ATTI DELL'UNIONE EUROPEA
Giovedì 25 giugno 2020. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. — Interviene la sottosegretaria di Stato per la salute, Sandra Zampa.
La seduta comincia alle 14.15.
Marialucia LOREFICE, presidente, intervenendo sull'ordine dei lavori, propone un'inversione dei punti all'ordine del giorno della Commissione, nel senso di svolgere prima la seduta, in sede di esame di Atti dell'Unione europea, e a seguire la sede referente, in attesa dell'espressione del parere della II Commissione (Giustizia) sull'Atto Camera 2537.
La Commissione concorda.
Programma di lavoro della Commissione per il 2020 – Un'Unione più ambiziosa.
COM(2020)37 final.
Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione.
COM(2020)440 final.
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2020.
Doc. LXXXVI, n. 3.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e conclusione. – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.
Angela IANARO (M5S), relatrice, ricorda che la Commissione è chiamata a esprimere il proprio parere alla XIV Commissione sulle parti di competenza della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2020 (Doc. LXXXVI, n. 3), sul Programma di lavoro della Commissione per il 2020 – Un'Unione più ambiziosa (COM(2020) 37 final) e sul Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione Pag. 174(COM(2020)440 final). Il diffondersi della pandemia di COVID-19 e il veloce deterioramento della situazione economica europea hanno infatti indotto la Commissione ad aggiornare il proprio programma di lavoro.
Si tratta di documenti molto articolati, che illustrano gli indirizzi politici seguiti dal Governo italiano e dalla Commissione europea nel corso del 2020. Ricorda, altresì, che gli ultimi due documenti, rappresentano i primi atti programmatici della nuova Commissione.
Partendo, quindi, dalla Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2020, ricorda che, sulla base dell'articolo 13 della legge n. 234 del 2012, il Governo presenta al Parlamento due relazioni annuali sulla partecipazione dell'Italia all'UE, una programmatica e una consuntiva. Nella Relazione programmatica, da presentarsi entro il 31 dicembre, sono indicati gli orientamenti e le priorità che il Governo intende perseguire nell'anno successivo con riguardo al processo di integrazione europea, ai profili istituzionali e a ciascuna politica dell'UE, nonché in merito agli specifici progetti di atti inseriti nel Programma di lavoro della Commissione europea, dando altresì conto della strategia di formazione e comunicazione del Governo sulla partecipazione italiana alle attività dell'UE.
La Relazione si articola in cinque parti: sviluppo del processo di integrazione europea e questioni istituzionali; principali politiche orizzontali e settoriali; l'Italia e la dimensione esterna dell'UE; comunicazione e formazione sull'attività dell'Unione europea; il coordinamento nazionale delle politiche europee.
Passando, quindi, alle parti di maggiore interesse per la XII Commissione, segnala che, nella parte seconda, il capitolo 12, relativo agli affari sociali investe le materie di nostra competenza nei primi due paragrafi relativi, rispettivamente a Politiche sociali, lotta alla povertà e all'esclusione sociale e alle Politiche per la famiglia e le disabilità.
Per quanto riguarda le misure di inclusione sociale, le Raccomandazioni rivolte quest'anno all'Italia dal Consiglio europeo investono l'area di intervento del miglioramento dell'efficienza del mercato del lavoro e delle politiche sociali finalizzate in particolare a raggiungere i giovani e le persone vulnerabili. In coerenza con tale Raccomandazione e in ossequio alle Raccomandazioni rivolte all'Italia nel 2013 (e in forma attenuata nel 2014) si inserisce il reddito di cittadinanza. Nell'ambito del Programma operativo nazionale inclusione – Programmazione 2014/2020 il Governo è stato chiamato a contribuire all'attuazione di politiche di intervento, su scala nazionale, che dovranno favorire una maggiore inclusione sociale di quelle fasce della popolazione tra le quali si registrano condizioni di vita svantaggiate perché colpite da povertà e/o da forme di discriminazione. A questo proposito, nel 2020 il Governo prevede di proseguire le azioni di valorizzazione dei modelli e delle esperienze riscontrate nel settore dell'economia sociale ai fini dell'inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati e vulnerabili e di promozione e valorizzazione della cultura e delle iniziative sulla responsabilità sociale delle imprese.
In linea con quanto stabilito dal Pilastro europeo dei Diritti sociali, il Governo si impegnerà nell'attuazione di politiche a sostegno delle famiglie e dei loro figli, anche attraverso nuove misure per favorire la conciliazione vita-lavoro. Nel 2020 il Governo Italiano, attraverso il cosiddetto «Family Act», intende garantire l'accesso gratuito ai nidi per i bambini appartenenti alla fascia 0 – 3 anni e un incremento dei giorni di congedo parentale per i padri.
In tema di disabilità la Relazione richiama, tra l'altro, le risorse stanziate con la legge di bilancio per il 2020 sul Fondo per le non autosufficienze e il Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.
La Relazione include il capitolo 13 dedicato alla tutela della salute, con un approfondimento specifico al secondo paragrafo sulla prevenzione. Segnalo che il documento è stato redatto al termine dello scorso anno, quindi prima dell'emergenza sanitaria causata dal coronavirus. Il documento Pag. 175ricorda che proseguirà la collaborazione con l'Unione europea per rafforzare l'approccio intersettoriale e multistakeholder per garantire ai cittadini un futuro all'insegna di uno sviluppo in salute e più sostenibile, affrontando tutti i fattori socio-culturali, ambientali, relazionali ed emotivi che influenzano la salute, con una programmazione condivisa e partecipata con il coinvolgimento attivo delle comunità locali nei processi decisionali. Tale impegno sarà perseguito anche attraverso il nuovo Piano nazionale della prevenzione 2020 – 2025 che prevede un rinnovato impegno nel campo della promozione della salute e della prevenzione delle malattie e che considera il contrasto alle disuguaglianze di salute un impegno prioritario e trasversale a tutti gli obiettivi. A supporto di politiche e strategie sarà garantito l'eventuale debito informativo nei confronti dell'UE, in collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso la disponibilità di dati epidemiologici affidabili e comparabili. Il Governo continuerà a partecipare alle attività a livello europeo di sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive, ivi compresa l'attività di preparazione e risposta alle minacce per la salute a carattere transfrontaliero, alle attività di contrasto al fenomeno dell'antimicrobico-resistenza, con un approccio «One Health», nonché alle iniziative finalizzate al miglioramento delle coperture ed all'armonizzazione dei calendari vaccinali all'interno della UE.
La Relazione contiene inoltre paragrafi specifici dedicati alla Comunicazione e rapporti europei e internazionali, alla Sicurezza alimentare, ai Farmaci, dispositivi medici, diagnosi in vitro, biocidi, cosmetici, alla Sanità animale e farmaci veterinari e alla Ricerca sanitaria.
Passando al Programma di lavoro della Commissione per il 2020, segnala che il tema della salute è inserito nel contesto del paragrafo 2.5, relativo alla promozione dello stile di vita europeo partendo dalla premessa che esso è costruito attorno ai valori di solidarietà, uguaglianza ed equità, sostegno alle persone più vulnerabili della società e sostegno all'inclusione. Il documento precisa che l'Unione europea svolge un ruolo importante nell'aiutare i suoi cittadini a prendersi cura della propria salute. La Commissione presenterà un piano europeo di lotta contro il cancro per sostenere gli sforzi degli Stati membri volti a migliorare la prevenzione e la cura del cancro e avvierà inoltre una strategia farmaceutica per l'Europa tesa a continuare a garantire medicinali di qualità e sicuri e a consolidare la competitività globale del settore. L'Europa dovrebbe inoltre garantire che tutti i pazienti possano trarre vantaggio dall'innovazione e resistere alla pressione dell'aumento dei costi dei medicinali.
Inoltre, all'interno del paragrafo 2.6, relativo al nuovo slancio per la democrazia europea si segnala che la Commissione presenterà una relazione sull'impatto dei cambiamenti demografici. che esaminerà il modo in cui le nuove realtà demografiche incidono su tutti gli aspetti, inclusa la politica sociale e la sanità. La Commissione intende predisporre un Libro verde sull'invecchiamento.
Nell'aggiornamento del Programma di lavoro, redatto in seguito al determinarsi dell'emergenza sanitaria in corso, la Commissione ha dato conto del suo impegno finalizzato a proteggere le vite umane e a garantire i mezzi di sussistenza, a partire dallo stanziamento di tutti i fondi rimanenti del bilancio dell'UE fino alla costituzione di una riserva di attrezzature mediche, facendo anche ricorso come mai prima alla flessibilità delle norme in materia di bilancio e aiuti di Stato. Tali proposte diventeranno poi parte integrante del programma completo di lavoro della Commissione per il 2021, che sarà adottato nell'ottobre prossimo.
Il documento ricorda che, nello spazio di qualche settimana, l'Europa ha dovuto affrontare una sfida immediata e senza precedenti che ha colpito, in diversa misura, tutti i paesi, tutte le regioni e tutte le persone. I sistemi sanitari sono stati sollecitati al limite estremo delle loro capacità e gli operatori in prima linea hanno dovuto lavorare in condizioni che possono Pag. 176essere definite «eroiche». Sono state adottate misure senza precedenti per bloccare le attività sociali ed economiche e limitare la diffusione del virus. Le azioni rapide e ad ampio spettro intraprese a livello dell'UE hanno contribuito ad attenuare le conseguenze.
Ad oggi, la Commissione ha adottato 291 decisioni e altri atti dall'inizio della crisi, la maggioranza dei quali non era prevista né figurava nel Programma di lavoro della Commissione per il 2020. Ciò testimonia l'urgenza e la natura drammatica della situazione, così come la rapidità con cui la Commissione ha dovuto riadattare il proprio lavoro, dal conseguire obiettivi a lungo termine alla gestione immediata della crisi.
Massimiliano PANIZZUT (LEGA) ricorda che la Lega è da sempre scettica nei confronti dell'Unione europea, non in quanto istituzione in sé ma sulla base delle decisioni che vengono assunte in quella sede, che spesso rappresentano una mera imposizione di vincoli per il Paese. In relazione al Programma di lavoro, osserva che esso appare come una raccolta di buone intenzioni.
Nel rilevare che l'Italia si pone solitamente in una posizione subalterna, ritiene sia giunto il momento di far valere i propri diritti, anche in qualità di terzo contribuente e di Paese fondatore. Sottolinea che l'Unione europea non è stata in grado di dare contributi immediati agli Stati più colpiti dall'emergenza sanitaria, sostenendo in maniera adeguata le imprese, le famiglie e tutti cittadini. Esprime pertanto una valutazione negativa da parte del suo gruppo rispetto ai documenti all'esame della Commissione.
Angela IANARO (M5S), relatrice, alla luce delle considerazioni da lei svolte nella relazione illustrativa, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato).
La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
La seduta termina alle 14.30.
SEDE REFERENTE
Giovedì 25 giugno 2020. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la salute, Sandra Zampa.
La seduta comincia alle 14.30.
DL 30/2020: Misure urgenti in materia di studi epidemiologici e statistiche sul SARS-COV-2.
C. 2537 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 giugno 2020.
Marialucia LOREFICE, presidente, fa presente che sul provvedimento sono pervenuti, oltre al parere del Comitato per la legislazione, ai pareri favorevoli delle Commissioni VIII, IX, XI e al parere favorevole, con osservazione, della I Commissione, già comunicati nella seduta di ieri, il parere favorevole, con osservazione, della IV Commissione e il parere favorevole della Commissione parlamentare per le questioni regionali. La V Commissione esprimerà il proprio parere direttamente all'Assemblea e la XIV Commissione ha comunicato che non esprimerà il parere di competenza.
Silvana NAPPI (M5S) reputa fondamentale lo svolgimento di un'indagine epidemiologica per poter avere a disposizione dati validi per tutto il territorio nazionale in relazione alla dinamica di diffusione del virus, alla sua virulenza e permanenza. Rileva che in tal modo si acquisisce uno strumento idoneo a promuovere prassi più efficienti nell'individuazione dei casi, nel tracciamento dei contatti e nell'avvio al trattamento. Segnala, in proposito, che un'analisi basata esclusivamente sull'utilizzo di tamponi può fornire risultati ingannevoli. Pag. 177
Osserva che sarebbe stato preferibile contenere i costi dell'indagine, anche utilizzando risorse già a disposizione, come quelle rappresentate dai medici di medicina generale. Sulla base delle considerazioni svolte, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sul conferimento del mandato al relatore.
Rossana BOLDI (LEGA) ritiene opportuno ribadire alcune delle considerazioni critiche svolte dal collega Panizzut in fase di discussione, pur ritenendo doverosa un'indagine epidemiologica sul coronavirus. Rileva che, ancora una volta, il Governo ha di fatto esautorato il Parlamento, come dimostrato anche dal fatto che il bando relativo allo svolgimento dei test è stato adottato quasi un mese prima della emanazione del decreto-legge in esame. Si interroga, inoltre, su aspetti problematici legati al rispetto delle norme sulla concorrenza.
Pur dichiarando la propria considerazione rispetto all'operato della Croce Rossa Italiana, segnala che, con la scelta operata dal Governo, sono state escluse strutture che avrebbero avuto una competenza primaria rispetto allo svolgimento dell'indagine, quali i dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali. Dichiara di non comprendere le ragioni che hanno portato alla previsione di contratti di lavoro specifici per lo svolgimento dell'indagine, posto che l'Istat, con oltre 2.000 dipendenti, dovrebbe essere in grado di svolgere tale compito con il personale a disposizione. Individua, inoltre, tra le criticità nello svolgimento dell'indagine, quella relativa all'assenza di garanzie rispetto a una rapida effettuazione del tampone e soprattutto a un'immediata comunicazione del risultato dello stesso, in caso di esito positivo dell'esame sierologico. Ricorda, infatti, che molte persone hanno serie difficoltà, in questa difficile fase economica, a subire una potenziale ulteriore sospensione dell'attività lavorativa.
Sottolinea che le criticità evidenziate devono essere tenute in considerazione nell'eventualità, da lei ritenuta auspicabile, di un'ulteriore indagine epidemiologica da svolgersi nei prossimi mesi.
Fatte queste premesse, preannuncia il voto contrario del gruppo della Lega sul conferimento del mandato al relatore.
Massimo Enrico BARONI (M5S) ad integrazione dell'intervento della collega Nappi, pone in evidenza una problematica relativa alla gestione di dati estremamente sensibili derivante da una non corretta formulazione di quanto previsto in proposito dal protocollo adottato per lo svolgimento dell'indagine. Esprime al riguardo il proprio timore circa un possibile utilizzo di dati personali, potenzialmente anche a fini di lucro. In linea generale, invita a non sottovalutare i problemi derivanti dall'affidare esclusivamente ai tecnici la gestione di aspetti delicati rispetto alla tutela della privacy. Ricorda che il sistema di tutela recentemente adottato nell'ambito europeo, il General Data Protection Regulation (GDPR), è assai più avanzato di quello statunitense, in quanto non viene mai meno il diritto soggettivo rispetto ai dati ceduti.
Marcello GEMMATO (FDI), nel ribadire la necessità di avere a disposizione dati esaustivi ed aggiornati rispetto alla diffusione del coronavirus, ricorda che, sin dal mese di gennaio, Fratelli d'Italia ha chiesto di utilizzare per il monitoraggio della diffusione del COVID-19 la rete di sorveglianza Influnet, segnalando che, ove tale richiesta fosse stata accolta in maniera tempestiva, sarebbero ora disponibili elementi di confronto rispetto ai dati che potranno emergere dall'indagine in corso. Giudica tardivo il provvedimento adottato dal Governo e si rammarica della mancanza di aperture verso le proposte avanzate dalle opposizioni nonostante la natura prevalentemente tecnica del testo in esame. Rileva che ci sarebbe stato il tempo sufficiente per rinviare il testo modificato al Senato, adottando in tal modo un provvedimento più completo e più condiviso. Pag. 178
Si associa, poi, alle perplessità manifestate dalla collega Boldi sia per quanto riguarda il rispetto delle norme sulla concorrenza sia per il carattere potenzialmente clientelare delle disposizioni sul reclutamento del personale. Segnala inoltre che, anche in conseguenza del fatto che la pandemia in corso è causata da una zoonosi, i dipartimenti per la prevenzione, che dispongono di figure specializzate in tale ambito, avrebbero dovuto avere un maggiore spazio nello svolgimento dell'indagine. Preannuncia, pertanto, il voto contrario del suo gruppo sul conferimento del mandato al relatore.
Giuditta PINI (PD), nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto, preannuncia il voto favorevole del Partito democratico sul conferimento del mandato al relatore.
Roberto BAGNASCO (FI) rileva che, nonostante il fatto che il provvedimento in esame non presenti profili rilevanti da un punto di vista politico, si verifica nuovamente, da parte della maggioranza, una chiusura rispetto al contributo proveniente dalle forze di opposizione, utilizzando il pretesto della mancanza di tempo a disposizione per effettuare interventi correttivi.
Dichiara, pertanto, il voto contrario del gruppo di Forza Italia sul conferimento del mandato al relatore.
La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 14.50.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.10.
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