ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 2 ottobre 2019. — Presidenza del presidente della IV Commissione, Gianluca RIZZO. – Interviene la viceministra per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Emanuela Del Re ed il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.
La seduta comincia alle 15.30.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione per l'anno 2019.
Atto n. 104.
(Esame rinvio).
Le Commissioni riunite iniziano l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.
Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere da parte delle Commissioni scade l'8 ottobre prossimo.
Roger DE MENECH (PD), relatore per la IV Commissione, osserva che le Commissioni riunite affari esteri e difesa sono chiamate ad esprimere un parere sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione per l'anno 2019, trasmesso alle Camere il 2 agosto scorso ai sensi degli articoli 2, comma 3, e 4, comma 3, della legge 21 luglio 2016, n. 145, concernente Pag. 23la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali.
Ricorda, quindi, che gli articoli 2, comma 3, e 4, comma 3, della citata legge quadro sulle missioni internazionali dispongono che le risorse del Fondo istituito dal successivo articolo 4 (nello stato di previsione del MEF – programma 5.8, cap. 3006/1) per soddisfare il fabbisogno delle missioni internazionali siano ripartite con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, adottati su proposta dei Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della difesa, dell'interno e dell'economia e delle finanze.
Tali disposizioni prevedono, altresì, che gli schemi di tali atti, corredati di relazione tecnica, siano trasmessi alle Commissioni competenti per materia, che devono rendere il parere entro venti giorni dall'assegnazione. Qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, il Governo deve trasmettere nuovamente gli atti alle Camere con le proprie osservazioni e con le eventuali modificazioni, corredate dei necessari elementi integrativi d'informazione e di motivazione. I pareri definitivi delle Commissioni competenti per materia e per i profili finanziari devono essere espressi entro dieci giorni dalla nuova trasmissione. Decorso tale termine, i decreti possono essere comunque adottati.
Ciò premesso, rileva che lo schema di decreto in esame attua le risoluzioni approvate dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica, rispettivamente il 3 luglio e il 9 luglio scorsi, con le quali le Camere hanno autorizzato le missioni internazionali e gli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nei termini di cui alle Deliberazioni del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2019, quanto sia alla prosecuzione delle missioni internazionali e delle attività già autorizzate per il 2018 e prorogate per il 2019, sia alla partecipazione dell'Italia alle nuove missioni internazionali.
Ricorda che, poiché gli stanziamenti recati dal Fondo erano insufficienti a soddisfare il fabbisogno delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione oggetto delle Deliberazioni governative per l'anno 2019, i relativi oneri complessivi, pari a 1.428.554.211 euro, sono stati coperti attingendo all'intera dotazione del Fondo per l'anno 2019, pari ad euro 1.020.554.211, mediante obbligazioni esigibili nell'anno 2019, e finanziando la parte residuale, pari a 408 milioni di euro, mediante obbligazioni esigibili nell'esercizio finanziario 2020.
Per quanto riguarda il contenuto specifico del decreto oggi in esame, fa presente che il provvedimento è composto da due articoli e da un allegato che illustra nel dettaglio il riparto tra le varie missioni internazionali e i singoli interventi di cooperazione.
All'atto sono poi allegate sia la relazione tecnica, sia il prospetto di quantificazione degli effetti finanziari del provvedimento, eseguita separatamente per ciascuna disposizione dell'atto sottoposto al parere parlamentare.
Passando all'articolato – partendo dunque da una dotazione del Fondo pari ad euro 1.020.554.211 per l'anno 2019 (comprensivi di euro 23.306.891 per versamenti corrispondenti ai pagamenti effettuati dall'ONU come corrispettivo di prestazioni rese dalle Forze armate italiane nell'ambito delle missioni internazionali) e ad euro 1.547.247.320 per l'anno 2020 – l'articolo 1 del provvedimento ripartisce le risorse alle missioni ed agli interventi deliberati ed autorizzati per il 2019, secondo le modalità indicate all'allegato 1, per un importo pari a 1.020.554.211 euro per l'anno 2019 (che corrisponde all'intera dotazione del Fondo) e a 408 milioni di euro per l'anno 2020.
Segnala, quindi, che la consistenza del Fondo per il 2020 risulta conseguentemente pari a 1.139.247.320 euro.
L'articolo 2 concerne le indennità di missione da riconoscere al personale delle Forze armate e per il personale inviato dal Ministero degli affari ed esteri e della cooperazione internazionale, che partecipa alle missioni internazionali. Ricorda che l'articolo 5 della citata legge quadro prevede, infatti, che tale personale, oltre allo Pag. 24stipendio o alla paga e agli altri emolumenti a carattere fisso e continuativo, percepisca una indennità di missione, spettante dalla data di ingresso nel territorio del Paese interessato e fino alla data di uscita. Il comma 3 dell'articolo 5 prevede che con il decreto in titolo possano essere individuati alcuni teatri operativi per i quali, a causa di situazioni di disagio ambientale, l'indennità è calcolata sulla diaria giornaliera di una località diversa di quella di destinazione, purché nello stesso continente. Le indennità sono finanziate a valere sul già richiamato Fondo di cui all'articolo 4.
La ripartizione delle risorse del fondo tra gli stati di previsione del Ministero della difesa, del Ministero dell'interno, del Ministero dell'economia e finanze, della Presidenza del Consiglio dei ministri (nello specifico Agenzia informazioni e sicurezza esterna) e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per il finanziamento delle missioni e degli interventi di cooperazione di rispettiva competenza è riportata nell'Allegato 1.
In particolare, per ciascuno stato di previsione, sono elencate le missioni e gli interventi da finanziare e il relativo periodo di finanziamento. Per ciascun intervento è poi indicato il fabbisogno finanziario programmato per il periodo dal 1o gennaio al 31 dicembre 2019, quello coperto mediante obbligazioni esigibili nell'esercizio finanziario 2019 e, infine, quello coperto mediante obbligazioni esigibili nell'esercizio finanziario 2020.
Infine, il decreto è corredato della prescritta relazione analitica riferita sia alle missioni internazionali in corso e allo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo al fine della relativa proroga, sia alla partecipazione alle missioni da avviare nell'anno 2019 alla luce di quanto evidenziato, preannuncia l'intenzione di presentare, d'intesa con il relatore per la III Commissione, una proposta di parere favorevole.
Cristian ROMANIELLO (M5S), relatore per la III Commissione, si associa ai contenuti illustrati dal deputato De Menech.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.35.