ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 15 dicembre 2021. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la transizione ecologica, Vannia Gava.
La seduta comincia alle 14.30.
Proposta di piano per la transizione ecologica.
Atto n. 297.
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).
La Commissione prosegue l'esame della proposta rinviato nella seduta del 9 dicembre scorso.
Alessia ROTTA, presidente, ricorda che nella scorsa seduta la Commissione ha deliberato di non procedere alla votazione della proposta depositata dalla relatrice, onorevole Pezzopane, essendo emersa nel corso del dibattito l'opportunità di disporre di tempo aggiuntivo per approfondire gli elementi che hanno determinato la pronuncia in senso contrario della Conferenza Unificata sul testo.
Fa presente che, in ogni caso, il parere dell'omologo organismo del Senato è stato già reso, e che, con la rappresentante del Governo, è stato concordato di rendere il parere nella seduta odierna.
Stefania PEZZOPANE (PD), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato) che, rispetto alla precedente, contiene alcune piccole modifiche che illustra. In particolare, nell'osservazione di cui al punto 25, è stato precisato che si chiede al Governo di «regolamentare» la rimozione dalla spiaggia delle banquette di Posidonia oceanica.
È stata quindi espunta l'osservazione – mutuata dalla proposta concordata con l'omologaPag. 156 Commissione del Senato – con la quale si chiedeva di prevedere, per il conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione del settore petrolifero, anche incentivi per soluzioni tecnologiche che consentissero il riciclo di CO2 nei cicli produttivi, ritenuta in questa sede ultronea. È stata quindi inserita, in fine, un'osservazione, con la quale si chiede al Governo di valutare l'opportunità che vengano assunte iniziative necessarie a superare le ragioni che hanno indotto la Conferenza unificata ad esprimere parere contrario sulla proposta di piano per la transizione ecologica, adottando, nei futuri aggiornamenti del testo, modalità procedurali che garantiscano un maggior coinvolgimento delle autonomie territoriali e un'attenta valutazione delle loro proposte.
Ribadisce il ringraziamento a tutte le forze politiche per il prezioso lavoro svolto e per i numerosi suggerimenti che rendono la proposta di parere completa e, a suo giudizio, ben argomentata.
Vincenza LABRIOLA (FI), nel ringraziare la relatrice per il lavoro di sintesi, sottopone alla sua valutazione l'opportunità di inserire, nella proposta di parere, un riferimento ad Acciaierie d'Italia. Osserva, infatti, che, nel corso dell'esame del PNRR, la Commissione preferì non inserire nella proposta di parere precisi riferimenti territoriali. In questa sede invece ritiene opportuno inserirli, anche per superare l'incertezza denunciata in un recente articolo di Repubblica, nell'uso delle risorse del PNRR, a causa dell'assenza nel testo di un riferimento preciso ad Acciaierie d'Italia: le risorse ci sarebbero, ma mancano indicazioni su dove e come allocarle.
Scusandosi per il ritardo con il quale avanza tale richiesta, auspica che essa possa essere tenuta in considerazione, stante l'importanza del tema trattato.
Generoso MARAIA (M5S) ringrazia la relatrice per lo sforzo di sintesi di posizioni diametralmente opposte e per aver rispecchiato, nella proposta di parere, gli obiettivi fondamentali del piano per la transizione ecologica.
Ribadisce che, laddove nell'osservazione di cui al punto 41, si fa riferimento al maggior sfruttamento delle risorse naturali, dovrebbe essere chiaro che si tratta delle sole risorse naturali rinnovabili, non potendosi certo estendere tale auspicio anche al petrolio, anch'esso annoverabile tra le risorse naturali.
Dichiara, quindi, il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere.
Alessia ROTTA, presidente, nel lasciare alla valutazione della relatrice, che ringrazia per l'enorme lavoro svolto, quanto chiesto dall'onorevole Maraia, si interroga se la sostituzione della locuzione «maggior sfruttamento» con «miglior sfruttamento» possa costituire un punto di caduta accettabile.
Alessio BUTTI (FDI) nel sottolineare come, all'interno della maggioranza, continuino a pervenire richieste di modifica del testo, chiede alla relatrice se la proposta di inserimento avanzata dalla collega Labriola possa essere ritenuta meritevole di attenzione.
Silvia FREGOLENT (IV) sottolinea l'opportunità di non apporre ulteriori modifiche ad un testo che è stato già ampiamente discusso e quindi finalmente condiviso tra le forze di maggioranza e che, a suo giudizio, rappresenta un ottimo punto di equilibrio tra le posizioni dei vari gruppi auspicando che si possa essere votato nella giornata odierna. Preannuncia quindi il voto favorevole del proprio gruppo.
Alessia ROTTA, presidente, fa presente che la Commissione ha potuto disporre di tempi congrui per tutti i necessari approfondimenti, per la valutazione delle richieste di modifica avanzate dai gruppi, e che ulteriore tempo è stato concesso in ragione dell'esigenza di approfondire le ragioni della contrarietà espressa dalla Conferenza unificata. Ribadisce l'intenzione della Presidenza di pervenire alla votazione della proposta di parere nella giornata odierna.
Vincenza LABRIOLA (FI) osserva che la richiesta di una limitata modifica da parte Pag. 157sua non pregiudica la votazione del parere nella giornata odierna. Sottolinea con forza che non si riesce ad avere un confronto con il Governo sulla questione Ilva di Taranto né sono chiare le sue intenzioni al riguardo. Precisa inoltre che la richiesta da lei avanzata di introdurre un preciso riferimento alle acciaierie d'Italia è stata evidenziata solo oggi in quanto rilanciata da uno dei principali quotidiani nazionali.
La Sottosegretaria di Stato Vannia GAVA, non intendendo esprimere alcuna valutazione con riguardo all'inserimento dell'osservazione richiesta dall'onorevole Labriola, fa presente che sulla questione da lei posta il Governo sta ponendo la massima attenzione nell'ambito dei tavoli istituiti presso il Ministero sulla decarbonizzazione e, in particolare, sul nuovo corso di Acciaierie d'Italia. Rifiuta l'idea di valutare il piano della transizione ecologica e piano di decarbonizzazione alla luce di un articolo di stampa, rimarcando come non si tratti certamente di un sito abbandonato e di cui il Governo non si sta occupando.
Stefania PEZZOPANE (PD) fa presente che la proposta di parere presentata in data odierna è il frutto dell'ascolto di tutte le forze politiche. Il breve ritardo registratosi è dovuto alla contrarietà espressa dalla Conferenza unificata, che ha indotto lo stesso ministro Cingolani a riflettere sull'ipotesi di un tempestivo aggiornamento del testo.
Rassicura, infine, il collega Maraia che l'osservazione di cui al punto 41, relativa allo sfruttamento delle risorse naturali, va nella direzione da lui indicata.
Alessio BUTTI (FDI), intervenendo in sede di dichiarazione di voto, richiama il suo precedente intervento nel quale erano state avanzate una serie di proposte e di osservazioni carattere politico che la relatrice non ha ritenuto di accogliere. Guarda anche con stupore all'atteggiamento di alcuni colleghi che insistono per la modifica di un parere a suo giudizio irrilevante, dal momento che l'unico decisore in materia è il CITE, rivestendo il Parlamento un ruolo del tutto ancillare.
I compiti del CIPE sono infatti stati declinati in modo chiaro dall'articolo 4 del decreto-legge n. 22 del 2021, che gli ha attribuito decisioni sui gas climalteranti, sulla mobilità sostenibile, sul dissesto idrogeologico, affidandogli un ruolo politico di assoluto primo piano nelle scelte relative alle modalità di finanziamento e al cronoprogramma da seguire.
Quanto al metodo seguito nell'esame di tale provvedimento, auspica che nelle prossime occasioni la maggioranza, seppur variegata e composita, riesca a decidere preventivamente il testo di una proposta di parere condivisa.
Nel ribadire che non si è ritenuto di accogliere nulla di quanto proposto dal proprio il modo assolutamente non polemico costruttivo, dichiara il voto contrario del proprio gruppo.
Piergiorgio CORTELAZZO (FI) evidenzia la differenza tra la richiesta avanzata dal collega Maraia rispetto a quella avanzata dalla collega Labriola, sulla quale chiede se vi è una specifica contrarietà del Governo.
La Sottosegretaria di Stato Vannia GAVA, nel massimo rispetto del Parlamento e del lavoro della Commissione, libera di inserire le osservazioni che ritiene nella proposta di parere, ribadisce che la posizione del Governo è quella precedentemente rappresentata e invita la Commissione a valutare la transizione ecologica e l'operato del Governo sui fatti piuttosto che sulle notizie di stampa.
Alessia ROTTA, presidente, prende atto che le richieste avanzate dai colleghi Maraia Labriola sono di natura diversa ma ritiene, in questa fase, che sia necessario l'accordo di tutti i gruppi sul loro accoglimento ovvero respingimento. Ricorda alla collega Labriola di aver chiesto ai gruppi, nel corso della riunione dell'ufficio di presidenza, le rispettive priorità in ordine ai lavori della Commissione e la conforta che si procederà il prima possibile ad organizzarePag. 158 l'audizione del Ministro avente ad oggetto l'ex Ilva di Taranto, ricordando come il Ministro Cingolani è stato già audito diverse volte in Commissione sui temi ritenuti di volta in volta prioritari. Concorda sull'importanza del tema dell'Ilva e sulla necessità di dedicare a questo un adeguato spazio di approfondimento, compatibilmente con le altre tematiche ritenute prioritarie dai gruppi.
Vincenza LABRIOLA (FI), nel sottolineare di non aver mai affermato che il Governo non si stia occupando della questione di Taranto, ritiene opportuno che la Commissione sia a conoscenza di eventuali criticità che vengano sollevate sul tema, quand'anche da un articolo di stampa. Ricorda alla presidente di aver fatto presente l'esigenza di un confronto della Commissione con il Ministro Cingolani sulla questione Ilva, confronto peraltro oggetto di una specifica norma di legge introdotta a seguito dell'approvazione di un proprio emendamento che prevedeva una relazione semestrale della gestione commissariale al Parlamento. Ribadisce pertanto la richiesta di inserire nella proposta di parere una osservazione che abbia ad oggetto Acciaierie d'Italia, sulla quale non vi è alcuna posizione ostativa del Governo, ma solo una generica contrarietà della relatrice che dovrà assumersi la responsabilità di tale mancanza. Dichiara pertanto di astenersi dalla votazione, in dissenso dal gruppo, qualora tale osservazione non venga inserita.
Tommaso FOTI (FDI) ritiene anomali, dal punto di vista regolamentare, interventi di questo tipo, essendo la Commissione in fase di dichiarazione di voto.
Alessia ROTTA, presidente, fa presente al collega Foti che la collega Labriola è intervenuta in sede di dichiarazioni di voto, dichiarando la propria astensione in dissenso dal suo gruppo. Pone quindi in votazione la proposta di parere presentata dalla relatrice.
La Commissione approva la proposta di parere presentata dalla relatrice (vedi allegato).
Proposta di nomina del dottor Luigi Spadone a presidente dell'Ente parco nazionale della Val Grande.
Nomina n. 102.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina in titolo.
Alessia ROTTA, presidente, nel comunicare che la Commissione è chiamata a rendere il parere entro il 20 dicembre prossimo, ricorda che lo scorso 6 luglio 2021 la Commissione aveva avviato l'esame della proposta di nomina n. 92, avente il medesimo oggetto. Si era quindi svolta anche l'audizione del dottor Spadone. In data 16 luglio il Ministro per la transizione ecologica aveva comunicato il ritiro della proposta, motivato dal parere contrario espresso dalla competente Commissione territorio, ambiente, beni ambientali del Senato nella seduta del 13 luglio scorso.
Mario MORGONI (PD), relatore, come ricordato dalla presidente, ha già avuto modo – sia pure su un atto formalmente diverso – di introdurre la candidatura in esame del dottor Spadone a presidente dell'Ente parco nazionale di Val Grande.
La proposta è stata poi ritirata dal Ministro e non può non richiamare le critiche espresse in quell'occasione, legate ad alcune anomalie che avevano caratterizzato l'iter di questo procedimento di nomina.
In particolare, ricorda di aver evidenziato come il presidente uscente, Massimo Bocci – che a suo avviso aveva svolto un egregio lavoro, riconosciuto dai territori con una presa di posizione pubblica nei confronti del Ministro – in un primo momento, alla scadenza del suo mandato, era stato inserito nella terna dei soggetti designati all'incarico di presidente, ma poi il suo nome è stato invece espunto dalla terna in modo inspiegabile. Ricorda che nel suo ruolo di presidente, Massimo Bocci ha altresì portato a compimento il difficile e complesso iter per l'ampliamento del parco, essendo poi anche stato scelto come commissario nelle more della nomina del presidente.Pag. 159
Rappresenta di aver altresì criticato la scelta di comporre la terna di soli uomini, ritenendola poco rispettosa delle esigenze di parità di genere e reputato poco condivisibile la decisione di non avvalersi della facoltà di proroga dell'incarico almeno fino al termine della durata dello stato di emergenza. Ricorda che la procedura prevede adesso, a seguito delle modifiche introdotte alla legge 394 del 1991 dal cosiddetto «decreto semplificazioni», che – in caso di mancata intesa con la Regione – il Ministro, sentite le Commissioni parlamentari, provveda alla nomina del Presidente, scegliendo tra i nomi compresi nella terna a suo tempo sottoposta al Presidente di regione.
Al riguardo, rileva come a prima vista il testo della proposta di nomina all'esame non evidenzi alcuna novità rispetto alla precedente e quindi – prima di formulare una proposta di parere su di essa – chiede alla rappresentante del Governo se intenda illustrare le ragioni della riproposizione della candidatura che era stata ritirata a suo tempo.
La Sottosegretaria Vannia GAVA fa presente che è stato inserito nella terna il presidente uscente, come richiesto dal relatore, ed è stata introdotta anche una donna, proprio nel rispetto della parità di genere richiesta. Rispetto a tale nuova terna, il presidente della regione ha convenuto di indicare nuovamente il nominativo del dottor Spadone. Con riguardo alla modifica normativa citata dal relatore, fa presente che, qualora non si raggiunga l'intesa, il Governo può procedere alla nomina sentite le Commissioni parlamentari, ma in questo caso non si configura tale ipotesi, essendo stata raggiunta l'intesa con la regione Piemonte. Il maggior elemento di novità, quindi, a suo avviso è rappresentato dal fatto che il presidente della regione Piemonte ha dato l'intesa sulla base di una terna di nominativi diversa dalla precedente.
Alessandro Manuel BENVENUTO (LEGA), avendo seguito nel mese di luglio l'iter della proposta di nomina, osserva che, al di là delle criticità evidenziate dal collega Morgoni, la vera difficoltà della candidatura in esame è la mancata convergenza politica sul nominativo. Nella consapevolezza che il centrodestra non è in grado da solo di sostenere tale candidato, invita la Commissione ad un atteggiamento maggiormente pragmatico, appoggiando tale nominativo in ragione della intesa su di esso raggiunta con la regione.
Piergiorgio CORTELAZZO (FI) concorda con le considerazioni del collega Benvenuto. Di fronte alla conferma da parte della regione del candidato citato, al di là delle considerazioni politiche di ciascuno, ritiene opportuno rispettare le indicazioni dei territori, in questo caso rappresentate autorevolmente dal presidente della regione.
Silvia FREGOLENT (IV) fa presente che non è la prima volta che una proposta di nomina ministeriale non sia pienamente condivisa dalla maggioranza di Governo, suscitando perplessità e cita al riguardo anche recenti proposte di nomina di presidenti di Autorità portuali. Ritiene che occorra prendere atto di tale circostanza e richiama il caso del presidente del Parco del Cilento, Tommaso Pellegrino, che non è stato inserito nella terna dei candidati non essendoci il gradimento del presidente della regione Campania. Osserva che il Governo può nominare un candidato della terna qualora non si pervenga ad una intesa con la regione, che non è il caso di specie, dal momento che l'intesa è stata raggiunta. Dichiara pertanto che il proprio gruppo voterà a favore del candidato proposto dal Governo, dovendosi prendere atto della volontà convergente dell'Esecutivo e del presidente della regione, cui unicamente spetta tale scelta.
Tommaso FOTI (FDI) osserva che nell'espressione del parere la Commissione dovrebbe esclusivamente valutare le qualità professionali, e non già farsi condizionare da logiche di schieramento. Ravvisa infatti una certa pericolosità nel far passare il principio dell'appartenenza politica in questo tipo di scelte, per le quali il parere parlamentare si configura proprio a Pag. 160garanzia della bontà della nomina. Pertanto, se non ci sono elementi fondati di contrarietà, stante l'intesa della regione, suggerisce alla Commissione di accogliere la proposta del Governo, malgrado la contrarietà in precedenza manifestata dal Senato, per non ridurre tutto ad una battaglia di schieramento. Fa osservare, infine, che il Governo potrà perfezionare il procedimento di nomina del candidato prescelto, anche in presenza dei pareri contrari delle Commissioni parlamentari.
Alessia ROTTA, presidente, ricorda che il relatore aveva già espresso le valutazioni di merito sul candidato nel corso dell'esame della precedente proposta di nomina. Allora il Senato si espresse in maniera contraria e alla Camera non si passò nemmeno alla votazione in conseguenza della mancanza del numero legale su una diversa proposta di nomina precedentemente posta in votazione. Conseguentemente il ministro Cingolani ha ritenuto di ritirare la proposta di nomina in oggetto, con l'intesa di convocare i gruppi di maggioranza per un chiarimento, cosa che ancora non le risulta avvenuta.
Le complessità politiche non devono in alcun modo ostacolare i lavori parlamentari, come dimostra la convocazione della Commissione sul punto in oggetto.
Le corre l'obbligo infine di comunicare ai colleghi che la medesima proposta di nomina è stata testé respinta dalla omologa Commissione del Senato, con 12 voti contrari, 10 a favore e 1 astenuto.
Mario MORGONI (PD), relatore, dopo aver ascoltato le valutazioni dei colleghi, vuole rassicurare che il suo punto di vista non è viziato da un posizionamento di parte. Aveva già in precedenza avuto modo di sollevare alcune criticità, tra cui la principale è rappresentata dall'esclusione del presidente uscente dalla terna di nominativi sottoposta al presidente della regione. Non ritiene che la decisione relativa alla scelta del presidente di un parco di valenza nazionale possa essere consegnata totalmente al volere dei territori e chiede pertanto di rinviare l'esame e la votazione della proposta di nomina per un tempo congruo a svolgere un chiarimento politico necessario da cui dipende anche la sua scelta eventuale di rimettere il mandato di relatore.
Piergiorgio CORTELAZZO (FI) non comprende l'utilità dell'intervento della presidente in questo contesto, che si configura come un «pistolotto» che nulla aggiunge al dibattito, e che anzi lo orienta politicamente, con la comunicazione di quanto avvenuto al Senato.
Alessia ROTTA, presidente, ritiene del tutto corretto e imparziale l'intervento da lei svolto in risposta al collega Foti, avendo semplicemente dato conto di quanto avvenuto nel corso dell'esame della precedente proposta di nomina e della decisione della presidenza di inserire questo punto all'ordine del giorno della Commissione, nel solco della sua assoluta neutralità, che rivendica. Invita inoltre il collega Cortelazzo ad utilizzare termini congrui e rispettosi della Presidenza nonché della sede in cui si trova.
Piergiorgio CORTELAZZO (FI) fa presente alla presidente Rotta che ella rappresenta tutta la Commissione e non solo il centro-sinistra. Si scusa per aver utilizzato termini inadeguati, ma ribadisce che l'intervento da lei svolto non era affatto equidistante e che non è assolutamente necessario in questo momento precisare che il Senato ha ribadito il suo voto contrario. Chiede quindi che si proceda celermente alla votazione della proposta di nomina, adottando il medesimo comportamento di rispetto della volontà dei territori tenuto dal centrodestra in altre occasioni a questo sgradite.
Alessia ROTTA, presidente, nel rivendicare la legittimità di poter esprimere la propria opinione, ribadisce la assoluta neutralità della presidenza.
Tommaso FOTI (FDI) osserva che la mancata riunione di maggioranza cui faceva riferimento la presidente testimonia le difficoltà di un chiarimento politico interno.Pag. 161 Quanto alle considerazioni del relatore, ribadisce la necessità di valutare il curriculum dei candidati, ma non comprende le ragioni addotte relative alla esclusione dalla terna del presidente uscente, dal momento che la scelta su chi inserirvi non rientra tra le competenze parlamentari. La Commissione deve infatti valutare ciò che le viene proposto, non, invece, il candidato che avrebbe voluto avere. Ritiene opportuno, pertanto, che si proceda con la votazione della proposta di parere, in esito alla quale il Governo deciderà come crede rispetto alla nomina del candidato proposto.
Stefania PEZZOPANE (PD) giudica il dibattito fin qui svolto esauriente e propone pertanto di aggiornare i lavori ad un'altra seduta. Tiene a precisare che la presidente non ha mai dato segni di parzialità e nel caso specifico ha solo riferito di una proposta avanzata dal Ministro di incontrare gli esponenti della maggioranza per discutere le questioni relative alla governance dei parchi, trattandosi di un tema sul quale è importante un confronto tra Parlamento e Governo.
Rossella MURONI (M-MAIE-PSI-FE), nel condividere le considerazioni della collega Pezzopane e sottolineando l'ineccepibile comportamento istituzionale della presidente, osserva che il collega Foti ha formalmente ragione quando declina le competenze della Commissione. Osserva tuttavia che esiste un problema a monte, essendosi la scorsa legislatura chiusa senza che fosse approvata la riforma della legge sui parchi. Per tale ragione è necessario un confronto serio e tempestivo con il Governo, e tra questo e le regioni, anche per evitare che i parchi diventino oggetto di polemica politica.
Alessia ROTTA, presidente, ricorda che la Commissione ha approvato il calendario dei lavori per i mesi di dicembre, gennaio e febbraio, nel quale figura il tema dei parchi, sia in ragione delle numerose istanze pervenute dai gruppi, ma anche per affrontare la questione dei cosiddetti «parchi di carta» ovvero di quei parchi che sono stati formalmente istituiti ma che ancora non hanno visto la luce. Potrebbe essere quella la sede per approfondire le questioni relative alla governance dei parchi.
Generoso MARAIA (M5S) condivide le considerazioni della collega Pezzopane in ordine ad un adeguato coinvolgimento della Commissione sulla questione dei parchi, rispetto alla quale vi è l'impegno del Ministro per una interlocuzione volta a pervenire alla soluzione delle criticità oggi presenti.
Alessia ROTTA, presidente, nessuna altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta, demandando all'odierno Ufficio di presidenza le deliberazioni sul prosieguo dell'esame.
La seduta termina alle 15.40.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 15 dicembre 2021. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA.
La seduta comincia alle 15.40.
Modifica all'articolo 71 del codice del Terzo settore, di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, in materia di compatibilità urbanistica dell'uso delle sedi e dei locali impiegati dalle associazioni di promozione sociale per le loro attività.
C. 1059-A Foti.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.
Alessia ROTTA, presidente, ricorda che il provvedimento in esame è stato rinviato in Commissione con deliberazione dell'Assemblea del 12 ottobre 2021.
Paola DEIANA (M5S), relatrice, ricorda che il provvedimento in esame è stato oggetto di rinvio in Commissione lo scorso 12 ottobre su sua proposta, previamente condivisa in sede di Comitato dei nove, che Pag. 162aveva avanzato in quanto era stato presentato in Assemblea un emendamento da parte del gruppo della Lega che ha riaperto, di fatto, la discussione del provvedimento, che si era conclusa in Commissione con l'approvazione del suo emendamento soppressivo e il conseguente mandato a riferire in senso contrario sul testo.
Nell'avanzare all'Assemblea la proposta di rinvio del testo in Commissione ha anche ricordato che l'approvazione dell'emendamento interamente soppressivo ha precluso anche la possibilità alle altre Commissioni di esprimersi in fase consultiva.
Ricorda sinteticamente che esso reca una modifica all'articolo 71 del codice del Terzo settore in materia di compatibilità urbanistica dell'uso delle sedi e dei locali impiegati dalle associazioni di promozione sociale. La modifica che la norma in esame intende apportare è volta a escludere l'applicazione per le sole associazioni di promozione sociale (APS) che svolgono, anche occasionalmente, attività di culto l'applicazione del regime di favore, previsto dal medesimo articolo, in merito alla destinazione d'uso di sedi e locali in cui si svolgono le attività istituzionali dei predetti enti. L'articolo 71 del Codice, infatti, nel disporre che le sedi degli enti del terzo settore e i locali in cui si svolgono le relative attività istituzionali, purché non di tipo produttivo, sono compatibili con tutte le destinazioni d'uso non omogenee previste dal decreto del Ministero dei Lavori pubblici del 2 aprile 1968, n. 1444, indipendentemente dalla destinazione urbanistica, deroga alla disciplina ordinaria del testo unico dell'edilizia, che considera il mutamento di destinazione d'uso fra categorie edilizie funzionalmente autonome e non omogenee urbanisticamente rilevante e soggetto a titolo abitativo edilizio.
Rileva, al riguardo, che la citata disposizione del Codice, nel disciplinare il principio della indifferenza funzionale delle destinazioni d'uso di sedi e di locali in cui si svolgono le attività degli enti del terzo settore, si differenzia in termini più restrittivi rispetto alla disposizione contenuta nella legge n. 383 del 2000, all'articolo 32, comma 4, recante la disciplina delle APS, in quanto fa espresso riferimento alle attività istituzionali degli enti, ossia quelle attività, indicate nello Statuto, attraverso le quali ciascun ente persegue le finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale che lo caratterizzano come ente di terzo settore ed identificabili nelle attività di interesse generale di cui all'articolo 5 del Codice che, solo in quanto tali, godono del particolare favore del legislatore, con esclusione implicita di attività diverse, ivi comprese quelle secondarie e strumentali di cui all'articolo 6 del Codice.
Sottolinea, inoltre, che la compatibilità urbanistica precostituita ex lege ai sensi dell'articolo 71, non possa in ogni caso prescindere dal rispetto delle vigenti norme igieniche, sanitarie e di sicurezza e dei requisiti di agibilità dello stesso immobile.
In conclusione, considerando che il Consiglio di Stato ha già avuto modo di precisare che non è ipotizzabile un'interpretazione estensiva di attività di promozione sociale che comprenda l'esercizio del culto, ho avuto modo di evidenziare – anche durante la discussione generale in assemblea che, a nostro avviso, la proposta in questione introduce una precisazione priva di elementi innovativi e di utilità interpretativa.
Ricorda infine che in Assemblea è stato presentato l'emendamento a prima firma della collega Lucchini, che mirava ad aggiungere al testo la locuzione «di confessioni religiose che non hanno stipulato intese ai sensi del terzo comma dell'articolo 8 della Costituzione». Si tratta in sostanza di escludere dall'applicazione della norma le attività di culto riferite alle Chiese rappresentate dalla Tavola valdese, le Assemblee di Dio in Italia, l'Unione delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno, l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, l'Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia, la Chiesa Evangelica Luterana in Italia, la Sacra Arcidiocesi ortodossa d'Italia ed Esarcato per l'Europa Meridionale, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, la Chiesa Apostolica in Italia, l'Unione Buddista Italiana, l'Unione Induista italiana, Sanatana Dharma Samgha, l'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG).Pag. 163
Conclusivamente, ribadisce quanto già evidenziato in sede di dibattito in Assemblea, in ordine alla necessità di acquisire i pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva sul testo in esame, senza aprire la fase emendativa su un testo che, in assenza di contributi delle altre commissioni, presumibilmente sarebbe priva di effetti.
In tal senso dichiara di aver preventivamente interloquito con il collega Foti condividendo questo percorso procedurale.
Alessia ROTTA, presidente, nel riservarsi di sottoporre all'ufficio di presidenza convocato al termine della seduta odierna ogni opportuna determinazione sul prosieguo dell'esame del provvedimento, ritiene comunque opportuno l'orientamento del collega Foti. Resta inteso che la Commissione è infatti libera di valutare se definire fin d'ora un termine per la presentazione degli emendamenti oppure se – aderendo alle indicazioni della relatrice – ritenere il testo già sufficientemente maturo per essere trasmesso alla commissione in sede consultiva.
Tommaso FOTI (FDI), confermando quanto già anticipato dalla collega Deiana, dichiara di aver condiviso la proposta di superare la fase emendativa, essendosi già sostanzialmente svolta, e di trasmettere direttamente il testo alle Commissioni I, V e XII, oltre alla Commissione bicamerale per le questioni regionali, il cui contributo sarà determinante per completare l'istruttoria del provvedimento.
Alessia ROTTA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.45.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 15 dicembre 2021.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 15.50.
AVVERTENZA
Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:
INTERROGAZIONI
5-04804 Zolezzi: Aggiornamenti sull'iter della Convenzione tra Anas e Rfi in merito alla realizzazione sul Po ad Ostiglia e Revere di un nuovo impalcato stradale in sostituzione di quelli esistenti, ferroviario e stradale.
5-05817 Paita: Manutenzione del cavalcavia che attraversa l'autostrada A12 Livorno/Genova presso l'abitato di Ceparana.
5-06171 Colletti: Valutazione delle decisioni assunte da Anas per garantire la sicurezza della SS80 del Gran Sasso, con particolare riguardo alla mancata tutela del paesaggio e dell'ambiente.
5-06797 Paolo Russo: Interventi di rifacimento della pavimentazione stradale della tratta compresa tra Nola e Villa Literno della strada statale 7/Bis «Terra di lavoro».