XII Commissione

Affari sociali

Affari sociali (XII)

Commissione XII (Affari sociali)

Comm. XII

Affari sociali (XII)
SOMMARIO
Giovedì 6 settembre 2018

SEDE CONSULTIVA:

DL 91/2018: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative. C. 1117 Governo, approvato dal Senato (Parere alle Commissioni riunite I e V) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazione) ... 61

ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) ... 66

XII Commissione - Resoconto di giovedì 6 settembre 2018

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 6 settembre 2018. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Maurizio Fugatti.

  La seduta comincia alle 11.10.

DL 91/2018: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 1117 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 5 settembre 2018.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri la relatrice, deputata Lapia, ha svolto la relazione e ha illustrato la proposta di parere predisposta. A tale illustrazione ha fatto seguito un ampio dibattito.
  Chiede, quindi, se vi siano altri deputati che intendano intervenire.

  Massimiliano PANIZZUT (Lega), nel precisare che i deputati della Lega non sono intervenuti sul merito della proposta di parere della relatrice nella seduta precedente al fine di svolgere alcuni approfondimenti, fa presente che, pur condividendo l'impostazione di tale proposta, sarebbe a suo avviso opportuno modificare la condizione ivi contenuta nel senso di estendere l'autocertificazione – già consentita, in via transitoria, per l'anno scolastico 2017/2018 dall'articolo 5 del decreto-legge n. 73 del 2017 (cosiddetto decreto Lorenzin) – anche all'anno scolastico 2018/2019. Ritiene che in questo modo si consentirebbe soprattutto di venire incontro alle esigenze delle famiglie

  Mara LAPIA (M5S), relatrice, chiede una breve sospensione dei lavori per poter riconsiderare la proposta di parere, a seguito dell'intervento del deputato Panizzut.

  Elena CARNEVALI (PD) rileva che quanto proposto dal collega Panizzut appare di segno opposto rispetto al contenuto della proposta di parere della relatrice, che si poteva presumere espressione di tutte le forze di maggioranza e non solo di una di esse. La nuova formulazione della condizione, secondo quanto ipotizzato dal deputato Panizzut, rappresenterebbe un'ulteriore «inversione di rotta», con conseguente incremento della già notevole confusione rispetto alla questione delle iscrizioni scolastiche. Precisa di voler porre con pacatezza all'attenzione della Commissione le difficoltà che vengono vissute a livello locale, dove si registrano comportamenti difformi a seconda delle diverse realtà territoriali.
  Ricorda che nel corso delle audizioni svolte presso le Commissioni riunite I e V nella giornata di martedì 4 settembre i rappresentanti della dirigenza scolastica hanno letteralmente implorato il Parlamento di sopprimere la norma introdotta dal Senato nel decreto-legge in esame. Invita pertanto ad agire con ragionevolezza, senza cambiare ulteriormente posizione, al fine di pacificare il Paese, che appare scosso nel suo complesso e non solo in settori specifici quale la scuola o il mondo scientifico, per poi proseguire con un ragionamento complessivo sul tema delle vaccinazioni, dedicando ad esso tempi adeguati.
  Dopo aver sottolineato che l'intervento del collega Panizzut rende tangibile una spaccatura all'interno della maggioranza, dichiara di aver apprezzato particolarmente il ripensamento della Ministra Grillo sul tema delle vaccinazioni, politicamente faticoso e, per questo, rispettabile. Rivolge, pertanto alle forze politiche di maggioranza l'invito a mantenere l'impianto della proposta di parere presentata nella seduta precedente.

  Andrea CECCONI (Misto-MAIE) osserva che la discussione sull'autocertificazione relativa alle vaccinazioni appare surreale in quanto basata sull'errato presupposto che molte famiglie effettuino false dichiarazioni, trascurando quelle che sarebbero le gravi conseguenze di tale comportamento.
  Ricorda, inoltre, che i dati sulle vaccinazioni dovrebbero essere già a disposizione delle pubbliche amministrazioni e che il principio alla base dell'autocertificazione è quello di evitare inutili aggravi burocratici per i cittadini. Nel dichiararsi consapevole del fatto che non è possibile autocertificare il proprio stato di salute, osserva che appare diverso il quadro riferito alla semplice attestazione di aver effettuato o meno una vaccinazione.
  Nell'osservare che il progetto di legge in materia di vaccinazioni presentato al Senato da deputati della maggioranza non è ancora disponibile, mentre la conoscenza di tale testo potrebbe rappresentare un importante fattore informativo per l'opinione pubblica, ribadisce la propria contrarietà ad agire in maniera coercitiva per promuovere una maggiore copertura vaccinale, rilevando tuttavia che la scelta effettuata con l'emendamento approvato dal Senato ha sicuramente determinato una situazione di confusione.

  Paolo SIANI (PD), basandosi anche sulla sua esperienza personale, di medico pediatra, invita il collega Cecconi a ragionare sul fatto che molto spesso i genitori non sono a conoscenza in maniera precisa delle vaccinazioni effettuate dai loro figli.

  Marialucia LOREFICE, presidente, accogliendo la richiesta avanzata dalla relatrice, dispone una breve sospensione della seduta.

  La seduta sospesa alle 11.25, è ripresa alle 11.45.

  Mara LAPIA (M5S), relatrice, illustra una nuova proposta di parere (vedi allegato), precisando che viene riformulata la condizione già contenuta nella precedente proposta e, corrispondentemente, vengono modificate alcune premesse. Precisa che la ratio delle modifiche apportate è quella di mantenere inalterato l'articolo 3, comma 3, del decreto-legge n. 73 del 2017, agendo, invece, su una disposizione transitoria, già contenuta nel predetto decreto, al fine di consentire l'autocertificazione anche per l'anno scolastico 2018/2019.
  Precisa, altresì, di aver inserito una osservazione in materia di medicinali veterinari, che riprende le richieste contenute in alcuni interventi svolti nella seduta precedente.
  In relazione ai rilievi formulati nella seduta di ieri in relazione all'articolo 8, comma 4-ter, in materia di farmaci omeopatici, fa presente che la proroga si è resa necessaria per consentire all'AIFA di esaminare in tempi utili le numerose richieste autorizzative pervenute.

  Giuditta PINI (PD) rileva che la nuova formulazione della proposta di parere corrisponde pienamente al contenuto dell'emendamento appena presentato dai relatori presso le Commissioni di merito, scelta che lascia sbigottiti alla luce del dibattito svoltosi nelle sedute precedenti, riferendosi non solo a quanto emerso dalle audizioni o agli interventi dei deputati dell'opposizione, ma anche a quanto affermato da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle. Ricordando che appariva largamente condivisa l'opportunità di sanare un errore commesso al Senato, rileva che l'ulteriore nuova posizione assunta sembra essere determinata dalle posizioni assunte dalla Lega.
  Pur riconoscendo che il contenuto della condizione posta nella nuova proposta di parere appare meno grave rispetto all'attuale testo del comma 3-octies dell'articolo 6 del decreto-legge proroga termini, sottolinea la confusione determinata dal fatto che il legislatore interviene dopo che le classi scolastiche sono già formate. Ricorda, quindi, che la disposizione transitoria contenuta nel cosiddetto decreto Lorenzin nasceva da circostanze contingenti, relative all'avvio del solo anno scolastico 2017/2018.
  Osserva, inoltre, che per fare fronte alle difficoltà delle famiglie di reperire la documentazione, sarebbe stato opportuno potenziare le strutture anziché prevedere deroghe o rinvii. Richiamando anche le dichiarazioni fatte dal presidente della Camera e dalla presidente Lorefice il giorno dell'insediamento della Commissione circa la centralità del Parlamento, ribadisce che la Commissione Affari sociali sarebbe la sede propria in cui ragionare in maniera ampia e completa sull'opportunità di apportare eventuali modifiche all'attuale legislazione sui vaccini.

  Ubaldo PAGANO (PD) rileva che l'ulteriore mutamento della posizione delle forze di maggioranza, che nella precedente seduta della Commissione sembravano aver riconosciuto l'errore politico commesso al Senato, conferma alcuni sospetti già emersi nella giornata di ieri. La scelta che si vuole ora adottare appare, purtroppo, quella di legificare quanto previsto dalla circolare adottata dal Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell'istruzione, lo scorso luglio, indebolendo in tal modo un presidio a tutela della salute pubblica, la cui validità è stata ampiamente riconosciuta nel corso delle audizioni svolte presso le Commissioni di merito.
  Dichiara, pertanto, la decisa contrarietà del suo gruppo rispetto a un atteggiamento che appare motivato dalla necessità di assecondare un segmento del «mercato elettorale», tralasciando quanto avrebbe suggerito il buon senso. Si chiede, inoltre, come si concilia tale posizione con quanto affermato dal rappresentante del Governo nella seduta precedente, insistendo ancora una volta sulla assoluta necessità di dare messaggi chiari ai cittadini a pochi giorni dall'avvio dell'anno scolastico.

  Vito DE FILIPPO (PD) segnala che nel corso della serata di ieri si è prodotto un nuovo clamoroso «colpo di teatro», smentendo l'atteggiamento assunto da molti esponenti delle forze di maggioranza e dal rappresentante del Governo, che appariva in linea con le considerazioni svolte dal mondo scientifico. Osserva, inoltre, come la nuova proposta di parere appare assolutamente coincidente con il nuovo emendamento dei relatori, presentato nella giornata odierna presso le Commissioni di merito. Evidenzia che il continuo cambiamento dello scenario in tema di vaccinazioni – circolare interministeriale di luglio, emendamento approvato al Senato nel corso dell'esame del decreto-legge proroga termini, emendamento presentato dai relatori nella giornata di ieri presso le Commissioni riunite I e V e prima proposta di parere della relatrice presso la XII Commissione, nuovo emendamento dei relatori e nuova proposta di parere nella giornata odierna, di segno opposto rispetto ai precedenti – non possono che determinare grande inquietudine e angoscia in tutti i soggetti coinvolti. Dissente, inoltre, sul fatto che quella che si vuole introdurre possa essere considerata una norma transitoria in quanto appare assai distante dalle motivazioni che avevano portato all'inserimento di una disposizione analoga nel decreto-legge Lorenzin. Il segnale che viene inviato è quello di affievolire l'obbligatorietà, che aveva invece contribuito a sanare un grave vulnus della sanità italiana. In conclusione, rivolge un sentito appello a tutti i deputati, a sottrarsi a quella che può considerarsi una «dopamina dei like» e tornare così al testo presentato nella giornata di ieri, in modo da poter avviare un confronto pacato sul tema delle vaccinazioni a partire dalle settimane successive.

  Massimiliano PANIZZUT (Lega), nel ringraziare la relatrice per aver svolto un lavoro non facile su un tema delicato e per aver accolto la proposta di modifica da lui stesso avanzata, dichiara il voto favorevole della Lega sulla nuova proposta di parere, motivandolo soprattutto sulla base dell'intento di semplificare la vita dei cittadini.

  Marcello GEMMATO (FdI) rileva che il nuovo cambiamento di atteggiamento da parte delle forze di maggioranza rappresenta di fatto una sanatoria del mancato rispetto dell'obbligo vaccinale e rende più difficile acquisire dati certi in merito alle percentuali di copertura. Segnala, inoltre, anche sulla base della sua esperienza personale, derivante dal fatto di lavorare nel settore sanitario, che la maggior parte dei genitori non è in grado di conoscere con certezza il quadro vaccinale completo relativo ai propri figli. Ricorda che nella sua regione di provenienza, la Puglia, anche grazie alla collaborazione della rete delle farmacie, non si è riscontrata nessuna difficoltà nel fornire alle famiglie tutte le informazioni circa le vaccinazioni effettuate, evidenziando che, in ogni caso, non è possibile l'autocertificazione in ambito sanitario.
  Sulla base delle considerazioni svolte, preannuncia il voto contrario del gruppo Fratelli d'Italia sulla nuova proposta di parere della relatrice.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI) esprime grande preoccupazione per un diffuso atteggiamento antiscientifico che tende a mettere in dubbio alcune realtà che dovrebbero, invece, essere indiscutibili.
  Sottolinea, inoltre, che la nuova disposizione che la maggioranza intende approvare in materia di vaccini non tiene conto della realtà del mondo della scuola, per quanto riguarda sia la procedura d'iscrizione che l'avvio dell'anno scolastico. Al di là di scelte ideologiche o del desiderio di ottenere consenso su alcuni social media, la nuova proposta di parere appare a suo avviso priva di senso e carente sul piano tecnico, determinando un ulteriore incremento della confusione. Le forze di maggioranza si assumono, pertanto, la responsabilità di alimentare dubbi in relazione a un presidio a tutela della salute di tutti gli italiani, lasciando soli e in una situazione di estrema difficoltà i dirigenti scolastici. Ribadisce, quindi, il voto convintamente contrario del gruppo Fratelli d'Italia sulla nuova proposta di parere della relatrice.

  Claudio PEDRAZZINI (FI), nel rilevare la palese difformità tra la nuova proposta di parere e quanto emerso nel corso delle audizioni e del dibattito svolto nella seduta di ieri, sottolinea che la totale mancanza di chiare indicazioni appare caratterizzare l'intera azione dell'attuale Governo, non solo in ambito sanitario ma anche in altri settori, a partire da quello economico.
  Segnala che la procedura dell'autocertificazione non rappresenta affatto uno strumento di semplificazione, costringendo le istituzioni scolastiche a un dispendio di energie al fine di verificarne la correttezza. Osserva che, in ogni caso, la normativa vigente esclude esplicitamente la possibilità di effettuare autocertificazioni in ambito medico e sanitario. Il repentino cambio di posizione rende evidente ancora una volta le contraddizioni all'interno delle forze di maggioranza, che si manifestano anche in altre disposizioni del provvedimento in esame, contraddizioni che mettono in difficoltà i cittadini. Osserva che, oltretutto, il provvedimento in esame non prevede stanziamenti di risorse.
  Preannuncia, quindi, il voto contrario del gruppo Forza Italia sulla nuova proposta di parere nonché la presentazione di subemendamenti all'emendamento presentato nella seduta odierna dai relatori presso le Commissioni di merito.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) ringrazia la relatrice, deputata Lapia, per il lavoro svolto e, in particolare, anche per aver colto la sollecitazione da lui stesso avanzata nella seduta precedente, sulla liceità ed opportunità di elevare al rango legislativo quanto previsto con la circolare interministeriale del luglio scorso in tema di autocertificazione relativa agli obblighi vaccinali.
  Al riguardo, richiama anche un articolo di fact-checking, presente sul sito dell'AGI, che conferma che la richiamata circolare non pregiudica affatto l'obbligatorietà delle vaccinazioni.

  Doriana SARLI (M5S) stigmatizza il fatto che si continui a considerare le autocertificazioni come strumento utilizzato per aggirare agevolmente quanto previsto dalla normativa vigente in materia di obblighi vaccinali, basandosi evidentemente su una concezione errata dei comportamenti dei cittadini. Fa presente, peraltro, che in caso di falsità nell'autocertificazione sono previste sanzioni gravi e che sono attualmente in corso numerosi controlli da parte dei NAS.
  Precisa, quindi, che la nuova proposta di parere della relatrice è volta semplicemente a consentire di utilizzare uno strumento già previsto in via transitoria dal decreto-legge Lorenzin, in attesa di una revisione complessiva della normativa di settore.

  Paolo SIANI (PD) dichiara di non comprendere la fretta di apportare modifiche poco meditate e parziali alla normativa vigente quando appare esservi un'ampia condivisione sull'opportunità di esaminare in tempi ravvicinati una proposta di legge organica sul tema dei vaccini. Segnalando nuovamente che con l'autocertificazione si corre il rischio di effettuare false dichiarazioni, anche in modo involontario, ribadisce che quello dell'obbligo rappresenta uno strumento eccezionale ma necessario per conseguire un importante obiettivo di salute. Osserva che il continuo cambio di posizioni rischia di pregiudicare tale obiettivo e manifesta, pertanto, il proprio sconcerto come cittadino, come medico e come politico. Invita, quindi, le forze di maggioranza ad un ripensamento, al fine di svolgere nei prossimi mesi un lavoro comune su un importante tema di sanità pubblica, senza far correre rischi inutili alla salute dei bambini.

  Vito DE FILIPPO (PD) sollecita una presa di posizione da parte del rappresentante del Governo.

  Il sottosegretario Maurizio FUGATTI esprime una valutazione favorevole sulla nuova proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la nuova proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 12.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.45 alle 13.

XII Commissione - giovedì 6 settembre 2018

ALLEGATO

DL 91/2018: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative. C. 1117 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XII Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 1117, approvato dal Senato, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91, recante «Proroga di termini previsti da disposizioni legislative»;
   osservato che l'articolo 5 modifica i termini temporali di decorrenza della disciplina sulla precompilazione, da parte dell'INPS, della dichiarazione sostitutiva unica (DSU), relativa all'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), e sopprime la previsione che la medesima modalità precompilata sia, a regime, l'unica possibile;
   rilevato che i commi 3-sexies e 3-septies dell'articolo 6 – introdotti nel corso dell'esame al Senato – differiscono dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2018 il termine di adeguamento delle strutture adibite a servizi scolastici e ad asili nido alla normativa antincendio, nei casi in cui a ciò non si sia già proceduto;
   considerato che i commi 1 e 2 dell'articolo 8 prorogano dal 1o settembre 2018 al 1o gennaio 2019 la decorrenza dell'obbligo di redigere secondo il modello di ricetta elettronica le prescrizioni, ove necessarie, dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati, in quanto è ancora in corso di emanazione il decreto del Ministro della salute relativo al modello di ricetta elettronica, essendosi reso necessario lo svolgimento di un'istruttoria complessa e di un'attività di informazione e formazione degli operatori degli enti territoriali e delle categorie coinvolti;
   rilevato che il comma 3 dell'articolo 8 interviene in materia di riparto di una quota premiale nell'ambito del finanziamento del Servizio sanitario nazionale, prorogando la relativa disciplina transitoria in attesa del decreto ministeriale contemplato dalla disciplina a regime;
   osservato che il comma 4 del suddetto articolo 8 differisce – dal triennio 2015-2017 al periodo 2018-2020 – il termine temporale di una deroga transitoria per la regione Sardegna, relativa alla spesa sanitaria e posta con riferimento al «carattere sperimentale dell'investimento straniero» da realizzarsi per l'ospedale ex San Raffaele di Olbia, in considerazione del fatto che tale struttura ospedaliera non è ancora entrata in funzione;
   preso atto, altresì, dei commi 4-bis e 4-ter dell'articolo 8, introdotti nel corso dell'esame del provvedimento al Senato, concernenti, rispettivamente, la sospensione fino al 18 dicembre 2018 dei termini per il pagamento delle imposte di consumo dovute su alcuni prodotti succedanei dei prodotti da fumo e il differimento della scadenza della possibilità, per i medicinali omeopatici prodotti in un Paese dell'Unione europea e presenti sul mercato italiano alla data del 31 dicembre 1992, di essere mantenuti in commercio in base alla precedente autorizzazione;
   osservato, inoltre, che l'articolo 8-bis, introdotto nel corso dell'esame al Senato, riapre – limitatamente ai produttori artigianali – il termine per la comunicazione, all'autorità sanitaria territorialmente competente, degli stabilimenti che eseguono le
attività di cui al regolamento n. 2023/2006/CE, che disciplina le buone pratiche di fabbricazione dei materiali e degli oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari;
   evidenziato, in particolare, il comma 3-octies dell'articolo 6 del decreto-legge – introdotto nel corso dell'esame del provvedimento al Senato – volto a differire all'anno scolastico 2019/2020 l'applicazione della norma di cui all'articolo 3, comma 3, primo periodo, del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73 (convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2017, n. 119), che comporta il divieto di accesso ai servizi educativi per l'infanzia e alle scuole dell'infanzia per i minori per i quali non siano stati adempiuti gli obblighi inerenti alla presentazione della documentazione relativa alle vaccinazioni obbligatorie previste dal decreto-legge da ultimo richiamato;
   rilevato, al riguardo, che sarebbe sicuramente preferibile rimodulare le disposizioni in materia di prevenzione vaccinale intervenendo con una disciplina organica, attraverso un progetto di legge di iniziativa parlamentare, da esaminare in modo approfondito e compiuto presso entrambi i rami del Parlamento, anziché con una disposizione di proroga inserita nel testo di un decreto-legge dal contenuto molto articolato;
   considerato, inoltre, che la disposizione in oggetto rischia di generare problemi applicativi sotto il profilo amministrativo, anche in considerazione del fatto che essa entrerebbe in vigore ad anno scolastico già iniziato;
   considerato, infine, che tale problematicità potrebbe essere scongiurata sostituendo l'attuale comma 3-octies dell'articolo 6 del decreto-legge in oggetto con una disposizione che, invece, agevoli e semplifichi l'attività amministrativa a tutela della frequenza, la più ampia possibile, delle istituzioni scolastiche di ogni specie,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE
  con la seguente condizione:
   provvedano le Commissioni di merito a sostituire il comma 3-octies dell'articolo 6 del decreto-legge in esame con una norma volta a prorogare all'anno scolastico 2018/2019 la disposizione di cui all'articolo 5, comma 1, secondo periodo, prima parte, del decreto-legge n. 73 del 2017,
  e con la seguente osservazione:
   valutino le Commissioni di merito l'opportunità di ampliare i termini della proroga di cui all'articolo 8, comma 1, relativamente all'obbligo della ricetta elettronica, per i soli animali da compagnia, mantenendo il termine del 1o gennaio 2019 previsto dalla predetta disposizione per gli animali d'allevamento.