VI Commissione
Finanze
Finanze (VI)
Commissione VI (Finanze)
Comm. VI
Audizioni nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1074, recante disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale.
Audizione di rappresentanti di Confedilizia ... 122
Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) ... 122
DL 109/2018: Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze. C. 1209 Governo (Parere alle Commissioni riunite VIII e IX) (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Parere favorevole) ... 123
ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla commissione) ... 126
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018. C. 1201 Governo (Relazione alla XIV Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole) ... 125
ALLEGATO 2 (Relazione approvata dalla Commissione) ... 127
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017. Doc. LXXXVII, n. 1 (Parere alla XIV Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 125
ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) ... 129
Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale tributaristi italiani (ANTI), dell'Associazione nazionale tributaristi (LAPET), dell'Associazione nazionale consulenti tributari (ANCOT) e dell'Istituto nazionale tributaristi (INT), nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1074, recante disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale ... 125
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 17 ottobre 2018.
Audizioni nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1074, recante disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale.
Audizione di rappresentanti di Confedilizia.
L'audizione informale è stata svolta dalle 10.15 alle 11.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale costruttori edili (ANCE).
L'audizione informale è stata svolta dalle 11.05 alle 11.20.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 17 ottobre 2018. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Bitonci.
La seduta comincia alle 14.10.
DL 109/2018: Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze.
C. 1209 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite VIII e IX).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 ottobre scorso.
Paolo GIULIODORI (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole, di cui illustra i contenuti (vedi allegato 1).
Silvia FREGOLENT (PD) preannuncia il voto di astensione del Partito democratico sulla proposta di parere formulata dal relatore. Esprime perplessità sul complesso delle norme contenute nel decreto-legge n. 109, poiché si aspettava che il Governo facesse molto di più in favore gli sfollati, rispetto ai quali non è prevista alcuna misura di sostegno. Giudica invece favorevolmente la conferma delle misure in favore delle popolazioni vittime del terremoto di Ischia e del centro Italia, già adottate lo scorso anno.
Mauro DEL BARBA (PD) manifesta grande insoddisfazione per le misure assenti nel decreto-legge a fronte delle tante richieste avanzate da sfollati ed imprese colpiti dal crollo del Ponte Morandi, richieste che auspica possano trovare risposta nel corso del successivo iter del provvedimento. Segnala in particolare la totale assenza di misure quali l'estensione della cassa integrazione in deroga e la sospensione del pagamento delle principali utenze domestiche. Appare inoltre insufficiente quanto previsto dal decreto-legge a sostegno delle imprese delle cd. «zona rossa» e «zona arancione». Ricorda altresì che il Partito democratico aveva chiesto l'istituzione di una zona economica speciale per Genova, quale misura indispensabile per uscire da una situazione di crisi che purtroppo è destinata a durare molto più a lungo di quanto si possa pensare.
Evidenzia inoltre l'assenza di misure a sostegno della compagnia dei lavoratori portuali e dell'intero porto di Genova ed esprime forte preoccupazione per l'economia della città nel suo complesso, che non viene sostenuta in maniera adeguata.
Osserva come la maggioranza abbia fatto un uso strumentale della tragedia di Genova, affrontando in modo demagogico questioni estremamente delicate, trattandole attraverso strumenti di propaganda, e dimostrando una grave incapacità nell'ascoltare le richieste di una città in grave sofferenza.
Rammenta come all'indomani del crollo la maggioranza, anziché affrontare l'emergenza, si sia affrettata a cavalcare l'onda della tragedia addossando ad altri le responsabilità dell'accaduto, salvo poi accorgersi del coinvolgimento dei propri alleati di Governo; abbia stabilito la colpevolezza della Società Autostrade e l'impossibilità di una partecipazione della società alla ricostruzione, salvo poi accorgersi che senza il primario costruttore di ponti in Italia, la ricostruzione sarebbe stata difficile, se non impossibile. Ricorda, inoltre, come il Ministro Toninelli, nell'esclusivo tentativo di proteggere se stesso, abbia fatto riferimento a pressioni subite per non pubblicare gli atti delle concessioni, salvo poi scoprire che si era trattato di uno scambio di lettere antecedente alla sua gestione e in ogni caso riferito non alla sicurezza, ma a questioni finanziarie. Si tratta di comportamenti della cui sfrontatezza la maggioranza sarà chiamata a rispondere e per i quali rischia di pagare un prezzo elevato.
Ribadisce quindi il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere formulata, nella convinzione che i cittadini genovesi meritino aiuto e abbiano bisogno di qualcuno che stia al loro fianco, impegno del quale il Partito democratico si farà carico, anche nel corso del successivo esame del provvedimento in Assemblea.
Marco OSNATO (FdI) dichiara il voto di astensione di Fratelli d'Italia sulla proposta di parere formulata dal relatore, anche con riferimento al metodo di lavoro adottato, giacché l'esame del decreto-legge è ancora in itinere presso le Commissioni di merito e potrebbe subire significative modificazioni.
Raffaele BARATTO (FI) preannuncia il voto di astensione del gruppo di Forza Italia sulla proposta di parere favorevole avanzata dal relatore. Con riferimento al contenuto del decreto-legge all'esame della Camera, osserva come si sia persa l'occasione di dimostrare che chi amministra la cosa pubblica è dalla parte dei cittadini, poiché anche in questo caso non si sta facendo tutto ciò che si potrebbe e si dovrebbe fare. Evidenzia come l'economia del territorio colpito debba ripartire al più presto e la situazione di sofferenza della città di Genova debba essere sanata quanto prima.
Andrea CASO (M5S) osserva come i colleghi del Partito democratico non siano legittimati a dare lezioni all'attuale maggioranza, in considerazione delle modalità con le quali il precedente Governo ha affrontato l'emergenza del terremoto di Ischia, trattato come un sisma di minore importanza rispetto ad altri eventi analoghi. Basti pensare come i territori colpiti siano stati a lungo abbandonati a se stessi e si sia dovuta attendere l'estate del 2018 per vedere nominato un commissario straordinario.
Bruno TABACCI (Misto-+E-CD) preannuncia il proprio voto di astensione, per motivazioni di carattere politico, anche richiamandosi a quanto detto dal collega Del Barba.
In ordine al metodo adottato, invita la maggioranza ed il Governo alla prudenza, osservando come in situazioni del genere, di estrema gravità, occorra perseguire la strada della convergenza tra le forze politiche e non convenga puntare allo scontro, all'individuazione, in maniera strumentale e approssimativa, di capri espiatori, perché, se non si è in grado di fornire risposte efficaci, il giudizio a cui si verrà sottoposti sarà sempre un giudizio severo, come lo è stato quello espresso dalla comunità genovese nel suo complesso.
Galeazzo BIGNAMI (FI) ribadisce il voto di astensione di Forza Italia, già preannunciato dal collega Baratto. Nel merito del decreto-legge, rileva come l'articolo 41, recante disposizioni sulla gestione dei fanghi di depurazione utilizzati in agricoltura, stabilisca valori soglia per gli idrocarburi presenti nei fanghi da depurazione incompatibili con la tutela dell'ambiente. Richiama l'attenzione dei colleghi del Movimento 5 Stelle, sensibili a tali tematiche, sul fatto che tale disposizione sembra essere frutto di un blitz da parte di soggetti interessati che tuttavia non risponde all'interesse dei cittadini italiani.
Gian Mario FRAGOMELI (PD) esprime preoccupazione, al pari del collega Bignami, per la questione relativa al valore limite di idrocarburi contenuti nei fanghi di depurazione utilizzati in agricoltura. Più in generale, osserva l'assenza nel decreto-legge non soltanto di finanziamenti adeguati ma di un approccio complessivo al problema delle infrastrutture. Evidenzia come l'istituzione di una nuova Agenzia per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali nonché la creazione dell'archivio informatico nazionale delle opere pubbliche, presso il Ministero delle Infrastrutture, rischino di generare confusione rispetto alle reti di controllo già esistenti presso altri dicasteri, determinando minori garanzie di sicurezza. Sottolinea piuttosto l'esigenza di mantenere un sistema di prevenzione forte, che veda la centralità del ruolo del Ministero dell'economia e delle finanze, centralità che non deve essere messa in discussione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.
La seduta termina alle 14.30.
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018.
C. 1201 Governo.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 ottobre scorso.
Nicola GRIMALDI (M5S), relatore, illustra una proposta di relazione favorevole sulla Legge di delegazione europea (vedi allegato 2).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione sulla legge di delegazione europea formulata dal relatore. Delibera altresì di nominare il deputato Nicola Grimaldi quale relatore presso la XIV Commissione.
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017.
Doc. LXXXVII, n. 1.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 ottobre scorso.
Nicola GRIMALDI (M5S), relatore, illustra una proposta di parere favorevole sulla relazione consuntiva (vedi allegato 3).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere sulla relazione consuntiva formulata dal relatore.
La seduta termina alle 14.35.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 17 ottobre 2018.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale tributaristi italiani (ANTI), dell'Associazione nazionale tributaristi (LAPET), dell'Associazione nazionale consulenti tributari (ANCOT) e dell'Istituto nazionale tributaristi (INT), nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1074, recante disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale.
L'audizione informale è stata svolta dalle 15.15 alle 15.55.
ALLEGATO 1
DL 109/2018: Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze (C. 1209 Governo).
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La VI Commissione,
esaminato, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, il decreto-legge n. 109 del 2018, recante «Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze»;
apprezzate le finalità del provvedimento, che è innanzitutto volto a disporre interventi urgenti per il sostegno e la ripresa economica del territorio del comune di Genova, a seguito del tragico crollo del Ponte Morandi, avvenuto lo scorso il 14 agosto 2018;
evidenziato in tale ambito, per quanto di competenza della Commissione Finanze, che l'articolo 3 detta misure in materia fiscale relative agli immobili che a seguito del crollo del ponte Morandi hanno subìto danni o sono stati oggetto di ordinanze di sgombero, disponendo per tali immobili, a specifiche condizioni, diverse esenzioni fiscali e sospensioni di termini;
richiamati altresì i contenuti dell'articolo 8, che istituisce nell'ambito del territorio della Città metropolitana di Genova una zona franca, disponendo che le imprese che hanno la sede principale o una sede operativa all'interno della zona franca e che hanno subìto a causa del crollo del Ponte Morandi una riduzione del fatturato, possono richiedere alcune agevolazioni; tali esenzioni spettano, altresì, alle imprese che avviano la propria attività all'interno della zona franca entro il 31 dicembre 2018;
preso atto del disposto dell'articolo 9, che per gli anni 2018 e 2019 innalza dall'1 per cento al 3 per cento la quota del Fondo a favore dell'Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale; ciò al fine di contenere gli effetti negativi che il crollo del ponte ha prodotto sulle attività dell'Autorità in questione in termini di riduzione delle operazioni commerciali e dei servizi portuali;
rilevato che il provvedimento reca altresì misure relative ai comuni dell'Isola di Ischia interessati dagli eventi sismici verificatisi il 21 agosto 2017; in particolare, l'articolo 32 proroga ed estende l'ambito di applicazione di alcune agevolazioni fiscali già previste a favore dei comuni interessati, mentre l'articolo 35 dispone, per i medesimi comuni, la sospensione sino al 1o gennaio 2021 di termini per la notifica di cartelle di pagamento e per la riscossione di somme dovute a enti creditori;
preso atto infine dei contenuti dell'articolo 43 che reca misure di sospensione dei pagamenti e di allungamento della durata dell'ammortamento per i beneficiari dei mutui agevolati,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 2
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018 (C. 1201 Governo).
RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE
La VI Commissione,
esaminato il disegno di legge C. 1201 Governo, recante Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018;
considerata l'esigenza di assicurare la rapida approvazione del provvedimento, al fine di garantire una tempestiva e adeguata attuazione degli atti normativi comunitari ivi contemplati;
evidenziato come il provvedimento investa alcuni profili rilevanti per gli ambiti di competenza della Commissione finanze;
visto, in particolare, il contenuto dell'articolo 6 del disegno di legge, che reca i princìpi e i criteri direttivi per l'attuazione della direttiva (UE) 2017/828, che modifica la direttiva 2007/36/CE per quanto riguarda l'incoraggiamento dell'impegno a lungo termine degli azionisti, volta a favorire un più consapevole e stabile coinvolgimento degli azionisti nel governo societario e a semplificare l'esercizio dei relativi diritti;
segnalato il disposto dell'articolo 7, che reca i princìpi e i criteri direttivi per l'attuazione della direttiva (UE) 2017/1852 sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell'Unione europea (cd. direttiva DRM – Dispute Resolution Mechanism), finalizzata a garantire l'effettiva risoluzione delle controversie relative all'interpretazione e all'applicazione delle convenzioni fiscali bilaterali e della convenzione sull'arbitrato dell'Unione, con particolare riferimento alle doppie imposizioni;
considerati i contenuti dell'articolo 8, con il quale si conferisce la delega per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1129 che stabilisce i requisiti relativi alla redazione, all'approvazione e alle modalità di diffusione del prospetto da pubblicare per l'offerta pubblica di titoli o la loro ammissione alla negoziazione in un mercato regolamentato che ha sede o opera in uno Stato membro; ciò al fine di contenere gli oneri per le imprese, in particolare piccole e medie (PMI), connessi al rispetto degli obblighi di tale disciplina, garantendo al contempo che gli investitori siano ben informati sui prodotti in cui stanno investendo;
preso atto del disposto dell'articolo 9, che conferisce al Governo la delega per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1131, sui fondi comuni monetari (FCM), al fine di aumentare la liquidità dei Fondi medesimi e garantire loro una struttura stabile, nonché al fine di garantire che i FCM investano in attività ben diversificate e di elevata qualità, in particolare sotto il profilo dell'affidabilità creditizia, soddisfacendo le richieste di riscatto degli investitori;
richiamati l'articolo 3, contenente i principi e i criteri direttivi per l'attuazione della direttiva (UE) 2017/1371 relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione mediante il diritto penale (cd. direttiva PIF – protezione interessi finanziari, e l'articolo 5, che delega il Governo ad adeguare la normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (CE) n. 655/2014, che ha istituito una procedura per l'ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari, al fine facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale;
rilevato infine come tra le direttive contenute nell'Allegato A attinenti agli ambiti di competenza della Commissione Finanze, si annoverino la direttiva 2017/2455, recante modifiche alla direttiva 2006/112/CE, che istituisce il sistema comune d'imposta sul valore aggiunto (IVA), e alla direttiva 2009/132/CE, che prevede un'esenzione dall'IVA di talune importazioni definitive di beni; la direttiva (UE) 2018/822, recante modifiche alla direttiva 2011/16/UE, prevedendo l'introduzione dell'obbligo per gli intermediari di informare le autorità fiscali sui meccanismi transfrontalieri potenzialmente utilizzabili per attuare ipotesi di pianificazione fiscale aggressiva; la direttiva 2018/843, che reca modifiche alle direttive 2015/849/UE, 2009/138/CE e 2013/36/UE, ampliando il novero dei soggetti sottoposti agli obblighi antiriciclaggio, e disponendo misure volte alla identificazione dei soggetti obbligati,
DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.
ALLEGATO 3
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017 (Doc. LXXXVII, n. 1).
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La VI Commissione,
esaminata la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2017 (Doc. LXXXVII, n. 1);
sottolineato il rilievo della Relazione consuntiva quale strumento che consente al Parlamento di svolgere la sua fondamentale funzione di controllo ex post sulla condotta del Governo nelle sedi decisionali dell'Unione europea;
ricordato che la parte prima della Relazione è dedicata agli sviluppi del processo di integrazione europea e al nuovo quadro istituzionale e che, in tale ambito, il capitolo 3 è dedicato al coordinamento delle politiche macroeconomiche, anche con riferimento all'Unione bancaria e ai servizi finanziari, e alla fiscalità;
preso atto, in tale ambito, dell'esame, presso la Commissione ECON del Parlamento europeo, della proposta di regolamento sul sistema comune di assicurazione dei depositi (cd. terzo pilastro dell'Unione bancaria), sul quale la Commissione Finanze della Camera si era espressa, nel corso della scorsa legislatura, approvando, l'11 gennaio 2017, un documento finale;
rammentato altresì che la Commissione europea ha presentato l'11 ottobre 2017 la Comunicazione sul completamento dell'Unione bancaria (COM/2017/0592 final), individuando le misure ancora necessarie per il suo completamento, con l'obiettivo di dare nuovo slancio ai negoziati sul sistema europeo di assicurazione dei depositi (EDIS) e tracciando il percorso verso la creazione di un backstop fiscale comune di ultima istanza per il meccanismo di risoluzione unico;
evidenziato, relativamente al tema della fiscalità diretta, che nel 2017 il Governo ha partecipato ai lavori per l'elaborazione della direttiva per una base imponibile comune consolidata per l'imposta sulle società (Common Consolidated Corporate Tax Base – CCCTB), che si sono concretizzati nella presentazione di due distinte proposte di direttiva, la prima avente ad oggetto le regole di formazione della base imponibile, la seconda riguardante anche norme sul consolidamento di quest'ultima;
considerato inoltre che nel 2017 il Governo italiano ha partecipato ai lavori per la definizione delle norme relative alla tassazione della digital economy, al fine di individuare nuove regole fiscali che siano indipendenti dal requisito della «presenza fisica» dell'impresa (cd. stabile organizzazione), alla base degli attuali sistemi fiscali di imposizione diretta;
rilevato che nel secondo semestre del 2017 l'Italia ha altresì partecipato alla discussione sulla proposta di direttiva sulla cooperazione amministrativa nel settore fiscale che introduce obblighi di disclosure alle autorità fiscali per gli intermediari (consulenti, avvocati, banche) e/o contribuenti coinvolti nell'elaborazione di schemi di pianificazione fiscale finalizzati all'elusione o evasione delle imposte da parte dei clienti che li utilizzano;
richiamato il lavoro svolto dal gruppo UE Codice di Condotta per la tassazione delle imprese, che si è concentrato in particolare sul processo di definizione di una lista europea di giurisdizioni terze non cooperative a fini fiscali; il medesimo gruppo ha concluso l'esame delle misure fiscali introdotte per l'incentivazione dei redditi da beni immateriali (cd. patent box) e sono state definite le linee guida per l'esame delle zone economiche speciali;
rammentato che, in tema di fiscalità indiretta, nel 2017 il Governo italiano ha partecipato ai lavori in ambito di Unione Europea sui seguenti temi: evoluzione del regime IVA, imposta sulle transazioni finanziarie, normativa sui controlli sul denaro contante in entrata o in uscita dall'Unione e sull'importazione dei beni culturali, attuazione del Codice Doganale dell'Unione, definizione della normativa sul commercio del tabacco sulla base dei principi della Convenzione Quadro sul controllo del tabacco;
richiamati i contenuti della parte seconda della Relazione, nella quale si illustra l'azione svolta dal Governo nell'ambito delle principali politiche orizzontali e settoriali dell'Unione, e della parte terza, rivolta al tema delle politiche di coesione economica, sociale e territoriale, con particolare riguardo al valore europeo della politica di coesione;
considerati, infine, i contenuti della parte quarta della Relazione, con particolare riguardo al sesto capitolo, dedicato alla tutela degli interessi finanziari e lotta contro la frode, e rilevato che, in tale ambito, il Governo ha affidato al Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'Unione europea (COLAF) il compito di approfondire ed analizzare i fenomeni illeciti, nonché di individuare le azioni più opportune per prevenire, contrastare e reprimere le irregolarità e le frodi,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.