CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 novembre 2019
276.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e XI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 19 novembre 2019. — Presidenza del presidente della VII Commissione, Luigi GALLO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Lucia Azzolina.

  La seduta comincia alle 9.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante la trasmissione attraverso l'impianto audiovisivo del circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 126/2019: Misure di straordinaria necessità e urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti.
C. 2222 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 18 novembre 2019.

  Luigi GALLO, presidente, informa che sono stati presentati alcuni ricorsi avverso i giudizi di inammissibilità di talune proposte emendative pronunciati nella seduta di ieri. In tale contesto, alla luce di un ulteriore esame delle proposte emendative nonché a seguito dell'analisi dei motivi di ricorso addotti dai ricorrenti, la Presidenza ritiene di poter rivedere i giudizi di inammissibilità sulle seguenti proposte emendative, che devono pertanto considerarsi ammissibili: emendamento Lacarra 5.4, che prevede che ai ricercatori a tempo indeterminato si applica la tipologia contrattuale Pag. 12prevista dalla legge n. 240 del 2010 per i ricercatori di tipo b). Se ne dispone la riammissione in considerazione del fatto che l'articolo 5 riguarda anche la figura del ricercatore a tempo indeterminato nella misura in cui proroga di due anni il termine, stabilito dalla citata legge n. 240, entro il quale le università possono chiamare in ruolo i predetti ricercatori a tempo indeterminato come professori di seconda fascia. A seguito della riammissione dell'emendamento Lacarra 5.4, la Presidenza ritiene di rivedere anche la valutazione relativa all'articolo aggiuntivo Frassinetti 5.02, che pure interviene sulla materia dei ricercatori a tempo indeterminato, in quanto abroga l'articolo 24 della legge n. 240, ripristinando così, a regime, la figura del ricercatore a tempo indeterminato. Comunica che deve inoltre ritenersi riammesso l'articolo aggiuntivo 1.049 Testamento, che – in quanto volto a introdurre modifiche alle procedure di assegnazione delle supplenze – tratta di procedure di assunzione (a tempo determinato) di personale docente. A seguito della riammissione dell'articolo aggiuntivo 1.049 Testamento, deve ritenersi riammesso anche l'emendamento Bucalo 1.61, che pure incide sul meccanismo di conferimento delle supplenze. La Presidenza ritiene, invece, di dover confermare i giudizi di inammissibilità per estraneità di materia sulle restanti proposte emendative.
  Ricorda, infine, che, come concordato in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, l'esame inizierà dalle proposte emendative riferite all'articolo 3.

  Vittoria CASA (M5S), relatrice per la VII Commissione, anche a nome della collega relatrice per la XI Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Murelli 3.1, sugli identici emendamenti Aprea 3.3 e Mollicone 3.4, sugli emendamenti Murelli 3.2 e 3.5 e Colmellere 3.8. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Giannone 3.6 e Bucalo 3.7 e dell'articolo aggiuntivo Pella 3.01.

  La sottosegretaria Lucia AZZOLINA esprime parere conforme alla relatrice.

  Elena MURELLI (LEGA) illustra il suo emendamento 3.1, volto a ripristinare i controlli biometrici sul personale amministrativo degli istituti scolastici, in quanto la cronaca dimostra che l'assenteismo è un fenomeno che riguarda anche tale tipologia di personale.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Murelli 3.1.

  Paolo ZANGRILLO (FI), intervenendo sull'emendamento Aprea 3.3, identico all'emendamento Mollicone 3.4, volto a escludere dai controlli biometrici il personale contrattualizzato delle scuole, delle università, delle accademie, dei conservatori AFAM, ritiene opportuna una riflessione sulla convenienza, anche economica, dell'installazione in tali istituti di simili apparecchiature.

  Carmela BUCALO (FdI) rileva che l'installazione delle apparecchiature per la rilevazione biometrica delle presenze, soprattutto nelle sedi distaccate degli istituti scolastici e delle università, comporta una spesa non proporzionata alla finalità che si vuole perseguire.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Aprea 3.3 e Mollicone 3.4.

  Virginio CAPARVI (LEGA), intervenendo sull'emendamento Murelli 3.2, di cui è cofirmatario, non condivide il giudizio negativo sulla convenienza dei controlli biometrici sul personale amministrativo degli istituti scolastici, in quanto è importante contrastare i fenomeni di assenteismo, anche se riguardano una minima parte dei dipendenti.

  Daniele MOSCHIONI (LEGA), condividendo gli interventi dei colleghi Murelli e Caparvi, dichiara di sottoscrivere tutti gli emendamenti a prima firma Murelli.

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  Daniele BELOTTI (LEGA), dopo aver ricordato che il tema della rilevazione delle presenze era stato lungamente dibattuto qualche mese fa in Commissione cultura, si dichiara convinto della sua necessità, sia nella scuola sia in tutti gli uffici pubblici, quale misura di contrasto all'assenteismo. Non ritiene svilente attestare la propria presenza mediante la rivelazione delle impronte per chi svolge onestamente il proprio lavoro; anzi, questa misura va proprio a vantaggio di costoro, mentre chi si assenta in maniera fraudolenta lede l'immagine dell'intera struttura di appartenenza.

  Paolo ZANGRILLO (FI), intervenendo sull'emendamento Murelli 3.2, ritiene che l'efficienza di un dipendente della pubblica amministrazione non si misuri sulla base della sua presenza in servizio, ma, piuttosto, sulla base del suo lavoro, della qualità dello stesso e dei risultati raggiunti. È giusto, quindi, punire i furbi, ma non è con i controlli biometrici delle presenze che si garantisce l'efficienza e l'efficacia della pubblica amministrazione.

  Rossano SASSO (LEGA) rileva come il tema non sia tanto quello della rilevazione delle presenze, tenuto conto che al personale amministrativo è già richiesto di timbrare il cartellino: si tratta di rendere tale rilevazione più efficace e più seria proprio per stanare i cosiddetti «furbetti del cartellino». Conclude prendendo atto che la maggioranza non intende effettuare una rilevazione scrupolosa della presenza dei dipendenti pubblici.

  Carmela BUCALO (FdI) ritiene necessario ribadire che il problema non è il controllo delle presenze, effettuato con serietà anche negli istituti scolastici, ma quello di non destinare a tali finalità ingenti risorse, che, al contrario, potrebbero essere più proficuamente spese per le numerose esigenze del settore della scuola.

  Giorgia LATINI (LEGA) sottolinea che la rilevazione delle impronte costituisce un primo passo finalizzato a verificare la presenza in servizio dei dipendenti pubblici. Il passo successivo dovrà essere quello di verificare lo svolgimento del lavoro e i risultati conseguiti.

  Gualtiero CAFFARATTO (LEGA), condividendo la necessità, rilevata dal collega Zangrillo, di misurare la performance dei dipendenti pubblici attraverso strumenti più sofisticati, ritiene tuttavia che il controllo della loro presenza in servizio costituisca un primo passo in tale direzione, nella consapevolezza che anche un solo dipendente scorretto squalifica l'intera categoria di lavoratori onesti.

  Domenico FURGIUELE (LEGA), dopo aver ricordato che anche ai deputati vengono rilevate le impronte digitali, si dichiara consapevole che la maggior parte dei dipendenti pubblici sono ben intenzionati e che la rilevazione non è volta a misurare la produttività. Tuttavia, ritiene necessario che la presenza concreta dei dipendenti venga certificata in qualche modo, ai fini di un efficientamento della pubblica amministrazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Murelli 3.2.

  Elena MURELLI (LEGA) illustra il suo emendamento 3.5, volto a ricondurre la disciplina del trasporto degli alunni, recata dal comma 2 dell'articolo 3 del decreto-legge, a un livello più generale.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Murelli 3.5.

  Angela COLMELLERE (LEGA), intervenendo sull'emendamento 3.8 a sua prima firma, sottolinea che lo stesso è finalizzato ad assicurare un servizio per tutti i ragazzi della scuola sia primaria sia secondaria attraverso una misura vantaggiosa per i comuni.

  Elena MURELLI (LEGA), intervenendo sull'emendamento Colmellere 3.8, ritiene necessario affrontare il tema del trasporto scolastico, soprattutto facilitando i collegamenti Pag. 14tra le scuole dei territori più isolati e disagiati.

  Gualtiero CAFFARATTO (LEGA) auspica l'approvazione dell'emendamento Colmellere 3.8, che si propone di favorire i collegamenti tra gli istituti scolastici dei piccoli comuni, i quali, specie nelle zone di montagna, si trovano esposti al pericolo dello spopolamento, anche per la difficoltà delle famiglie a fare frequentare ai propri figli le scuole del territorio.

  Federico MOLLICONE (FdI) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Colmellere 3.8, anche a nome di tutto il gruppo Fratelli d'Italia presso le Commissioni riunite, ritenendolo di buon senso e sottolineando che il gruppo Fratelli d'Italia è sensibile a introdurre misure in favore dei piccoli comuni.

  Debora SERRACCHIANI (PD), relatrice per la XI Commissione, anche a nome della collega relatrice per la VII Commissione, pur condividendo la necessità sottolineata dai colleghi di favorire il trasporto scolastico, osserva che il parere contrario all'emendamento Colmellere 3.8 è dovuto alla necessità di rispettare una sentenza della Corte dei conti, sulla base della quale il trasporto scolastico non può considerarsi una fattispecie del trasporto pubblico locale. Il comma 2 dell'articolo 3 del decreto-legge in esame, quindi, rappresenta un primo tentativo di risoluzione del problema, condiviso dai rappresentanti dei piccoli comuni italiani.

  Paolo ZANGRILLO (FI), pur prendendo atto delle precisazioni della relatrice Serracchiani, condivide lo spirito dell'emendamento Colmellere 3.8, che dichiara di sottoscrivere.

  I deputati Elena MURELLI (LEGA), Eva LORENZONI (LEGA), Donatella LEGNAIOLI (LEGA), Daniele MOSCHIONI (LEGA), Gloria SACCANI JOTTI (FI), Ketty FOGLIANI (LEGA) e Pasquale CANNATELLI (FI) sottoscrivono l'emendamento Colmellere 3.8.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Colmellere 3.8.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che gli identici emendamenti Giannone 3.6 e Bucalo 3.7 e l'articolo aggiuntivo Pella 3.01 si intendono accantonati.

  Le Commissioni passano all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 4.

  Vittoria CASA (M5S), relatrice per la VII Commissione, anche a nome della collega relatrice per la XI Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Lattanzio 4.1.

  La sottosegretaria Lucia AZZOLINA esprime parere conforme alla relatrice

  Marco BELLA (M5S), intervenendo sull'emendamento Lattanzio 4.1, dopo aver ricordato che all'estero non si utilizzano le centrali uniche di acquisto per l'approvvigionamento delle forniture presso gli enti di ricerca, osserva che sarebbe opportuno imitare le buone pratiche straniere. In proposito, ritiene che può risultare molto costoso far perdere tempo ai ricercatori per lo svolgimento di lunghe pratiche burocratiche. Più che di finanziamenti, i ricercatori avrebbero bisogno di iter snelli ed efficienti.

  I deputati Rosa Maria DI GIORGI (PD), Serse SOVERINI (PD), Alessandro MELICCHIO (M5S), Alessandra CARBONARO (M5S), Virginia VILLANI (M5S), Rosa Alba TESTAMENTO (M5S), Lucia CIAMPI (PD), Chiara GRIBAUDO (PD) e Romina MURA (PD) dichiarano di sottoscrivere l'emendamento Lattanzio 4.1.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Lattanzio 4.1 (vedi allegato 1).

  Le Commissioni passano all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 5.

  Debora SERRACCHIANI (PD), relatrice per l'XI Commissione, anche a nome della collega relatrice per la VII Commissione, Pag. 15esprime parere contrario sull'emendamento Murelli 5.11; propone l'accantonamento degli emendamenti Ferraioli 5.2, Lacarra 5.4 e Fratoianni 5.5, dichiarato inammissibile limitatamente al comma 2-ter. Esprime, quindi, parere contrario sull'articolo aggiuntivo Mollicone 5.04 e propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Frassinetti 5.02.

  La sottosegretaria Lucia AZZOLINA esprime parere conforme alla relatrice.

  Elena MURELLI (LEGA) illustra il suo emendamento 5.11, volto a permettere alle università di ricorrere a chiamate esterne per il reclutamento dei professori di prima e seconda fascia e a evitare gli equivoci interpretativi che causano disparità di trattamento tra università pubbliche e private.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Murelli 5.11.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che gli emendamenti Ferraioli 5.2, Lacarra 5.4 e Fratoianni 5.5 si intendono accantonati.

  Federico MOLLICONE (FdI) illustra il suo articolo aggiuntivo 5.04 e ne raccomanda l'approvazione, ricordando che lo stesso è volto a sanare la situazione di pesante carenza di insegnanti di religione cattolica, destinata per altro ad aggravarsi a seguito dell'entrata in vigore della cosiddetta «quota 100».

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Mollicone 5.04.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Frassinetti 5.02 si intende accantonato.

  Vittoria CASA (M5S), relatrice per la VII Commissione, anche a nome della collega relatrice per la XI Commissione, propone l'accantonamento di tutte le proposte emendative riferite all'articolo 6.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che tutte le proposte emendative riferite all'articolo 6 s'intendono accantonate e che le Commissioni passeranno all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 9, dal momento che le proposte emendative riferite all'articolo 7 sono tutte inammissibili e non sono state presentate proposte emendative sull'articolo 8.

  Vittoria CASA (M5S), relatrice per la VII Commissione, anche a nome della collega relatrice per la XI Commissione, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Emanuela Rossini 9.01.

  La sottosegretaria Lucia AZZOLINA esprime parere conforme alla relatrice.

  Nessuno chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Emanuela Rossini 9.01 (vedi allegato 1).

  Vittoria CASA (M5S), relatrice per la VII Commissione, e Debora SERRACCHIANI (PD), relatrice per l'XI Commissione, propongono una sospensione della seduta per poter definire il contenuto delle riformulazioni ed esprimere i pareri sulle proposte emendative accantonate.

  Elena MURELLI (LEGA), riallacciandosi a quanto affermato dalla relatrice Casa, esprime sorpresa per la mancata riammissione degli emendamenti della Lega concernenti l'applicazione della legge n. 04 del 1992 in ambito scolastico. Si tratta di un problema reale, del quale, tuttavia, la Commissione lavoro non si è ancora occupata.

  Luigi GALLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, sospende la seduta, come proposto dalle relatrici.

  La seduta sospesa alle 10.30, riprende alle 12.05.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che le Commissioni passeranno all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 1.

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  Daniele MOSCHIONI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede al presidente il motivo per il quale non si riprenda l'esame dalle proposte emendative riferite all'articolo 6, come era stato concordato.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che le Commissioni hanno già votato l'articolo 9 e che pertanto si potrà riprendere con l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 1, dal momento che le relatrici sono pronte ad esprimere il loro parere su tali proposte.

  Daniele MOSCHIONI (LEGA) chiede ulteriori chiarimenti sull'organizzazione dei lavori, dal momento che alla sospensione della seduta si era concordato un diverso modo di procedere.

  Daniele BELOTTI (LEGA) dichiara di aver inteso che si sarebbe ripreso con l'esame dell'articolo 6. Chiede pertanto che venga chiarita la ragione del passaggio all'articolo 1.

  Debora SERRACCHIANI (PD), relatrice per l'XI Commissione, anche a nome della collega relatrice per la VII Commissione, precisa che sono ancora in corso gli approfondimenti necessari per giungere a proposte di riformulazione degli emendamenti accantonati e quindi, se non si passasse all'esame dell'articolo 1, sarebbe necessaria un'ulteriore sospensione.

  Gualtiero CAFFARATTO (LEGA), in considerazione del passaggio all'esame degli emendamenti all'articolo 1, propone una breve sospensione della seduta per permettere ai commissari di prenderne visione e approfondirne il contenuto.

  Daniele MOSCHIONI (LEGA), associandosi alla richiesta di sospensione della seduta, rileva la divisione della maggioranza sulle modalità con cui riformulare gli emendamenti all'articolo 6, presentati esclusivamente dagli esponenti della stessa maggioranza.

  Debora SERRACCHIANI (PD), relatrice per la XI Commissione, smentendo le presunte divisioni della maggioranza, rileva che la necessità di rinviare la discussione deriva dalla volontà di accorpare in un'unica proposta i diversi emendamenti accantonati, allo scopo di facilitarne l'esame da parte delle Commissioni.

  Luigi GALLO, presidente, ritiene che si possa passare all'espressione dei pareri di relatrici e Governo sulle proposte emendative riferite all'articolo 1.

  Debora SERRACCHIANI (PD), relatrice per l'XI Commissione, anche a nome della collega relatrice per la VII Commissione, precisa che rispetto all'articolo 6 si ritiene di poter procedere a una riformulazione che assorba tutte le proposte ad esso riferite. Esprime, quindi, i seguenti pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 1: parere contrario sugli emendamenti Mollicone 1.1, Frate 1.3, Bucalo 1.2 e 1.114, Aprea 1.66; propone l'accantonamento dell'emendamento D'Alessandro 1.65; invita al ritiro dell'emendamento Fratoianni 1.64 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Frate 1.4 e 1.5, Murelli 1.9 e 1.10, Aprea 1.67, Bucalo 1.8 e 1.7, Mollicone 1.6, Frate 1.11, Aprea 1.68, Belotti 1.12, Frate 1.13; invita al ritiro dell'emendamento Gribaudo 1.18 e degli identici emendamenti Frate 1.14, Frassinetti 1.16 e Aprea 1.71; esprime parere contrario sugli emendamenti Bucalo 1.15, Belotti 1.17, Longo 1.20; invita al ritiro dell'emendamento Aprea 1.70; esprime parere contrario sugli emendamenti Aprea 1.72 e Bucalo 1.22; propone l'accantonamento dell'emendamento Lattanzio 1.73 ai fini di una sua eventuale riformulazione; invita al ritiro degli emendamenti Bucalo 1.21 e Longo 1.24; esprime parere contrario sugli emendamenti Frate 1.23 e Bucalo 1.25; propone l'accantonamento dell'emendamento Fratoianni 1.69; esprime parere contrario sugli emendamenti Frassinetti 1.26 e Aprea 1.75; invita al ritiro dell'emendamento Bucalo 1.27 ai fini di una sua eventuale riformulazione ed esprime parere contrario Pag. 17sugli emendamenti Frate 1.28 e Aprea 1.74; invita al ritiro degli emendamenti Mura 1.30, Toccafondi 1.79, Aprea 1.80, Prestipino 1.76, Bruno Bossio 1.77, Toccafondi 1.78, Frate 1.35 e Bucalo 1.31; propone l'accantonamento dell'emendamento Lattanzio 1.83 ai fini di una sua eventuale riformulazione; esprime parere contrario sull'emendamento Bucalo 1.32, sugli identici emendamenti Frassinetti 1.33 e Aprea 1.81, nonché sugli identici emendamenti Mollicone 1.34 e Aprea 1.82; esprime parere favorevole sull'emendamento Murelli 1.36, a condizione che sia riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 2); parere contrario sugli identici emendamenti Bucalo 1.38 e Frate 1.41; parere favorevole sull'emendamento Lattanzio 1.84 a condizione che sia riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 2); invita al ritiro degli emendamenti Aprea 1.86, Gribaudo 1.40, Longo 1.39 e Bucalo 1.37; propone l'accantonamento dell'emendamento Fratoianni 1.85; esprime parere contrario sull'emendamento Bucalo 1.43, sugli identici emendamenti Frate 1.44 e Aprea 1.87, sugli emendamenti Bucalo 1.45, Aprea 1.89 e Bucalo 1.46, sugli identici emendamenti Frassinetti 1.47 e Aprea 1.91 e sull'emendamento Frate 1.50; invita al ritiro dell'emendamento Bruno Bossio 1.90 ed esprime parere contrario sugli identici emendamenti Bucalo 1.48, Longo 1.49, Frate 1.51, Belotti 1.52 e Aprea 1.92; esprime parere favorevole sull'emendamento Lattanzio 1.88 e parere contrario sugli emendamenti Aprea 1.94 e 1.93, Frate 1.53, Aprea 1.95, Frate 1.42, Longo 1.54, Bucalo 1.55; esprime parere favorevole sugli emendamenti Melicchio 1.96 e Lattanzio 1.97 a condizione che siano riformulati nei termini di cui in allegato (vedi allegato 2); invita al ritiro dell'emendamento Mariani 1.99; esprime parere favorevole sull'emendamento Lattanzio 1.98 e parere contrario sull'emendamento Aprea 1.100 nonché sugli identici emendamenti Frassinetti 1.57 e Aprea 1.101 e sull'emendamento Mollicone 1.56; esprime parere favorevole sull'emendamento Villani 1.111, a condizione che sia riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 2); propone l'accantonamento dell'emendamento Lattanzio 1.103; esprime parere contrario sugli identici emendamenti Aprea 1.102 e Mollicone 1.60, sugli emendamenti Murelli 1.58 e 1.59; propone l'accantonamento degli emendamenti Aprea 1.104 e 1.105; esprime parere contrario sull'emendamento Bucalo 1.62; propone l'accantonamento dell'emendamento Lattanzio 1.112; esprime parere favorevole sull'emendamento Lattanzio 1.108 e parere contrario sull'emendamento Nitti 1.110; propone l'accantonamento dell'emendamento Bucalo 1.61; esprime parere contrario sull'emendamento Aprea 1.106 e parere favorevole sull'emendamento Lattanzio 1.107; propone l'accantonamento dell'emendamento Lepri 1.113 ai fini di una sua eventuale riformulazione; esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Mollicone 1.02 e Aprea 1.059, sugli articoli aggiuntivi Frate 1.04, Aprea 1.055, Belotti 1.047 e 1.048, Aprea 1.057, Belotti 1.039, Aprea 1.056, Belotti 1.041, 1.043, 1.044, 1.045, 1.046 e invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Lepri 1.051; propone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Di Giorgi 1.050 e Toccafondi 1.052; esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Belotti 1.018, 1.019, 1.020, 1.021, 1.023, 1.024, 1.025, 1.026, 1.027, 1.028, 1.029, 1.030, 1.031, 1.032, 1.033, 1.034, 1.06, 1.07, 1.08, 1.09, 1.015, 1.016 e 1.017, nonché sull'articolo aggiuntivo Aprea 1.062; propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Testamento 1.049 ed esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Mollicone 1.01 e Aprea 1.060 e sugli articoli aggiuntivi Aprea 1.058, Frate 1.03 e Belotti 1.05.

  La sottosegretaria Lucia AZZOLINA esprime parere conforme alla relatrice.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che le proposte di riformulazione di emendamenti all'articolo 1 sono in distribuzione.

  Gualtiero CAFFARATTO (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, torna a chiedere una sospensione della seduta, Pag. 18anche per approfondire tali proposte di riformulazione.

  Luigi GALLO, presidente, anche in considerazione degli imminenti impegni della XI Commissione, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 12.25, riprende alle 13.40.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che le Commissioni passano all'esame dell'emendamento Mollicone 1.1.

  Carmela BUCALO (FdI) illustra l'emendamento Mollicone 1.1, di cui è cofirmataria, volto alla riapertura delle graduatorie nazionali e di istituto, soluzione, a suo avviso, migliore rispetto alla creazione di nuove graduatorie, come previsto dall'articolo 1 in esame.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Mollicone 1.1.

  Flora FRATE (M5S) illustra l'emendamento 1.3 a sua prima firma, sottolineando che lo stesso è volto a sostenere l'attivazione dei percorsi abilitanti speciali che garantiscono una formazione idonea ai supplenti privi di abilitazione che, comunque, hanno insegnato per anni per garantire il regolare svolgimento dell'anno scolastico. Ne raccomanda quindi l'approvazione.

  Carmela BUCALO (FdI), intervenendo sull'emendamento Frate 1.3, constata che il parere contrario delle relatrici e del Governo su un emendamento presentato da un'esponente della stessa maggioranza è il segno della divisione sul problema dei docenti magistrali diplomati prima dell'anno accademico 2001/2002, docenti che, con il loro lavoro, hanno reso per anni un servizio allo Stato, ma che ora non sono più ritenuti idonei a continuare a insegnare.

  Rossano SASSO (LEGA) condivide l'emendamento della deputata Frate, che, proponendo l'attivazione dei PAS, rende giustizia a tanti precari esclusi dall'ambito di applicazione del decreto. Ricordando le sollecitazioni più volte pervenute dalla maggioranza per una condivisione sui temi più sensibili, preannuncia il voto favorevole della Lega.

  Valentina APREA (FI), dopo aver espresso, anche a nome del suo gruppo, il disappunto a nome del suo gruppo per il parere contrario espresso su tutti gli emendamenti dell'opposizione, preannuncia il voto favorevole sull'emendamento Frate 1.3. Sottolinea che è necessario pensare alla certificazione di una preparazione per interrompere le chiamate quasi casuali di docenti per l'insegnamento sui posti non coperti dagli insegnanti di ruolo. Conclude osservando che, come il precedente Governo non ha cancellato la povertà, questo decreto non servirà a cancellare il precariato.

  Alessandro MELICCHIO (M5S) invita a non considerare la scuola come un centro per l'impiego, senza tenere conto delle reali necessità del sistema.

  Domenico FURGIUELE (LEGA) apprezza il senso di responsabilità e l'onestà intellettuale della deputata Frate, che, con il suo emendamento, punta a dare il giusto riconoscimento a intere categorie di insegnanti. Invita quindi i deputati della maggioranza ad andare oltre le proprie posizioni ideologiche, se vogliono davvero trovare soluzioni condivise.

  Claudio DURIGON (LEGA) si stupisce che il Movimento 5 Stelle, che ha, nel corso di questa legislatura, votato a favore di provvedimenti per l'assunzione di nuovo personale nella pubblica amministrazione, sia contrario proprio alla stabilizzazione dei docenti magistrali diplomati, un tema sul quale non dovrebbero esserci divisioni tra le forze politiche.

  Elena MURELLI (LEGA) ringrazia la collega Frate per avere attirato l'attenzione delle Commissioni riunite su un problema così importante, già affrontato, Pag. 19con ben altro spirito, dal cosiddetto «decreto dignità». Coglie, quindi, l'occasione per sottolineare come il decreto in discussione non risolva i problemi della scuola, anche perché la maggioranza è chiusa nei confronti delle proposte di buon senso presentate dalle opposizioni.

  Daniele BELOTTI (LEGA) dà atto alla deputata Frate e agli altri colleghi che hanno sottoscritto l'emendamento di aver centrato il problema. Invita tutti i colleghi a mettersi dalla parte degli insegnanti e, in particolare, degli studenti su cui alla fine ricadranno le misure che saranno approvate. Conclude auspicando un ripensamento da parte del Governo e delle forze di maggioranza.

  Paolo ZANGRILLO (FI) invita i colleghi della maggioranza a un supplemento di riflessione su un problema che non riguarda solo i docenti magistrali diplomati, ma anche e soprattutto le giovani generazioni, che tali docenti, persone preparate e con esperienza pluriennale, hanno contribuito a formare e che dovrebbero continuare a poter formare. Su temi così delicati, a suo parere, si dovrebbero superare le barriere ideologiche per giungere a una soluzione condivisa.

  Daniele MOSCHIONI (LEGA), esprimendo la sua vicinanza alla collega Frate, osserva che non si può opporre la mancanza di risorse finanziarie per evitare di affrontare l'argomento, dal momento che, come dimostrano le numerose assunzioni autorizzate da questo Governo, quando si vuole, i problemi finanziari si superano. Preannuncia, quindi, il suo voto favorevole sull'emendamento Frate 1.3, di cui condivide lo spirito.

  Angela COLMELLERE (LEGA) condivide il contenuto dell'emendamento Frate 1.3, che dà un'opportunità a tanti precari di entrare finalmente a pieno titolo nella scuola.

  Luigi CASCIELLO (FI), tenuto conto che si sta esaminando un decreto che si prefigge di dare ai docenti precari una prospettiva, dichiara di non comprendere le ragioni per un parere contrario su un emendamento che vuole dare il giusto riconoscimento a un percorso di esperienza già compiuto nell'ambito della docenza, peraltro con costi a carico degli stessi insegnanti e, quindi, senza oneri per lo Stato.

  Gualtiero CAFFARATTO (LEGA), nel preannunciare il suo voto favorevole sull'emendamento Frate 3.1, esprime l'auspicio che la maggioranza rinunci a preclusioni ideologiche e contrarie al buon senso, accettando il contributo di tutti i gruppi al miglioramento del testo del decreto-legge.

  Giorgia LATINI (LEGA) invita i deputati della maggioranza a tenere conto della regola cui tutti, maggioranza e opposizione, almeno nella Commissione Cultura, hanno sempre detto che ci si deve ispirare: ossia la regola per cui si deve lavorare, quando si affrontano temi importanti e delicati, nel modo il più possibile condiviso. A suo avviso, in questo caso, è tanto più importante lasciar cadere le logiche di parte e collaborare in quanto è in gioco il bene più prezioso: quello dei bambini e dei ragazzi, i quali meritano di essere seguiti da insegnanti sereni, e non da persone gravate da un senso di frustrazione perenne.

  Paola FRASSINETTI (FdI) ricorda i numerosi interventi ascoltati nel corso delle recenti audizioni, le quali hanno messo in luce il disagio di tanti insegnanti precari, cui ritiene doveroso dare un segnale di attenzione e di cambiamento.

  Cristina PATELLI (LEGA), dopo aver sottolineato come nessuna proposta del suo gruppo sia stata accolta, ringrazia la deputata Frate per l'emendamento 3.1, che, a differenza di quanto fa il decreto in esame, dà un'opportunità a chi già lavora per il futuro dei ragazzi.

  Marco MARIN (FI), premesso di condividere gli interventi svolti dai colleghi del Pag. 20centro-destra, osserva che l'emendamento della deputata Frate interviene su un argomento importante, le cui ricadute interessano tutti perché riguardano i figli di tutti. Se comprende il parere contrario sugli emendamenti dell'opposizione, non gli sono chiare le ragioni per un parere contrario su una proposta emendativa intelligente e di buon senso presentata da un'esponente della maggioranza.

  Donatella LEGNAIOLI (LEGA) si dichiara sorpresa della spaccatura all'interno della maggioranza, che evidentemente non riesce a trovare soluzioni concrete ai problemi delle persone e si divide per ragioni che non possono essere comprese dai ragazzi e dalle famiglie, cui interessa soltanto di avere insegnanti capaci, siano essi precari o meno. Auspica, pertanto, un ripensamento che porti ad un diverso giudizio da parte delle relatrici e del Governo sull'emendamento Frate 1.3.

  Flora FRATE (M5S) chiede di intervenire nuovamente sul suo emendamento 1.3.

  Luigi GALLO, presidente, premesso che non ci sono altri iscritti a parlare sull'emendamento 1.3, ricorda che per regolamento è consentito, nell'ambito di una stessa discussione o per dichiarazione di voto, un solo intervento per ciascun deputato e che la deputata Frate ha già parlato.

  Gualtiero CAFFARATTO (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, commenta che è inopportuno che il presidente si appelli al regolamento o alla prassi per negare a un deputato, tanto più al primo firmatario di un emendamento in discussione, di intervenire una seconda volta e chiede quindi al presidente di permettere alla collega Frate di parlare nuovamente, visto che la discussione ha certamente fatto emergere nuovi elementi di giudizio e non è quindi corretto soffocarla.

  Luigi GALLO, presidente, osserva che scorretto, a suo avviso, è accusare la presidenza di voler soffocare il dibattito o impedire all'opposizione di parlare, dopo oltre un'ora di interventi da parte di esponenti della stessa opposizione sul medesimo emendamento. Ricorda, quindi, che nell'esame di un decreto-legge come di qualsiasi altro provvedimento già iscritto nel calendario dell'Assemblea a data certa, la presidenza ha il dovere non solo di garantire lo svolgimento del dibattito, ma anche di assicurare la conclusione dell'esame in tempi tali da consentire alla Commissione o alle Commissioni di riferire all'Aula senza ritardo. Fa presente che, oltre al diritto dell'opposizione di spiegare le proprie ragioni – che non è stato in alcun modo compresso nel dibattito fin qui svolto, – c’è il diritto della maggioranza a deliberare.

  Rossano SASSO (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidenza di trovare un giusto compromesso tra l'applicazione rigida di norme regolamentari e l'esigenza di assicurare i diritti dei parlamentari. Propone che la presidenza stabilisca la regola che è consentito un secondo intervento solo al primo firmatario di un emendamento in discussione.

  Daniele BELOTTI (LEGA) ritiene che la questione dell'organizzazione del dibattito dovrebbe essere trattata in sede di uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi.

  Claudio DURIGON (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva che il presidente Gallo non ha indicato alcuna norma regolamentare a fondamento della richiamata prassi che non permetterebbe a un deputato di intervenire due volte su un medesimo emendamento.

  Valentina APREA (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, rimarca che né l'opposizione può pretendere che il regolamento della Camera non sia applicato né però la maggioranza può decidere in merito all'atteggiamento che devono tenere le opposizioni, le quali devono essere libere Pag. 21di intervenire tutte le volte che credono giusto farlo. Propone, quindi, che in merito all'organizzazione del dibattito si decida in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Marco MARIN (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede precisazioni in merito a come si intenderà procedere.

  Elena MURELLI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, osserva che si dovrebbe, a suo avviso, continuare la discussione sull'emendamento Frate 3.1 e sollecita quindi il presidente a permettere alla prima firmataria di intervenire nuovamente nel dibattito. Chiede inoltre se sia in corso la ripresa televisiva dei lavori delle Commissioni riunite.

  Luigi GALLO, presidente, dopo aver ricordato che per i lavori in sede referente è consentita la sola trasmissione sul circuito chiuso, che è attivo, avverte che, subito dopo la votazione sull'emendamento Frate 3.1, sarà immediatamente convocata una riunione degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, per decidere in merito alla prosecuzione dei lavori.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Frate 1.3.

  Luigi GALLO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 19 novembre 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.20 e dalle 20 alle 20.20.

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