CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 settembre 2021
661.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 217

RISOLUZIONI

  Mercoledì 22 settembre 2021. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico Anna Ascani.

  La seduta comincia alle 14.

7-00725: Iniziative per la soluzione di criticità relative alla trasmissione in streaming di contenuti audiovisivi.
(Discussione e approvazione).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in oggetto.

  Raffaella PAITA, presidente, illustra la risoluzione di cui è prima firmataria.

  Andrea ROMANO (PD) sottolinea il contrasto esistente fra l'ottavo capoverso della parte motiva, laddove viene utilizzato il termine «univocità», e il punto b) dell'impegno, laddove si parla diversamente di trasparenza e verificabilità. Evidenzia infatti la pericolosità dell'utilizzo, in un atto Pag. 218di indirizzo, del termine «univocità», per i danni che esso potrebbe produrre alle televisioni locali, anche in termini di raccolta pubblicitaria; ne suggerisce dunque la sostituzione nell'ottavo capoverso della parte motiva con il più appropriato termine «omogeneità».

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA) ringrazia in primo luogo la presidente per il lavoro di sintesi svolto. Dichiara che il proprio gruppo politico condivide la necessità della risoluzione in argomento. Relativamente al punto c) dell'impegno, propone di aggiungere dopo le parole «modalità tecniche» le parole «disponibili per la distribuzione degli eventi, incluse le altre modalità di distribuzione broadcast attualmente disponibili».

  Mirella LIUZZI (M5S), rilevando l'importanza della risoluzione in argomento, evidenzia la presenza di criticità quanto alla rilevazione dell'audience. Suggerisce dunque l'introduzione, alla lettera b), dopo la parola «certificazione», dell'espressione «, indipendenza e terzietà»; fa notare l'importanza del punto in termini riparto dei proventi.

  Raffaella PAITA, presidente, ai fini della chiarezza del dibattito, chiede ai commissari che intervengono di esplicitare la propria approvazione o meno sulle proposte di emendamento avanzate in precedenza. Prende atto che su quelle finora proposte vi è un largo consenso.

  Roberto ROSSO (FI) manifesta il proprio accordo sulle proposte sinora avanzate. Dichiara di apprezzare in modo particolare quella di Andrea Romano: il termine «univocità», argomenta, va modificato, in quanto fra l'altro la parola «omogeneità» raccoglie meglio le indicazioni della delibera n. 194/21 dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

  Marco SILVESTRONI (FDI) afferma di apprezzare il contenuto della risoluzione, e che potrebbe anche votare a favore; manca però, ed è un punto dirimente, il riferimento alle misure che DAZN e tutti gli altri operatori che offrono servizi analoghi devono adottare al fine di garantire agli utenti piena tutela in materia di trasparenza, informazione, indennizzi, reclami, assistenza tecnica, qualità del servizio, anche utilizzando tutte le tecnologie disponibili per la trasmissione degli eventi.

  Raffaella PAITA, presidente, rimarcando che in ogni modo ogni deputato è libero di votare in base al proprio convincimento, fa comunque notare al collega Silvestroni che quanto da lui richiesto è già presente nel testo della risoluzione.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) ringrazia in primo luogo la presidente per aver proposto la risoluzione in argomento. Venendo ai punti su cui si è articolata la discussione, osserva in primo luogo che, quanto alla proposta di Andrea Romano, a suo avviso il termine «univocità» è adeguato e non necessita di sostituzione, giacché l'esigenza è quella di individuare, rispetto ai diversi metodi di rilevazione, un criterio comune per estrapolare gli indici di ascolto.
  In secondo luogo, sottolinea che l'AGCOM deve poter effettuare interventi sanzionatori sulle piattaforme e che tale potere deve essere previsto da una norma. Il punto che l'AGCOM dovrebbe sanzionare, tuttavia, è l'assenza di investimenti sulla rete da parte degli operatori: occorre utilizzare l'Autorità, afferma, per indurre operatori e piattaforme a fare tutto il possibile per migliorare la qualità della visione, visto che l'obiettivo che ci si è posti è quello di portare tutti gli italiani ad avere entro il 2026 la connessione ad un Giga. Rimarca infine che la risoluzione può essere perfezionata in alcuni passaggi, ma rappresenta comunque uno strumento prezioso per offrire risposta a questi problemi.

  Luciano NOBILI (IV) manifesta apprezzamento per il lavoro svolto con la risoluzione in oggetto. Sulla proposta avanzata dal collega Romano, dichiara la propria condivisione: occorre assicurare attendibilità alla rilevazione degli indici di ascolto, Pag. 219giacché essi determinano effetti economici di primaria importanza. Inoltra, tale rilevazione va estesa anche allo streaming, che però produce la necessità di formule fortemente innovative. Cita un esempio concreto: appunto DAZN offre la possibilità di vedere i programmi su più apparecchi con un solo abbonamento; è dunque evidente che le modalità tradizionali di rilevazione non sono più adatte.
  Quanto al tema evocato dalla collega Bruno Bossio sull'attribuzione di poteri sanzionatori dell'AGCOM sulle piattaforme, si dichiara d'accordo: il calcio, stante la sua popolarità, può essere un volano importante per la digitalizzazione del Paese; afferma dunque di considerare il ricorso al satellite al massimo un rimedio emergenziale, non una risorsa stabile.

  Marco SILVESTRONI (FDI) insiste per la riformulazione della lettera a) dell'impegno nei termini dianzi indicati.

  Raffaella PAITA, presidente, fa notare al collega Silvestroni come tale aspetto sia già ricompreso nella lettera c) dell'impegno, anche alla luce della proposta di riformulazione del collega Capitanio.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA), rivolgendosi al collega Nobili, precisa ulteriormente il tenore della riformulazione avanzata.

  La sottosegretaria Anna ASCANI sottolinea la necessità che l'atto di indirizzo in argomento tenga adeguatamente conto della discussione in corso su due altri atti, vale a dire il Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (TUSMAR) e il Codice delle comunicazioni elettroniche, sede nella quale il Parlamento potrà avere ampi margini di intervento. Dichiara dunque di condividere i contenuti del dibattito svolto dalla Commissione, chiedendo ulteriormente di tenere conto dei due atti appena citati, in modo tale che l'approfondimento di tutti i documenti all'esame del Parlamento possa svolgersi in maniera coerente.
  Formula infine parere favorevole sulle proposte di riformulazione avanzate dai commissari, facendo peraltro notare ai colleghi Capitanio e Nobili che il richiamo a tutte le modalità di trasmissione è già contenuto nel testo della risoluzione.

  Raffaella PAITA, presidente, onde elaborare un nuovo testo della risoluzione dispone una breve sospensione.

  La seduta, sospesa alle 14.25, è ripresa alle 14.35.

  Raffaella PAITA, presidente, dà lettura della nuova formulazione della risoluzione (vedi allegato 1).

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), quanto alla lettera c) dell'impegno, osserva che non le appare giustificato prescrivere alla piattaforme l'adozione di tutte le modalità tecniche disponibili. Si può invece, in modo più costruttivo, pretendere che lo streaming venga trasmesso sulla rete, tramite importanti investimenti su quest'ultima.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA) avanza la proposta di introdurre alla lettera c) dell'impegno l'espressione «come da accordi stipulati dagli operatori».

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) insiste che la prescrizione dev'essere effettuata sugli investimenti, altrimenti gli operatori trascureranno la rete e preferiranno optare per altre modalità di trasmissione.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA) ribadisce che occorre garantire la massima qualità di trasmissione in tutte le modalità disponibili, come previsto nei contratti.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) avanza il suggerimento di prevedere due livelli differenziati di garanzia e prescrizione.

  Raffaella PAITA, presidente, riformula ulteriormente la risoluzione alla luce del dibattito svolto, proponendo altresì di inserire un'ulteriore osservazione anch'essa volta al miglioramento della qualità del servizio al cliente finale.

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  La sottosegretaria Anna ASCANI esprime parere favorevole sul testo della risoluzione, come testé riformulato.

  La Commissione approva la risoluzione 7-00725 Paita nel testo ulteriormente riformulato, che assume la nuova numerazione 8-00135 (vedi allegato 2).

7-00692 Rospi: Realizzazione delle opere infrastrutturali inserite nelle reti Trans-europee di trasporto (Ten-T).
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in oggetto.

  Gianluca ROSPI (CI) illustra la risoluzione. Sottolinea l'urgenza con la quale il Parlamento deve dare chiare indicazioni al Governo sulla materia in oggetto, giacché gli organismi unionali decideranno entro la fine del 2021.

  Diego SOZZANI (FI) rileva che l'esigenza di votare la risoluzione in argomento discende dalla necessità di gestire il PNRR. Evoca la contraddizione per la quale, ad esempio, l'alta velocità è richiesta fino a Palermo ma manca invece sulla dorsale adriatica; la risoluzione, afferma, va proprio in questa direzione. Quanto più rapidamente, conclude, la Commissione darà indicazioni al Governo su una revisione della rete TEN-T, tanto più rapidamente riusciremo a chiudere i cantieri.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) afferma di condividere non solo lo spirito generale della risoluzione in argomento, ma anche molti punti particolari che vi sono ricompresi. Essa tra l'altro porta una parola finale sull'attraversamento rapido dello Stretto di Messina, e occorre ribadirlo in questa occasione.

  Raffaella PAITA, presidente, ricorda di aver inserito in calendario la risoluzione in oggetto su forte indicazione del gruppo Coraggio Italia. Propone un cronoprogramma per il seguito dell'esame, comprensivo anche di audizioni; ricorda che è prioritaria l'esigenza di esaminare il decreto-legge «trasporti», ma che la risoluzione verrà comunque votata nei tempi richiesti.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 22 settembre 2021. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA.

  La seduta comincia alle 14.45.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2019/770 relativa a determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale e di servizi digitali.
Atto n. 269.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato nella seduta del 9 settembre scorso.

  Federica ZANELLA (LEGA), relatrice, rileva che non sono giunte osservazioni dai colleghi.

  Raffaella PAITA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2019/1159 recante modifica della direttiva 2008/106/CE concernente i requisiti minimi di formazione per la gente di mare e che abroga la direttiva 2005/45/CE riguardante il reciproco riconoscimento dei certificati rilasciati dagli Stati membri alla gente di mare.
Atto n. 281.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato nella seduta del 9 settembre scorso.

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  Raffaella PAITA, presidente, avverte che sono pervenute le memorie di AIATP (Associazione Italiana Armatori Trasporto Passeggeri), CISAL (Confederazioni Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori), Federmar (Federazioni marittimi CISAL), e Sindacato USCLAC-UNCDIM-SMACD.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 22 settembre 2021. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA.

  La seduta comincia alle 14.50.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2021.
C. 3208 Governo.
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2020.
Doc. LXXXVII, n. 4.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), relatrice, fa presente che la Commissione è chiamata ad esaminare congiuntamente il disegno di legge di delega per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti normativi dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2021 e la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2020.
  Analizzando in primo luogo il disegno di legge di delegazione europea, ricorda che la legge di delegazione europea, ai sensi dell'articolo 30 della legge n. 234 del 2012, reca disposizioni per il conferimento al Governo di deleghe legislative volte ad attuare delle direttive europee e delle decisioni quadro da recepire nell'ordinamento nazionale; a modificare o abrogare disposizioni statali vigenti, limitatamente a quanto indispensabile per garantire la conformità dell'ordinamento nazionale ai pareri motivati indirizzati all'Italia dalla Commissione europea oppure al dispositivo di sentenze di condanna per inadempimento emesse della Corte di giustizia dell'Unione europea, nonché disposizioni che autorizzano il Governo a recepire in via regolamentare direttive nelle materie di competenza esclusiva dello Stato, già disciplinate con legge, ma non coperte da riserva assoluta di legge. Possono inoltre essere previste disposizioni che autorizzano il Governo a emanare testi unici per il riordino e per l'armonizzazione di normative di settore, nel rispetto delle competenze delle regioni e delle province autonome, nell'ambito delle deleghe appena descritte. Oltre a ciò, la legge di delegazione può contenere deleghe legislative per regolamentare la disciplina sanzionatoria di violazioni di atti normativi dell'Unione europea ovvero per dare attuazione a eventuali disposizioni non direttamente applicabili contenute in regolamenti europei.
  Il disegno di legge di delegazione europea 2021 all'esame della Commissione si compone di 13 articoli, che recano disposizioni di delega riguardanti il recepimento di 9 direttive europee inserite nell'allegato A. L'articolato contiene inoltre principi e criteri direttivi specifici per l'esercizio della delega relativa a 3 di tali direttive, nonché per l'adeguamento della normativa nazionale a 12 regolamenti europei.
  Come di consueto le materie trattate nella legge di delegazione europea sono eterogenee. Tra gli atti europei se ne segnalano 4 di precipuo interesse della Commissione: i regolamenti (CE) n. 1071/2009, 1072/2009 e 1073/2009, a proposito dei quali sono specificati principi e criteri direttivi concernenti l'adeguamento delle disposizioni interne; e la direttiva 2020/1057, riportata unicamente nell'allegato A.
  Relativamente ai regolamenti (CE) n. 1071/2009, 1072/2009 e 1073/2009, in materia di trasporto su strada di merci e persone, essi sono contemplati all'articolo 13. Esso contiene i princìpi e i criteri direttivi per l'esercizio della delega per il Pag. 222riassetto e la riforma delle disposizioni vigenti relative all'esercizio della professione di trasportatore su strada di merci e persone, all'attività di trasporto su strada di merci e persone, alle violazioni e sanzioni afferenti alla predetta attività.
  Per quanto attiene al quadro europeo, è opportuno ricordare che la materia del trasporto stradale di merci e persone è regolata a livello europeo dal regolamento (CE) n. 1071/2009, che stabilisce norme comuni sulle condizioni da rispettare per esercitare l'attività di trasportatore su strada, dal regolamento (CE) n. 1072/2009, che fissa norme comuni per l'accesso al mercato internazionale del trasporto di merci su strada, e dal regolamento (CE) n. 1073/2009, che fissa norme comuni per l'accesso al mercato internazionale dei servizi di trasporto effettuati con autobus.
  L'articolo 13 prevede, al comma 1, che il Governo possa adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di delegazione europea, uno o più decreti legislativi di adeguamento della normativa nazionale alla normativa europea richiamata in precedenza.
  Il comma 2 individua, in aggiunta ai principi e criteri direttivi generali di cui all'articolo 32 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, i principi e i criteri specifici che il Governo è tenuto a seguire nell'esercizio della delega. In particolare: alla lettera a), si prevede la semplificazione degli adempimenti amministrativi connessi all'attività di trasporto su strada, favorendo l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione; alla lettera b), si prevede di ridefinire il sistema sanzionatorio per la violazione delle disposizioni in materia di trasporto su strada, attraverso la previsione di sanzioni efficaci, dissuasive e proporzionate alla gravità delle violazioni, individuando le modalità di contestazione delle violazioni e di notificazione delle sanzioni; alla lettera c), si prevede il potenziamento della collaborazione informatica tra i soggetti istituzionali coinvolti nello scambio di comunicazioni con le autorità competenti degli altri Stati membri sulle sanzioni irrogate.
  Quanto invece alla direttiva (UE) n. 2020/1057 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2020, riportata nell'allegato A e di cui dunque si definisce unicamente il recepimento, essa stabilisce una normativa specifica per il distacco di conducenti professionisti nel settore del trasporto commerciale su strada e per l'efficace applicazione di tali norme, volta a fornire un quadro giuridico che si adatti maggiormente all'elevato grado di mobilità del lavoro nel settore del trasporto su strada. È inoltre volta a eliminare le discrepanze tra gli Stati membri nell'interpretazione, applicazione ed attuazione di tali disposizioni sul distacco dei lavoratori nel settore del trasporto su strada.
  Tra le novità introdotte dalla direttiva vi sono: a) un'eccezione alle norme generali sul distacco che si applicano al cabotaggio e alle operazioni di trasporto internazionale, ad eccezione del transito, delle «operazioni di trasporto bilaterali» (sia di merci che di passeggeri) e delle operazioni bilaterali con due soste aggiuntive legate al trasporto. Questa eccezione è limitata ai casi in cui esiste un contratto di servizio tra il datore di lavoro che invia il conducente e una parte che opera nello Stato membro ospitante; b) norme amministrative relative al distacco dei conducenti, al controllo e all'applicazione: i trasportatori devono utilizzare un apposito sistema per inviare le dichiarazioni di distacco e le informazioni richieste; c) sanzioni in caso di infrazioni; d) una «applicazione intelligente», che richiede agli Stati membri di integrare il controllo delle norme sul distacco in una strategia di controllo generale; e) norme atte a garantire che il rafforzamento delle norme sul distacco per i conducenti dell'UE non comporti un vantaggio competitivo per gli operatori dei Paesi terzi che hanno accesso al mercato del trasporto su strada dell'UE.
  Il termine per il recepimento della direttiva è posto al 2 febbraio 2022.
  Passando ora all'esame della relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2019, ricordo che si tratta di un documento molto ampio e articolato, suddiviso in cinque parti. Pag. 223Nella prima si dà conto dello sviluppo del processo di integrazione europea e delle questioni istituzionali; nella seconda delle principali politiche settoriali e orizzontali; nella terza dell'Italia e della dimensione esterna dell'UE; nella quarta della comunicazione e formazione sull'attività dell'Unione europea; nella quinta del coordinamento nazionale delle politiche europee.
  Per l'analisi approfondita dei contenuti, anche con riferimento alle politiche settoriali di interesse, rinvio alla documentazione predisposta dagli uffici; mi limiterò sinteticamente a ricordare i più importanti temi d'interesse trattati nel documento.
  Per quanto riguarda l'ambito dei trasporti, si dà conto dei negoziati sulle future relazioni con il Regno Unito, anche con specifico riferimento al trasporto stradale; della prosecuzione dell'esame della proposta di regolamento (CE) n. 715/2007 relativo all'omologazione dei veicoli a motore riguardo alle emissioni dai veicoli passeggeri e commerciali leggeri (euro 5 ed euro 6); della prosecuzione dei negoziati in materia di tariffazione delle infrastrutture stradali nell'ambito dell'iniziativa denominata «Europa in movimento»; della prosecuzione dei negoziati sulle proposte della Commissione europea di modifica ed integrazione della normativa vigente in materia di trasporto merci su strada (Pacchetto mobilità I e II); delle azioni per incentivare la riduzione dell'inquinamento di CO2 nel trasporto marittimo e nelle acque interne; della promozione, nel settore del trasporto aereo, della conclusione e della firma di accordi globali già finalizzati; della prosecuzione delle attività propedeutiche alla revisione del regolamento (UE) n. 1315/2013 sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete TEN-T.
  Per quanto riguarda invece l'ambito delle telecomunicazioni, si dà conto del completamento del mercato unico digitale, in generale e anche sotto i profili connessi alla proprietà intellettuale e alla lotta alla contraffazione; della definizione di standard comuni per favorire gli acquisti pubblici, l'interoperabilità e la sicurezza delle reti informatiche e di comunicazione; della finalizzazione dei negoziati sul Quadro finanziario pluriennale anche a supporto della trasformazione digitale; della promozione di investimenti innovativi nelle reti ad alta capacità e nei servizi digitali integrati e rilascio delle frequenze della banda 700 MHz; dello sviluppo della strategia digitale del settore pubblico; dello sviluppo di specifiche aree progettuali: CIE, PagoPA, SPID e ANPR.

  Raffaella PAITA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 22 settembre 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.