I Commissione

Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni

Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)

Commissione I (Affari costituzionali)

Comm. I

Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
SOMMARIO
Mercoledì 4 luglio 2018

ATTI DEL GOVERNO:

Sull'ordine dei lavori ... 11

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/853 che modifica la direttiva 91/477/CEE, relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi. Atto n. 23 (Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) ... 11

SEDE REFERENTE:

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. Testo unificato C. 336 Anzaldi, C. 513 Nesci e C. 664 Verini (Esame e rinvio – Abbinamento delle proposte di legge C. 805 e C. 807) ... 14

ALLEGATO (Proposte emendative presentate) ... 16

I Commissione - Resoconto di mercoledì 4 luglio 2018

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 4 luglio 2018. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. — Intervengono i sottosegretari di Stato per l'interno Stefano Candiani e Nicola Molteni.

  La seduta comincia alle 14.10.

Sull'ordine dei lavori.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, propone, concorde la Commissione, di procedere a un'inversione nell'ordine dei lavori della seduta odierna, nel senso di procedere, dapprima all'esame dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/853 che modifica la direttiva 91/477/CEE, relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi (Atto n. 23) e quindi all'esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 336, C. 513 e C. 664, recanti istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/853 che modifica la direttiva 91/477/CEE, relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi.
Atto n. 23.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 3 luglio.

  Gianluca VINCI (Lega), relatore, ricollegandosi all'illustrazione del provvedimento svolta nella giornata di ieri dal presidente, in sua sostituzione, ricorda, per quanto riguarda il contenuto della direttiva (UE) 2017/853, di cui si propone l'attuazione, che essa intende migliorare alcuni aspetti della direttiva 91/477/CEE – che intendeva raggiungere un punto di equilibrio tra l'impegno a garantire una certa libertà di circolazione all'interno dell'Unione per alcune armi da fuoco e loro componenti essenziali e la necessità di inquadrare tale libertà mediante opportune garanzie di sicurezza – al fine di contrastare l'uso improprio delle armi da fuoco per scopi criminali, anche alla luce dei recenti atti terroristici. Osserva che tale direttiva, nel rivedere la direttiva 91/477, prevede l'introduzione di norme comuni dell'Unione in materia di marcatura delle armi, che si applicheranno però esclusivamente alle armi da fuoco o ai componenti essenziali fabbricati o importati dopo la data di entrata in vigore della direttiva (articolo 4, paragrafi 1-3). Ricorda poi che tale direttiva prevede che i dati relativi ad armi e componenti essenziali siano conservati nell'apposito archivio per 30 anni dopo la distruzione (articolo 4, paragrafo 4, comma 1). Evidenzia come essa inoltre preveda l'istituzione di uno strumento di collegamento elettronico accessibile agli armaioli e agli intermediari, che consenta loro di trasmettere le informazioni alle autorità nazionali via e-mail o inserendole direttamente in una banca dati o altro registro (articolo 4, paragrafo 4, comma 2).
  Richiama poi che la direttiva in questione prevede l'introduzione di norme più rigorose per le armi da fuoco più pericolose, onde garantire che non ne siano autorizzati l'acquisizione, la detenzione e gli scambi, fatte salve alcune deroghe limitate e debitamente motivate (articolo 4-bis). Fa notare che essa inoltre stabilisce la proibizione dell'uso civile di armi da fuoco progettate per uso militare, come l'AK-47 e l'M16, che sono dotate di selettore di fuoco e per le quali è possibile impostare manualmente la modalità di fuoco tra automatica e semiautomatica, nonché delle armi da fuoco semiautomatiche dotate di un caricatore fisso che consente di sparare un numero elevato di colpi e delle armi da fuoco semiautomatiche combinate con un caricatore amovibile ad alta capacità di colpi.
  In tale contesto fa notare come il provvedimento in esame, il quale incide su una materia delicata, presenti molteplici aspetti da approfondire, anche con riferimento a profili di concordanza con la direttiva e a questioni di rispetto dei principi e ai criteri direttivi di delega.
  Ritiene dunque opportuno che la Commissione svolga un ciclo di audizioni di esperti della materia e di associazioni rappresentative del settore, al fine di approfondire le diverse questioni in gioco, in vista dell'elaborazione di un parere ben ponderato.

  Fabiana DADONE (M5S) condivide l'esigenza di approfondire le delicate questioni poste dal provvedimento in esame, anche attraverso lo svolgimento di un ciclo di audizioni, tenuto conto che lo schema in questione interviene su una materia sulla quale, nel corso del tempo, hanno inciso diverse fonti normative, che hanno determinato una forte stratificazione di norme, spesso non coordinate tra di loro. Fa presente che lo stato della normativa vigente richiede un intervento importante, che ponga rimedio alle difficoltà interpretative generate da norme contraddittorie riguardanti questioni attinenti alla regolamentazione della circolazione di parti essenziali delle armi e delle munizioni o alla loro rottamazione. Evidenziata altresì l'esigenza di rivedere le forme di controllo in relazione a determinate specie di armi, come le armi bianche e armi antiche, auspicando dunque un serio approfondimento di merito, al fine di favorire la realizzazione di interventi normativi fondati su una visione strategica e organica.

  Gennaro MIGLIORE (PD), condividendo l'esigenza di approfondire la tematica in discussione, auspica lo svolgimento di un'attività conoscitiva che preveda l'ascolto di soggetti individuati sulla base di criteri certi. Si augura, dunque, che vengano ascoltati soggetti qualificati, con competenze specifiche sulla materia, o rappresentanti di istituzioni, evitando di svolgere audizioni con soggetti non adeguatamente rappresentativi, indentificati per la loro mera appartenenza ad una parte, i quali potrebbero fornire apporti distorsivi rispetto all'esame che la Commissione deve compiere sul provvedimento.

  Emanuele PRISCO (FdI), nel condividere l'esigenza di svolgere un ciclo di audizioni, ritiene necessario approfondire non solo gli aspetti teorici posti dal provvedimento in esame, ma anche le sue ricadute concrete, ad esempio economiche, su taluni specifici settori, tra il quali richiama quello della caccia, della produzione delle armi, delle associazioni sportive nel campo del tiro al volo. Evidenzia quindi l'opportunità di ascoltare i soggetti rappresentativi di tali ambiti, ritenendo che essi, pur essendo portatori di una visione di parte, non potranno che fornire un contributo positivo al lavoro della Commissione.

  Jole SANTELLI (FI), nel rilevare la delicatezza dei temi trattati dallo schema di decreto, concorda con l'esigenza di svolgere, attraverso lo svolgimento di specifiche audizioni, i necessari approfondimenti sul provvedimento in esame, richiamando a titolo di esempio le sue ricadute sul settore del tiro sportivo.

  Davide AIELLO (M5S) rileva come il provvedimento in esame intervenga su materie delicate, che pongono rilevanti questioni attinenti alla pubblica sicurezza. Evidenzia, in proposito, l'esigenza di rivedere alcuni aspetti del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, tra i quali quelli riguardanti la disciplina della licenza d'armi per uso di caccia. Evidenzia, in proposito, la necessità di rivedere la normativa vigente nel senso di limitare le possibilità di detenzione ed utilizzo di armi – che, a suo avviso, appaiono, allo stato, eccessive – per i titolari di tale tipo di licenza. Auspica, dunque, che, nell'ambito del ciclo di audizioni che sarà avviato sul tema, sia possibile ascoltare anche le federazioni che rappresentano il settore della caccia, nonché gli organismi di rappresentanza delle forze di polizia.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, fa notare che l'eventualità di svolgere un ciclo di audizioni nonché le relative modalità di svolgimento, saranno valutate nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione.

  Il Sottosegretario Stefano CANDIANI, nell'osservare che il Governo è intenzionato a tenere nel debito conto il parere parlamentare che sarà espresso, fa notare che lo schema in esame è volto ad attuare la direttiva 2017/853, che interviene in un ambito specifico. Giudica opportuno, dunque, concentrare l'esame della Commissione su tali aspetti.

  Emanuele FIANO (PD) chiede al rappresentante del Governo se le dichiarazioni da lui testé rese indichino l'orientamento dell'Esecutivo a circoscrivere strettamente l'oggetto dell'intervento legislativo in esame alla sola attuazione della direttiva 2017/853, in quanto ciò costituirebbe un'importante indicazione politica circa il fatto che talune delle questioni poste nel presente dibattito, che richiedono la modifica profonda di taluni aspetti della normativa vigente, si pongono al di fuori dell'ambito materiale oggetto del provvedimento.
  Auspica inoltre che le modalità di svolgimento del ciclo di audizioni informali che saranno successivamente definite siano calibrate con le scadenze temporali previste per l'espressione dei pareri parlamentari su tale provvedimento.

  Il Sottosegretario Stefano CANDIANI, nel ritenere importante avviare un serio dibattito parlamentare, ribadisce che giudica opportuno – anche alla luce dei tempi particolarmente ristretti previsti dalla legge per la conclusione della procedura – concentrare l'attenzione sulla finalità del provvedimento in esame, che è quella di dare attuazione alla normativa europea in materia. Ritiene dunque opportuno rinviare ad altre sedi l'esame di talune delle questioni poste nel dibattito, laddove si pongano al di fuori di tale contesto.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 4 luglio 2018. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Nicola Molteni.

  La seduta comincia alle 14.30.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.
Testo unificato C. 336 Anzaldi, C. 513 Nesci e C. 664 Verini.

(Esame e rinvio – Abbinamento delle proposte di legge C. 805 e C. 807).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 3 luglio.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, comunica che sono state assegnate alla Commissione, in sede referente, le proposte di legge C. 805 Santelli e C. 807 Palazzotto, le quali, vertendo sulla medesima materia oggetto delle proposte di legge già in esame, sono abbinate a queste ultime. Rileva inoltre come resti comunque ferma la decisione, assunta dalla Commissione nella seduta di ieri, di adottare come testo base il testo unificato predisposto dalla relatrice.
  Avverte inoltre che sono state presentate 28 proposte emendative al predetto testo base (vedi allegato) e che i presentatori hanno testè ritirato l'emendamento Occhionero 2.1.
  Invita quindi la relatrice e il rappresentante del Governo a esprimere il parere su tali proposte emendative.

  Dalila NESCI (M5S), relatrice, giudica opportuno dare ai gruppi la possibilità di approfondire le questioni poste dagli emendamenti presentati. Si riserva, dunque, di esprimere i pareri al termine degli interventi che si svolgeranno in Commissione sul complesso delle proposte emendative.

  Emanuele PRISCO (FdI), condividendo le considerazioni testé svolte dalla relatrice, auspica che sia data ai gruppi la possibilità di manifestare la propria posizione rispetto al complesso delle proposte emendative presentate.

  Igor Giancarlo IEZZI (Lega) chiede che sia dato ai gruppi il tempo necessario per approfondire il contenuto degli emendamenti presentati e di intervenire sul merito specifico degli stessi.

  Anna MACINA (M5S), alla luce del numero rilevante di emendamenti presentati e del ristretto margine temporale a disposizione dei gruppi per valutarli, concorda con l'esigenza di concedere ai gruppi la possibilità di approfondirne la portata.

  Gennaro MIGLIORE (PD), pur concordando con le esigenze di approfondimento testé poste dai gruppi, auspica che le modalità di svolgimento dell'esame del provvedimento siano compatibili con l'attuale programmazione dei lavori dell'Assemblea, che prevede l'inizio della discussione in quella sede nella giornata di lunedì 9 luglio 2018.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, nel dichiarare di essere consapevole dell'esigenza rappresentate dal deputato Migliore, fa notare al tempo stesso che il provvedimento in esame incide su una materia delicata, che chiama in causa le competenze di altre Commissioni, in particolare quelle della Commissione Giustizia.
  Dopo aver rilevato, dunque, la necessità di considerare anche i tempi necessari alle altre Commissioni per approfondire le tematiche in vista dell'espressione dei pareri di loro competenza, assicura che si adopererà per garantire che l'inizio della discussione in Assemblea avvenga comunque nell'arco della prossima settimana, pur garantendo un'istruttoria seria che reputa necessaria per l'elaborazione di un testo adeguata.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI, associandosi alla proposta della relatrice, sottolinea l'esigenza di approfondire le delicate questioni poste dal provvedimento, anche alla luce del fatto che la proposta in esame introduce alcune significative novità in tema di compiti e poteri della Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. Giudica utile, dunque, nella prospettiva di una migliore operatività della medesima Commissione d'inchiesta, che il Governo possa svolgere un'attenta riflessione sul testo unificato adottato come base nella seduta di ieri e sugli emendamenti presentati nella mattinata odierna, anche confrontandosi con gli altri dicasteri interessati dal provvedimento, tra cui richiama il Ministero della giustizia.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dopo aver ricordato che il provvedimento in esame è attualmente iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea con la clausola «ove concluso dalla Commissione», prende atto dell'orientamento, emerso in seno alla Commissione, di poter disporre di più tempo per l'esame del provvedimento e fa notare che le modalità di prosecuzione dell’iter saranno in ogni caso valutate nell'ambito del prossimo Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, già convocato al termine della seduta odierna.

  Jole SANTELLI (FI) chiede se non sia il caso iniziare gli interventi sul complesso degli emendamenti già nella seduta odierna.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, con riferimento alla questione posta dalla deputata Santelli, ritiene opportuno dare ai gruppi il tempo necessario per approfondire il contenuto delle proposte emendative presentate, nell'ottica dello svolgimento di un confronto serio e ponderato tra tutti i componenti della Commissione.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 14.40 alle 15.05.

I Commissione - mercoledì 4 luglio 2018

ALLEGATO

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere (Testo unificato C. 336 Anzaldi, C. 513 Nesci, C. 664 Verini, C. 805 Santelli e C. 807 Palazzotto).

PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

ART. 1.

  Al comma 1, sostituire la lettera a) con la seguente:
   a) verificare l'attuazione della legge 13 settembre 1982, n. 646, del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché delle nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, e alla legge 17 ottobre 2017, n. 161, e delle altre leggi dello Stato, nonché degli indirizzi del Parlamento, con riferimento al fenomeno mafioso e alle altre principali organizzazioni criminali;
1. 1. Occhionero, Fornaro, Palazzotto, Speranza.

  Al comma 1, dopo la lettera a) aggiungere la seguente:
   a-bis) verificare la congruità della normativa vigente sulle misure di prevenzione personali e patrimoniali e indicare iniziative ritenute idonee per renderle più efficaci;
1. 2. Santelli, Sisto, Calabria.

  Al comma 1, dopo la lettera e) aggiungere la seguente:
   e-bis) esaminare le condizioni del coordinamento della lotta alla criminalità organizzata nei singoli distretti attraverso la verifica della collaborazione investigativa tra le procure della Repubblica distrettuali e gli uffici della procura della Repubblica presso i tribunali appartenenti al distretto nonché l'efficacia del coordinamento con gli organi di polizia giudiziaria presentando una relazione conclusiva alle Camere ogni due anni;.
1. 3. Sisto, Santelli, Calabria.

  Al comma 1, dopo la lettera e) aggiungere la seguente:
   e-bis) monitorare il regime di detenzione per i reati di cui agli articoli 416-bis e seguenti del codice penale nonché l'adeguatezza delle strutture penitenziarie a ciò destinate, dei trasferimenti detenuti e delle procedure necessarie per la comparizione dei detenuti imputati alle udienze;
1. 4. Sisto, Santelli, Calabria.

  Al comma 1, dopo la lettera e) aggiungere la seguente:
   e-bis) acquisire informazioni sull'organizzazione degli uffici giudiziari e delle strutture investigative competenti in materia e verificare l'adeguatezza delle risorse umane e strumentali di cui essi dispongono;
1. 5. Santelli, Sisto, Calabria.

  Al comma 1, lettera f), sostituire la parola: indicando, con la seguente: formulando.
1. 6. Occhionero, Fornaro, Palazzotto, Speranza.

  Al comma 1, lettera g), sostituire la parola: applicazione, con la seguente: attuazione.
1. 7. Occhionero, Fornaro, Palazzotto, Speranza.

  Al comma 1, sostituire la lettera h) con la seguente:
   h) indagare sul rapporto tra mafia e politica, sia riguardo alla sua articolazione nel territorio e negli organi amministrativi, con particolare riferimento alla selezione dei gruppi dirigenti e delle candidature per le assemblee elettive, sia riguardo alle sue manifestazioni che, nei successivi momenti storici, hanno determinato delitti e stragi di carattere politico-mafioso;.
1. 8. Santelli, Sisto, Calabria.

  Al comma 1, lettera i), numero 1), dopo la parola: alle, aggiungere la seguente: nuove.
1. 9. Occhionero, Fornaro, Palazzotto, Speranza.

  Al comma 1, lettera i), dopo il numero 3) aggiungere il seguente:
   3-bis) allo sfruttamento dei flussi migratori, alla penetrazione nel circuito dell'economia lecita e illecita;.
1. 10. Sisto, Santelli, Calabria.

  Al comma 1, lettera i), numero 4), aggiungere, in fine, le parole:, nonché approfondire, a questo fine, la conoscenza delle caratteristiche economiche, sociali e culturali delle aree di origine e di espansione delle organizzazioni criminali;.
1. 11. Occhionero, Fornaro, Palazzotto, Speranza.

  Al comma 1, dopo la lettera i), aggiungere la seguente:
   i-bis) accertare e valutare la natura e le caratteristiche delle nuove forme di criminalità organizzata di stampo mafioso connesse all'immigrazione, a nuove popolazioni residenti e a specifici contesti sociali, economici e culturali di formazione più recente sul territorio italiano, approfondendo a questo fine, la conoscenza delle condotte sociali ed economiche delle attività criminali con particolare riguardo:
    a) all'infiltrazione all'interno della comunità nigeriana con attenzione anche allo sfruttamento di donne e minori;
    b) al settore manufatturiero cinese, particolarmente radicato in alcune zone della Toscana nello specifico tra Prato e Firenze, con attenzione allo sfruttamento clandestino del lavoro e alla sicurezza nei luoghi di produzione;
    c) all'esportazione di capitali verso Paesi esteri attraverso canali di trasferimento di denaro più o meno controllati.
1. 12. Meloni, Donzelli, Prisco.

  Al comma 1, dopo la lettera i) aggiungere la seguente:
   i-bis) valutare la penetrazione sul territorio nazionale e le modalità operative delle mafie straniere e autoctone tenendo conto delle specificità di ciascuna struttura mafiosa e individuare, se necessario, specifiche misure legislative e operative di contrasto;.
1. 13. Santelli, Sisto, Calabria.

  Al comma 1, sostituire la lettera l), con la seguente:
   l) accertare le modalità di difesa del sistema degli appalti e delle opere pubbliche dai condizionamenti mafiosi, le forme di accumulazione dei patrimoni illeciti nonché di investimento e riciclaggio dei proventi derivanti dalle attività delle organizzazioni criminali;.
1. 14. Occhionero, Fornaro, Palazzotto, Speranza.

  Al comma 1, lettera o), apportare le seguenti modificazioni:
   a) sostituire la parola: «esaminare», con la seguente: «verificare»;
   b) sostituire le parole: «e indicare le iniziative», con le seguenti: «formulando le proposte».
1. 15. Occhionero, Fornaro, Palazzotto, Speranza.

  Al comma 1, lettera r), aggiungere in fine le parole: nell'ambito dei compiti di cui alla presente lettera, la Commissione può anche procedere:
   1) alla mappatura delle principali attività implementate dalla società civile e dalle associazioni di carattere nazionale e locale attive nella sensibilizzazione e nel contrasto del fenomeno mafioso, favorendo, altresì, uno scambio reciproco propedeutico all'orientamento circa nuove e più efficaci strategie da attuare in relazione a tale fenomeno;
   2) a un censimento delle pratiche educative di antimafia attive sul territorio.

  Conseguentemente, al comma 6, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Fermo restando quanto disposto all'articolo 6, la Commissione può provvedere ad assicurare adeguata comunicazione e divulgazione delle analisi e dei dati raccolti, nonché delle buone pratiche censite ai sensi del comma 1, lettera r), del presente articolo.
1. 16. Lattanzio, Macina, Davide Aiello, Alaimo, Baldino, Berti, Bilotti, Maurizio Cattoi, Corneli, D'Ambrosio, Dadone, Dieni, Forciniti, Parisse, Elisa Tripodi, Silvestri.

  Al comma 1, lettera s), sostituire le parole: alla componente amministrativa, con le seguenti: alle componenti amministrativa e burocratica.
1. 17. Occhionero, Fornaro, Palazzotto, Speranza.

  Al comma 1, dopo la lettera s) aggiungere la seguente:
   s-bis) verificare gli effetti della normativa vigente in materia di scioglimento e sospensione dei consigli comunali e provinciali, di rimozione e sospensione di amministratori locali, di scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare nonché di misure di informativa antimafia;.
1. 18. Sisto, Santelli, Calabria.

  Al comma 1, dopo la lettera s) aggiungere la seguente:
   s-bis) svolgere il monitoraggio sulle modalità di applicazione del regime speciale per i detenuti previsto dall'articolo 41-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354.
1. 19. Fiano, Ceccanti, Marco Di Maio, Giorgis, Martina, Migliore, Orfini, Pollastrini.

  Al comma 1, dopo la lettera t), aggiungere la seguente:
   t-bis) promuovere la realizzazione e monitorare l'efficacia delle iniziative per la sensibilizzazione sul valore storico, istituzionale e sociale della lotta alle mafie e sulla memoria delle vittime delle mafie, anche in relazione alla verifica dell'attuazione della legge 8 marzo 2017, n. 20, e delle relative finalità;.

  Conseguentemente sopprimere il comma 6.
1. 20. Occhionero, Fornaro, Palazzotto, Speranza.

  Al comma 5, aggiungere, in fine, il seguente periodo: La Commissione esprime parere sulla proposta di nomina del Direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, di cui all'articolo 111 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, e del Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, di cui all'articolo 19 della legge 23 febbraio 1999, n. 44.
1. 21. Occhionero, Fornaro, Palazzotto, Speranza.

ART. 2.

  All'articolo 2, apportare le seguenti modificazioni:
   a) al comma 1, sostituire, ovunque ricorra, la parola: «venticinque» con la seguente: «venti»;
   b) sostituire i commi 2, 3, 4, 5 con i seguenti:
  «2. L'ufficio di presidenza è composto dal presidente, da due vicepresidenti e da due segretari.
  3. Il Presidente della Commissione è scelto di comune accordo dal Presidente del Senato della Repubblica e dal Presidente della Camera dei deputati, al di fuori dei componenti della Commissione, tra i membri dei due rami del Parlamento. La Commissione elegge a scrutinio segreto due vicepresidenti e due segretari.
  4. Per l'elezione a scrutinio segreto, rispettivamente, dei due vicepresidenti e dei due segretari, ciascun componente della Commissione scrive sulla propria scheda un solo nome. Sono eletti coloro che hanno ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità di voti è proclamato eletto il più anziano di età.».
2. 1. Occhionero, Fornaro, Palazzotto, Speranza.

  Al comma 1, sostituire le parole: venticinque senatori e da venticinque con le seguenti: venti senatori e da venti.
2. 2. Migliore, Ceccanti, Marco Di Maio, Fiano, Giorgis, Martina, Orfini, Pollastrini.

  Sostituire il comma 3 con il seguente:
  3. L'ufficio di presidenza, composto dal presidente, da due vicepresidenti e da due segretari, è eletto dai componenti della Commissione a scrutinio segreto. Il presidente è eletto tra i componenti appartenenti ai gruppi di opposizione e per la sua elezione è necessaria la maggioranza assoluta dei componenti la Commissione. Se nessuno riporta tale maggioranza si procede al ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. È eletto il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità di voti è proclamato eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età.
2. 3. Ceccanti, Marco Di Maio, Fiano, Giorgis, Martina, Migliore, Orfini, Pollastrini.

ART. 4.

  Sostituire il comma 2 con il seguente:
  2. Per i segreti professionale e bancario si applicano le norme vigenti. Per il segreto di Stato si applica quanto previsto dalla legge 3 agosto 2007, n. 124. In nessun caso, per i fatti rientranti nei compiti della Commissione, può essere opposto il segreto d'ufficio, il segreto professionale e il segreto bancario.
4. 1. Occhionero, Fornaro, Palazzotto, Speranza.

ART. 7.

  Al comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Con il regolamento interno di cui al comma 1 è stabilito il numero massimo di collaboratori di cui può avvalersi la Commissione.
7. 1. Occhionero, Fornaro, Palazzotto, Speranza.

  Al comma 5 sostituire le parole: 100.000 euro con le seguenti: 150.000 euro.
7. 2. Santelli, Sisto, Calabria.

  Sostituire il comma 6 con il seguente:
  6. La Commissione dispone dei documenti acquisiti e prodotti nel corso dell'attività delle analoghe Commissioni precedenti istituite dalle leggi 20 dicembre 1962, n. 1720; 13 settembre 1982, n. 646; 23 marzo 1988, n. 94; 7 agosto 1992, n. 356; 30 giugno 1994, n. 430; 1o ottobre 1996, n. 509; 19 ottobre 2001, n. 386; 27 ottobre 2006, n. 277; 4 agosto 2008, n. 132; 19 luglio 2013, n. 87, e ne cura l'informatizzazione.
7. 3. Occhionero, Fornaro, Palazzotto, Speranza.