ALLEGATO 1
5-04097 Plangger: Realizzazione della Gronda di Genova e delle altre infrastrutture già finanziate o ritenute prioritarie.
TESTO DELLA RISPOSTA
Il progetto per la realizzazione della Gronda di Genova è stato sottoposto dal precedente Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ad una analisi costi benefici dell'opera nel suo complesso.
Successivamente sono stati richiesti ed effettuati approfondimenti specifici, per cui l'analisi non ha riguardato solo il progetto originario, ma anche le soluzioni alternative finalizzate al potenziamento del nodo stradale di Genova.
Le risultanze documentali della predetta attività sono state pubblicate sul sito istituzionale del Ministero nel mese di agosto 2019 e sono liberamente consultabili.
Nei giorni immediatamente successivi all'insediamento del Governo, il Ministro De Micheli ha incontrato sia il sindaco di Genova che il presidente della Regione Liguria per costituire un tavolo di lavoro con gli enti locali, per l'ascolto di tutti gli interessati, per raccogliere suggerimenti utili a migliorare il progetto e le ulteriori opere collegate, nonché per consentire una compiuta verifica e valutazione dell'opera da parte di tutte le forze politiche.
Serve, infatti, un modo diverso di pensare alle infrastrutture, alle opere utili in tempi ragionevoli realizzate all'esito di percorsi il più possibile condivisi in tempi serrati.
Quanto alle interrelazioni, tra l'opera in questione e il procedimento di contestazione avviato nei confronti del concessionario a seguito del crollo del Ponte Morandi, qualunque sarà la decisione assunta dal Governo in relazione a detto procedimento non è intenzione del Ministero determinare conseguenze negative in termini temporali e realizzativi non compatibili con le aspettative del territorio, che ha sicuramente bisogno di supporto infrastrutturale per rilanciare il proprio sistema produttivo e quello portuale, in particolare secondo modalità eco-sostenibili.
ALLEGATO 2
5-04098 Lucchini: Tempi di approvazione e realizzazione del progetto relativo alla variante in galleria sulla strada statale 45-bis «Gardesana Occidentale».
TESTO DELLA RISPOSTA
La strada statale 45-bis collega i territori comunali che si affacciano sulla costa del Lago di Garda, tra le provincie di Brescia e Trento, e proprio per l'importanza e l'unicità dell'itinerario, la Provincia di Brescia e la Comunità Montana Parco alto Garda Bresciano hanno stipulato con la società ANAS una convenzione per la redazione dei tre gradi di progettazione della variante all'infrastruttura.
L'intervento è inserito nel Contratto di Programma MIT/ANAS 2016-2020 per un importo di 89,52 milioni di euro, finanziato con fondi della Comunità montana del Parco Alto Garda per 1,8 milioni, con Fondi Sviluppo e Coesione per 70 milioni e con Fondo Infrastrutture 2017 per 17,8 milioni.
La redazione del Progetto Definitivo è già conclusa ed entro il corrente mese verrà trasmesso al Consiglio superiore dei lavori pubblici per il prescritto parere, mentre la procedura di verifica preventiva dell'interesse archeologico è stata avviata il 28 maggio scorso.
Una volta concluse dette procedure approvative, ANAS provvederà all'approvazione del Progetto Definitivo e alla redazione del Progetto Esecutivo.
Per quanto concerne i lavori, evidenzio che il sistema di cantierizzazione e le fasi di realizzazione delle opere sono stati studiati proprio per limitare le interferenze con il contesto urbanizzato e con la viabilità, abbattendo drasticamente gli impatti derivanti dalla movimentazione delle materie durante la fase di scavo; inoltre, durante i lavori verrà garantita la funzionalità sia della SS 45-bis che della SP 38 per Tignale.
Sui tempi ANAS assicura che rispetterà il minimo previsto per rendere l'opera fruibile al territorio.
ALLEGATO 3
5-04099 Varrica: Rafforzamento dei Provveditorati interregionali alle opere pubbliche, con riguardo alla consistenza e alla competenza del personale.
TESTO DELLA RISPOSTA
In merito alla dotazione organica dei Provveditorati Interregionali per le Opere Pubbliche, riporto la proiezione del personale al 31 dicembre 2020, comprensiva del numero di cessazioni in corso per limiti di età e per pensionamenti anticipati «quota 100», suddivisi per sedi:
Piemonte, Val d'Aosta, Liguria n. 80 unità;
Lombardia, Emilia Romagna n. 140 unità;
Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia n. 170 unità;
Toscana, Umbria, Marche n. 136 unità;
Lazio, Abruzzo, Sardegna n. 269 unità;
Campania, Molise. Puglia, Basilicata n. 371 unità;
Sicilia, Calabria n. 271 unità.
La diversa consistenza numerica deriva da una serie di fattori tra cui:
l'emanazione di alcune norme speciali che hanno consentito l'aumento degli organici dei provveditorati della Sicilia e della Campania quale risposta ai carichi di lavoro derivanti dagli eventi sismici del Belice e dell'Irpinia;
le numerose richieste di trasferimento, prevalentemente orientate dagli uffici del nord a quelli del sud;
l'attuazione della riforma prevista dal decreto legislativo n. 112/1998 che ha trasferito alle Regioni una parte delle funzioni in capo ai Provveditorati e le connesse risorse umane e finanziarie.
È indubbio che gli uffici situati nel nord-Italia risentano di una maggiore carenza di organico.
Trattasi di una condizione comune a tutte le pubbliche amministrazioni, che, a causa del ridotto o mancato turn-over imposto dalla normativa emanata tra il 2006 ed il 2018, hanno subito una progressiva riduzione delle unità di personale in servizio.
Ad ogni modo, dal 2017 alla data odierna sono state assunte 88 unità di personale, in prevalenza con la qualifica di funzionario ingegnere architetto, ed assegnate sia agli uffici della sede centrale (50 unità) sia ai Provveditorati (38 unità).
Il ripristino del turn-over al 100 per cento consentirà l'immissione in servizio dello stesso numero di cessati negli anni 2018/2019/2020.
Al riguardo è già stato presentato il Programma triennale per il fabbisogno del personale e il piano delle assunzioni.
Nell'ambito di tale Piano ed a seguito delle intese intercorse con il Dipartimento della funzione pubblica, verranno banditi prossimamente due «concorsi unici» per personale non dirigenziale, gestiti dal suddetto Dipartimento e finalizzati all'assunzione, per quanto concerne il MIT, di 210 funzionari amministrativi/contabili e di 320 assistenti amministrativi, tecnici ed informatici. Pag. 175
Oltre a dette assunzioni, l'articolo 47 del decreto-legge n. 34 del 2019 ha autorizzato l'assunzione di 100 unità non dirigenziali di alta professionalità – 80 ingegneri e 20 amministrativi – da destinare, in particolare, ai Provveditorati.
È stato già adottato il decreto MIT, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione, che definisce i requisiti dei candidati e le modalità di svolgimento del concorso per i funzionari amministrativi e si è in attesa della definizione, da parte del Dipartimento funzione pubblica, del bando di concorso per gli 80 ingegneri.
Infine, per quanto riguarda il reclutamento dei dirigenziali – tecnici e amministrativi – il Ministero è stato autorizzato ad assumere 24 unità di livello dirigenziale non generale, che verranno, reperite sia tramite le procedure di mobilità, sia attraverso due distinti corsi (uno riservato alle professionalità amministrative, gestito dalla SNA, e uno per le professionalità tecniche, gestito dal MIT).
ALLEGATO 4
5-04100 Braga: Stato di avanzamento delle modifiche al testo unico dell'edilizia, con particolare riguardo alle misure di semplificazione per la riqualificazione dei centri urbani.
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento allo stato di avanzamento dei lavori di modifica del Testo Unico sulle costruzioni, informo che il tavolo tecnico appositamente istituito presso il Consiglio Superiore dei lavori pubblici prosegue nei lavori di stesura.
È stata già predisposta una bozza dell'intero provvedimento, costituito da oltre 130 articoli, distribuiti in quattro Titoli: contenuti e disposizioni generali, disciplina dell'attività edilizia, resistenza e stabilità delle costruzioni, sostenibilità delle costruzioni.
Sono in corso approfondimenti su alcuni temi particolarmente rilevanti, che mirano sostanzialmente a riorganizzare il complesso corpus normativo del settore delle costruzioni, per favorire in modo concreto la ripresa delle attività, la rigenerazione urbana e lo snellimento delle procedure.
Si stanno quindi perfezionando, tra l'altro, le disposizioni finalizzate a:
ridurre il numero dei titoli abilitativi;
favorire i processi di demolizione e ricostruzione;
eliminare la procedura dell'autorizzazione sismica preventiva;
disciplinare in modo più chiaro le procedure per la realizzazione delle opere di interesse statale;
istituire il fascicolo del fabbricato, nel contesto di un sistema integrato del territorio che l'Agenzia del Catasto sta mettendo a punto;
istituire il concetto di classe di rischio di una costruzione, in particolare quella sismica, con l'intento di incrementare la conoscenza del patrimonio edilizio, anche al fine della riduzione del rischio sismico;
favorire la sostenibilità delle costruzioni attraverso, ad esempio, l'impiego di materiali eco-sostenibili o di riciclo e la demolizione selettiva;
istituire la certificazione di sostenibilità degli immobili.
Il tavolo tecnico prevede di ultimare il testo entro il prossimo mese di luglio.
Pag. 177ALLEGATO 5
5-04101 Mazzetti: Tempi di nomina del Commissario straordinario per la ricostruzione del ponte di Albiano Magra e di realizzazione di una viabilità alternativa.
TESTO DELLA RISPOSTA
Al fine di accelerare la ricostruzione del ponte di Albiano, si è provveduto a nominare il Presidente della Regione Toscana quale Commissario straordinario ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge «sblocca cantieri».
Acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, il provvedimento è stato firmato proprio ieri, dal Presidente del Consiglio dei ministri.
Quanto al ripristino della viabilità interrotta, ANAS aveva predisposto un piano per la realizzazione di un ponte provvisorio; la posizione contraria del territorio a tale soluzione ha indotto il Presidente della Regione Toscana a chiedere al MIT e ad ANAS di sospendere l’iter autorizzativo nelle more della definizione di soluzioni alternative.
In esito a ciò, ANAS ha elaborato uno studio per la realizzazione delle rampe provvisorie per l'accesso all'autostrada A15 dall'abitato di Albiano Magra, che ha preso spunto da una proposta del comune di Aulla e prevede innesti autostradali da e per La Spezia nonché una nuova barriera di esazione.
Detto studio è stato sviluppato con due alternative progettuali.
La prima soluzione prevede la liberalizzazione di tutti i transiti in A15 aventi origine/destinazione Aulla/Santo Stefano-La Spezia e viceversa; tale agevolazione comporta il ristoro al concessionario dei mancati ricavi da pedaggio.
Il concessionario autostradale ha ipotizzato una seconda soluzione, che prevede la liberalizzazione dei transiti aventi origine/destinazione Aulla/Albiano e viceversa; il ristoro dei mancati ricavi da pedaggio potrebbe essere effettuato, come indicato dalla stessa SALT, a consuntivo e sulla base della redistribuzione del traffico che l'innesto delle nuove rampe potrà generare.
Le due alternative progettuali sono state illustrate lo scorso 25 maggio durante l'incontro convocato dal presidente della Regione Toscana, con la partecipazione di ANAS stessa, del presidente della Provincia di Massa Carrara, dei sindaci di Aulla e Podenzana e dei rappresentanti della SALT.
Entrambe le ipotesi attualmente al vaglio prevedono tempi brevi di realizzazione.
ALLEGATO 6
5-4102 Fregolent: Misure volte alla rapida realizzazione delle infrastrutture programmate, con particolare riguardo alla «variante di La Spezia» sulla SS1 Aurelia.
TESTO DELLA RISPOSTA
Sulla base delle informazioni pervenute da ANAS, comunico quanto segue.
Per il I stralcio funzionale A – tra lo svincolo del Forno e lo svincolo Buonviaggio, l'11 febbraio scorso si è tenuta la seduta pubblica di gara con l'apertura delle offerte economiche e conseguente stesura della graduatoria.
Le offerte delle prime due classificate si sono rivelate anomale ai sensi dell'articolo 97, comma 3, del decreto legislativo n. 50/2016 e pertanto è stato attivato il sub-procedimento di verifica dell'anomalia. In ogni caso, ANAS prevede di consegnare i lavori entro la fine del corrente anno.
Per il II stralcio funzionale B – dallo svincolo di Buon Viaggio allo svincolo di San Venerio, il progetto esecutivo è in corso di redazione da parte della società ANAS con attività di supporto esterne e la sua approvazione è prevista per il prossimo mese di settembre, con seguente possibilità di procedere alla pubblicazione del bando di gara nel mese di ottobre 2020.
Quanto al III stralcio funzionale C – dallo svincolo di San Venerio allo svincolo Melara, evidenzio che si prevede di approvare il progetto esecutivo entro il primo trimestre 2021.
Circa le iniziative per lo sblocco dei cantieri e il relativo snellimento delle procedure evidenzio che, per il rilancio degli investimenti e della spesa pubblica nel settore delle infrastrutture e dei trasporti, il decreto-legge semplificazioni, di prossima adozione, conterrà disposizioni finalizzate, da un lato, a superare alcune criticità di tipo interpretativo ed applicativo della disciplina contenute nel Codice dei contratti e, dall'altro, anche in considerazione delle conseguenze derivanti dalla diffusione del virus Covid-19, ad accelerare tutte le diverse fasi degli appalti pubblici – da quella della programmazione della spesa, a quella della progettazione e dell'affidamento dei lavori ed a quella dell'esecuzione – potenziando gli istituti già previsti dall'ordinamento giuridico ed innovando, per quanto necessario, la disciplina vigente.
ALLEGATO 7
DL n. 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19». C. 2500 Governo.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La VIII Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il decreto-legge n. 34/2020, recante Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19 (C. 2500 Governo);
richiamate le disposizioni finalizzate a potenziare le capacità operative della Protezione civile, incrementandone le risorse a disposizione (articolo 14) e il personale (articolo 261);
evidenziato che il testo – in particolare al Titolo VIII, Capo III (Misure per le infrastrutture e i trasporti) – reca numerose interventi nel settore delle infrastrutture, principalmente rivolti ad introdurre semplificazioni in grado di accelerare e potenziare gli investimenti e le azioni necessarie a far fronte all'emergenza sanitaria e favorire una maggiore ed immediata liquidità per le imprese;
rilevato che, in tale ambito, si facilita l'esecuzione di opere edilizie legate alla rete ospedaliera (articolo 2), si esonerano temporaneamente stazioni appaltanti e operatori economici dal versamento della contribuzione dovuta all'ANAC (articolo 65), si proroga il termine per l'utilizzo di finanziamenti per opere pubbliche in favore dei comuni con meno di 1.000 abitanti (articolo 114), si incrementa la dotazione del Fondo salva-opere (articolo 201), si prevede la nomina di un Commissario straordinario per gli interventi sulle Autostrade A24 e A25 (articolo 206), si consente di incrementare l'importo dell'anticipazione a favore dell'appaltatore (articolo 207), si destinano risorse aggiuntive per i sopralluoghi nei cantieri da parte del personale dei Provveditorati interregionali alle opere pubbliche (articolo 209), si autorizza un contributo straordinario a favore dell'ANAS (articolo 214), si semplifica la procedura di pagamento da parte degli enti locali per interventi di edilizia scolastica (articolo 232);
esaminate altresì le disposizioni che intervengono in materia ambientale, principalmente recate dal Titolo VIII, Capo VII (Misure per l'ambiente), le quali prevedono l'istituzione del fondo per la concessione di un contributo straordinario aggiuntivo di sostegno alle micro, piccole e medie imprese, che operano nelle zone economiche ambientali – ZEA (articolo 227), la riorganizzazione degli organismi coinvolti nei procedimenti di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS (articolo 228) e misure incentivanti forme di mobilità sostenibile alternative al trasporto pubblico locale (articolo 229);
viste altresì le disposizioni per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione (articolo 29), per l'incremento del fondo per l'acquisto di autoveicoli a basse emissioni di CO2 g/km (articolo 44), in materia di sostegno agli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio denominati ecobonus e sismabonus, (articolo 119), per il differimento dell'operatività della cosiddetta plastic tax (articolo 133) nonché le due disposizioni che riguardano le aree colpite dai recenti eventi sismici Pag. 180recate all'articolo 160 e all'articolo 245, quest'ultimo riguardante la misura agevolativa «Resto al Sud», recentemente estesa anche ai comuni colpiti dal sisma del 24 agosto 2016, del 26 e 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017;
rilevato che:
l'imposta sul consumo di manufatti in plastica con singolo impiego (MACSI) che hanno o sono destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari ha una forte valenza ambientale, creando i presupposti per una riduzione della diffusione della plastica attraverso prodotti il cui ciclo di vita risulta significativamente limitato e che spesso sono oggetto di un abbandono incontrollato nel suolo, o in ambienta marino e lacustre; pertanto il differimento al 2021 dell'efficacia della cosiddetta plastic tax, di cui al citato articolo 133, comma 1 – che si fonda sulle ragioni dell'emergenza sanitaria ed economica che ha colpito la comunità internazionale ed il nostro Paese con particolare forza – non deve rappresentare una rinegoziazione dei principi di sostenibilità ambientale sottesi alla tassazione dei manufatti con singolo impiego realizzati in plastica tradizionale al fine di contenere la dispersione delle plastiche e la riduzione dell'impronta ambientale per la produzione degli stessi manufatti;
l'articolo 227 prevede l'istituzione di un Fondo di 40 milioni di euro per l'anno 2020, per la concessione di un contributo straordinario aggiuntivo di sostegno alle micro, piccole e medie imprese che hanno sede legale e operativa nei Comuni aventi almeno il 45 per cento della propria superficie compreso all'interno di una Zona economica ambientale (ZEA), come istituite dall'articolo 4-ter comma 1 e 2 del DL 111/2019 che svolgono attività eco-compatibili; tale disposizione risulta penalizzante nei confronti delle imprese che pur operando all'interno delle ZEA non fanno parte di comuni che rispettano il requisito di avere il 45 per cento del proprio territorio all'interno di una Zona economica ambientale;
l'articolo 229 reca disposizioni per incentivare forme di mobilità sostenibile al trasporto pubblico locale, istituendo un bonus per l'acquisto di biciclette e di altri veicoli per la mobilità personale e condivisa, stabilendo criteri di accesso al beneficio e lo stanziamento di 50 milioni di euro; al riguardi si ritiene opportuno prevedere un ampliamento della platea dei beneficiari del bonus mobilità al fine di sostenere politiche di transizione della mobilità urbana verso sistemi che garantiscano una progressiva riduzione delle emissioni inquinanti,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti osservazioni:
all'articolo 133 dovrebbe valutarsi l'opportunità di prevedere che il recepimento della direttiva (UE) 2019/904 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente sia recepita tempestivamente;
all'articolo 227 dovrebbe valutarsi l'opportunità di modificare la disposizione di cui al comma 3 al fine di prevedere che il contributo ivi previsto sia corrisposto a tutte le piccole e medie imprese che svolgono attività economiche eco-compatibili che operano all'interno delle ZEA, al fine di armonizzare l'ambito di operatività della norma e valorizzare la specificità dell'appartenenza delle stesse imprese all'area protetta;
all'articolo 229, dovrebbe valutarsi l'opportunità di prevedere un incremento delle risorse del fondo «Programma sperimentale buono mobilita», al fine di permettere il riconoscimento del bonus mobilità ad una più ampia platea di beneficiari e di concorrere a una riduzione delle emissioni inquinanti nel settore dei trasporti urbani.