Commissioni Riunite (VII e XI)

VII (Cultura, scienza e istruzione) e XI (Lavoro pubblico e privato)

Commissioni Riunite (VII e XI)

Comm. riunite 0711

Commissioni Riunite (VII e XI)
SOMMARIO
Mercoledì 17 ottobre 2018

RISOLUZIONI:

7-00037 Gallo: Iniziative per il superamento dell'attuale sistema di esternalizzazione dei servizi di pulizia e vigilanza nelle scuole (Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00001) ... 21

ALLEGATO (Risoluzione approvata) ... 25

Commissioni Riunite (VII e XI) - Resoconto di mercoledì 17 ottobre 2018

RISOLUZIONI

  Mercoledì 17 ottobre 2018. — Presidenza del vicepresidente Davide TRIPIEDI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Salvatore Giuliano.

  La seduta comincia alle 9.10.

7-00037 Gallo: Iniziative per il superamento dell'attuale sistema di esternalizzazione dei servizi di pulizia e vigilanza nelle scuole.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00001).

  Davide TRIPIEDI, presidente, avverte che le Commissioni proseguono la discussione della risoluzione 7-00037 Gallo, rinviata nella seduta dello scorso 3 ottobre. Ricorda che in tale sede è stata avviata la discussione e sono intervenuti diversi deputati.
  Chiede, pertanto, al Governo di esprimere il parere sull'atto di indirizzo.

  Il sottosegretario Salvatore GIULIANO esprime parere favorevole sul testo, a condizione che nel secondo impegno sia fatto riferimento alle normali procedure concorsuali, espungendo, pertanto, il riferimento all'effettuazione di una procedura concorsuale riservata per titoli e servizi come già realizzato per la provincia di Palermo, e che l'ultimo impegno sia soppresso.

  Luigi GALLO (M5S) chiede chiarimenti sulle ragioni per le quali il Governo preferisce evitare di ricorrere a una procedura concorsuale per titoli e servizi sul modello di quella realizzata per la provincia di Palermo. Chiede inoltre che venga specificato a quale altra modalità di selezione il Governo intende fare ricorso.

  Valentina APREA (FI), dopo aver dichiarato l'astensione dalla votazione, ricorda che si era giunti all'esternalizzazione dei servizi scolastici di vigilanza e pulizia al fine di alleggerire gli oneri finanziari a carico della pubblica amministrazione. È dell'idea che non tutti i servizi scolastici si prestino a essere esternalizzati, e che specialmente non si prestino quelli afferenti alla cura dei bambini più piccoli. Tuttavia, invita la maggioranza a riflettere prima di votare in favore di una risoluzione che non dà indirizzi precisi in merito ai criteri di selezione e non fa quindi capire quali persone potranno essere assunte. Esprime ad ogni modo il timore che non si tratterà di persone selezionate attraverso una rigorosa procedura concorsuale pubblica. Il che può diventare un problema in quanto ha constatato che in diverse scuole i servizi in questione sono affidati a cooperative che si occupano in via principale di tutt'altro, le quali hanno a volte impiegato e quindi lasciato entrare negli istituti scolastici persone non idonee, quando non addirittura poco raccomandabili. Conclude, invitando a un'attenta riflessione anche sui costi della misura, che potrebbero eccedere le previsioni e risultare privi di copertura, a meno di tagliare altrove.

  Vittoria CASA (M5S) chiede che vengano meglio esplicitate le modalità delle procedure assunzionali, domandando in particolare se si tratterà di un concorso per titoli o di altro. Invita in ogni caso il Governo a prevedere procedure concorsuali che garantiscano rigore nella selezione e assicurino l'ingresso di personale in grado di offrire nella scuola un servizio di qualità.

  Antonio VISCOMI (PD) osserva che alcune definizioni recate dalla risoluzione sono estremamente generiche e non permettono di individuare le fattispecie contrattuali a cui si intende fare riferimento, né di delimitare con certezza la platea dei soggetti interessati dalla stabilizzazione. Ritiene, inoltre, politicamente scorretto imputare al precedente Governo i problemi a cui si cerca di fare fronte, laddove la risoluzione stessa ammette l'estrema annosità delle questioni. Infine, rileva che l'assorbimento di tale personale nella pubblica amministrazione, con le procedure previste dalla risoluzione, appare in contraddizione con il programma di intervento delineato dalla Ministra per la pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno.

  Romina MURA (PD), preannunciando l'astensione del gruppo del PD sulla risoluzione, si dichiara d'accordo con il collega Viscomi, aggiungendo che, dal punto di vista politico, la risoluzione affronta in modo sbagliato problemi la cui gravità è riconosciuta e condivisa anche dalla sua parte politica. Fa riferimento, in particolare, alla nebulosità con cui l'atto di indirizzo affronta il problema delle risorse, nonché quello delle modalità pratiche di assorbimento del personale.

  Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD), dopo aver condiviso l'esigenza di trovare una soluzione adeguata all'annoso problema del personale che svolge servizi di pulizia e sorveglianza nelle scuole, rappresenta quelli che ritiene elementi di criticità della risoluzione. In primo luogo, evidenzia che non è chiara la platea dei potenziali destinatari della misura. In secondo luogo, sottolinea che non viene definita la procedura assunzionale e, stimando che i candidati potrebbero essere alcuni milioni, invita a non guardare alla procedura usata a Palermo come a un modello, poiché i risultati, giudicati ex post, non sono confortanti. Infine, soffermandosi sugli aspetti finanziari, osserva che già il precedente Governo aveva tentato di esperire la strada dell'internalizzazione dei servizi in questione, ma poi l'analisi dei costi l'aveva indotto a rinunciare. Chiede quindi di sapere se siano state quantificate le spese connesse alla misura e con quali risorse si preveda di farvi fronte.

  Serse SOVERINI (Misto-CP-A-PS-A), dichiarandosi d'accordo con i rilievi sollevati dal collega Fusacchia, osserva che la risoluzione è imperniata sulla considerazione, a suo avviso errata, della necessità di superare l'esternalizzazione in quanto più onerosa rispetto alla riassunzione della funzione all'interno della pubblica amministrazione. È vero piuttosto il contrario e sarebbe stato necessario che la risoluzione indicasse i dati di spesa storici e la previsione delle risorse necessarie alla internalizzazione della funzione.

  Luigi GALLO (M5S), premesso di comprendere le perplessità manifestate da alcuni dei deputati intervenuti nel dibattito, afferma, con riferimento ai costi, che questi sono stimabili in circa 290 milioni, ovvero l'ammontare corrispondente al risparmio conseguito con l'accantonamento di 12.000 posti previsto dal decreto-legge n. 69 del 2013. Osserva, inoltre, che a fronte di un identico o peggiore servizio, l'esternalizzazione ha comportato, oltre a diversi problemi in termini di disservizio, anche oneri maggiori di quelli connessi al personale, in quanto anche le cooperative devono realizzare un margine di profitto. Quanto alle risorse, fa presente che le stesse possono essere rinvenute nel capitolo del bilancio del MIUR relativo al programma «Scuole belle». Nel dichiarare quindi di accogliere, come primo firmatario della risoluzione, la riformulazione auspicata dal rappresentante dell'Esecutivo, sollecita il Governo ad individuare il prima possibile le procedure concorsuali idonee, così che si possa risolvere il problema e mandare alla cittadinanza un forte segnale di discontinuità con il passato.

  Maria MARZANA (M5S) esprime l'avviso che in bilancio siano disponibili risorse utili alla realizzazione dell'intervento, tenuto conto che sono stati accantonati circa 12.000 posti già esistenti in organico.

  Debora SERRACCHIANI (PD), dopo aver evidenziato le contraddizioni che, a suo avviso, hanno caratterizzato l'intervento della collega Marzana, esprime la sua preoccupazione sulla possibilità di finanziare l'assorbimento del personale in questione con le risorse destinate al programma «Scuole belle», ripetendo la vicenda relativa al «Bando per le periferie» e il conseguente inganno a danno dei comuni. In ogni caso, prevede la sostanziale impossibilità di mettere in pratica quanto richiesto nell'atto di indirizzo in discussione.

  Serse SOVERINI (Misto-CP-A-PS-A), ribadendo le sue perplessità sull'impianto della risoluzione, chiede al presidente Gallo, alla luce delle sue precisazioni, se il limite delle risorse da utilizzare sia costituito dai 290 milioni di euro annui di spesa quantificati per la esternalizzazione del servizio. In ogni caso, l'atto di indirizzo non è condivisibile, perché comporterebbe un ritorno indietro rispetto alla direzione che ha intrapreso il sistema della scuola in Italia e che, complessivamente, appare più idoneo a rispondere alle nuove esigenze, nonostante i difetti evidenziati in alcune aree del Paese. Per tali motivi, preannuncia l'astensione del suo gruppo.

  Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD) evidenzia che le risorse per il progetto «scuole belle» non hanno carattere permanente e che il Governo precedente aveva per questo ritenuto di utilizzarle solo al fine di un «intervento tampone» che consentisse il prosieguo dei servizi fino al termine dell'anno scolastico. Sottolinea, ad ogni modo, che le predette risorse – in quanto non stanziate a bilancio in modo permanente – non possono essere utilizzate per l'assunzione di personale a tempo indeterminato.

  Anna ASCANI (PD), ricordando che anche il Partito Democratico aveva auspicato l'internalizzazione dei servizi di vigilanza e pulizia nelle scuole, dichiara di condividere gli intenti della risoluzione, la quale, però, non limitandosi a formulare un auspicio, detta precisi indirizzi al Governo, ma non chiarisce né le modalità dell'assunzione del personale, né in che modo saranno reperite le risorse necessarie.

  Davide TRIPIEDI, presidente, invita i colleghi a contenere la durata dei loro interventi, in considerazione degli impegni delle due Commissioni.

  Stefano LEPRI (PD) rileva che, accanto alla esigenza, riconosciuta da tutti, di dare certezza ai lavoratori, vi è quella, altrettanto importante, di garantire alla scuola, ai ragazzi e alle loro famiglie, la qualità del personale e la sua idoneità ai compiti da svolgere. D'altro lato, è necessario continuare ad assicurare a lavoratori svantaggiati, caratterizzati da problemi di salute, fisica e psichica, o da problemi comportamentali, la costanza del percorso di accompagnamento nell'attività lavorativa e di inserimento nell'ambiente lavorativo, attualmente garantito dalle cooperative in cui sono inquadrati. Tale percorso potrebbe essere, infatti, interrotto dall'assorbimento nella pubblica amministrazione.

  Luigi CASCIELLO (FI) coglie in ogni risoluzione o proposta di legge del Movimento 5 Stelle solo forme di esercitazione elettorale e di pura demagogia. A suo avviso, infatti, esse non prevedono misure concretamente attuabili, né stanziano risorse idonee alla loro realizzazione. La risoluzione in esame, a suo avviso, non contribuisce certamente a risolvere il problema della disoccupazione e non propone un quadro finanziario realistico, tenuto conto che fa riferimento a risorse che non hanno carattere permanente, a differenza delle spese cui lo Stato dovrebbe fare fronte a seguito dell'intervento che si vuole attuare. Conclude, affermando che non c’è neanche un'idea dei costi derivanti dall'internalizzazione.

  Davide TRIPIEDI, presidente, invita il collega Casciello a moderare i toni del suo intervento e, eventualmente, a esprimere il suo dissenso politico attraverso il voto contrario sulla risoluzione o l'astensione.

  Paola FRASSINETTI (FdI) dichiara il proprio voto favorevole ad un'iniziativa lodevole, nella consapevolezza delle numerose difficoltà che hanno caratterizzato il sistema in piedi ormai da diversi anni.

  Daniele BELOTTI (Lega) si dichiara favorevole in linea di principio, ritenendo che l'aspetto finanziario non costituisca un ostacolo insormontabile. Raccomanda al Governo di prendere in seria considerazione i diversi e delicati problemi legati alla selezione del personale, individuando requisiti rigorosi, in quanto si tratta di scegliere persone che dovranno lavorare a stretto contatto con bambini e ragazzi.

  Davide TRIPIEDI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione il nuovo testo della risoluzione 7-00037 Gallo.

  Le Commissioni approvano il nuovo testo della risoluzione 7-00037 Gallo, che assume il numero 8-00001 (vedi allegato).

  La seduta termina alle 9.50.

Commissioni Riunite (VII e XI) - mercoledì 17 ottobre 2018

ALLEGATO

7-00037 Gallo: Iniziative per il superamento dell'attuale sistema di esternalizzazione dei servizi di pulizia e vigilanza nelle scuole.

RISOLUZIONE APPROVATA

   Le Commissioni VII e XI,
   premesso che:
    a seguito dei continui tagli alla scuola pubblica che si protraggono ormai da diversi anni, la scuola pubblica italiana ha dovuto affrontare la sfida di garantire un'offerta formativa di qualità avendo a disposizione sempre meno risorse e personale da poter impiegare: infatti, secondo dati Eurostat, dal 2007 al 2015 la spesa destinata all'istruzione in Italia in rapporto alla spesa pubblica totale, è diminuita di quasi il 20 per cento;
    si tratta di una situazione che ha avuto gravi ricadute su tutti i fronti, incluso il servizio di pulizia negli edifici scolastici; questo problema nasce dalla decisione di procedere all'esternalizzazione del servizio, allo scopo di ottenere maggiore efficienza ed economie di gestione;
   invece, il risultato è stato, non solo di non essere riusciti a raggiungere tale obiettivo, ma anche di ridurre gli organici del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata) e dei collaboratori scolastici, e di appaltare, a prezzi sempre più bassi, i servizi di pulizia a cooperative che retribuiscono con salari irrisori i propri dipendenti; questo sistema ha generato aumenti di spesa, rispetto all'assunzione a tempo indeterminato del personale e dei collaboratori scolastici necessari per far funzionare i servizi, dovuta alla remunerazione del profitto d'impresa, a spese di lavoratori sottopagati e sfruttati, e al sistema clientelare che ne era alla base;
    storicamente le competenze sulla scuola inclusi i servizi di pulizia erano affidate agli enti locali e furono trasferite allo Stato dall'articolo 8 della legge 3 maggio 1999, n. 124, e dall'articolo 9 del decreto del Ministro della pubblica istruzione 23 luglio 1999, che dispose il subentro dello Stato nei contratti stipulati dagli enti locali, in luogo dell'assunzione di personale dipendente;
    successivamente, l'articolo 45, comma 8, della legge n. 144 del 1999 stabilì una futura stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili della scuola, ma questa norma rimase inapplicata e l'anno seguente, l'articolo 78, comma 31, della legge n. 388 del 2000 stabilì il ricorso alla «terziarizzazione», ovvero all'appalto a consorzi di ditte e a cooperative di servizi di pulizia nelle scuole;
    tutto ciò, senza contare gli sgravi fiscali e contributivi riconosciuti ai consorzi nonostante i lavoratori continuassero e continuino a percepire retribuzioni basse, sino al limite di sfruttamento del lavoro;
    oltre agli ingenti tagli dei finanziamenti per questa voce di spesa, l'ex Ministro Profumo decise di affidare i bandi dei servizi di pulizia alla Consip spa, producendo un sistema inefficiente che persiste tutt'oggi, tant’è che la legge di bilancio per il 2018, 27 dicembre 2017, n. 205, all'articolo 1, comma 687, dispone che i contratti già stipulati potranno proseguire sino al 30 giugno 2019;
    dunque, si tratta di un sistema che dura da diversi anni e che è stato avvallato
dal precedente Governo, nonostante gli ammonimenti dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, dell'Autorità nazionale anticorruzione rispetto alla proroga degli appalti e alla creazione di un cartello ai danni della libera concorrenza da parte dei maggiori consorzi di servizi nel settore;
    altrettanta rilevanza merita la vicenda dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa rinnovati annualmente o anche mensilmente a centinaia di lavoratori Lsu, con gli stessi doveri e orari degli assistenti amministrativi di ruolo ma senza gli stessi diritti, senza il riconoscimento del servizio per l'accesso alle graduatorie, con una retribuzione molto più bassa e con un futuro pensionistico incerto;
    quindi i lavoratori Lsu nelle scuole sono stati espropriati del diritto alla stabilizzazione a causa del mancato rispetto delle finalità dei progetti ad essi relativi che dovevano servire per l'acquisizione della professionalità e del livello ai fini della stabilizzazione, coprendo le carenze del personale, nonché a causa della mancata applicazione della riserva dei posti nelle assunzioni;
    risulta evidente che dall'esternalizzazione dei servizi non deriva alcun vantaggio economico per le casse dello Stato o degli enti locali e pertanto vengono meno gli stessi presupposti che giustificherebbero le esternalizzazioni stesse;
    pare quindi fuori da ogni logica la mancata eliminazione della possibilità di affidare servizi esterni a vantaggio delle assunzioni dirette dei collaboratori scolastici precari che garantiscono le stesse mansioni ma con condizioni economiche e contrattuali che per il lavoratore sarebbero più vantaggiose;
    l'internalizzazione di questi lavoratori, riconducibili sostanzialmente alla platea dei lavoratori impiegati in lavori socialmente utili e dei lavoratori dei cosiddetti «appalti storici» degli enti locali, comporterebbe lo sblocco degli 11.857 posti di collaboratore scolastico accantonati,

impegnano il Governo:

   ad adottare iniziative per porre fine all'attuale sistema di esternalizzazione dei servizi di pulizia e di vigilanza nelle scuole;
   ad assumere iniziative per assorbire il personale degli appalti dei servizi di pulizia riconducibili ai lavori socialmente utili e ai cosiddetti «appalti storici» degli enti locali attraverso una procedura concorsuale.
(8-00001) «
Gallo, Segneri, Cubeddu, Casa, Azzolina, Carbonaro, Tuzi, Villani, Testamento, Acunzo, Marzana, Melicchio, Bella, Lattanzio, Torto, Nitti, Racchella, Patelli, Belotti, Sasso, Mariani, Furgiuele, Latini».