SEDE CONSULTIVA
Martedì 22 giugno 2021. – Presidenza della presidente Alessia ROTTA.
La seduta comincia alle 12.30.
D.L. 59/2021: Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti.
C. 3166 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.
Mirco BADOLE (LEGA), relatore, riferisce sulle parti di competenza della Commissione del decreto-legge n. 59 del 2021, nel testo approvato dal Senato.
Il provvedimento in esame dispone, all'articolo 1, l'approvazione del Piano nazionale per gli investimenti complementari, finalizzato ad integrare, con risorse nazionali, gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), per complessivi 30,6 miliardi di euro per gli anni dal 2021 al 2026.
Quanto alla ripartizione di tali risorse, nel medesimo articolo 1, comma 2, lettera b), n. 1, sono destinati 1.780 milioni di euro per il programma «Interventi per le aree del terremoto del 2009 e del 2016» (segnatamente; 220 milioni per l'anno 2021; 720 milioni per il 2022; 320 milioni per il 2023; 280 milioni per il 2024; 160 milioni per il 2025 e 80 milioni di euro per l'anno 2026.
I suddetti investimenti complementari ricadono nella strategia della Missione 5 (Inclusione e coesione), Componente 3 (Interventi speciali di coesione territoriale) del PNRR, che quindi presenta 1,98 miliardi di euro (risorse PNRR) e 2,43 miliardi di euro (risorse del Fondo Complementare).
L'articolo 1, comma 2, lettera c), numero 5 determina le risorse da destinare, per gli anni dal 2021 al 2026, a favore, di interventi per la implementazione di un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto per ponti, viadotti e tunnel delle autostrade A24-A25 gestite da Strada dei parchi S.p.A. per complessivi 1.000 milioni di euro. (150 milioni per gli anni 2021 e 2022, 90 milioni per il 2023, 337 milioni per il 2024; 223 milioni per l'anno 2025; 50 milioni di euro per l'anno 2026).
Analogamente, il numero 6 stanzia 450 milioni di euro, per un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel della rete viaria principale oltre che alle infrastrutture gestite da ANAS (25 milioni per l'anno 2021; 50 milioni Pag. 117per il 2022; 100 milioni per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025; 75 milioni di euro il 2026).
L'articolo 1, comma 2, lettera c), numero 12 e i commi 2-quinquies e 2-sexies riguardano la Strategia Nazionale Aree interne.
In particolare, l'articolo 1, comma 2, lettera c), n. 12, destina 300 milioni di euro, per gli anni dal 2021 al 2026, in favore della Strategia Nazionale Aree interne, con riferimento al programma per il miglioramento dell'accessibilità e della sicurezza delle strade (20 milioni per l'anno 2021; 50 milioni per il 2022; 30 milioni per il 2023; 50 milioni per il 2024; 100 milioni per il 2025; 50 milioni per l'anno 2026).
Tale finanziamento è da considerarsi integrativo rispetto all'investimento previsto nel PNRR (nell'ambito della Missione 5 «Inclusione e coesione», Componente 3 «Interventi speciali di coesione territoriale») per il rilancio e la valorizzazione delle Aree Interne, per un importo complessivo di 825 milioni di euro per il periodo 2021-2026.
Il comma 2-quinquies stabilisce che le suddette risorse sono destinate al finanziamento di interventi di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria della rete viaria delle medesime aree anche rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico o a situazioni di limitazione della circolazione. Inoltre, ai fini della ripartizione delle risorse, è previsto un decreto del Ministro delle infrastrutture – di concerto con il Ministro per il sud e con il Ministro dell'economia, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali – sulla base di una serie di criteri, che riguardano la popolazione residente, l'estensione della rete stradale e le sue caratteristiche, il rischio sismico e il dissesto idrogeologico.
Il comma 2-sexies precisa che i criteri della popolazione residente e della rete stradale sono da considerarsi prevalenti.
L'articolo 1, comma 2, lettera c), n. 13, destina 2.000 milioni di euro, per gli anni dal 2021 al 2026, al programma «Sicuro, verde e sociale», per interventi di riqualificazione edilizia residenziale pubblica (200 milioni per il 2021; 400 milioni per il 2022 e 350 milioni per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026).
I suddetti investimenti complementari ricadono nella Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica), Componente 3, nell'ambito degli investimenti dedicati alla «Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici», in cui sono previsti complessivi 15,36 miliardi di euro per il periodo 2021-2026 del PNRR e 6,56 miliardi di euro dal Fondo complementare.
Al Senato sono stati introdotti i commi da 2-septies a 2-nonies, che individuano e disciplinano la destinazione delle suddette risorse.
Il comma 2-septies prevede che il citato programma di interventi di riqualificazione della edilizia residenziale pubblica finanzi la realizzazione di interventi di miglioramento o di adeguamento sismico, di efficientamento energetico, di razionalizzazione degli spazi, di riqualificazione e valorizzazione delle aree verdi e dell'ambito urbano, nonché di acquisto di immobili, da destinare alla sistemazione temporanea degli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, oppure alla loro locazione.
Il comma 2-octies specifica che gli interventi finanziati con le risorse di cui al comma 2, lettera c), n. 13, non possono essere ammessi al cd. «superbonus 110 per cento».
Il comma 2-nonies prevede l'emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio entro 45 giorni che definisca le modalità di gestione e i criteri di specifici di riparto delle risorse.
Con il comma 2-decies, si stabiliscono inoltre ulteriori finalità per le risorse previste nel programma di recupero di immobili e alloggi di edilizia residenziale pubblica, con riguardo alla ristrutturazione e riqualificazione di alloggi e immobili già destinati a edilizia residenziale pubblica e gli interventi finalizzati al riutilizzo, al completamento o alla riconversione a edilizia residenziale sociale di immobili pubblici e privati in disuso, sfitti o abbandonati, liberi da qualunque vincolo.
L'articolo 1, comma 2, lettera l) determina le risorse da destinare, per gli anni dal 2021 al 2024, per complessivi 210 milioni di euro, al finanziamento di Piani urbani integrati gestiti dal Ministero dell'interno (80 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022; 30 Pag. 118milioni euro nel 2023; 20 milioni euro nel 2024).
I suddetti investimenti complementari ricadono nella Missione 5 (Inclusione sociale), Componente 2 (Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore), nell'ambito degli investimenti dedicati alla Rigenerazione urbana e housing sociale del PNRR, in cui sono previste risorse pari a 9,02 miliardi di euro, di cui 2,92 miliardi di euro per i Piani urbani integrati.
Nello specifico – come si legge nel PNRR – i Piani urbani integrati, per cui si prevede un investimento pari a 2,45 miliardi di euro, sono gestiti dal Ministero dell'interno e finalizzati a promuovere una pianificazione urbanistica partecipata, con l'obiettivo di trasformare territori vulnerabili nelle periferie delle Città metropolitane in città smart e sostenibili, limitando il consumo di suolo edificabile.
In aggiunta ai citati 2,45 miliardi di euro, sono previsti ulteriori 200 milioni in favore di un Fondo Tematico dedicato al settore della rigenerazione urbana, da costituire nell'ambito del Fondo di fondi gestito dalla BEI (Banca europea Investimenti).
L'articolo 1, comma 3, proroga di sei mesi (al 30 giugno 2023) il termine per avvalersi della misura del superbonus per gli Istituti autonomi case popolari-IACP comunque denominati, nonché per gli enti aventi le stesse finalità sociali.
Agli IACP, a condizione che siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell'intervento complessivo, la detrazione spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023. La norma prevede inoltre che per gli interventi effettuati dai condòmini la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 indipendentemente dallo stato di avanzamento dei lavori.
Il comma 4 ridetermina la copertura sulle risorse previste nell'ambito del PNRR, mentre il comma 5 stabilisce che gli eventuali minori oneri rilevati dal monitoraggio degli effetti della misura del superbonus, rispetto alla previsione tendenziale sono vincolati alla proroga del termine della fruizione dell'agevolazione. Il monitoraggio è effettuato dal Ministero dell'economia e i conseguenti aggiornamenti delle stime sono comunicati alle competenti commissioni parlamentari.
Il comma 2, lettera m), determina le risorse da destinare al finanziamento delle misure sopra descritte: 910 milioni per l'anno 2023, 829,9 milioni per l'anno 2024, 1.439,9 milioni di euro per il 2025 e 1.383,81 milioni per l'anno 2026.
Per completezza, pur non essendo di diretta competenza della Commissione, si segnala anche l'assegnazione al Ministero della cultura (MIC) di 1.455,24 mln, per gli anni dal 2021 al 2026, riferiti ad un Piano di investimenti strategici su siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali (articolo 1, comma 2, lettera d). Il comma 7-quater dello stesso articolo 1, disciplina le modalità di ripartizione delle risorse. A quanto risulta, parte di queste risorse saranno destinate a siti di grande interesse naturalistico come quelle riguardanti «Torino, il suo Parco e il suo Fiume» ovvero il «progetto integrato per il potenziamento dell'attrattività turistica delle aree del parco del delta del Po», o ancora il progetto «URBS. Dalla città alla campagna romana», il progetto «Costa Sud. Parco costiero della cultura, del turismo, dell'ambiente» di Bari.
Ancora, investe indirettamente le attribuzioni della Commissione la disposizione di cui all'articolo 1, comma 2, lettera e), e comma 7-ter, in materia di salute ed ambiente, di sicurezza delle strutture sanitarie e per un ecosistema innovativo della salute. La norma prevede una dotazione di 2.387,41 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026, per programmi e interventi in materia di salute, ambiente, biodiversità e clima, nonché relativi ad un «ecosistema innovativo della salute».
Si riserva, in conclusione, di presentare una proposta di parere che tenga conto degli elementi che emergeranno dal dibattito.
Alessia ROTTA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 12.40.