SEDE CONSULTIVA
Lunedì 27 dicembre 2021. — Presidenza del vicepresidente Andrea GIARRIZZO.
La seduta comincia alle 16.35.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 e relativa Nota di variazioni (per le parti di competenza).
C. 3424 Governo, approvato dal Senato e C. 3424/I Governo, approvato dal Senato.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.
Andrea GIARRIZZO, presidente, avverte che la Commissione è chiamata oggi a esaminare il disegno di legge recante Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 (C. 3424 Governo, approvato dal Senato) e relativa Nota di variazioni (C. 3424/I Governo, approvato dal Senato), ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, per le parti di propria competenza.
Per quanto riguarda la Commissione, oltre alle disposizioni di propria competenza contenute nella prima sezione, saranno esaminate anche le Tabelle relative agli stati di previsione (Ministero dell'economia e delle finanze – Tabella 2, Ministero dello sviluppo economico – Tabella 3, Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale – Tabella 6, Ministero dell'istruzione – Tabella 7, Ministero della transizione ecologica – Tabella 9, Pag. 181Ministero dell'università e della ricerca – Tabella 11 e Ministero del turismo – Tabella 16) contenute nella seconda sezione e approvate dal Senato della Repubblica nel testo risultante dalla Nota di variazioni.
L'esame si concluderà con l'approvazione di una relazione sulle parti di competenza del disegno di legge di bilancio e con la nomina di un relatore. Potranno essere presentate relazioni di minoranza.
Ricorda che il termine per la presentazione di emendamenti è fissato alle ore 17 della giornata odierna.
Luca SUT (M5S), relatore, espone in sintesi, per le parti di competenza della Commissione, i contenuti del disegno di legge di bilancio per il 2022, al fine di rendere la relazione alla V Commissione. Fa innanzitutto presente che la sezione I del disegno di legge di bilancio, a seguito dell'esame al Senato e della posizione della questione di fiducia, è costituita da un unico articolo composto di 1013 commi. Gli articoli da 2 a 22 costituiscono la sezione II relativa agli stati di previsione dell'entrata e dei ministeri, al totale generale della spesa, al quadro generale riassuntivo nonché a disposizioni diverse (articolo 20): gli articoli 21 e 22, infine, contengono, rispettivamente, la clausola di salvaguardia e l'entrata in vigore.
Evidenzia che l'articolo 1, comma 1, Allegato 1, fissa per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, i livelli massimi del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato finanziario in termini di competenza e cassa, in ottemperanza a quanto disposto dall'articolo 21, comma 1-ter, lettera a) della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009).
Per competenza, il Livello massimo del saldo netto da finanziare, tenuto conto degli effetti derivanti dalla presente legge è pari a 203.000 milioni di euro per il 2022, a 180.500 milioni di euro per il 2023 e a 116.800 milioni di euro per il 2024. Sempre per competenza, il Livello massimo del ricorso al mercato finanziario, tenuto conto degli effetti derivanti dalla presente legge, è pari a 480.347 milioni di euro per il 2022, a 490.600 milioni di euro per il 2023 e a 435.475 milioni di euro per il 2024.
Per cassa, il Livello massimo del saldo netto da finanziare, tenuto conto degli effetti derivanti dalla presente legge è pari a 280.000 milioni di euro per il 2022, a 245.500 milioni di euro per il 2023 e a 174.000 milioni di euro per il 2024. Sempre per cassa, il Livello massimo del ricorso al mercato finanziario, tenuto conto degli effetti derivanti dalla presente legge, è pari a 557.372 milioni di euro per il 2022, a 555.600 milioni di euro per il 2023 e a 492.675 milioni di euro per il 2024.
Ricorda che i livelli del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato finanziario sono determinati coerentemente con gli obiettivi programmatici del saldo del conto consolidato delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 10, comma 2, della legge di contabilità e finanza pubblica medesima, riguardante i contenuti del Documento di economia e finanza pubblica (DEF). Tali obiettivi per il triennio di riferimento sono stati aggiornati da ultimo lo scorso settembre dalla Nota di aggiornamento al DEF (NADEF) 2021. Ricorda altresì che la NADEF indica un indebitamento netto programmatico pari a –5,6 per cento del PIL nel 2022, –3,9 per cento nel 2023 e –3,3 per cento nel 2024.
Annuncia che si soffermerà brevemente sulle sole materie in d'interesse della Commissione, rinviando alla documentazione predisposta dagli uffici per ogni ulteriore approfondimento. In tal senso, segnala che interessano le competenze della X Commissione le norme recanti misure per la crescita, l'internazionalizzazione e l'accesso al credito delle imprese, quelle concernenti misure per il commercio e il turismo, il settore dell'energia e, infine, la ricerca applicata.
Tra le misure volte allo sviluppo delle imprese, segnala che viene prorogata e rimodulata la disciplina del credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi, in particolare: per gli investimenti in beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0, se effettuati dal 2023 al 2025, il credito d'imposta è riconosciuto nella misura del 20 per cento del costo, per la quota di investimenti Pag. 182fino a 2,5 milioni di euro, nella misura del 10 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro e nella misura del 5 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili, pari a 20 milioni di euro; per gli investimenti aventi ad oggetto beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali «Industria 4.0», si proroga al 2025 la durata dell'agevolazione e, per gli anni successivi al 2022, se ne riduce progressivamente l'entità (dal 20 per cento del 2022 al 15 per cento del 2023 e al 10 per cento del 2024) (comma 44).
Viene poi modificata ed estesa la disciplina del credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative, di cui ai commi da 198 a 206 dell'articolo 1 della legge di bilancio 2020 (legge n. 160 del 2019). La proroga dei benefici oltre il 2022 opera con tempistiche, misure e limiti massimi differenziati, a seconda della tipologia di investimenti. Per l'anno 2022, si mantiene comunque la stessa misura e lo stesso limite massimo disposto dalla legislazione vigente. In particolare: il credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, viene prorogato sino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2031, mantenendo, fino al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2022, la misura di fruizione già prevista, pari al 20 per cento e nel limite di 4 milioni di euro, mentre, per i successivi periodi d'imposta fino al 2031, la misura è del 10 per cento e nel limite di 5 milioni di euro; il credito d'imposta per le attività di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica è prorogato fino al periodo d'imposta 2025, mantenendo, per i periodi d'imposta 2022 e 2023, la misura del 10 per cento e prevedendo, per i periodi d'imposta 2024 e 2025, la misura del 5 per cento, fermo restando il limite annuo di 2 milioni di euro; per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il credito d'imposta è prorogato sino al periodo d'imposta 2025 ed è riconosciuto, per il periodo d'imposta 2022, nella misura già prevista, e pari al 15 per cento, nel limite di 2 milioni di euro. Per il periodo di imposta 2023 è riconosciuto in misura del 10 per cento nel limite massimo annuo di 4 milioni di euro e, per i periodi d'imposta 2024 e 2025, nella misura del 5 per cento sempre nel limite di 4 milioni (comma 45).
Segnala poi che viene quindi rifinanziata la «Nuova Sabatini» per 240 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, 120 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e 60 milioni per l'anno 2027 (commi 47-48) nonché estesa al 30 giugno 2022 la disciplina degli incentivi per le aggregazioni tra imprese, di cui viene altresì ampliata l'operatività. Tale incentivo permette, per le operazioni di aggregazione di imprese, il riconoscimento fiscale dell'avviamento e del maggior valore attribuito ai beni strumentali, materiali e immateriali – fino alla soglia di cinque milioni di euro – senza il pagamento di alcuna imposta (commi 70-71).
Rammenta che viene adeguata alla nuova Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 il credito d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno, consentendo, in particolare, nella regione Molise, l'applicazione agli investimenti di un'intensità del credito superiore rispetto alla situazione attuale (comma 175).
Viene, inoltre, istituito nello stato di previsione del MISE il Fondo per il sostegno alla transizione industriale con una dotazione di 150 milioni di euro a decorrere dal 2022, allo scopo di favorire l'adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici. A valere sulle risorse del fondo possono essere concesse agevolazioni alle imprese, con particolare riguardo a quelle che operano in settori ad alta intensità energetica, per la realizzazione di investimenti per l'efficientamento energetico, per il riutilizzo per impieghi Pag. 183produttivi di materie prime e di materie riciclate (commi 478-479).
Con finalità ambientali, la disciplina del Fondo nazionale per l'efficienza energetica viene modificata prevedendo una riserva delle risorse a favore all'erogazione di contributi a fondo perduto, nel limite complessivo di 8 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022 (comma 514).
Si prevede uno specifico intervento a livello di distretto territoriale e viene riconosciuto al Comune di Prato un contributo di 10 milioni di euro per l'anno 2022, per il sostegno economico alle imprese del settore tessile del distretto industriale pratese (commi 658-659).
Evidenzia che viene istituito presso il Ministero dello sviluppo economico (MISE), con una dotazione di 5 milioni di euro per il 2022, un Fondo per la tutela e la valorizzazione dell'impresa artigiana di produzione di beni, anche semilavorati, aventi valore creativo ed estetico per la lavorazione manuale applicata (comma 700) e che viene rifinanziata di 5 milioni per il 2022 la legge 9 luglio 1990, n. 188, a tutela della ceramica artistica tradizionale e di qualità (comma 701). Viene altresì istituito nello stato di previsione del MISE un ulteriore Fondo, dotato di 5 milioni per il 2022, per le imprese della ceramica artistica e del Vetro artistico di Murano (comma 702).
Segnala che viene poi snellita la disciplina relativa agli interventi diretti a salvaguardare l'occupazione e a dare continuità all'esercizio delle attività imprenditoriali a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, laddove prevede la possibilità di concedere finanziamenti in favore di piccole imprese in forma di società cooperativa costituite da lavoratori provenienti da aziende i cui titolari intendano trasferire le stesse, in cessione o in affitto, ai lavoratori medesimi. Le modificazioni riguardano gli investitori di cui si può avvalere il MISE, con espresso rinvio alle sole società finanziarie appositamente costituite (e partecipate dallo stesso MISE) al fine di salvaguardare e incrementare l'occupazione, mediante lo sviluppo di piccole e medie imprese costituite nella forma di società cooperativa o di piccola società cooperativa, ivi incluse quelle costituite nella forma di cooperativa sociale, appartenenti al settore di produzione e lavoro (comma 746).
Sotto un profilo ordinamentale, ritiene opportuno segnalare la previsione di un termine per favorire la conclusione del riordino del sistema camerale, prevedendo che il Ministro dello sviluppo economico accerti lo stato di realizzazione di tale percorso al 30 giugno 2022 e definisca le modalità di attuazione del riordino, rendendone comunicazione alle competenti Commissioni parlamentari. Le procedure di riordino non concluse alla data del 30 giugno 2022 sono sottoposte alle modalità di riordino definite dal MISE (commi 978-979). È anche dell'avviso che meritino di essere segnalati anche alcuni dei più significativi rifinanziamenti disposti all'interno della Sezione II (Stati di previsione dei Ministeri), con particolare riferimento allo stato di previsione del MISE. Segnala quindi i rifinanziamenti riguardanti: i contratti di sviluppo nel settore industriale (+400 milioni nel 2022, 250 milioni nel 2023 e 100 milioni per ciascun anno dal 2024 al 2036) (Missione (11) programma (11.7) «Incentivazione del sistema produttivo»); il Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell'attività d'impresa (+100 milioni per ciascun anno dal 2022 al 2036) (Missione (11) programma (11.7) «Incentivazione del sistema produttivo»); gli interventi per l'autoimprenditorialità (+ 50 milioni per ciascun anno del triennio 2022-2024) (Missione (11) programma (11.7) «Incentivazione del sistema produttivo»).
Per quanto concerne le misure volte a favorire l'internazionalizzazione delle imprese, segnala le disposizioni seguenti. L'incremento della dotazione del Fondo rotativo a favore delle imprese italiane che operano sui mercati esteri (1,5 miliardi per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026) e del collegato Fondo per la promozione integrata (150 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026) (comma 49). La modifica della disciplina del Fondo venture capital, estendendo l'area di intervento del fondo. In particolare, vengono aggiunti altri possibili beneficiari oltre alle Pag. 184start-up innovative, con specifico riferimento alla PMI innovative, nonché alle quote o azioni di uno o più fondi per il venture capital o ancora di fondi che investono in fondi per il venture capital, allo scopo di favorire il processo di internazionalizzazione delle imprese italiane oggetto di investimento e anche senza il coinvestimento di Simest S.p.A. o Finest S.p.A; (comma 714). La modifica della composizione della Cabina di regia per l'internazionalizzazione; viene anche fissata una cadenza triennale della programmazione dello stanziamento promozionale dell'ICE, oltre ad essere incrementata la dotazione del Fondo per la promozione degli scambi e l'internazionalizzazione (comma 50).
Evidenzia che altre importanti misure riguardano l'accesso al credito e la liquidità delle imprese: viene prorogata al 30 giugno 2022 l'operatività dell'intervento straordinario in garanzia del Fondo di garanzia PMI per sostenere la liquidità delle imprese colpite dall'emergenza epidemiologica da COVID. La disciplina straordinaria viene anche gradualmente affievolita, in una logica di un graduale phasing out. La dotazione del Fondo viene altresì incrementata di 520 milioni di euro per il 2024, di 1,7 miliardi di euro per il 2025, di 650 milioni per il 2026 e di 130 milioni di euro per il 2027 (commi 53-58); viene prorogata al 30 giugno 2022 la disciplina sull'intervento straordinario in garanzia di SACE a supporto della liquidità delle imprese colpite dalle misure di contenimento dell'epidemia da COVID-19 (cd. «Garanzia Italia»), nonché l'operatività della garanzia straordinaria SACE a favore delle imprese, cd. mid cap, con un numero di dipendenti non inferiore a 250 e non superiore a 499 (comma 59); vengono rideterminate le risorse disponibili sul Fondo per il Green New Deal destinate alla copertura delle garanzie sui finanziamenti a favore di progetti economicamente sostenibili nella misura di 565 milioni di euro, per un impegno massimo assumibile dalla SACE S.p.A. pari a 3.000 milioni di euro (commi 60-61).
Con riferimento al settore del commercio e del turismo, segnala, in primo luogo, che viene instituito presso il Ministero del turismo un fondo destinato alla realizzazione di interventi per l'accessibilità turistica delle persone con disabilità. La dotazione del fondo è pari a 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024. La finalità è quella di sostenere lo sviluppo dell'offerta turistica rivolta alle persone con disabilità e favorire l'inclusione sociale e la diversificazione dell'offerta turistica (commi 176-177): il predetto comma 177 demanda a un decreto del Ministro del turismo, di concerto con il Ministro per le disabilità, l'emanazione delle disposizioni di attuazione.
Sono poi previsti interventi volti a favorire la valorizzazione dei piccoli borghi e delle aree interne, prevedendo a favore degli esercenti attività di commercio al dettaglio e degli artigiani che iniziano, proseguono o trasferiscono la propria attività in un comune con popolazione fino a 500 abitanti delle aree interne un contributo per il pagamento dell'imposta municipale propria per gli immobili siti nei predetti comuni utilizzati per l'esercizio dell'attività economica. Un altro strumento consiste nella possibilità concessa a Stato, regioni, province autonome ed enti locali di concedere ai medesimi soggetti in comodato beni immobili di loro proprietà, non utilizzati per fini istituzionali per un periodo massimo di dieci anni, nel corso dei quali il comodatario ha l'onere di effettuare sull'immobile, a proprie cura e spese, gli interventi di manutenzione e gli altri interventi necessari a mantenere la funzionalità dell'immobile (commi 353-356).
Viene istituito il Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente, con una dotazione pari 120 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023 e a 40 milioni di euro per l'anno 2024, con la finalità di razionalizzare gli interventi finalizzati all'attrattività e alla promozione turistica nel territorio nazionale, sostenendo gli operatori per attenuare gli effetti della crisi e per il rilancio produttivo ed occupazionale (commi 366-367), e viene altresì istituito il Fondo unico nazionale per il turismo di conto capitale, con una dotazione pari a 50 milioni di euro per l'anno 2022, 100 milioni di euro per l'anno 2023 e 50 milioni di euro per ciascunoPag. 185 degli anni 2024 e 2025, per la realizzazione di investimenti finalizzati ad incrementare l'attrattività turistica del Paese, anche in relazione all'organizzazione di manifestazioni ed eventi, compresi quelli sportivi, connotati da spiccato rilievo turistico, garantendo positive ricadute sociali, economiche ed occupazionali sui territori e per le categorie interessate (comma 368-369). Inoltre viene modificata la disciplina della Banca dati delle strutture ricettive, consentendone – per esigenze di contrasto all'evasione fiscale e contributiva – l'accesso all'amministrazione finanziaria e agli enti creditori (commi 373-374).
Nello stato di previsione del MISE viene istituito, con una dotazione di 150 milioni di euro per l'anno 2022, un fondo da destinare al sostegno degli operatori economici del settore del turismo, dello spettacolo e dell'automobile, gravemente colpiti dall'emergenza epidemiologica Covid-19 (commi 486-487). Nello stato di previsione del MiTur viene istituito il Fondo pratiche sostenibili, con una dotazione di un 1 milione di euro per il 2022, al fine di favorire la transizione ecologica del settore turistico e alberghiero (commi 824-825) mentre nello stato di previsione del MIPAAF viene istituito il Fondo per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e certificati, con una dotazione di 1 milione di euro per il 2022, al fine di favorire la transizione ecologica della ristorazione (commi 826-827). Viene poi istituito presso il Ministero del turismo un Fondo per i cammini religiosi, dotandolo di 3 milioni di euro per il 2022 (comma 963).
Nel settore della politica energetica, segnala, in primo luogo, le disposizioni volte a contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale. Il contenimento delle bollette si basa su un complesso di interventi: a) la conferma dell'azzeramento degli oneri generali di sistema applicato alle utenze elettriche domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW e la sostanziale riduzione degli oneri per le restanti utenze elettriche non domestiche; b) la riduzione dell'Iva al 5 per cento per il gas naturale, per tutte le utenze; c) l'annullamento, già previsto nel IV trimestre 2021, degli oneri di sistema per il gas naturale, per tutte le utenze, domestiche e non domestiche; d) il potenziamento del bonus applicato ai clienti domestici del settore elettrico e del gas naturale in condizione economicamente svantaggiata ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute (commi 503-512). Con altra previsione, inoltre, viene consentito ai titolari di concessioni per uso potabile delle acque, di avanzare richiesta all'Autorità competente per la produzione di energia idroelettrica all'interno dei sistemi idrici già sfruttati (comma 821). Il comma 812 introduce poi, ai fini dell'IRPEF, un credito d'imposta per le spese documentate relative all'installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, rinviando a un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze per la definizione delle modalità attuative.
Infine, per quanto riguarda le materie di interesse della Commissione, segnala le misure previste per il settore della ricerca applicata e della politica spaziale. Innanzi tutto, l'istituzione di un Fondo con una dotazione di 80 milioni di euro per l'anno 2022, 30 milioni di euro per l'anno 2023 e 20 milioni di euro per l'anno 2024, volto a garantire la partecipazione italiana al programma spaziale ARTEMIS (programma di volo spaziale con equipaggio), ai fini di stabilire una presenza stabile e autosufficiente sulla Luna e rendere possibile lo sbarco degli umani su Marte (comma 391).
Ricorda poi l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca, del «Fondo italiano per le scienze applicate», con la finalità di promuovere la competitività del sistema produttivo nazionale, attraverso la valorizzazione della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale. La dotazione del Fondo è di 50 milioni di euro per l'anno 2022, 150 milioni di euro per l'anno 2023, 200 milioni di euro per l'anno 2024 e 250 milioni a decorrere dall'anno 2025 (comma 312).
Evidenzia, concludendo, l'istituzione della Fondazione «Biotecnopolo di Siena», con funzioni di promozione e di coordinamento Pag. 186delle attività di studio, di ricerca, di sviluppo tecnico-scientifico, di trasferimento tecnologico; la Fondazione svolge altresì le funzioni di Hub antipandemico, per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di vaccini ed anticorpi monoclonali per la cura delle patologie epidemico-pandemico emergenti. La Fondazione favorisce, in collaborazione con altri soggetti nazionali ed internazionali, la realizzazione di programmi per la ricerca, l'innovazione ed il trasferimento tecnologico al sistema produttivo nell'ambito delle applicazioni biotecnologiche finalizzate alla protezione della salute umana, nonché le ulteriori attività progettuali connesse all'attuazione degli interventi del PNRR.(commi 945-951).
Andrea GIARRIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per le ore 18 in data odierna.
La seduta termina alle 16.45.
SEDE CONSULTIVA
Lunedì 27 dicembre 2021. — Presidenza del vicepresidente Andrea GIARRIZZO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico Anna Ascani.
La seduta comincia alle 18.15.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 e relativa Nota di variazioni (per le parti di competenza).
C. 3424 Governo, approvato dal Senato e C. 3424/I Governo, approvato dal Senato.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta odierna.
Andrea GIARRIZZO (M5S), presidente, ricorda che nella seduta odierna delle ore 16.30 si è svolta la relazione introduttiva. Avverte, altresì, che alle ore 17 di oggi è scaduto il termine per la presentazione delle proposte emendative. Al riguardo, comunica che sono stati presentati quattro emendamenti e un ordine del giorno (vedi allegati 1 e 2).
In proposito, prima di dare la parola al relatore e alla rappresentante del Governo per i rispettivi pareri, viste le specifiche regole che disciplinano l'emendabilità dei documenti di bilancio, secondo le quali i giudizi di ammissibilità svolti in sede consultiva non hanno carattere definitivo e si limitano ai profili generali di ammissibilità senza che si effettui una disamina compiuta di tutti i profili rilevanti a tali fini, fa presente che la proposta emendativa 3424/X/1.1 Caiata che prevede una riduzione dell'aliquota IVA alle società aderenti alle federazioni sportive presenta profili problematici in ordine ai vigenti criteri di ammissibilità in quanto incide su materie estranee alla competenza della Commissione. Pertanto, anche per evitare di dover dichiarare in questa sede una sua eventuale inammissibilità propone al presentatore di non insistere per la sua votazione e di valutarne, quindi, il ritiro.
Salvatore CAIATA (FDI) ritira l'emendamento a sua firma 3424/X/1.1
Andrea GIARRIZZO (M5S), presidente, invita il relatore e la rappresentante del Governo ad esprimere i rispettivi pareri sulle proposte emendative che saranno poste in votazione.
Luca SUT (M5S), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Caiata 3424/X/1.2 e 3424/X/1.3 nonché sull'emendamento Zucconi 3424/X/1.4.
La sottosegretaria Anna ASCANI esprime parere conforme a quello del relatore.
Riccardo ZUCCONI (FDI) intervenendo sul complesso degli emendamenti, che ritiene di buon senso, si sofferma in particolare sull'emendamento a sua prima firma 3424/X/1.4 che si prefigge il molteplice scopo di sostenere concretamente, al contempo, l'ambiente, le imprese e i centri Pag. 187storici delle nostre città. Riconosce che comporta un impegno di spesa non irrilevante ma sottolinea che questo è proprio il momento di prendere misure di questo tipo e non di procedere a spese a pioggia. Invece deve rilevare che questa legge di bilancio è piena di provvedimenti tampone, ad esempio sul reddito di cittadinanza, in materia di Irpef e di contribuzione, ciò che la connota negativamente. Stigmatizza, soprattutto, la procedura seguita per la sua approvazione che ha visto il, Parlamento espropriato delle sue prerogative, tanto che, sottolinea, persino il presidente della VI Commissione finanze ha mostrato il proprio dissenso e non ha inteso esprimere parere in sede consultiva sul disegno di legge all'esame. Conclude esprimendo forti critiche anche per il fatto che questa manovra avrebbe potuto innervarsi più efficacemente con le misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza, soprattutto in materia energetica, cosa che ha invece evitato di fare.
Salvatore CAIATA (FDI) intervenendo sull'emendamento a sua firma 3424/X/1.2 ne raccomanda l'approvazione sottolineando che esso chiede attenzione per il mondo della ristorazione. Una materia che la Commissione dovrebbe tenere a cuore e che invece la vede spettatrice impotente considerando quanto le prerogative parlamentari siano state esautorate. Stigmatizza che il solo ipotizzare che il Parlamento voglia discutere di un emendamento al bilancio, seppure in periodo natalizio, sia visto come un'assurdità. Evidenzia invece che le aziende del settore in questione stanno vivendo momenti drammatici mentre l'emendamento chiede solo di prorogare un credito d'imposta che già esiste.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Caiata 3424/X/1.2 e 3424/X/1.3 nonché l'emendamento Zucconi 3424/X/1.4.
Andrea GIARRIZZO (M5S), presidente, dichiara concluso l'esame degli emendamenti e avverte che la Commissione passa all'esame dell'ordine del giorno 0/3424/X/1 Zucconi. Chiede al Governo di esprimere il suo parere.
La sottosegretaria Anna ASCANI propone una riformulazione dell'ordine del giorno 0/3424/X/1 Zucconi nel senso di espungere la parte premissiva e confermando la sola parte degli impegni, esprimendo altrimenti parere contrario.
Riccardo ZUCCONI (FDI) rifiuta la riformulazione proposta e chiede che il suo ordine del giorno venga posto in votazione.
Giovanni VIANELLO (MISTO-A) intervenendo sull'ordine del giorno 0/3424/X/1 Zucconi osserva come l'impegno in esso contenuto riguardi una tematica che personalmente aveva sottoposto al ministro Cingolani cui aveva chiesto di commentare talune affermazioni del ministro Giorgetti in merito al pericolo che il Paese possa subire, nel prossimo futuro, pericolosi black-out. Crede che questa possa essere l'occasione per il Governo di fare chiarezza.
Andrea GIARRIZZO (M5S), presidente, avverte che la rappresentante del Governo non intende intervenire sulla problematica. Pone quindi in votazione l'ordine del giorno 0/3424/X/1 Zucconi.
La Commissione respinge l'ordine del giorno 0/3424/X/1 Zucconi.
Andrea GIARRIZZO (M5S), presidente, chiede al relatore se è nelle condizioni di formulare una proposta di relazione sul provvedimento all'esame.
Luca SUT (M5S) formula una proposta di relazione favorevole (vedi allegato 3).
Andrea GIARRIZZO (M5S), presidente, avverte che il gruppo Fratelli d'Italia ha presentato una proposta di relazione di minoranza (vedi allegato 4) e chiede all'on. Caiata se intende illustrarla.
Salvatore CAIATA (FDI) illustra la proposta di relazione di minoranza presentata dal suo gruppo dando una lettura. Si soffermaPag. 188 in particolare su taluni profili metodologici utilizzati per l'esame del disegno di legge di bilancio, sulla qualità della manovra che si caratterizza per la sua somiglianza con uno spezzatino e che non va nella giusta direzione di impiegare risorse in spese buone ed efficaci ma si dirige verso spese che non creano ricchezza come, ad esempio, testimoniano le risorse destinate al reddito di cittadinanza – del quale tuttavia non critica i profili concernenti l'assistenza alla povertà – che finanziano i giovani per non lavorare, togliendo loro la grande dignità del lavoro. Evidenzia inoltre che anche relativamente alla riforma fiscale si poteva fare di più. Per quanto ogni diminuzione di imposta sia positiva in quanto lascia nelle disponibilità dei cittadini risorse da impiegare meglio, osserva che le misure recate nel provvedimento all'esame finiscono con il penalizzare i redditi più bassi.
Critica altresì che assai scarse risorse siano state destinate alle forze armate nonché che si preferisca incentivare le guardie penitenziarie a restare al lavoro oltre ogni ragionevole limite, nonostante questi siano ormai allo stremo, invece di stanziare risorse per bandire concorsi per rimpinguare gli organici. Ritiene altrettanto criticabile, inoltre, il trattamento che viene riservato a chi esercita funzioni nella giurisdizione ordinaria, per sopperire alle carenze della magistratura ordinaria, cui viene chiesto di partecipare a concorsi per essere addirittura equiparati al personale amministrativo con rinuncia al pregresso.
Osserva che lo Stato deve invece essere dignitoso e rinunciare ad elargire quelle che possono considerarsi delle mance. Ritiene che lo Stato dovrebbe approfittare del momento storico che stiamo vivendo e impiegare le importanti risorse che sono a disposizione per la sospensione del patto di stabilità a livello europeo per indurre una crescita forte e duratura.
Si sofferma, infine, sulle mancate misure a favore dello sport: sottolinea che è troppo facile compiacersi dei risultati che hanno ottenuto i nostri atleti, che hanno emozionato tutto il Paese, e poi non fare niente nel campo degli investimenti per il settore. Rileva infatti che in questi ultimi due anni di pandemia le società sportive, soprattutto quelle dilettantistiche, si sono sacrificato moltissimo e hanno contribuito molto al benessere materiale degli italiani senza ottenere nulla in cambio. Raccomanda quindi che la proposta di relazione di minoranza presentata dal suo gruppo venga approvata dalla Commissione.
Giovanni VIANELLO (MISTO-A) intervenendo in dichiarazione di voto, ritiene che il primo problema da affrontare sia quello del metodo seguito che testimonia come ormai, di fatto, in Italia vige un sistema monocamerale alternato. C'è quindi da chiedersi quale sia il ruolo del Parlamento nel Paese, un Parlamento dove una maggioranza enorme, insieme al potere esecutivo, schiaccia il potere legislativo, senza peraltro dimenticare che anche quello giudiziario vive momenti molto difficili. Stigmatizza che l'attuale condizione politica spinga ad esaltare il Capo del Governo ancor prima che questi si esprima su qualcosa. Osserva che non è così che avevano immaginato il futuro i nostri Padri costituenti.
Passando ai contenuti della legge di bilancio, sottolinea che non ancora possibile attuare una vera cessione del credito d'imposta per «industria 4.0». Che non si può parlare di vera transizione ecologica quando grandi risorse vengono indirizzate per lo stoccaggio della CO2, e comunque al carbone, stoccaggio che si è dimostrato fallimentare e che serve soltanto a svuotare i giacimenti. Ricorda poi che nel provvedimento all'esame sono assenti gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche in un momento dove, peraltro, i cittadini avevano dimostrato di essere partecipi di un processo virtuoso che invece è stato bloccato. Osserva che mancano altresì forme di incentivo per l'utilizzo di materiali riciclabili con la conseguente inefficienza di un sistema circolare. Quanto al turismo evidenzia che non si incrementa l'attrattività per quello di qualità e per esaltare le caratteristiche proprie dei nostri territori. Infine, relativamente al superbonus 110 per cento, ricorda che il Governo aveva addirittura deciso di ridimensionarlo e che solo una Pag. 189posizione corale della politica, cosa che ritiene positiva, ha potuto evitare. Ritiene tuttavia che anche su questo bisogna fare di più anche considerando il prossimo orizzonte concernente la classe energetica delle abitazioni che rischiano, a causa delle politiche europee, di venire danneggiate persino ai fini della compravendita. Conclude affermando che questa legge di bilancio non guarda del Paese e, constatando che le buone proposte emendative parlamentari sono state cassate dal Governo dalla maggioranza, annuncia il voto contrario della sua componente politica sulla proposta di parere del relatore.
Massimiliano DE TOMA (FDI) intervenendo in dichiarazione di voto, osserva che anche in questo caso c'è stata la prova che la Commissione è del tutto fuori dai giochi mentre il Governo continua a non voler rispondere al Parlamento come anche dimostrato recentemente dal ministro Cingolani, che sfugge alle domande. Osserva altresì che l'Esecutivo non intende sostenere iniziative parlamentari che ben possono incidere sul futuro del Paese, come ad esempio sta avvenendo sulla proposta di legge Mor sulle Start-up. Sembrerebbe, quindi, a suo avviso che l'Italia stia scivolando verso un sistema presidenziale ove persino come ci si muove nel Paese viene deciso da una Cabina di regia. Ritiene evidente che in questo momento le attività produttive siano fortemente danneggiate. Ma nonostante ciò si continua ad utilizzare un metodo assai criticabile ove persino per la legge fondamentale nel rapporto Parlamento-Governo, la legge di bilancio, non ci sono spazi per l'intervento degli eletti dal popolo.
Ritiene che questa legge di bilancio sia pessima e che contenga passaggi che gridano vendetta disponendo allocazione di risorse che a volte non si capisce chi vadano a premiare. Il ruolo parlamentare, a suo avviso, è stato completamente svuotato e considera deprimente operare in questo modo. Spera quantomeno che tutto ciò rappresenti un monito per le legislature future. Infine, rivolgendosi all'onorevole Barelli, che come il suo gruppo politico è sensibile alle tematiche dello sport, ricorda altresì che anche in questa occasione il Governo e la maggioranza hanno evitato di sostenere il mondo sportivo.
Annuncia quindi il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di relazione del relatore.
Andrea GIARRIZZO (M5S), presidente, comunica che sarà posta in votazione la proposta di relazione del relatore, avvertendo che, qualora questa risulti approvata, sarà preclusa la proposta di relazione di minoranza.
La Commissione approva la proposta di relazione del relatore (vedi allegato 3).
Delibera, altresì, di conferire al deputato Luca Sut l'incarico di relatore presso la Commissione Bilancio.
Andrea GIARRIZZO (M5S), presidente, avverte che il gruppo Fratelli d'Italia ha designato come relatore di minoranza presso la Commissione Bilancio l'onorevole Zucconi.
Avverte altresì che la relazione approvata dalla Commissione nonché la relazione di minoranza saranno trasmesse alla V Commissione Bilancio, ai sensi dell'articolo 120, comma 3 del Regolamento.
La seduta termina alle 19.