SEDE REFERENTE
Mercoledì 23 giugno 2021. — Presidenza della presidente della XII Commissione, Marialucia LOREFICE. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.
La seduta comincia alle 15.15.
Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell'eutanasia.
C. 2 d'iniziativa popolare, C. 1418 Zan, C. 1586 Cecconi, C. 1655 Rostan, C. 1875 Sarli, C. 1888 Alessandro Pagano e C. 2982 Sportiello.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 maggio 2021.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che è stata assegnata alle Commissioni riunite II e XII la proposta di legge A.C. 3101, d'iniziativa del deputato Trizzino, recante «Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita». Poiché tale proposta verte su materia identica a quella delle proposte di legge in esame, la presidenza ne dispone l'abbinamento ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del regolamento.
Ricorda che nella seduta del 12 maggio 2021 i relatori, deputato Bazoli per la II Commissione e deputato Provenza per la XII Commissione, hanno presentato una proposta di testo unificato da adottare come testo base per il prosieguo dei lavori. Gli Uffici di presidenza delle Commissioni riunite hanno, quindi, stabilito di procedere allo svolgimento di un ulteriore breve ciclo di audizioni informali sulla proposta di testo unificato, svoltesi il 3 giugno scorso. È stato richiesto, inoltre, l'invio di memorie scritte ad altri soggetti indicati dai gruppi.
Roberto TURRI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede che, anche in ragione dei contributi scritti richiesti in relazione alla proposta di testo base presentata e alla luce dell'abbinamento della nuova proposta di legge a prima firma dell'onorevole Trizzino, si proceda ad una ulteriore discussione sulla stessa proposta di testo base, rinviando la prevista votazione. Fa inoltre presente che il gruppo della Lega è tuttora in attesa delle determinazioni della presidenza con riguardo alla richiesta di indicare un ulteriore relatore, espressione delle forze politiche che appoggiano l'attuale Governo e che non facevano parte della precedente maggioranza. Pag. 15 Evidenzia come tale aspetto sia considerato dal suo gruppo preliminare a qualsiasi decisione in merito all'adozione del testo base.
Alfredo BAZOLI (PD), relatore per la II Commissione, sottolinea in primo luogo che il brevissimo ciclo di audizioni, consentendo un ulteriore spazio di verifica del testo proposto dai relatori, ha fornito interessantissime osservazioni che potranno essere proficuamente utilizzate nel prosieguo dell'esame. Nel ritenere pertanto che i tempi siano maturi per procedere con l'esame del provvedimento, essendo le Commissioni riunite II e XII perfettamente in grado di svolgere un dibattito sulla proposta di testo unificato depositata dai relatori qualche settimana fa, non vede ragioni per procrastinarne ulteriormente l'adozione come testo base. Nel dichiararsi comunque disponibile a dedicare un paio di sedute alla discussione dell'impianto del testo proposto, ritiene tuttavia che a conclusione di tale fase si debba andare avanti con i lavori, evitando un dibattito infinito. Fa presente tra l'altro che vi saranno spazi di approfondimento anche dopo l'adozione del testo base, durante la presentazione e l'esame delle proposte emendative, con l'obiettivo di raggiungere il consenso più ampio possibile, considerato che il provvedimento affronta un tema eticamente molto sensibile. Nel riallacciarsi a quanto già dichiarato nella precedente seduta, fa presente infine di non avere particolari obiezioni all'eventuale indicazione di un terzo relatore, sottolineando come tale decisione competa ai presidenti delle Commissioni II e XII.
Pietro PITTALIS (FI), a nome del gruppo di Forza Italia, condivide e fa propria la richiesta avanzata dall'onorevole Turri, che non ha alcun intento dilatorio per le ragioni già espresse dal collega. Ritiene che tali ragioni debbano essere tenute in considerazione al fine di consentire un iter spedito del provvedimento e un confronto sereno su una materia tanto delicata.
Nicola PROVENZA (M5S), relatore per la XII Commissione, ricollegandosi all'intervento dell'altro relatore, il collega Bazoli, rileva che le ultime audizioni svolte hanno offerto alcuni ulteriori elementi di riflessione che tuttavia vanno inquadrate nell'ambito di un quadro ben delineato, che ha portato all'elaborazione della proposta di testo base. Ritiene che su tale proposta sia opportuno svolgere una discussione aperta per poi passare alla fase emendativa, sottolineando che le Commissioni riunite non debbono sfuggire al compito di portare a termine il lavoro intrapreso.
Roberto TURRI (LEGA), a seguito della posizione espressa dal collega Bazoli, precisa che anche il gruppo della Lega auspica il raggiungimento del massimo livello di collaborazione, sottolineando come la richiesta di un terzo relatore risponda propria a tale finalità. Considera l'accoglimento di tale richiesta preliminare a qualsiasi ulteriore discussione, evidenziando peraltro che il terzo relatore dovrà avere modo di confrontarsi con gli altri relatori sulla proposta di testo unificato come testo base, che egli dovrà quindi condividere.
Marialucia LOREFICE, presidente, segnala che le presidenze delle due Commissioni sono pienamente consapevoli del tema sollevato dal deputato Turri e che, pertanto, comunicheranno in tempi brevi le decisioni assunte al riguardo.
Giorgio TRIZZINO (MISTO), nel rammentare che dall'avvio dell'esame delle prime proposte di legge in materia di eutanasia da parte delle Commissioni riunite II e XII sono trascorsi tre anni, nel corso dei quali si è svolto un amplissimo ciclo di audizioni, evidenzia la propria indisponibilità nel caso in cui vi sia una ragione dilatoria alla base delle richieste avanzate dai colleghi. Manifesta un diverso intendimento nel caso in cui invece le ulteriori sedute richieste servano a rafforzare la condivisione di un percorso che è obbligato, considerato che per ben due volte la Corte costituzionale ha sollecitato l'intervento del Parlamento. Nel ribadire pertanto l'obbligo di fornire una risposta, fa presente che il silenzio del Parlamento sta producendo l'effetto opposto, Pag. 16 dal momento che è già in corso la raccolta di firme per un referendum in materia di eutanasia. Pertanto, se l'intento è quello di approfondire il confronto, esprime la convinzione che una settimana in più non cambi significativamente la situazione, sottolineando nel contempo che la proposta di legge a sua firma appena abbinata riproduce sostanzialmente i contenuti degli altri provvedimenti già all'esame delle Commissioni. Non rileva invece la necessità che l'eventuale terzo relatore disponga di più tempo per l'approfondimento della proposta di testo unificato, sottolineando quindi l'esigenza che la prossima settimana si proceda alla sua adozione come testo base. Nel rammentare che la Presidente del Senato ha manifestato la propria attenzione sul tema in esame, dichiara, forte anche della sua convinta fede religiosa, che si tratta di un percorso di civiltà. Invita pertanto i colleghi a liberarsi degli anacronismi «bigotti» che albergano in ciascuno, per lavorare insieme sul testo.
Martina PARISSE (CI) si associa, a nome del suo gruppo, alla richiesta avanzata dal collega Turri relativamente alla nomina di un nuovo relatore, ritenendo importante che possano essere rappresentate tutte le sensibilità rispetto a un tema così delicato.
Riccardo MAGI (MISTO-A-+E-RI), nel richiamare il complesso iter delle proposte all'esame delle Commissioni riunite, ricorda che il Parlamento ha ricevuto un solenne mandato da parte della Corte costituzionale a disciplinare la materia del suicidio assistito. Richiamando i numerosi cicli di audizioni svolti, osserva che la delicatezza del tema e la ricerca di una convergenza il più ampia possibile non possono giustificare comportamenti ostruzionistici.
Pur riconoscendo che vi sono visioni differenti all'interno dell'attuale, ampia maggioranza, ritiene necessario entrare in tempi rapidi nel merito delle disposizioni che si vogliono introdurre. Ritiene che ciò sia doveroso per assicurare una procedura trasparente nei confronti dei cittadini e rispondere alla richiesta proveniente dalla Corte costituzionale.
Giusi BARTOLOZZI (FI) sottolinea che sebbene, come ha ricordato il collega Trizzino, l'esame del provvedimento sia stato avviato da circa tre anni, nello stesso periodo si sono succeduti ben tre diversi Esecutivi, sostenuti da differenti maggioranze. A suo avviso pertanto il confronto, sia tecnico che politico, è assolutamente opportuno e necessario per addivenire ad una mediazione. Ritenendo di poter parlare anche a nome del suo gruppo e di quel centrodestra che ha sempre sposato la salvaguardia dei principi costituzionali, sottolinea l'esigenza di un confronto sul tema. Condivide pertanto la richiesta di nominare un ulteriore relatore di maggioranza e di svolgere un supplemento di riflessione per addivenire ad un dovuto confronto sul testo. Non ritiene che tale richiesta sottenda una volontà ostruzionistica e ribadisce come sia invece necessario che la maggioranza che si è recentemente formata sia posta nelle condizioni di svolgere una riflessione sulla materia.
Gilda SPORTIELLO (M5S), nel ribadire la massima disponibilità al confronto e alla ricerca di un'intesa tra posizioni anche distanti, osserva come sia necessario passare in tempi certi alla fase di esame degli emendamenti. Ricordando che l'iter presso le Commissioni riunite è stato avviato all'inizio del 2019, reputa non sostenibili ulteriori dilazioni, che finiscono per pesare sulla vita delle persone. Richiama in proposito, a titolo esemplificativo, la vicenda relativa alla richiesta di suicidio assistito esaminata in queste settimane dal Tribunale di Ancona.
Maria Carolina VARCHI (FDI), nel sottolineare come il gruppo di Fratelli d'Italia sia estraneo alle dinamiche che interessano l'attuale maggioranza, non può non rilevare come il tema oggetto dei provvedimenti in esame meriti, soprattutto alla luce dei richiami che la Corte Costituzionale ha indirizzato al Parlamento, un approfondimento scevro da pregiudizi.
Sottolinea inoltre che il lasso di tempo trascorso dall'inizio dell'esame del provvedimento non può costituire un elemento Pag. 17dirimente rispetto alla volontà di approfondire ulteriormente la materia. Per tale ragione, condivide la richiesta formulata dal collega Turri.
Massimo Enrico BARONI (MISTO-L'A.C'È), nell'apprendere che vi sarebbe l'intenzione di nominare un ulteriore relatore sul provvedimento, esprime perplessità su tale scelta, ritenendo che ciò potrebbe portare a compromettere la qualità del lavoro che le Commissioni si accingono a svolgere. Ritenendo improprio l'utilizzo del termine «bigotto» da parte del deputato Trizzino, invita a utilizzare un linguaggio più tecnico, osservando che molti colleghi operano probabilmente una sorta di rimozione, non potendo immaginare le sofferenze di coloro che richiedono il suicidio assistito. Invita ad affrontare a cuore aperto il tema, senza avere paura delle conseguenze politiche ed evitando il più possibile eventuali strumentalizzazioni. Rileva come occorra approvare una legge in grado di cogliere l'evoluzione dei diritti in atto a livello mondiale. Ritiene altresì che andrebbe tenuta nella dovuta considerazione la cosiddetta «depressione bianca» che rende in molti casi difficile comprendere la reale volontà dei soggetti.
Mario PERANTONI, presidente della II Commissione, ricorda che fino ad ora si sono svolti soltanto interventi sull'ordine dei lavori. Invita quindi il collega Barone ad attenersi a tale ambito.
Massimo Enrico BARONI (MISTO-L'A.C'È) reputa il proprio intervento in linea con la discussione sinora svolta e si dichiara dispiaciuto del carattere a suo avviso censorio di quanto appena affermato dal presidente Perantoni. Ritiene che il tema della rimozione sia connesso alla modalità con cui le Commissioni riunite stanno procedendo all'esame delle proposte di legge e ribadisce la necessità di dare una risposta alle richieste provenienti da alcuni cittadini, che si trovano in una condizione di grande sofferenza, e dalla Corte costituzionale.
Mario PERANTONI, presidente della II Commissione, osserva che le presidenze svolgono il proprio ruolo applicando il Regolamento e manifesta il proprio rincrescimento per essere stato frainteso dal collega Baroni, sottolineando come il suo non fosse un intervento censorio.
Marialucia LOREFICE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, fa presente che, al fine di contemperare le diverse posizioni manifestate dai rappresentanti dei gruppi intervenuti nel dibattito, la prossima settimana potranno avere luogo due sedute di discussione sul provvedimento in esame. Ribadisce altresì che le presidenze comunicheranno in tempi rapidi le loro valutazioni rispetto alla richiesta di nominare un ulteriore relatore.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.45.