ALLEGATO 1
Interrogazione n. 5-06057 Deidda: Sulla fruizione degli alloggi di reparto per il personale dell'Arma dei Carabinieri.
TESTO DELLA RISPOSTA
La gestione degli alloggi di servizio gratuiti connessi all'incarico (ASGI) dell'Arma dei Carabinieri è disciplinata dagli articoli 363, 364 e 383 del Testo Unico delle Disposizioni Regolamentari in materia di Ordinamento Militare (TUOM), in cui è specificato che le unità abitative:
sono assegnate al fine di assicurare la costante e immediata disponibilità (dei titolari delle cariche correlate), l'efficienza dei servizi e la sicurezza delle caserme;
qualora non occupate dai titolari delle cariche, possono essere assegnate temporaneamente ad altri militari.
Al riguardo, si osserva che tale disciplina enuclea, specificamente, nella posizione del Comandante di Stazione, al pari di pochi altri incarichi, una condizione necessaria per l'attribuzione, in via esclusiva, di alloggi gratuiti connessi all'incarico, in ragione delle delicate mansioni di controllo del territorio e delle connesse attività istituzionali richiamate dall'articolo 173, comma 1, lettera e), del Codice dell'ordinamento militare (COM).
Tanto premesso, nel merito del quesito posto che riguarda le iniziative da adottare al fine di chiarire ulteriormente il contenuto della normativa di riferimento, si sottolinea che la particolare destinazione delle utenze in argomento contemplata dal TUOM e le significative funzioni declinate nel COM postulano la necessità, per i Comandanti di Stazione, di assolvere, con la dovuta efficacia e puntualità, alle relative responsabilità loro attribuite anche attraverso una strettissima e costante reperibilità, facilitata dalla domiciliazione in sede.
Attesa la chiarezza del dato normativo, non si ravvede la necessità di promuovere ulteriori iniziative volte a maggiormente chiarire i contenuti delle citate disposizioni, posto che le stesse, non contemplando alcun obbligo per il Comandante di risiedere nell'immobile assegnato, sono finalizzate ad assicurare la massima efficienza dei presidi territoriali unitamente ad un proficuo utilizzo degli alloggi assegnati ai Comandanti stessi.
Al riguardo, è il caso di assicurare gli Onorevoli interroganti sul fatto che i singoli provvedimenti di assegnazione degli alloggi di servizio posti in essere dall'amministrazione militare, secondo principi di economicità e di efficacia dell'azione amministrativa, tengono conto di tutti gli aspetti richiesti dalla legge per assicurare l'immediata disponibilità dei titolari degli incarichi e l'efficienza dei servizi e la sicurezza delle Caserme.
ALLEGATO 2
Interrogazione n. 5-06477 Rizzo: Sulle iniziative volte ad aumentare l'organico dei carabinieri in Sicilia per il rafforzamento dell'attività di contrasto ai reati ambientali.
TESTO DELLA RISPOSTA
In relazione a quanto richiesto dall'Onorevole interrogante, rappresento che, con particolare riferimento alle attività svolte dall'Arma dei Carabinieri per la prevenzione e per la repressione dei reati connessi con gli incendi boschivi in Sicilia, i reparti dell'Arma inquadrati nelle organizzazioni territoriale e forestale sono continuativamente impegnati nella repressione di tali delitti.
In particolare, nelle province di Palermo, Catania e Agrigento, sono presenti tre Centri Anticrimine Natura, dipendenti dal Comando Unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri, le cui dotazioni organiche non presentano attualmente elementi di criticità.
Inoltre, nella provincia di Catania, operano due unità del Gruppo Carabinieri Forestali di Reggio Calabria, specializzate nel settore anti incendio boschivo, in raccordo con il Nucleo Investigativo Anti Incendio Boschivo.
È, poi, allo studio la possibilità di costituire un nuovo assetto forestale per la sorveglianza del Parco Nazionale dell'Isola di Pantelleria.
Non ultimo, va soggiunto che, sulla base di un accordo stipulato tra l'Arma, la Regione Sicilia e il Dipartimento della Protezione Civile, in relazione alla campagna «Anti Incendio Boschivo» 2021, il Nucleo Elicotteri Carabinieri di Palermo ha garantito il concorso di un elicottero NH500D per la lotta attiva agli incendi boschivi.
A fronte di tale impegno, tra il giugno e l'agosto 2021 i Reparti delle Organizzazioni territoriale e forestale hanno effettuato, nelle province di Siracusa, Caltanissetta, Catania, Trapani, Enna, Messina, Palermo e Agrigento, 12 deferimenti all'Autorità Giudiziaria di altrettanti presunti responsabili di incendi di appezzamenti, di strutture e di numerosi ettari di macchia mediterranea – inclusa un'area ricadente nel Parco naturale dei Nebrodi – nonché 6 arresti, dei quali 5 in flagranza, e 2 decreti di fermo.
Per quanto attiene, infine, alle «ulteriori iniziative di competenza» all'attenzione del Governo al fine di favorire l'efficacia delle attività investigative utili al perseguimento dei reati ambientali, va menzionata l'approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del decreto-legge 8 settembre 2021 n. 120, recante «Disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e altre disposizioni urgenti di protezione civile», convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2021, n. 155.
In particolare, l'articolo 2 del Decreto prevede un notevole dispiegamento di misure per il rafforzamento della capacità operativa delle componenti statali nelle attività di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, integrando sensibilmente il dispositivo già esistente ed autorizzando i Ministeri dell'Interno e della Difesa ad ulteriori acquisizioni di mezzi e di attrezzature attraverso uno stanziamento di 40 milioni di euro; a tali fondi concorrono altresì le risorse disponibili nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, specificamente destinate alla realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio del territorio.
Inoltre, il Decreto in parola prevede un nuovo strumento di programmazione statale ai fini di coordinamento – il Piano Nazionale di coordinamento contro gli incendi boschivi – volto sia all'aggiornamentoPag. 39 tecnologico, sia all'accrescimento della capacità di intervento sul territorio.
Infine, l'articolo 5 del citato atto normativo contiene specifiche misure per il rafforzamento della lotta attiva e dei dispositivi sanzionatori, mentre l'articolo 6 prevede un inasprimento delle pene per i responsabili degli incendi boschivi.