UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 14 settembre 2022.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.25.
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 14 settembre 2022. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.
La seduta comincia alle 14.25.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 7/2022, denominato «Offshore Patrol Vessel – OPV» relativo all'acquisizione di unità navali tipo pattugliatori (Offshore Patrol Vessel – OPV) di nuova generazione e relativo sostegno tecnico-logistico decennale.
Atto n. 409.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta dell'8 settembre 2022.
Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 8/2022, denominatoPag. 30 «Cacciamine di nuova generazione (CNG)», relativo all'acquisizione di 12 unità navali tipo «Cacciamine di nuova generazione (CNG)» e relativo sostegno tecnico-logistico decennale.
Atto n. 410.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta dell'8 settembre 2022.
Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 13/2022, denominato «Mid Life Update (MCO/MLU) EH-101», relativo al mantenimento delle condizioni operative – Allineamento di configurazione e sostegno tecnico-logistico per gli elicotteri EH-101 in dotazione alla Marina militare.
Atto n. 416.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta dell'8 settembre 2022
Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 17/2022, denominato «Rinnovamento SHORAD GRIFO su missile CAMM-ER», relativo all'acquisizione di sistemi di difesa aerea a corto/medio raggio GRIFO per l'esercito italiano.
Atto n. 417.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta dell'8 settembre 2022
Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 19/2022, denominato «MCO/MLU Classe DORIA», relativo al mantenimento delle capacità operative – Mid Life Update dei cacciatorpediniere della Classe Doria.
Atto n. 418.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta dell'8 settembre 2022
Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 21/2022, denominato «Ammodernamento del carro ARIETE».
Atto n. 419.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta dell'8 settembre 2022
Il sottosegretario Giorgio MULÈ, replicando alle richieste di chiarimento avanzate nella precedente seduta dal collega Ferrari riguardo alle caratteristiche tecniche che riusciranno ad esprimere i carri Ariete ammodernati, precisa che il carro Ariete è entrato in servizio nel 1998 e da allora non è mai stato sottoposto ad un'attività di ammodernamento e adeguamento tecnologico. Aggiunge che, nel 2019, l'Esercito, a seguito dell'approvazione da parte del Parlamento del programma pluriennale n. SMD 29/2019, ha commissionato la realizzazione di tre prototipi, che saranno consegnati entro la fine del corrente anno, quale test-bed per il successivo upgrade della flotta. Il programma in esame si ripromette, dunque, di risolvere le principali obsolescenze tecnico/operative della piattaforma (ammodernamento motore, cingolatura, gruppo cambio/sterzo, sostituzione ottica panoramica ed ottica puntatore, aggiornamento del sistema di tiro e del sistema di navigazione) e garantirne il Pag. 31supporto logistico manutentivo. Conferma, pertanto, che a valle degli interventi previsti vi sarà un sostanziale allineamento della piattaforma Ariete ammodernata con le potenzialità degli altri carri armati.
Conclude osservando che l'ammodernamento del carro Ariete può considerarsi un gap filler nell'attesa dello sviluppo e della successiva introduzione in servizio di un nuovo carro da combattimento (Main Ground Combat System), da realizzarsi prioritariamente nell'ambito di una cooperazione con gli altri Paesi europei.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ringrazia il rappresentante del Governo per le precisazioni fornite ed auspica che il programma di ammodernamento riesca a dotare le nostre Forze armate di un mezzo dalle caratteristiche simili a quelle dei carri armati in uso presso gli eserciti degli altri Paesi europei e in grado di affrontare le potenziali minacce che si stanno addensando sui principali scenari di riferimento. Ritiene che non possa essere in alcun modo accusato di non volere l'ammodernamento dello strumento militare, avendo avuto come suo faro in questa legislatura il sostegno all'industria della difesa al fine di fornire ai nostri militari gli strumenti più moderni, ma ribadisce l'esigenza di un approfondimento sull'ammodernamento della piattaforma anche con riguardo alla parte corazzata e al costo unitario per verificare se esistano soluzioni più vantaggiose.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ ringrazia l'onorevole Ferrari per la costante e leale collaborazione che ha assicurato in tutta la legislatura e chiarisce che l'ammodernamento permetterà ai carri Ariete di raggiungere un livello di protezione antimina e anti IED (Improvised Explosive Device) nettamente superiore a quello attuale. Quanto alle possibilità di soluzioni alternative più economiche, fa presente che la soluzione individuata è quella più percorribile, considerata anche l'esigenza di disporre dei mezzi efficienti in tempi rapidi.
Alberto PAGANI (PD) osserva che l'ammodernamento dei carri Ariete presenta due indubbi vantaggi. In primo luogo, consente di mantenere la capacità dell'industria nazionale nel relativo settore e, in secondo luogo, non si pone in contraddizione con la futura partecipazione dell'Italia al progetto, da sviluppare in cooperazione internazionale, di un carro armato europeo.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale concernente il piano di gestione del patrimonio abitativo della Difesa.
Atto n. 420.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta dell'8 settembre 2022
Il sottosegretario Giorgio MULÈ ribadisce quanto già affermato presso la Commissione difesa del Senato, confermando che il Governo non intende adottare il decreto senza avere preventivamente acquisito il parere di entrambe le Commissioni competenti.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto, nella seduta odierna che si è svolta prima dell'esame degli atti all'ordine del giorno, di non procedere oltre nell'iter del provvedimento.
La Commissione concorda.
Giovanni Luca ARESTA (IPF), nel rimettersi alle decisioni prese dall'Ufficio di presidenza, esprime il rammarico del proprio gruppo per la determinazione assunta dall'altro ramo del Parlamento. Sottolinea, infatti, che l'interruzione dell'iter impedisce di portare a compimento il prezioso lavoro svolto dalla Commissione difesa della Camera che, a larga maggioranza, ha approvato una risoluzione nella quale le problematiche del patrimonio abitativo della Pag. 32difesa sono state affrontate con piena consapevolezza. A suo avviso sarebbe stato utile condurre in porto un provvedimento, di cui da tempo se ne avvertiva l'esigenza.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 10/2022, denominato «Nuova scuola elicotteri Viterbo – Segmento operativo», costituito dal segmento volo Light Utility Helicopter (LUH) – elicottero multiruolo per la Difesa.
Atto n. 421.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.
Gianluca RIZZO, presidente, segnala che il termine per l'espressione del prescritto parere, su questo atto del Governo e sui successivi in esame, scade il 16 ottobre 2022 e che i rispettivi schemi di decreto sono stati assegnati anche alla V Commissione che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 26 settembre.
Giovanni Luca ARESTA (IPF), relatore, illustra il programma pluriennale n. SMD 10/2022, che fa riferimento all'acquisizione di nuovi elicotteri leggeri in sostituzione delle flotte ereditate dalle passate acquisizioni (legacy) e alla realizzazione del segmento di terra denominato Ground Based Training System (GBTS) per la formazione dei piloti dell'Aeronautica militare, delle Forze armate e dei Corpi dello Stato.
Osserva, quindi, che la sostituzione delle flotte legacy con un'unica piattaforma del peso al decollo di circa 5 tonnellate, ha lo scopo di ridurre i costi gestionali e di supporto logistico, nonché di continuare a garantire, senza soluzione di continuità, un alto livello qualitativo alla funzione formativa e addestrativa della Nuova Scuola Elicotteri di Viterbo.
Il nuovo elicottero dovrà soddisfare requisiti che permetteranno di adeguare la formazione del personale ai nuovi standard imposti dall'innovazione tecnologica, consentendo ai piloti in addestramento il conseguimento dei brevetti di volo previsti dal quadro normativo vigente. Per rispondere a tali esigenze sarà necessaria la realizzazione di un Training System (ITS) composto dall'elicottero LUH (segmento di volo) e dall'insieme di sottosistemi addestrativi integrati (segmento di terra) denominato Ground Based Training System (GBTS). Il GBTS sarà utilizzato per l'attività dei piloti, specialisti e manutentori e la sua integrazione con l'elicottero, che rappresenta invece il segmento di volo dell'intero sistema, costituisce la base per garantire un'elevata efficienza, sia dal punto di vista tecnico che economico. Il nuovo elicottero dovrà, altresì, garantire un adeguato livello di interoperabilità con altri analoghi sistemi nazionali e in servizio presso i Paesi alleati, in termini di condivisione dei dati di missione per attività formative ed addestrative congiunte.
Per quanto riguarda i rapporti con l'industria, i settori industriali interessati sono prevalentemente quelli dell'industria aerospaziale ad alta tecnologia, trasversale a molteplici aree produttive che investono l'intero complesso dei sotto-settori connessi, quali quello aeronautico, elettromeccanico, siderurgico, elettronico, informatico e telematica. Al riguardo, evidenzia che la difesa stima che lo sviluppo del programma avrà un forte impatto sulle piccole e medie imprese che si rifanno all'indotto del settore, distribuite su tutto il territorio nazionale, determinando una positiva ricaduta economica e occupazionale nei settori industriali interessati al programma, sia per la fase di produzione degli elicotteri, sia per la l'attività di manutenzione che sarà svolta negli anni a seguire. Un'altra importante ricaduta occupazionale sarà prodotta anche dalla realizzazione e gestione dei sistemi di manutenzione e dalle opere infrastrutturali che si renderanno necessarie per la costruzione della scuola. Inoltre, secondo quanto riferito nella scheda tecnica, il programma presenta, altresì, ampie opportunità di cooperazione internazionale e di export.
Per quanto attiene alla durata, rileva che il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di previsto Pag. 33avvio nel 2022 e durata complessiva di dieci anni (2022-2031). In particolare, dal 2022 è previsto l'avvio della progettazione e della realizzazione del segmento di terra (GBTS), in quanto elemento abilitante per il resto del programma, mentre l'acquisizione delle prime macchine è prevista a partire dal 2023, in numero di 3-4 elicotteri all'anno, durante un arco temporale di circa otto anni. Nei dieci anni di durata del programma saranno completati l'allestimento del GBTS, l'acquisizione dell'intera flotta (30 macchine) ed il relativo supporto logistico.
Il costo complessivo è stimato in 653 milioni di euro, di cui 45 milioni, relativi alla prima fase, finanziati a valere sugli stanziamenti derivanti dai capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente. Tale fase garantirà lo studio, la progettazione e l'inizio dei lavori di realizzazione del Ground Based Training System – GBTS. Il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 608 milioni, di cui 55 milioni per la parte GBTS e 553 milioni per il segmento volo e relativo supporto logistico, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti finalizzati all'acquisizione degli elicotteri. Nella scheda tecnica dello stato maggiore viene precisato, inoltre, che l'Amministrazione si ritiene vincolata a non eccedere quanto sottoposto a parere delle Commissioni parlamentari e che laddove, in corso d'opera, l'approfondimento tecnico-amministrativo dovesse definire la necessità di un superamento di tale limite di spesa, si darà corso ad un decreto integrativo di iter paritetico.
Infine, segnala che in programma è riportato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2022-2024 tra le schede dei programmi di previsto avvio (pag. 64), con il medesimo fabbisogno previsionale complessivo di 653 milioni, di cui 100 milioni per la realizzazione del GBTS. La quota al momento finanziata è di 45 milioni distribuiti in sei anni da destinare interamente al GBTS. Il cronoprogramma dei pagamenti contenuto nello schema di decreto in esame distribuisce il finanziamento di 45 milioni in quattro anni invece che in sei. Sempre nel DPP 2022-2024 tra i programmi di previsto avvio (pag. 63) è presente il progetto di realizzazione delle opere info/infrastrutturali per la Nuova Scuola Elicotteri di Viterbo, struttura di addestramento al volo ad ala rotante dell'Aeronautica militare, il cui fabbisogno previsionale complessivo è di 157,2 milioni di euro, al momento finanziato sul bilancio della difesa per 120 milioni distribuiti in sei anni.
Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 11/2022, denominato «GLORIA-Global RPAS Insertion Architecture», relativo all'acquisizione di un sistema di simulazione geofederato utile a supportare l'integrazione di Remotely Piloted Aircraft Systems (RPAS) negli spazi aerei nazionali.
Atto n. 422.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.
Gianluca RIZZO, presidente, in sostituzione della relatrice, onorevole Maria Tripodi, osserva che lo schema di decreto in esame (Atto del Governo n. 422) si riferisce all'acquisizione di un sistema di simulazione in grado supportare l'integrazione di sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (Remotely Piloted Aircraft Systems – RPAS) negli spazi aerei nazionali.
L'esigenza nasce dalla progressiva introduzione di tecnologie RPAS nei settori Air Traffic Management (ATM) e della difesa dello spazio aereo nazionale, che ha ormai reso necessario la definizione di uno strumento in grado di analizzare e prefigurarne gli effetti, tanto nell'ambito della gestione integrata militare/civile del traffico aereo, quanto in quello dell'implementazione dei processi di comando e controllo delle operazioni (C2) della difesa aerea nazionale.Pag. 34
Più nel dettaglio, il programma pluriennale è riferito all'acquisizione dei hardware/software necessari alla realizzazione di un'architettura di simulazione, della documentazione a supporto delle attività di certificazione, delle pubblicazioni tecniche del sistema. Sono, inoltre, previste attività di testing che si renderanno eventualmente necessarie in fase di certificazione, attività di integrazione con i sistemi/network classificati/non classificati pre-esistenti e operanti, l'addestramento di istruttori, operatori e controllori e il supporto logistico dei sistemi acquisiti.
In particolare, il supporto logistico integrato dovrà prevedere una durata di 20 anni e dovrà assicurare un livello di disponibilità operativa minima dell'intero network, mentre la formazione del personale istruttore, operatore e controllore dovrà avvenire attraverso la somministrazione di appositi corsi da tenersi a cura dell'industria fornitrice, corredati da tutta la documentazione tecnica necessaria.
Il comparto industriale principalmente interessato è quello dell'industria aerospaziale e, con esso, i settori elettronico, informatico, telematica, cyber, aeronautico ed elettromeccanico e le industrie prevalentemente interessate sono quelle del settore della produzione dei sistemi elettronici, informatici e di alta tecnologia, localizzate nell'area romana e di Ronchi dei Legionari (GO).
La scheda tecnica dello stato maggiore della difesa precisa che, al momento, la Difesa non dispone di strutture, equipaggiamenti o soluzioni in grado di simulare scenari integrati che prefigurino l'impatto causato dalla progressiva integrazione degli aeromobili a pilotaggio remoto nei futuri scenari d'impiego. Il programma GLORIA, pertanto, rappresenta il catalizzatore per una possibile ricaduta tecnologica sulle piccole medie imprese nazionali nel settore della fornitura di sottosistemi.
L'avvio del programma è previsto nel 2022 e la durata complessiva è di venti anni (2022-2041). Il costo complessivo è stimato in 20,5 milioni di euro, di cui 12 milioni, relativi alla prima fase, finanziati a valere sugli stanziamenti derivanti dai capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente. Tale fase garantirà il raggiungimento di una capacità operativa iniziale (IOC) e sarà destinata all'interconnessione tra assetti di simulazione non classificati in ambito Aeronautica militare/Difesa, ricerca, industria e università, allo sviluppo di una strategia di certificazione del sistema che tenga conto delle successive fasi del programma, così da garantire future capacità di interconnessione e scambi di informazioni tra nodi caratterizzati da livelli di sicurezza (classifica) differenti e al supporto logistico iniziale dei sistemi acquisiti.
Il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 8,5 milioni, avverrà attraverso gli interventi di conversione operativa finale e di completamento dell'acquisizione, che potranno essere contrattualizzati subordinatamente al loro eventuale rifinanziamento.
Per quanto attiene al costo complessivo del programma, viene comunque precisato che l'Amministrazione si ritiene vincolata a non eccedere quanto sottoposto a parere delle Commissioni parlamentari e che laddove, in corso d'opera, l'approfondimento tecnico-amministrativo dovesse definire la necessità di un superamento di tale limite di spesa, si darà corso ad un decreto integrativo di iter paritetico.
Infine, segnala che il programma in esame è riportato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2022-2024 tra le schede dei programmi di previsto avvio (pag. 81), con il medesimo profilo degli stanziamenti descritto nello schema di decreto.
Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 14/2022, denominato «Nuove unità anfibie», relativo all'acquisizione di 3 nuove unità anfibie, inclusi il munizionamento, il sostegno tecnico-logistico decennale e gli adeguamenti strutturali necessari.
Atto n. 423.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.
Gianluca RIZZO, presidente e relatore, riferisce che il programma pluriennale in esame concerne il rinnovamento delle unità navali della classe San Giorgio attraverso l'acquisizione di altrettante unità di moderna concezione.
Come precisato nella scheda illustrativa allegata allo schema di decreto, il programma pluriennale nel suo complesso concerne il rinnovamento di tre unità della Classe San Giorgio attualmente in dotazione della Marina, che rispondono a requisiti e criteri tecnici e operativi non più adeguati ai moderni scenari e il cui phase-out è previsto a partire dal 2028. Da qui la necessità di fornire la Marina di una nuova classe di navi, dotate di bacino allagabile per lo sbarco della Landing Force (LF), del relativo combat power e degli assetti di supporto logistico della proiezione di superficie, combinabile con quella eli-assalto.
Evidenzia, quindi, che, secondo la difesa, l'ingresso in servizio di tre nuove unità anfibie è indispensabile a garantire allo strumento militare le capacità necessarie per l'assolvimento dei compiti di controllo delle aree marittime di competenza, di difesa degli spazi euro-atlantici e di supporto alle attività regionali di NATO e UE nonché del Dipartimento di Protezione Civile.
Le dimensioni delle nuove unità saranno maggiori rispetto a quelle della Nave San Giorgio; pur tuttavia saranno concepite in modo da poter operare prevalentemente dalla medesima base navale all'interno dell'area portuale di Brindisi, oltre che dalla vicina base di Taranto.
Le nuove piattaforme saranno dotate di ponte di volo e dovranno altresì caratterizzarsi per spiccate doti di robustezza, semplicità costruttiva e flessibilità, capacità di trasporto e autosostenibilità tecnico-logistica, nonché agilità d'impiego per assolvere l'intero spettro di missioni, da quelle combat a quelle di tipo non cinetico, compresi gli interventi di assistenza umanitaria e di supporto alla protezione civile in caso di calamità naturali. Esse dovranno quindi essere idonee a fornire servizi di supporto tecnico-logistico e medico-sanitario, trasporto veicoli speciali, generazione di energia e acqua, evacuazione e ricovero di civili via mare o attraverso gli elicotteri imbarcati.
Il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di previsto avvio nel 2023 e di durata complessiva di quattordici anni (2023-2036).
L'onere previsionale complessivo del programma è di 2.041 milioni di euro e la spesa relativa alla prima fase, pari a 1.226 milioni, finanziata a valere sugli stanziamenti del bilancio ordinario del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, garantirà l'acquisizione delle prime 2 unità navali, inclusa parte del relativo supporto logistico, del munizionamento e dell'adeguamento infrastrutturale correlato. Il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 815 milioni, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti finalizzati all'acquisizione della terza unità.
Il programma potrebbe coinvolgere principalmente i cantieri di riferimento localizzati in Liguria e Campania, mentre per quanto riguarda la parte relativa alla realizzazione e la fornitura del sistema d'arma, del sistema di comando e controllo e del sistema integrato delle telecomunicazioni, il polo industriale di riferimento è ubicato principalmente nel Lazio.
Infine, sottolinea che nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2022-2024 l'acquisizione delle nuove unità anfibie figura tra le schede dei programmi di previsto avvio (pag. 78), con il medesimo profilo programmatico degli stanziamenti descritto nel programma in esame.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 18/2022, denominato «SDR-EVO», relativo all'evoluzione delle piattaforme nazionali per le telecomunicazioni evolute di tipo Software Defined Radio.
Atto n. 424.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.
Gianluca RIZZO, presidente, in sostituzione della relatrice, onorevole Occhionero, osserva che il programma pluriennale in esame mira a conseguire i necessari adeguamenti tecnologici delle piattaforme SDR (Software Defined Radio) nazionali, in linea con i moderni standard di interoperabilità per le telecomunicazioni militari tattiche anche satellitari nei contesti nazionali, NATO ed europei.
In particolare, il programma si pone quali obiettivi principali: l'adeguamento tecnologico di piattaforme SDR esistenti, con up-grade delle relative configurazioni hardware/software; lo sviluppo e la certificazione di nuove piattaforme SDR bi-canale, nelle versioni per veicoli leggeri e spalleggiabile; lo sviluppo di innovative forme d'onda per le comunicazioni tattiche rispondenti ai nuovi standard NATO e di coalizione. La sistemistica della SDR-N deve, inoltre, continuare a garantire: scalabilità, in modo da permettere un utilizzo ottimale delle risorse; aggiornabilità, in modo da consentire il rapido adeguamento in funzione delle continue innovazioni tecnologiche; riconfigurabilità, al fine di garantire con la stessa piattaforma hardware l'implementazione di diverse forme d'onda; portabilità, di modo che una stessa forma d'onda possa operare su piattaforme di differente tipologia; elevate prestazioni in termini sia di affidabilità, intesa come resilienza alle avarie, che di capacità di trasporto di flussi di dati.
Inoltre, nello sviluppo del programma l'architettura da prendere a riferimento in campo nazionale dovrà essere rappresentata dalla SCA (Software Common Architecture), le forme d'onda cosiddette «legacy» dovranno essere necessariamente mantenute al fine di garantire la necessaria continuità operativa e dovranno essere sviluppate ed introdotte nuove waveform in linea con i recenti standard di interoperabilità definiti nei contesti NATO e UE.
I settori industriali interessati sono prevalentemente quelli dell'industria meccanica, elettronica e sistemistica, nei quali sono attesi significativi ritorni industriali, soprattutto in termini di acquisizione e consolidamento del know-how per la progettazione e produzione in Italia di sistemi radio basati su tecnologia SDR, settore di assoluta rilevanza strategica.
L'impresa coinvolgerà le imprese che operano nel settore dell'elettronica e della meccanica, generando un indotto che si riverserà principalmente sui territori di Liguria, Toscana, Campania e Lazio, ma potrà estendersi anche al di fuori di tali regioni, con il coinvolgimento delle piccole e medie imprese che operano nel settore dei servizi e delle forniture di apparati e sistemi riguardanti le telecomunicazioni. È pertanto previsto un positivo impatto occupazionale, soprattutto legato alla successiva produzione di serie dei terminali radio SDR a supporto dei programmi di ammodernamento delle diverse Forze armate, nonché ad opportunità commerciali offerte dal mercato estero.
Per quanto attiene alla durata, il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di previsto avvio nel 2022 e durata complessiva di sette anni (2022-2028).
Il costo complessivo è stimato in 95,7 milioni di euro, a condizioni economiche 2021, che verranno utilizzati per finanziarie le attività tecnico-ingegneristiche di tipo «non ricorrente» in modo da conseguire lo sviluppo, la qualifica e l'omologazione di prodotti «primi di serie», rimandando ai programmi delle Forze armate e dei Comandi Operativi le successive attività di acquisizione dei terminali radio, in funzione di specifiche esigenze/programmi di armamento. L'impresa sarà finanziata sui capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente per un importo pari a 71 milioni, per un importo pari a 21,7 milioni sugli stanziamenti derivanti dal fondo investimenti di cui all'articolo 1, comma 95, della legge di bilancio 2019 (legge 30 dicembre 2018, n. 145) e per un importo pari 3 milioni sugli stanziamenti derivanti dal fondo investimenti di cui all'articolo 1, comma 14 della legge di bilancio 2020 (legge 27 dicembre 2019, n. 160).Pag. 37
Evidenzia, poi, che nella scheda tecnica dello stato maggiore della difesa viene precisato che l'Amministrazione si ritiene vincolata a non eccedere il costo complessivo sottoposto al parere delle Commissioni parlamentari e che, laddove in corso d'opera, l'approfondimento tecnico-amministrativo dovesse definire la necessità di un superamento di tale limite di spesa, si darà corso ad un decreto integrativo di iter paritetico.
Conclude segnalando che il programma relativo all'evoluzione delle piattaforme nazionali per le telecomunicazioni evolute di tipo SDR è riportato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2022-2024 tra le schede dei programmi di previsto avvio (pag. 62), con il medesimo profilo programmatico degli stanziamenti descritto nelle schede allegate allo schema di decreto in esame.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 20/2022, denominato «Sistema satellitare ottico di III generazione», relativo al suo sviluppo, realizzazione e lancio.
Atto n. 425.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.
Giovanni Luca ARESTA (IPF), relatore, introduce l'esame dell'atto evidenziando che gli assetti satellitari dedicati all'osservazione della Terra assicurano il monitoraggio di aree di crisi, la sorveglianza tattica, operativa e strategica, il supporto alla pianificazione ed esecuzione delle operazioni, l'acquisizione dei dati geo-spaziali. Il telerilevamento satellitare per l'osservazione della Terra rappresenta, pertanto, una capacità di primario interesse, in quanto concorre alla funzione ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance), supportando il processo decisionale a ogni livello.
Rileva, quindi, che la difesa dispone di satelliti per l'osservazione della Terra sia radar che elettro-ottici. Per quest'ultima tipologia, le attuali capacità disponibili derivano dall'impiego del satellite elettro-ottico OPTSAT 3000 e che il programma pluriennale in esame è volto all'acquisizione di un sistema satellitare ottico in grado, per l'appunto, di sostituire l'OPTSAT 3000 attualmente in uso.
Sottolinea che il nuovo sistema sarà composto da 2 satelliti con payload ottico ad altissima risoluzione e con prestazioni superiori all'assetto attualmente in operazione, assicurando, così, la continuità della capacità di osservazione della Terra ottica del comparto difesa nell'ambito del dominio spaziale, il cui interesse è sempre più grande in quanto in grado di aumentare l'efficacia dello strumento militare e al contempo, di dare supporto, con valutazioni autonome, al vertice politico. L'architettura del sistema satellitare ottico di III generazione è concepita adottando una soluzione che prevede l'impiego di due piattaforme satellitari con payload ottico ad altissima risoluzione e con prestazioni superiori a quelle di OPTSAT 3000.
Le principali caratteristiche tecniche del nuovo sistema comprendono: payload elettro-ottico pancromatico (PAN) e infrarosso (IR); payload multispettrale (MS); ridotto revisit time; inter-satellite link; piena interoperabilità col segmento di terra dei sistemi esistenti.
Osserva che il programma comprende anche il supporto logistico, che dovrà essere di tipo integrato ILS (Integrated Logistic Support), nonché specifici corsi di formazione basica con la contestuale revisione dei programmi addestrativi in essere per adattarli alle nuove capacità e profili d'impiego. In particolare, saranno previsti corsi per il personale dei centri della Difesa (Centro Interforze di Gestione e Controllo SICRAL, Centro Interforze di Telerilevamento Satellitare, Centro Intelligence Interforze). II sistema satellitare ottico dovrà inoltre garantire la piena interoperabilità con i sistemi di precedente acquisizione e con le altre unità e sistemi in dotazione alle Forze armate nazionali e dovrà essere garantita ed assicurata anche l'adattabilità di tutti i processi del supporto logistico integrato con le infrastrutture, le attrezzature Pag. 38di supporto e di manutenzione al suolo esistenti in ambito difesa.
I settori industriali interessati dal programma sono quelli ad alta tecnologia dell'area aerospaziale, meccanica, elettronica, ottica e delle telecomunicazioni e nel progetto verranno coinvolte le maggiori industrie del comparto, con la possibilità di generare un indotto che si riverserà verosimilmente sui territori di Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. Inoltre, il progetto sarà l'occasione per acquisire competenze, know-how e capacità produttive nel settore dei satelliti ottici ad altissime prestazioni e del telerilevamento satellitare e rappresenterà un importante volano anche in termini di ricadute occupazionali.
Considerata la crescente richiesta di immagini satellitari e dei servizi ad esse correlati, il programma potrà avere anche connotazione internazionale ed è prevedibile che possa creare interessanti prospettive di export non soltanto a beneficio dell'industria nazionale, ma anche della difesa stessa che, per mezzo del sistema, potrà instaurare programmi di cooperazione con il comparto difesa di altri Paesi.
Per quanto attiene alla durata, il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di previsto avvio nel 2023 e durata complessiva di sette anni (2023-2029). Il costo complessivo è stimato in 590 milioni di euro, di cui 500 milioni per l'acquisizione dei satelliti e 90 milioni per i lanci. La spesa relativa alla prima fase, pari a 264 milioni, è finanziata a valere sugli stanziamenti derivanti dai capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e garantirà la definizione e validazione del progetto esecutivo. Il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 326 milioni, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti finalizzati allo sviluppo, realizzazione e la messa in orbita di 2 piattaforme satellitari con payload ottico ad altissima risoluzione. Al riguardo, la scheda tecnica dello stato maggiore della difesa precisa che l'Amministrazione si ritiene vincolata a non eccedere quanto sottoposto a parere delle Commissioni parlamentari e che laddove, in corso d'opera, l'approfondimento tecnico-amministrativo dovesse definire la necessità di un superamento di tale limite di spesa, si darà corso ad un decreto integrativo di iter paritetico.
Da ultimo segnala che il programma in esame è riportato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2022-2024 tra le schede dei programmi di previsto avvio (pag. 65), con il medesimo profilo programmatico degli stanziamenti descritto nel programma in esame.
Conclude segnalando la necessità, per il Paese, di dotarsi di questo sistema considerata la sua utilità anche nel campo civile.
Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 22/2022, denominato «Sistema d'arma controcarro a corta gittata per le unità operative dello strumento militare terrestre», relativo all'acquisizione e al sostegno di sistemi controcarro a corta gittata e del relativo munizionamento.
Atto n. 426.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.
Gianluca RIZZO, presidente, in sostituzione della relatrice, onorevole Occhionero, illustra il programma pluriennale di Ammodernamento e Rinnovamento (A/R) n. SMD 22/2022 relativo all'acquisizione e al sostegno di sistemi controcarro a corta gittata compreso il munizionamento. Osserva, quindi, che il programma è volto alla sostituzione degli attuali sistemi Panzerfaust 3 e Folgore, che costituiscono l'unica capacità controcarro a corta gittata in servizio nell'Esercito italiano.
L'acquisizione dei nuovi sistemi d'arma, destinati alla neutralizzazione di mezzi corazzati, di postazioni fortificate ed alla Pag. 39difesa vicina, garantirà all'Esercito un'elevata flessibilità di impiego, unita ad una potenza di fuoco in grado di incrementare significativamente la capacità d'ingaggio alle corte distanze delle unità Combat (C), Combat Service (CS), Combat Service Support (CSS) e Command Support.
Il nuovo sistema, del peso pari o inferiore a 8 Kg e di lunghezza massima di 1 metro, prevede un cannone senza rinculo, idoneo all'aviolancio, la predisposizione per l'impiego di munizionamento air burst e la possibilità di impiegare, con lo stesso lanciatore, munizionamento o anti-struttura, con distanza utile d'impiego da 40 a 500 metri, o controcarro, con distanza utile d'impiego da 40 a 600 metri, o contro truppe appiedate, con distanza utile d'impiego da 40 a 300 metri o di supporto (fumogene e illuminanti), con distanza utile d'impiego da 40 a 1.000 metri.
Il programma pluriennale, previsto avvio nel 2023, prevede una durata complessiva pari a 11 anni (2023-2033).
L'onere previsionale complessivo stimato è di 426 milioni di euro e comprende l'acquisizione di 2.720 sistemi controcarro, di 122.000 proiettili, il supporto logistico integrato (SLI) della durata di dieci anni e lo svolgimento di corsi di addestramento per il personale manutentore e operatore. La spesa relativa alla prima fase dell'impresa, per un ammontare complessivo di 52 milioni di euro, a valere sugli stanziamenti derivanti da capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, è finalizzata all'acquisizione di una prima aliquota di sistemi, del relativo munizionamento, all'avvio del supporto logistico integrato (SLI) ed all'addestramento del personale manutentore e operatore. Il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 374 milioni, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti. Al riguardo segnala che nella scheda tecnica dello stato maggiore della difesa viene precisato che l'Amministrazione si ritiene vincolata a non eccedere quanto sottoposto a parere delle Commissioni parlamentari e che laddove, in corso d'opera, l'approfondimento tecnico-amministrativo dovesse definire la necessità di un superamento di tale limite di spesa, si darà corso ad un decreto integrativo di iter paritetico.
I settori industriali interessati al programma sono prevalentemente quelli della meccanica e dell'elettronica. Aggiunge che, secondo quanto riportato nella scheda tecnica, l'identificazione delle aree geografiche interessate dal programma sarà possibile soltanto a valle dell'esperimento delle procedure tecnico-amministrative di affidamento della commessa e che, al momento, non è possibile effettuare una valutazione in merito agli impatti occupazionali, che potranno essere valutati soltanto a valle dell'esperimento delle procedure tecnico-amministrative di affidamento della commessa. Il programma, comunque, non prevede cooperazione internazionale.
Infine, sottolinea che nel DPP 2022-2024 il sistema d'arma controcarro a corta gittata è menzionato tra i programmi di previsto avvio (a pag. 68).
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) domanda se i lanciarazzi Panzerfaust 3 verranno sostituiti con i sistemi controcarro Spike della ditta israeliana Raphael oppure con prodotti nazionali e se la sostituzione dei vecchi sistemi controcarro è dettata da motivi di obsolescenza oppure dall'eliminazione delle scorte.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ si riserva di fornire i chiarimenti richiesti nella successiva seduta.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 23/2022, denominato «High Altitude Platform Systems».
Atto n. 427.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.
Pag. 40 Gianluca RIZZO, presidente, in sostituzione della relatrice, onorevole Occhionero, rileva che il programma pluriennale di A/R n. SMD 23/2022, denominato High Altitude Platform Systems, è finalizzato al potenziamento della capacità ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance) dell'Aeronautica militare e della difesa attraverso lo sviluppo di un'innovativa piattaforma ibrida e modulare, capace di elevata persistenza e ampia copertura d'area, ad integrazione delle attuali capacità strategiche proprie dalla componente degli aeromobili a pilotaggio remoto (APR) e satellitare.
Più in particolare, il programma è volto a consentire di sviluppare una capacità in grado di sfruttare i vantaggi connessi dall'utilizzo dell'alta quota e dalla lunga persistenza, senza per questo presentare gli svantaggi associati ai sistemi spaziali che erogano servizi assimilabili. Al contempo, esso consentirà di superare le odierne limitazioni degli aeromobili a pilotaggio remoto di classe strategica. Le piattaforme stratosferiche, infatti, coniugano alcuni dei vantaggi dei sistemi satellitari, quali l'alta quota e l'ampia area di copertura, con la facilità d'impiego tipica dei sistemi a pilotaggio remoto, superandone però i limiti in termini di persistenza sulla stessa area, a quote ben al di sopra delle rotte degli aeromobili commerciali. Inoltre, le piattaforme presentano il vantaggio di avere costi più contenuti rispetto agli APR, in termini di esercizio e manutenzione.
In sintesi, l'obiettivo del programma è quello di definire e implementare soluzioni capacitive da affiancare ai sistemi APR strategici in dotazione all'Aeronautica militare, consolidando e potenziando, in particolare, le capacità di Comando e Controllo (C2), di Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance (ISTAR) multispettrale, di sorveglianza marittima (Maritime Surveillance), di controllo dei confini nazionali e delle rotte commerciali, di sorveglianza persistente multi-dominio (Situational Awareness). Il programma mira, inoltre, a supportare le attività di ricerca/sperimentazione, principalmente legate al volo umano spaziale (VUS), in coerenza con le linee guida dell'Aeronautica militare per lo spazio e l'aerospazio.
L'avvio del programma è previsto nel 2022 e la sua conclusione nel 2034. L'onere previsionale complessivo stimato è di 55 milioni di euro e la spesa relativa alla prima fase dell'impresa, per un ammontare complessivo di 20 milioni a valere sugli stanziamenti derivanti da capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, è finalizzata allo sviluppo di un prototipo «full scale», completo di sensoristica e Ground Control Station (GCS) e prova di lancio e recupero in condizioni operative. Il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 35 milioni, prevede la produzione degli ulteriori tre sistemi – per un totale di quattro piattaforme – e relative Ground Control Station (GCS), più supporto logistico integrato per l'intera durata del programma e sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti. Al riguardo segnala che nella scheda tecnica dello stato maggiore della difesa viene precisato che l'Amministrazione si ritiene vincolata a non eccedere quanto sottoposto a parere delle Commissioni parlamentari e che laddove, in corso d'opera, l'approfondimento tecnico-amministrativo dovesse definire la necessità di un superamento di tale limite di spesa, si darà corso ad un decreto integrativo di iter paritetico.
Quanto ai rapporti con l'industria, il progetto prevede un forte coinvolgimento dell'industria nazionale, prevalentemente nei settori ad alta tecnologia dell'area aerospaziale, meccanica, elettronica, delle telecomunicazioni e della sistemistica. Inoltre, è prevedibile la costituzione di una fitta rete di collaborazioni industriali, con ricadute che interesseranno aziende e piccole/medie imprese, in qualità di subfornitori. Peraltro, favorendo la ricerca di moderne soluzioni tecnologiche, il programma rappresenta una chiara opportunità, per il Paese, di sviluppare e di esportare soluzioni competitive in un settore, quello delle piattaforme stratosferiche, in forte crescita e ad elevata competitività internazionale. Il progettoPag. 41 permetterà, dunque, all'industria nazionale di mantenersi all'avanguardia nel delicato settore dei sistemi aero-spaziali, che attualmente la vede protagonista a livello internazionale, con indubbie ricadute anche in termini occupazionali.
Infine, segnala che nel DPP 2022-2024 il programma High Altitude Platform System (HAPS) è menzionato tra i programmi di previsto avvio (a pag. 79).
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 25/2022, denominato «Aeromobili a pilotaggio remoto (APR)», relativo al potenziamento delle capacità di sorveglianza, esplorazione ed acquisizione informativa delle varie componenti dell'Esercito italiano.
Atto n. 428.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.
Gianluca RIZZO, presidente, in sostituzione della relatrice, onorevole Maria Tripodi, riferisce che il programma pluriennale di A/R n. SMD 25/2022 è volto ad acquisire sistemi APR micro (del peso inferiore a 2 Kg), mini (del peso compreso tra 2 e 20 kg) e leggeri (del peso compreso tra 25 e 150 kg) in grado di implementare e migliorare la capacità di sorveglianza ed esplorazione per le varie componenti dell'Esercito italiano nell'ambito di operazioni prettamente militari, dotando le stesse di sistemi che siano in grado di fornire supporto alle Forze dell'ordine e agli enti dello Stato, sia in situazioni di soccorso in caso di pubbliche calamità, sia per finalità di ricerca e soccorso, sorveglianza di installazioni sensibili, partecipazione a dispositivi di sicurezza in occasione di pubblici eventi, anti-sciacallaggio, rilevamento CBRN (chemical, biological, radiological and nuclear), fotografia aerea, controllo delle frontiere e monitoraggio ambientale.
L'avvio del programma pluriennale è previsto nel 2022 e la sua conclusione nel 2032. L'onere complessivo stimato del programma è di 209 milioni di euro e si riferisce all'acquisizione di n. 214 sistemi aeromobili a pilotaggio remoto, parti di ricambio, corsi per operatori e lavori infrastrutturali per la custodia e manutenzione dei sistemi. La spesa relativa alla prima fase dell'impresa, per un ammontare complessivo di 143 milioni, garantirà l'acquisizione di n. 186 sistemi con relativo supporto logistico, correlati corsi e lavori infrastrutturali per la custodia. Tale spesa sarà finanziata, per un importo pari a 72 milioni, sui capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, e per 71 milioni sugli stanziamenti derivanti dal fondo investimenti di cui all'articolo 1, comma 140, della legge di bilancio 2017 (legge n. 232/2016). Il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 66 milioni, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti, finalizzati al completamento delle dotazioni. Al riguardo segnala che nella scheda tecnica dello stato maggiore della difesa viene precisato che l'Amministrazione si ritiene vincolata a non eccedere quanto sottoposto a parere delle Commissioni parlamentari e che laddove, in corso d'opera, l'approfondimento tecnico-amministrativo dovesse definire la necessità di un superamento di tale limite di spesa, si darà corso ad un decreto integrativo di iter paritetico.
Il programma di acquisizione potrà orientarsi verso sistemi già disponibili in ambito commerciale che potrebbero essere progettati, sviluppati e prodotti dall'industria nazionale italiana, con una positiva ricaduta in termini economici nei settori industriali del comparto aeronautico, della meccanica, dell'elettronica e sensoristica, nonché dell'alta tecnologia nazionale.
È altresì stimato un positivo impatto sulle piccole medie imprese, distribuite su tutto il territorio nazionale, nonché una positiva ricaduta economica ed occupazionale nei settori industriali interessati al programma.
La scheda tecnica dello stato maggiore della difesa riferisce, inoltre, che ad oggi non sono in atto attività di cooperazione Pag. 42internazionale nello specifico settore d'interesse del programma, senza tuttavia escludere la possibilità di intraprendere programmi di collaborazione con partner alleati, soprattutto se saranno acquisiti sistemi già in dotazione ad altri Paesi. Qualora i sistemi acquisiti siano prodotti da industrie nazionali, l'attivazione delle suddette attività di cooperazione potrebbe rappresentare una valida opportunità per promuovere e favorire l'export, con tutto ciò che ne consegue in termini di ritorno industriale per il sistema Paese.
Infine, segnala che nel DPP 2022-2024 il programma Aeromobili a pilotaggio remoto (APR) è menzionato tra i programmi di previsto avvio (a pag. 73), prevedendo l'acquisizione di sistemi suddivisi in ala fissa/rotante, a corto raggio (1h – 10 Km), medio raggio (4h – 40 km), lungo raggio (6h – 60 km) e con capacità di persistenza in volo (> 10 h).
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 26/2022, denominato «Brigata di manovra multi-dominio (BMMD)», relativo al potenziamento della capacità Intelligence, Surveillance, Reconnaisance (ISR) dell'Esercito italiano.
Atto n. 429.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.
Gianluca RIZZO, presidente e relatore, rileva che il programma pluriennale n. SMD 26/2022 è finalizzato a rinnovare la capacità di Intelligence, Surveillance and Reconnaissance (ISR) dell'Esercito italiano attraverso l'acquisizione di sistemi in grado di consentire il perseguimento e il consolidamento della superiorità informativa e la tempestività decisionale, pilastri indispensabili per il successo delle operazioni militari. L'obiettivo operativo è, pertanto, la salvaguardia della capacità di individuare, localizzare e contrastare possibili minacce nonché sviluppare preavvisi immediati (immediate threat warning), al fine di incrementare il livello di sicurezza e protezione del personale.
Più nel dettaglio, il programma prevede il potenziamento e l'adeguamento delle capacità Electronic Warfare (EW), Imagery Intelligence (IMINT) e Human Intelligence (HUMINT), mediante l'acquisizione di sistemi operanti nel settore Intelligence, Surveillance and Reconnaissance (ISR) e nell'ambiente elettromagnetico, inclusi il mantenimento in servizio e gli adeguamenti infrastrutturali per il corretto stoccaggio dei materiali. Gli assetti EW, IMINT e HUMINT consentono di sviluppare preavvisi immediati che, se condivisi e comunicati ai decisori in tempo reale, contribuiscono a rendere più efficace il processo decisionale e di emanazione degli ordini, a salvaguardia dell'incolumità delle forze impiegate e dell'assolvimento del compito, costituendo fattore incrementale di potenza.
I sistemi Electronic Warfare (EW) sono destinati ad equipaggiare il 33° Reggimento di base a Treviso e garantiscono l'uso efficace dello spettro elettromagnetico fornendo la capacità di sorveglianza, localizzazione di possibili minacce e, all'occorrenza, attuazione di adeguate contromisure elettroniche. Il programma prevede la fornitura di sistemi veicolari, integrati sia su veicoli tattici leggeri di nuova generazione, sia installati su specifici shelter standardizzati, da movimentare per mezzo di autocarri tattici. In ogni caso, gli automezzi individuati sono della tipologia già in servizio nell'Esercito, al fine di garantire la massima interoperabilità.
I sistemi Imagery Intelligence (IMINT) sono destinati ad equipaggiare il 41° Reggimento Cordenons di base a Sora (FR) e forniscono la capacità di rilevazione di obiettivi terrestri e aerei.
I sistemi Human Intelligence (HUMINT) sono destinati ad equipaggiare il 13° Reggimento di stanza ad Anzio (RM) inserito nella Brigata Informazioni Tattiche e organizzato per impiegare le sue unità nelle missioni fuori area in piccoli nuclei.
L'introduzione in servizio dei nuovi sistemi sarà accompagnata dall'istituzione di specifici corsi di formazione basica e dalla Pag. 43contestuale revisione dei programmi addestrativi in essere per adattarli alle nuove capacità e profili d'impiego. Infine, i sistemi in acquisizione dovranno rispondere a requisiti di interoperabilità con apparati e sistemi già in dotazione ed essere in grado di operare con assetti non organici all'Esercito e, in particolare, con altre unità nazionali, della NATO, dell'Unione Europea e di coalizione.
L'avvio del programma è previsto nel 2022 e la sua conclusione nel 2034.
Il costo complessivo è stimato in 527 milioni di euro, di cui 57,08 milioni, relativi alla prima fase, finanziati a valere sugli stanziamenti derivanti dai capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, garantiranno l'avvio del rinnovamento della capacità ISR mediante l'acquisizione di una prima quantità di sistemi di sorveglianza e di sistemi EW Electronic Warfare. Il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 469,92 milioni, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti finalizzati al completamento delle dotazioni e all'estensione del supporto logistico a tutto il primo decennio di servizio operativo. Al riguardo segnala che nella scheda tecnica dello stato maggiore della difesa viene precisato che l'Amministrazione si ritiene vincolata a non eccedere quanto sottoposto a parere delle Commissioni parlamentari e che laddove, in corso d'opera, l'approfondimento tecnico-amministrativo dovesse definire la necessità di un superamento di tale limite di spesa, si darà corso ad un decreto integrativo di iter paritetico.
I settori industriali interessati sono prevalentemente quelli dell'industria elettronica, delle comunicazioni, dell'informatica, meccanica e sistemistica e l'indotto generato dal programma si estenderà su buona parte del territorio nazionale. Sono attesi notevoli ritorni industriali, soprattutto in termini di acquisizione e consolidamento del know-how per la progettazione e produzione in Italia di sistemi EW, IMINT, radar, piattaforme, gruppi elettrogeni, dei componenti dei sistemi di comando e controllo, delle comunicazioni e dei servizi per il supporto logistico e la formazione. Inoltre, le caratteristiche di innovazione del programma favoriscono la collaborazione con il mondo della ricerca e dell'università, nonché la partecipazione di altri Dicasteri, quali il Ministero dello sviluppo economico ed il Ministero dell'innovazione tecnologica e la transizione digitale.
Infine, segnala che il programma relativo al potenziamento della capacità Intelligence, Surveillance, Reconnaissance (ISR) dell'Esercito italiano è riportato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2022-2024 tra le schede dei programmi di previsto avvio (a pag. 71), con il medesimo profilo programmatico degli stanziamenti descritto nel programma in esame.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 27/2022, relativo al rinnovamento della «famiglia di sistemi d'arma della componente pesante» (Armored Infantry Combat System – AICS) dell'Esercito italiano.
Atto n. 430.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.
Giovanni Luca ARESTA (IPF), relatore, sottolinea che il programma pluriennale di A/R n. SMD 27/2022 è finalizzato a rinnovare la capacità di combattimento della fanteria pesante, mediante l'acquisizione di famiglie di piattaforme caratterizzate da design modulare, elevata innovazione tecnologica e piena interoperabilità secondo i requisiti e standard NATO. Tale famiglia di piattaforme è incentrata su un Armored lnfantry Fighting Vehicle (AIFV) e una serie di versioni di supporto (posto comando, controcarro, portamortaio, genio guastatori, esploratori, contraereo, portaferiti, portamunizioni e scuola guida).
Rileva che, secondo quanto riportato nella scheda tecnica dello stato maggiore della difesa, l'acquisizione della capacità di Pag. 44combattimento di nuova generazione comporterà per l'Esercito un significativo salto generazionale rispetto al combat power esprimibile dalle attuali linee Dardo e M113, permettendo l'introduzione in servizio di un sistema di combattimento da impiegare in tutti i contesti operativi, inclusi quelli ad elevato indice di digitalizzazione e con elevati livelli di minaccia.
Le piattaforme saranno caratterizzate da soluzioni di nuova generazione e consentiranno di contribuire efficacemente al conseguimento di effetti multi-domain e al successo in operazioni terrestri condotte nei principali ambienti operativi oggi prevedibili. In tale ottica, il programma AICS dovrà garantire comunanza di configurazione con i programmi Centauro II e VBM, ai quali si affianca temporalmente e operativamente, relativamente ai sistemi d'arma di bordo, ai dispositivi C5ISTAR (Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer, Cyber, Intelligence, Surveillance, Target Acquisition, Reconnaissance) e alla componentistica automotive.
Le piattaforme di nuova generazione saranno caratterizzate da: elevata mobilità su strada e off-road; capacità di operare in modalità silent watch e di ridurre le tracce acustiche, termiche, radar ed elettromagnetiche; capacità di trasportare e fornire protezione alla squadra di fanteria/guastatori; capacità di integrare sistemi d'arma di differente tipologia; capacità di integrare sistemi e sensori di ultima generazione, anche in modalità remota (sistemi aerei e terrestri unmanned); processi manutentivi più agili basati su sistemi di logistica predittiva, in grado di ottimizzare costi e procedure; elevato potenziale di crescita, grazie a design, architetture elettroniche e di sistema aperte. Sono inoltre previsti il sostegno logistico integrato e l'acquisizione di una dotazione iniziale di parti di ricambio.
L'introduzione in servizio della nuova piattaforma sarà accompagnata dall'istituzione di specifici corsi di formazione basica e dalla revisione dei programmi addestrativi per adattarli alle nuove capacità e profili d'impiego.
Per quanto attiene alla durata, il programma AICS è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di previsto avvio nel 2024 e durata complessiva di tredici anni (2024-2036), comprensivo di studi preliminari, finalizzati a mitigare eventuali rischi di programma e consentire lo spedito sviluppo acquisitivo.
Il costo complessivo del programma ammonta a 6 miliardi e 50 milioni di euro e comprende l'acquisizione di 570 piattaforme AICS (corrispondente alla dotazione prevista per due Brigate, una pesante e una corazzata), del relativo supporto logistico, dei corsi di formazione, dei veicoli dedicati al trasporto e degli adeguamenti infrastrutturali necessari. La prima fase del programma, del valore stimato di 3 miliardi e 735,57 milioni, è finanziata a valere sugli stanziamenti derivanti da capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, e si articola, a sua volta, in due parti: la prima parte, finanziata per 345 milioni, finalizzata a condurre una campagna di studi preliminari mirata alla definizione e mitigazione dei rischi di programma e all'impostazione delle attività di project management, a svolgere attività pre-contrattuale, prototipale e di sviluppo/omologazione delle piattaforme AICS, a procedere agli adeguamenti infrastrutturali dei sedimi destinati a ricevere le piattaforme AICS, a definire studi logistici e supporto logistico integrato, ad acquisire il munizionamento funzionale alle attività di omologazione, certificazione delle piattaforme, addestramento basale e scorte, nonché ad acquisire i veicoli da trasporto per le piattaforme AICS; la seconda parte, finanziata per 3 miliardi e 390,57 milioni, garantirà l'acquisizione di una prima quota di piattaforme AICS (i cui quantitativi discenderanno dai prezzi di aggiudicazione della fornitura) e del relativo supporto logistico integrato, la realizzazione di adeguamenti infrastrutturali dei sedimi destinati a ricevere le piattaforme e l'approvvigionamento di veicoli da trasporto per le piattaforme stesse.
Il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 2 miliardi e 314,43 milioni, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti finalizzatiPag. 45 al completamento delle dotazioni e all'acquisizione del supporto logistico integrato. Al riguardo, segnala che nella scheda tecnica dello stato maggiore della difesa si precisa che per quel che attiene il costo complessivo del programma, l'Amministrazione si ritiene vincolata a non eccedere quanto sottoposto a parere delle Commissioni parlamentari e che laddove, in corso d'opera, l'approfondimento tecnico-amministrativo dovesse definire la necessità di un superamento di tale limite di spesa, si darà corso ad un decreto integrativo (di iter paritetico).
Osserva, poi, che i settori industriali interessati sono prevalentemente quelli dell'industria meccanica, elettronica, optoelettronica e dei sistemi di comunicazione/comando/controllo e dalla realizzazione del programma è atteso un impatto positivo sulle grandi imprese nazionali di settore e, in seconda battuta, sulle PMI, distribuite su tutto il territorio nazionale, coinvolte nella filiera della realizzazione delle piattaforme, della fornitura di parti di ricambio e di assistenza tecnica della flotta.
Infine, segnala che il programma per il rinnovamento della famiglia di sistemi d'arma della componente pesante AICS figura nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2022-2024 tra le schede dei programmi di previsto avvio (a pag. 69), con il medesimo profilo programmatico degli stanziamenti descritto nel programma in esame.
Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Sull'ordine dei lavori.
Roberto ROSSINI (M5S) preannuncia di essere impossibilitato a partecipare alla seduta prevista per la giornata di domani e rivolge un ringraziamento al presidente e a tutti i membri della Commissione per lo spirito costruttivo con il quale la Commissione ha lavorato nel corso dell'intera legislatura, ottenendo risultati importanti per il Paese, in termini di aumentato livello di sicurezza, e per il mondo militare. Auspica, quindi, che questa modalità di lavoro possa proseguire anche in futuro
Gianluca RIZZO, presidente, ringrazia, a sua volta, il collega Rossini e si unisce alle sue considerazioni.
La seduta termina alle 15.05.