AUDIZIONI INFORMALI
Giovedì 30 settembre 2021.
Audizione informale, in videoconferenza, di: Sebastiano Ardita, componente del Consiglio Superiore della Magistratura; Alfonso Sabella, magistrato ordinario; Gian Carlo Caselli, già Procuratore di Palermo e di Torino; Roberto Scarpinato, sostituto Procuratore generale di Palermo; Luca Tescaroli, procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 1951 Bruno Bossio, C. 3106 Ferraresi e C. 3184 Delmastro Delle Vedove, recanti accesso ai benefici penitenziari per i condannati per reati c.d. ostativi, di cui all'articolo 4-bis della legge sull'ordinamento penitenziario.
L'audizione informale è stata svolta dalle 10 alle 12.05.
INTERROGAZIONI
Giovedì 30 settembre 2021. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene, in videoconferenza, il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.
La seduta comincia alle 16.15.
Pag. 4Variazione nella composizione della Commissione.
Mario PERANTONI, presidente, comunica che, per il Gruppo Misto, il deputato Giorgio Trizzino cessa di far parte della Commissione ed entra a farne parte la deputata Giusi Bartolozzi.
Sui lavori della Commissione.
Mario PERANTONI, presidente, avverte che, poiché nella seduta odierna in sede di interrogazioni, non sono previste votazioni, ai deputati è consentita la partecipazione da remoto, in videoconferenza, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre scorso.
Ricorda che, secondo l'articolo 132 del Regolamento, il presentatore di ciascuna interrogazione ha facoltà di replicare alla risposta fornita dal rappresentante del Governo per non più di cinque minuti.
5-05471 Giachetti: Sulla vicenda di un detenuto nel carcere di Voghera morto per Covid-19.
Il sottosegretario Francesco Paolo SISTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Roberto GIACHETTI (IV), replicando da remoto, dichiara di essere colpito dalle parole del sottosegretario, considerato che nella vicenda della morte di un detenuto del carcere di Voghera si sono manifestati tutti gli elementi tipici della scarsa efficienza dell'amministrazione penitenziaria, a partire dall'abuso della custodia cautelare nei confronti di un soggetto incensurato. Aggiunge inoltre che al soggetto in questione non sono stati garantiti né la prevista vicinanza ai suoi familiari, volta a favorire i contatti parentali, né la cura della salute e la tutela dell'incolumità fisica. Nel rilevare inoltre che l'evidente sfascio della sanità penitenziaria richiederebbe un intervento urgentissimo da parte dell'amministrazione competente, ritiene che meriti una riflessione anche il fatto che, ad oltre un anno dall'accaduto, le indagini della magistratura siano ancora in corso. Evidenziando che un detenuto merita il medesimo rispetto che viene riservato agli altri cittadini, ricorda che in una email inviata all'ex deputata Rita Bernardini il figlio del soggetto in questione ha lamentato l'assoluta impossibilità di comunicare con il padre e di ottenere informazioni circa il suo stato di salute, sottolineando inoltre la preoccupazione della sua famiglia in ragione della notizia di focolai di Covid-19 nel carcere di Voghera. Precisa inoltre che, come fatto sapere alla famiglia dal soggetto interessato, il medico del carcere si sarebbe rifiutato di visitarlo, il che avrebbe indotto l'agente penitenziario di turno a scrivere una lettera di richiamo. Nel dichiarare di attendere gli esiti dell'indagine della magistratura, manifesta il proprio sconcerto per il fatto che il Ministero della giustizia non abbia ritenuto, neanche di fronte ad una vicenda così grave, di avviare un'ispezione al fine di verificare direttamente i fatti e di accertare le eventuali responsabilità interne. Nel sollecitare una riflessione da parte del sottosegretario, richiamando la sensibilità manifestata dalla Ministra Cartabia sul tema delle carceri, ribadisce da ultimo che anche ai detenuti va garantito il rispetto della dignità e della vita.
5-06653 Varchi: Su iniziative per interventi efficaci nel sistema carcerario italiano.
Il sottosegretario Francesco Paolo SISTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Maria Carolina VARCHI (FDI), replicando da remoto, precisa di aver ascoltato con molta attenzione la risposta fornita dal rappresentante del Governo. Evidenzia di aver visitato personalmente il carcere di Palermo successivamente ai fatti di cui si parla nell'interrogazione a sua firma e che pertanto ha potuto constatare personalmente tutto ciò che ha riferito in tale atto di sindacato ispettivo. Rileva come la rivolta Pag. 5 si sia sviluppata in più momenti ed abbia avuto come epilogo la devastazione di diverse celle. Evidenzia quindi come in occasione di tali rivolte, che sono una costante nella vita penitenziaria, manchino dei protocolli operativi cui fare riferimento per sedarle. Ciò comporta che in questi frangenti, anche in considerazione della carenza di organico, la decisione da adottare tempestivamente per ripristinare la normalità ricadano direttamente sui comandanti di reparto. Nel rilevare come in tali situazioni una decisione errata possa portare a situazioni nefaste, evidenzia come l'Esecutivo e le istituzioni, in assenza di protocolli operativi, dovrebbero interessarsi maggiormente a ciò che accade all'interno delle carceri e a quale sia la reale attività degli agenti carcerari. Sottolinea, inoltre, che per quanto riguarda il trattamento dei detenuti, la detenzione di minori è meritevole di una maggiore attenzione in quanto, proprio per motivi anagrafici, tale popolazione carceraria è quella che maggiormente può beneficiare del fine rieducativo della pena. Rammenta inoltre che nel periodo pandemico si è verificata l'interruzione di molte misure di trattamento dei detenuti e contemporaneamente alcune zone carcerarie necessitano di interventi strutturali. Sottolinea pertanto che la realtà non è rosea come sembra apparire dal dato cartolare ed invita il Governo a visitare le strutture carcerarie della sua città per valutare effettivamente lo stato delle stesse. Ribadisce quindi che le priorità del Governo, a suo avviso, dovrebbero essere l'individuazione di protocolli non più procrastinabili, da adottare in caso di rivolta e l'investimento di risorse per il trattamento dei detenuti che deve essere veramente efficace. Sottolinea infine che i detenuti devono avere la percezione che lo Stato esiste, con regole severe da rispettare ma tenendo sempre a mente il fine rieducativo della pena.
5-06709 Zanettin: Su iniziative per un aumento di personale presso il carcere di Vicenza.
Il sottosegretario Francesco Paolo SISTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Pierantonio ZANETTIN (FI), replicando da remoto, evidenzia come l'atto di sindacato ispettivo a sua firma sia stato formulato alla luce di un episodio molto grave relativo al suicidio di un detenuto, omicida reo confesso, che era entrato da poche ore in carcere in uno stato psicologico di prostrazione elevato. Evidenzia come il detenuto in questione non sia stato sottoposto – come avrebbe dovuto – ad una sorveglianza attiva e continua. Nel dichiarare di comprendere pienamente la risposta, molto burocratica, fornita dal rappresentante del Governo, che fa riferimento ai concorsi in essere, alle scoperture di organico del personale carcerario, rileva che tuttavia non ci si debba rassegnare a tale situazione e si dichiara, pertanto, non del tutto soddisfatto della risposta. A suo avviso sarebbe necessario effettuare degli interventi più sostanziosi, fornendo risposte immediate al problema delle scoperture del personale carcerario e a quello del sovraffollamento nelle carceri. Prende dunque atto che non è possibile al momento intervenire maggiormente ma sottolinea come ciò non possa non determinare uno stato di criticità particolare. Nel rilevare infine che tutte le interrogazioni svoltesi nella giornata odierna sono relative alle carceri, sottolinea come ciò dimostri che il sistema carcerario, che è uno dei temi più critici nell'universo giudiziario, meriti una maggiore attenzione.
Mario PERANTONI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 16.55.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 30 settembre 2021.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17.05 alle 17.15.