IV Commissione

Difesa

Difesa (IV)

Commissione IV (Difesa)

Comm. IV

Difesa (IV)
SOMMARIO
Giovedì 2 agosto 2018

SEDE CONSULTIVA:

Sulla pubblicità dei lavori ... 48

DL 84/2018: Disposizioni urgenti per la cessione di unità navali italiane a supporto della Guardia costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell'interno libici. C. 1004 Governo, approvato dal Senato (Parere alla III Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 48

ALLEGATO 1 (Proposta di parere della relatrice) ... 52

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

Sulla pubblicità dei lavori ... 49

5-00308 Pagani: Sul passaggio di due velivoli militari nel comune di Corio a bassissima quota ... 50

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 53

5-00309 Ermellino: Sul trasferimento di alcuni corsi dei volontari in ferma prefissata annuale (VFP1) da Taranto alla Maddalena ... 50

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 54

5-00310 Deidda: Sulle condizioni del personale dell'Esercito impegnato nell'operazione Strade Sicure ... 50

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 56

5-00311 Tondo: Sulle iniziative per utilizzare al meglio le proprietà immobiliari della difesa nella regione Friuli Venezia Giulia ... 51

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 58

5-00312 Palazzotto: Sulle attività svolte dalla nave Caprera nel porto di Tripoli ... 51

ALLEGATO 6 (Testo della risposta) ... 60

IV Commissione - Resoconto di giovedì 2 agosto 2018

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 2 agosto 2018. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Raffaele Volpi.

  La seduta comincia alle 8.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 84/2018: Disposizioni urgenti per la cessione di unità navali italiane a supporto della Guardia costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell'interno libici
C. 1004 Governo, approvato dal Senato
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 31 luglio 2018.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che l'esame del provvedimento presso la Commissione Affari esteri si concluderà l'esame nella giornata odierna e, pertanto, occorre esprimere il parere in questa seduta.

  Marica FANTUZ (Lega), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole, che illustra (vedi allegato 1).

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) preannuncia un voto favorevole sulla proposta di parere della relatrice.

  Roberto Paolo FERRARI (Lega) preannuncia un voto convintamente favorevole da parte del gruppo della Lega, sottolineando come il provvedimento in oggetto costituisca un importante tassello della politica del nuovo Governo nell'ambito del contrasto al fenomeno dell'immigrazione clandestina.
  Osserva che finalmente viene affrontata la questione relativa al traffico dei migranti, anziché subirla come finora accaduto, ed esprime soddisfazione per il fatto che si comincia ad intravedere la soluzione del problema.

  Luca FRUSONE (M5S) condivide la proposta di parere della relatrice, sulla quale il voto del gruppo del MoVimento 5 Stelle sarà favorevole.
  Rileva che grazie all'aiuto dell'Italia, finalmente la Libia ha potuto iniziare a controllare il traffico dei migranti nella propria area di ricerca e soccorso e sottolinea come le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Conte e del Presidente degli Stati Uniti Trump abbiano chiaramente fatto intendere che il nostro Paese avrà un ruolo di prima linea nell'ambito della politica estera relativa alla soluzione della questione libica.
  Valuta, quindi, positivamente le disposizioni introdotte dal decreto-legge ed auspica che la Libia possa fare buon uso delle unità navali cedute dall'Italia.

  Salvatore DEIDDA (FdI) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo, anche se non ritiene che le misure adottate siano risolutive della problematica relativa all'immigrazione clandestina, auspicando che si possa in futuro giungere alla predisposizione di un vero e proprio blocco navale.

  Alberto PAGANI (PD) ricorda come gli accordi per la formazione del personale della Guardia costiera libica e per il controllo delle acque territoriali siano stati un'iniziativa fortemente voluta dal precedente Ministro dell'interno Minniti.
  Poiché il provvedimento si pone, dunque, in continuità con la linea intrapresa dal precedente Governo, preannuncia il voto favorevole del gruppo del Partito democratico.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere presentata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 9.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 2 agosto 2018. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Raffaele Volpi.

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-00308 Pagani: Sul passaggio di due velivoli militari nel comune di Corio a bassissima quota.

  Francesca BONOMO (PD), in qualità di cofirmataria, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Raffaele VOLPI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), precisando che l'esercitazione ha riguardato un solo velivolo Tornado e che il bagliore e il boato percepiti sono riconducibili alla manovra di normale avvicinamento alla pista eseguita dal velivolo e, più in particolare, dalla ripartenza che prevede – al fine di effettuare la salita in massima sicurezza – l'utilizzo della massima potenza del motore.

  Francesca BONOMO (PD) si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, osservando che l'apprensione destata nella popolazione del comune di Corio dal boato avvertito è scaturita dalle oggettive circostanze che hanno caratterizzato l'esercitazione aerea.
  Evidenzia come a seguito di tale fatto siano giunte moltissime segnalazioni alle Forze dell'ordine ed alle autorità locali al fine di ottenere chiarimenti che, purtroppo, non sono giunti. Si domanda, dunque, come mai non sia possibile allertare in anticipo le autorità civili affinché possano informare adeguatamente la popolazione residente.

5-00309 Ermellino: Sul trasferimento di alcuni corsi dei volontari in ferma prefissata annuale (VFP1) da Taranto alla Maddalena.

  Alessandra ERMELLINO (M5S), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Raffaele VOLPI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Alessandra ERMELLINO (M5S) ringrazia il sottosegretario Volpi per la risposta chiara ed esauriente che conclude in maniera definitiva la questione del trasferimento, da Taranto alla Maddalena, di alcuni dei volontari in ferma prefissata annuale.
  Esprime soddisfazione per le assicurazioni date che confermano la volontà del dicastero della difesa di non sottrarre alla città di Taranto le opportunità di crescita e di occupazione che provengono dalla Marina e che testimoniano il legame che si è instaurato tra le Forze armate e il territorio, escludendo in via definitiva che da tale trasferimento possa derivare un danno alla comunità locale.

5-00310 Deidda: Sulle condizioni del personale dell'Esercito impegnato nell'operazione Strade Sicure.

  Salvatore DEIDDA (FdI), illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando che l'operazione Strade Sicure, a dieci anni dalla sua istituzione, ha conseguito importanti risultati impegnando un numero di uomini e donne delle Forze armate persino più numeroso rispetto a quello del contingente di militari che operano nelle missioni all'estero.

  Il sottosegretario Raffaele VOLPI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4), rinnovando i sentimenti di vicinanza e di solidarietà ai familiari del Caporal maggiore Enrico de Mattei, per la sua tragica scomparsa.
  Sottolinea, quindi, come il tema della tutela della salute del proprio personale, sia militare che civile, sia particolarmente caro alla Difesa e fa presente che il dicastero sta attentamente rivalutando le caratteristiche dell'operazione Strade Sicure al fine di superare le modalità di presidio fisso attualmente previste, articolando l'operazione in maniera molto più dinamica.
  Manifesta apprezzamento per le valutazioni positive espresse dagli interroganti sull'operazione e segnala come sia sempre maggiore la richiesta di servizi di deterrenza che i vari enti avanzano, precisando che il dicastero intende continuare a garantire tale contributo prestando sempre più attenzione alle condizioni di salute del personale militare impiegato.

  Salvatore DEIDDA (FdI) si dichiara soddisfatto evidenziando che l'obiettivo dell'atto di sindacato ispettivo era proprio quello di promuovere una rivalutazione delle modalità dell'operazione, la cui utilità non è assolutamente posta in discussione.

5-00311 Tondo: Sulle iniziative per utilizzare al meglio le proprietà immobiliari della difesa nella regione Friuli Venezia Giulia.

  Renzo TONDO (Misto-NcI-USEI) illustra l'interrogazione in titolo, ricordando che lo stato di abbandono in cui versano moltissimi immobili della difesa nella Regione Friuli Venezia Giulia è una diretta conseguenza del mutamento che si è verificato negli scenari dei conflitti bellici dopo la caduta del muro di Berlino.

  Il sottosegretario Raffaele VOLPI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5), precisando che la valorizzazione del patrimonio immobiliare della difesa costituisce un obiettivo strategico del dicastero.

  Renzo TONDO (Misto-NcI-USEI) apprezza l'approccio non burocratico della risposta fornita dal rappresentante del Governo e auspica che il patrimonio immobiliare della difesa nella regione Friuli Venezia Giulia possa essere adeguatamente valorizzato, rispondendo così alle esigenze della popolazione locale che non comprende quali ragioni rendano impossibile utilizzare beni immobili oramai in stato di completo abbandono.

5-00312 Palazzotto: Sulle attività svolte dalla nave Caprera nel porto di Tripoli.

  Erasmo PALAZZOTTO (LeU) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Raffaele VOLPI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6), esprimendo un personale apprezzamento per l'operato dell'equipaggio della nave Caprera.

  Erasmo PALAZZOTTO (LeU) si dichiara soddisfatto della risposta che esclude che la nave Caprera sia coinvolta nelle operazioni di soccorso svolte dalla Marina e dalla Guardia costiera libica.
  Esprime, a sua volta, apprezzamento per il personale impegnato nell'operazione bilaterale di assistenza e supporto in Libia e ricorda gli importanti risultati in termini di salvataggio di vite umane che sono stati conseguiti dalla Marina militare italiana durante l'operazione Mare Nostrum.

  Gianluca RIZZO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.50.

IV Commissione - giovedì 2 agosto 2018

ALLEGATO 1

Decreto-legge n. 84/2018: Disposizioni urgenti per la cessione di unità navali italiane a supporto della Guardia costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell'interno libici (C. 1004 Governo, approvato dal Senato).

PROPOSTA DI PARERE DELLA RELATRICE

  La Commissione IV (Difesa),
   esaminato per le parti di propria competenza il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 10 luglio 2018, n. 84, recante disposizioni urgenti per la cessione di unità navali italiane a supporto della Guardia costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell'interno libici;
   premesso che lo scopo del provvedimento è quello di incrementare, per l'anno 2018, la capacità operativa della Guardia costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell'interno libici attraverso la cessione a titolo gratuito, da parte dell'Italia, di motovedette in dotazione al Corpo delle capitanerie di porto-Guardia costiera e alla Guardia di finanza;
   considerato che i mezzi ceduti sono destinati alla sicurezza della navigazione nel Mediterraneo, inclusa la corretta gestione delle attuali dinamiche del fenomeno migratorio, con particolare riferimento ai flussi provenienti dalla Libia, attribuendo priorità all'esigenza di contrastare i traffici di esseri umani, nonché alla salvaguardia della vita umana in mare;
   rilevato che, durante l'esame al Senato, è stata introdotta una disposizione che ha previsto l'utilizzo degli aeromobili a pilotaggio remoto da parte del Corpo delle capitanerie di porto-Guardia costiera, ai fini dell'attività di ricerca e soccorso e di polizia marittima,
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo in merito alla tipologia di aeromobili a pilotaggio remoto che potranno essere utilizzati dal Corpo delle capitanerie di porto-Guardia costiera,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00308 Pagani: Sul passaggio di due velivoli militari nel comune di Corio a bassissima quota.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Nel condividere, innanzitutto, l'attenzione degli Onorevoli interroganti per l'episodio richiamato nell'atto, si fa presente che lo Stato Maggiore dell'Aeronautica, a seguito dei dovuti accertamenti, ha escluso la presenza di velivoli all'orario e nell'area indicata; tuttavia, ha comunicato che lo scorso 6 giugno, intorno alle 23.00 locali, nell'area del Comune di Corio è transitato un velivolo Tornado, in missione addestrativa notturna regolarmente pianificata che prevedeva un avvicinamento all'aeroporto di Torino Caselle.
  Il bagliore e il boato percepiti dalla popolazione potrebbero ricondursi alla manovra di normale avvicinamento alla pista eseguita dal velivolo e, più in particolare, alla «ri-partenza» che prevede, per poter effettuare la salita in totale sicurezza, l'uso della massima potenza del motore, incluso l'impiego del postbruciatore.
  È il caso di sottolineare che tali manovre sono state condotte nel totale rispetto della normativa vigente e delle limitazioni in materia, così come tutte le attività addestrative ed esercitative sono compiutamente disciplinate e regolamentate da specifiche direttive di Forza armata, finalizzate a minimizzare i disagi agli abitanti.
  L'utilizzo degli spazi aerei è programmato dall'Aeronautica militare giornalmente e ogni pianificazione è comunicata anche alle competenti autorità dell'aviazione civile che devono conoscere l'entità del traffico aereo militare e i dettagli del piano di volo, sia per esigenze organizzative che di sicurezza.
  Quanto all'informazione preventiva, da parte delle autorità militari, nei confronti della popolazione in occasione dello svolgimento di attività addestrative con velivoli, è già prassi di Forza armata dare pubblico preavviso di ogni esercitazione di rilievo, così come di ogni evento che preveda la contestuale partecipazione di più aeromobili.
  Nel caso in esame, si è trattato di una missione addestrativa di un singolo velivolo che ha utilizzato le normali traiettorie di volo e non ricade nelle casistiche sopra esposte.
  Vorrei, concludendo, rassicurare gli interroganti, che sugli aspetti legati alla sicurezza e al rispetto delle norme vi è la massima attenzione, affinché l'indispensabile esigenza addestrativa riduca al minimo l'impatto sui residenti nelle aree interessate da esercitazioni di volo.
  Proprio per questo motivo, oltre che per evitare interferenze con il traffico civile, sono previsti stringenti limiti procedurali, temporali, geografici e di quota per tutte le attività sia addestrative che esercitative.

ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-00309 Ermellino: Sul trasferimento di alcuni corsi dei volontari in ferma prefissata annuale (VFP1) da Taranto alla Maddalena.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In occasione della recente audizione sulle linee programmatiche del Dicastero, dinanzi alle Commissioni Difesa congiunte di Camera e Senato, il Ministro della difesa ha avuto modo di esporre le direttrici generali della sua azione di governo, ponendo in evidenza come il fattore umano costituisse il fulcro del processo di cambiamento delle istituzioni, da realizzare attraverso la migliore utilizzazione dello stesso nonché attraverso la formazione e lo sviluppo professionale.
  La formazione del personale, quindi, finalizzata all'accrescimento delle competenze professionali, diventa la leva del processo di cambiamento nonché fattore di rilevanza strategica in quanto le risorse umane più competenti e aggiornate contribuiscono in maniera determinante a rendere l'Amministrazione più efficiente e soprattutto più innovativa.
  I corsi di formazione dei volontari in ferma prefissata annuale, cui si fa riferimento nell'interrogazione in discussione, rispondono a questa logica e costituiscono un obiettivo strategico del Dicastero, in quanto tesi al rilancio e alla valorizzazione della componente umana.
  Nel merito del quesito posto sottolineo che la Forza armata, di concerto con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, al fine di bilanciare l'impegno del personale del quadro permanente delle scuole Sottufficiali di Taranto e La Maddalena nonché delle infrastrutture e delle apparecchiature didattiche, ha programmato un limitato trasferimento dei soli corsi di Volontari in Ferma Prefissata annuale (VFP1) dalla scuola di Taranto a quella di La Maddalena.
  Nello specifico si tratta di quattro corsi annuali della durata di quattro settimane ciascuno, a favore di 160 militari di alcune categorie dei Nocchieri di Porto per ogni corso.
  Il trasferimento è stato programmato in previsione di un significativo incremento del numero dei corsisti e della durata di alcuni corsi presso la scuola di Taranto; dagli inizi del 2019 affluiranno annualmente circa 2500 corsisti a fronte di una media di circa 2300 dei precedenti quattro anni e a fronte di un trasferimento alla scuola di La Maddalena di 3990 giorni di corsi si avrà un incremento di 7170 giorni presso la scuola di Taranto.
  Peraltro, il citato bilanciamento muove anche nella direzione di quanto indicato nel Protocollo d'Intesa tra il Ministero della difesa e la Regione Autonoma Sardegna per il coordinamento delle attività militari presenti nel territorio della Regione.
  La sede di Taranto è stata, è e sarà la primaria base operativa e logistica della Marina militare e, nello specifico, principale centro di formazione per il personale Sottufficiale e di Truppa nonché sede del principale centro di addestramento.
  A conferma di ciò rendo noto che a partire dal 2019, e per alcuni anni a venire, saranno erogati corsi sia presso la scuola Sottufficiali di Taranto sia presso il
Centro di Addestramento della Marina militare di Taranto in favore degli equipaggi delle unità navali di Marine militari di Paesi amici che saranno costruite presso i cantieri italiani.
  Sempre nella citata ottica di bilanciamento, entro l'autunno del corrente anno, sarà attuato il trasferimento del Comando del 3o Reggimento della Brigata Marina San Marco da Roma a Taranto.
  Ricordo, infine, che Taranto, proprio per la rilevanza strategica, è stata individuata quale sede di assegnazione di nave Cavour e vi saranno assegnate 6 delle 10 Fregate Multiruolo (FREMM) una volta completato il programma.

ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-00310 Deidda: Sulle condizioni del personale dell'Esercito impegnato nell'operazione Strade Sicure.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In primo luogo, voglio rinnovare i sentimenti di vicinanza e solidarietà ai familiari del Caporal maggiore Enrico De Mattei per la sua prematura e tragica scomparsa.
  La tutela della salute del proprio personale, militare e civile, è un tema particolarmente caro alla Difesa: è un dovere e una responsabilità verso chi serve il Paese con grande dedizione e verso le loro famiglie.
  Questa è e deve essere una assoluta priorità e posso assicurare che l'azione dell'Amministrazione va proprio in questa direzione.
  In tale ottica, non sono mancati e non mancheranno l'attenzione e la sensibilità, né il costante e determinato impegno del Dicastero nei confronti di una tematica così delicata e complessa.
  Proprio per questi motivi, con riferimento all'operazione Strade Sicure, il Ministro della Difesa, fin dal suo insediamento, si è interessata alla situazione dei militari che vi partecipano, chiedendo un approfondimento sulle loro condizioni di lavoro.
  Peraltro, a testimonianza della rilevanza di questa tematica e di quanto le stia a cuore, recentemente il Ministro Trenta si è recata a Roma presso alcune postazioni di militari impegnati nell'Operazione.
  È stato inoltre avviato uno studio per rivedere, con il consenso delle autorità di Pubblica Sicurezza locali, le modalità esecutive del servizio dando maggiore risalto alle attività di tipo dinamico rispetto a quelle statiche.
  Entrando nello specifico, le attività di approntamento vengono condotte, a premessa dell'impiego, nel rispetto di quanto previsto da specifica Direttiva di Forza armata; in particolare, per quanto concerne l'addestramento individuale, è stato posto l'accento sullo svolgimento di attività addestrative nei centri abitati con l'utilizzo del sistema di simulazione Fire Arms Training System (FATS) in scenari urbani; la familiarizzazione con le procedure d'impiego e con le nozioni giuridiche di base necessarie per l'adempimento del ruolo di Agente di P.S.; l'addestramento all'autosoccorso/primo soccorso.
  In merito alla pianificazione dell'impiego, gli avvicendamenti sono programmati annualmente prevedendo la rotazione semestrale dei reparti.
  La maggior parte dei siti prevede una sorveglianza di 24 ore con turnazione di tipo «in quinta», ovvero, turni di sei ore svolti da 5 squadre, a rotazione; quindi, ogni squadra effettua un servizio di 6 ore al giorno con un riposo di 24 ore tra un turno e l'altro, mentre usufruisce di un giorno intero alla settimana libero dal servizio.
  Va specificato che in altre tipologie di servizio che non prevedono la sorveglianza continua di 24 ore, a tutto il personale è garantito, comunque, un riposo non inferiore alle 12 ore giornaliere.
  Per quanto riguarda l'aspetto relativo alla retribuzione, l'indennità onnicomprensiva per il personale che presta servizio «fuori sede» (fuori dal Comune della sede stanziale) ammonta a 26 euro/giorno lorde a persona, mentre per quello «in sede» a 13 euro/giorno lorde, cui si aggiungono le ore di straordinario remunerato.

  L'uniforme, l'armamento e l'equipaggiamento sono definiti dall'Autorità provinciale di Polizia di Stato, d'intesa con i Comandanti militari, tenuto conto della sensibilità dei siti, della loro ubicazione e di altri elementi di valutazione, in ragione della situazione informativa e operativa locale.
  Il vitto e l'alloggio per il personale impiegato fuori dalla propria sede di servizio sono garantiti, prioritariamente, presso strutture militari e, qualora non presenti o disponibili, presso strutture esterne alla Forza armata di appartenenza o presso Enti esterni alla Difesa e, in alternativa, presso strutture civili.
  Prima di concludere, voglio ribadire che i militari impiegati nell'operazione «Strade Sicure» svolgono un'attività delicata, a diretto contatto con la popolazione, prevalentemente in aree abitate e in luoghi aperti al pubblico e ritengo doveroso ringraziare il personale coinvolto, la cui presenza sul territorio ha consentito, dall'inizio dell'attività, di raggiungere risultati di rilievo, tra cui circa 16.000 arresti e oltre 3.000.000 di controlli/identificazioni di persone.

ALLEGATO 5

Interrogazione n. 5-00311 Tondo: Sulle iniziative per utilizzare al meglio le proprietà immobiliari della difesa nella regione Friuli Venezia Giulia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La valorizzazione del patrimonio immobiliare della Difesa costituisce un obiettivo strategico del Dicastero.
  Il Ministro della Difesa, in occasione della recente audizione presso le Commissioni congiunte della Difesa di Camera e Senato, nell'esporre le linee programmatiche del Dicastero, ha sottolineato come la consistenza del patrimonio immobiliare possa avere un impatto positivo nei contesti territoriali interessati, ove adeguatamente valorizzata anche in un'ottica dual use.
  In tale occasione è stato toccato anche il tema della complessità normativa del settore e dell'opportunità di individuare risorse adeguate: problematiche queste ultime da affrontare sostenendo le realtà locali, anche attraverso iniziative di democrazia partecipata.
  I quesiti posti nell'interrogazione odierna, entrando nel merito di tali questioni, offrono l'occasione per chiarire alcuni profili relativi alla razionalizzazione del patrimonio immobiliare esistente.
  Infatti, relativamente alle iniziative da assumere «per utilizzare al meglio le proprietà immobiliari della Difesa nella Regione Friuli Venezia Giulia...», tengo a evidenziare che sono già costituite specifiche Strutture operative quali la Task Force per la valorizzazione e la dismissione degli immobili non residenziali della Difesa, alle dipendenze del Ministro, nonché l'Ufficio Generale per la Dismissione degli immobili, presso la Direzione dei Lavori e del Demanio della Difesa.
  La mission della Task Force è quella di:
   assicurare il coordinamento tra tutte le articolazioni della Difesa interessate alle attività di individuazione e dismissione degli immobili ritenuti non più necessari al soddisfacimento delle esigenze istituzionali del Dicastero;
   promuovere iniziative volte alla semplificazione delle procedure attuative e alla formulazione di proposte di varianti alla normativa di riferimento;
   partecipare a gruppi di lavoro con il personale degli Enti locali interessati per il conseguimento della valorizzazione immobiliare.

  La mission, invece, della seconda struttura operativa è quella di assicurare l'attuazione del complesso iter tecnico amministrativo per la vendita e l'alienazione dei beni immobili e degli alloggi della Difesa non più utili ai fini istituzionali.
  Tanto rappresentato, rendo noto che il trasferimento a titolo gratuito di beni dello Stato alla Regione Friuli Venezia Giulia avviene mediante decreto legislativo, secondo quanto previsto dallo Statuto Speciale della Regione stessa.
  Nel passato, sono già state trasferite n. 137 infrastrutture, in virtù di due decreti legislativi emanati nel 2001 e nel 2007.
  A partire dall'agosto del 2014, la citata Task Force ha avviato nuove interlocuzioni con la Regione Friuli Venezia Giulia finalizzate all'individuazione di ulteriori immobili di interesse, nelle quali sono stati presi in esame sia i beni ritenuti «immediatamente
dismissibili», in quanto non utilizzati, sia quelli ancora necessari alla Difesa, che potrebbero essere ceduti in «permuta» previa riallocazione delle funzioni ivi svolte senza oneri per il Dicastero.
  In tale quadro, dal mese di novembre del 2014 è stato fornito alla Regione Friuli Venezia Giulia un elenco con n. 166 beni, per le valutazioni di competenza.
  In conclusione, sulla base di quanto riferito, ritengo che le aspettative auspicate dall'Onorevole interrogante potranno trovare compiuta definizione nell'ambito delle attività già poste in essere.