CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 luglio 2020
417.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 28 luglio 2020.

Audizioni, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 1218 Siracusano, C. 1739 D'Uva, C. 2376 Navarra e C. 2399 Siracusano recanti Risanamento dei nuclei abitativi degradati nella città di Messina, dell'Assessore regionale per le Infrastrutture e la mobilità della Regione Sicilia, Marco Falcone, del Sindaco di Messina Cateno De Luca e del Presidente dell'Agenzia comunale per il risanamento e la riqualificazione urbana della città di Messina, Marcello Scurria.

  Le audizioni si sono svolte dalle 13.40 alle 15.40

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 28 luglio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO.

  La seduta comincia alle 15.40.

Variazione nella composizione dei gruppi della Commissione.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, comunica che per il Gruppo M5S è entrata a far parte della Commissione la deputata Carmen Di Lauro. Comunica altresì che cessano di far parte della Pag. 68Commissione gli onorevoli Ricciardi e Vignaroli.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/850, che modifica la direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti.
Atto n. 168.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto rinviato nella seduta del 21 luglio scorso.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, invita la relatrice, onorevole Fontana, a formulare la proposta di parere, ricordando che, secondo quanto convenuto, sarà comunque posta in votazione nella seduta già convocata per la giornata di domani.

  Ilaria FONTANA (M5S), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole, con condizioni e osservazioni (vedi allegato 1).
  Nell'illustrarne i contenuti, rappresenta come la sua proposta abbia inteso raccogliere i numerosi spunti di riflessione emersi nel corso dell'ampio ciclo di audizioni svolto sulle tematiche dell'economia circolare e dei quattro schemi di decreto legislativo di recepimento delle direttive dell'Unione europea che hanno indirizzato il legislatore italiano nel predisporre una normativa adeguata alla sfida epocale rappresentata dalla cosiddetta transizione ecologica. Nella fase di predisposizione della proposta di parere si è inteso altresì recepire, ove condivisi, i suggerimenti avanzati dalle forze di opposizione, in un rapporto di costante interlocuzione con il Governo.
  Evidenzia, in particolare, come la prima condizione mira ad evitare che siano collocati in discarica i rifiuti realizzati in plastica biodegradabile e compostabile. La seconda condizione interviene, invece, sulla disciplina della fase finale della gestione post-operativa dei siti, al fine di sollecitare l'introduzione di una disciplina più dettagliata, incentrata sulla verifica dell'effettiva assenza di rischio. La terza condizione è ispirata all'esigenza di colmare una lacuna dello schema in esame, che non reca termini iniziali e finali delle valutazioni e delle conseguenti attività di predisposizione della copertura finale dei siti. La quarta condizione elimina la possibilità di predisporre una barriera artificiale interamente sostitutiva di quella geologica naturale, recependo una richiesta molto diffusa e sollecitata dalle associazioni ambientaliste radicate sui territori.
  Ritiene altresì meritevoli di attenzione anche i rilievi formulati in termini di osservazioni, presenti nella parte dispositiva della proposta di parere. Segnala, al riguardo, come sia ormai ineludibile addivenire ad una disciplina di sistema sulle molestie olfattive, che si poggi su definizioni di odore e sostanza odorigena. Ancora, nel parere si pone in evidenza la necessità di promuovere una rete impiantistica che soddisfi le attuali esigenze di smaltimento dei rifiuti da demolizione e costruzione contenenti amianto. Le ultime due osservazioni, infine, rafforzano una richiesta formulata in sede di parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano – che dovrebbe essere stata accolta dal Governo – relativa alle caratteristiche della copertura superficiale finale.
  Nel ringraziare i colleghi e gli uffici per il contributo fornito, auspica che la sua proposta possa ricevere ampio consenso in Commissione.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/851, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, e della direttiva (UE) 2018/852, che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.
Atto n. 169.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto rinviato nella seduta del 21 luglio scorso.

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  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, invita la relatrice, onorevole Braga, a formulare la proposta di parere, ricordando che, secondo quanto convenuto, sarà comunque posta in votazione nella seduta già convocata per la giornata di domani.

  Chiara BRAGA (PD), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni. (vedi allegato 2).
  Evidenzia come i numerosi rilievi presenti nella proposta di parere conseguono ad un metodo di lavoro aperto alle copiose richieste di modifica dello schema avanzate dai soggetti intervenuti in audizione su invito di tutti i gruppi della Commissione, nonché ai suggerimenti trasmessi per le vie brevi dalle forze politiche, anche di opposizione. La costante e proficua interlocuzione con le strutture governative competenti ha permesso quindi di costruire una proposta di parere complessa ed articolata, che a suo giudizio, migliora il grado di recepimento delle direttive europee secondo i principi e criteri direttivi previsti dalla norma di delega.
  Nell'illustrare i contenuti della proposta, si sofferma su alcuni punti qualificanti. Uno di questi è rappresentato dalla volontà di dare seguito al criterio di delega che riguarda l'accesso alle infrastrutture, al fine di rimuovere gli ostacoli all'ingresso sul mercato di nuovi sistemi di responsabilità estesa del produttore.
  Un altro tema di particolare interesse riguarda lo stimolo all'attività di incremento del riciclaggio dei rifiuti organici rappresentato dall'anticipazione al 2021 del termine che lo schema fissava per il 2023 e della previsione concernente i rifiuti da imballaggi biodegradabili e compostabili.
  Evidenzia quindi come la proposta di parere intenda migliorare e rendere più chiara la nuova disciplina in materia di «rifiuti urbani», nel cui ambito rientra il tema, molto controverso, della cosiddetta assimilazione, comunque rimuovendo l'attuale normativa della lettera f) del comma 1 dell'articolo 185 del decreto legislativo n. 152 del 2006, già oggetto di pre-contenzioso in sede unionale.
  Altro argomento che è stato oggetto di particolare attenzione, nel corso delle audizioni, riguarda il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, in relazione al quale la proposta si limita a orientare la scelta verso la soluzione della «interfacciabilità» tra REN (che gestirà la tracciabilità dei rifiuti) e sistemi gestionali (ERP) delle imprese, sia pure richiedendo il ripristino delle norme di semplificazioni già previste.
  Richiama quindi la condizione numero 20, sottolineando come rechi l'invito all'Esecutivo ad eliminare la previsione che rinviava all'anno 2027 l'applicazione del criterio secondo cui sono computati come riciclati i rifiuti urbani organici immessi nel trattamento aerobico o anaerobico solo se sono stati raccolti in modo differenziato o differenziati alla fonte, ritenendo che tale rinvio sia penalizzante per le reali capacità di innovazione del Paese.
  Nella parte dispositiva della proposta di parere sono altresì formulate numerose osservazioni, alcune delle quali riconosce essere state integralmente riprese da suggerimenti delle opposizioni, quali ad esempio, quelli riferiti al contrasto dello spreco alimentare, all'introduzione di misure di incentivazione per i Comuni virtuosi e al potenziamento delle capacità impiantistiche.
  Conclusivamente, nel dichiarare la propria disponibilità a offrire ogni ulteriore chiarimento, esprime la consapevolezza che lo schema in esame, nel testo che risulterà definitivamente approvato, non consentirà di risolvere tutte le questioni problematiche emerse in sede istruttoria, ma costituirà certamente un passaggio di estrema importanza nel percorso verso una sempre più estesa affermazione dei principi di economia circolare.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.

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