I Commissione
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
Commissione I (Affari costituzionali)
Comm. I
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:
Sulla pubblicità dei lavori ... 44
5-00614 Meloni e altri: Sullo stato dell’iter di adozione del decreto ministeriale relativo alla rendicontazione delle spese per i servizi di accoglienza dei migranti ... 44
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 49
5-00615 Fiano ed altri: Sulle misure intraprese per contrastare le aggressioni da parte di gruppi neo-fascisti di estrema destra nei confronti di sedi del Partito democratico ... 45
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 50
5-00616 Sisto: Iniziative per adeguare l'organico delle forze dell'ordine nella città di Bari e nel territorio pugliese ... 45
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 52
5-00617 Gebhard e Magi: Sulle problematiche concernenti l'amministrazione straordinaria dei comuni di Manfredonia, San Ferdinando e Castel Volturno, nonché il contrasto all'illegalità in tali aree ... 46
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 54
5-00618 Macina ed altri: Iniziative per la progressiva introduzione del voto elettronico ... 46
ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 55
Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, concernente l'elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570, concernente l'elezione degli organi delle amministrazioni comunali, nonché altre norme in materia elettorale e di referendum previsti dagli articoli 75 e 138 della Costituzione. C. 543 Nesci (Seguito esame e rinvio) ... 47
ALLEGATO 6 (Emendamento approvato) ... 57
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Giovedì 4 ottobre 2018. — Presidenza della vicepresidente Annagrazia CALABRIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Carlo Sibilia.
La seduta comincia alle 13.10.
Sulla pubblicità dei lavori.
Annagrazia CALABRIA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
5-00614 Meloni e altri: Sullo stato dell’iter di adozione del decreto ministeriale relativo alla rendicontazione delle spese per i servizi di accoglienza dei migranti.
Giovanni DONZELLI (FdI) illustra l'interrogazione in titolo, la quale chiede quale sia lo stato dell’iter relativo all'adozione del decreto ministeriale relativo alla certificazione dell'utilizzo dei fondi pubblici per i servizi di accoglienza dei migranti, che dovrebbe prevedere un puntuale obbligo di rendicontazione in capo alle cooperative che gestiscono i servizi di accoglienza dei migranti.
Il Sottosegretario Carlo SIBILIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Giovanni DONZELLI (FdI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta. Nel giudicare utile che i cittadini abbiano contezza di quanto testé riferito dal rappresentante del Governo, auspica, tuttavia, che anche il Ministro Di Maio – il quale, a più riprese, con dichiarazioni pubbliche, ha invocato la necessità di una legge in materia – sia portato a conoscenza del fatto che già esiste una normativa concernente la rendicontazione delle spese per la gestione dei servizi di accoglienza, introdotta grazie al contributo fondamentale del gruppo di Fratelli d'Italia, normativa che sarebbe dunque sufficiente attuare in modo puntuale.
5-00615 Fiano ed altri: Sulle misure intraprese per contrastare le aggressioni da parte di gruppi neo-fascisti di estrema destra nei confronti di sedi del Partito democratico.
Gennaro MIGLIORE (PD) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario, con la quale si chiede, a fronte dei gravissimi episodi di violenza recentemente verificatisi nei confronti di sedi del Partito democratico, quali iniziative il Governo intenda adottare per garantire la piena sicurezza di tutte le sedi del Partito democratico e dei suoi militanti, anche adottando le iniziative di competenza volte al contrasto dei gruppi neofascisti di estrema destra. Nel rilevare come tutti gli episodi di violenza nei confronti di qualsiasi forza politica devono ovviamente essere condannati, ritiene opportuno stigmatizzare in particolare tali fatti specifici, in quanto essi si sono intensificati in modo preoccupante negli ultimi mesi.
Il Sottosegretario Carlo SIBILIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Gennaro MIGLIORE (PD), replicando, si dichiara sostanzialmente soddisfatto della risposta, per quanto concerne i fatti specifici riferiti nell'interrogazione in titolo, ma sottolinea come tali fatti, oltre a dover essere stigmatizzati, vadano prevenuti, anche attraverso il ricorso, nel dibattito politico e giornalistico, a un linguaggio consono, evitando l'uso di espressioni aggressive o di incitamento all'odio, anche sul web.
Cita al riguardo, quali esempi da stigmatizzare, l'odierno titolo del quotidiano Libero sull'asserita riconducibilità alla presenza di immigrati di alcuni casi di colera occorsi a Napoli, e le dichiarazioni recentemente rilasciate dal Ministro Luigi Di Maio, nelle quali sono stati definiti «assassini politici» coloro che hanno promosso l'approvazione del cosiddetto «jobs act».
Osserva inoltre come l'uso di tale linguaggio rischi di avere effetti pericolosi, inducendo persone psichicamente fragili a commettere atti delittuosi, ricordando al riguardo le dichiarazioni rilasciate da Luca Traini, condannato a dodici anni nel processo per i fatti di Macerata del 3 febbraio 2018, nelle quali il medesimo ha affermato di essere stato indotto ad agire dal «bombardamento mediatico».
Auspica conclusivamente che la dialettica politica sia improntata a maggiore sobrietà e senso di responsabilità, soprattutto da parte di esponenti del Governo.
5-00616 Sisto: Iniziative per adeguare l'organico delle forze dell'ordine nella città di Bari e nel territorio pugliese.
Francesco Paolo SISTO (FI) illustra l'interrogazione in titolo, chiedendo, a fronte dei gravi episodi di criminalità verificatisi nella città di Bari nel mese di settembre, se, come e quando il Governo intenda adottare iniziative al fine di affrontare la necessaria richiesta di adeguamento dell'organico di forze dell'ordine nella città di Bari e su tutto il territorio pugliese, per assicurare il contrasto dei fenomeni criminali e garantire la sicurezza dei cittadini.
Il Sottosegretario Carlo SIBILIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3)
Francesco Paolo SISTO (FI), replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta e preoccupato per la situazione dell'ordine pubblico nella città di Bari. Rileva come nella risposta il Governo si sia limitato a una mera descrizione degli episodi delittuosi e a un peana che dà conto delle attività investigative svolte, che sono peraltro quelle ordinariamente intraprese di fronte a fatti del genere. Ritiene inoltre del tutto insufficiente l'entità dell'incremento, pari a 18 unità, dell'organico della locale Questura, in quanto la situazione è tale da richiedere interventi ben più incisivi.
5-00617 Gebhard e Magi: Sulle problematiche concernenti l'amministrazione straordinaria dei comuni di Manfredonia, San Ferdinando e Castel Volturno, nonché il contrasto all'illegalità in tali aree.
Riccardo MAGI (Misto-+E-CD) illustra l'interrogazione in titolo, chiedendo con quali strumenti il Governo intenda combattere la situazione di illegalità e sfruttamento nella quale versano i territori citati nell'atto di sindacato ispettivo, dal momento che i commissari straordinari nominati a tal fine sono stati rimossi dai rispettivi incarichi e sostituiti dai prefetti territorialmente competenti.
Il Sottosegretario Carlo SIBILIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
Riccardo MAGI (Misto-+E-CD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta. Rileva come la motivazione addotta dal Governo per giustificare la sostituzione dei commissari straordinari, vale a dire quella di evitare che essi ricoprissero un doppio incarico, sia condivisibile, ma sottolinea nel contempo come vi sia il rischio che si interrompano gli importanti progetti intrapresi dai commissari sostituiti. Osserva come si tratti di attività che hanno riscosso un vasto apprezzamento e auspica che sia prestata la massima attenzione affinché le stesse siano proseguite.
5-00618 Macina ed altri: Iniziative per la progressiva introduzione del voto elettronico.
Francesco FORCINITI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, chiedendo al Governo se non intenda adottare iniziative, anche normative, finalizzate all'introduzione, graduale e progressiva del sistema di voto elettronico, considerando in primis, a tale scopo, la tecnologia cosiddetta blockchain.
Il Sottosegretario Carlo SIBILIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).
Francesco FORCINITI (M5S), replicando, rileva con soddisfazione come la risposta del rappresentante del Governo, evidenzi, da un alto, la consapevolezza circa la necessità di assecondare il progresso tecnologico in ambito elettorale, a fronte dell'ineluttabilità di tale processo evolutivo, e dall'altro, l'equilibrio di chi comprende che certi passaggi epocali vanno assecondati con gradualità, senza accelerazioni frettolose, rispettando i fisiologici tempi tecnici di studio e sviluppo.
Invita, dunque, il Governo a proseguire lungo la strada intrapresa, che prevede anche la costituzione di gruppi tecnici che lavoreranno in tali ambiti, ritenendo che il futuro sia nella rete e che l'impiego di strumenti tecnologici all'avanguardia anche nel settore elettorale non possa che giovare al corretto svolgimento delle elezioni.
Si dichiara quindi soddisfatto della risposta fornita.
Annagrazia CALABRIA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 13.40.
SEDE REFERENTE
Giovedì 4 ottobre 2018. — Presidenza della vicepresidente Annagrazia CALABRIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Carlo Sibilia.
La seduta comincia alle 13.40.
Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, concernente l'elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570, concernente l'elezione degli organi delle amministrazioni comunali, nonché altre norme in materia elettorale e di referendum previsti dagli articoli 75 e 138 della Costituzione.
C. 543 Nesci.
(Seguito esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 3 ottobre scorso.
Annagrazia CALABRIA, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli, senza osservazioni, di tutte le Commissioni competenti in sede consultiva (II, VII, VIII, XI e XII), ad eccezione della V Commissione, la quale ha fatto sapere, per le vie brevi, che renderà il parere direttamente all'Assemblea.
Informa altresì che la relatrice, Nesci, ha formulato l'emendamento 9.1 (vedi allegato 6), volto a apportare correzioni meramente formali all'articolo 9, aggiornando la decorrenza temporale delle norme finanziarie in esso contenute, nonché a coordinare, sempre sotto il profilo della copertura finanziaria, le previsioni del medesimo articolo 9 con le previsioni di cui all'articolo 6 della legge n. 95 del 1989, come novellato dall'articolo 4, comma 1, lettera b), della proposta di legge.
Dalila NESCI (M5S), relatrice, illustra il proprio emendamento 9.1 e ne raccomanda l'approvazione.
Il Sottosegretario Carlo SIBILIA esprime parere favorevole sull'emendamento 9.1 della relatrice.
Giovanni DONZELLI (FdI) auspica che la relatrice recepisca talune ragionevoli proposte di modifica al testo suggerite dal gruppo di Fratelli d'Italia attraverso specifici emendamenti, al fine di definire un testo più efficace e di renderne più agevole la discussione in Assemblea. Si riferisce ad alcuni aspetti del testo – in particolare all'articolo 1 – che riguardano, ad esempio, la questione dei requisiti d'età dei componenti del seggio, nonché la tematica relativa alle cause di esclusione in relazione ai legami di parentela ed affinità con i candidati. Si tratta, a suo avviso, di modifiche necessarie, considerato che, altrimenti, alcune previsioni dell'articolo 1 rischiano di mettere a rischio la concreta costituzione dei seggi nei comuni più piccoli. Sottolinea come si tratti di limitati interventi di modifica che, incidendo sul concreto svolgimento delle elezioni, non possono che incontrare il consenso di tutti i gruppi.
Dichiara inoltre che si asterrà sull'emendamento 9.1 della relatrice, trattandosi di una proposta di modifica volta ad introdurre mere correzioni formali.
La Commissione approva l'emendamento 9.1 della relatrice.
Annagrazia CALABRIA, presidente, avverte che sarà ora posta in votazione la proposta di conferire il mandato alla relatrice a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento.
Dalila NESCI (M5S), relatrice, ringrazia tutta la Commissione per il lavoro svolto e per i contributi forniti nel corso dell'esame del provvedimento.
Giovanni DONZELLI (FdI) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di conferire il mandato alla relatrice a riferire favorevolmente sul provvedimento, a fronte dell'indisponibilità a recepire le ragionevoli proposte di modifica presentate dal gruppo di Fratelli d'Italia. Auspica pertanto un mutamento di orientamento della relatrice stessa e della maggioranza in sede di discussione in Assemblea del provvedimento.
La Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Annagrazia CALABRIA, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 13.45.
ALLEGATO 1
5-00614 Meloni e altri: Sullo stato dell’iter di adozione del decreto ministeriale relativo alla rendicontazione delle spese per i servizi di accoglienza dei migranti.
TESTO DELLA RISPOSTA
Signor Presidente, Signori Deputati,
il decreto del Ministro dell'interno di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, a cui fa riferimento l'interrogante, è stato adottato in data 18 ottobre 2017 ed è stato registrato dalla Corte dei conti in data 15 novembre 2017.
Con circolare del Capo Dipartimento delle Libertà Civili e dell'immigrazione del 23 novembre 2017, il provvedimento è stato trasmesso a tutte le Prefetture, con le indicazioni utili ad assicurarne la più corretta e puntuale applicazione.
Le indicazioni operative sono state successivamente richiamate in diverse occasioni.
Ricordo che il decreto ministeriale prevede che le fatture per la liquidazione del corrispettivo relativo ai servizi di accoglienza debbano essere corredate della documentazione giustificativa della relativa spesa e, in ogni caso, del rendiconto dei costi sostenuti dei pasti ordinati e consegnati e dei beni forniti al primo ingresso unitamente alle ricevute sottoscritte dai beneficiari, della copia dei contratti di lavoro, dei fogli firma e delle relative buste paga del personale impiegato, della copia del registro del pocketmoney, dell'elenco dei fornitori nonché di copia delle fatture relative agli oneri sostenuti per le forniture per gli eventuali contratti di subappalto.
Le Prefetture stanno procedendo all'attuazione delle disposizioni ministeriali attraverso la verifica di tutta la documentazione giustificativa della spesa prevista dal decreto, prima di procedere alla liquidazione delle fatture relative alle prestazioni dei servizi di accoglienza.
Un ulteriore controllo viene espletato dalle Ragionerie territoriali dello Stato in sede di esame dei rendiconti amministrativi delle Prefetture.
Concludo sottolineando l'importanza che il Ministero dell'interno sta riservando ai sistemi di controllo delle attività gestionali nel settore dell'immigrazione, sistema progressivamente potenziato attraverso verifiche e ispezioni disposte sia a livello territoriale che centrale, a garanzia del corretto utilizzo delle risorse pubbliche e al fine di contrastare ogni possibile abuso.
ALLEGATO 2
5-00615 Fiano ed altri: Sulle misure intraprese per contrastare le aggressioni da parte di gruppi neo-fascisti di estrema destra nei confronti di sedi del Partito democratico.
TESTO DELLA RISPOSTA
Signor Presidente, Signori Deputati,
come ricordato nell'atto di sindacato ispettivo, nella notte tra il 12 ed il 13 settembre scorso a Roma, in via della Farnesina, sul cancello d'ingresso della locale sezione del Partito Democratico, è stato rinvenuto un manichino di stoffa bianca, avvolto nel tricolore, penzolante da una corda stretta attorno al collo; sul muro adiacente era stato inoltre affisso un manifesto recante epiteti offensivi e scritte ingiuriose, tese ad evocare corresponsabilità politiche per presunte aggressioni perpetrate da migranti. Il messaggio recava la sigla «R.N.», collocata ai lati di un fascio littorio stilizzato.
Sul posto è intervenuto prontamente, personale della Digos, titolare delle indagini di polizia giudiziaria.
Il fatto accaduto è stato anche pubblicizzato sul social network Facebook, all'interno di un profilo denominato «Fascinazione», con un articolo dal titolo «Rivolta Nazionale contro il P.D.: complice e mandante di omicidi, stupri e degrado».
Informo che le indagini sono tuttora in corso, e che i primi sviluppi investigativi hanno consentito di denunciare un esponente della destra radicale.
Assicuro, inoltre, che in seguito all'episodio sono state intensificate, presso il circolo PD di Ponte Milvio, le attività di vigilanza già in atto a cura del Commissariato di zona, mediante periodiche e frequenti ispezioni e verifiche, con servizi di osservazione e controllo estesi anche alle vie limitrofe.
Inoltre, al fine di prevenire il ripetersi di analoghe azioni, in aggiunta ai dispositivi adottati in occasione di particolari eventi, sono stati ulteriormente intensificati i servizi di controllo del territorio per tutte le sedi cittadine del Partito Democratico.
Signori Deputati, l'azione posta in essere in danno della sezione del Partito Democratico va sicuramente stigmatizzata e condannata con la massima fermezza. Il Governo non sottovaluta il significato di tutti gli atti di violenza contro sedi di partito o di sindacato o altri luoghi che rivestono un valore, anche simbolico, per la società e per la democrazia nelle sue singole componenti; ed invero anche quando si tratta di gesti che, assumono carattere dimostrativo e non producono danni rilevanti, gli stessi assumono un carattere odioso e riprovevole.
Mi preme evidenziare, infine, che le Autorità provinciali di pubblica sicurezza svolgono, su tutto il territorio nazionale, una costante attività di prevenzione ed un'accurata raccolta d'informazioni nei confronti dei movimenti estremisti, finalizzata a cogliere ogni segnale di turbativa dell'ordine e della sicurezza pubblica.
Vengono, a tali fini, costantemente controllati anche i luoghi di aggregazione dei simpatizzanti dei movimenti estremisti e le iniziative assunte.
A tali azioni si affianca un'attività di monitoraggio attiva degli spazi web, in particolare delle piattaforme social, ad opera della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Tale controllo pone particolare attenzione ai contenuti inneggianti al fascismo e a tutte le forme di discriminazione razziale, xenofoba o di intolleranza e di incitamento all'odio e, laddove vengano evidenziati comportamenti penalmente rilevanti, se ne dà notizia all'Autorità giudiziaria, ai fini dell'identificazione dei responsabili e dell'oscuramento del sito web incriminato.
ALLEGATO 3
5-00616 Sisto: Iniziative per adeguare l'organico delle forze dell'ordine nella città di Bari e nel territorio pugliese.
TESTO DELLA RISPOSTA
Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
la situazione dell'ordine e sicurezza pubblica nella città di Bari è costantemente monitorata in relazione alle situazioni di criticità emergenti con riferimento, sia all'evoluzione delle dinamiche all'interno e tra i clan, sia all'andamento dei reati di criminalità diffusa che, per loro natura, incidono particolarmente sul senso di sicurezza dei cittadini.
Nel capoluogo le organizzazioni criminali, direttamente o attraverso articolazioni ad esse riferibili, gestiscono i loro interessi illeciti nell'ambito dei singoli quartieri o in più quartieri laddove espandono il proprio raggio di influenza attraverso fiduciari.
Si riscontra, infatti, una vera e propria costellazione di gruppi delinquenziali, spesso a connotazione familiare e rionale, organizzati in modo orizzontale ed in base ad alleanze, non sempre stabili e variabili, a seconda delle contingenze e del mutare degli interessi illeciti o delle fibrillazioni del momento.
Nell'ultimo mese si sono registrati i gravi episodi di sangue, richiamati dall'onorevole interrogante.
Nel primo, avvenuto il 18 settembre, è stato ferito, dopo un breve inseguimento in una strada semicentrale del quartiere, un pregiudicato, con precedenti di polizia in materia di armi e stupefacenti.
Il 24 settembre, poi, nella tarda mattinata, nei pressi dello Stadio S. Nicola è stato ucciso un pregiudicato ed un altro, fratello del primo, è rimasto gravemente ferito. Le vittime dell'agguato sono figli di un capo clan operante nel quartiere Madonnella.
E ancora, nel quartiere S. Paolo, il 25 settembre, è stato ferito un uomo nelle adiacenze di una scuola. Le immediate indagini delle Forze di polizia hanno consentito di accertare che l'episodio è scaturito da attriti familiari e di trarre in arresto il cognato della vittima.
Dai primi riscontri investigativi, emergerebbe che gli eventi del 18 e del 24 settembre, scaturiscono dal contrasto tra gruppi criminali contrapposti che si contendono il mercato di stupefacenti a Bari, ed in particolare nel quartiere Madonnella.
Di fronte a tali atti, avvenuti per di più in pieno giorno, nel centro storico ed alla presenza di molte persone, immediata è stata la reazione dello Stato.
Sono infatti scattati, fin dallo stesso 18 settembre, i primi arresti di personaggi sospetti e contigui alle organizzazioni criminali attive nella città e posso assicurare che è in fase avanzata l'attività investigativa delle Forze dell'ordine, coordinate dall'Autorità Giudiziaria, per fare piena luce sui fatti.
L'andamento della criminalità a Bari, dove nell'ultimo anno si sono registrati incrementi di alcuni reati (rapine, estorsioni, usura, furti con strappo, danneggiamenti), rende necessario una costante e stringente attività di prevenzione generale ed un potenziamento dei dispositivi in atto.
Detta esigenza di potenziamento delle risorse delle Forze dell'ordine è stata, peraltro, sottolineata dallo stesso Ministro Salvini che, in occasione della sua recente visita nel mese di settembre nel capoluogo pugliese, ha preannunciato l'invio, entro la fine dell'anno, di un adeguato rinforzo di uomini e mezzi delle Forze di polizia. Impegno ribadito, appena ieri, dal Ministro nel corso del question time in Assemblea.
Non di meno, nell'ambito del Piano di potenziamento 2018/2019 del ruolo assistenti/agenti della Polizia di Stato è prevista l'assegnazione alla Questura di Bari di complessive 18 unità, di cui: 4 lo scorso aprile, 10 il corrente mese di ottobre e 4 il successivo mese di novembre.
ALLEGATO 4
5-00617 Gebhard e Magi: Sulle problematiche concernenti l'amministrazione straordinaria dei comuni di Manfredonia, San Ferdinando e Castel Volturno, nonché il contrasto all'illegalità in tali aree.
TESTO DELLA RISPOSTA
Signor Presidente, Signori Deputati,
come ricordano gli onorevoli interroganti, nell'agosto del 2017 il Governo ha proceduto alla nomina di tre Commissari Straordinari per il superamento delle situazioni di particolare degrado delle aree dei comuni di Manfredonia, San Ferdinando e Castelvolturno, caratterizzate da una massiva concentrazione di cittadini stranieri.
I Commissari designati, ferme restando le competenze del Ministero dell'interno, e d'intesa con i Prefetti competenti per territorio, sono stati chiamati a definire un piano di interventi per il risanamento di quelle aree e a coordinarne la realizzazione in raccordo con gli uffici periferici statali e in collaborazione con le regioni e gli enti locali.
Le strutture commissariali hanno quindi messo in campo una complessa e delicata attività di programmazione di interventi, grazie anche al supporto e alla fattiva collaborazione delle Prefetture che hanno messo a disposizione la conoscenza diretta delle dinamiche territoriali e la capacità di interlocuzione con tutte le amministrazioni coinvolte.
Il pieno supporto delle Prefetture è stato non solo doveroso, ma soprattutto funzionale rispetto ai propri compiti istituzionali, tra i quali rientrano, ordinariamente, il ripristino della legalità, il recupero di condizioni di vita accettabili e decorose per gli immigrati e la garanzia di una maggiore sicurezza per la collettività.
I Commissari nominati nel 2017, con delibera del Consiglio dei ministri del 6 luglio 2018, sono stati poi incaricati di titolarità di Uffici centrali e periferici, con decorrenza dalla data di scadenza naturale dell'incarico di che trattasi, e precisamente dal 21 agosto 2018. E alla luce del nuovo incarico non è stato possibile confermarli nelle funzioni precedenti, svolte in via esclusiva.
Il Governo, quindi, con provvedimenti dell'agosto del 2018, ha assegnato le funzioni commissariali previste dall'articolo 16 del decreto-legge n. 91 del 2017, ai Prefetti delle province in cui insistono le tre aree connotate da situazioni di particolare degrado.
Tale scelta, anche per le ragioni suesposte, trova una sua logica e una sua giustificazione, funzionale ed istituzionale, nella necessità di assicurare continuità delle linee di intervento già avviate sul territorio.
E su tale versante il coinvolgimento personale e diretto del Prefetto della Provincia non può essere considerato un arretramento rispetto al primo modello commissariale ma, viceversa, la garanzia del raggiungimento pieno ed efficace degli obiettivi fissati dal Legislatore.
ALLEGATO 5
5-00618 Macina ed altri: Iniziative per la progressiva introduzione del voto elettronico.
TESTO DELLA RISPOSTA
Signor Presidente, Signori Deputati,
i deputati interroganti pongono l'attenzione sull'ipotesi di introdurre nel nostro ordinamento meccanismi di votazione elettronica, una prospettiva che, nell'attuale fase storica di sviluppo prepotente della tecnologia in ogni attività umana, sia pubblica che privata, determinerebbe profonde innovazioni in un settore tradizionalmente caratterizzato da regole consolidate e da procedimenti rigorosamente formali.
Circa le pregresse esperienze cui l'interrogante fa cenno, si rammenta che il Ministero dell'interno, a partire dal 2001, ha aderito ad un programma di innovazione e ricerca dell'Unione europea per la realizzazione di un progetto di un voto elettronico denominato « e-poll» che prevedeva l'espressione del voto con l'ausilio di un'apparecchiatura elettronica.
In tale ambito sono state effettuate diverse sperimentazioni.
È stata Avellino la prima città europea ad «testare» il voto elettronico a distanza in occasione del referendum costituzionale del 7 ottobre 2001, seguita da Campobasso per le elezioni provinciali del 2002. In entrambe le occasioni, comunque, il voto elettronico a distanza è stato affiancato all'elezione «tradizionale» che ha conservato, essa sola, valore ufficiale.
Esperienze di voto in modalità esclusivamente informatica sono state realizzate, successivamente, in occasione di consultazioni referendarie locali: a Ladispoli (Roma) nel 2006, a Specchia (Lecce) nel 2015 e, infine, a Cremona nell'ottobre del 2017 per il referendum consultivo sull'autonomia in Lombardia, e a Specchia esclusivamente in modalità informatica.
In occasione, poi, delle elezioni politiche dell'aprile 2006 ricordo che fu avviata, presso talune sezioni delle regioni Lazio, Sardegna, Puglia e Liguria, una rilevazione informatizzata dello scrutinio che si sostanziava nella presenza di un operatore informatico munito di personal computer che acquisiva, scheda per scheda, le risultanze dello spoglio effettuato con il metodo «tradizionale». Al termine dello scrutinio, l'applicazione produceva una stampa riepilogativa dei risultati, la cui conformità veniva attestata dal presidente dell'Ufficio centrale elettorale di sezione e, successivamente, trasmessi telematicamente ad un centro di raccolta al Ministero dell'interno per la diffusione.
L'esperienza maturata nel nostro Paese e i risultati non sempre positivi registrati in altri contesti europei, ci confermano nell'idea che una riforma di siffatta portata richieda una particolare riflessione, non solo sulle ricadute di ordine finanziario bensì, principalmente, sulla sicurezza dei sistemi hardware e software e delle reti di connettività, ciò per garantire al massimo livello il principio della segretezza del voto.
A tal riguardo, potrebbe risultare utile ed opportuno, al fine di un eventuale intervento legislativo, approfondire tutti i vari aspetti del procedimento elettorale.
In tal senso, proporrò l'istituzione di un apposito gruppo tecnico di lavoro composto da rappresentanti delle diverse Amministrazioni coinvolte (oltre all'interno, giustizia, pubblica amministrazione, economia e finanze) cui affidare uno studio di fattibilità, attuativa e tecnico-organizzativa, del voto e dello scrutinio del voto.
Partendo delle esperienze pregresse e delle criticità rilevate nell'utilizzo di questo sistema anche in altri Paesi, il gruppo tecnico potrà delineare un modello che contemperi le esigenze di modernizzazione e snellimento delle procedure elettorali con le garanzie costituzionali.
ALLEGATO 6
Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, concernente l'elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570, concernente l'elezione degli organi delle amministrazioni comunali, nonché altre norme in materia elettorale e di referendum previsti dagli articoli 75 e 138 della Costituzione (C. 543 Nesci).
EMENDAMENTO APPROVATO
ART. 9.
Sostituire il comma 1 con il seguente:
«1. Ai fini dell'attuazione dell'articolo 1, comma 1, lettera a), è autorizzata la spesa di euro 738.744 annui a decorrere dall'anno 2019. Ai fini dell'attuazione dell'articolo 6, comma 5, della legge 8 marzo 1989, n. 95, come sostituito dall'articolo 4, comma 1, lettera b), della presente legge, è autorizzata la spesa di euro 60.000 per l'anno 2019. Ai relativi oneri, pari complessivamente a euro 798.744 per l'anno 2019 e a euro 738.744 annui a decorrere dall'anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni, per gli anni 2019 e 2020, dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2018-2020, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2018, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero».
Conseguentemente, all'articolo 4, comma 1, lettera b), capoverso Art. 6, aggiungere, in fine, il seguente comma:
«6. All'attuazione del presente articolo, ad eccezione delle disposizioni di cui al comma 5, si provvede nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.»
9. 1. La Relatrice.
(Approvato)