CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 aprile 2022
784.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 15

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 26 aprile 2022. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2022, relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma.
Atto n. 380.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che il termine entro il quale la Commissione dovrà esprimere il parere è fissato per lunedì 2 maggio.

  Roberto ROSSINI (M5S), relatore, introduce l'esame dello schema di decreto con il quale viene ripartito l'importo del contributo da assegnare alle associazioni combattentistiche e d'arma per l'anno 2022, Pag. 16trasmesso ai sensi dell'articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, e riferisce che il provvedimento è accompagnato da una relazione sui criteri adottati per il riparto, dagli elenchi dei progetti approvati e di quelli non approvati, nonché dall'elenco con il numero dei soci dei sodalizi beneficiari del contributo.
  Osserva, quindi, che anche per quest'anno, l'importo complessivo ammonta 1.702.918 euro, di cui 1 milione di euro, a favore delle associazioni combattentistiche, e 702.918 euro a beneficio delle associazioni d'arma, di categoria e di specialità e, pertanto, vengono confermati i medesimi importi degli schemi di decreto relativi agli anni 2020 e 2021.
  Fa presente, poi, che, in analogia a quanto attuato negli anni precedenti, nella determinazione degli importi da attribuire a ciascun sodalizio è stata adottata una metodologia uguale sia per le associazioni combattentistiche e partigiane sia per le associazioni d'arma, di categoria e di specialità, fondata sulla selezione dei progetti di attività assistenziali, promozionali e divulgative presentati da ciascuna associazione, garantendo comunque un contributo sulla base del numero degli iscritti, raggruppando le associazioni in fasce sulla base del numero di soci effettivi. Inoltre, è stata confermata la scelta di apportare una decurtazione del 20 per cento sull'importo spettante in ragione del numero degli iscritti nel caso in cui non sia stato presentato alcun progetto, ovvero i progetti elaborati non siano stati ritenuti meritevoli di finanziamento, nonché un'ulteriore decurtazione del 20 per cento rispetto allo stanziamento già decurtato dell'anno precedente, per i casi di recidività.
  Ciò premesso, ricorda che – nell'ambito dell'esame dello schema di riparto dello stanziamento dei fondi per l'anno 2021 (Atto del Governo n. 255) – la Commissione, nell'esprimere un parere favorevole, aveva formulato un'osservazione volta a prevedere l'adozione di un regolamento ispirato alla trasparenza dei criteri di riparto, al numero degli iscritti e alla coerenza delle attività svolte con le finalità istitutive del fondo. Al riguardo, la nota illustrativa trasmessa dal Ministero della difesa unitamente allo schema di decreto precisa che è in fase di predisposizione uno schema di regolamento con il quale saranno definiti, a partire dal 2023, i criteri e le modalità di riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero della difesa in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, che è stato trasmesso a livello informativo ai presidenti delle Commissioni difesa della Camera e del Senato. Al riguardo, esprime particolare soddisfazione sul fatto che il Governo si sia adoperato per dar seguito all'osservazione contenuta nel parere dello scorso anno, di cui è stato parimenti relatore, pur non potendo non rilevare che era stato richiesto di fare entrare in vigore tale regolamento già a partire dal 2022.
  Tornando allo schema di decreto in esame, evidenzia che le associazioni beneficiarie per l'anno 2022 sono in tutto 46, le stesse dell'anno precedente; 19 ricevono un contributo maggiore rispetto al 2021 e 25 un contributo inferiore o uguale. Osservo, in particolare, che il contributo del Gruppo delle medaglie d'oro al valor militare passa da 20.005 euro a 59.670 euro e quello dell'associazione Arma aeronautica passa da 34.000 euro a 50.000 euro. Il contributo dell'associazione nazionale veterani e reduci garibaldini scende, invece, da 45.000 euro a 38.000 euro e quello dell'associazione nazionale ex internati scende da 73.160 euro a 64.640 euro.
  Infine, segnala che, in aderenza a quanto previsto dal comma 42 della legge n. 549 del 1995, sono stati i rendiconti dell'attività svolta nel 2020 da 38 dei 46 sodalizi che hanno beneficiato dei contributi erogati dal dicastero.
  Tutto ciò premesso, si riserva di presentare una proposta di parere anche alla luce degli elementi che dovessero emergere dal dibattito.

  Salvatore DEIDDA (FDI) si rifà a quanto già espresso in occasione dell'esame degli schemi di decreto riferiti agli anni precedenti e ribadisce di non condividere l'erogazione a pioggia di contributi ad associazioni che, pur vigilate dal dicastero della Difesa, nulla hanno a che vedere con i Pag. 17valori fondanti che ispirano le nostre Forze armate. Osserva, quindi, che mentre alle associazioni di categoria possono iscriversi solamente coloro che hanno fatto parte dei rispettivi Corpi armati, l'adesione alle associazioni combattentistiche è aperta a tutti i simpatizzanti, e dunque l'assegnazione di un contributo in base al numero degli iscritti finisce per agevolare quelle associazioni che possono rivolgersi a più ampie platee di soggetti. Prospetta, pertanto, l'opportunità di ridurre l'ammontare degli importi erogati alle associazioni combattentistiche, rendendolo identico a quello assegnato alle associazioni d'arma e realizzando, così, un discreto risparmio che potrebbe essere utilizzato per moltissime finalità utili alle esigenze della difesa. In particolare, apprezza la documentazione predisposta dal Servizio Studi che riporta una tabella riepilogativa del trend dei contributi erogati, evidenziando una stabilizzazione verso l'alto, a partire dal 2017, dopo la flessione registrata nel 2013 e ribadisce il convincimento che la Difesa non può permettersi di distribuire risorse finanziarie ad associazioni che perseguono finalità persino di tipo culturale con così tanta leggerezza.

  Maria TRIPODI (FI) ritiene che sarebbe utile approfondire meglio come vengano spesi i contributi erogati ai sodalizi beneficiari e rimarca l'esistenza di un problema con riguardo a quelle associazioni – come per esempio l'associazione nazionale partigiani d'Italia (ANPI) – i cui rappresentanti, in occasione della partecipazione alle manifestazioni politiche, rilasciano dichiarazioni criticando l'operato della Difesa. Auspica, quindi, che ci possa essere maggiore chiarezza sui finanziamenti a tali associazioni.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA), intervenendo da remoto, ritiene necessario disporre di più tempo per discutere in maniera approfondita il provvedimento e sottolinea come le osservazioni formulate nei precedenti schemi di decreto non abbiano finora trovato compiuta attuazione. Esse, infatti, sono state di fatto rinviate al prossimo decreto, il quale verrà trasmesso quando la legislatura sarà oramai terminata. Condivide le considerazioni del collega Deidda sulla necessità di uniformare l'importo dei contributi assegnati alle associazioni combattentistiche a quello erogato alle associazioni d'arma e ricorda di avere, a suo tempo, sollecitato l'unificazione dei due contributi in un solo capitolo del bilancio del dicastero. Esprime, quindi, il proprio disappunto per le dichiarazioni rilasciate dal presidente dell'ANPI in occasione delle celebrazioni della festività della Liberazione, che sono state corrette solo dopo il richiamo fatto dal Presidente della Repubblica, e ritiene importante individuare modalità idonee per assegnare i contributi a quei sodalizi che davvero esprimono i valori del mondo della Difesa.

  Salvatore DEIDDA (FDI), condividendo le riflessioni dei colleghi Maria Tripodi e Ferrari, non comprende il motivo per il quale le associazioni combattentistiche possano permettersi di criticare la Difesa e i membri della Commissione e, nonostante questo, continuare a beneficiare dei contributi erogati dal Ministero. Ritiene, pertanto, doveroso applicare le stesse regole a tutte le associazioni che ricevono finanziamenti dal dicastero.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA), intervenendo da remoto, rimarca come l'appartenenza alle Alleanze internazionali nelle quali l'Italia è inserita rappresenti un valore fondante e ritiene che proferire slogan contro la NATO sia inconciliabile con il ricevere finanziamenti dalla Difesa. Ribadisce, quindi, che sarebbe opportuno esprimersi anche dopo il termine prescritto per il parere, quando saranno stati svolti tutti i necessari approfondimenti.

  Il Sottosegretario di Stato per la Difesa Giorgio MULÈ, replicando alla collega Maria Tripodi, fa presente che allegato allo schema di decreto sono riportati anche i progetti approvati dalla Commissione tecnica interna al dicastero e ritenuti meritevoli di finanziamento. Quanto alla tempistica per l'entrata in vigore delle osservazioni espresse dalla Commissione nei precedentiPag. 18 schemi di decreto, osserva che sarà necessario attendere il 2023 al fine di non inficiare il processo concessivo dei fondi per l'anno 2022, il tutto nell'ottica di favorire il mondo associativo. Si dichiara, poi, disponibile ad ascoltare le proposte che la Commissione vorrà avanzare per individuare i possibili criteri che possano limitare l'erogazione dei fondi quando vi siano situazioni in contrasto con i valori fondanti della Difesa. Infine, ritiene auspicabile che l'espressione del parere avvenga entro il termine prefissato, anche per non mettere a rischio le iniziative per le quali i finanziamenti sono stati concessi.

  Roberto ROSSINI (M5S) ringrazia il rappresentante del Governo per avere già fornito alcune risposte e ritiene che la Commissione possa comunque svolgere i necessari approfondimenti nella settimana corrente. Invita i colleghi a valutare la possibilità di chiedere chiarimenti su specifici fatti nell'ambito degli atti di sindacato ispettivo e auspica che le osservazioni contenute nei precedenti pareri approvati dalla Commissione possano trovare applicazione dal prossimo anno.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.40.

RISOLUZIONI

  Martedì 26 aprile 2022. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Stefania Pucciarelli.

  La seduta comincia alle 15.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

7-00793 Perego Di Cremnago e 7-00825 Rizzo: Sulla rivalutazione e l'adeguamento delle indennità supplementari delle Forze speciali.
(Discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni.

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) illustra la risoluzione a sua firma riguardo alla quale comunica la volontà di inserire alcune riformulazioni (vedi allegato), anche in riferimento agli impegni. In particolare, ricorda come la Commissione, nel corso della legislatura, abbia già avuto occasione di soffermarsi sul tema oggetto delle risoluzioni in esame, approvando la risoluzione n. 8-00038 sul trascinamento delle indennità supplementari, di cui è stato proponente. L'impegno condiviso dal Governo prevedeva l'istituzione di un tavolo tecnico per approfondire i principi fondamentali ispiratori del trattamento economico del personale militare e delle indennità operative, al fine anche di determinare la fattibilità concreta dell'introduzione di possibili maggiori benefici economici.
  Evidenzia, quindi, che la risoluzione a sua firma oggi in discussione prende atto dell'attenzione del Governo verso il tema, essendo stato siglato un accordo per l'incremento del 50 per cento degli importi attuali dell'indennità di rischio per gli operatori subacquei, osserva tuttavia come l'incremento sia estremamente modesto in termini relativi, dal momento che la rivalutazione delle indennità è ferma da tempo.
  Conclude sottolineando come il trascinamento delle indennità supplementari rappresenti una forma di tutela e di riconoscimento dell'operato di uomini e donne che hanno fatto davvero molto per il Paese.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che la legge 23 marzo 1983, n. 78 ha riformato in modo organico tutte le indennità previste per il personale militare, distinguendo tra indennità fondamentali e supplementari e seguendo il principio della stretta correlazione tra le condizioni di impiego e di rischio, le responsabilità connesse alle Pag. 19diverse situazioni di impiego derivanti dal servizio e l'indennità operativa corrispondente. A tal proposito, l'articolo 9 della stessa legge definisce l'indennità supplementare per truppe da sbarco, per unità anfibie e per incursori e subacquei con una percentuale più alta rispetto all'intero impianto, determinando così lo status e la condizione per coloro che sono in possesso del brevetto militare di incursore e che svolgono la funzione operativa specifica del personale incursore e subacqueo. Inoltre, a quest'ultimi, viene corrisposta una ulteriore indennità di rischio, volta a ristorare la diretta esposizione al rischio per la salute e l'integrità personale dell'operatore subacqueo.
  Fa presente, quindi, che al momento si è in attesa della pubblicazione in Gazzetta del decreto del Presidente della Repubblica che recepisce lo schema di provvedimento di concertazione per il rinnovo del contratto economico e normativo relativo al triennio 2019-2021 del personale non dirigente del comparto sicurezza e difesa e che l'accordo siglato ha previsto anche una revisione delle indennità di rischio e di altre indennità di cui alla citata legge 23 marzo 1983, n. 78.
  Auspica, quindi, che alle specifiche condizioni e attività di impiego previste sia in ambito nazionale che internazionale per il solo personale in possesso del brevetto di incursore (TIER 1), possa far seguito un corrispettivo economico adeguato e proporzionato al rischio collegato, evitando un ulteriore calo dei reclutamenti soprattutto in alcuni reparti di eccellenza.

  La Sottosegretaria di Stato per la Difesa Stefania PUCCIARELLI ringrazia i proponenti per avere sollevato un tema interessante e delicato. Si riserva, quindi, di fornire le informazioni sugli esiti del tavolo tecnico e tutti i necessari ragguagli nel prosieguo del dibattito.

  Salvatore DEIDDA (FDI) apprezza l'iniziativa dei proponenti e sottolinea come i tutti i gruppi della Commissione lavorino per dare i giusti riconoscimenti a particolari categorie di personale militare che fanno moltissimi sacrifici, anche fisici, nell'assolvimento del loro dovere.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.50.

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 26 aprile 2022.

Disposizioni di revisione del modello di Forze armate interamente professionali, di proroga del termine per la riduzione delle dotazioni dell'Esercito italiano, della Marina militare, escluso il Corpo delle capitanerie di porto, e dell'Aeronautica militare, nonché in materia di avanzamento degli ufficiali. Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale.
C. 1870-1934-2045-2051-2802-2993/A.

  Il Comitato si è riunito dalle 15.50 alle 16.