SEDE CONSULTIVA
Giovedì 21 aprile 2022. — Presidenza del vicepresidente Andrea GIARRIZZO.
La seduta comincia alle 13.35.
Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta.
C. 183-B Gallinella, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Lucia SCANU (CI), relatrice, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza alla XIII Commissione sulla proposta di legge recante disposizioni per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta (C. 183-B Gallinella, approvata dalla Camera e modificata dal Senato). Ricorda che la X Commissione, in occasione dell'esame in prima lettura, nella seduta dell'11 ottobre 2018 ha espresso parere favorevole con condizioni sulla proposta di legge C. 183, recante «Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta, a chilometro zero o utile e di qualità», poi approvata dall'Assemblea della Camera il 17 ottobre 2018.
Fa presente che nel corso dell'esame al Senato sono state apportate alcune modifiche agli otto articoli di cui si compone il testo. Preannuncia che nell'illustrare il testo si soffermerà brevemente, in particolare, sulle novità introdotte dal Senato mentre rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici per ogni ulteriore approfondimento.
Evidenzia quindi che l'articolo 1, modificato dal Senato definisce, al comma 1, le finalità, e limita il perimetro di applicazione delle norme ai soli prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta, che consistono nella valorizzazione e promozione dei predetti prodotti, nel favorirne il consumo e nel garantire un'adeguata informazione al consumatore sulla loro origine e specificità. Le restanti disposizioni sono immutate.
Sottolinea che l'articolo 2, modificato dal Senato, reca le definizioni. Il comma 1, lettera a), con riferimento ai prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero rinvia, per l'individuazione dei prodotti agricoli, a quelli elencati nell'Allegato I del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, mentre, per i prodotti alimentari, fa riferimento a quanto previsto dall'articolo 2 del regolamento (CE) n. 178/2002. Tali prodotti si considerano a chilometro zero quando provengono da luoghi di produzione e di trasformazione della materia prima agricola (o delle materie prime agricole primarie) posti a una distanza non superiore a 70 chilometri dal luogo di vendita, o comunque provenienti dalla stessa provincia del luogo di vendita (modifica aggiunta dal Senato), dal luogo di consumo in caso di servizi di ristorazione. Sono compresi tra di essi, a determinate condizioni, anche i prodotti della pesca nelle acque interne e lagunari. Ai sensi del comma 1 lettera b), sono prodotti agricoli e alimentari nazionali (parola aggiunta dal Senato) provenienti da filiera corta i prodotti la cui commercializzazione è caratterizzata dall'assenza di intermediari commerciali o dalla presenza di un solo intermediario tra produttore e consumatore finale.
Ricorda che l'articolo 3 prevede che lo Stato, le regioni e gli enti locali possono prevedere misure per favorire l'incontro diretto tra produttori e i soggetti gestori, pubblici e privati, della ristorazione collettiva.
Fa presente che l'articolo 4, modificato dal Senato, disciplina la vendita dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta. Il comma 1, introdotto dal Senato, stabilisce che i comuni riservano almeno il 30 per cento del totale dell'area destinata al mercato (e, per la pesca, delle aree prospicienti i punti di sbarco) agli imprenditori agricoli esercenti la vendita diretta dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero o a filiera corta. Al comma 2, si prevede che, in caso di apertura di mercati agricoli di vendita diretta, i comuni possano riservare agli imprenditori agricoli che vendono prodotti a chilometro zero o a filiera corta appositi spazi all'interno delle aree del mercato. Inoltre, un ulteriore periodo del comma in esame, introdotto dal Senato, riconosce agli stessi imprenditori agricoli la possibilità di realizzare tipologie di mercati riservati alla vendita diretta dei prodotti agricoli di cui si discute. Il comma 3 specifica che le regioni e gli enti locali, previa intesa con le associazioni di rappresentanza del commercio e della grande distribuzione, possono favorire la destinazione di particolari aree all'interno dei supermercati destinate alla vendita di tali prodotti.
Segnala che l'articolo 5, modificato dal Senato, prevede l'istituzione dei loghi «chilometroPag. 110 zero» e «filiera corta». In particolare, il comma 1, statuisce che con decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali – da adottarsi entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente proposta di legge di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze e con quello dello Sviluppo economico e sentita la Conferenza Unificata – siano istituiti: il logo «chilometro zero» e il logo «filiera corta». Spetta allo stesso decreto definire le condizioni e le modalità di attribuzione del logo, le modalità di verifica e attestazione della provenienza territoriale, gli adempimenti relativi alla tracciabilità, nonché le modalità con cui fornire una corretta informazione al consumatore. Il comma 2, chiarisce che il logo è esposto nei luoghi di vendita diretta, nei mercati, negli esercizi commerciali o di ristorazione o di somministrazione (modifica aggiunta dal Senato) e all'interno dei locali, in spazi espositivi appositamente dedicati. Può essere pubblicato in piattaforme informatiche di acquisto o distribuzione che forniscono i prodotti oggetto della proposta di legge in esame. Il comma 3 precisa, inoltre, che il logo non può essere apposto sui prodotti, sulle loro confezioni e su qualsiasi imballaggio utilizzato per la vendita.
Evidenzia poi che l'articolo 6, modificato dal Senato, disciplina la promozione dei prodotti a chilometro zero e provenienti da filiera corta nella ristorazione collettiva. A tale fine si interviene sull'articolo 144 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici), sostituendone il primo comma. Viene previsto, quindi, che per i servizi di ristorazione la valutazione dell'offerta tiene conto, della qualità dei prodotti alimentari, con particolare riferimento a quella di prodotti biologici, tipici e tradizionali e di prodotti a denominazione protetta e indicazione geografica tipica, del rispetto delle disposizioni ambientali in materia di green economy, dei criteri ambientali minimi pertinenti, della qualità della formazione degli operatori e della provenienza da operatori dell'agricoltura biologica e sociale. Con riferimento alla modifica effettuata dal Senato, si ricorda, che essa consiste nella soppressione del riferimento del criterio di premialità (nel testo approvato dalla Camera era stato previsto che l'utilizzo dei prodotti a chilometro zero o provenienti da filiera corta venisse considerato, a parità di offerta, criterio di premialità rispetto agli altri prodotti di qualità, quali i prodotti biologici, tipici o tradizionali, i prodotti a denominazione protetta e quelli provenienti dall'agricoltura sociale).
Segnala altresì che l'articolo 7, modificato dal Senato, prevede le sanzioni. Nel dettaglio, il comma 1, statuisce che, chiunque utilizzi le definizioni previste all'articolo 2 della presente proposta di legge o i loghi di cui all'articolo 5 in maniera non conforme è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.600 euro a 9.500 euro (la modificata operata dal Senato consiste in una definizione più puntuale della condotta illecita). I successivi commi da 2 a 5, aggiunti dal Senato, introducono ulteriori disposizioni volte a disciplinare le sanzioni. In particolare, il comma 2 affida alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano le funzioni di controllo e di irrogazione delle stesse sanzioni. Il comma 4, stabilisce poi che, limitatamente ai prodotti della pesca e dell'acquacoltura, la competenza per le attività di controllo e accertamento delle infrazioni spetta al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che si avvale, a tal fine, del Corpo delle capitanerie di porto.
Ricorda, infine, che l'articolo 8 disciplina le abrogazioni ed è sostanzialmente invariato salvo una modifica di coordinamento con la modificazione già descritta relativa all'articolo 1 del testo all'esame che limita il perimetro di applicazione delle norme ai soli prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta, ovvero la soppressione delle parole «o utile».
Nessuno chiedendo di intervenire, formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).
La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
La seduta termina alle 13.40.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Giovedì 21 aprile 2022. — Presidenza del vicepresidente Andrea GIARRIZZO. – Interviene,Pag. 111 in videoconferenza, il viceministro dello sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin.
La seduta comincia alle 13.40.
Andrea GIARRIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
5-07912 Vallascas: Per la convocazione di un tavolo di crisi nazionale concernente i livelli occupazionali dello stabilimento Pfizer di Catania.
Maria Laura PAXIA (MISTO) illustra, nella sua qualità di cofirmataria, l'interrogazione in titolo sottolineando che essa intende rappresentare soprattutto la situazione dei 130 dipendenti a tempo indeterminato e dei 110 lavoratori interinali coinvolti che si trovano innanzi alla prospettiva di licenziamento. Segnala che finora non è riuscita a ottenere una valida interlocuzione con l'Esecutivo e che anche il Tavolo di crisi convocato dalla regione Sicilia lo scorso 9 marzo non ha, al momento, prodotto risultati.
Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Maria Laura PAXIA (MISTO), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta. Osserva infatti che i citati investimenti di Pfizer sono comunque noti da tempo e che, peraltro, sono sensibilmente inferiori a quelli concernenti gli anni passati. Esprime la speranza che il Tavolo di crisi possa effettivamente portare da qualche parte e approdare a risultati positivi. Auspica, in particolar modo, che il Ministero voglia fornire tutto il proprio appoggio per una rapida e felice conclusione della vicenda. Concludendo sottolinea che per il momento i lavoratori coinvolti si trovano in una posizione precaria dovendo fare affidamento sui dati che sono stati resi noti.
5-07913 Benamati: Iniziative di competenza per assicurare continuità produttiva alle aziende italiane legate alla Russia e colpite dagli effetti delle sanzioni applicate in conseguenza dell'aggressione militare in Ucraina.
Nicola PELLICANI (PD), nella sua qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.
Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Nicola PELLICANI (PD), replicando, ringrazia il viceministro per la risposta fornita ma ritiene doveroso evidenziare l'urgente necessità di intervenire con decisione adottando misure che favoriscano la continuità delle attività delle aziende interessate e tutelino i livelli occupazionali. Auspica quindi che le misure preannunciate dal rappresentante del Governo possano essere adottate già nei prossimi provvedimenti e avverte che il suo gruppo politico intende esercitare ogni azione di controllo per assicurarsi che ciò avvenga effettivamente nel breve periodo.
5--07914 Moretto: Sull'attuazione delle disposizioni per la tutela e la valorizzazione delle imprese della ceramica artistica e del vetro artistico di Murano previste nella legge di bilancio per il 2022.
Sara MORETTO (IV), intervenendo da remoto, rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo rinviando alla lettura del testo.
Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
Sara MORETTO (IV), replicando, si dichiara senz'altro soddisfatta per la parte della risposta concernente lo stato dell'iter di adozione del decreto attuativo necessario allo sblocco delle risorse in favore delle imprese di cui all'interrogazione in titolo. Pag. 112Osserva, tuttavia, che anche in questo caso si ripete una storia ormai solita quella cioè della ritardata adozione degli strumenti regolamentari necessari a dar corso a una disposizione di legge. Ricorda infatti che a distanza di mesi dall'entrata in vigore della norma primaria il decreto attuativo è ancora in corso d'opera e che forse in questi pochi mesi qualche vetreria ha dovuto chiudere – spera solo provvisoriamente – mentre per quelle imprese le risorse, previste ma non ancora disponibili, potevano, e possono, rappresentare una boccata d'ossigeno. Auspica quindi che quanto prima sia possibile l'effettiva erogazione dei previsti sostegni per le imprese della ceramica artistica e del vetro artistico che si sono viste assai danneggiate prima dalla spirale in aumento dei costi dell'energia e poi dalle conseguenze della guerra in Ucraina.
5-07915 De Toma: Ulteriori iniziative di competenza a sostegno dei comparti produttivi per evitare che i maggiorati oneri energetici provochino aumenti dei prezzi finali al consumo inducendo effetti recessivi.
Massimiliano DE TOMA (FDI) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo rinviando alla lettura del testo.
Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).
Massimiliano DE TOMA (FDI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto perché, come ritiene sembri affermare il Governo, quelle elencate sono misure emergenziali e insufficienti. Evidenzia che l'aumento dei costi dell'energia per le imprese di filiera avrà certamente negative ricadute a carico delle stesse imprese e dei cittadini con effettivi rischi recessivi. Ritiene che misure di sostegno dovranno andare ad aiutare le imprese più colpite. Tra di esse ricorda le imprese di filiera connesse al metano che praticamente sono state messe quasi fuori mercato per i costi alle stelle che hanno dovuto sopportare. A mero titolo di esempio ricorda che nel primo trimestre dell'anno è stata registrata una fortissima riduzione delle immatricolazioni. Conclude sottolineando che il Governo dovrebbe fare ogni sforzo per sostenere concretamente tutti i comparti produttivi del Paese, in specie le aziende che si trovano in maggiori difficoltà, anche al fine di evitare che i maggiori oneri energetici sostenuti dalle filiere produttive siano trasferiti in capo ai consumatori con il rischio di una spirale recessiva.
5-07916 Masi: Sui tavoli di crisi concernenti l'industria aeronautica del Mezzogiorno.
Giovanni Luca ARESTA (M5S), nella sua qualità di cofirmatario, rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo rinviando alla lettura del testo.
Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN, intervenendo da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).
Giovanni Luca ARESTA (M5S), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta ed evidenzia la necessità di adottare quanto prima un piano lungimirante per un settore produttivo e un territorio che sembrano essere stati dimenticati, a volte, dalla politica. Ricorda che la vulnerabilità del settore, in specie nei territori del Mezzogiorno, era visibile ben prima che si manifestasse l'emergenza pandemica e l'attuale crisi, essendo presenti da tempo fattori strutturali negativi. Conclude dichiarando di voler registrare con ottimismo gli auspici espressi dal rappresentante del Governo.
Andrea GIARRIZZO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 14.10.