mulè 12.6, Orlando 12.7 e Pastorino 12.9, nonché gli emendamenti Mugnai 12.8, Pizzetti 12.10 e Rotelli 12.11.
Andrea ORLANDO (PD) sottoscrive l'emendamento Molinari 12.13 e insiste per la sua votazione.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che l'emendamento Molinari 12.13 è stato sottoscritto anche dal gruppo LeU.
Le Commissioni respingono l'emendamento Molinari 12.13.
Nicola STUMPO (LeU) chiede la verifica del voto sull'emendamento Molinari 12.13.
Giorgio MULÈ (FI) si associa alla richiesta del collega Stumpo.
Patrizia TERZONI, presidente, conferma l'esito del voto.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Foti 12.12, gli identici emendamenti Fragomeli 12.14 e Cantini 12.15, gli emendamenti Speranza 12.16, Rotelli 12.17, nonché il subemendamento Pizzetti 0.12.150.1.
Diego SOZZANI (FI) illustra il proprio subemendamento 0.12.150.2, che trasferisce all'istituenda Agenzia le funzioni in materia di sicurezza delle infrastrutture esercitate dalla competente Direzione generale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Chiara BRAGA (PD) chiede ai relatori rassicurazioni in ordine al fatto che i compiti dell'Agenzia, come risultanti dal testo del decreto-legge, siano chiare e tali da garantire la sicurezza delle infrastrutture.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Sozzani 0.12.150.2, Muroni 0.12.150.4, Stumpo 0.12.150.5 e Rotelli 0.12.150.6.
Il Viceministro Edoardo RIXI illustra la riformulazione dell'emendamento 12.150 dei relatori (vedi allegato 2).
Davide GARIGLIO (PD) osserva che il testo dell'emendamento dei relatori pone problemi interpretativi relativi alle competenze in materia di trasporti a impianti fissi che, ai sensi del comma 4-quater, si intendono trasferire all'Agenzia. Chiede inoltre al rappresentante del Governo di identificare esattamente questa tipologia di trasporti, rispetto ai quali si toglie una competenza all'Ufficio speciale per i trasporti a impianti fissi (USTIF) che le ha finora esercitate correttamente.
Chiara BRAGA (PD) si associa alla richiesta posta dal collega Gariglio, chiedendo al Governo precisazioni sulla riformulazione proposta dai relatori.
Il Viceministro Edoardo RIXI ritiene la riformulazione molto chiara ma, alla luce della richiesta fatta dall'onorevole Braga, la illustra nuovamente.
Chiara BRAGA (PD) chiede al rappresentante del Governo se la modifica del comma 4-bis comporterà un aumento delle tariffe.
Il Viceministro Edoardo RIXI fa presente che i costi sono a carico dei gestori. Precisa che già attualmente il costo viene computato nella tariffa.
Chiara BRAGA (PD) ribadisce la sua richiesta, ritenendo che una riformulazione che faccia riferimento ai profili tariffari possa comportare un aumento dei pedaggi.
Il Viceministro Edoardo RIXI ribadisce che si tratta di tariffe a carico dei gestori.
Diego SOZZANI (FI) fa presente che qualsiasi aumento dei costi dei gestori viene storicamente ribaltato sulle tariffe.
Andrea ORLANDO (PD) ritiene che la riformulazione si presti ad un equivoco e chiede quindi che venga esplicitato che i maggiori costi non si ribalteranno sull'utenza.
Raffaella PAITA (PD) osserva che il tema della messa in sicurezza delle gallerie dovrebbe essere già incluso nei piani tariffari dei gestori e non comprende pertanto il motivo della disposizione proposta dai relatori, che, facendo riferimento alle tariffe, rappresenta un evidente regalo per i gestori.
Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento 12.150 dei relatori, come riformulato (vedi allegato 2) e respingono gli emendamenti Rotelli 12.8 e Fragomeli 12.19. Respingono quindi il subemendamento Braga 0.12.101.1.
Chiara BRAGA (PD), nel preannunciare il voto favorevole dei componenti del gruppo del Partito Democratico sull'emendamento 12.101 dei Relatori, ricorda che sono stati respinti emendamenti dell'opposizione di analogo oggetto perché ritenuti non condivisibili. Fa tale precisazione perché sia chiaro l'atteggiamento che la maggioranza ha tenuto nei confronti nelle forze di minoranza.
Le Commissioni approvano l'emendamento dei relatori 12.101 (vedi allegato 2).
Carlo FIDANZA (FdI), nell'illustrare l'emendamento Foti 12.20 di cui è cofirmatario, evidenzia che quasi tutti i Gruppi hanno presentato emendamenti volti a corrispondere alle esigenze dell'ANCI, riducendo il meccanismo sanzionatorio introdotto dal decreto-legge in esame nei confronti degli enti territoriali gestori di infrastrutture viarie. Ritiene che l'intervento recato dall'emendamento Foti 12.20 rappresenti un segno di attenzione verso le autonomie locali, e non un aggravio procedurale.
Luca PASTORINO (LeU), nell'associarsi alle osservazioni del collega che l'ha preceduto, rileva che gli emendamenti in questione sono stati sollecitati dall'ANCI in considerazione dell'interesse diretto che molti enti locali hanno nel controllo delle infrastrutture viarie. Registra pertanto il disinteresse del Governo verso le istanze dei territori, rilevando peraltro il parere contrario espresso anche sugli emendamenti che proponevano di localizzare a Genova la sede dell'Agenzia per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Foti 12.20, Pella 12.21, Pastorino 12.22, Plangger 12.23 e Cantini 12.24, gli identici emendamenti Pastorino 12.25, Pella 12.26 e Cantini 12.27 nonché gli emendamenti Plangger 12.28, Fragomeli 12.29, 12.30, 12.31,12.32 e 12.33, Plangger 12.34, 12.35 e 12.36, Fragomeli 12.39 e Cantini 12.37.
Carlo FIDANZA (FdI), con riferimento all'emendamento Rotelli 12.38 di cui è cofirmatario, ritiene che si tratti dell'ultima occasione per la maggioranza di localizzare a Genova almeno la sede dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Rotelli 12.38, Fragomeli 12.40, Cantini 12.41, Foti 12.43, Fragomeli 12.44 e 12.45, gli identici emendamenti Fragomeli 12.46 e Cantini 12.47 nonché gli emendamenti Rotelli 12.48, Fragomeli 12.49, Rotelli 12.50 e 12.51, Fragomeli 12.52 e gli identici emendamenti Fragomeli 12.53 e Cantini 12.54. Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono quindi gli identici emendamenti Fragomeli 12.55 e Cantini 12.56, nonché l'emendamento Rotelli 12.57.
Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), nel dichiarare di voler sottoscrivere l'emendamento Enrico Borghi 12.58, evidenzia che i tempi di attuazione per la messa in sicurezza delle ferrovie isolate rischiano di coincidere con la fase di passaggio tra l'attuale Autorità e la nuova Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. Nel sottolineare che il successivo emendamento Enrico Borghi 12.61 reca un analogo intervento, chiede che venga accolta almeno una delle due proposte emendative in questione.
Le Commissioni respingono l'emendamento Enrico Borghi 12.58.
Carlo FIDANZA (FdI), ricollegandosi alle considerazioni della collega Bruno Bossio, con riferimento agli emendamenti Butti 12.59 e 12.60 ritiene che si stia sottovalutando il tema del passaggio dal sistema previgente alla nuova Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, con il rischio di incidere sull'efficienza del nuovo organismo.
Davide GARIGLIO (PD) invita il Governo a fare attenzione al tema, considerato che l'attuazione immediata del decreto legislativo n. 162 del 2007 per quanto riguarda la messa in sicurezza delle ferrovie isolate rischia di determinarne la chiusura in assenza di investimenti. Nell'evidenziare che non basta scrivere una disposizione per determinare l'immediata risoluzione del problema, sollecita il Governo a riflettere sulle conseguenze di interventi normativi di tale natura.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Butti 12.59 nonché gli identici emendamenti Butti 12.60 e Enrico Borghi 12.61.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Capitanio 12.01 resta accantonato.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, con riferimento alle proposte emendative all'articolo 13, anche a nome del relatore per la IX Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Fragomeli 13.2 e Fidanza 13.1. Esprime parere favorevole sull'emendamento Amitrano 13.3. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Pastorino 13.4, Cantini 13.5 e Pella 13.6, nonché sull'emendamento Fragomeli 13.7. Esprime parere favorevole sull'emendamento D'Incà 13.8 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 13.9 dei relatori, purché riformulati in identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Esprime infine parere contrario sull'articolo aggiuntivo Fragomeli 13.01.
Il viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello del relatore, formulando un parere favorevole sull'emendamento 13.9 dei relatori, come riformulato.
Le Commissioni respingono l'emendamento Fragomeli 13.2.
Carlo FIDANZA (FdI) evidenzia come l'emendamento a sua prima firma 13.1 rappresenti l'ultimissima chiamata per il Governo per localizzare a Genova almeno la sede operativa dell'archivio informatico delle opere pubbliche.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Fidanza 13.1, approvano l'emendamento Amitrano 13.3 (vedi allegato 2) e respingono gli identici emendamenti Pastorino 13.4, Cantini 13.5 e Pella 13.6 nonché l'emendamento Fragomeli 13.7.
Il viceministro Edoardo RIXI illustra la riformulazione in identico testo degli emendamenti D'Incà 13.8 e 13.9 dei relatori (vedi allegato 2).
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che il presentatore accoglie la riformulazione del proprio emendamento D'Incà 13.8.
Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli identici emendamenti D'Incà 13.8 (nuova formulazione) e 13.9 dei relatori (nuova formulazione) (vedi allegato 2) e respingono l'articolo aggiuntivo Fragomeli 13.01.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, con riferimento alle proposte emendative relative all'articolo 14, anche a nome del relatore della IX Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Braga 14.2 e Sozzani 14.3 Esprime parere favorevole sull'emendamento Maraia 14.1 nonché sull'emendamento Liuzzi 14.4, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Il viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello del relatore.
Le Commissioni respingono l'emendamento Braga 14.2.
Il viceministro Edoardo RIXI invita i presentatori a ritirare l'emendamento Sozzani 14.3 per trasfondere il suo contenuto in un ordine del giorno per l'esame dell'Assemblea.
Diego SOZZANI (FI) nel ritirare l'emendamento a sua prima firma 14.3 preannuncia che nell'ordine del giorno verrà trasfuso anche il contenuto del suo emendamento 6.1.
Le Commissioni approvano l'emendamento Maraia 14.1 (vedi allegato 2).
Il viceministro Edoardo RIXI illustra la riformulazione dell'emendamento Liuzzi 14.4, che interviene esclusivamente sulle coperture finanziarie.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che i presentatori accolgono la riformulazione dell'emendamento Liuzzi 14.4.
Le Commissioni approvano l'emendamento Liuzzi 14.4 (nuova formulazione) (vedi allegato 2).
Flavio DI MURO relatore per la IX Commissione, raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 15.01 dei relatori, riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Formula al presentatore un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Orlando 15.02.
Il viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello del relatore, formulando un parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 15.01 dei relatori, di cui illustra la riformulazione che riduce da 130 a 50 le unità di personale amministrativo non dirigenziale da inquadrare nei ruoli dell'amministrazione giudiziaria, intervenendo conseguentemente anche sulle relative coperture finanziarie.
Chiara BRAGA (PD) chiede su quali basi i relatori avessero originariamente fissato in 130 le unità di personale amministrativo. Ipotizza che tale numero sia stato individuato sulla base dei fabbisogni indicati dai tribunali.
Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 15.01 dei relatori (nuova formulazione) (vedi allegato 2).
Andrea ORLANDO (PD) non accoglie l'invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 15.02. e insiste quindi per la votazione.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Orlando 15.02.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che l'emendamento Benvenuto 16.8 è stato ritirato dai suoi presentatori.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, con riferimento alle proposte emendative relative all'articolo 16, anche a nome del relatore per la IX Commissione, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 16.1 dei relatori, riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Esprime parere contrario sugli emendamenti Martino 16.2, Braga 16.3, sugli identici emendamenti D'Alessandro 16.4 e 16.7 nonché sull'emendamento Pezzopane 16.6. Esprime inoltre parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Belotti 16.01. Esprime infine parere contrario sugli articoli aggiuntivi Carnevali 16.09 e 16.05, Belotti 16.02, Carnevali 16.06, Colletti 16.03 e 16.04, limitatamente alla parte dichiarata ammissibile.
Il viceministro Edoardo RIXI, nell'esprimere parere conforme a quello del relatore, illustra la riformulazione dell'emendamento 16.1 dei relatori.
Chiara BRAGA (PD) chiede al Governo se possa dettagliare la riformulazione dell'emendamento 16.1 dei relatori, considerato che il testo originario è stato completamente riscritto.
Carlo FIDANZA (FdI) chiede chiarimenti in merito alla formulazione della lettera a-ter) con particolare riguardo all'espressione: «con la previsione di soglie di esenzione». Manifesta la propria contrarietà all'emendamento 16.1 dei relatori anche nel testo riformulato, ritenendo inaccettabile che l'Autorità di regolazione dei trasporti venga finanziata imponendo il versamento dell'uno per mille agli operatori del settore. Nel ricordare che sulla questione è in corso un contenzioso che vede l'Autorità soccombente, ritiene che, con l'emendamento 16.1 dei relatori, si intervenga a gamba tesa su un giudizio pendente a scapito degli operatori.
Stefania PEZZOPANE (PD) interviene con particolare riferimento alle modifiche introdotte al comma 2 dell'articolo 16 relativo alla messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi. Ricorda a tale proposito che il Governo precedente aveva destinato a tale fine 250 milioni di euro dal 2021 al 2025, anticipando successivamente la prima quota in sede di legge di bilancio. Rileva che nella versione originaria del decreto-legge agli oneri relativi alla messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi si provvede, in maniera aberrante, attraverso le risorse già destinate ai piani di sviluppo delle regioni Abruzzo e Lazio. Sottolinea che, come preannunciato dal ministro Lezzi e come previsto dai diversi emendamenti dell'opposizione, la nuova formulazione dell'emendamento 16.1 dei relatori interviene a correggere l'errore, utilizzando più propriamente le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Su tali basi ritiene che gli emendamenti 16.4 e 16.7 del collega D'Alessandro debbano essere accolti, considerato che vanno nella medesima direzione dell'emendamento dei relatori e che il Governo riconosce finalmente la validità dell'impostazione proposta fin dall'inizio dal Partito democratico. Chiede pertanto che di ciò sia dato atto.
Davide GARIGLIO (PD), ricollegandosi alle considerazioni del collega Fidanza, ricorda che l'Autorità per la regolazione dei trasporti ha interpretato in senso molto ampio il riferimento agli operatori dei servizi regolati, tenuti al versamento del contributo dell'uno per mille del fatturato. Nel rilevare che tale ampia interpretazione ha determinato un significativo contenzioso, chiede al Governo se ritenga congruo far versare alle piccole imprese di autotrasporto l'uno per mille del fatturato soltanto perché operano in un settore che potrebbe teoricamente essere regolato dall'Autorità. Evidenza la gravità dell'intervento dell'azione del Governo che interviene su un giudizio pendente per risolvere il procedimento nel modo che più gli è gradito. Ritiene, inoltre, che le modifiche introdotte al testo originario dell'emendamento 16.1 abbiano determinato una maggiore confusione, essendo stato soppresso il riferimento alla delibera del CIPE. Da ultimo chiedendo chiarimenti in merito al soggetto che sarà chiamato a determinare le soglie di esenzione previste alla lettera a-ter), esprime la convinzione che non riceverà alcuna risposta dai relatori, trasformati in burattini del Governo.
Giorgio MULÈ (FI) nel condividere le considerazioni dei colleghi Fidanza e Gariglio, precisa che con la norma in questione il Governo di fatto introduce una tassa, mettendo le mani nelle tasche dei piccoli operatori della logistica. Nel segnalare che il contributo previsto ammonta in totale a 19 milioni di euro, ritiene la disposizione inutilmente punitiva. Invita pertanto il Governo e i relatori ad un ripensamento della riformulazione dell'emendamento 16.1 dei relatori.
Stefania PEZZOPANE (PD) insiste per avere un ulteriore approfondimento sull'effettiva portata dell'emendamento 16.1 dei relatori, come riformulato anche per comprendere dove vengono reperite le necessarie risorse.
Il Sottosegretario Vito Claudio CRIMI fornisce alcune precisazioni circa l'effettiva portata delle modifiche previste all'articolo dall'emendamento 16.1 dei relatori.
Carlo FIDANZA (FdI) chiede ulteriori delucidazioni sulle previste soglie di esenzione e quale sia il soggetto competente a stabilirle.
Giorgio MULÈ (FI) dichiara di condividere le considerazioni svolte dal collega Fidanza.
Stefania PEZZOPANE (PD) ritiene vi siano dei problemi di comprensione circa le modifiche recate all'emendamento 16.01 dei relatori.
Il Sottosegretario Vito Claudio CRIMI desidera precisa che le modifiche previste all'ultimo comma dell'emendamento 16.1 dei relatori riproducono il contenuto di emendamenti a prima firma della deputata Pezzopane.
Le Commissioni approvano l'emendamento 16.1 dei relatori, come riformulato (vedi allegato 2).
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che l'emendamento Martino 16.2 deve ritenersi precluso dalla precedente approvazione dell'emendamento 16.1 dei relatori.
Chiara BRAGA (PD) intervenendo sull'emendamento a sua prima firma dichiara di non comprendere le ragioni del parere contrario che contraddice la posizione del Governo sulla necessità di verificare lo stato di attuazione degli investimenti a carico della società concessionaria.
Le Commissioni, con distinte votazioni respingono l'emendamento Braga 16.3 e approvano l'articolo aggiuntivo Belotti 16.01.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che gli identici emendamenti D'Alessandro 16.4 e 16.7 nonché l'emendamento Pezzopane 16.6 devono ritenersi preclusi dall'approvazione dell'emendamento 16.1 dei relatori come riformulato. Avverte altresì che l'emendamento Benvenuto 16.8 è stato ritirato dal presentatore.
Chiara BRAGA (PD) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 16.09 che prevede la realizzazione delle opere di ripristino del ponte San Michele d'Adda.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Carnevali 16.09.
Stefania PEZZOPANE (PD) insiste nel contestare la preclusione dichiarata relativamente al suo emendamento a sua prima firma 16.6 al seguito dell'approvazione dell'emendamento 1601 dei relatori come riformulato.
Patrizia TERZONI (M5S) presidente, conferma la preclusione già dichiarata sull'emendamento Pezzopane 16.6.
Le Commissioni respingono con distinte votazioni respingono gli articoli aggiuntivi Carnevali 16.05 e 16.06.
Daniele BELOTTI (Lega) dichiara di ritirare l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 16.02.
Andrea ORLANDO (PD) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Colletti 16.03 ritirato dal presentatore.
Le Commissioni con distinte votazioni respingono gli articoli aggiuntivi Colletti 16.03 e 16.04 posti in votazione limitatamente alle lettere non dichiarate inammissibili.
Giorgio MULÈ (FI) chiede alla presidenza che le Commissioni possano proseguire nell'esame degli emendamenti accantonati dal 2 al 16.
Il Sottosegretario Vito Claudio CRIMI dichiara la disponibilità del governo a proseguire nell'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 25.
Diego SOZZANI (FI) ritiene opportuno proseguire e concludere l'esame gli articoli del decreto-legge che riguardano Genova.
Giorgio MULÈ (FI) intervenendo sull'ordine dei lavori insiste perché le Commissioni completino l'esame degli articoli riferiti a Genova.
La seduta sospesa alle 4.15 è ripresa alle 4.25.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che si passerà ora all'esame delle proposte emendative precedentemente accantonate.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Gagliardi 3.1, Germanà 4.16, 4.17, 4.18, 4.19 e 4.20.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello del relatore.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono quindi gli emendamenti Gagliardi 3.1 e Germanà 4.16, 4.17, 4.18, 4.19 e 4.20.
Flavio DI MURO, relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Mulè 5.1, Ficara 5.5, Orlando 5.17 e Lollobrigida 5.28.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello del relatore, invitando i rispettivi firmatari alla presentazione di un ordine del giorno in Assemblea.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che gli emendamenti Mulè 5.1, Ficara 5.5, Orlando 5.17 e Lollobrigida 5.28 stati ritirati dai presentatori.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Lucchini 5.40.
Chiara BRAGA (PD) chiede un chiarimento in merito al richiamo al decreto legislativo n. 163 del 2006 ivi contenuto, dal momento che il citato decreto risulta abrogato.
Il Viceministro Edoardo RIXI fa presente che il mantenimento del richiamo al decreto legislativo n. 163 del 2006 è dettato dal fatto che alcuni appalti in corso ancora fanno riferimento a procedure e norme recate dal precedente Codice degli appalti e che, qualora così non fosse, potrebbe determinarsi una interruzione dei lavori medesimi.
Chiara BRAGA (PD) non comprende come possa prevedersi una deroga ad una disciplina non più in vigore.
Le Commissioni approvano l'emendamento Lucchini 5.40 (vedi allegato 2).
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sugli articoli aggiuntivi Muroni 5.08 e 5.07.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello del relatore, invitando i firmatari a presentare un ordine del giorno in Assemblea.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Muroni 5.08 e 5.07 sono stati ritirati dai presentatori.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sull'articolo aggiuntivo Capitanio 12.01.
Il Viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello del relatore, invitando i firmatari a presentare un ordine del giorno in Assemblea.
Chiara BRAGA (PD) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Capitanio 12.01.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Capitanio 12.01.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Braga 25.1, Rostan 25.9 e Gallo 25.2, esprime parere contrario sugli emendamenti Braga 25.3 e Muroni 25.4 nonché sui subemendamenti Paolo Russo 0.25.100.1, Braga 0.25.100.3, Paolo Russo 0.25.100.2, Pizzetti 0.25.100.4 e Muroni 0.25.100.5, mentre raccomanda l'approvazione dell'emendamento 25.100 dei relatori.
Il Sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore, esprimendo parere favorevole sull'emendamento 25.100 dei relatori.
Chiara BRAGA (PD), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 25.1, soppressivo dell'articolo cui lo stesso si riferisce, prende atto del radicale cambiamento di posizione operato tra gli altri dello stesso presidente della IX Commissione trasporti della Camera, appartenente al gruppo della Lega Nord, rispetto ai propositi in precedenza manifestati da diversi esponenti di spicco del medesimo partito politico circa l'assoluta necessità di sopprimere l'articolo 25 del decreto-legge in titolo, il quale prevede un sostanziale condono degli abusi edilizi compiuti nell'isola di Ischia. Osserva come la maggioranza si accinga ad approvare norme i cui effetti negativi non vengono in alcun modo neutralizzati dall'emendamento 25.100 presentato dai relatori, lasciando piuttosto del tutto insoluti i problemi evidenziati con allarme e preoccupazione dalle forze di opposizione in tema di rispetto della legalità e di tutela dell'ambiente. A suo avviso, in tal modo il Governo e la sua maggioranza parlamentare si rendono complici di una decisione assai grave mai accaduta prima nella storia del nostro Paese, giacché così facendo si offre un vantaggio enorme a tutti coloro che hanno costruito in spregio al rispetto delle più elementari regole urbanistiche. Ritiene che l'approvazione di simili disposizioni rappresenterà una macchia indelebile, un vero e proprio spartiacque nella legislatura corrente, tale da rivelare la totale vacuità della retorica sui temi dell'onesta e della legalità tanto spesso evocati proprio dal MoVimento 5 Stelle. Prende altresì atto del silenzio assordante manifestato su tale delicata questione dall'attuale Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Tanto premesso, nel raccomandare l'approvazione del suo emendamento 25.1, invita ciascuno dei colleghi ad esprimere il proprio voto facendo appello alla propria coscienza e tenendo in debita considerazione le gravi conseguenze implicate dalle norme in esame.
Davide GARIGLIO (PD), associandosi alle valutazioni testé espresse dalla collega Braga, ritiene anch'egli che, con l'approvazione dell'articolo 25 del decreto-legge in esame, appena mitigate dall'emendamento 25.100 dei relatori, si stia compiendo un fatto storico di inaudita gravità, destinato a rappresentare una pietra miliare di questa legislatura. Si tratta infatti di un vero e proprio condono, il primo varato dal MoVimento 5 Stelle che tanto spesso si è invece battuto, per lo meno a parole, per la difesa dell'ambiente e il rispetto della legalità. Osserva come, pur ispirandosi le norme in esame a quelle del condono del 1985 sostenuto dall'allora Partito socialista italiano, la maggioranza attuale mira ad ottenere un risultato ancora più disdicevole, perché nella cosiddetta Prima Repubblica si sanavano esclusivamente gli abusi, mentre ora alla sanatoria di quegli abusi medesimi si provvede mediante utilizzo di denaro pubblico. Segnala che, solo grazie all'attenta vigilanza dell'opposizione, sono stati perlomeno introdotti taluni correttivi al fine di evitare che la sanatoria potesse essere esperita anche da condannati per i reati per cui all'articolo 416-bis del codice penale, sebbene solo con riferimento ad abusi commessi precedentemente al 2003. Considera soprattutto inaccettabile che venga strumentalmente utilizzata la tragedia umana di Genova al solo scopo di concedere una sanatoria per mantenere opachi impegni assunti, in specifici territori, nell'ultima campagna elettorale nazionale. Osserva che gli abusi oggetto di condono nella sola isola di Ischia ammontano a circa 27.000 casi, ritenendo peraltro assai inverosimile che, come previsto dalle norme stesse, i comuni della predetta isola possano evadere le istanze loro presentate in un periodo di tempo di soli 6 mesi. In conclusione, ritiene che il cosiddetto Governo del cambiamento altro non rappresenti che un Governo della peggiore restaurazione.
Nicola STUMPO (LeU) ringrazia la collega Braga per avere presentato l'emendamento 25.1 che appare in grado di sollecitare i deputati del Movimento 5 Stelle a riassumere le posizioni tenute sino a un recente passato, rilevando che non appena giunti al Governo hanno adottato comportamenti in linea con i Governi Berlusconi o quelli della prima Repubblica. A titolo di esempio invita a rivedere il dialogo tenuto dalla Ministra Lezzi con gli esponenti No Tap che riprendeva il linguaggio tipico della burocrazia di partito degli anni ’70. Pone in evidenza il fatto che partendo da una posizione «mai più condoni» si sceglie invece ora il modo peggiore di introdurre un condono, agendo in maniera disordinata senza neanche rispettare la successione temporale degli interventi effettuati nei decenni scorsi. Sospetta che il mancato rispetto delle regole più elementari sia dovuto ad accordi presi con comitati locali. In conclusione avverte che procedendo in tale maniera fra poco «quelli di prima», a cui imputare scelte assai gravi, saranno proprio gli esponenti del Movimento 5 Stelle.
Andrea ORLANDO (PD) dichiara che appare ormai chiaro, anche sulla base delle dichiarazioni della sottosegretaria Castelli, che il vicepresidente Di Maio si è garantito che la Lega non si opporrà allo scempio che viene fatto con la normativa su Ischia in cambio di una posizione favorevole sul condono fiscale. Ricorda che lo stesso Ministro Costa, purtroppo senza essere conseguente, ha manifestato forte disagio per la scelta del condono edilizio. Nel segnalare che ciò che è in discussione è frutto di una visita a Ischia dello stesso Di Maio, si augura che non vi siano altre trasferte foriere di interventi dannosi come questo. Valuta la scelta fatta come la perdita di innocenza del Movimento 5 Stelle, ricordando che l'intransigenza non accetta deroghe. È particolarmente odiosa la decisione di inserire le norme su Ischia dentro il provvedimento relativo ai fatti di Genova, cercando in tal modo di distrarre l'attenzione dell'opinione pubblica. Invita i deputati della Lega a riflettere su come potranno reagire i loro elettori, che nelle regioni del Nord possono trovarsi sotto processo per irregolarità edilizie di scarso rilievo, a fronte di una sanatoria di tale portata. Pone in evidenza anche una disparità tra diverse categorie di abusivi, segnalando che nel corso di incontri con tali soggetti è emersa frequentemente una distinzione tra un abusivismo di necessità, come quello aree periferiche di Napoli, e quello inerente alle seconde case. Si è quindi scelto di premiare l'illegalità più ingiustificata. Suggerisce di adottare la denominazione di «pace edilizia», per far meglio digerire all'opinione pubblica le norme che si vogliono introdurre. Giudica le modifiche proposte con l'emendamento 25.100 dei relatori non un significativo passo in avanti ma solo un correttivo necessario, osservando anche che il decreto approvato dal Governo Berlusconi non superava i vincoli paesaggistici. Riconoscendo, anche sulla base della sua personale esperienza di ministro dell'ambiente, che in passato il Movimento 5 Stelle si è caratterizzato per l'attenzione a temi ambientali, si interroga su quale possa essere la credibilità residua di tale forza politica, proponendo un condono così vasto in un'isola di alto valore paesaggistico. Il silenzio che accompagna la discussione in corso rende quindi esplicito un imbarazzo politico. Invita nuovamente a sopprimere l'articolo 25, affrontando l'abusivismo sull'isola con strumenti diversi. Esprime infatti il timore che la via che si intende perseguire costituisce un incentivo per realizzare nuovi abusi.
Roberto MORASSUT (PD) ricorda che all'interno del fenomeno tutto italiano della successione, con cicli quasi decennali, di condoni edilizi, con l'articolo 25 si sceglie di utilizzare le procedure del primo di essi, quello del 1985, caratterizzato dall'essere a maglie più larghe. Ricorda che il condono del 1985 ha affrontato in misura maggiore il problema dell'abusivismo di necessità, prevedendo peraltro una significativa oblazione, mentre i successivi si sono caratterizzati per un carattere più speculativo e aggressivo sul territorio. In ogni caso, grazie all'intervento delle forze di opposizione durante la discussione dell'ultimo condono, sono state fatte salve le norme relative al paesaggio. Immagina che la maggior parte delle domande inevase nel caso di Ischia sia relativo al condono del 1994. Invita ad approvare l'emendamento Braga 25.1, soppressivo dell'intero articolo, rilevando che l'emendamento 25.100 dei relatori non incide sulle disposizioni più controverse. Nel ricordare le dichiarazioni critiche rilasciate da importanti esponenti della Lega solo pochi giorni fa, auspica che vi sia una correzione di rotta per la quale sarebbe opportuno, a seguito degli eventi sismici un potenziamento degli uffici che esaminano le pratiche di condono.
Paolo TRANCASSINI (FdI) segnala che storicamente l'abusivismo si è diffuso per necessità in quanto, a parità di costo, non vi è interesse a non rispettare la normativa edilizia. Osserva inoltre che le grandi lottizzazioni che a Roma hanno prodotto l'intasamento delle vie consolari sono state realizzate in maniera apparentemente regolare grazie a varianti del piano regolatore concesse sulla base dei forti legami tra mondo politico e grandi costruttori. Ricorda che in passato presidenti di Regione appartenenti alla passata maggioranza si sono fatti latori dell'esigenza di prevedere forme di sanatoria. Ciò premesso, dichiara di faticare a comprendere la scelta di percorrere strade diverse per territori colpiti da eventi sismici, riservandosi di effettuare una valutazione approfondita dopo l'esame degli emendamenti accantonati relativi alle regioni del centro-Italia. Segnala che quanto previsto dall'emendamento 25.100 in termini di applicazione del condono del 2003 appare in contraddizione con il contenuto del comma 1 dell'articolo 25, che fa esclusivo riferimento al condono del 1985. Invita anche ad una riflessione sull'esclusione del contributo nel caso di aumenti di volume, domandandosi se tale disposizione può essere applicata anche nel caso di cambio di destinazione d'uso.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per l'VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, sottolinea che l'articolo 25 non intende proporre un nuovo condono ma consente di esaminare le pratiche in giacenza nei comuni interessati, ricordando che l'esigenza di concedere agli enti locali un supporto per smaltire l'arretrato era stata prospettata in un recente passato dall'allora Ministro Delrio. Segnala che è stato introdotto un vincolo per escludere dall'applicazione della norma i soggetti condannati. Dichiara che la cifra di 28 mila alloggi da condonare appare esagerata, in quanto si contano circa 6 mila immobili non regolari nei comuni in cui si è verificato il sisma, di cui solo mille hanno subito danni.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Braga 25.1 e Rostan 25.9.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che l'emendamento Gallo 25.2 è stato ritirato dai presentatori.
Chiara BRAGA (PD) invita ad approvare l'emendamento a sua prima firma 25.3 che consentirebbe di evitare l'applicazione indiscriminata a tutti gli immobili del condono del 1985, cosa che costituirebbe un precedente gravissimo.
Raffaella PAITA (PD) nell'associarsi dell'intervento della collega Braga, ritiene necessario sottolineare la scelta cinica di discutere a notte fonda l'articolo su Ischia, cercando di distrarre l'attenzione dei mezzi di informazione. Dichiara di non essere stupita dalle posizioni assunte dal Movimento 5 Stelle, che con continuità ha voluto adottare una narrativa apparentemente di rottura, sapendo che una volta giunti al potere poteva rendersi omogeneo a logiche del passato. Non immagina quindi un imbarazzo dei suoi esponenti, constatando invece la presenza del cinismo che porta a premiare i furbi. Si dichiara invece indignata per la scelta, scarsamente etica, di collocare la norma su Ischia all'interno del decreto-legge su Genova, utilizzando una vicenda dolorosa. Nel ricordare che l'isola si trova in una condizione di dissesto idro-geologico, invita ad approvare l'emendamento Braga 25.3 per cercare almeno di ridurre i danni.
Umberto BURATTI (PD) nel dichiarare che a una prima lettura si era illuso che la norma volesse offrire una soluzione ad alcuni problemi burocratici, sottolinea che la norma proposta permette invece un'ampia possibilità di condono, con pochi vincoli, creando una forte disparità di trattamento tra il caso di Ischia e altre situazioni analoghe.
Le Commissioni respingono l'emendamento Braga 25.3.
Nicola STUMPO (LeU) rileva che l'emendamento Muroni 25.4 di cui è cofirmatario, può rappresentare una cartina di tornasole per verificare la fondatezza dell'affermazioni del relatore relative al fatto che non si è in presenza di un nuovo condono. L'emendamento infatti si limita a precisare che si devono applicare le disposizioni di legge valevoli al momento di presentazione della domanda di condono, rispettando così la successione temporale delle norme. Segnala che altrimenti chi ha già ottenuto una risposta relativa al condono del 2003 si troverebbe sfavorito rispetto a chi ora può utilizzare una normativa più favorevole.
Andrea ORLANDO (PD) evidenzia che l'emendamento 25.4 permette di smontare le spiegazioni fornite dal relatore, osservando che per lo smaltimento dell'arretrato sarebbe stato sufficiente potenziare le dotazioni degli uffici. Si è invece scelto di adottare una normativa su misura per permettere un condono più ampio entrando in conflitto con decisioni prese dalla magistratura. In risposta all'intervento del collega Trancassini, ricorda che nessun presidente di regione ha mai chiesto sanatorie relative a singole frazioni del territorio regionale e che in molti casi, anche scegliendo di non dare risposta a spinte provenienti dal basso, pagando per questo un costo elettorale, si è stabilito di non riaprire il condono, per scelta di responsabilità politica. L'articolo 25 appare invece in piena continuità con le politiche adottate con i Governi Berlusconi.
Le Commissioni respingono l'emendamento Muroni 25.4.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che entro il termine fissato sono stati presentati 5 subemendamenti all'emendamento 25.100 dei relatori (vedi allegato 1).
Le Commissioni respingono il subemendamento Paolo Russo 0.25.100.1.
Chiara BRAGA (PD) invita ad approvare il subemendamento a sua prima firma 0.25.100.3 con il quale si intende escludere l'estensione del condono quanto meno ai condannati per associazione mafiosa, rilevando che altrimenti apparirebbe manifesto che l'articolo 25 è stato inserito nel provvedimento per fare un favore a specifici soggetti. Sottolinea l'evidente contrasto fra chi in un recente passato ha occupato le piazze e il Parlamento reclamando legalità ed ora tace su un argomento così delicato in una discussione che si protrae da molte ore.
Nicola STUMPO (LeU) nel rilevare che quello in corso appare un dialogo tra sordi, invita ad un esame di coscienza e ad approvare almeno il subemendamento Braga 0.25.100.3, togliendo così il sospetto che la norma introdotta sia motivata da interessi personali rispetto ai quali si è preso un impegno in sede elettorale.
Roberto MORASSUT (PD) in relazione a quanto affermato dal relatore Rospi, ribadisce che se si è solo in presenza di una necessità di smaltire un arretrato, non dovrebbe esserci nessuna difficoltà a fare riferimento alla diversa condizione in cui si trovano gli immobili in relazione ai tre diversi condoni adottati in passato.
Luca PASTORINO (LeU) evidenzia come su scelte così rilevanti occorre assumersi la piena responsabilità; rivolgendosi in particolare al gruppo del MoVimento 5 Stelle ritiene che non si possa negare la gravità delle disposizioni contenute all'articolo 25 nonché nell'emendamento 25.100 dei relatori.
Le Commissioni respingono il subemendamento Braga 0.25.100.3 nonché i subemendamenti Paolo Russo 0.25.100.2 e Pizzetti 0.25.100.4.
Davide GARIGLIO (PD), raccomandando l'approvazione del subemendamento Muroni 0.25.100.5, evidenzia come il Governo voglia introdurre nell'articolato il riferimento alla vecchia normativa in materia di condono edilizio.
Chiara BRAGA (PD) evidenzia come l'emendamento presentato dai relatori all'articolo 25 consente la sanatoria di edifici costruiti del tutto abusivamente. Al riguardo ritiene che su tale materia sarebbe stato opportuno un chiarimento circa l'ambito di applicazione delle norme relative all'articolo 25.
Nicola STUMPO (LeU) ritiene inaccettabile che la maggioranza ed il governo vogliano sanare situazioni di abuso edilizio in sfregio a qualunque norma in materia di vincoli paesaggistici.
Andrea ORLANDO (PD) ritiene che i relatori dovrebbero utilmente accantonare l'emendamento 25.100 e stigmatizza la volontà di voler concedere un contributo dello Stato per sanare immobili abusivi.
Il Sottosegretario Vito Claudio CRIMI rispondendo al deputato Orlando ricorda che all'articolo 20 del provvedimento in esame vengono attribuiti al commissario straordinario specifici poteri per la mappatura delle zone a rischio sismico.
Roberto MORASSUT (PD) dichiara di non condividere e di non comprendere le argomentazioni svolte dal sottosegretario Crimi relative alla sanatoria edilizia prevista nel provvedimento in esame.
Chiara BRAGA (PD) giudica del tutto non convincenti le dichiarazioni del Sottosegretario Crimi a sostegno del condono edilizio per Ischia.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono il subemendamento Muroni 0.25.100.5 ed approvano l'emendamento 25.100 dei relatori (vedi allegato 2).
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che l'emendamento Gallo 25.6 è stato ritirato dai presentatori.
Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, l'emendamento Braga 25.8 e l'articolo aggiuntivo Muroni 25.01.
Le Commissioni passano ora ad esaminare le proposte emendative accantonate nelle precedenti sedute riferite al Capo I del provvedimento.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Sozzani 30.1, Butti 30.2 e Morgoni 30.3.
Il Sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.
Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Sozzani 30.1, Butti 30.2 e Morgoni 30.3 (vedi allegato 2).
Le Commissioni respingono l'emendamento Pezzopane 37.73.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Patassini 37.30 e Terzoni 37.31, esprimendo altrimenti parere contrario.
Il Sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello espresso dai relatori, trattandosi di una materia che viene affrontata in modo organico in altri articoli.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che gli identici emendamenti Patassini 37.30 e Terzoni 37.31 sono stati ritirati dai presentatori.
Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Pezzopane 37.57, 37.58. e 37.59.
Il Sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello espresso dai relatori non giudicando opportuna la proroga dello stato di emergenza.
Stefania PEZZOPANE (PD), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 37.57, insiste affinché sia presa in considerazione la proroga per i lavoratori della ricostruzione essendo prevista la scadenza dei contratti al 31 dicembre 2018.
Tullio PATASSINI (Lega) ringrazia il Governo per le rassicurazioni relative ai poteri attribuiti al Commissario straordinario per la ricostruzione.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Pezzopane 37.57, 37.58 e 37.59.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, formula un invito al ritiro degli identici emendamenti Patassini 37.22 e Terzoni 37. 23.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che gli identici emendamenti Patassini 37.22 e Terzoni 37. 23 sono stati ritirati dai presentatori.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, formula un invito al ritiro degli identici emendamenti Patassini 37.71 e Terzoni 37. 72.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che gli identici emendamenti Patassini 37.71 e Terzoni 37. 72 sono stati ritirati dai presentatori.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Trancassini 37.61.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Le Commissioni respingono l'emendamento Trancassini 37.61.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Trancassini 37.023.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Patrizia TERZONI, presidente, prende atto che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Trancassini 37.023 non accolgono l'invito al ritiro.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Trancassini 37.023
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Anna Lisa Baroni 39.1.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Le Commissioni respingono l'emendamento Anna Lisa Baroni 39.1.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Fiorini 39.2.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Le Commissioni respingono l'emendamento Fiorini 39.2.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Pezzopane 39.04.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Stefania PEZZOPANE (PD) si rammarica per il fatto che il Governo abbia ritenuto di non accogliere l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 39.04, precedentemente accantonato per un supplemento di valutazione. Ricorda che tale proposta emendativa va nella direzione delle tante promesse elettorali delle forze di maggioranza, considerato che è volta a ridurre, analogamente a quanto previsto per il terremoto del 2009, del 40 per cento l'ammontare dovuto per i tributi e contributi temporaneamente sospesi nelle zone dell'Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017. Pertanto non si spiega le motivazioni del parere contrario, tenuto conto che durante la scorsa campagna elettorale era stata promesso addirittura l'azzeramento delle somme dovute.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Pezzopane 39.04.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Donina 39.092.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Donina 39.092.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, esprime parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Giacometto 39.05, D'Eramo 39.093 e Giacometto 39.026, purché riformulati in identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI nell'esprimere parere conforme a quello del relatore, illustra la riformulazione in identico testo degli articoli aggiuntivi Giacometto 39.05, D'Eramo 39.093 e Giacometto 39.026, volte a tutelare il personale assunto al fine di fronteggiare la ricostruzione conseguente agli eventi sismici verificatisi nella regione Abruzzo nel 2009.
Carlo GIACOMETTO (FI) accetta la riformulazione del suo articolo aggiuntivo 39.026.
Stefania PEZZOPANE (PD) nel prendere atto che il Governo ha accolto i contenuti di una analoga proposta emendativa presentata dal Partito democratico durante l'esame del decreto-legge n. 55 di luglio 2018, chiede di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo del collega Giacometto.
Patrizia TERZONI, presidente, prende atto che i presentatori accolgono la riformulazione dell'articolo aggiuntivo D'Eramo 39.093.
Le Commissioni approvano gli articoli aggiuntivi Giacometto 39.05, D'Eramo 39.093 e Giacometto 39.026, come riformulati in identico testo (vedi allegato 2).
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione formula un invito al ritiro degli identici articoli aggiuntivi Fiorini 39.027 e Rossi 39.028.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Patrizia TERZONI, presidente, prende atto che i presentatori degli identici articoli aggiuntivi Fiorini 39.027 e Rossi 39.028 non accolgono l'invito al ritiro formulato dai relatori.
Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Fiorini 39.027 e Rossi 39.028.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Zolezzi 39.0102.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Alberto ZOLEZZI (M5S) ritira l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 39.0102.
Andrea ORLANDO (PD) dichiara di fare proprio l'articolo aggiuntivo 39.0102 del collega Zolezzi.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Zolezzi 39.0102.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Colletti 39.094.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Colletti 39.094 è stato ritirato dal suo presentatore.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, formula un invito al ritiro degli identici articoli aggiuntivi Zolezzi 39.0101 e Rossi 39.070.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Patrizia TERZONI, presidente, prende atto che i presentatori non accolgono l'invito al ritiro degli identici articoli aggiuntivi Zolezzi 39.0101 e Rossi 39.070.
Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Zolezzi 39.0101 e Rossi 39.070.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Prisco 39.077 e Pentangelo 39.078.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Prisco 39.077 e Pentangelo 39.078.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Baldelli 39.097.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Le Commissioni respinge l'articolo aggiuntivo Baldelli 39.097.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Prisco 39.088, Pentangelo 39.089 e Nevi 39.087.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Prisco 39.088, Pentangelo 39.089 e Nevi 39.087.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Patassini 39.098 e Terzoni 39.099, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore, precisando che con la nuova formulazione, rispetto al testo originario, sono stati espunti i punti 3) e 5).
Andrea ORLANDO (PD) con riferimento alla riformulazione proposta, sottolinea che né nel nostro ordinamento né nella giurisprudenza viene utilizzata l'espressione «interventi edilizi totalmente abusivi». Invita pertanto relatori e Governo a rivedere il testo.
Stefania PEZZOPANE (PD) chiede al Governo di illustrare la nuova formulazione degli articoli aggiuntivi, che introducono deroghe all'applicazione della normativa e condoni sul modello di quelli adottati per l'isola di Ischia. Esprime la convinzione che tali disposizioni favoriranno gli abusi e non certamente la ricostruzione.
Chiara BRAGA (PD) considera inaccettabile che la riformulazione degli identici articoli aggiuntivi Patassini 39.098 e Terzoni 39.099 su un tema così complesso sia stata presentata a questa tarda ora dei lavori di seduta, forse nascondendo il tentativo di varare una sanatoria per ulteriori abusi edilizi compiuti nel centro Italia.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI precisa, a rettifica di quanto in precedenza affermato, che occorre mantenere nel testo della riformulazione l'espressione «totalmente», in quanto già presente nel decreto-legge ad esempio con riferimento alle misure concernenti i comuni dell'isola di Ischia.
Nicola STUMPO (LeU), non comprende chiaramente quale possa essere il senso in ambito giuridico dell'avverbio «totalmente».
Andrea ORLANDO (PD) rileva che la riformulazione proposta genererà un assai rilevante contenzioso, posto che la nozione di «totalmente» appare di difficile dimostrabilità. Osserva piuttosto che la contestuale previsione che il bene oggetto di sanatoria non debba essere altresì destinatario di un ordine di demolizione finirà evidentemente per estendere in misura notevole il raggio della impunità.
Le Commissioni approvano quindi gli identici articoli aggiuntivi Patassini 39.098 e Terzoni 39.099, come riformulati (vedi allegato 2).
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Braga 40.1, parere favorevole sull'emendamento 40.10 dei relatori, parere contrario sull'emendamento Baldelli 40.2 e parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Grippa 40.013, a condizione che lo stesso venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Patrizia TERZONI, presidente, prende atto che i presentatori accettano la riformulazione dell'articolo aggiuntivo Grippa 40.013.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Braga 40.1, approvano l'emendamento 40.10 dei relatori (vedi allegato 2), respingono l'emendamento Baldelli 40.2 ed approvano l'articolo aggiuntivo Grippa 40.013, come riformulato (vedi allegato 2).
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Benedetti 41.4 e 41.3, esprime parere favorevole sui subemendamenti Muroni 0.41.10.1 e Braga 0.41.10.2, esprime parere contrario sul subemendamento Muroni 0.41.10.3 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 41.10 dei relatori. Formula infine un invito al ritiro sull'emendamento Lucchini 41.1 mentre esprime parere contrario sull'emendamento Braga 41.2.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore, salvo che per l'emendamento Lucchini 41.1, sul quale esprime parere contrario.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Benedetti 41.4 e 41.3.
Chiara BRAGA (PD), intervenendo sui subemendamenti riferiti all'emendamento 41.10 dei relatori, osserva come gli stessi affrontano il rilevante tema dell'uso in agricoltura dei fanghi da depurazione, sul quale è in corso un dibattito pubblico ampio. Ritiene pertanto che non vi siano, a questo punto dei lavori parlamentare, le condizioni per un esame sereno di tali proposte emendative.
Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano i subemendamenti Muroni 0.41.10.1 e Braga 0.41.10.2 (vedi allegato 2), respingono il subemendamento Muroni 0.41.10.3, approvano l'emendamento 41.10 dei relatori (vedi allegato 2) e respingono gli emendamenti Lucchini 41.1 e Braga 41.2.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Serracchiani 44.2, 44.1, 44.3 e 44.4.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Chiara BRAGA (PD), intervenendo sull'emendamento Serracchiani 44.2 di cui è cofirmataria, avverte che l'insieme delle proposte emendative riferite all'articolo 44 avrebbero meritato maggiore spazio di discussione, attenendo ad un tema assai rilevante quale quello della salvaguardia occupazionale dei lavoratori operanti nelle aree di crisi industriale complessa sul quale, anche in relazione a quanto rappresentato dalle organizzazioni sindacali nel corso delle audizioni il Governo non ha fornito risposte adeguate.
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI assicura che tale tema rientra tra le priorità dell'azione di Governo.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Serracchiani 44.2, 44.1, 44.3 e 44.4.
Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la IX Commissione, esprime infine parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 44.0100 dei relatori, nonché sugli identici emendamenti Patassini 45.01 e Terzoni 45.03, a condizione che gli stessi vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Il sottosegretario Vito Claudio CRIMI esprime parere conforme a quello del relatore.
Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 44.0100 dei relatori (vedi allegato 2), originariamente riferito all'articolo 45.
Patrizia TERZONI, presidente, prende atto che i presentatori accettano la riformulazione dei rispettivi articoli aggiuntivi Patassini 45.01 e Terzoni 45.03.
Le Commissioni approvano gli identici articoli aggiuntivi Patassini 45.01 e Terzoni 45.03, come riformulati (vedi allegato 2).
Patrizia TERZONI, presidente, avverte che è così concluso l'esame delle proposte emendative riferite al decreto-legge in titolo, rinviando quindi il seguito dell'esame alla seduta già convocata per le ore 13.30 di martedì 23 ottobre.
La seduta termina alle 6.50 di martedì 23 ottobre.
TESTO AGGIORNATO AL 23 OTTOBRE 2018
ALLEGATO 1
Conversione in legge del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, recante disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze (C. 1209 Governo).
ULTERIORI PROPOSTE EMENDATIVE DEI RELATORI E RELATIVI SUBEMENDAMENTI
ART. 4.
Subemendamenti all'emendamento 4.100 dei relatori
Al comma 1, sostituire le parole: e ai liberi professionisti con le seguenti: alle categorie economiche e produttive, compresi professionisti e titolari di imprese individuali o di imprese familiari.
0. 4. 100. 1. Cassinelli, Sozzani, Bagnasco, Gagliardi, Mulè, Baldelli, Cortelazzo, Bergamini, Casino, Giacometto, Germanà, Labriola, Pentangelo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella.
Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: e n. 314 del 7 settembre 2018 aggiungere le seguenti: e con successive ordinanze sindacali.
Conseguentemente, al medesimo comma 1, primo periodo, sostituire le parole: alla data di entrata in vigore del presente decreto con le seguenti: alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109.
0. 4. 100. 2. Pastorino, Stumpo, Muroni.
Al comma 1, sostituire le parole: euro 200.000 con le seguenti: euro 300.000.
Conseguentemente, al comma 2, dopo le parole: per l'anno 2018 aggiungere le seguenti: e di 5 milioni di euro per l'anno 2019.
0. 4. 100. 3. Fidanza, Butti, Foti, Rotelli, Trancassini, Lollobrigida, Meloni.
Al comma 1, sostituire le parole: euro 200.000 con le seguenti: euro 300.000.
0. 4. 100. 4. Fidanza, Butti, Foti, Rotelli, Trancassini, Lollobrigida, Meloni.
Al comma 1, primo periodo, aggiungere, in fine, le parole:, nonché la sospensione fino al 31 dicembre 2020 degli strumenti di accertamento quali gli studi di settore, nonché il redditometro e lo spesometro. Detta sospensione opera anche all'interno della zona franca di cui all'articolo 8.
0. 4. 100. 5. Gagliardi, Mulè, Sozzani, Cassinelli, Bagnasco, Baldelli, Cortelazzo, Bergamini, Casino, Giacometto, Germanà, Labriola, Pentangelo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella.
Al comma 2 sostituire le parole: 10 milioni con le seguenti: 15 milioni.
Conseguentemente, al medesimo comma, sostituire le parole: 5 milioni con le seguenti: 10 milioni.
0. 4. 100. 6. Braga, Pizzetti, Paita, Orlando, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane.
Al comma 2, sostituire le parole: per l'anno 2018 con le seguenti: per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020.
Conseguentemente, al medesimo comma, sostituire le parole: per la somma di 5 milioni con le seguenti: per la somma di 25 milioni di euro.
0. 4. 100. 7. Mulè, Gagliardi, Bagnasco, Cassinelli, Sozzani, Baldelli, Cortelazzo, Bergamini, Casino, Giacometto, Germanà, Labriola, Pentangelo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella.
Sostituirlo con il seguente:
Art. 4.
(Sostegno a favore delle imprese danneggiate in conseguenza dell'evento).
1. Alle imprese e ai liberi professionisti aventi sede operativa all'interno della zona delimitata con le ordinanze del sindaco del comune di Genova n. 282 del 14 agosto 2018, n. 307 del 26 agosto 2018, n. 310 del 30 agosto 2018 e n. 314 del 7 settembre 2018 e con provvedimento ricognitivo del Commissario straordinario da adottare entro il 31 dicembre 2018, con sede o unità locale ubicate nella medesima zona, che nel periodo dal 14 agosto 2018 alla data di entrata in vigore del presente decreto hanno subito un decremento del fatturato rispetto al valore mediano del corrispondente periodo dell'ultimo triennio 2015-2017, è riconosciuta, a domanda, una somma fino al 100 per cento del predetto decremento e nel limite massimo di euro 200.000. Il decremento di fatturato può essere dimostrato mediante dichiarazione dell'interessato ai sensi dell'articolo 46 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, accompagnata dall'estratto autentico delle pertinenti scritture contabili attinenti ai periodi di riferimento.
2. I criteri e le modalità per l'erogazione delle somme, nel limite complessivo di euro 10 milioni per l'anno 2018, sono stabiliti dal Commissario delegato di cui all'articolo 1 dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 539 del 20 agosto 2018, che provvede a valere sulle risorse disponibili sulla contabilità speciale per l'emergenza, che è all'uopo integrata, per la somma di euro 5 milioni, con le risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione, di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
4. 100. I Relatori.
Subemendamenti all'articolo aggiuntivo 4. 050 dei Relatori
Al comma 9, lettera b), sostituire le parole: di cui all'articolo 45. con le seguenti: di cui al comma 9-ter.
Conseguentemente, dopo il comma 9, aggiungere i seguenti:
9-bis. Allo scopo di estendere gli interventi di sostegno di cui all'articolo 1-bis nonché quelli, di cui ai commi da 1 a 8, del presente articolo, alla totalità dei soggetti danneggiati dall'evento, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, il Commissario delegato per l'emergenza individua una area limitrofa alla zona delimitata con le ordinanze del Sindaco del Comune di Genova n. 282 del 14 agosto 2018, n. 307 del 26 agosto 2018, n. 310 del 30 agosto 2018 e n. 314 del 7 settembre 2018.
9-ter. Agli oneri di cui al comma 9 lettera b) pari a 10 milioni di euro per l'anno 2018 si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.
Sopprimere, in fine, le parole: Conseguentemente, all'articolo 8, comma 5, sostituire le parole «20 milioni» con le seguenti: 10 milioni.
0. 4. 050. 1. Braga, Pizzetti, Paita, Orlando, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane.
Sostituire il comma 9, con il seguente:
9. La contabilità speciale di cui all'articolo 1, comma 8, è incrementata di 50 milioni di euro per l'anno 2018. Ai relativi oneri si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per le esigenze indifferibili di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
Conseguentemente, sopprimere le parole: Conseguentemente, all'articolo 8, comma 5, sostituire le parole: «20 milioni» con le seguenti: «10 milioni».
0. 4. 050. 2. Gagliardi, Mulè, Sozzani, Cassinelli, Bagnasco, Baldelli, Cortelazzo, Bergamini, Casino, Giacometto, Germanà, Labriola, Pentangelo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella.
Sostituire il comma 9, con il seguente:
9. La contabilità speciale di cui all'articolo 1, comma 8, è incrementata di 35 milioni di euro per l'anno 2018. Ai relativi oneri si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per le esigenze indifferibili di cui all'articolo 1, comma 200 della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
Conseguentemente, ultimo capoverso, sopprimere le parole: Conseguentemente, all'articolo 8, comma 5, sostituire le parole: «20 milioni» con le seguenti: «10 milioni».
0. 4. 050. 3. Mulè, Gagliardi, Sozzani, Cassinelli, Bagnasco, Baldelli, Cortelazzo, Bergamini, Casino, Giacometto, Germanà, Labriola, Pentangelo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella.
Dopo il comma 9, aggiungere i seguenti:
9-bis. Allo scopo di estendere gli interventi di cui all'articolo 1-bis nonché quelli di cui ai commi da 1 a 8 del presente articolo, di sostegno alla totalità dei soggetti danneggiati dall'evento, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, il Commissario delegato per l'emergenza individua una area limitrofa alla zona delimitata con le ordinanze del Sindaco del Comune di Genova n. 282 del 14 agosto 2018, n. 307 del 26 agosto 2018, n. 310 del 30 agosto 2018 e n. 314 del 7 settembre 2018. Per tale finalità è stanziata la ulteriore somma pari a 12.500.000 euro.
9-ter. Agli oneri di cui al comma 9-bis lettera b) pari a 12.500.000 euro per l'anno 2018 si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.
0. 4. 050. 4. Paita, Braga, Pizzetti, Orlando, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane.
Sopprimere la parte consequenziale.
Conseguentemente, all'articolo 45, comma 1, lettera b), sostituire le parole: 30.400.000 euro con le seguenti: 35.400.000 euro e alla lettera e) sostituire le parole: 49.005.000 euro, con le seguenti: 54.005.000 euro.
0. 4. 050. 5. Fidanza, Butti, Foti, Rotelli, Trancassini, Lollobrigida, Meloni.
Sopprimere la parte consequenziale.
0. 4. 050. 6. Paita, Braga, Pizzetti, Orlando, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane.
Dopo l'articolo 4, aggiungere il seguente:
Art. 4-bis.
(Sostegno a favore degli operatori economici danneggiati in conseguenza dell'evento).
1. Al fine di accelerare le operazioni di ricostruzione dell'infrastruttura crollata a seguito dell'evento e per ristorare i danni subiti dagli immobili che ospitano le imprese aventi sede operativa nella zona delimitata con l'ordinanza del sindaco del comune di Genova n. 314 del 7 settembre 2018 e destinatarie di ordinanze sindacali di sgombero, il Commissario di cui all'articolo 1, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, può stipulare con i proprietari delle predette unità immobiliari, con gli effetti di cui all'articolo 45, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, l'atto di cessione della proprietà. Scaduto tale termine, il Commissario provvede alle conseguenti espropriazioni. A tal fine emana il decreto di esproprio sulla base delle risultanze della documentazione catastale e procede all'immediata redazione del verbale di immissione in possesso ai sensi dell'articolo 24 del decreto del citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001. Il Commissario non subentra nei rapporti passivi gravanti sui proprietari a favore di istituti finanziari, né acquisisce alcun gravame sull'unità immobiliare ceduta.
2. Ai proprietari che hanno stipulato gli atti di cessione è corrisposta, nel termine di trenta giorni dalla trascrizione degli stessi, l'indennità quantificata in complessivi euro 1.300,00 per metro quadrato per le aree coperte e di euro 325,00 per le aree scoperte, che tiene conto del valore venale dell'immobile.
3. Le indennità sono diminuite del 10 per cento in favore dei soggetti espropriati che non hanno stipulato gli atti di cessione volontaria e sono corrisposte entro trenta giorni dalla redazione del verbale di immissione.
4. Il concessionario del tratto autostradale alla data dell'evento provvede a corrispondere ai proprietari e agli usufruttuari le indennità di cui ai commi 2, 3 e 6 nei termini ivi previsti. In caso di omesso versamento nel termine, il Commissario provvede in via sostitutiva e in danno del concessionario medesimo.
5. All'esito delle operazioni di ricostruzione, l'eventuale retrocessione totale o parziale dei fondi espropriati è pronunciata a titolo gratuito a favore del comune di Genova e su richiesta dello stesso.
6. Alle imprese di cui al comma 1 è corrisposta un'indennità per ristorare la perdita delle attrezzature, dei macchinari e dei materiali aziendali ovvero la spesa per il loro recupero e trasferimento all'interno dell'area metropolitana di Genova o, per motivate ragioni tecniche, organizzative o produttive, nelle province limitrofe. Il concessionario, ovvero il Commissario in via sostitutiva, provvede al pagamento dell'indennità entro trenta giorni dal deposito di una perizia giurata che attesta l'entità e la congruità della spesa, anche tenuto conto dei valori residui di ammortamento.
7. Le indennità di cui al presente articolo sono riconosciute al netto dell'indennizzo assicurativo o del risarcimento erogato da altri soggetti pubblici o privati, nonché delle altre agevolazioni pubbliche eventualmente percepite dall'interessato per le medesime finalità del presente articolo.
8. Il Commissario straordinario provvede all'attuazione degli interventi di cui al presente articolo nei limiti delle risorse disponibili di cui al comma 9.
9. La contabilità speciale di cui all'articolo 1, comma 8, è incrementata di 35 milioni di euro per l'anno 2018. Ai relativi oneri si provvede:
a) quanto a 25 milioni di euro per il pagamento dell'indennità di cui al comma 6, a valere sulle risorse destinate dall'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), nel bilancio di previsione per l'anno 2018 al finanziamento dei progetti di investimento e formazione in materia di sicurezza sul lavoro;
b) quanto a 10 milioni di euro per l'avvio del pagamento delle indennità di cui ai commi 2 e 3, a valere sulle risorse di cui all'articolo 45.
10. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
Conseguentemente, all'articolo 8, comma 5, sostituire le parole: 20 milioni con le seguenti: 10 milioni.
4. 050. I Relatori.
Subemendamenti all'Articolo aggiuntivo 4. 051 dei Relatori
All'articolo aggiuntivo 4.051, al comma 1, dopo le parole: è concessa inserire le seguenti: ai sensi del comma 3.
Conseguentemente, al comma 2, dopo le parole: è riconosciuta, inserire le seguenti: ai sensi del comma 3.
0. 4. 051. 100. I Relatori.
Al comma 1, sostituire le parole: dodici mesi con le seguenti: ventiquattro mesi.
Conseguentemente, sostituire il comma 5 con i seguenti:
5. I periodi di trattamento di integrazione salariale ordinaria e straordinaria, concessi in conseguenza del suddetto evento non sono conteggiati ai fini delle durate massime complessive previste dall'articolo 4, commi 1 e 2, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148.
6. È concessa l'esenzione totale dal pagamento della contribuzione addizionale di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, relativa al trattamento di integrazione salariale straordinaria per il periodo autorizzato.
7. All'onere di cui al presente articolo valutato in 60 milioni di euro si provvede, fino al relativo fabbisogno, mediante il maggior gettito derivante dalla disposizione di cui al comma 8.
8. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze è rideterminata la misura del payout applicato all'ammontare delle vincite sugli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettere a) e b) del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, al fine di assicurare maggiori entrate erariali pari a 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020.
0. 4. 051. 1. Pastorino, Stumpo, Muroni.
Al comma 1, sostituire le parole: dodici mesi con le seguenti: di 24 mesi.
Conseguentemente, al comma 5, sostituire le parole: valutato in 30 milioni di euro per 12 mesi a decorrere dal 14 agosto 2018 con le seguenti: valutato in 60 milioni di euro per 24 mesi a decorrere dal 14 agosto 2018.
0. 4. 051. 2. Gribaudo, Serracchiani, Carla Cantone, Lacarra, Lepri, Mura, Viscomi, Zan, Braga, Pizzetti, Paita, Orlando, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane.
Al comma 1, dopo le parole: dipendenti da aziende o da soggetti diversi dalle imprese inserire il seguente segno di interpunzione:, .
0. 4. 051. 3. Serracchiani, Gribaudo, Carla Cantone, Lacarra, Lepri, Mura, Viscomi, Zan, Braga, Pizzetti, Paita, Orlando, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane.
Al comma 1, sostituire le parole: operanti nelle aree del territorio della Città metropolitana di Genova individuate con provvedimento del Commissario delegato, sentiti la Regione Liguria e il Comune di Genova, con le seguenti: operanti nell'ambito territoriale della Regione Liguria.
Conseguentemente, al comma 5, sostituire le parole: valutato in 30 milioni di euro con le seguenti: valutato in 58 milioni di euro.
0. 4. 051. 4. Braga, Pizzetti, Paita, Orlando, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane, Serracchiani, Gribaudo, Carla Cantone, Lacarra, Lepri, Mura, Viscomi, Zan.
Al comma 1, sostituire le parole: della Città metropolitana di Genova con le seguenti: regionale.
0. 4. 051. 5. Gagliardi, Bagnasco, Cassinelli, Mulè, Sozzani, Baldelli, Cortelazzo, Bergamini, Casino, Giacometto, Germanà, Labriola, Pentangelo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella.
Al comma 1, sostituire le parole: sentiti la Regione Liguria e il Comune di Genova con le seguenti: sentiti la Regione Liguria, il Comune di Genova e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro.
0. 4. 051. 6. Paita, Braga, Pizzetti, Orlando, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane, Serracchiani, Gribaudo, Carla Cantone, Lacarra, Lepri, Mura, Viscomi, Zan.
Al comma 1, aggiungere, in fine, il seguente periodo: La medesima indennità è concessa ai lavoratori di cui al periodo precedente impossibilitati a recarsi al lavoro.
0. 4. 051. 7. Cassinelli, Gagliardi, Bagnasco, Mulè, Sozzani, Baldelli, Cortelazzo, Bergamini, Casino, Giacometto, Germanà, Labriola, Pentangelo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella.
Al comma 2, dopo le parole: che abbiano dovuto sospendere l'attività aggiungere le seguenti: o abbiano subito danno.
0. 4. 051. 8. Gribaudo, Serracchiani, Carla Cantone, Lacarra, Lepri, Mura, Viscomi, Zan, Braga, Pizzetti, Paita, Orlando, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane.
Al comma 2, sostituire le parole: è riconosciuta una indennità una tantum pari a 15.000 euro, con le seguenti: è riconosciuta, a decorrere dal 14 agosto 2018, per un periodo di 12 mesi, prorogabile per ulteriori 12 mesi, una indennità mensile pari al trattamento massimo di integrazione salariale, con la relativa contribuzione figurativa.
Conseguentemente, al comma 5, sostituire le parole: valutato in 30 milioni di euro per 12 mesi a decorrere dal 14 agosto 2018, con le seguenti: valutato in 45 milioni di euro per 24 mesi a decorrere dal 14 agosto 2018.
0. 4. 051. 9. Gribaudo, Serracchiani, Carla Cantone, Lacarra, Lepri, Mura, Viscomi, Zan, Braga, Pizzetti, Paita, Orlando, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane.
Al comma 2, sostituire le parole: pari a 15.000 con le seguenti: fino a 25.000.
0. 4. 051. 10. Fidanza, Butti, Foti, Rotelli, Trancassini, Lollobrigida, Meloni.
All'articolo aggiuntivo 4.051, dopo le parole: della Regione inserire le seguenti: nel limite di spesa complessivo di 11 milioni di euro per l'anno 2018 e di 19 milioni di euro per l'anno 2019.
Conseguentemente, al medesimo articolo aggiuntivo:
sopprimere il comma 4;
al comma 5, sostituire le parole da: valutare fino a: 2018 con le seguenti: pari a 11 milioni di euro per anno 2018 e a 19 milioni di euro per l'anno 2019.
0. 4. 051. 200. I Relatori.
Al comma 4, dopo le parole: sono dispensati dall'osservanza aggiungere le seguenti: delle disposizioni in materia di contribuzione addizionale di cui all'articolo 5, nonché.
Conseguentemente, al comma 5, sostituire le parole: valutato in 30 milioni di euro con le seguenti: valutato in 35 milioni di euro.
0. 4. 051. 11. Gribaudo, Serracchiani, Carla Cantone, Lacarra, Lepri, Mura, Viscomi, Zan, Braga, Pizzetti, Paita, Orlando, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane.
Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:
4-bis. I periodi di trattamento di integrazione salariale ordinaria e straordinaria concessi in conseguenza del suddetto evento non sono conteggiati ai fini delle durate massime complessive previste dall'articolo 4, commi 1 e 2, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148.
0. 4. 051. 12. Cassinelli, Gagliardi, Mulè, Bagnasco, Sozzani, Baldelli, Cortelazzo, Bergamini, Casino, Giacometto, Germanà, Labriola, Pentangelo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella.
Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:
4-bis. Alle aziende e ai soggetti diversi dalle imprese di cui al comma 1, è concessa l'esenzione totale dal pagamento della contribuzione addizionale di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, relativa al trattamento di integrazione salariale straordinaria per il periodo autorizzato.
0. 4. 051. 13. Gagliardi, Bagnasco, Cassinelli, Mulè, Sozzani, Baldelli, Cortelazzo, Bergamini, Casino, Giacometto, Germanà, Labriola, Pentangelo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella.
Dopo l'articolo 4, aggiungere il seguente:
Art. 4-bis.
(Sostegno al reddito dei lavoratori).
1. È concessa una indennità pari al trattamento massimo di integrazione salariale, con la relativa contribuzione figurativa, a decorrere dal 14 agosto 2018, per un massimo di dodici mesi, in favore dei lavoratori del settore privato compreso quello agricolo, impossibilitati o penalizzati a prestare l'attività lavorativa, in tutto o in parte, a seguito del crollo del ponte Morandi, dipendenti da aziende o da soggetti diversi dalle imprese operanti nelle aree del territorio della città metropolitana di Genova individuate con provvedimento del Commissario delegato, sentiti la regione Liguria e il comune di Genova, che hanno subito un impatto economico negativo e per i quali non trovano applicazione le vigenti disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro o che hanno esaurito le tutele previste dalla normativa vigente.
2. In favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale, dei lavoratori autonomi, ivi compresi i titolari di attività di impresa e professionali, iscritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza, che abbiano dovuto sospendere l'attività a causa dell'evento di cui al comma 1 è riconosciuta una indennità una tantum pari a 15.000 euro, nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia di aiuti di Stato.
3. Le indennità di cui ai commi 1 e 2 sono concesse con decreto della regione Liguria. La regione, insieme al decreto di concessione, invia la lista dei beneficiari all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), che provvede all'erogazione delle indennità. Le domande sono presentate alla regione, che le istruisce secondo l'ordine cronologico di presentazione delle stesse. L'INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, fornendo i risultati dell'attività di monitoraggio, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al Ministero dell'economia e delle finanze e alla regione Liguria.
4. I datori di lavoro che presentano domanda di cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, nonché di assegno ordinario e assegno di solidarietà, in conseguenza dell'evento di cui al comma 1 sono dispensati dall'osservanza dei limiti temporali previsti dagli articoli 15, comma 2, 25, comma 1, 30, comma 2, e 31, commi 5 e 6, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148.
5. L'onere derivante dal presente articolo, valutato in 30 milioni di euro per dodici mesi a decorrere dal 14 agosto 2018, è posto a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione, di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
4. 051. I Relatori.
ART. 5.
Subemendamenti all'emendamento 5. 100. dei Relatori
Alla lettera b), comma 3-bis sostituire le parole nella misura di 5.000.000,00 di euro per l'anno 2018. All'onere per l'anno 2018 con le seguenti nella misura di 5.000.000,00 di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019. All'onere per ciascuno degli anni 2018 e 2019.
0. 5. 100. 1. Stumpo, Pastorino, Muroni.
All'articolo 5, sono apportate le seguenti modificazioni:
al comma 3 al primo periodo, dopo le parole: è autorizzata la spesa di 20 milioni di euro per l'anno 2018, aggiungere le seguenti: che sono trasferiti direttamente alla contabilità speciale intestata al Commissario delegato e, al secondo periodo, sopprimere le parole: , nel rispetto della normativa europea sugli aiuti « de minimis»;
dopo il comma 3, inserire i seguenti:
3-bis. Al fine di garantire la realizzazione, da parte del comune di Genova d'intesa con il Commissario delegato, di opere viarie di collegamento o comunque inerenti alla mobilità, come individuate nel piano strategico della mobilità genovese, sono attribuite al comune di Genova risorse straordinarie nella misura di 5 milioni di euro per l'anno 2018. All'onere per l'anno 2018 si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
3-ter. Al fine di garantire idonee misure a sostegno della mobilità sostenibile anche attraverso l'individuazione di aree utilizzabili quali parcheggi di interscambio, è concessa, per la durata di trenta anni, a favore del comune di Genova, l'area demaniale marittima compresa tra il rio Branega e il rio San Michele, conosciuta come «fascia di rispetto di Prà».
5. 100. I Relatori.
ART. 12.
Subemendamenti all'emendamento 12.150 dei Relatori
Sopprimere le parole da: al terzo periodo, fino alla fine del periodo.
0. 12. 150. 1. Pizzetti, Braga, Paita, Orlando, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane.
Al capoverso comma 4-bis, primo periodo, dopo le parole: sono trasferite all'Agenzia, aggiungere le parole: le funzioni in materia di sicurezza delle infrastrutture stradali della Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, nonché.
0. 12. 150. 2. Sozzani, Mulè, Bagnasco, Cassinelli, Gagliardi, Cortelazzo, Baldelli, Bergamini, Germanà, Pentangelo, Rosso, Zanella, Casino, Giacometto, Labriola, Mazzetti, Ruffino.
Al capoverso comma 4-bis, primo periodo, aggiungere, in fine, il seguente: Anche al fine di consentire il completo svolgimento delle attività di controllo delle citate infrastrutture, il termine del 30 aprile 2019, previsto dall'articolo 10 del suddetto decreto legislativo n. 264 del 2006, relativamente agli interventi di adeguamento delle gallerie appartenenti alla rete TERN, è prorogato al 30 aprile 2022 per le sole gallerie appartenenti alla rete TERN insistenti sul territorio ligure.
0. 12. 150. 3. Gagliardi, Mulè, Bagnasco, Cassinelli, Sozzani, Cortelazzo, Baldelli, Bergamini, Casino, Giacometto, Germanà, Labriola, Pentangelo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella.
Al capoverso 4-bis sostituire le parole: i requisiti minimi di sicurezza con le seguenti: i requisiti di sicurezza in riferimento ai migliori standard europei.
0. 12. 150. 4. Muroni, Pastorino, Stumpo.
Al capoverso 4-bis sopprimere la parola: minimi.
0. 12. 150. 5. Stumpo, Pastorino, Muroni.
Sostituire il comma 4-quater con il seguente:
4-quater. Sono trasferite all'Agenzia, relativamente al trasporto pubblico su rotaia, le attività in materia di sicurezza di cui all'articolo 9 comma 5 del decreto ministeriale 4 agosto 2015 n. 346. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti da adottarsi entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto sono individuate le reti interessate, nonché le procedure di individuazione delle norme tecniche e gli standard di sicurezza applicabili. A decorrere dal 1o gennaio 2021 all'Agenzia sono affidati, anche per il trasporto pubblico su rotaia, i compiti di cui all'articolo 6 comma 2 del decreto legislativo 10 agosto 2007, n. 162. A seguito dell'estensione dei compiti attribuiti all'Agenzia in materia di trasporto pubblico su rotaia, al fine di garantire il corretto espletamento delle necessarie ed indifferibili attività, essenziali per garantire un adeguato presidio della sicurezza ferroviaria, agli operatori ferroviari, l'Agenzia medesima è autorizzata, in deroga alla normativa vigente, all'assunzione a tempo indeterminato di 100 unità complessive di personale tecnico da inquadrare nei livelli professionali di ingegnere.
0. 12. 150. 6. Rotelli, Fidanza, Butti, Foti, Trancassini, Lollobrigida, Meloni.
All'articolo 12, comma 2, secondo periodo, dopo le parole: l'Agenzia aggiungere le seguenti: è dotata di personalità giuridica e al terzo periodo, sostituire le parole:, vigilanza e controllo strategico con le seguenti: e vigilanza.
Conseguentemente, dopo il comma 4, aggiungere i seguenti:
4-bis. Fermi restando i compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco disciplinati dall'articolo 19 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 e dal decreto del Presidente della Repubblica 1o agosto 2011, n. 151, sono trasferiti all'Agenzia le funzioni ispettive e i poteri di cui agli articoli 11, commi 1 e 2, e 12 del decreto legislativo 5 ottobre 2006, n. 264, al fine di garantire la sicurezza delle gallerie situate sulle strade appartenenti alla rete stradale transeuropea. Le funzioni ispettive e i poteri di cui al periodo precedente sono esercitati dall'Agenzia anche per garantire la sicurezza delle gallerie situate sulle strade non appartenenti alla rete stradale transeuropea. Con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono definiti i requisiti minimi di sicurezza delle gallerie situate sulle strade non appartenenti alla rete stradale transeuropea, gli obblighi dei soggetti gestori e le relative sanzioni in caso di inosservanza delle disposizioni impartite dall'Agenzia.
4-ter. All'articolo 4, comma 5, del decreto legislativo 5 ottobre 2006, n. 264, le parole: «ed effettua le ispezioni, le valutazioni e le verifiche funzionali di cui all'articolo 11» sono soppresse.
4-quater. Sono trasferite all'Agenzia le funzioni ispettive e di vigilanza sui sistemi di trasporto rapido di massa esercitate dagli uffici speciali trasporti a impianti fissi (USTIF) del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ai sensi dell'articolo 9, commi 5 e 6, del decreto ministeriale 4 agosto 2014, n. 346. A tal fine, l'Agenzia con proprio decreto disciplina i requisiti per il rilascio dell'autorizzazione di sicurezza relativa al sistema di trasporto costituito dall'infrastruttura e dal materiale rotabile, in quanto applicabili, con i contenuti di cui agli articoli 14 e 15 del decreto legislativo 10 agosto 2007, n. 162. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono disciplinate le modalità per l'autorizzazione all'apertura dell'esercizio dei sistemi di trasporto rapido di massa di nuova realizzazione, tenendo conto delle funzioni attribuite all'Agenzia ai sensi del presente comma.
Conseguentemente:
al comma 7, sostituire le parole: fermo restando quanto previsto dall'articolo 41, comma 2, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286 con le seguenti: ferma restando l'applicazione dell'articolo 19, comma 8, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e sostituire le parole da: Il collegio dei revisori dei conti esercita fino a: all'articolo 2403 del codice civile con le seguenti: Il collegio dei revisori dei conti esercita le funzioni di cui all'articolo 2403 del codice civile, in quanto applicabile.;
al comma 17, dopo le parole: della banca dati di cui all'articolo 13, aggiungere le seguenti:, nonché ai dati ricavati dal sistema di monitoraggio dinamico per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali di cui all'articolo 14.;
al comma 19, sostituire le parole: di cui ai commi 9 e 10, con le seguenti: di cui ai commi 8 e 9.
12. 150. I Relatori.
ART. 25.
Subemendamenti all'emendamento 25.100 dei relatori
Sopprimere la parte aggiuntiva del comma 1-bis.
0. 25. 100. 1. Paolo Russo, Sarro, Fasano, Casciello, Fascina.
Sostituire il comma 1-bis con il seguente:
1-bis. Per la definizione delle istanze di cui al presente articolo si applicano, esclusivamente, le disposizioni di legge riferite alla presentazione delle domande. Suddette domande non sono comunque suscettibili di sanatoria qualora siano state eseguite dal proprietario o avente causa condannato con sentenza definitiva, per i delitti di cui agli articoli 416-bis, 648-bis, 648-ter del codice penale o da terzi per suo conto.
Conseguentemente, al comma 1, sopprimere le parole da: pendenti fino alla fine del comma;
Conseguentemente, sopprimere la parte conseguenziale relativa al comma 2.
0. 25. 100. 3. Braga, Muroni, Pizzetti, Stumpo, Orlando, Paita, Pastorino, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Morassut, Pezzopane.
Sopprimere la parola favorevole.
0. 25. 100. 2. Paolo Russo, Sarro, Fasano, Casciello, Fascina.
Dopo le parole comma 27 sopprimere le parole: lettera a).
0. 25. 100. 4. Pizzetti, Muroni, Braga, Stumpo, Orlando, Paita, Pastorino, Morassut, Bruno Bossio, Buratti, Gariglio, Pezzopane.
Dopo le parole comma 27 lettera a) aggiungere le seguenti: e lettera d).
0. 25. 100. 5. Muroni, Braga, Pizzetti, Stumpo, Orlando, Paita, Pastorino, Bruno Bossio, Buratti, Gariglio, Morassut, Pezzopane.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Per le istanze presentate ai sensi del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, le procedure di cui al comma 1 sono definite previo rilascio del parere favorevole da parte dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico. Per le medesime procedure trova comunque applicazione l'articolo 32, comma 17 e comma 27, lettera a), della medesima legge.
Conseguentemente, al comma 2, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Entro lo stesso termine, le autorità competenti provvedono al rilascio del parere di cui all'articolo 32 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326;
Conseguentemente, al comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Il contributo comunque non spetta per la parte relativa ad eventuali aumenti di volume oggetto del condono.
25. 100. I Relatori.
ART. 40.
Al comma 1, dopo le parole: Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare aggiungere le seguenti:, dal Ministro per il Sud, dal Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie.
40. 10. I Relatori.
ART. 41.
Subemendamenti all'emendamento 41.10 dei Relatori
All'emendamento 41.10 dei relatori, alla lettera a), dopo le parole: Selenio e Berillio aggiungere le seguenti:, Arsenico, Cromo totale, Cromo VI.
Conseguentemente, dopo le parole: Selenio ≤10 (mg/kg SS) e Berillio ≤2 (mg/kg SS) aggiungere le seguenti:, Arsenico <20 (mg/kg SS), Cromo totale <200 (mg/kg SS), Cromo VI <2 (mg/kg SS).
0. 41. 10. 1. Muroni, Stumpo, Pastorino.
Alla lettera a) sostituire le parole: IPA ≤6 (mg/kg SS) con le seguenti: sommatoria degli IPA elencati nella tabella 1 dell'allegato 5 alla parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ≤6 (mg/kg SS).
Conseguentemente, alla lettera b), sostituire le parole: così come specificato nel parere ISS prot. N. 32074 del 23 giugno 2009 e successive modificazioni e integrazioni con le seguenti: così come specificato nel parere ISS prot. N. 36565 del 5 luglio 2006 e successive modificazioni e integrazioni.
0. 41. 10. 2. Braga.
Dopo la lettera b) inserire la seguente:
b-bis) le concentrazioni massime dei metalli pesanti di cui all'allegato I B del D.Lgs 27 gennaio 1992, n. 99 vengono così modificate: Cadmio 5 (mg/kg SS), mercurio 3 (mg/kg SS), nichel 150 (mg/kg SS), piombo 200 (mg/kg SS), rame 600 (mg/kg SS) zinco 1700 (mg/kg SS);.
0. 41. 10. 3. Muroni, Stumpo, Pastorino.
Apportare le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, primo periodo, sostituire le parole: «per i quali il limite è: ≤1.000 (mg/kg tal quale)» con le seguenti: «idrocarburi policiclici aromatici (IPA), policlorodibenzodiossine e policlorodibenzofurani (PCDD/PCDF), policlorobifenili (PCB), Toluene, Selenio e Berillio, per i quali i limiti sono i seguenti: idrocarburi (C10-C40) ≤1.000 (mg/kg tal quale), IPA ≤6 (mg/kg SS), PCDD/PCDF + PCB DL ≤25 (ng WHO-TEQ/Kg SS), PCB ≤0,8 (mg/kg SS), Toluene ≤100 (mg/kg ss), Selenio ≤10 (mg/kg SS) e Berillio ≤2 (mg/kg SS). Per ciò che concerne i parametri PCDD/PCDF + PCB DL viene richiesto il controllo analitico almeno una volta all'anno.»;
b) al comma 1, secondo periodo, dopo le parole: «della Commissione del 16 dicembre 2008», aggiungere, in fine, le seguenti: «così come specificato nel parere ISS protocollo. N. 32074 del 23 giugno 2009 e successive modificazioni e integrazioni».
41. 10. I Relatori.
Dopo l'articolo 41, aggiungere il seguente:
Art. 41-bis.
(Disposizioni urgenti per interventi sulle giacenze straordinarie di pneumatici fuori uso).
1. Al fine di garantire, in via d'urgenza, misure idonee a superare l'attuale situazione di criticità ambientale e sanitaria creatasi con riferimento agli pneumatici fuori uso presenti sul territorio nazionale, a partire dal 1o gennaio 2019, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 228 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, un quantitativo di pneumatici nuovi pari in peso a cento equivale ad un quantitativo di PFU pari in peso a novantacinque.
2. È fatto divieto di distribuire avanzi di gestione derivanti dal contributo ambientale, anche se diversamente denominati in ragione della forma giuridica scelta. Gli avanzi di gestione derivanti dal contributo ambientale devono essere utilizzati, nei due esercizi successivi, per la riduzione del contributo ambientale ovvero per la gestione di PFU, comunque presenti sul territorio nazionale, anche qualora siano stati fatti oggetto di specifico accordo di programma, protocollo d'intesa o accordo comunque denominato.
3. È abrogato il comma 4 dell'articolo 9 del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 aprile 2011, n. 82.
41. 010. I Relatori.
ART. 44.
Dopo l'articolo 44, aggiungere il seguente:
Art. 44-bis.
(Misure urgenti per assicurare la continuità operativa del Dipartimento della protezione civile).
1. Al Comma 2-bis, secondo periodo, dell'articolo 19 del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2017, n. 45, le parole: «per una sola volta» sono sostituite dalle seguenti: «per un massimo di due volte».
44. 0100. I Relatori.
TESTO AGGIORNATO AL 23 OTTOBRE 2018
ALLEGATO 2
Conversione in legge del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, recante disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze. C. 1209 Governo.
PROPOSTE EMENDATIVE APPROVATE
Al comma 1, dopo le parole: la Regione Liguria, aggiungere le seguenti: e gli enti del settore regionale allargato, con l'esclusione degli enti del Servizio sanitario nazionale;
Conseguentemente:
al comma 1, dopo le parole: Comune di Genova aggiungere le seguenti: e le Società controllate dalle predette Amministrazioni territoriali;
al comma 1, sostituire le parole: fino a 250 unità con le seguenti: fino a 300 unità;
dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
3-bis. Per le finalità di cui al comma 1, l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è autorizzata ad assumere, per gli anni 2018 e 2019, con contratti di lavoro a tempo determinato, venti unità di personale con funzioni di supporto operativo e logistico all'emergenza, con imputazione dei relativi oneri a valere sulle risorse del bilancio dell'Autorità medesima. Il Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all'attualizzazione di contributi pluriennali, di cui all'articolo 6, comma 2, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189, è ridotto di euro 500.000 per l'anno 2018 ed euro 500.000 per l'anno 2019.
2. 4. (Nuova formulazione) I Relatori.
Al comma 1, dopo le parole: Comune di Genova aggiungere le seguenti: la Camera di commercio di Genova;
*2. 1.
(Nuova formulazione) Paita, Orlando, Braga, Pizzetti, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane.
*2. 3.
(Nuova formulazione) Cassinelli, Gagliardi, Mulè, Sozzani, Baldelli, Bagnasco, Cortelazzo, Bergamini, Casino, Giacometto, Germanà, Labriola, Pentangelo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella.
*2. 5.
(Nuova formulazione) Maccanti, Lucchini.
*2. 12. Pastorino, Stumpo, Muroni.
Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:
4-bis. Eventuali economie derivanti dall'utilizzo delle risorse di cui al presente articolo possono essere utilizzate, ad integrazione del piano degli interventi del Commissario delegato, per le finalità di cui all'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 539 del 20 agosto 2018, comprese le attività di recupero dei beni dagli immobili oggetto di ordinanze di sgombero adottate a seguito dell'evento.
2. 20.
(Nuova formulazione) Gagliardi, Mulè, Bagnasco, Cassinelli, Sozzani, Baldelli, Cortelazzo, Bergamini, Casino, Giacometto, Germanà, Labriola, Pentangelo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella, Stumpo, Pastorino, Fidanza, Bruno Bossio, Cantini, Gariglio, Giacomelli, Nobili, Paita, Pizzetti, Andrea Romano, Braga, Buratti, Del Basso De Caro, Morassut, Morgoni, Orlando, Pellicani, Pezzopane.
Dopo il comma 5, aggiungere il seguente:
5-bis. Le autorità di regolazione di cui all'articolo 48, comma 2, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, con propri provvedimenti adottati entro trenta giorni della data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, possono prevedere esenzioni dal pagamento delle forniture di energia elettrica, gas, acqua e telefonia comprensive sia degli oneri generali di sistema che degli eventuali consumi, per il periodo intercorrente tra l'ordinanza di inagibilità o l'ordinanza sindacale di sgombero e la revoca delle medesime, individuando anche le modalità per la copertura delle esenzioni stesse attraverso specifiche componenti tariffarie, facendo ricorso, ove opportuno, a strumenti di tipo perequativo.
3. 16.
(Nuova formulazione) Baldelli, Gagliardi, Mulè, Bagnasco, Sozzani, Cassinelli, Cortelazzo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella, Pastorino, Stumpo, Braga, Fidanza.
ART. 4.
Sostituirlo con il seguente:
Art. 4.
(Sostegno a favore delle imprese danneggiate in conseguenza dell'evento).
1. Alle imprese e ai liberi professionisti aventi sede operativa all'interno della zona delimitata con le ordinanze del sindaco del comune di Genova n. 282 del 14 agosto 2018, n. 307 del 26 agosto 2018, n. 310 del 30 agosto 2018 e n. 314 del 7 settembre 2018 e con provvedimento ricognitivo del Commissario straordinario da adottare entro il 31 dicembre 2018, che nel periodo dal 14 agosto 2018 alla data di entrata in vigore del presente decreto hanno subito un decremento del fatturato rispetto al valore mediano del corrispondente periodo dell'ultimo triennio 2015-2017, è riconosciuta, a domanda, una somma fino al 100 per cento del predetto decremento e nel limite massimo di euro 200.000. Il decremento di fatturato può essere dimostrato mediante dichiarazione dell'interessato ai sensi dell'articolo 46 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, accompagnata dall'estratto autentico delle pertinenti scritture contabili attinenti ai periodi di riferimento.
2. I criteri e le modalità per l'erogazione delle somme, nel limite complessivo di euro 10 milioni per l'anno 2018, sono stabiliti dal Commissario delegato di cui all'articolo 1 dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 539 del 20 agosto 2018, che provvede a valere sulle risorse disponibili sulla contabilità speciale per l'emergenza, che è all'uopo integrata, per la somma di euro 5 milioni, con le risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione, di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
4. 100.
(Nuova formulazione) I Relatori.
Dopo l'articolo 4, aggiungere il seguente:
Art. 4-bis.
(Sostegno a favore degli operatori economici danneggiati in conseguenza dell'evento).
1. Al fine di accelerare le operazioni di ricostruzione dell'infrastruttura crollata a seguito dell'evento e per ristorare i danni subiti dagli immobili che ospitano le imprese aventi sede operativa nella zona delimitata con l'ordinanza del sindaco del comune di Genova n. 314 del 7 settembre 2018 e destinatarie di ordinanze sindacali di sgombero, il Commissario straordinario, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, può stipulare con i proprietari delle predette unità immobiliari, con gli effetti di cui all'articolo 45, comma 3, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, l'atto di cessione della proprietà. Scaduto tale termine, il Commissario provvede alle conseguenti espropriazioni. A tal fine emana il decreto di esproprio sulla base delle risultanze della documentazione catastale e procede all'immediata redazione del verbale di immissione in possesso ai sensi dell'articolo 24 del citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001. Il Commissario non subentra nei rapporti passivi gravanti sui proprietari a favore di istituti finanziari, né acquisisce alcun gravame sull'unità immobiliare ceduta.
2. Ai proprietari che hanno stipulato gli atti di cessione è corrisposta, nel termine di trenta giorni dalla trascrizione degli stessi, l'indennità quantificata in complessivi euro 1.300,00 per metro quadrato per le aree coperte e in euro 325 per le aree scoperte, che tiene conto del valore venale dell'immobile.
3. Le indennità sono diminuite del 10 per cento in favore dei soggetti espropriati che non hanno stipulato gli atti di cessione volontaria e sono corrisposte entro trenta giorni dalla redazione del verbale di immissione.
4. Il concessionario del tratto autostradale alla data dell'evento provvede a corrispondere ai proprietari e agli usufruttuari le indennità di cui ai commi 2, 3 e 6 nei termini ivi previsti. In caso di omesso versamento nel termine, il Commissario straordinario provvede in via sostitutiva e in danno del concessionario medesimo.
5. All'esito delle operazioni di ricostruzione, l'eventuale retrocessione totale o parziale dei fondi espropriati è pronunciata a titolo gratuito a favore del comune di Genova e su richiesta dello stesso.
6. Per assicurare la ripresa delle attività economiche in condizioni di sicurezza per i lavoratori, alle imprese di cui al comma 1 è corrisposta un'indennità per ristorare la perdita delle attrezzature, dei macchinari e dei materiali aziendali ovvero la spesa per il loro recupero e trasferimento all'interno dell'area metropolitana di Genova o, per motivate ragioni tecniche, organizzative o produttive, nelle province limitrofe. Il concessionario, ovvero il Commissario straordinario in via sostitutiva, provvede al pagamento dell'indennità entro trenta giorni dal deposito di una perizia giurata che attesta l'entità e la congruità della spesa, anche tenuto conto dei valori residui di ammortamento.
7. Le indennità di cui al presente articolo sono riconosciute al netto dell'indennizzo assicurativo o del risarcimento erogato da altri soggetti pubblici o privati, nonché delle altre agevolazioni pubbliche eventualmente percepite dall'interessato per le medesime finalità del presente articolo.
8. Il Commissario straordinario provvede all'attuazione degli interventi di al presente articolo nei limiti delle risorse disponibili di cui al comma 9.
9. La contabilità speciale di cui all'articolo 1, comma 8, è incrementata di 35 milioni di euro per l'anno 2018. Ai relativi oneri si provvede:
a) quanto a 25 milioni di euro per il pagamento dell'indennità di cui al comma 6, mediante il trasferimento da parte dell'INAIL alla predetta contabilità speciale di quota parte delle risorse già programmate nel bilancio 2018 dello stesso istituto per il finanziamento di progetti di cui all'articolo 11, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modificazioni (bando ISI 2018);
b) quanto a 10 milioni di euro per l'avvio del pagamento delle indennità di cui ai commi 2 e 3, nelle more della puntuale quantificazione del fabbisogno, a valere sulle risorse di cui all'articolo 45.
10. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
Conseguentemente, all'articolo 8, comma 5, sostituire le parole: 20 milioni con le seguenti: 10 milioni.
4. 050.
(Nuova formulazione) I Relatori.
All'articolo aggiuntivo 4.051, al comma 1, dopo le parole: è concessa aggiungere le seguenti:, ai sensi del comma 3,.
Conseguentemente, al comma 2, dopo le parole: è riconosciuta, aggiungere le seguenti: , ai sensi del comma 3,.
0. 4. 051. 100. I Relatori.
All'articolo aggiuntivo 4.051, comma 3, dopo le parole: della Regione Liguria aggiungere le seguenti: , nel limite di spesa complessivo di 11 milioni di euro per l'anno 2018 e di 19 milioni di euro per l'anno 2019.
Conseguentemente, al medesimo articolo aggiuntivo:
sopprimere il comma 4;
al comma 5, sostituire le parole da: valutato fino a: 2018 con le seguenti: pari a 11 milioni di euro per anno 2018 e a 19 milioni di euro per l'anno 2019.
0. 4. 051. 200. I Relatori.
Dopo l'articolo 4, aggiungere il seguente:
Art. 4-bis.
(Sostegno al reddito dei lavoratori).
1. È concessa una indennità pari al trattamento massimo di integrazione salariale, con la relativa contribuzione figurativa, a decorrere dal 14 agosto 2018, per un massimo di dodici mesi, in favore dei lavoratori del settore privato compreso quello agricolo, impossibilitati o penalizzati a prestare l'attività lavorativa, in tutto o in parte, a seguito del crollo del ponte Morandi, dipendenti da aziende o da soggetti diversi dalle imprese operanti nelle aree del territorio della città metropolitana di Genova individuate con provvedimento del Commissario delegato, sentiti la regione Liguria e il comune di Genova, che hanno subito un impatto economico negativo e per i quali non trovano applicazione le vigenti disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro o che hanno esaurito le tutele previste dalla normativa vigente.
2. In favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale, dei lavoratori autonomi, ivi compresi i titolari di attività di impresa e professionali, iscritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza, che abbiano dovuto sospendere l'attività a causa dell'evento di cui al comma 1 è riconosciuta una indennità una tantum pari a 15.000 euro, nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia di aiuti di Stato.
3. Le indennità di cui ai commi 1 e 2 sono concesse con decreto della regione Liguria. La regione, insieme al decreto di concessione, invia la lista dei beneficiari all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), che provvede all'erogazione delle indennità. Le domande sono presentate alla regione, che le istruisce secondo l'ordine cronologico di presentazione delle stesse. L'INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, fornendo i risultati dell'attività di monitoraggio, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al Ministero dell'economia e delle finanze e alla regione Liguria.
4. I datori di lavoro che presentano domanda di cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, nonché di assegno ordinario e assegno di solidarietà, in conseguenza dell'evento di cui al comma 1 sono dispensati dall'osservanza dei limiti temporali previsti dagli articoli 15, comma 2, 25, comma 1, 30, comma 2, e 31, commi 5 e 6, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148.
5. L'onere derivante dal presente articolo, valutato in 30 milioni di euro per dodici mesi a decorrere dal 14 agosto 2018, è posto a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione, di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
4. 051. I Relatori.
ART. 5
Al comma 2, primo periodo, aggiungere, in fine, le parole: , con priorità per i mezzi a propulsione elettrica, ibrida e a idrogeno.
5. 14. I Relatori.
All'articolo 5, sono apportate le seguenti modificazioni:
al comma 3, primo periodo, dopo le parole: è autorizzata la spesa di 20 milioni di euro per l'anno 2018 aggiungere le seguenti: , che sono trasferiti direttamente alla contabilità speciale intestata al Commissario delegato e, al secondo periodo, sopprimere le parole: , nel rispetto della normativa europea sugli aiuti « de minimis»;
dopo il comma 3, inserire i seguenti:
3-bis. Al fine di garantire la realizzazione, da parte del comune di Genova d'intesa con il Commissario delegato, di opere viarie di collegamento o comunque inerenti alla mobilità, come individuate nel piano strategico della mobilità genovese, sono attribuite al comune di Genova risorse straordinarie nella misura di 5 milioni di euro per l'anno 2018. Al relativo onere per l'anno 2018 si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
3-ter. Al fine di garantire idonee misure a sostegno della mobilità sostenibile, anche attraverso l'individuazione di aree utilizzabili quali parcheggi di interscambio, è concessa a titolo gratuito, per la durata di trenta anni, a favore del comune di Genova, l'area demaniale marittima compresa tra il rio Branega e il rio San Michele, conosciuta come «fascia di rispetto di Prà».
5. 100.
(Nuova formulazione) I Relatori.
Al comma 5, dopo le parole: 18 aprile 2016, n. 50, aggiungere le seguenti: all'articolo 132 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e alle corrispondenti disposizioni previgenti ove applicabili.
5. 40. Lucchini, Benvenuto, Badole, Gobbato, Binelli, Parolo, D'Eramo, Raffaelli, Valbusa, Maccanti, Capitanio, Donina, Giacometti, Morelli, Fogliani, Tombolato, Zordan, Cecchetti.
ART. 6
Dopo l'articolo 6, inserire il seguente:
Art. 6-bis.
(Assunzioni di personale presso l'Agenzia delle dogane e dei monopoli).
1. Al fine di preservare la capacità ricettiva del bacino portuale e aeroportuale di Genova e ottimizzare i relativi flussi veicolari e logistici, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli è autorizzata ad assumere con contratti di lavoro a tempo indeterminato, nel corso dell'anno 2019, 40 unità di personale da inquadrare nella prima fascia retributiva della terza area e 20 unità di personale da inquadrare nella terza fascia retributiva della seconda area, da adibire ad attività di controllo, anche per consentire, ove occorra, l'estensione dell'orario di apertura degli uffici doganali ai sensi del comma 4.
2. Le assunzioni di cui al comma 1 sono effettuate attingendo dalle graduatorie vigenti della propria e di altre amministrazioni, per profili professionali compatibili con le esigenze dell'Agenzia. Qualora nelle graduatorie suddette non risulti individuabile personale compatibile con tali esigenze, l'Agenzia può procedere all'assunzione previa selezione pubblica, per titoli ed esami, sulla base di criteri di pubblicità, trasparenza e imparzialità, anche semplificati, anche in deroga a quanto previsto dagli articoli 30 e 34-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e dall'articolo 4, comma 3-quinquies, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125.
3. Le assunzioni di cui al comma 1 sono effettuate dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli a valere sulle ordinarie capacità assunzionali connesse alle cessazioni registrate nell'anno 2018. L'Agenzia trasmette, entro 30 giorni dall'assunzione del personale di cui al comma 1, alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica e al Ministero dell'economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, i dati concernenti il personale assunto e la spesa annua lorda a regime effettivamente da sostenere.
4. Per l'espletamento dei controlli e delle formalità inerenti alle merci che circolano nel bacino portuale e aeroportuale genovese, è consentita, su richiesta dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, previa approvazione del competente Direttore regionale delle dogane e dei monopoli, l'estensione dell'orario ordinario di apertura degli uffici doganali in deroga a quanto previsto dall'articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 8 novembre 1990, n. 374. Dalle disposizioni del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
*6. 3.
(Nuova formulazione) Paita, Orlando, Braga, Pizzetti, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane, Vazio.
*6. 4.
(Nuova formulazione) Mulè, Gagliardi, Sozzani, Bagnasco, Baldelli, Cassinelli, Cortelazzo, Bergamini, Casino, Giacometto, Germanà, Labriola, Pentangelo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella.
*6. 7.
(Nuova formulazione) Pastorino, Stumpo, Muroni.
ART. 7.
Al comma 1, dopo le parole: Rivalta Scrivia, aggiungere le seguenti: Arquata Scrivia,.
7. 3.
(Nuova formulazione) Molinari, Lucchini, Gusmeroli, Benvenuto, Capitanio, Donina, Maccanti, Giacometti, Morelli, Boldi, Fogliani, Tombolato, Zordan, Cecchetti, Badole, Gobbato, Binelli, Parolo, D'Eramo, Raffaelli, Valbusa.
Al comma 1, sostituire la parola: Dinazzo con le seguenti: Dinazzano, Milano Smistamento.
7. 5.
(Nuova formulazione) Pizzetti, Braga, Orlando, Paita, Bruno Bossio, Buratti, Cantini, Del Basso De Caro, Gariglio, Giacomelli, Morassut, Morgoni, Nobili, Andrea Romano, Pellicani, Pezzopane.
Dopo il comma 2, aggiungere i seguenti:
2-bis. Al fine di sostenere il trasferimento di una quota del trasporto di merci su strada ad altre modalità di trasporto, alle imprese che hanno sede nell'ambito dello Spazio Economico Europeo, costituite in forma di società di capitali, ivi incluse le società cooperative, e agli utenti di servizi di trasporto ferroviario che commissionano o abbiano commissionato a far data dal 15 agosto 2018, servizi di trasporto combinato o trasbordato con treni completi in arrivo e in partenza dal nodo logistico e portuale di Genova, è concesso, per l'anno 2018, il contribuito previsto dall'articolo 1, commi 648 e 649, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, in misura doppia rispetto all'importo stabilito dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 14 luglio 2017, n. 125. Ai relativi oneri, pari a 5 milioni di euro per l'anno 2018, si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 1230, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
2-ter. Al fine di garantire l'operatività portuale anche attraverso l'organizzazione di servizi ferroviari di navettamento, ovvero i treni completi, alternativi al trasporto tutto strada da e verso i retroporti di cui al comma 1, è previsto, per la durata di tredici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, e a compensazione dei maggiori oneri connessi alla nuova organizzazione del trasporto, un contributo nel limite massimo di euro 4 per treno/chilometro in favore delle imprese utenti di servizio ferroviario, come definite all'articolo 1, lettere g) e h), del decreto ministeriale 14 luglio 2017, n. 125. Il contributo non è cumulabile con altri contributi di sostegno all'intermodalità ferroviaria previsti da altre norme vigenti. Le modalità per il conseguimento del contributo sono definite con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti da adottarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
2-quater. Al fine di compensare i maggiori oneri delle attività di manovra derivanti, a parità di infrastrutture ferroviarie portuali, dall'incremento del numero dei treni completi con origine e destinazione il bacino di Genova Sampierdarena, è riconosciuto al concessionario del servizio, per la durata di tredici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, un contributo nel limite massimo di 200 euro per ogni tradotta giornaliera movimentata oltre le 10 unità. Le modalità di rendicontazione e di attribuzione del contributo sono definite con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti da adottarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
2-quinquies. Agli oneri derivanti dal comma 2-ter, pari a euro 800.000 per l'anno 2018 e a euro 2.400.000 per l'anno 2019, e agli oneri derivanti dal comma 2-quater, pari a 200.000 euro per l'anno 2018 e a 600.000 euro per l'anno 2019 si provvede a valere sulle risorse del bilancio dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Il Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all'attualizzazione di contributi pluriennali, di cui all'articolo 6, comma 2, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189, è ridotto di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019.
2-sexies. I contributi di cui al presente articolo sono concessi nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato.
7. 14.
(Nuova formulazione). I Relatori.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvede alla eventuale integrazione dei siti retroportuali indicati al comma 1.
*7. 11.
(Nuova formulazione) Cassinelli, Mulè, Sozzani, Bagnasco, Gagliardi, Cortelazzo, Baldelli, Bergamini, Casino, Giacometto, Germanà, Labriola, Pentangelo, Mazzetti, Rosso, Ruffino, Zanella.
*7. 12.
(Nuova formulazione) Gagliardi, Bagnasco, Cassinelli, Mulè, Sozzani, Cortelazzo, Baldelli, Bergamini, Germanà, Pentangelo, Rosso, Zanella, Casino, Giacometto, Labriola, Mazzetti, Ruffino.
*7. 13.
(Nuova formulazione) Pastorino, Stumpo, Muroni.
ART. 8.
Al comma 2, alinea, sostituire le parole: corrispondente periodo dell'anno 2017 con le seguenti: valore mediano del corrispondente periodo dell'ultimo triennio 2015-2017.
Conseguentemente, al medesimo alinea, sostituire le parole: dell'attività con le seguenti: delle proprie attività.
8. 3.
(Nuova formulazione) I Relatori.
Al comma 4, sostituire la parola: 2018 con la seguente: 2019.
*8. 15.
(Nuova formulazione) Pastorino, Stumpo, Muroni.
*8. 13.
Fidanza, Foti, Rotelli, Trancassini, Lollobrigida, Meloni, Butti.
*8. 14. Traversi.
ART. 9.
Dopo il comma 1, aggiungere i seguenti:
1-bis. Per le medesime finalità di cui al comma 1, all'Autorità di sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è assegnato un contributo aggiuntivo per l'anno 2018 di 4,2 milioni di euro.
1-ter. All'onere derivante dall'attuazione delle disposizioni di cui al comma 1-bis si provvede mediante corrispondente versamento all'entrata del bilancio dello Stato, entro il 20 dicembre 2018, delle somme destinate agli interventi di cui agli articoli 1, 2, 3, 4 e 5 della legge 23 dicembre 1997, n. 454, non utilizzate al termine del periodo di operatività delle misure agevolative e giacenti sui conti correnti bancari n. 211390 e n. 211389 accesi presso Banca nazionale del Lavoro S.p.a.
9. 7.
(Nuova formulazione) I Relatori.
Dopo l'articolo 9, aggiungere i seguenti:
Art. 9-bis.
(Semplificazione delle procedure di intervento dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale).
1. Il Commissario Straordinario di cui all'articolo 1, comma 1, adotta, entro il 15 gennaio 2019, con propri provvedimenti, su proposta dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Ligure Occidentale, un programma straordinario di investimenti urgenti per la ripresa e lo sviluppo del porto e delle relative infrastrutture di accessibilità e per il collegamento intermodale dell'aeroporto Cristoforo Colombo con la città di Genova, da realizzare a cura dell'Autorità di Sistema Portuale entro 36 mesi dalla data di adozione del provvedimento commissariale, con le deroghe di cui all'articolo 1, nei limiti delle risorse finalizzate allo scopo, ivi incluse le risorse previste nel bilancio dell'autorità di sistema portuale e da altri soggetti.
Art. 9-ter.
(Disposizioni in materia di lavoro portuale temporaneo).
1. In relazione al rilievo esclusivamente locale della fornitura del lavoro portuale temporaneo e al fine di salvaguardare la continuità delle operazioni portuali presso il porto di Genova, compromesso dall'evento, l'autorizzazione attualmente in corso, rilasciata ai sensi dell'articolo 17 della legge 28 gennaio 1994, n. 84, è prorogata per 5 anni.
2. Per gli anni 2018, 2019 e 2020, l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è autorizzata a corrispondere al soggetto fornitore di lavoro un contributo nel limite massimo di due milioni di euro annui per eventuali minori giornate di lavoro rispetto all'anno 2017 riconducibili alle mutate condizioni economiche del Porto di Genova conseguenti all'evento. Tale contributo è erogato dall'Autorità di Sistema Portuale fronte di avviamenti integrativi e straordinari da attivarsi in sostituzione di mancati avviamenti nei terminal, da valorizzare secondo il criterio della tariffa media per avviamento applicata dalla Compagnia Unica Lavoratori Merci Varie del Porto di Genova nel primo semestre dell'anno 2018.
3. Le eventuali minori giornate di lavoro indennizzate dal contributo di cui al comma 2 non sono computate elette dal soggetto operante ai sensi dell'articolo 17 della legge 28 gennaio 1994, n. 84, ai fini IMA.
9. 02.
(Nuova formulazione) I Relatori.
ART. 12.
All'articolo 12, comma 2, secondo periodo, dopo le parole: l'Agenzia aggiungere le seguenti: è dotata di personalità giuridica e al terzo periodo, sostituire le parole:, vigilanza e controllo strategico con le seguenti: e vigilanza.
Conseguentemente:
dopo il comma 4, aggiungere i seguenti:
4-bis. Fermi restando i compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco disciplinati dall'articolo 19 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, e dal decreto del Presidente della Repubblica 1o agosto 2011, n. 151, sono trasferiti all'Agenzia le funzioni ispettive e i poteri di cui agli articoli 11, commi 1 e 2, e 12 del decreto legislativo 5 ottobre 2006, n. 264, al fine di garantire la sicurezza delle gallerie situate sulle strade appartenenti alla rete stradale transeuropea. Le funzioni ispettive e i poteri di cui al periodo precedente sono esercitati dall'Agenzia anche per garantire la sicurezza delle gallerie situate sulle strade non appartenenti alla rete stradale transeuropea. Con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell'interno e con il Ministero dell'economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono definiti i requisiti minimi di sicurezza delle gallerie situate sulle strade non appartenenti alla rete stradale transeuropea, gli obblighi dei soggetti gestori e le relative sanzioni in caso di inosservanza delle disposizioni impartite dall'Agenzia, e altresì i profili tariffari a carico dei gestori stessi determinati sulla base del costo effettivo del servizio.
4-ter. All'articolo 4, comma 5, del decreto legislativo 5 ottobre 2006, n. 264, le parole: «ed effettua le ispezioni, le valutazioni e le verifiche funzionali di cui all'articolo 11» sono soppresse.
4-quater. Sono trasferite all'Agenzia le funzioni ispettive e di vigilanza sui sistemi di trasporto rapido di massa esercitate dagli uffici speciali trasporti a impianti fissi (USTIF) del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ai sensi dell'articolo 9, commi 5 e 6, del decreto ministeriale 4 agosto 2014, n. 346. A tal fine, l'Agenzia con proprio decreto disciplina i requisiti per il rilascio dell'autorizzazione di sicurezza relativa al sistema di trasporto costituito dall'infrastruttura e dal materiale rotabile, in quanto applicabili, con i contenuti di cui agli articoli 14 e 15 del decreto legislativo 10 agosto 2007, n. 162. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono disciplinate le modalità per l'autorizzazione all'apertura dell'esercizio dei sistemi di trasporto rapido di massa di nuova realizzazione, tenendo conto delle funzioni attribuite all'Agenzia ai sensi del presente comma.
Conseguentemente:
al comma 7, sostituire le parole: fermo restando quanto previsto dall'articolo 41, comma 2, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286 con le seguenti: ferma restando l'applicazione dell'articolo 19, comma 8, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e sostituire le parole da: Il collegio dei revisori dei conti esercita fino a: all'articolo 2403 del codice civile con le seguenti: Il collegio dei revisori dei conti esercita le funzioni di cui all'articolo 2403 del codice civile, in quanto applicabile.;
al comma 17, dopo le parole: della banca dati di cui all'articolo 13, aggiungere le seguenti:, nonché ai dati ricavati dal sistema di monitoraggio dinamico per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali di cui all'articolo 14.;
al comma 19, sostituire le parole: di cui ai commi 9 e 10, con le seguenti: di cui ai commi 8 e 9.
12. 150.
(Nuova formulazione) I Relatori.
All'articolo 12, dopo il comma 4, aggiungere il seguente:
4-bis. All'articolo 15 della legge 1o agosto 2002, n. 166, dopo il comma 6, è aggiunto il seguente: «6-bis. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti riferisce annualmente, a decorrere dal 1o marzo 2020, alle competenti Commissioni parlamentari in ordine all'attuazione, da parte dei concessionari autostradali, degli interventi di verifica e messa in sicurezza delle infrastrutture viarie oggetto di atti convenzionali».
12. 101. I Relatori.
ART. 13.
Al comma 2, alla lettera d), aggiungere, in fine, le parole:, compresi i dati relativi al controllo strumentale dei sistemi di ritenuta stradale, in acciaio o in cemento.
13. 3. Amitrano, Vignaroli, Federico, Daga, Deiana, D'Ippolito, Ilaria Fontana, Licatini, Alberto Manca, Maraia, Ricciardi, Terzoni, Traversi, Varrica, Vianello, Zolezzi, Maccanti, Capitanio, Cecchetti, Donina, Fogliani, Giacometti, Tombolato, Zordan.
Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:
7-bis. Per le finalità di cui al comma 7 del presente articolo, al comma 2 dell'articolo 50-ter del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, le parole: «31 dicembre 2018» sono sostituite dalle seguenti: «15 settembre 2019».
*13. 8.
(Nuova formulazione) D'Incà.
*13. 9.
(Nuova formulazione) I Relatori.
ART. 14.
Al comma 1, secondo periodo, dopo le parole: condizioni di sicurezza delle infrastrutture stesse aggiungere le seguenti: anche utilizzando il sistema BIM Building Information Modeling.
14. 1. Maraia, Vignaroli, Federico, Daga, Deiana, D'Ippolito, Ilaria Fontana, Licatini, Alberto Manca, Maraia, Ricciardi, Terzoni, Traversi, Varrica, Vianello, Zolezzi, Maccanti, Capitanio, Cecchetti, Donina, Fogliani, Giacometti, Tombolato, Zordan.
All'articolo 14, dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
«3-bis Per le finalità di cui al presente articolo, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico è istituito un fondo con una dotazione di euro 2 milioni per l'anno 2019, da destinare al finanziamento di progetti finalizzati alla sicurezza delle infrastrutture stradali da realizzare nell'area territoriale di Genova attraverso sperimentazioni basate sulla tecnologia 5G da parte di operatori titolari dei necessari diritti d'uso delle frequenze, in sinergia con le amministrazioni centrali e locali interessate. Le modalità di attuazione del presente comma sono individuate con decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente comma, pari ad euro 2 milioni per l'anno 2019, si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 1039, lettera d), della legge 27 dicembre 2017, n. 205.».
14. 4.
(Nuova formulazione) Liuzzi, Rizzone, Scagliusi, Barbuto, Barzotti, Luciano Cantone, De Girolamo, De Lorenzis, Ficara, Grippa, Marino, Raffa, Paolo Nicolò Romano, Serritella, Spessotto, Termini, Maccanti, Capitanio, Cecchetti, Donina, Fogliani, Giacometti, Tombolato, Zordan.
ART. 15.
Dopo l'articolo 15, è inserito il seguente:
Art. 15-bis.
(Assunzione di personale presso il Ministero della giustizia).
1. Per far fronte alla necessità di coprire le gravi scoperture organiche degli uffici giudiziari del distretto di Genova nonché per garantire il regolare andamento dell'attività giudiziaria in ragione dell'incremento dei procedimenti civili e penali presso i medesimi uffici, il Ministero della giustizia è autorizzato ad assumere in via straordinaria, nell'ambito dell'attuale dotazione organica, per il biennio 2018-2019, con contratto di lavoro a tempo indeterminato un contingente massimo di 50 unità di personale amministrativo non dirigenziale da inquadrare nei ruoli dell'Amministrazione giudiziaria. Il personale di cui al periodo precedente è assunto, in deroga a quanto previsto dagli articoli 30 e 35, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e ferme le previsioni di cui all'articolo 4, commi 3, 3-bis e 3-ter del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, mediante lo scorrimento di graduatorie delle pubbliche amministrazioni in corso di validità alla data di entrata in vigore della presente legge ovvero mediante selezioni pubbliche espletate su base nazionale, anche con modalità semplificate definite con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro della giustizia, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, anche in deroga alla disciplina prevista dal decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, per quanto concerne, in particolare, la tipologia e le modalità di svolgimento delle prove di esame e la nomina delle commissioni e delle sottocommissioni. Il personale di cui è autorizzata l'assunzione a norma del presente comma è destinato in via esclusiva agli uffici giudiziari del distretto della Corte di appello di Genova e, tra questi, in via prioritaria agli uffici giudiziari della città di Genova, presso i quali devono prestare servizio per un periodo non inferiore a cinque anni ai sensi dell'articolo 35, comma 5-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
2. Per l'attuazione delle disposizioni di cui al comma 1 è autorizzata la spesa di euro 1.968.980 per l'anno 2019 e di euro 2.002.776 annui a decorrere dall'anno 2020, cui si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 475, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
15. 01.
(Nuova formulazione) I Relatori.
ART. 16.
Apportare le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, lettera a), sostituire le parole: «comma 1», con le seguenti: «comma 1 e, per gli aspetti di competenza, comma 2»;
b) al comma 1, dopo la lettera a), aggiungere le seguenti:
«a-bis) all'articolo 37, comma 6, alinea, le parole: «Alle attività di cui al comma 3 del presente articolo» sono sostituite dalle seguenti: «All'esercizio delle competenze di cui al comma 2 e alle attività di cui al comma 3, nonché all'esercizio delle altre competenze e alle altre attività attribuite dalla legge,»;
«a-ter) all'articolo 37, comma 6, lettera b), il primo periodo è sostituito dai seguenti: "mediante un contributo versato dagli operatori economici operanti nel settore del trasporto e per i quali l'Autorità abbia concretamente avviato nel mercato in cui essi operano l'esercizio delle competenze o il compimento delle attività previste dalla legge, in misura non superiore all'uno per mille del fatturato derivante dall'esercizio delle attività svolte percepito nell'ultimo esercizio, con la previsione di soglie di esenzione. Il computo del fatturato è effettuato in modo da evitare duplicazioni di contribuzione»;
c) dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
«1-bis. All'Autorità di regolazione dei trasporti sono assegnate ulteriori trenta unità di personale di ruolo. L'Autorità provvede al reclutamento del personale di cui al presente comma ai sensi dell'articolo 22, comma 4, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, anche con scorrimento delle graduatorie concorsuali dell'Autorità ancora in corso di validità, nel rispetto delle previsioni di legge e in relazione ai profili di interesse individuati dall'Autorità nell'ambito della propria autonomia organizzativa.»;
d) al comma 2, lettera b), aggiungere, in fine, le seguenti parole: «e, dopo le parole: "legge 27 dicembre 2013, n. 147», sono aggiunte le seguenti: «, nell'ambito delle risorse non impegnate del fondo medesimo»;
e) al comma 2, lettera d), sopprimere l'ultimo periodo.
16. 1.
(Nuova formulazione) I Relatori.
Dopo l'articolo 16 aggiungere, il seguente:
Art. 16-bis.
(Modifica all'articolo 1 comma 9 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164).
1. Il comma 9 dell'articolo 1, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164 è sostituito dal seguente:
«9. Le disposizioni di cui ai commi da 1 a 8-bis del presente articolo si applicano anche alla realizzazione dell'asse ferroviario AV/AC Palermo-Catania-Messina, nonché agli interventi di manutenzione straordinaria del ponte ferroviario e stradale «San Michele sull'Adda» di Paderno D'Adda».
16. 01. Belotti, Ferrari, Frassini, Invernizzi, Ribolla, Comaroli, Centemero, Termini, Bologna, Dori, Lucchini, Maccanti, Vignaroli, Scagliusi.
ART. 25.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Per le istanze presentate ai sensi del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, le procedure di cui al comma 1 sono definite previo rilascio del parere favorevole da parte dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico. Per le medesime procedure trova comunque applicazione l'articolo 32, comma 17 e comma 27, lettera a), della medesima legge.
Conseguentemente:
al comma 2, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Entro lo stesso termine, le autorità competenti provvedono al rilascio del parere di cui all'articolo 32 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326;
al comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Il contributo comunque non spetta per la parte relativa ad eventuali aumenti di volume oggetto del condono.
25. 100. I Relatori.
ART. 30.
Al comma 6, primo periodo, sostituire le parole: cinque professionisti con le seguenti: cinque soggetti di cui all'articolo 46 del medesimo decreto legislativo.
*30. 1. Sozzani, Bagnasco, Cassinelli, Gagliardi, Mulè, Cortelazzo, Baldelli, Bergamini, Germanà, Pentangelo, Rosso, Zanella, Casino, Giacometto, Labriola, Mazzetti, Ruffino.
*30. 2. Butti, Fidanza, Rotelli, Foti, Trancassini, Lollobrigida, Meloni.
*30. 3. Morgoni, Verini, Pezzopane.
Dopo l'articolo 39, aggiungere il seguente:
Art. 39-bis.
(Modifiche al decreto-legge n. 83 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134).
1. All'articolo 67-ter, comma 5, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il terzo periodo è sostituito dal seguente: «In considerazione delle assunzioni a tempo indeterminato effettuate è incrementata, nella misura corrispondente al personale in servizio al 30 settembre 2018, la dotazione organica dei comuni interessati.»;
b) il quarto periodo è soppresso.
Conseguentemente al Capo IV, sostituire il titolo con il seguente: Capo IV. Misure urgenti per gli eventi sismici verificatisi in Italia negli anni 2009, 2012, 2016 e 2017.
*39. 05.
(Nuova formulazione) Giacometto, Sozzani, Martino, Rotondi, Cortelazzo, Baldelli.
*39. 093.
(Nuova formulazione) D'Eramo, Bellachioma, Lucchini, Maccanti.
*39. 026.
(Nuova formulazione) Giacometto, Martino, Rotondi, Baldelli, Cortelazzo, Sozzani, Casino, Gagliardi, Labriola, Mazzetti, Ruffino, Pentangelo.
ART. 39.
Dopo l'articolo 39 aggiungere il seguente:
Art. 39-bis.
(Ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 – Modifiche al decreto-legge 29 maggio 2018, n. 55, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2018, n. 89).
1. All'articolo 1-sexies, del decreto-legge 29 maggio 2018, n. 55, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2018, n. 89, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il comma 1 è sostituito dal seguente: «1. In caso di interventi edilizi sugli edifici privati nei comuni di cui agli allegati 1, 2 e 2-bis del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, realizzati prima degli eventi sismici del 24 agosto 2016 in assenza di titoli edilizi nelle ipotesi di cui all'articolo 22, comma 1, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, o in difformità da essi e nelle ipotesi di cui al comma 1-bis del presente articolo, il proprietario dell'immobile, pur se diverso dal responsabile dell'abuso, può presentare, anche contestualmente alla domanda di contributo, richiesta di permesso o segnalazione certificata di inizio attività in sanatoria, in deroga alle previsioni di cui all'articolo 36, comma 1, e all'articolo 37, comma 4, nonché all'articolo 93 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, avendo riguardo a quanto rappresentato nel progetto di riparazione o ricostruzione dell'immobile danneggiato e alla disciplina vigente al momento della presentazione del progetto. È fatto, in ogni caso, salvo il pagamento della sanzione di cui ai predetti articoli 36 e 37, comma 4, il cui importo non può essere superiore a 5.164 euro e inferiore a 516 euro, in misura determinata dal responsabile del procedimento comunale in relazione all'aumento di valore dell'immobile valutato per differenza tra il valore dello stato realizzato e quello precedente l'abuso, calcolato in base alla procedura di cui al regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701. L'inizio dei lavori è comunque subordinato al rilascio dell'autorizzazione statica o sismica, ove richiesta.»;
b) dopo il comma 1 è inserito il seguente: « 1-bis. Il comma 1 trova applicazione anche nei casi previsti dalle norme regionali attuative dell'intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra Stato, regioni ed enti locali, sull'atto concernente misure per il rilancio dell'economia attraverso l'attività edilizia (Repertorio atti n. 21/CU del 1o aprile 2009) ovvero delle norme regionali vigenti in materia di urbanistica ed edilizia. In tale caso il contributo non spetta per la parte relativa all'incremento di volume. Il presente articolo non trova attuazione nel caso in cui le costruzioni siano state interessate da interventi edilizi totalmente abusivi per i quali sono stati emessi i relativi ordini di demolizione.»;
c) al comma 3, ultimo periodo, dopo la parola: «unitamente» sono inserite le seguenti: «al permesso di costruire o»;
d) al comma 6, ultimo periodo, dopo le parole: «è rilasciata» sono aggiunte le seguenti: «dal competente ufficio regionale o».
*39. 098.
(Nuova formulazione) Patassini, Basini, De Angelis, Gerardi, Maturi, Saltamartini, Zicchieri, Latini, Paolini, Bellachioma, D'Eramo, Caparvi, Marchetti, Benvenuto, Lucchini, Badole, Binelli, Gobbato, Parolo, Raffaelli, Valbusa, Morelli, Maccanti, Capitanio, Cecchetti, Donina, Fogliani, Giacometti, Tombolato, Zordan.
*39. 099.
(Nuova formulazione) Terzoni, Gabriele Lorenzoni, Zennaro, Berardini, Colletti, Rachele Silvestri, Grippa, Parisse, Maurizio Cattoi, Emiliozzi, Giuliodori, Roberto Rossini, Daga, Vignaroli, Ciprini, Gallinella, Del Grosso, Deiana, D'Ippolito, Federico, Ilaria Fontana, Licatini, Alberto Manca, Ricciardi, Traversi, Varrica, Vianello, Zolezzi, Maraia.
ART. 40.
Al comma 1, dopo le parole: Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare aggiungere le seguenti:, dal Ministro per il Sud, dal Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie.
40. 10. I Relatori.
Dopo l'articolo 40, aggiungere il seguente:
Art. 40-bis.
(Interventi straordinari per il Viadotto Sente).
Al solo fine di permettere la riapertura al traffico sul Viadotto Sente è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per l'anno 2018. Al relativo onere per l'anno 2018 si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
40. 013.
(Nuova formulazione) Grippa, Federico, Scagliusi, Barbuto, Barzotti, Luciano Cantone, De Girolamo, De Lorenzis, Ficara, Liuzzi, Marino, Raffa, Paolo Nicolò Romano, Serritella, Spessotto, Termini.
ART. 41.
All'emendamento 41.10 dei relatori, alla lettera a), dopo le parole: Selenio e Berillio aggiungere le seguenti:, Arsenico, Cromo totale, Cromo VI.
Conseguentemente, dopo le parole: Selenio ≤ 10 (mg/kg SS) e Berillio ≤ 2 (mg/kg SS), aggiungere le seguenti:, Arsenico <20 (mg/kg SS), Cromo totale <200 (mg/kg SS), Cromo VI <2 (mg/kg SS).
0. 41. 10. 1. Muroni, Stumpo, Pastorino.
Alla lettera a) sostituire le parole: IPA ≤6 (mg/kg SS) con le seguenti: sommatoria degli IPA elencati nella tabella 1 dell'allegato 5 alla parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ≤6 (mg/kg SS).
Conseguentemente, alla lettera b), sostituire le parole: così come specificato nel parere ISS prot. N. 32074 del 23 giugno 2009 e successive modificazioni e integrazioni con le seguenti: così come specificato nel parere ISS prot. N. 36565 del 5 luglio 2006 e successive modificazioni e integrazioni.
0. 41. 10. 2. Braga.
Apportare le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, primo periodo, sostituire le parole: «per i quali il limite è: ≤ 1.000 (mg/kg tal quale)» con le seguenti: «idrocarburi policiclici aromatici (IPA), policlorodibenzodiossine e policlorodibenzofurani (PCDD/PCDF), policlorobifenili (PCB), Toluene, Selenio e Berillio, per i quali i limiti sono i seguenti: idrocarburi (C10-C40) ≤ 1.000 (mg/kg tal quale), IPA ≤ 6 (mg/kg SS), PCDD/PCDF + PCB DL ≤ 25 (ng WHO-TEQ/Kg SS), PCB ≤ 0,8 (mg/kg SS), Toluene ≤ 100 (mg/kg ss), Selenio ≤ 10 (mg/kg SS) e Berillio ≤ 2 (mg/kg SS). Per ciò che concerne i parametri PCDD/PCDF + PCB DL viene richiesto il controllo analitico almeno una volta all'anno.»;
b) al comma 1, secondo periodo, dopo le parole: «della Commissione del 16 dicembre 2008», aggiungere, in fine, le seguenti: «così come specificato nel parere ISS protocollo. N. 32074 del 23 giugno 2009 e successive modificazioni e integrazioni».
41. 10. I Relatori.
ART. 44.
Dopo l'articolo 44, aggiungere il seguente:
Art. 44-bis.
(Misure urgenti per assicurare la continuità operativa del Dipartimento della protezione civile).
1. Al comma 2-bis, secondo periodo, dell'articolo 19 del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2017, n. 45, le parole: «per una sola volta» sono sostituite dalle seguenti: «per un massimo di due volte».
44. 0100. I Relatori.
ART. 45.
Dopo l'articolo 45, aggiungere il seguente:
Art. 45-bis.
(Attività di valutazione dell'impianto e di censimento dei danni).
1. All'articolo 13 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, dopo il comma 2, è aggiunto il seguente:
«2-bis. Il Dipartimento della protezione civile, le regioni e le province autonome, i comuni e i Commissari delegati di cui all'articolo 25, comma 7, nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, possono porre in essere attività connesse con la valutazione dell'impatto e il censimento dei danni alle strutture e infrastrutture pubbliche e private, in occasione degli eventi emergenziali di protezione civile di cui all'articolo 7, anche mediante accordi o convenzioni con Consigli nazionali di cui al comma 2, anche ove costituiti nelle forme associative o di collaborazione o di cooperazione di cui al precedente periodo, che vi provvedono avvalendosi dei professionisti iscritti agli ordini e collegi professionali ad essi afferenti».
*45. 01.
(Nuova formulazione) Patassini, Basini, De Angelis, Gerardi, Maturi, Saltamartini, Zicchieri, Latini, Paolini, Bellachioma, D'Eramo, Caparvi, Marchetti, Benvenuto, Lucchini, Badole, Binelli, Gobbato, Parolo, Raffaelli, Valbusa, Morelli, Maccanti, Capitanio, Cecchetti, Donina, Fogliani, Giacometti, Tombolato, Zordan.
*45. 03.
(Nuova formulazione) Terzoni, Gabriele Lorenzoni, Zennaro, Berardini, Colletti, Rachele Silvestri, Grippa, Parisse, Maurizio Cattoi, Emiliozzi, Giuliodori, Roberto Rossini, Daga, Vignaroli, Ciprini, Gallinella, Del Grosso, Deiana, D'Ippolito, Federico, Ilaria Fontana, Licatini, Alberto Manca, Ricciardi, Traversi, Varrica, Vianello, Zolezzi, Maraia.