VI Commissione

Finanze

Finanze (VI)

Commissione VI (Finanze)

Comm. VI

Finanze (VI)
SOMMARIO
Giovedì 27 settembre 2018

SEDE REFERENTE:

Disposizione per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale. C. 1074 Ruocco (Seguito dell'esame e rinvio) ... 45

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2016/1164 recante norme contro le pratiche di elusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno come modificata dalla direttiva (UE) 2017/952 recante modifica della direttiva (UE) 2016/1164 relativamente ai disallineamenti da ibridi con i paesi terzi. Atto n. 42 (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) ... 46

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-00537 Giacomoni: Criteri per la sospensione, da parte dell'Agenzia delle Entrate, dei modelli di pagamento F24 contenenti crediti in compensazione ... 46

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 48

5-00538 Topo: Dati relativi agli introiti derivanti dall'applicazione dello split payment e del reverse charge ... 47

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 50

5-00539 Maniero: Esposizione in derivati degli istituti di credito tedeschi ... 47

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 51

VI Commissione - Resoconto di giovedì 27 settembre 2018

SEDE REFERENTE

  Giovedì 27 settembre 2018. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 14.15.

Disposizione per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale.
C. 1074 Ruocco.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 20 settembre scorso.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, rammenta di aver illustrato il provvedimento nella seduta del 20 settembre e auspica che si possano definire le audizioni da svolgere nell'odierno Ufficio di Presidenza.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 27 settembre 2018. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2016/1164 recante norme contro le pratiche di elusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno come modificata dalla direttiva (UE) 2017/952 recante modifica della direttiva (UE) 2016/1164 relativamente ai disallineamenti da ibridi con i paesi terzi.
Atto n. 42.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 settembre scorso.

  Carla RUOCCO, presidente, ricorda che nella seduta del 18 settembre il relatore, Andrea Caso, ha illustrato i contenuti dell'Atto e che l'esame è proseguito il giorno successivo. Ricorda altresì che la Commissione dovrà esprimere il parere entro il 9 ottobre prossimo.
  Nessun chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 27 settembre 2018. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 14.25.

  Carla RUOCCO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-00537 Giacomoni: Criteri per la sospensione, da parte dell'Agenzia delle Entrate, dei modelli di pagamento F24 contenenti crediti in compensazione.

  Sestino GIACOMONI (FI) illustra la propria interrogazione, invitando il Governo ad assumere le opportune iniziative legislative nei confronti dei contribuenti, anziché lasciare all'Agenzia delle entrate il compito di definire la disciplina applicativa dei crediti in compensazione; richiama quindi l'Esecutivo alle proprie responsabilità anche in considerazione del fatto che gli impegni assunti con i cittadini nel contratto di Governo, in particolare reddito di cittadinanza e flat tax, sembrano non trovare spazio nella legge di bilancio che il Governo si accinge a presentare al Parlamento.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA rassicura innanzitutto l'onorevole Giacomoni circa la presenza, nel prossimo disegno di legge di bilancio, delle misure in materia di reddito di cittadinanza e di flat tax. Risponde quindi all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Sestino GIACOMONI (FI) ringrazia il Sottosegretario per la risposta, invitando tuttavia il Governo a non lasciare all'Agenzia delle entrate il compito di legiferare. Auspica un intervento dell'Esecutivo volto a definire criteri chiari e univoci in materia di sospensione delle compensazioni, nell'interesse dei professionisti e cittadini coinvolti, anche al fine di distinguere nettamente le richieste indebite di compensazione da quelle legittime. Ciò al fine di garantire un fisco «amico» dei contribuenti rassicurando gli utenti coinvolti e dissipando il clima di incertezza e confusione che si è venuto a creare.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA dichiara di accogliere l'invito dell'interrogante e riconosce come in ogni caso l'atto di sindacato ispettivo presentato abbia fornito l'occasione per chiarire gli eventuali dubbi dei contribuenti, e dei commercialisti in particolare.

5-00538 Topo: Dati relativi agli introiti derivanti dall'applicazione dello split payment e del reverse charge.

  Silvia FREGOLENT (PD) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è firmataria.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Silvia FREGOLENT (PD) ringrazia il Sottosegretario, sottolineando come l'adozione dello split payment sia stata una misura, sebbene spesso criticata, molto utile nella lotta all'evasione dell'IVA, grave problema nel nostro Paese. Auspica a nome del Partito Democratico che il Governo voglia agire in continuità con la decisa azione di contrasto all'evasione dell'IVA condotta dall'Esecutivo precedente, sebbene dalle misure sinora adottate, tale determinazione non emerga chiaramente.

5-00539 Maniero: Esposizione in derivati degli istituti di credito tedeschi.

  Alvise MANIERO (M5S) illustra la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Alvise MANIERO (M5S) ringrazia il Sottosegretario per la risposta esaustiva ed auspica che la verifica da parte della BCE, cui il rappresentante del Governo ha fatto riferimento, proceda in modo puntuale e attento, anche nell'interesse dei cittadini italiani.

  Carla RUOCCO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.45.

VI Commissione - giovedì 27 settembre 2018

ALLEGATO 1

5-00537 Giacomoni: Criteri per la sospensione, da parte dell'Agenzia delle Entrate, dei modelli di pagamento F24 contenenti crediti in compensazione.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il documento in esame, gli Onorevoli interroganti fanno riferimento al provvedimento Direttoriale dell'Agenzia delle entrate prot. 195385 del 28 agosto 2018 con cui si è data attuazione alla disposizione di cui comma 49-ter dell'articolo 37 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, introdotto dall'articolo 1, comma 990, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
  Allo scopo di contrastare il fenomeno delle indebite compensazioni di crediti d'imposta, la menzionata norma prevede che l'Agenzia delle entrate possa sospendere, fino a trenta giorni, l'esecuzione delle deleghe di pagamento di cui agli articoli 17 e seguenti del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241 (modello F24), contenenti compensazioni che presentano profili di rischio.
  Il citato provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate stabilisce i criteri e le modalità di attuazione della citata disposizione.
  Al riguardo, gli Onorevoli interroganti evidenziano che l'applicazione di tale procedura, in considerazione dell'estrema genericità dei criteri selettivi indicati nel provvedimento, potrebbe provocare il blocco di tutte le operazioni di compensazione, anziché limitarsi solo a quelle indebite, scoraggiando l'utilizzo di tale istituto da parte dei contribuenti.
  Gli Onorevoli interroganti, pertanto, chiedono al Governo «di assumere iniziative affinché l'Amministrazione Finanziaria provveda con la massima sollecitudine a definire precisamente i suddetti criteri, delineando in modo puntuale i profili di rischio, al fine di non compromettere in alcun modo l'utilizzo legittimo delle compensazioni».
  Tanto premesso, l'Agenzia delle entrate, osserva che la ratio della disposizione in base alla quale è stato emanato il citato provvedimento del 28 agosto 2018 è proprio quella di contrastare l'indebito utilizzo dei crediti in compensazione e dunque l'azione dell'Agenzia delle entrate non sarà rivolta verso la generalità delle compensazioni, bensì solo nei confronti di quelle che presentano evidenti profili di rischio, anche in base all'esperienza maturata nell'attività di controllo. In altri termini, saranno selezionate solo quelle operazioni che, in base ai dati indicati nei modelli F24 e alle altre informazioni in possesso dell'Agenzia, presentano indizi e anomalie meritevoli di approfondimento.
  I criteri elencati nel provvedimento hanno lo scopo di consentire di applicare, in concreto, parametri analitici di selezione per individuare le operazioni più rischiose, da esaminare durante il periodo di sospensione.
  In ogni caso, ove la procedura dovesse intercettare operazioni legittime (c.d. falsi positivi), come previsto dal citato provvedimento del 28 agosto 2018, durante il periodo di sospensione il contribuente potrà inviare all'Agenzia delle entrate gli elementi informativi ritenuti necessari per lo sblocco del modello F24 sospeso.
  Pertanto, i contribuenti coinvolti saranno comunque messi in condizione di chiarire la propria posizione e ottenere,
anche in anticipo rispetto al periodo massimo di sospensione, la finalizzazione del pagamento, senza conseguenze sanzionatorie.
  In esito ai risultati che produrrà l'applicazione della nuova procedura, i suddetti parametri saranno progressivamente perfezionati, sia allo scopo di limitare la selezione di falsi positivi, sia per aumentare l'efficacia della procedura stessa.
  Infine, è opportuno evidenziare che l'istituto della compensazione rappresenti uno strumento moderno ed efficace per consentire ai contribuenti di utilizzare rapidamente i propri crediti d'imposta. Quindi, la procedura di controllo preventivo che si sta delineando in applicazione delle citate disposizioni intende anche perseguire lo scopo di consolidare lo strumento stesso, evitando abusi.

ALLEGATO 3

5-00539 Maniero: Esposizione in derivati degli istituti di credito tedeschi.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Si fa riferimento all'atto parlamentare in oggetto, concernente, tra l'altro, l'esposizione delle banche tedesche in prodotti derivati e il relativo rischio. In particolare, l'interrogante chiede al Ministro dell'Economia e delle Finanze «se sia stata quantificata l'esposizione delle banche tedesche in prodotti derivati, se la medesima esposizione sia stata oggetto di valutazione nei c.d. stress test e qualora a seguito dell'analisi le banche tedesche si trovassero in una posizione di failing or likely to fall quali misure di competenza, anche in sede UE, intende adottare al fine di indurre le banche tedesche a ridurre i rischi assunti».
  Al riguardo, sentita anche la Banca d'Italia, si fa presente che, relativamente alla quantificazione dell'esposizione delle banche tedesche in prodotti derivati in ambito europeo, a fine 2017 il valore nozionale dei derivati, negoziati sui mercati OTC (over the counter) per le principali banche del continente, è pari a 214 mila miliardi di euro circa. Nell'ambito delle 35 Istituzioni facenti parte del campione oggetto di analisi dell'EBA – European Banking Authority, per l'identificazione delle banche di rilevanza sistemica a livello globale, le 5 banche tedesche (Bayern LB, Commerzbank, Deutsche Bank, DZ Bank, LBBW), con una esposizione complessiva pari a circa 50 mila miliardi di euro, rappresentano il 23,3 per cento del totale.
  Si osserva inoltre che, sulla base delle informazioni riportate sul sito della Bundesbank, a fine 2017 il valore nozionale degli strumenti derivati in portafoglio relativo a tutte le banche tedesche (escluse, in questo caso, le filiazioni estere) era pari a circa 45 mila miliardi di euro e il valore di mercato a circa 800 miliardi di euro.
  In merito alla valutazione di tali esposizioni nell'ambito dei cosiddetti stress test si fa presente che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value, inclusi i derivati, rientrano nel perimetro di applicazione dell'esercizio di stress test europeo in corso. Alle banche partecipanti all'esercizio è richiesto di quantificare, sul portafoglio finanziario esistente al 31 dicembre 2017, le perdite di valore che derivano dall'applicazione di scenari ipotetici di variazione di parametri di mercato (ad es. tassi di interesse, cambio, equity, commodities) tenendo anche conto della complessità dei prodotti finanziari e il rischio connesso all'eventuale default delle controparti.
  Con riferimento all'ultimo punto posto dagli interroganti, si precisa che la BCE, nel suo ruolo di supervisore diretto di banche significative nell'area dell'euro, è responsabile della valutazione della «probabilità di fallimento» di una banca. Una volta che la BCE dichiara che una banca fallisce o è probabile che fallisca, il Single Resolution Board (Comitato di risoluzione unica) valuta poi se la medesima banca soddisfi le restanti condizioni per la risoluzione.
  In merito alla eventuale richiesta di informazioni alla BCE, ai sensi dell'articolo 25 dello Statuto, il Governo si riserva di valutarne l'opportunità e si impegna ad attivarsi ad assumere anche nelle sedi europee, per quanto di competenza, ogni utile iniziativa in proposito.