SEDE REFERENTE
Giovedì 2 dicembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO.
La seduta comincia alle 12.45.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Concessione di una promozione a titolo onorifico ai militari delle Forze armate e dei Corpi di polizia a ordinamento militare profughi a seguito dell'applicazione del trattato di pace fra l'Italia e le Potenze alleate ed associate, firmato a Parigi il 10 febbraio 1947.
C. 2955 Occhionero.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame della proposta di legge in esame.
Giuseppina OCCHIONERO (IV), relatrice, osserva che la proposta di legge C. 2955, di cui è la proponente, si compone di 4 articoli ed è volta a riconoscere una promozione a titolo onorifico ai militari che, a seguito dell'applicazione del Trattato di pace firmato alla fine della Seconda Guerra mondiale, siano stati considerati e riconosciuti come profughi.
Ricorda, quindi, che, con la firma del Trattato di pace fra l'Italia e le Potenze alleate ed associate, ai cittadini italiani che al 10 giugno 1940 erano domiciliati nei territori passati alla Jugoslavia – ossia l'Istria, Fiume, la Dalmazia e parte del Friuli – fu imposto l'obbligo di optare, entro un anno, tra la cittadinanza jugoslava e quella italiana, con l'ulteriore obbligo, nel caso avessero scelto di mantenere la cittadinanza italiana, di trasferirsi in Italia. Successivamente, con la legge 24 maggio 1970, n. 336, a favore dei dipendenti civili dello Stato ed Enti pubblici ex combattenti ed assimilati furono riconosciuti alcuni benefici economici e previdenziali.
Ciò premesso, illustra il contenuto di merito dell'iniziativa legislativa, evidenziando che l'articolo 1 intende estendere ai militari di tutti i corpi e ruoli delle Forze armate e dei Corpi di polizia a ordinamento militare in posizione di riserva o in congedo assoluto, che siano profughi a seguito dell'applicazione del Trattato di pace fra l'Italia e le Potenze alleate ed associate e che abbiano usufruito dei benefìci di cui alla citata legge 24 maggio 1970, n. 336, la promozione a titolo onorifico al grado superiore, anche oltre il grado massimo previsto per il ruolo di appartenenza. Aggiunge, poi, che dalla promozione a titolo onorifico sono esclusi i generali di corpo d'armata e gradi corrispondenti.
L'articolo 2 prevede tre requisiti necessari affinché possa essere concessa la promozione. In particolare, occorre non aver già usufruito di un'altra promozione a titolo onorifico, non aver riportato, nel corso degli anni di servizio, qualifiche negative o giudizi di inidoneità all'avanzamento e non essere stati condannati con sentenza passata in giudicato per delitti non colposi.
L'articolo 3 stabilisce i tempi per la concessione della promozione e precisa che tale promozione non produce effetti ai fini del trattamento di quiescenza e non dà diritto ad alcun beneficio economico o retributivo.
Infine, l'articolo 4 disciplina le modalità e i termini per la presentazione delle domande da parte dei beneficiari della legge, nonché le modalità e i termini per la valutazione e la risposta da parte dell'Amministrazione della difesa ai richiedenti, che deve essere resa entro tre mesi dalla ricezione della domanda. In particolare, il giudizio sulle domande viene rimandato alle norme del codice dell'ordinamento militare, precisando che la promozione non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.
Conclude sottolineando le meritorie finalità del provvedimento ed auspica che, anche dopo gli approfondimenti che dovessero essere richiesti, il dibattito possa fare emergere la più ampia condivisione.
Salvatore DEIDDA (FDI) ringrazia la relatrice per avere promosso questa iniziativa che considera lodevole e preannuncia la presentazione di una proposta emendativa volta ad uniformare il periodo richiesto di servizio senza demerito per le promozioni a titolo onorifico, di durata pari a cinque anni, a quello richiesto ai militari in servizio permanente effettivo per l'avanzamento al grado superiore, di soli due anni.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 12.50.
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Giovedì 2 dicembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO.
La seduta comincia alle 12.50.
Sulla missione in Albania presso il Nucleo di Frontiera marittima della Guardia di Finanza, con sede a Durazzo, svolta il 18 novembre 2021.
(Esame e conclusione).
Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che una delegazione delle Commissioni congiunte Difesa di Camera e Senato si è recata in visita in Albania presso il Nucleo di Frontiera marittima della Guardia di Finanza, con sede a Durazzo, nella giornata del 18 novembre 2021. Segnala che per il Senato erano presenti la Presidente Pinotti e i Senatori Fusco, Minuto e Donno, mentre la delegazione della Camera, personalmente guidata, era composta dai deputati Aresta, Carè, Occhionero e Giovanni Russo.
Comunica, quindi, che la delegazione è stata accompagnata dal Gen. Div. Francesco Greco, Capo di stato maggiore del Comando generale della Guardia di Finanza, dal Gen. Manna, Capo del Reparto Affari giuridici e legislativi, dal Gen. Arbore, Capo del III Reparto Operazioni e dal Col. Langella, Capo dell'Ufficio legislativo. All'arrivo la delegazione è stata accolta dall'Ambasciatore d'Italia, S.E. Bucci e dal Vice Ambasciatore Petrangeli.
Si è, quindi, recata a Durazzo dove ha fatto visita al Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza. Si tratta di una istituzione interministeriale che nasce nel 1997, dopo un periodo di grave crisi economica e di instabilità politica dell'Albania in seguito alla morte di E. Hoxha nel 1985 e culminato nel 1991 con l'arrivo della nave «Vlora» nel porto di Bari, con a bordo circa 20.000 albanesi. In base ad un protocollo operativo siglato appunto nel 1997 dai Ministri degli interni italiano e albanese, e poi rinnovato nel 2021, la Guardia di Finanza italiana è stata chiamata a svolgere compiti di sorveglianza marittima e aerea delle coste e del mare tra l'Italia e l'Albania, insieme ad un'attività di formazione della polizia albanese.
Il Nucleo ha due sedi, una a Durazzo e una a Valona. Il personale ivi operativo ammonta a 24 unità, comandate dal Ten. Col. Davide D'Aponte. Dispone di 2 vedette costiere, 3 battelli di servizio operativo e due aeromobili. Sono state svolte 70 missioni circa negli ultimi due semestri con 185 ore di sorvolo.
Il Nucleo di Frontiera, come è stato illustrato nel corso della visita, ha come compito quello di sorvegliare le acque marittime tra Italia ed Albania al fine di controllare le rotte migratorie – che partono dalle coste montenegrine e dall'Albania – e il traffico illegale di merci e di sostanze stupefacenti, spesso occultate da attrezzatura da pesca in modo da eludere la sorveglianza aeromarittima.
Il raccordo informativo è effettuato con l'Ufficio dell'Esperto per la Sicurezza a Tirana; questo permette di individuare le aree di intervento, anche al fine di raccogliere le informazioni di natura investigativa, predisporre i servizi di controllo dello spazio marittimi per il contrasto delle attività legali e definire le missioni di sorvolo sul territorio albanese.
Il Nucleo svolge, poi, riunioni di coordinamento con i Comandi regionali della Guardia di Finanza della Puglia, dell'Abruzzo e del Molise. Pag. 25
In relazione a quanto stabilito dal Protocollo Operativo, vengono effettuati, insieme al personale della Polizia di confine albanese, controlli a bordo delle navi in partenza dall'Albania e dirette in Italia, con la contestuale segnalazione degli esiti ai Reparti italiani competenti.
Il Raccordo informativo include, poi, la segnalazione dei mezzi in partenza dai porti di Durazzo e Valona, potenzialmente dediti a traffici illeciti.
La formazione della polizia albanese avviene attraverso lezioni e attività di addestramento.
Viene, poi, svolta un'attività di supporto alla legalità, anche attraverso la partecipazione ad iniziative di carattere solidale come la regata organizzata, nell'ambito della missione «Terabithia-ambulatorio di coccole», il 16 ottobre 2021, partita da Brindisi e arrivata al porto di Valona.
L'Ambasciatore Bucci nel corso dell'incontro ha ricordato come il giorno precedente il Presidente del Consiglio aveva incontrato il Primo Ministro Albanese, primo incontro per il Premier italiano con un Paese non appartenente all'Unione europea. Ha fornito, quindi, taluni dati in ordine ai rapporti tra l'Italia e l'Albania sia in termini di scambi commerciali sia in riferimento alle numerosissime aziende italiane operanti sul territorio albanese. Ha ricordato, inoltre, il grande apporto che la magistratura e le Forze di Polizia italiana forniscono per consolidare l'apparato giudiziario e di sicurezza albanese.
La delegazione si è poi recata a Tirana, al Parlamento albanese, dove ha incontrato la Presidente, i Vice Presidenti, nonché i Presidenti delle Commissioni Esteri e Sicurezza. Gli scambi hanno sottolineato il clima di amicizia e di fraternità che sussiste tra i due popoli, la ferma volontà dell'Albania di entrare al più presto nell'Unione europea, le difficoltà geopolitiche che l'area dei Balcani si trova ad affrontare e la necessità che l'Albania non venga lasciata a se stessa rispetto, appunto, ad un progetto europeo di cui si sente parte integrante. Negli incontri, i rappresentanti del Parlamento albanese hanno poi lodato l'operato svolto nella loro terra dalla Guardia di finanza italiana, Forza di Polizia che ormai gli albanesi considerano «di casa» e alla quale rivolgono sentimenti di stima, rispetto e gratitudine.
La visita si è conclusa, quindi, con un invito a perseguire un dialogo serrato tra le istituzioni italo-albanesi, anche attraverso una futura visita presso il Parlamento italiano da parte della delegazione albanese.
Giovanni RUSSO (FDI) ringrazia il presidente Rizzo per avere promosso la visita al contingente della Guardia di Finanza in Albania e sottolinea quanto sia importante l'attività da questo svolta. Evidenzia, inoltre, che la stessa classe politica albanese ha chiesto a gran voce che l'impegno italiano possa proseguire e rimarca come, nonostante si tratti di un contingente contenuto nei numeri, esso sia fortemente motivato e sia riuscito a sviluppare capacità importanti nel contrasto soprattutto ai traffici illeciti.
Conclude ricordando che le due sponde del Mediterraneo non potranno mai essere sicure se non lo saranno contemporaneamente.
Giovanni Luca ARESTA (M5S) si unisce ai ringraziamenti al presidente per la missione davvero significativa e agli uomini e donne del contingente della Guardia di Finanza in Albania per la dedizione e l'impegno con cui ogni giorno svolgono i loro compiti.
Sottolinea come la collaborazione tra i due Paesi sia improntata a uno spirito di solidarietà ed amicizia e rimarca l'importanza di approfondire i temi della sicurezza comune.
Giuseppina OCCHIONERO (IV) ringrazia, a sua volta, per l'opportunità che è stata data di visitare il contingente della Guardia di Finanza in Albania. Si è trattato di un'esperienza interessante, utile e ricca di spunti di riflessione. Ritiene importante continuare il dialogo tra i due Paesi e si associa alle considerazioni dei colleghi ribadendo la necessità di rafforzare i rapporti bilaterali.
Pag. 26Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso lo svolgimento delle Comunicazioni in esame.
La seduta termina alle 13.05.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.05 alle 13.40.
ATTI DEL GOVERNO
Giovedì 2 dicembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.
La seduta comincia alle 13.40.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 38/2021, relativo all'ammodernamento della rete radar costiera e dei sistemi di Maritime Situational Awareness land and sea based della Marina militare a supporto del controllo delle frontiere.
Atto n. 328.
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 25 novembre 2021.
Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella seduta del 25 novembre la relatrice, onorevole Tripodi, illustrando i contenuti del provvedimento, ha ritenuto utile avere alcuni chiarimenti dal rappresentante del Governo, che si è riservato di fornirli in una prossima seduta.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ, con riferimento alle possibili variazioni del cronoprogramma dei pagamenti, precisa che l'Amministrazione si ritiene vincolata a non eccedere il costo complessivo sottoposto a parere parlamentare e che, laddove l'approfondimento tecnico amministrativo precontrattuale dovesse definire la necessità di un superamento di tale limite di spesa, si darà corso ad un nuovo decreto integrativo.
Maria TRIPODI (FI), relatore, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere della relatrice.
La seduta termina alle 13.50.
RISOLUZIONI
Giovedì 2 dicembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.
La seduta comincia alle 13.50.
7-00719 Ferrari: Sulle possibili iniziative volte a reperire risorse per potenziare e ammodernare le basi e le infrastrutture delle Forze speciali italiane.
(Seguito discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00143).
La Commissione prosegue l'esame della risoluzione, rinviata nella seduta del 27 ottobre 2021.
Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella seduta del 27 ottobre il deputato Ferrari ha illustrato i contenuti della risoluzione. Successivamente, su iniziativa dei presentatori, in data 25 novembre, è stata pubblicata una nuova formulazione del testo.
Domanda, quindi, al deputato Ferrari di potere aggiungere la propria firma all'atto di indirizzo.
Salvatore DEIDDA (FDI), anche a nome del gruppo di Fratelli d'Italia, domanda di potere sottoscrivere la risoluzione.
Giovanni Luca ARESTA (M5S) domanda di potere aggiungere la firma, anche a Pag. 27nome dei componenti il gruppo del M5S in Commissione.
Giuseppina OCCHIONERO (IV) domanda, a sua volta, di potere aggiungere la propria firma.
Elisabetta RIPANI (CI) chiede di sottoscrivere l'atto di indirizzo anche a nome di componenti il gruppo di Coraggio Italia.
Roger DE MENECH (PD) domanda di potere aggiungere la firma dei componenti il gruppo del Partito democratico.
Maria TRIPODI (FI) condivide l'atto di indirizzo e, anche a nome del gruppo di Forza Italia, chiede di potere aggiungere la firma.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ, osserva che le unità dipendenti dal Comando interforze per le operazioni delle forze speciali, il COFS, costituiscono il nucleo della capacità di risposta a situazioni o eventi critici che possano coinvolgere personale ed assetti nazionali.
Rileva, quindi, che accanto ai reparti inquadrati nel COFS, che costituiscono il cosiddetto «TIER 1», operano due ulteriori unità, costituenti il «TIER 2»: il 185° Reggimento Ricognizione ed Acquisizione Obiettivi «Folgore» e il 4° Reggimento alpini paracadutisti Ranger, che possono compiere, con la medesima efficacia, una parte significativa delle missioni ad esse assegnate. Si riferisce, in particolare, alle tre missioni «NATO SOF» (Direct Action, Military Assistance e Special Reconnàissance).
Aggiunge che vanno poi menzionati altri tre reparti orientati al supporto delle operazioni speciali: il 3° Reggimento elicotteri per operazioni speciali (REOS) «Aldebaran» dell'Esercito italiano, il Reparto Eli-Assalto della Marina militare e il 9° Stormo «Francesco Baracca» dell'Aeronautica militare. Per completezza d'informazione, rappresenta che il 28° Reggimento «Pavia», menzionato nell'atto di indirizzo in discussione, rientra nelle unità convenzionali di supporto generale e non, quindi, tra quelle orientate alle operazioni speciali.
Oltre alle summenzionate unità sono state, inoltre, sancite le Forze per Operazioni Speciali (FOS): si tratta di reparti convenzionali, a livello compagnia, orientati al supporto delle operazioni speciali, forniti dal 187° Reggimento paracadutisti «Folgore», dal Reggimento lagunari «Serenissima», dal 66° Reggimento «Trieste», dal 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti «Tuscania», dalla compagnia Supporto Tattico alle Operazioni Speciali (STOS) del 17° Stormo e dalla Compagnia FOS del Reggimento «San Marco».
Osserva, quindi, che la crescente instabilità, propria sia delle aree di interesse nazionale, che delle Alleanze di cui il nostro Paese fa parte, induce ad ipotizzare che il ricorso ai succitati assetti possa assumere, nel tempo, carattere di sempre maggiore regolarità.
In tale contesto, l'addestramento ed il mantenimento della necessaria prontezza operativa dei reparti in questione presuppongono la necessaria predisposizione di aree ed infrastrutture dedicate, nonché di adeguate attività di formazione. Analoghe considerazioni potrebbero essere applicate alle unità di supporto, laddove richiesto da parte del comparto.
Pertanto, ritiene opportuno, nel solco dell'attenzione che la Difesa già rivolge al settore, proseguire nell'azione di reperimento di risorse da stanziare su base pluriennale per l'ammodernamento delle infrastrutture logistiche ed operative di cui si servono le forze speciali e le unità che le supportano.
Al riguardo, nell'evidenziare che l'attuale Documento Programmatico Pluriennale prevede stanziamenti per circa 319 milioni di euro destinati all'acquisizione di mezzi e materiali per il comparto, fa presente che il Dicastero ritiene opportuna la prosecuzione del proprio impegno, ampliandone la portata alle infrastrutture necessarie alla preparazione, all'addestramento ed al mantenimento in condizioni di elevata prontezza operativa sia dei reparti che ne fanno parte, sia delle Forze a loro supporto. Si tratta, in buona sostanza, di uno sforzo già in atto, che la Difesa è Pag. 28pienamente consapevole di dover proseguire.
Per questi motivi, ritiene che l'impegno chiesto all'Esecutivo possa essere accolto qualora riformulato nel seguente tenore: impegna il Governo a continuare a sostenere il settore, ampliando lo sforzo, dal primo provvedimento utile, per il reperimento di risorse da destinare al potenziamento ed all'ammodernamento delle basi e delle infrastrutture necessarie alla preparazione, all'addestramento ed al mantenimento in condizioni di elevata prontezza operativa dei reparti che costituiscono la punta di lancia delle Forze armate italiane, ovvero le forze speciali e quelle orientate al loro supporto.
Di conseguenza rileva che occorre espungere: dalla terza premessa le parole «e dedicate per il cosiddetto supporto operativo per il» e le parole «ed il 28° reggimento Comunicazioni operative Pavia»; dalla settima premessa le parole «dell'unita» e, dall'ultima premessa le parole «al più presto».
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ringrazia il Governo e tutti i gruppi che hanno voluto sostenere la risoluzione. Ha contezza dello sforzo che la Difesa compie per sostenere le dotazioni strutturali e dei mezzi dei Reparti delle Forze Speciali e, pertanto, accetta le riformulazioni proposte.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la risoluzione 8-00143 Ferrari (vedi allegato 2).
La seduta termina alle 14.05.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Giovedì 2 dicembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.
La seduta comincia alle 14.05.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso la trasmissione sulla web-tv della Camera dei deputati.
5-07200 Tripodi: Sulle iniziative per ridurre il disagio arrecato alla popolazione della provincia di Cosenza dal sorvolo di velivoli dell'Aeronautica militare.
Maria TRIPODI (FI) illustra l'interrogazione a sua prima firma, chiedendo chiarimenti sulle esercitazioni aeree svolte nella provincia di Cosenza.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 3).
Maria TRIPODI (FI), si dichiara pienamente soddisfatta della risposta e ringrazia il rappresentante del Governo per avere dato precise spiegazioni sulle procedure adottate per lo svolgimento delle esercitazioni. Fa presente di essersi personalmente impegnata a rassicurare la popolazione locale e manifesta compiacimento per la risposta che aggiunge chiarezza.
5-07201 Aresta: Sulla soppressione del distaccamento aeroportuale di Brindisi, sede della base logistica dell'ONU.
Giovanni Luca ARESTA (M5S) illustra l'interrogazione a sua prima firma sottolineando che l'importanza del ruolo strategico svolto dal distaccamento aeroportuale di Brindisi è stata sottolineata anche nel DPP per il triennio 2018-2020, dove si evidenzia il ruolo indispensabile svolto dalla base logistica dell'ONU per il supporto integrato a favore di tutti i teatri operativi delle Nazioni Unite.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 4).
Pag. 29Giovanni Luca ARESTA (M5S), si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta. Ribadisce che il distaccamento di Brindisi ha enormi potenzialità sul bacino del Mediterraneo e auspica che il dicastero voglia ulteriormente riflettere sulla sua soppressione, anche sotto il profilo delle conseguenze impattanti sul delicato tessuto socio-economico di Brindisi.
5-07202 Deidda: Sulle iniziative da assumere per confermare le professionalità della Sanità militare.
Salvatore DEIDDA (FDI) illustra l'interrogazione a sua prima firma, sottolineando l'attaccamento alla divisa da parte di questo personale sanitario, che merita di essere confermato.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 5).
Salvatore DEIDDA (FDI), si dichiara pienamente soddisfatto della risposta fornita dal Governo.
5-07203 Ferrari: Sulle persone evacuate in Italia nell'ambito dell'operazione «Aquila Omnia-Bis».
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) illustra l'interrogazione a sua prima firma e ricorda come il gruppo della Lega sia stato il primo a sollevare il tema della situazione degli afgani che hanno collaborato con la Difesa. Domanda, quindi, dettagli sui numeri dei collaboratori afgani trasferiti in Italia con l'operazione Aquila Omnia-bis.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 6).
Roberto Paolo FERRARI (LEGA), si dichiara soddisfatto della puntuale risposta.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire dichiara conclusa la seduta.
La seduta termina alle 14.20.