SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 9 ottobre 2019. — Presidenza del presidente Alessandro MORELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Roberto Traversi.
La seduta comincia alle 13.05.
Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019.
Doc. LVII, n. 2-bis, Annesso e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 ottobre 2019.
Laura CANTINI (PD), relatrice, presenta e illustra una proposta di parere favorevole sul documento in esame (vedi allegato 1).
Elena MACCANTI (LEGA) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sul documento in esame, su cui esprime un giudizio fortemente negativo.
Con particolare riferimento ai profili di interesse della Commissione desidera evidenziare alcune criticità.
Per quanto concerne in particolare il cosiddetto Green new deal e l'eliminazione di 2 miliardi di euro di sussidi ambientalmente dannosi, esprime preoccupazione circa la possibilità che tale strategia si traduca in nuove tasse a carico dei cittadini. Pag. 134
Con riferimento alle infrastrutture ferroviarie, sottolinea la necessità che la Commissione possa esaminare rapidamente l'aggiornamento del contratto di programma con RFI, che ancora non risulta trasmesso, e che RFI venga in Commissione ad illustrarne i contenuti.
Per quanto riguarda i finanziamenti alle reti di trasporto transeuropee (TEN-T), auspica che da parte della maggioranza non vi siano tentennamenti sulla realizzazione delle linee dell'alta velocità.
Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) esprime apprezzamento per la proposta di parere elaborata dalla relatrice e, in particolare, per il fatto che sia stata prevista dal Governo la piena attuazione alla cd. clausola del 34 per cento per gli investimenti nel Mezzogiorno.
Condivide le considerazioni della collega Maccanti circa la necessità che la Commissione possa esaminare in tempi rapidi l'aggiornamento del contratto di programma con RFI.
Ritiene infine che sia opportuno inserire nel parere della Commissione un esplicito riferimento allo sviluppo della tecnologia del 5G, fra gli ambiti delle politiche di investimento del Governo.
Diego DE LORENZIS (M5S) ritiene opportuno evidenziare alcuni temi che giudica di particolare interesse per la Commissione.
Innanzitutto esprime apprezzamento, per il settore del trasporto aereo, per l'intenzione del governo di procedere all'aggiornamento del piano nazionale degli aeroporti.
In materia di trasporto marittimo, giudica con favore l'attuazione della riforma delle Autorità di sistema portuale, temi sui quali ritiene dirimente ascoltare quanto verrà a riferire la ministra delle infrastrutture e dei trasporti nell'audizione sulle linee programmatiche del proprio dicastero.
Con riferimento al settore del trasporto pubblico locale e sul rinnovo del parco autobus, ritiene opportuno verificare la congruità delle risorse finanziarie stanziate rispetto alla necessità non solo del rinnovo dei mezzi ma anche del potenziamento del servizio medesimo.
Riguardo al tema della mobilità sostenibile, sottolinea come tale settore rappresenti una priorità delle politiche dei trasporti e non un mero elemento accessorio delle politiche ambientali, giudicando la mobilità sostenibile un vero e proprio diritto legato anche alle politiche di inclusione sociale.
Segnala, infine, che la Nota di aggiornamento non richiama le politiche di sostegno al settore delle ciclovie turistiche, ricordando che sull'importanza di tale comparto si sono pronunciati a favore tutti i gruppi parlamentari.
Massimiliano CAPITANIO (LEGA) rispetto al settore delle telecomunicazioni stigmatizza il parere reso dalla sottosegretaria alla salute, nell'ambito della discussione delle mozioni in materia di 5G approvate dall'Assemblea della Camera dei deputati nella seduta di ieri, circa la disponibilità del Governo a valutare l'eventuale sospensione delle sperimentazioni relative alla tecnologia 5G attualmente in atto in alcune delle principali città italiane. Ritiene che tali dichiarazioni siano gravi e che necessitino di un opportuno approfondimento.
Raffaella PAITA (IV), nell'esprimere un giudizio positivo sulla proposta di parere elaborata dalla relatrice, evidenzia come sul tema degli investimenti infrastrutturali sia opportuno svolgere un approfondimento sulla questione dell'accorpamento tra ANAS e ferrovie, tema accantonato dal precedente governo che riguarda però sfide strategiche per il futuro. Sottolinea quindi la necessità di dare un maggiore slancio alle agenzie di controllo di settore, ivi compreso quello degli investimenti, al fine di definire una strategia complessiva maggiormente efficace.
Laura CANTINI (PD), relatrice, ringrazia i colleghi intervenuti e dichiara di accogliere la proposta di integrazione del parere, avanzata dalla collega Bruno Bossio, Pag. 135al fine di prevedere un espresso rinvio allo sviluppo della tecnologia del 5G fra gli ambiti delle politiche di investimento.
La Commissione approva la proposta di parere della relatrice nel testo riformulato (vedi allegato 2).
La seduta termina alle 13.20.
AUDIZIONI
Mercoledì 9 ottobre 2019. — Presidenza del presidente Alessandro MORELLI. — Interviene il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli.
La seduta comincia alle 14.
Audizione del Ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, sulle linee programmatiche in materia di comunicazioni.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).
Alessandro MORELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante il resoconto stenografico, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce quindi l'audizione.
Stefano PATUANELLI, ministro dello sviluppo economico, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i deputati Antonello GIACOMELLI (PD), Emanuele SCAGLIUSI (M5S), Federica ZANELLA (FI), Massimiliano CAPITANIO (LEGA) e Mauro ROTELLI (FDI).
Stefano PATUANELLI, ministro dello sviluppo economico, risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.
Intervengono per formulare ulteriori quesiti ed osservazioni i deputati Giorgio MULÈ (FI), Diego DE LORENZIS (M5S), Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) e Elena MACCANTI (LEGA).
Stefano PATUANELLI, ministro dello sviluppo economico, risponde agli ulteriori quesiti posti.
Alessandro MORELLI, presidente, ringrazia il ministro per la relazione svolta e dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 16.15.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 9 ottobre 2019. — Presidenza del presidente Alessandro MORELLI.
La seduta comincia alle 16.15.
Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l'economia circolare («Legge SalvaMare»).
Nuovo testo C. 1939 Governo e abb.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.
Paolo FICARA (M5S), relatore, riferisce che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere alla VIII Commissione Ambiente sul testo del disegno di legge C. 1939, di iniziativa governativa, adottato come testo base dalla Commissione di merito, come risultante dagli emendamenti approvati in sede referente.
Evidenzia preliminarmente come la problematica relativa alla presenza ingente di rifiuti nelle acque abbia assunto, negli ultimi tempi, le dimensioni di una sfida complessa e globale. Le materie plastiche Pag. 136sono le componenti principali dei rifiuti marini, che si stima rappresentino fino all'85 per cento dei rifiuti marini trovati lungo le coste (beach litter), sulla superficie del mare e sul fondo dell'oceano (marine litter). Si stima che vengano prodotte annualmente, a livello mondiale, 300 milioni di tonnellate di materie plastiche, di cui almeno 8 milioni di tonnellate si perdono in mare ogni anno. A ciò si aggiunge che una volta dispersi nell'ambiente i rifiuti plastici vanno incontro a processi di degradazione che ne determinano la frammentazione in porzioni sempre più piccole.
Al riguardo segnala che diverse sono state le iniziative adottate a livello nazionale sul tema, compresa l'ultima legge di bilancio. Anche l'UE ha adottato nuove norme sulla gestione della plastica nell'economia circolare. Manca tuttavia nel Paese una specifica disciplina che permetta di individuare adeguate modalità di raccolta e di gestione di tali rifiuti, specialmente di quelli presenti sui fondali, che ne costituiscono la parte maggiore e sono quelli di maggiori dimensioni.
Osserva quindi che il disegno di legge in esame è stato predisposto per perseguire l'obiettivo relativo alla salvaguardia della natura, alla tutela della biodiversità e alla valorizzazione dell'acqua come bene comune. Esso ha l'obiettivo principale di promuovere il recupero dei rifiuti in mare attraverso soluzioni efficaci che vanno portate avanti sinergicamente al fine di prevenire e ridurre significativamente gli apporti di rifiuti nelle acque.
Passando ad illustrare le disposizioni evidenzia che l'articolo 1, introduce una serie di definizioni, tra cui rilevano, in particolare, per i profili di competenza della Commissione: la definizione di nave, recata dalla lettera f-ter), individuata come «un'imbarcazione di qualsiasi tipo destinata al trasporto per acqua, compresi i pescherecci, le imbarcazioni da diporto, gli aliscafi, i veicoli a cuscino d'aria, i sommergibili e le imbarcazioni galleggianti»; la definizione di porto, recata dalla lettera f-quater), individuato come «un luogo o un'area geografica cui siano state apportate migliorie e aggiunte attrezzature progettate principalmente per consentire l'attracco di navi, compresa la zona di ancoraggio all'interno della giurisdizione del porto.».
L'articolo 2, anch'esso di interesse della Commissione, equipara i rifiuti accidentalmente pescati ai rifiuti prodotti dalle navi, coerentemente con quanto previsto dalla normativa europea.
Esso prevede inoltre, per il comandante della nave che approda in un porto, l'obbligo di conferimento dei rifiuti accidentalmente pescati all'impianto portuale di raccolta. Nel caso di ormeggio di un'imbarcazione presso aree non ricadenti nella competenza territoriale di un'Autorità di sistema portuale, i comuni territorialmente competenti, nell'ambito della gestione dei rifiuti urbani e assimilati, dispongono, ai sensi del codice dell'ambiente, che i rifiuti siano conferiti ad apposite strutture di raccolta, anche temporanee, allestite in prossimità degli ormeggi. In caso di approdo in un piccolo porto non commerciale, che è caratterizzato soltanto da un traffico sporadico o scarso di imbarcazioni da diporto, conferisce i rifiuti presso gli impianti portuali di raccolta integrati nel sistema di gestione dei rifiuti comunale. Il conferimento dei rifiuti accidentalmente pescati all'impianto portuale di raccolta è gratuito e si configura come deposito temporaneo – ovvero preliminare alla raccolta ai fini del trasporto di detti rifiuti in un impianto di trattamento – purché ricorrano le condizioni fissate dal Codice dell'ambiente. Al fine di distribuire sull'intera collettività nazionale gli oneri, i costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati sono coperti con una specifica componente della tariffa di gestione del servizio integrato dei rifiuti. La definizione della componente specifica destinata alla copertura dei costi di gestione è demandata ad ARERA. È inoltre rimesso ad un apposito decreto ministeriale, l'individuazione di misure premiali nei confronti dei comandanti dei pescherecci soggetti al rispetto degli obblighi di conferimento. Pag. 137
L'articolo 3 reca disposizioni finalizzate allo svolgimento di apposite campagne per la pulizia. Il comma 4 stabilisce in particolare che per i rifiuti volontariamente raccolti vige l'obbligo di conferimento gratuito all'impianto portuale di raccolta.
L'articolo 4 rinvia ad un successivo decreto del ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare la definizione dei criteri e delle modalità con cui i rifiuti accidentalmente raccolti e i rifiuti volontariamente raccolti cessano di essere qualificati come rifiuti.
L'articolo 5 prevede che possono essere effettuate campagne di sensibilizzazione per il conseguimento delle finalità della legge, nonché delle strategie per l'ambiente marino e degli obiettivi contenuti nell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, rimettendo la definizione delle relative modalità ad un apposito decreto ministeriale.
L'articolo 5-bis prevede che il Ministero dell'istruzione promuove specifiche iniziative di educazione ambientale nelle scuole per la salvaguardia del mare, sul corretto conferimento dei rifiuti e sulla pratica del riuso dei beni.
L'articolo 5-ter prevede una modifica del codice della nautica da diporto, disponendo che nella già prevista Giornata del mare (11 aprile di ciascun anno) gli istituti scolastici organizzino iniziative volte a promuovere anche misure per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno dei rifiuti marini.
L'articolo 6 prevede il rilascio di una certificazione ambientale agli imprenditori ittici che utilizzano materiali di ridotto impatto ambientale, partecipano a campagne di pulizia e conferiscono i rifiuti accidentalmente raccolti. Un regolamento ministeriale ne stabilirà i criteri di rilascio.
L'articolo 6-bis prevede una relazione alle Camere sull'attuazione della legge, mentre l'articolo 7 reca infine la clausola di invarianza finanziaria.
Presenta e illustra, infine, una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 3).
La seduta termina alle 16.20.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.20 alle 16.25.
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