IX Commissione
Trasporti, poste e telecomunicazioni
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
Commissione IX (Trasporti)
Comm. IX
Modifica all'articolo 12 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, concernente l'esercizio di funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta da parte dei dipendenti delle società concessionarie della gestione dei parcheggi e delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone. C. 680 Baldelli (Esame e rinvio) ... 119
Sulla pubblicità dei lavori ... 122
5-00014 Gagnarli: Valorizzazione del polo tecnologico ferroviario di Osmannoro ... 122
ALLEGATO 1 (Testo integrale della risposta) ... 123
5-00055 Butti: Realizzazione della metroferrotramvia Milano-Seregno da parte di Cmc di Ravenna e problematiche relative al tracciato dell'opera ... 122
ALLEGATO 2 (Testo integrale della risposta) ... 124
5-00160 Nobili: Gravi disservizi e sicurezza del servizio di trasporto pubblico locale della città di Roma ... 122
ALLEGATO 3 (Testo integrale della risposta) ... 126
SEDE REFERENTE
Mercoledì 25 luglio 2018. — Presidenza del presidente Alessandro MORELLI.
La seduta comincia alle 13.40.
Modifica all'articolo 12 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, concernente l'esercizio di funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta da parte dei dipendenti delle società concessionarie della gestione dei parcheggi e delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone.
C. 680 Baldelli.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Alessandro MORELLI, presidente, invita il deputato Baldelli a svolgere la relazione introduttiva.
Simone BALDELLI (FI), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esaminare in sede referente il progetto di legge recante modifica all'articolo 12 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, concernente l'esercizio di funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta da parte dei dipendenti delle società concessionarie della gestione dei parcheggi e delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone.
Il progetto di legge riproduce i contenuti di un emendamento (1.01. nuova formulazione) presentato dal gruppo parlamentare di Forza Italia, a sua prima firma, approvato all'unanimità in sede referente presso la IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni) della Camera dei deputati, durante la XVII legislatura, e inserito nel nuovo testo unificato delle proposte di legge recante «Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285» (atto Camera n. 423 e abbinate), non approvato definitivamente dalla Camera dei deputati.
Il progetto di legge consta di un solo articolo ed è diretto, attraverso una modifica all'articolo 12 del codice della strada, ad individuare in modo più chiaro le funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale sia dei dipendenti delle società di gestione dei parcheggi sia del personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone.
In particolare, il progetto di legge introduce all'articolo 12 del codice della strada, che disciplina i servizi di polizia stradale, due commi, volti a recepire nell'ordinamento in maniera inequivocabile ed esplicita gli orientamenti giurisprudenziali emersi con riferimento ai limiti dei poteri degli ausiliari del traffico e del personale ispettivo delle aziende di trasporto pubblico di persone.
In particolare, il comma 3-ter stabilisce che ai dipendenti delle società di gestione dei parcheggi non possono essere attribuite, ai sensi dell'articolo 17, comma 132, della legge 15 maggio 1997, n. 127, funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta, se non limitatamente alle aree oggetto di concessione e con esclusivo riguardo agli spazi destinati al parcheggio a pagamento e alle aree immediatamente limitrofe solo nel caso in cui la sosta precluda la corretta fruizione dell'area di parcheggio da parte degli utenti della strada.
La norma proposta riprende un orientamento giurisprudenziale (maturato sin dalla sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n. 5621 del 2009 e successivamente più volte confermato), secondo il quale i dipendenti delle società di gestione dei parcheggi hanno potere di accertamento limitatamente alle aree oggetto di concessione e agli spazi necessari alle manovre dei veicoli ivi parcheggiati.
In particolare, secondo la citata sentenza delle Sezioni Unite del 2009, «il legislatore, in presenza ed in funzione di particolari esigenze del traffico cittadino, tra cui sono da ritenere comprese le problematiche connesse alle aree da riservare a parcheggio a pagamento, ha stabilito [...] che determinate funzioni, obiettivamente pubbliche, possano essere eccezionalmente svolte anche da soggetti privati, i quali abbiano una particolare investitura da parte della pubblica amministrazione, in relazione al servizio svolto, in considerazione «della progressiva rilevanza dei problemi delle soste e parcheggi» (Corte costituzionale ordinanza n. 157 del 2001). Peraltro, l'articolo 17, commi 132 e 133, in ragione della rilevanza e del carattere eccezionalmente derogatorio del conferimento di tali funzioni a soggetti che, sebbene siano estranei all'apparato della pubblica amministrazione, e non compresi nel novero di quelli ai quali le suddette funzioni sono ordinariamente attribuiti (articolo 12 del Codice della strada), vengono con provvedimento sindacale legittimati all'esercizio di compiti di prevenzione ed accertamento di violazioni del codice della strada sanzionate in via amministrativa, deve ritenersi norma di stretta interpretazione (cfr. Cass. 7.4.2005, no 7336).» Inoltre, «le funzioni esperibili, per i dipendenti delle imprese che gestiscono pubblici parcheggi, riguardano soltanto le violazioni in materia di sosta e limitatamente alle aree oggetto di concessione, poiché le attribuzioni di esse è ritenuta strumentale rispetto allo scopo di garantire la funzionalità dei parcheggi, che concorre a ridurre, se non ad evitare, il problema, sempre più pressante, della circolazione nei centri abitati».
Il nuovo comma 3-quater prevede che al personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone non possono essere attribuite le funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione e sosta, se non limitatamente alle corsie e alle strade dedicate al trasporto pubblico, con esclusione della possibilità di estendere l'esercizio di tali poteri all'intero territorio cittadino.
Tale norma recepisce l'orientamento espresso da ultimo dalla sentenza della Corte di cassazione n. 2973 del 2016, ponendo fine a un susseguirsi di pronunce contraddittorie sul punto delle quali la sentenza medesima nella parte motivazionale svolge un'ampia disamina.
Secondo la sentenza n. 2973, «la lettura restrittiva offerta dalle Sezioni Unite circa i poteri di accertamento degli ausiliari del traffico, che siano dipendenti delle società di gestione dei parcheggi, intesa per l'appunto a limitare il potere di accertamento alle sole aree adibite al parcheggio a pagamento, seppure commesse nell'area oggetto di concessione, ma solo limitatamente agli spazi distinti con strisce blu, di riflesso porta argomenti all'individuazione di un'analoga limitazione anche per i poteri degli appartenenti al personale ispettivo. Come i primi possono rilevare le infrazioni che appaiono idonee a compromettere la funzionalità della gestione delle sole aree in concessione, così i secondi devono ritenersi abilitati al rilievo delle sole infrazioni che possano pregiudicare il funzionamento del servizio di trasporto pubblico affidato alla società di cui sono dipendenti, non apparendo diversamente giustificabile il richiamo fatto dal legislatore nel comma 133 alle corsie riservate al trasporto pubblico.
Infine conforta tale convincimento l'ulteriore considerazione per la quale, attesa la natura derogatoria delle norme in oggetto rispetto alla regola generale secondo cui la prevenzione e l'accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale compete ai soggetti di cui all'articolo 12, comma 3 del codice della strada, non appare possibile ampliare in via interpretativa il novero delle attività demandabili a soggetti privati.»
Sulla scorta di tali considerazioni, la sentenza n. 2973 del 2016, ha dunque affermato il seguente principio di diritto: «i dipendenti di aziende esercenti il trasporto pubblico di persone aventi funzioni ispettive ai quali, ai sensi del comma 133 dell'articolo 17 della legge n. 127 del 1997, siano state conferite le funzioni di cui al comma 132 del medesimo articolo, possono accertare le violazioni in materia di circolazione e sosta in funzione di prevenzione e di accertamento, limitatamente alle corsie riservate al trasporto pubblico, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, lettera c) del codice della strada, essendo esclusa la possibilità di estendere l'esercizio di tali poteri all'intero territorio cittadino.»
Tale principio di diritto è integralmente ripreso nel nuovo comma 3-quater.
Sottolinea che le amministrazioni locali utilizzano di fatto i dipendenti delle società di gestione dei parcheggi ed il personale ispettivo delle aziende di trasporto pubblico di persone come agenti di polizia municipale, segnalando che il testo del provvedimento in esame non prevede, attualmente, alcuna disposizione sanzionatoria per gli enti locali, nell'ipotesi in cui gli ausiliari del traffico non rispettino i limiti delle funzioni loro attribuite. Ritiene al riguardo che nel corso dell'esame la Commissione potrebbe valutare l'opportunità di disciplinare la previsione di specifiche sanzioni.
Ricorda che la previsione di un contributo unico di 40 euro per la presentazione dei ricorsi avverso le sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada induce i cittadini a non ricorrere anche nel caso in cui abbiano motivate ragioni.
Auspica, in conclusione, che sul provvedimento possa raggiungersi la massima convergenza da parte di tutti i gruppi parlamentari, rendendosi fin d'ora disponibile a qualsiasi richiesta di chiarimento i colleghi intendano formulare.
Alessandro MORELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 13.45.
INTERROGAZIONI
Mercoledì 25 luglio 2018. — Presidenza del vicepresidente Diego DE LORENZIS. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Michele Dell'Orco.
La seduta comincia alle 14.35.
Sulla pubblicità dei lavori.
Diego DE LORENZIS, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
5-00014 Gagnarli: Valorizzazione del polo tecnologico ferroviario di Osmannoro.
Il sottosegretario Michele DELL'ORCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Chiara GAGNARLI (M5S), intervenendo in replica, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che giudica rassicurante sia ai fini della valorizzazione del polo tecnologico di Osmannoro che in termini di prospettive occupazionali dei lavoratori coinvolti.
5-00055 Butti: Realizzazione della metroferrotramvia Milano-Seregno da parte di Cmc di Ravenna e problematiche relative al tracciato dell'opera.
Carlo FIDANZA (FdI) dichiara di sottoscrivere l'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Michele DELL'ORCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Carlo FIDANZA (FdI), replicando in qualità di cofirmatario, si dichiara soddisfatto dei chiarimenti contenuti nella risposta del Governo ma lamenta un'eccessiva lentezza dei tempi di realizzazione della metrotranvia in questione, che ha un carattere di assoluta urgenza, auspicando altresì lo stanziamento di ulteriori e adeguate risorse finanziarie da parte del CIPE per tali interventi infrastrutturali.
5-00160 Nobili: Gravi disservizi e sicurezza del servizio di trasporto pubblico locale della città di Roma.
Il sottosegretario Michele DELL'ORCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Luciano NOBILI (PD), intervenendo in sede di replica, si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che giudica articolata ma non esaustiva nel merito.
Invita pertanto il ministro per le infrastrutture ed i trasporti Toninelli a valutare con la massima attenzione la situazione di estrema pericolosità per gli utenti relativa alle condizioni del trasporto pubblico locale della città di Roma che richiede un attento monitoraggio.
Segnala altresì che anche l'ANAC ha dichiarato illegittima la proroga di affidamento in house alla società ATAC del servizio di trasporto pubblico e che la procedura di gara per l'acquisto di nuove autovetture indetta da ATAC è andata deserta.
Si tratta, a suo giudizio, di circostanze che richiedono un'attenzione specifica da parte del Governo.
Diego DE LORENZIS, presidente, dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 14.50.
ALLEGATO 1
5-00014 Gagnarli: Valorizzazione del polo tecnologico ferroviario di Osmannoro.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
Nell'attuale Contratto di programma MIT – MEF – RFI sono ricompresi, tra l'altro, alla voce Sviluppo tecnologie innovative, investimenti per la realizzazione di impianti e sistemi ferroviari di nuova concezione a supporto di tutti i processi aziendali e, in particolare, della circolazione e della manutenzione. In tale ottica, è previsto l'adeguamento degli attuali impianti di Firenze Osmannoro, finalizzato a garantire migliori performance e riduzione degli interventi manutentivi.
Più in particolare, circa la situazione e le prospettive del Polo Tecnologico di Osmannoro, Ferrovie dello Stato Italiane riferisce che, per quanto concerne i livelli occupazionali, il suddetto impianto non risentirà, in termini di occupazione complessiva, dell'introduzione dei nuovi treni per il servizio regionale, oggetto degli investimenti attualmente programmati da Trenitalia.
Infatti, i minori volumi di ciclica conseguenti alla dismissione di parte del parco vetture media distanza verranno compensati da attività aggiuntive legate all'introduzione di altre tipologie di carrozze e di ulteriori sistemi da manutenere, nonché dall'incremento delle lavorazioni richieste da altre imprese.
A ciò si aggiunge che le altre attività verranno riviste e quelle specialistiche – ad esempio la revisione degli apparati ACPF, delle sale, dei carrelli e dei convertitori – cresceranno con l'arrivo del nuovo materiale rotabile; in generale, la manutenzione ciclica evolverà verso un modello a moduli, con incremento delle lavorazioni sui componenti.
ALLEGATO 2
5-00055 Butti: Realizzazione della metroferrotramvia Milano-Seregno da parte di Cmc di Ravenna e problematiche relative al tracciato dell'opera.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
La Metrotranvia Parco Nord – Seregno si configura come il prolungamento della Metrotranvia Nord di Milano e, più in dettaglio, prevede la trasformazione dell'attuale impianto tranviario tra Parco Nord e Desio in una tranvia veloce, con rifacimento totale della via di corsa e degli impianti, nonché il prolungamento della stessa tramvia da Desio a Seregno.
Nel 2008 il CIPE ha approvato il progetto definitivo dell'intervento e ha assegnato al soggetto beneficiario – ex provincia di Milano – un contributo di circa 128 milioni di euro.
Le opere sono state affidate dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la Lombardia e l'Emilia-Romagna, soggetto attuatore, nel settembre 2012 e il relativo contratto è stato sottoscritto l'11 luglio 2013 tra la provincia di Milano e la Cooperativa Muratori Cementisti C.M.C. di Ravenna.
In merito ai quesiti posti, il Responsabile Unico del Procedimento (RUP), interessato dalla Direzione generale per i sistemi trasporto pubblico locale, con relazione del 10 maggio scorso ha riferito che la progettazione esecutiva redatta dall'appaltatore è stata oggetto di variante a seguito dei rilievi della società di verifica Metropolitana Milanese e di richieste formulate dalla stazione appaltante. Il progetto di variante è stato consegnato nel febbraio 2018 al RUP e successivamente alla predetta società, che ad oggi non ha ancora concluso la necessaria verifica.
Considerato quindi che il progetto esecutivo è in variante, il Provveditorato ha comunicato che dovranno essere acquisiti i prescritti pareri sulle varianti e, pertanto, verrà indetta una Conferenza dei servizi a cura della Città Metropolitana di Milano in quanto ente aggiudicatore.
Il RUP ha confermato che, come evidenziato dagli Onorevoli interroganti, gli oneri per i sotto-servizi sono incrementati poiché in fase di rilievo sono emerse interferenze non censite dai soggetti gestori.
Le varianti apportate al progetto esecutivo e la progettazione più dettagliata dei sotto-servizi hanno determinato un incremento del costo delle opere per la cui copertura è necessario l'utilizzo dei ribassi di gara e per tale motivo le varianti dovranno essere approvate dal CIPE.
In relazione poi alla possibile interferenza con il tracciato della Pedemontana Lombarda, il RUP ha comunicato che la delibera CIPE n. 52/2008, relativa all'approvazione definitiva della linea tranviaria, ha previsto una specifica prescrizione sul coordinamento dei due progetti che è stata recepita dal progetto esecutivo della tranvia; tale prescrizione pone l'obbligo al soggetto attuatore della tranvia di interfacciarsi con la società Autostrada Pedemontana Lombarda. Tale tematica sarà comunque posta all'attenzione della citata Conferenza dei servizi, cui interverrà anche il soggetto attuatore della Pedemontana.
Considerato il rilevante contributo statale, la competente Direzione generale monitorerà ogni singola azione di tale procedimento a garanzia di un corretto e trasparente prosieguo dell’iter.
Rimane comunque ferma l'esigenza che le amministrazioni devono progettare opere pubbliche che devono essere non solo utili ma anche avere tempi di realizzazione congrui. Vi terrò aggiornati sul seguito delle azioni.
ALLEGATO 3
5-00160 Nobili: Gravi disservizi e sicurezza del servizio di trasporto pubblico locale della città di Roma.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
Gli Onorevoli interroganti pongono all'attenzione del Governo le problematiche connesse al trasporto pubblico locale (TPL), con particolare riferimento alla città di Roma.
In premessa va ricordato che la competenza in materia di programmazione e gestione dei servizi di trasporto in argomento fa capo alla regione Lazio e al comune di Roma ai sensi del decreto legislativo n. 422/1997.
Infatti, la Direzione generale per i sistemi di trasporto ad impianti fissi e il trasporto pubblico locale presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti riferisce che la società ATAC, con socio unico Roma Capitale, ha in essere un contratto di servizio con la regione Lazio per le linee regionali e un contratto con la Città Metropolitana di Roma per i servizi di trasporto di superficie e per le linee metropolitane. Pertanto, i suddetti enti risultano essere i soggetti deputati al monitoraggio della qualità del servizio, nel rispetto dei relativi contratti e dei programmi di esercizio previsti.
Tuttavia, il trasporto pubblico locale costituisce una delle priorità del Governo, considerato che è sempre più avvertita la necessità di migliorare i servizi offerti ai cittadini.
Nei giorni scorsi, come evidenziato nella stessa interrogazione, il Ministro Toninelli ha incontrato la Sindaca di Roma Virginia Raggi. Nel corso del tavolo sono stati affrontati diversi temi legati al rilancio del TPL, a partire dall'ammodernamento delle infrastrutture: dalle linee metro alla «cura del ferro», dai nuovi tracciati tramviari fino alle ferrovie cosiddette ex concesse, senza tralasciare il rinnovo del parco rotabile.
Proprio in tema di rinnovo del parco autobus per il trasporto pubblico locale e regionale, per effetto della legge n. 147/2013, la regione Lazio ha ricevuto finanziamenti statali pari a 39,4 milioni di euro, di cui 18 milioni destinati dalla stessa regione a Roma Capitale.
Infine, il Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelle regioni a statuto ordinario ha assegnato alla regione Lazio una quota di euro 575.485.931,75 per l'anno corrente.
Ribadisco, da ultimo, la massima attenzione del MIT affinché i servizi di trasporto pubblico siano sempre più efficienti e orientati alla soddisfazione dell'utenza in termini di sicurezza e affidabilità.
Quanto poi alla sicurezza del trasporto pubblico di Roma Capitale, la Sindaca di Roma, per il tramite della Prefettura di Roma, ha comunicato quanto segue.
È stato elaborato dalle strutture aziendali della società ATAC un Piano antiaggressione conducenti aggiornato a luglio 2018, che si deposita agli atti (allegato).
Il confronto tra il 2017 e il 2018 evidenzia una significativa riduzione delle aggressioni fisiche agli autisti del servizio di superficie, considerando anche le aggressioni verbali.
Con riferimento alle iniziative atte a garantire la sicurezza dei cittadini, ATAC ha attivato un piano complessivo di interventi e, in particolare, da settembre 2017 ha pubblicato 76 gare per un importo complessivo di 126 milioni di euro, di cui 49 concluse e 35 aggiudicate, per complessivi 30 milioni.
Nel primo semestre 2018, ATAC ha pubblicato gare per un valore di circa 48 milioni di euro al fine di far fronte al considerevole fabbisogno manutentivo accumulato negli ultimi 5 anni. Tra le gare in questione, suddivise in varie tipologie industriali, sono state previste:
la fornitura pluriennale di ricambi per sistema di trazione (motori);
le manutenzioni straordinarie della flotta degli autobus (con impatto su oltre 760 mezzi);
i servizi di manutenzione degli impianti di aria condizionata per l'intera flotta;
la fornitura e l'installazione di impianti antincendio sulla flotta bus Mercedes (circa 400 mezzi).
In particolare, con riferimento alla funzionalità dell'aria condizionata, per il 2018 ATAC ha esperito e assegnato una gara suddivisa in quattro lotti per l'affidamento dei servizi di manutenzione ordinaria e correttiva degli impianti di climatizzazione dei bus.
Per quanto concerne gli estintori, la verifica semestrale è svolta regolarmente come da obbligo di legge. ATAC ha precisato che, in caso di danni derivanti da qualsiasi tipo di incidente, è attiva la polizza assicurativa dei veicoli per i conducenti oltre alla copertura per responsabilità civile.
In merito, poi, alle aggressioni perpetrate a danno dei conducenti dei mezzi e del personale addetto al controllo dei titoli di viaggio, la Prefettura di Roma ha evidenziato quanto segue.
Il 10 marzo 2017 è stato firmato un atto d'intesa tra Questura di Roma e ATAC che contemplava la possibilità di servizi congiunti anche a bordo dei mezzi.
Di recente, su richiesta della Sindaca di Roma e dei vertici aziendali, la problematica è stata posta all'attenzione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica il quale, nella seduta del 28 marzo scorso, ha deciso di procedere all'attivazione dei seguenti interventi:
previsione di mirati servizi straordinari di controllo a cura delle Forze di Polizia sulle tratte maggiormente gravate dal fenomeno;
realizzazione, in favore degli autisti, di corsi formativi a cura del personale della Polizia di Stato per la gestione del conflitto, corsi ad oggi in via di espletamento;
verifica, a cura della regione Lazio, della possibilità di prevedere, con apposita norma, il riconoscimento della qualifica di agenti di Pubblica Sicurezza ai verificatori ATAC;
adozione, da parte del personale viaggiante, di un nuovo applicativo denominato Where ARE U collegato al numero unico di emergenza 112. Il sistema, attualmente in uso, consente di accelerare i tempi di segnalazione e intervento al ricorrere di situazioni di criticità.
Il Comitato ha inoltre dato parere positivo – per i profili di stretta competenza afferenti la tutela dell'ordine pubblico – sul progetto per l'adozione di un sistema di video-sorveglianza a bordo delle vetture di trasporto pubblico dell'Azienda.
Successivamente la problematica è stata affrontata anche in sede di Comitato metropolitano; nella riunione dell'8 maggio scorso è stato concordato di valutare, con i rappresentanti della Procura della Repubblica per i Minorenni, l'eventuale adozione di provvedimenti nei confronti dei genitori dei minori autori di aggressioni o danneggiamenti ai danni dei veicoli ATAC.