ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 7 luglio 2021. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA.
La seduta comincia alle 14.35.
Proposta di nomina del professor Massimo Deiana a presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna.
Nomina n. 89.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 giugno.
Raffaella PAITA, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere, a seguito della proroga disposta dal Presidente della Camera su richiesta della Commissione, è fissato al 15 luglio 2021.
Ricorda inoltre che, trattandosi di votazione riguardante persone nell'ambito di un procedimento di nomina, il parere che la Commissione è chiamata ad esprimere ha carattere puntuale – dovendo il dispositivo limitarsi all'indicazione «favorevole» o «contrario» – e non può essere corredato di condizioni o osservazioni.
Luciano NOBILI (IV), relatore, sulla base dell'attività istruttoria svolta dalla Commissione, formula una proposta di parere favorevole sull'atto di nomina in esame.
Elisabetta Maria BARBUTO (M5S), dopo avere premesso che nessuno intende mettere in discussione il principio di non colpevolezza sancito dalla Costituzione, invita ad una riflessione sulla documentazione trasmessa alla Commissione dal professor Deiana. Richiama in proposito il contenuto di un decreto di rinvio a giudizio disposto dal GUP di Sassari nei confronti del professore in relazione al reato di abuso di ufficio nel periodo in cui egli svolgeva le funzioni di assessore dei trasporti della regione Sardegna, in violazione dei principi di imparzialità, correttezza e buon andamento della pubblica amministrazione. Evidenzia come il professor Deiana abbia, nel Pag. 128corso dell'audizione, minimizzato tale vicenda, anche facendo riferimento ad una pronuncia della Corte di cassazione; tale pronuncia tuttavia, risalendo al gennaio 2021, è precedente al decreto di rinvio a giudizio ed è stata dunque ritenuta non rilevante dal GUP, in considerazione del resto del fatto che essa non è pienamente riferibile alla fattispecie che ha interessato il professor Deiana. Inoltre, relativamente alla modifica dell'articolo 323 del codice penale intervenuta nel 2020, anch'essa richiamata dal professor Deiana nel corso dell'audizione, evidenzia come essa non abbia alterato i valori fondamentali cui si deve ispirarsi il funzionamento della pubblica amministrazione. Per questi motivi, annuncia a nome del gruppo Movimento 5 Stelle il voto contrario sulla proposta di parere favorevole avanzata dal relatore.
Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), pur nel pieno rispetto della libertà di ogni gruppo parlamentare di assumere le posizioni che esso ritiene opportune, ritiene di non poter mantenere il silenzio di fronte all'intervento appena svolto dalla collega Barbuto, alla quale ribadisce la propria stima personale. Ricorda come la presunzione di innocenza sia uno dei valori fondamentali della nostra Carta costituzionale e auspica di conseguenza che non debba mai più sentirsi in aule parlamentari il richiamo ad atti giudiziari di accusa, giacché il primo dovere di ogni membro del Parlamento è appunto tutelare i principi fondamentali della Costituzione stessa. Ricorda altresì come i sindaci abbiano di recente protestato a proposito dell'eccessiva rigidità delle norme inerenti all'abuso d'ufficio, proprio perché esse li mettono nell'oggettiva impossibilità di svolgere efficacemente le proprie funzioni.
Edoardo RIXI (LEGA) stigmatizza il fatto che nel corso della discussione non sia stato minimamente tenuta in conto la competenza tecnica del candidato rispetto alla gestione del sistema portuale sardo. Osserva che la sussistenza di un procedimento processuale non è rilevante, giacché esso non è ancora giunto all'ultimo grado di giudizio. Ciò anche al fine di consentire alla magistratura, nei cui confronti ribadisce il proprio rispetto, di operare in assoluta libertà, senza il timore di condizionare le sorti di una persona con un semplice rinvio a giudizio. Afferma di non essere d'accordo con quanto dichiarato da Chiara Ferragni, che la politica è in assoluto la cosa più schifosa: al contrario, ritiene che la democrazia rappresenti uno strumento con cui offrire soluzioni al Paese. Il fatto che il reato di abuso di ufficio non sia stato depenalizzato gli appare piuttosto surreale, anche alla luce della propria personale esperienza. Dichiara dunque il voto favorevole del gruppo della Lega, non essendo stata messa in discussione la competenza del soggetto designato. Ricorda infine di avere dato le dimissioni da viceministro e di non essere entrato nell'attuale esecutivo a causa di un procedimento penale conclusosi con una piena assoluzione.
Luciano NOBILI (IV), relatore, ricorda di non conoscere personalmente Deiana, ma di non potersi che associare alle parole pronunciate dei colleghi Bruno Bossio e Rixi. Ribadisce il fatto che una Commissione parlamentare non si può trasformare in un tribunale, senza possibilità di difesa da parte dell'imputato e senza alcun riferimento alle effettive competenze tecniche dello stesso. Dopo la lettera di Di Maio al sindaco di Lodi, afferma, sperava che ci fosse stata una qualche forma di evoluzione, ma così non è avvenuto. Sottolinea che occorre concentrarsi nel dibattito sulla competenza tecnica, altrimenti si corre il rischio di una deriva che ritiene pericolosa.
Elisabetta Maria BARBUTO (M5S) manifesta stima nei confronti della collega Bruno Bossio. Ricorda però come la Commissione si sia di recente trasformata in un tribunale proprio in relazione ad una sanzione disciplinare che non era neanche stata irrogata, situazione ben più lieve di quella attualmente in argomento. Essendo avvocato, protesta di conoscere alla perfezione il contenuto dell'articolo 27 della Costituzione; d'altro canto, vi è stato un effettivo rinvio a giudizio da parte di un Pag. 129tribunale, e, senza alcun intento persecutorio, occorre tener presente che chi gestisce la cosa pubblica ha degli specifici doveri.
Andrea ROMANO (PD), con riferimento alla vicenda dell'ingegner Matteo Africano richiamata dalla collega Barbuto, osserva come sia evidente l'intento ritorsivo nella situazione attuale. Rileva come il Partito Democratico non abbia mai fatto riferimento a vicende giudiziarie, bensì ad un problema di competenze tecniche. Ricorda altresì come sia non sia compito della Commissione trasformarsi in un collegio giudicante, ma solo valutare se il profilo sia congruente o meno rispetto alle funzioni da svolgere.
Umberto DEL BASSO DE CARO (PD) afferma di condividere le parole della collega Bruno Bossio, ma non in maniera assoluta. La presunzione di innocenza è certamente un valore costituzionale, ma esiste anche un criterio di opportunità. Quest'ultimo sarebbe intervenuto se si fosse trattato di un altro reato, più grave; si tratta invece di abuso d'ufficio, delitto la cui depenalizzazione è stata oggetto di un ampio dibattito sia dottrinale che giurisprudenziale. Ricorda come regni una grande confusione sulle diverse situazioni in cui un soggetto può cadere in ordine ad una vicenda processuale: si tratta invece di distinzioni importanti, di cui bisogna tener conto.
Emanuele SCAGLIUSI (M5S) si stupisce che la presidente non abbia richiamato l'onorevole Romano, visto l'intento polemico del suo intervento. Evidenzia altresì come nel caso presente non sia stato valutato sotto ogni aspetto il curriculum del candidato, lamentando una sorta di doppiopesismo da parte della Commissione.
Intervenendo sul Regolamento, in merito a quanto dichiarato dalla presidente, secondo la quale il parere non deve contenere condizioni o osservazioni, ma essere esclusivamente favorevole o contrario, richiama il caso del parere sull'ingegner Africano, in cui il relatore ha invece presentato un testo con molte argomentazioni.
Raffaella PAITA, presidente, ribadisce che il parere deve essere favorevole o contrario, senza condizioni o osservazioni e che così è avvenuto in occasione dell'esame della proposta di nomina dell'ingegner Africano, in cui il relatore ha svolto un'ampia serie di considerazioni che formalmente non sono però entrate nel testo del parere; ciò può essere anche verificato consultando i lavori della Commissione. Sottolinea altresì di non aver stigmatizzato le parole dell'onorevole Romano, in quanto il dibattito fra parlamentari deve essere libero.
Ancora, evidenzia come il ruolo del presidente sia quello di tutelare la discussione in modo tale che essa sia la più possibile pertinente rispetto al tema del dibattito. Il tema odierno è se il curriculum del candidato sia adatto o meno alle funzioni che dovrà svolgere; tutte le argomentazioni ad esso inerenti sono valide, comprese quelle della collega Barbuto. Osserva ancora come tutta la documentazione in merito sia stata tempestivamente inviata dall'interessato alla Commissione e sia stata messa a disposizione di tutti. Era dunque a tutti noto che vi è stato un rinvio a giudizio; d'altro canto il rinvio a giudizio non è una sentenza definitiva, come può affermare anche sulla base di alcune vicende che hanno riguardato la sua persona.
Nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che la votazione avrà luogo a scrutinio segreto mediante il sistema delle palline bianche e nere.
Dà quindi lettura delle missioni e delle sostituzioni.
La Commissione procede alla votazione a scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole del relatore.
Raffaella PAITA, presidente, comunica il risultato della votazione:
Presenti... 37
Votanti... 36
Astenuti... 1
Maggioranza... 19
Hanno votato sì... 23
Hanno votato no... 13
(La Commissione approva).
Raffaella PAITA, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.
Hanno preso parte alla votazione i deputati: Barbuto, Bruno Bossio, Prestipino in sostituzione di Cantini, Luciano Cantone, Caon, Capitanio, Alberto Manca in sostituzione di Carinelli, De Girolamo, Zanichelli in sostituzione di De Lorenzis, Del Basso De Caro, Donina, Lorenzoni in sostituzione di Ficara, Fogliani, Gariglio, Giacometti, Grippa, Liuzzi, Maccanti, Marino, Nobili, Paita, Pentangelo, Pizzetti, Raffa, Rixi, Andrea Romano, Rospi, Rosso, Scagliusi, Serritella, Siracusano, D'Attis in sostituzione di Sozzani, Spessotto, Traversi, Zanella e Zordan.
Si è astenuto il deputato: Rotelli.
La seduta termina alle 15.15.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 7 luglio 2021. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA.
La seduta comincia alle 15.15.
Disciplina del volo da diporto o sportivo.
Testo unificato C. 2493 Bendinelli e C. 2804 Maschio.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 giugno 2021.
Elena MACCANTI (LEGA) fa notare l'assenza del rappresentante del Governo.
Raffaella PAITA, presidente, prendendo atto dell'assenza del rappresentante del Governo, propone di rinviare l'esame alla settimana successiva, al fine di consentire al relatore di prendere i necessari contatti con l'Esecutivo.
Davide BENDINELLI (IV), relatore, si dichiara d'accordo.
Raffaella PAITA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.20.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 7 luglio 2021.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.20 alle 15.30.