ALLEGATO 1
Documento di economia e finanza 2021. Doc. LVII, n. 4 e Annesso.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici),
esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2021 (Doc. LVII, n. 4 e Annesso);
premesso che:
il DEF 2021 si concentra sugli scenari macroeconomici e di finanza pubblica per il 2021-2023 e non è accompagnato dal Programma Nazionale di Riforma (PNR), che, nella forma del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), sarà oggetto di trasmissione successiva e presentato alla Commissione europea nel contesto del dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza;
non sono stati trasmessi i prescritti documenti allegati, di diretto interesse per la VIII Commissione Ambiente, quali la «relazione sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra» (cosiddetto allegato Kyoto), di cui all'articolo 10, comma 9, della legge n. 196 del 2009; il rapporto sugli indicatori di benessere equo e sostenibile, previsto dall'articolo 10, comma 10-bis, della medesima legge, e l'allegato «Strategie per una nuova politica della mobilità in Italia» (cosiddetto allegato infrastrutture), predisposto ai sensi dell'articolo 10, comma 8, della legge n. 196/2009;
rilevata la centralità del tema – ribadito già in premessa del Documento – di conseguire una crescita non meramente quantitativa, ma rispettosa dell'ambiente e compatibile con i target di riduzione dell'inquinamento fissati dal Green Deal europeo, data anche la pressante esigenza di contrastare i cambiamenti climatici;
preso atto favorevolmente che la strategia di uscita dalla crisi e di ritorno allo sviluppo delineata dal Documento si baserà su un forte impulso agli investimenti pubblici e privati «senza precedenti nella storia recente», per il quale sarà necessario semplificare la normativa sulle opere pubbliche;
preso atto dei contenuti dell'Annesso,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 2
Documento di economia e finanza 2021. Doc. LVII, n. 4 e Annesso.
PROPOSTA DI PARERE DI MINORANZA
La Commissione VIII
esaminato, per i profili di competenza, il documento in oggetto;
considerato che:
l'andamento dell'economia italiana, condizionata dall'epidemia da COVID-19 e dalle conseguenti misure restrittive adottate, ha fatto registrare, secondo le stime ufficiali dell'Istat, una caduta del PIL, per l'anno 2020, pari all'8,9 per cento in termini reali e al 7,8 per cento in termini nominali;
le misure restrittive adottate, nonostante l'applicazione in regime differenziato a livello territoriale in relazione all'andamento della pandemia, hanno negativamente inciso sui consumi delle famiglie e sugli investimenti nel settore privato;
in detto contesto di crisi ed incertezza, la l'indebitamento netto della Pubblica amministrazione è cresciuto dall'1,6 per cento del 2019 al 9,5 per cento del 2020, e si prevede un ulteriore aumento all'11,8 per cento nel 2021;
a seguito del crollo del prodotto interno lordo, conseguenza della contrazione dei volumi di entrata fiscale e dei livelli di consumo nell'anno 2020, il rapporto debito pubblico/PIL ha subito un incremento dal 134,6 per cento del 2019 al 155,8 per cento del 2020. Un ulteriore aumento previsto per l'anno in corso al 159,8 per cento ed un progressivo rientro a partire dall'anno 2022;
con riferimento alle principali variabili macroeconomiche, nel 2020 è stata rilevata una forte caduta dell'input di lavoro, col – 11 per cento per le ore lavorate e – 10,3 per cento in termini di unità di lavoro armonizzate (ULA);
il Governo ha presentato una Relazione al Parlamento con la quale richiede di elevare il limite di indebitamento netto e di saldo netto da finanziare per l'anno 2021 per uno scostamento di bilancio ulteriore di 40 miliardi di euro, con un impatto sul deficit per gli anni successivi e, conseguentemente, l'autorizzazione a rivedere il percorso di avvicinamento all'obiettivo di medio termine (OMT) per i prossimi anni;
secondo quanto proposto dal Governo, lo scostamento di bilancio di 40 miliardi di euro in termini di indebitamento netto per l'anno 2021 è funzionale ad adottare misure di indennizzo per lavoratori autonomi ed imprese colpite dalla crisi, anche tramite copertura di parte dei costi fissi, sia con sgravi di imposta che con la copertura della quota fissa delle utenze e di parte dei canoni di locazione tramite crediti d'imposta;
tra le varie misure anticipate dal Governo figura l'estensione della scadenza del regime di garanzia dello Stato sui prestiti dal 30 giugno 2020 a fine anno, estendendo conseguentemente la moratoria sui crediti alle piccole e medie imprese;
il documento in esame segnala un incremento delle risorse in seno al PNRR, dai 193 miliardi prefigurati nella Nota di Aggiornamento al DEF (NADEF) a circa 222 miliardi, anche tramite ricorso al Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC);
il DEF 2021 è privo, pur non rappresentando causa di improcedibilità, di alcuni allegati previsti a normativa vigente, ivi compresi quelli di maggiore interesse per la Commissione, tra cui quello denominato «Strategie per una nuova politica della mobilità in Italia» (cosiddetto allegato infrastrutture), predisposto ai sensi dell'articolo 10, comma 8, della legge n. 196/ 2009;
Pag. 222nel documento che qui interessa, il Governo inserisce, tra i disegni di legge «collegati» alla decisione di bilancio, anche un disegno di legge in materia di trasporti e mobilità sostenibili. Al riguardo, si evidenzia che la più volta auspicata azione volta a promuovere un forte impulso degli investimenti pubblici e privati – obiettivo da cui non può prescindere la semplificazione della normativa in materia di opere pubbliche – non può non trovare rappresentazione normativa tra i «collegati» alla decisione di bilancio, poiché – diversamente – la troverebbe in un provvedimento d'urgenza (decreto legge) volto a sottrarre, per effetto dei termini di conversione in legge, al Parlamento un ampio confronto di merito;
appare inoltre non meno preoccupante il fatto che nel Documento non vi sia alcun riferimento alla presentazione di un collegato «in materia ambientale», per altro annunciato fin dal 2019 e mai sottoposto all'esame del Parlamento;
le specifiche misure rappresentate nel documento in esame (ad esempio: la proroga delle detrazioni fiscali per le spese relative agli interventi di efficientamento energetico e adeguamento antisismico degli immobili effettuati da persone fisiche e dagli istituti autonomi case popolari e quelle per l'installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, ristrutturazione edilizia, recupero o restauro delle facciate degli edifici e sistemazione a verde e realizzazione di giardini. Ed ancora:
le risorse per gli investimenti per gli Enti territoriali per la messa in sicurezza di edifici, territori, ponti e viadotti e per la perequazione infrastrutturale) non risultano esaustive del necessario impegno economico volto a dare una scossa fondamentale all'economia italiana e, al tempo stesso, incidere in modo marcato per la indispensabile ripresa del settore delle costruzioni, per il rilancio dell'edilizia e del mercato della locazione ad uso abitativo e diverso, per la non più rinviabile infrastrutturazione di parti del territorio nazionale che ne risultano del tutto prive,
esprime
PARERE CONTRARIO.